Consell d’enemic
(2011)
Àlbum Oferta de diàleg
Si dice che sia ispirata a un vero scambio di opinioni tra il cantante del gruppo e un poliziotto. Una canzone diretta: invece di un consiglio da amico ti dò un consiglio da nemico: "Fate bene il vostro lavoro perché se un giorno vincessimo, state attenti!". Oltre alla denuncia delle violenze della polizia, in tema con il nostro sito anche per il riferimento a chi decreta embarghi di cibo e medicine per poi continuare ad esportare armi....
Àlbum Oferta de diàleg
Si dice che sia ispirata a un vero scambio di opinioni tra il cantante del gruppo e un poliziotto. Una canzone diretta: invece di un consiglio da amico ti dò un consiglio da nemico: "Fate bene il vostro lavoro perché se un giorno vincessimo, state attenti!". Oltre alla denuncia delle violenze della polizia, in tema con il nostro sito anche per il riferimento a chi decreta embarghi di cibo e medicine per poi continuare ad esportare armi....
Cada cop que aneu
(continua)
(continua)
22/8/2017 - 22:39
Com plora el mar
(2016)
Joan Dausà estrena “Com plora el mar” per a Casa nostra, casa vostra
Canzone composta per la campagna Casa nostra, casa vostra
La lletra diu que el mar plora davant de la mort de les persones que el travessen. “M’agradava la idea que un element de la natura com el mar, que és el bressol de totes les cultures, plorés pel que estem fent els humans”, explica Dausà.
El compositor espera que la cançó ajudi a “remoure consciències” i que “tothom es pregunti si no és també responsable d’allò que es veu al videoclip”: la violència, la tragèdia i la repressió que pateixen les persones que fugen de la guerra.
*
Le parole dicono che il mare piange per la morte delle persone che lo attraverano.
"Mi piaceva l'idea che un elemento naturale come il mare, che è la culla di tutte le culture, pianga per ciò che noi umani stiamo facendo", spiega Dausà.
Il compositore spera che la canzone aiuti... (continua)
Joan Dausà estrena “Com plora el mar” per a Casa nostra, casa vostra
Canzone composta per la campagna Casa nostra, casa vostra
La lletra diu que el mar plora davant de la mort de les persones que el travessen. “M’agradava la idea que un element de la natura com el mar, que és el bressol de totes les cultures, plorés pel que estem fent els humans”, explica Dausà.
El compositor espera que la cançó ajudi a “remoure consciències” i que “tothom es pregunti si no és també responsable d’allò que es veu al videoclip”: la violència, la tragèdia i la repressió que pateixen les persones que fugen de la guerra.
*
Le parole dicono che il mare piange per la morte delle persone che lo attraverano.
"Mi piaceva l'idea che un elemento naturale come il mare, che è la culla di tutte le culture, pianga per ciò che noi umani stiamo facendo", spiega Dausà.
Il compositore spera che la canzone aiuti... (continua)
Com plora el mar
(continua)
(continua)
22/8/2017 - 22:09
Flat of the Blade
[2005-09]
Scritta da Robert “3D” Del Naja, Grant “Daddy G” Marshall, Neil Davidge, Damon Albarn (Blur, Gorillaz,...) e Guy Garvey (Elbow).
Interpretata da Guy Garvey nell'album “Heligoland”, uscito nel 2010, al momento l'ultimo album in studio del duo trip-hop di Bristol.
“Non sopporto di stare in mezzo alla gente, ho fatto cose di cui non posso parlare.... Le cose che ho visto mi inseguiranno nella tomba... Costruirò per la mia famiglia un amore antiproiettile...”
Secondo uno dei diversi piani d'interpretazione, questo brano parla di un reduce, come confermerebbe il seguente estratto da un'intervista a Robert Del Naja. Il video che accompagna la canzone sembra invece parlare di tutt'altro (o anche no), forse di un giovane membro di una gang che ha perso il senso della sua esistenza...
This track began with the Victoria and Albert Museum installation that we did with UVA [UnitedVisualArtists]... (continua)
Scritta da Robert “3D” Del Naja, Grant “Daddy G” Marshall, Neil Davidge, Damon Albarn (Blur, Gorillaz,...) e Guy Garvey (Elbow).
Interpretata da Guy Garvey nell'album “Heligoland”, uscito nel 2010, al momento l'ultimo album in studio del duo trip-hop di Bristol.
“Non sopporto di stare in mezzo alla gente, ho fatto cose di cui non posso parlare.... Le cose che ho visto mi inseguiranno nella tomba... Costruirò per la mia famiglia un amore antiproiettile...”
Secondo uno dei diversi piani d'interpretazione, questo brano parla di un reduce, come confermerebbe il seguente estratto da un'intervista a Robert Del Naja. Il video che accompagna la canzone sembra invece parlare di tutt'altro (o anche no), forse di un giovane membro di una gang che ha perso il senso della sua esistenza...
This track began with the Victoria and Albert Museum installation that we did with UVA [UnitedVisualArtists]... (continua)
I'm not good in a crowd,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/8/2017 - 22:04
False Flags
[2006]
Scritta da Neil Davidge e Robert Del Naja
Singolo estratto dall'album/raccolta “Collected”
L'espressione “false flag” indica principalmente le operazioni militari sotto copertura, ma anche le campagne politico-mediatiche volte a propalare come vere clamorose menzogne, che nel corso della Storia sono state spesso il pretesto per le guerre più disparate. La tristemente famosa balla delle “armi di distruzione di massa” in mano a Saddam Hussein – il cui costo stiamo pagando ancora oggi e chissà fino a quando - è una delle più recenti e meglio architettate.
“False Flags”, the most overtly political song Massive Attack have done up to this point was inspired by the civil unrest centered around Paris which resulted in fierce rioting in the french capital during October/November 2005. These events inspired 3D in the making of the track as it became a commentary on the state of the European... (continua)
Scritta da Neil Davidge e Robert Del Naja
Singolo estratto dall'album/raccolta “Collected”
L'espressione “false flag” indica principalmente le operazioni militari sotto copertura, ma anche le campagne politico-mediatiche volte a propalare come vere clamorose menzogne, che nel corso della Storia sono state spesso il pretesto per le guerre più disparate. La tristemente famosa balla delle “armi di distruzione di massa” in mano a Saddam Hussein – il cui costo stiamo pagando ancora oggi e chissà fino a quando - è una delle più recenti e meglio architettate.
“False Flags”, the most overtly political song Massive Attack have done up to this point was inspired by the civil unrest centered around Paris which resulted in fierce rioting in the french capital during October/November 2005. These events inspired 3D in the making of the track as it became a commentary on the state of the European... (continua)
In city shoes of clueless blues
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/8/2017 - 21:05
Siguen desapareciendo
[2017]
Argentina: Santiago Maldonado è il secondo desaparecido dal ritorno in democrazia
Da Peacelink
9 agosto 2017 - David Lifodi
Il giovane è stato visto per l’ultima volta il 1 agosto, durante una manifestazione dei mapuche attaccata con violenza dalla polizia Argentina: Santiago Maldonado è il secondo desaparecido dal ritorno in democrazia
Dopo la scomparsa di Julio López un nuovo caso scuote il paese
Dal 1 agosto Santiago Maldonado è desaparecido. Il ragazzo argentino, di 28 anni, è stato avvistato, per l’ultima volta, durante una manifestazione della comunità mapuche Pu Lof nella provincia di Chubut (dipartimento di Cushamen), repressa con violenza dalla polizia. Da allora, come ha evidenziato il Comitato contro le sparizioni forzate dell’Onu, il giovane è desaparecido. Per la scomparsa di Maldonado, attivista impegnato a sostenere la causa mapuche, il fratello Germán ha accusato... (continua)
Argentina: Santiago Maldonado è il secondo desaparecido dal ritorno in democrazia
Da Peacelink
9 agosto 2017 - David Lifodi
Il giovane è stato visto per l’ultima volta il 1 agosto, durante una manifestazione dei mapuche attaccata con violenza dalla polizia Argentina: Santiago Maldonado è il secondo desaparecido dal ritorno in democrazia
Dopo la scomparsa di Julio López un nuovo caso scuote il paese
Dal 1 agosto Santiago Maldonado è desaparecido. Il ragazzo argentino, di 28 anni, è stato avvistato, per l’ultima volta, durante una manifestazione della comunità mapuche Pu Lof nella provincia di Chubut (dipartimento di Cushamen), repressa con violenza dalla polizia. Da allora, come ha evidenziato il Comitato contro le sparizioni forzate dell’Onu, il giovane è desaparecido. Per la scomparsa di Maldonado, attivista impegnato a sostenere la causa mapuche, il fratello Germán ha accusato... (continua)
A donde van los desaparecidos? yo lo sé,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 22/8/2017 - 16:38
Assez... assez
[1997]
Parole di Julien Clerc e David McNeil (1946-), autore e compositore americano naturalizzato francese, figlio del grande pittore Marc Chagall e della sua compagna di allora, Virginia Haggard McNeil
Musica di Julien Clerc
Nel suo album “Julien” del 1997
Parole di Julien Clerc e David McNeil (1946-), autore e compositore americano naturalizzato francese, figlio del grande pittore Marc Chagall e della sua compagna di allora, Virginia Haggard McNeil
Musica di Julien Clerc
Nel suo album “Julien” del 1997
Assez de ces
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/8/2017 - 08:10
How We Gonna Make the Black Nation Rise
[1980]
Scritta da Daryl Aamaa Nubyahn, in arte Brother D, docente nel South Bronx e rivoluzionario afro-americano)
In seguito nell'album “Up Against The Beast” del 1984
Interpretata dall'autore ed altri, riuniti nel Collective Effort, afferente al movimento nero National Black Science Familyhood, con sede a New York.
Il campionamento ripetuto in sottofondo è un grande successo della disco music datato 1978, “Got to Be Real”, originariamente interpretato da Cheryl Lynn.
Testo e introduzioni trovati su Genius
Da molti ritenuto il primo brano politico dell'hip hop: America was built, understand, by stolen labor on stolen land..."
“How We Gonna Make the Black Nation Rise?” is considered the first political rap record. Brother D (whose real name was Daryl Aamaa Nubyahn) was a school teacher in the South Bronx and also a member of the New York Family of Black Science, a revolutionary organization... (continua)
Scritta da Daryl Aamaa Nubyahn, in arte Brother D, docente nel South Bronx e rivoluzionario afro-americano)
In seguito nell'album “Up Against The Beast” del 1984
Interpretata dall'autore ed altri, riuniti nel Collective Effort, afferente al movimento nero National Black Science Familyhood, con sede a New York.
Il campionamento ripetuto in sottofondo è un grande successo della disco music datato 1978, “Got to Be Real”, originariamente interpretato da Cheryl Lynn.
Testo e introduzioni trovati su Genius
Da molti ritenuto il primo brano politico dell'hip hop: America was built, understand, by stolen labor on stolen land..."
“How We Gonna Make the Black Nation Rise?” is considered the first political rap record. Brother D (whose real name was Daryl Aamaa Nubyahn) was a school teacher in the South Bronx and also a member of the New York Family of Black Science, a revolutionary organization... (continua)
If you wanna know the truth, and that’s a fact
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2017 - 22:56
Plantation Boy
[1977]
Scritta da Anthony King (songwriter e arrangiatore britannico) e Fred Jay (songwriter austriaco)
Nell'album “Love For Sale”
Il brano fu estratto come singolo, sul lato B di “Belfast” (un'altra disco song che bisognerebbe valutare se sia inseribile sulle CCG/AWS)
Scritta da Anthony King (songwriter e arrangiatore britannico) e Fred Jay (songwriter austriaco)
Nell'album “Love For Sale”
Il brano fu estratto come singolo, sul lato B di “Belfast” (un'altra disco song che bisognerebbe valutare se sia inseribile sulle CCG/AWS)
Lots of people walk about proud and free
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2017 - 22:01
Qu'est-ce qu'ils ont les hommes?
[1972]
Parole e musica di Alain Souchon
Lato B di un 45” del 1972
Parole e musica di Alain Souchon
Lato B di un 45” del 1972
Qu'est-ce qu'ils ont les hommes à faire des maisons comme ça
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2017 - 13:03
Dreamer
2009
LOtUSFLOW3R
Questa canzone è nota per essere la canzone sulle scie chimiche, e addirittura alcune tesi complottiste vorrebbero che Prince sia stato ucciso per questo. Non ci credo e trovo che il complottismo, ovvero credere che esistano dei poteri occulti che tutto governano, sia funzionale ai poteri quelli reali, perchè qualsiasi tentativo di cambiamento non va a scalfire i poteri nascosti.
Fatta questa premessa, trovo ben più interessante la parte della canzone che parla dei diritti civili degli afroamericani e delle violenze che ancora oggi subiscono solo per essere neri. Testo che Prince dichiarò essergli stato ispirato da Dick Gregory, comico e attivista per i diritti civili, morto qualche giorno fa a 84 anni
LOtUSFLOW3R
Questa canzone è nota per essere la canzone sulle scie chimiche, e addirittura alcune tesi complottiste vorrebbero che Prince sia stato ucciso per questo. Non ci credo e trovo che il complottismo, ovvero credere che esistano dei poteri occulti che tutto governano, sia funzionale ai poteri quelli reali, perchè qualsiasi tentativo di cambiamento non va a scalfire i poteri nascosti.
Fatta questa premessa, trovo ben più interessante la parte della canzone che parla dei diritti civili degli afroamericani e delle violenze che ancora oggi subiscono solo per essere neri. Testo che Prince dichiarò essergli stato ispirato da Dick Gregory, comico e attivista per i diritti civili, morto qualche giorno fa a 84 anni
I was born, raised on a slave plantation
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/8/2017 - 09:38
Avril 78
Parole di François Béranger
Musica di Jean-Pierre Alarcen, chitarrista e compositore, classe 1944.
Nell'album intitolato “Participe présent”
Musica di Jean-Pierre Alarcen, chitarrista e compositore, classe 1944.
Nell'album intitolato “Participe présent”
Un pays divisé trace ses frontières
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2017 - 22:17
Hell You Talmbout
(2015)
feat. Deep Cotton, George 2.0, Jidenna, Roman GianArthur, and St. Beauty
rifacimento di una canzone del 2013
In questa protest song che si richiama al "chiama e rispondi" tipico delle marce per i diritti civili, la cantante rap Janelle Monáe si limita a scandire i nomi degli afroamericani uccisi dalla polizia o in violenze razziste. Su wikipedia i link ai vari nomi per approfondire le singole vicende.
feat. Deep Cotton, George 2.0, Jidenna, Roman GianArthur, and St. Beauty
rifacimento di una canzone del 2013
In questa protest song che si richiama al "chiama e rispondi" tipico delle marce per i diritti civili, la cantante rap Janelle Monáe si limita a scandire i nomi degli afroamericani uccisi dalla polizia o in violenze razziste. Su wikipedia i link ai vari nomi per approfondire le singole vicende.
[Intro]
(continua)
(continua)
20/8/2017 - 21:12
Il pappagallo
Chanson italienne - Il pappagallo - Sergio Endrigo – 1973
Texte de Vinícius de Moraes, Sergio Endrigo, Sergio Bardotti
Musique de Luis Enriquez Bacalov et Sergio Endrigo
En 1973, Endrigo collabore avec De Moraes à un disque qui recueille douze chansons pour enfants consacrées aux animaux, dont quelques traductions de chansons brésiliennes.
Comme le rappelle Vito Vita, « Le Perroquet », est cependant seulement en apparence une chanson pour enfants, mais qui en réalité, parle figurativement du Brésil, dans cette période de féroce dictature militaire (« Perroquet brésilien, Ton Brésil maintenant est loin.Toi, tu es né libre, Mais tu as oublié Que tu es né libre ! »), et ce n’est pas un hasard, si le morceau a été reproposé par Alessio Lega.
Dialogue maïeutique
Tu vois, Lucien l’âne mon ami, cette fois, je t’apporte la version française d’une chanson italienne, écrite par un poète, musicien,... (continua)
Texte de Vinícius de Moraes, Sergio Endrigo, Sergio Bardotti
Musique de Luis Enriquez Bacalov et Sergio Endrigo
En 1973, Endrigo collabore avec De Moraes à un disque qui recueille douze chansons pour enfants consacrées aux animaux, dont quelques traductions de chansons brésiliennes.
Comme le rappelle Vito Vita, « Le Perroquet », est cependant seulement en apparence une chanson pour enfants, mais qui en réalité, parle figurativement du Brésil, dans cette période de féroce dictature militaire (« Perroquet brésilien, Ton Brésil maintenant est loin.Toi, tu es né libre, Mais tu as oublié Que tu es né libre ! »), et ce n’est pas un hasard, si le morceau a été reproposé par Alessio Lega.
Dialogue maïeutique
Tu vois, Lucien l’âne mon ami, cette fois, je t’apporte la version française d’une chanson italienne, écrite par un poète, musicien,... (continua)
LE PERROQUET
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/8/2017 - 12:12
Joan of Arc
Francesco de Gregori - Giovanna d'Arco (cover di Leonard Cohen)
https://www.youtube.com/watch?v=pLHon0SgGfU
https://www.youtube.com/watch?v=pLHon0SgGfU
20/8/2017 - 07:58
Le Cri
Le Cri
Chanson française – Le Cri – Marco Valdo M.I. – 2017
Quand j’ai écrit cette chanson, c’était en 2005 ; c’était une chanson léviane, tirée de L’Orologio (La Montre, un roman de Carlo Levi) ; depuis, elle avait dormi dans mes cartons. Quoi qu’il en soit, ce que je veux en dire aujourd’hui, Lucien l’âne mon ami, c’est que je ne pensais pas, à ce moment-là, qu’elle anticipait certains événements que l’on voit de nos jours. On n’avait pas encore pris l’habitude de voir des cinglés du prophète foncer avec des camions et des automobiles dans les gens qui se promènent. Je ne l’imaginais pas, cette chanson, comme un écho aux cris des femmes dans les rues piétonnes où foncent des véhicules guidés par des débiles inspirés par le Tout-Puissant, sorte de crétins majuscules, atteints d’un grotesque délirium. C’est en découvrant les images des derniers ahurissants exploits de ces malades mentaux... (continua)
Chanson française – Le Cri – Marco Valdo M.I. – 2017
Quand j’ai écrit cette chanson, c’était en 2005 ; c’était une chanson léviane, tirée de L’Orologio (La Montre, un roman de Carlo Levi) ; depuis, elle avait dormi dans mes cartons. Quoi qu’il en soit, ce que je veux en dire aujourd’hui, Lucien l’âne mon ami, c’est que je ne pensais pas, à ce moment-là, qu’elle anticipait certains événements que l’on voit de nos jours. On n’avait pas encore pris l’habitude de voir des cinglés du prophète foncer avec des camions et des automobiles dans les gens qui se promènent. Je ne l’imaginais pas, cette chanson, comme un écho aux cris des femmes dans les rues piétonnes où foncent des véhicules guidés par des débiles inspirés par le Tout-Puissant, sorte de crétins majuscules, atteints d’un grotesque délirium. C’est en découvrant les images des derniers ahurissants exploits de ces malades mentaux... (continua)
Des freins crissent
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/8/2017 - 15:43
Tammurriata nera
Aieressera a piazza Dante
'o stommaco mio era vacante,
si nun era p''o contrabbando,
ì' mò già stevo 'o campusanto.
'o stommaco mio era vacante,
si nun era p''o contrabbando,
ì' mò già stevo 'o campusanto.
Rileggendo questa strofa mi viene da pensare ai mille artifizi di un popolo costretto all'illegalità quando uno Stato decide politiche monopolistiche e illiberali per lo sviluppo solo di una parte della nazione. Un esempio illuminante di quel periodo, coevo alla scrittura del testo in questione, sono la distribuzione dei fondi del piano Marshall, che previde solo briciole al cosiddetto "Meridione" a solo vantaggio dell'industria settentrionale
Fernando Luisi 17/8/2017 - 15:00
America Has Never Been So Great
[2017]
Album: Punk Baroque
Ask anyone who wants to "make America great again" -- exactly when was it great?David Rovics
Razzismo, povertà, violenza.
Due domande sorgono spontanee:
1) Quando è stata grande l'America?
e
2) Come farà Trump a renderla grande?
(articolo non tradotto)
By Kim Petersen
July 27, 2017 "Information Clearing House" - “Make America Great Again” was Donald Trump’s campaign slogan. It appeals to the people whose hearts beat with patriotic fervor. But what does such a slogan explicitly point out?
Syntactically, Trump is telling Americans that the United States of America is not great. A country can only become something again when it is currently not that something it seeks to recapture – in this case, that something is greatness. So currently the US is not great according to the mantra of Trump.
Two questions are raised by this?
1. When was America great?
2.... (continua)
Album: Punk Baroque
Ask anyone who wants to "make America great again" -- exactly when was it great?David Rovics
Razzismo, povertà, violenza.
Due domande sorgono spontanee:
1) Quando è stata grande l'America?
e
2) Come farà Trump a renderla grande?
(articolo non tradotto)
By Kim Petersen
July 27, 2017 "Information Clearing House" - “Make America Great Again” was Donald Trump’s campaign slogan. It appeals to the people whose hearts beat with patriotic fervor. But what does such a slogan explicitly point out?
Syntactically, Trump is telling Americans that the United States of America is not great. A country can only become something again when it is currently not that something it seeks to recapture – in this case, that something is greatness. So currently the US is not great according to the mantra of Trump.
Two questions are raised by this?
1. When was America great?
2.... (continua)
America has never been so great, but it could be
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/8/2017 - 12:25
The Ghost of Ethel Rosenberg
[2017]
Album: Punk Baroque
Il caso Rosenberg è una vicenda che, negli anni della guerra fredda, e in pieno clima dimaccartismo, coinvolse i coniugi Julius ed Ethel Rosenberg e colpì profondamente l'opinione pubblica mondiale, quando i due furono processati, giudicati colpevoli e condannati a morte come spie dell'Unione Sovietica.
Nello specifico, i coniugi Rosenberg furono accusati di cospirazione attraverso lo spionaggio e incriminati con l'accusa di aver passato ad agenti sovietici dei segreti sulle armi nucleari.
Con la desecretazione degli atti, si è scoperto che effettivamente Julius Rosenberg fu una spia sovietica, ma che la moglie Ethel fu condannata solo per fare pressione sul marito, e accusata dal fratello per proteggere sua moglie.
Album: Punk Baroque
Decades after the electrocutions of Julius and Ethel Rosenberg, we learned that although the state had reason to believe Julius Rosenberg was a Soviet spy, they had nothing on Ethel. They gave her the death penalty in order to make her husband talk. Neither of them did.David Rovics
Il caso Rosenberg è una vicenda che, negli anni della guerra fredda, e in pieno clima dimaccartismo, coinvolse i coniugi Julius ed Ethel Rosenberg e colpì profondamente l'opinione pubblica mondiale, quando i due furono processati, giudicati colpevoli e condannati a morte come spie dell'Unione Sovietica.
Nello specifico, i coniugi Rosenberg furono accusati di cospirazione attraverso lo spionaggio e incriminati con l'accusa di aver passato ad agenti sovietici dei segreti sulle armi nucleari.
Con la desecretazione degli atti, si è scoperto che effettivamente Julius Rosenberg fu una spia sovietica, ma che la moglie Ethel fu condannata solo per fare pressione sul marito, e accusata dal fratello per proteggere sua moglie.
Throughout the Second World War the Allies managed to unite
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/8/2017 - 11:32
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
Giacinto
Giacinto
Chanson française – Giacinto – Marco Valdo M.I. – 2017
Giacinto est une canzone léviane, une canzone tout droit issue de L’Orologio (La Montre), un roman hautement poétique et tout aussi hautement politique de Carlo Levi. Cette canzone peut se chanter de diverses façons : on peut imaginer une chanteuse ou un chanteur; on peut aussi imaginer un duo. En somme, il y a beaucoup de possibilités et on peut même se passer de musique. La musique est déjà dans le texte, la musique est dans la poésie.
Giacinto, comme on le verra, a un gros problème dans l’existence et son métier n’arrange rien : il est serveur. Il est serveur, mais Giacinto a les pieds plats; ça ne l’aide pas.
D’accord, la chose est certainement intéressante, mais quel rapport avec les Chansons contre la Guerre, où caser une pareille chanson ? J’aimerais assez que tu me l’expliques, mon ami Marco Valdo M.I., car moi,... (continua)
Chanson française – Giacinto – Marco Valdo M.I. – 2017
Giacinto est une canzone léviane, une canzone tout droit issue de L’Orologio (La Montre), un roman hautement poétique et tout aussi hautement politique de Carlo Levi. Cette canzone peut se chanter de diverses façons : on peut imaginer une chanteuse ou un chanteur; on peut aussi imaginer un duo. En somme, il y a beaucoup de possibilités et on peut même se passer de musique. La musique est déjà dans le texte, la musique est dans la poésie.
Giacinto, comme on le verra, a un gros problème dans l’existence et son métier n’arrange rien : il est serveur. Il est serveur, mais Giacinto a les pieds plats; ça ne l’aide pas.
D’accord, la chose est certainement intéressante, mais quel rapport avec les Chansons contre la Guerre, où caser une pareille chanson ? J’aimerais assez que tu me l’expliques, mon ami Marco Valdo M.I., car moi,... (continua)
Giacinto
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/8/2017 - 09:48
Novembre 1918
Pauline Collet
[2008]
Parole di Eric Collet (?)
Musica di Bertrand Leroy (?)
Interpretata da Pauline Collet (?)
Testo trovato su YouTube
Parole di Eric Collet (?)
Musica di Bertrand Leroy (?)
Interpretata da Pauline Collet (?)
Testo trovato su YouTube
Salut les gars, comment ça va?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/8/2017 - 09:05
At Peace With Woman
(1980)
Album: At Peace With Woman
Written-By – James Herb Smith, Joel Bryant, Kenneth Gamble
Album: At Peace With Woman
Written-By – James Herb Smith, Joel Bryant, Kenneth Gamble
There won't be peace on earth
(continua)
(continua)
16/8/2017 - 23:38
Heroes
Da segnalare la bella versione dei Motörhead che sarà pubblicata a settembre nell'album Under Cöver, una raccolta delle loro migliori cover. Registrata nel 2015, è una delle ultime canzoni che la band ha suonato insieme prima della morte del cantante Lemmy.
Mikkey Dee racconta che Lemmy era particolarmente soddisfatto della loro versione, anche perché era stato divertente inciderla, ed è questo alla fine l'importante in un progetto del genere.
Mikkey Dee racconta che Lemmy era particolarmente soddisfatto della loro versione, anche perché era stato divertente inciderla, ed è questo alla fine l'importante in un progetto del genere.
CCG Staff 16/8/2017 - 23:18
Apollinaire
[1995]
Parole e musica di Georges Chelon
Nel suo album intitolato “Le Cosmonaute”
Canzone dedicata al poeta Guillaume Apollinaire, morto a 38 anni nel 1918 a causa della febbre spagnola che contrasse e che lo uccise per via del suo precario stato di salute, dovuto ad una grave ferita alla testa ricevuta in trincea durante un bombardamento nel 1916.
Lou è Geneviève Marguerite Marie-Louise de Pillot de Coligny (1881-1963), invano amata dal poeta per qualche mese tra il 1914 ed il 1915 e soggetto della raccolta “Poèmes à Lou”, pubblicata per la prima volta solo nel 1947.
Parole e musica di Georges Chelon
Nel suo album intitolato “Le Cosmonaute”
Canzone dedicata al poeta Guillaume Apollinaire, morto a 38 anni nel 1918 a causa della febbre spagnola che contrasse e che lo uccise per via del suo precario stato di salute, dovuto ad una grave ferita alla testa ricevuta in trincea durante un bombardamento nel 1916.
Lou è Geneviève Marguerite Marie-Louise de Pillot de Coligny (1881-1963), invano amata dal poeta per qualche mese tra il 1914 ed il 1915 e soggetto della raccolta “Poèmes à Lou”, pubblicata per la prima volta solo nel 1947.
Janvier Dix-Neuf Cent-Quinze
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 22:49
Carnivore
[1987]
Scritta da Mireille Chevalier
Nell'album “Tome II”, il secondo album per questa importante ska-punk-rock band francese, capitanata da François Hadji-Lazaro, scioltasi nel 1997 dopo una decina d'anni di attività
Testo trovato su Bide & Musique
“Siamo diventati carnivori dal tanto macello che la TV ci ha mostrato. La guerra d'Algeria non l'abbiamo conosciuta, ma quella del Vietnam sa ancora di carne cruda. La carne è più che una scelta, è un'ossessione. Ci ha resi dei selvaggi, generazione carnivora!”
Scritta da Mireille Chevalier
Nell'album “Tome II”, il secondo album per questa importante ska-punk-rock band francese, capitanata da François Hadji-Lazaro, scioltasi nel 1997 dopo una decina d'anni di attività
Testo trovato su Bide & Musique
“Siamo diventati carnivori dal tanto macello che la TV ci ha mostrato. La guerra d'Algeria non l'abbiamo conosciuta, ma quella del Vietnam sa ancora di carne cruda. La carne è più che una scelta, è un'ossessione. Ci ha resi dei selvaggi, generazione carnivora!”
Du pavé au roquefort
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 21:35
En cet Hiver de 1915, il vous aimait très fort
[2006]
Parole e musica di François Hadji-Lazaro, musicista, cantante e attore parigino, classe 1956, membro fondatore di un'importante band, Les Garçons Bouchers, dissoltasi nel 1997.
La canzone che apre il suo album intitolato “Aigre-doux”
Parole e musica di François Hadji-Lazaro, musicista, cantante e attore parigino, classe 1956, membro fondatore di un'importante band, Les Garçons Bouchers, dissoltasi nel 1997.
La canzone che apre il suo album intitolato “Aigre-doux”
C'est arrivé au milieu des plaines
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 21:10
La Der des Ders
[2005]
In “Thérapie de groupe”, unico album – così mi risulta – di questa ska punk band francese... Non so che fine abbiano fatto...
“La Der des Ders” sta per “La Dernière des Dernières”, “L'Ultima delle Ultime”, così venne chiamata la Grande Guerra all'indomani dell'immane macello... Ma, come si sa, era solo un'illusione...
Per estensione, “Le der des ders” indicava pure il “poilu”, il soldatino francese sprofondato nelle trincee di quella terribile guerra.
In “Thérapie de groupe”, unico album – così mi risulta – di questa ska punk band francese... Non so che fine abbiano fatto...
“La Der des Ders” sta per “La Dernière des Dernières”, “L'Ultima delle Ultime”, così venne chiamata la Grande Guerra all'indomani dell'immane macello... Ma, come si sa, era solo un'illusione...
Per estensione, “Le der des ders” indicava pure il “poilu”, il soldatino francese sprofondato nelle trincee di quella terribile guerra.
Que me revienne en mémoire la souffrance des poilus
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 20:45
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Fanny
Fanny
Chanson française – Fanny – Marco Valdo M.I. – 2017
Voici, Lucien l’âne mon ami, un portrait de femme, une femme telle qu’elle est vue par un de ses soupirants, un de ses anciens amants, peut-être ; ou simplement, une femme telle qu’un certains hommes dans certaines conditions peuvent la rêver. Un songe, une idée, un idéal, une idéale. Évidemment, on se demande si de ce portrait, on tire le portrait d’une certaine femme ou celui d’un certain genre de femme.
Moi, à le lire, je me demande, s’il est vraiment possible que de telles personnes existent chez les humains, demande Lucien l’âne un peu interloqué. D’un autre côté, il est vrai que j’ai entendu dire qu’il existait des ânesses très calmes et très rondes et douces et assez nonchalantes et pour tout dire, passives ou placides. Je dois pourtant à la vérité de dire que moi, les ânesses, je ne les fréquente pas beaucoup ; je ne sais... (continua)
Chanson française – Fanny – Marco Valdo M.I. – 2017
Voici, Lucien l’âne mon ami, un portrait de femme, une femme telle qu’elle est vue par un de ses soupirants, un de ses anciens amants, peut-être ; ou simplement, une femme telle qu’un certains hommes dans certaines conditions peuvent la rêver. Un songe, une idée, un idéal, une idéale. Évidemment, on se demande si de ce portrait, on tire le portrait d’une certaine femme ou celui d’un certain genre de femme.
Moi, à le lire, je me demande, s’il est vraiment possible que de telles personnes existent chez les humains, demande Lucien l’âne un peu interloqué. D’un autre côté, il est vrai que j’ai entendu dire qu’il existait des ânesses très calmes et très rondes et douces et assez nonchalantes et pour tout dire, passives ou placides. Je dois pourtant à la vérité de dire que moi, les ânesses, je ne les fréquente pas beaucoup ; je ne sais... (continua)
Je l’ai trouvée
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/8/2017 - 17:49
Georges Brassens: Les passantes
Una versione in metrica di Salvo Lo Galbo, cantabile sulle note di tonton Georges.
LE PASSANTI
(continua)
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 16/8/2017 - 17:08
4 marzo 1943 [Gesù bambino]
En mi primer viaje a Italia en busca del lugar donde nació mi padre, conseguí un CD de Lucio Dalla.
Lo escucho ahora y me emociona hasta el llanto.
Mi padre con 20 años de edad estuvo en el frente en la segunda guerra mundial y luego prisionero, volvió a Italia a los 26 años.
La canción 4/3/1943, tan simple y profunda a la vez, me recuerda a todos las personas que conocí en el pequeño poblado donde él nació, cerca del mar.
Gracias Lucio por haberla realizado y gracias a ésta página por tan detallado estudio de la canción.
Saludos
José Alberto
(Me llamaron José por mi abuelo GIuseppe)
Durante il mio primo viaggio in Italia alla ricerca del luogo dove è nato mio padre, ho comprato un cd di Lucio Dalla.
Ascolto ora e sono felice di lacrime.
Mio padre, all'età di 20 anni, fu mandato a combattere nella seconda guerra mondiale e poi prigioniero, rientra in Italia all'età di 26 anni.
1943/04/03... (continua)
Lo escucho ahora y me emociona hasta el llanto.
Mi padre con 20 años de edad estuvo en el frente en la segunda guerra mundial y luego prisionero, volvió a Italia a los 26 años.
La canción 4/3/1943, tan simple y profunda a la vez, me recuerda a todos las personas que conocí en el pequeño poblado donde él nació, cerca del mar.
Gracias Lucio por haberla realizado y gracias a ésta página por tan detallado estudio de la canción.
Saludos
José Alberto
(Me llamaron José por mi abuelo GIuseppe)
Durante il mio primo viaggio in Italia alla ricerca del luogo dove è nato mio padre, ho comprato un cd di Lucio Dalla.
Ascolto ora e sono felice di lacrime.
Mio padre, all'età di 20 anni, fu mandato a combattere nella seconda guerra mondiale e poi prigioniero, rientra in Italia all'età di 26 anni.
1943/04/03... (continua)
Jose Alberto Bertuccio 16/8/2017 - 16:53
Eve Of Destruction
La versione di Massimo Priviero dall'album Testimone (2003)
PAZZO MONDO
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 16/8/2017 - 15:42
Une lettre oubliée (Verba volant, scripta manent)
[2005]
Parole e musica di Juliette Noureddine, in arte semplicemente Juliette, cantautrice francese classe 1962
Nel suo album intitolato “Mutatis… mutandis”, dove la canzone è eseguita in duo con Guillaume Depardieu, figlio di Élisabeth Guignot e Gérard Depardieu, morto di una malattia fulminante nel 2008.
Parole e musica di Juliette Noureddine, in arte semplicemente Juliette, cantautrice francese classe 1962
Nel suo album intitolato “Mutatis… mutandis”, dove la canzone è eseguita in duo con Guillaume Depardieu, figlio di Élisabeth Guignot e Gérard Depardieu, morto di una malattia fulminante nel 2008.
[Lui]
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 15:21
Verdun
[2001]
Parole e musica di Bernard Joyet, cantautore francese classe 1947
Nel suo album d’esordio intitolato “Prolongations”
“Siamo come gli insetti, le stesse guerre. La Terra è un bordello che assomiglia a Verdun...”
Parole e musica di Bernard Joyet, cantautore francese classe 1947
Nel suo album d’esordio intitolato “Prolongations”
“Siamo come gli insetti, le stesse guerre. La Terra è un bordello che assomiglia a Verdun...”
Le temps semble s'offrir une sublime pause
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 13:57
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Louise
[1981]
Parole di Franc Combès, in arte Frank Thomas (1936-2017), paroliere
Musica di Raymond Berliner, in arte Gérard Berliner (1956-2010), cantautore parigino (fratello di Bruno, noto criminale degli anni 80, ucciso in uno scontro a fuoco nel 1986)
Il più grande successo di Gérard Berliner, un singolo poi incluso nel suo album d’esordio intitolato “Voleur de mamans” (1982)
Un tragico ritratto di donna travolta dal dramma della Grande Guerra.
Liberamente ispirato alla prima parte del romanzo di Claude Michelet “Des grives aux loups”, pubblicato nel 1979, prima parte della saga della famiglia Vialhe, adattato anche per la televisione.
Parole di Franc Combès, in arte Frank Thomas (1936-2017), paroliere
Musica di Raymond Berliner, in arte Gérard Berliner (1956-2010), cantautore parigino (fratello di Bruno, noto criminale degli anni 80, ucciso in uno scontro a fuoco nel 1986)
Il più grande successo di Gérard Berliner, un singolo poi incluso nel suo album d’esordio intitolato “Voleur de mamans” (1982)
Un tragico ritratto di donna travolta dal dramma della Grande Guerra.
Liberamente ispirato alla prima parte del romanzo di Claude Michelet “Des grives aux loups”, pubblicato nel 1979, prima parte della saga della famiglia Vialhe, adattato anche per la televisione.
Mais qui a soulagé sa peine
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 13:36
This Land Is Your Land
As I was walking that ribbon of highway
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 16/8/2017 - 00:34
Nonviolence They Choose for Afghanistan
(11 March 2011)
from Anita McKone's website
Dedicated to the Afghan Youth Peace Volunteers (now Afghan Peace Volunteers) http://ourjourneytosmile.com
from Anita McKone's website
Dedicated to the Afghan Youth Peace Volunteers (now Afghan Peace Volunteers) http://ourjourneytosmile.com
So many fathers are gone, lost to the fighting
(continua)
(continua)
16/8/2017 - 00:01
Love and Mercy
(1988)
Dal primo disco solista di Brian Wilson
Dal primo disco solista di Brian Wilson
I was in my piano room, playing "What the World Needs Now," and I just went into my own song…worked very hard to get out what was in my heart on that one…it’s a personal message from me to people.…We wanted people to be covered with love, because there’s no guarantee of somebody waking up in the morning with any love. It goes away, like a bad dream. It disappears. Mercy would be a deeper word than love. I would think love is a gentle thing and mercy would be more desperate, ultimately more desperately needed, thing in life. Mercy–a little break here and there for somebody who’s having trouble.…"Love and Mercy" is probably the most spiritual song I’ve ever written
Brian Wilson 2000 Liner Notes
Brian Wilson 2000 Liner Notes
I was sittin' in a crummy movie
(continua)
(continua)
15/8/2017 - 23:55
Dear Mr. Man
Album: Musicology (2004)
What's wrong with the world today?
(continua)
(continua)
15/8/2017 - 23:45
Echoes
(1969)
Album: Spirits Known And Unknown
Album: Spirits Known And Unknown
There is a place where it's always spring,
(continua)
(continua)
15/8/2017 - 23:39
Butterflies
(2016)
Album: Ziggy Marley
testo trovato su Stop The War Coalition
Una bella canzone del figlio di Bob Marley sulla possibilità per gli umani di evolvere e di migliorare. Come un bruco diventa una farfalla, anche noi possiamo superare la guerra ma solo grazie all'amore. La canzone è accompagnata da un suggestivo video di animazione.
Album: Ziggy Marley
testo trovato su Stop The War Coalition
Una bella canzone del figlio di Bob Marley sulla possibilità per gli umani di evolvere e di migliorare. Come un bruco diventa una farfalla, anche noi possiamo superare la guerra ma solo grazie all'amore. La canzone è accompagnata da un suggestivo video di animazione.
The battles you will win with arms
(continua)
(continua)
15/8/2017 - 23:28
Fabrizio De André: Il sogno di Maria
EL SUEÑO DE MARÍA
(continua)
(continua)
inviata da Santiago 15/8/2017 - 21:00
Riflessioni
E' morto Alex Soresini, il reggae italiano in lutto
Il batterista degli Africa Unite aveva 44 anni. L'addio della band su Facebook: "Ciao Ale, il tuo drumming rimarrà inconfondibile"
La musica italiana in lutto: è morto il batterista del reggae italiano Alessandro Soresini. Aveva da poco compiuto 44 anni e da 7 anni aveva sostituito alla batteria degli Africa Unite Davide Graziano. In passato era stato membro dei Reggae National Tickets e degli Smoke. Moltissime e prestigiose le collaborazioni nel corso degli anni con i Casino Royale, Neffa, Giuliano Palma, Nina Zilli, Princess Nubians. La sua band lo ha salutato con un post su Facebook: "Ciao Ale, abbiamo passato dei bellissimi momenti insieme abbiamo condiviso della musica che tu sei sempre riuscito ad arricchire con il tuo ritmo e la tua attitudine. Il tuo drumming era e rimarrà inconfondibile, siamo onorati ed orgogliosi di averti avuto... (continua)
Il batterista degli Africa Unite aveva 44 anni. L'addio della band su Facebook: "Ciao Ale, il tuo drumming rimarrà inconfondibile"
La musica italiana in lutto: è morto il batterista del reggae italiano Alessandro Soresini. Aveva da poco compiuto 44 anni e da 7 anni aveva sostituito alla batteria degli Africa Unite Davide Graziano. In passato era stato membro dei Reggae National Tickets e degli Smoke. Moltissime e prestigiose le collaborazioni nel corso degli anni con i Casino Royale, Neffa, Giuliano Palma, Nina Zilli, Princess Nubians. La sua band lo ha salutato con un post su Facebook: "Ciao Ale, abbiamo passato dei bellissimi momenti insieme abbiamo condiviso della musica che tu sei sempre riuscito ad arricchire con il tuo ritmo e la tua attitudine. Il tuo drumming era e rimarrà inconfondibile, siamo onorati ed orgogliosi di averti avuto... (continua)
Dq82 15/8/2017 - 20:57
Amen
Album: Ziggy Marley (2016)
Verily I say amen, amen. Verily I say amen, amen.
(continua)
(continua)
15/8/2017 - 17:05
Neighborhood Bully
Confondere o fondere l'arte o la scienza con la politica è diventata un'attività predominante in certa sinistra. Ma ne l'una né l'altra, quando sono vere, hanno a che vedere con le varie ideologie e ancor di più con la democrazia. Gli orrori ed errori commessi nella storia non hanno colore politico: vanno ripudiati da chiunque li commetta e se un artista del calibro di Dylan o di De Andre lo fa con l'onesta' intellettuale che li distingue c'è poco da dire.
Ciro 15/8/2017 - 17:05
Giordano Bruno
Chanson italienne – Giordano Bruno – Rocco Rosignoli – 2015
Giordano Bruno est assurément un personnage fascinant, on en avait déjà parlé dans une autre chanson italienne qui portait le même titre Giordano Bruno. Mais il me semble, Lucien l’âne mon ami que tu l’avais en son temps rencontré, si ma mémoire ne me trompe pas.
Certes, Marco Valdo M.I. mon ami, tu as raison sur toute la ligne ; c’est quasiment un sans-faute. J’ai, en effet, rencontré le Nolan sur les routes de ses exils d’abord quand il fut de Naples vers Rome et quand il fut de Rome vers Venise ; nous avons longé ensemble les Apennins, puis de Ligurie en Piémont, revenant dans la Plaine padane, on s’en fut à Venise. Déjà à ce moment, Bruno avait rejeté l’habit de Dominique. Plus tard, il fit un tour d’Europe : on le vit à Chambéry, à Genève, à Lyon, à Toulouse, à Paris, à Londres, à Oxford, à Wittenberg, à Francfort, à Zurich.... (continua)
Giordano Bruno est assurément un personnage fascinant, on en avait déjà parlé dans une autre chanson italienne qui portait le même titre Giordano Bruno. Mais il me semble, Lucien l’âne mon ami que tu l’avais en son temps rencontré, si ma mémoire ne me trompe pas.
Certes, Marco Valdo M.I. mon ami, tu as raison sur toute la ligne ; c’est quasiment un sans-faute. J’ai, en effet, rencontré le Nolan sur les routes de ses exils d’abord quand il fut de Naples vers Rome et quand il fut de Rome vers Venise ; nous avons longé ensemble les Apennins, puis de Ligurie en Piémont, revenant dans la Plaine padane, on s’en fut à Venise. Déjà à ce moment, Bruno avait rejeté l’habit de Dominique. Plus tard, il fit un tour d’Europe : on le vit à Chambéry, à Genève, à Lyon, à Toulouse, à Paris, à Londres, à Oxford, à Wittenberg, à Francfort, à Zurich.... (continua)
GIORDANO BRUNO
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/8/2017 - 17:02
Czerwone maki na Monte Cassino
RED POPPIES ON MONTE CASSINO
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/8/2017 - 11:19
In the Hands of Love
1987
Remembrance Days
Remembrance Days
Well the truth was told, written on the mountains
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/8/2017 - 10:34
Percorsi:
Il Papavero: un fiore contro la guerra?
In Exile (for Rodrigo Rojas)
1987
Remembrance Days
Rodrigo Rojas De Negri, fotografo e studente di 19 anni alla Woodrow Wilson High School di Washington, era tornato in Cile nel maggio del 1986 per conoscere il suo paese di origine. Era nato in Cile, ma era cresciuto a Washington poiché la madre, Verónica De Negri era stata imprigionata, torturata ed espulsa dal paese dopo il colpo di stato dell’11 settembre del 1973 che aveva destituito Allende e portato al potere Pinochet. Nel 1977, con i due figli Rodrigo e Pablo, si era stabilita negli Stati Uniti.
La mattina del 2 luglio del 1986 Rodrigo Rojas prese parte a una manifestazione indetta contro la dittatura in un quartiere operaio di Santiago. Tre pattuglie di militari intercettarono il gruppo di fotografi di cui Rojas faceva parte: quasi tutti riuscirono a fuggire ma Rodrigo Rojas e una studentessa, Carmen Gloria Quintana, che all’epoca aveva 18 anni, furono invece... (continua)
Remembrance Days
Rodrigo Rojas De Negri, fotografo e studente di 19 anni alla Woodrow Wilson High School di Washington, era tornato in Cile nel maggio del 1986 per conoscere il suo paese di origine. Era nato in Cile, ma era cresciuto a Washington poiché la madre, Verónica De Negri era stata imprigionata, torturata ed espulsa dal paese dopo il colpo di stato dell’11 settembre del 1973 che aveva destituito Allende e portato al potere Pinochet. Nel 1977, con i due figli Rodrigo e Pablo, si era stabilita negli Stati Uniti.
La mattina del 2 luglio del 1986 Rodrigo Rojas prese parte a una manifestazione indetta contro la dittatura in un quartiere operaio di Santiago. Tre pattuglie di militari intercettarono il gruppo di fotografi di cui Rojas faceva parte: quasi tutti riuscirono a fuggire ma Rodrigo Rojas e una studentessa, Carmen Gloria Quintana, che all’epoca aveva 18 anni, furono invece... (continua)
I, I was never very young
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/8/2017 - 10:12
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Album: Aldea Global Thematic Park
Un giudice fabbrica condanne, un poliziotto repressione, un giornalista fabbrica menzogne, un militare fabbrica paura, un banchiere fabbrica debiti e un vescovo sottomissione, questa è la fabbrica della dominazione.