Arlington '73
1982
Well Forked But Not Dead (Christ: The Album)
Well Forked But Not Dead (Christ: The Album)
-D'ya know what I just realized?
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 23:39
Percorsi:
Il Papavero: un fiore contro la guerra?
Floating Down
2017
We're All Alright!
We're All Alright!
Sometimes I'm falling down
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 23:23
Out of Sight Out of Mind
2002
Order of the Leech
Order of the Leech
The pulse of the world when it stopped for a day
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:48
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
Continuing War on Stupidity
2002
Order of the Leech
Order of the Leech
There's only one war to end all war
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:42
Percorsi:
George Walker Bush II
Walls (Siege)
1989
Peel Sessions
Mura antiche come la storia, muri di confine e muri di segregazione: abbattiamo tutti i muri... questa canzone ha quasi 30 anni ma è quanto mai attuale
Peel Sessions
Mura antiche come la storia, muri di confine e muri di segregazione: abbattiamo tutti i muri... questa canzone ha quasi 30 anni ma è quanto mai attuale
Walls that part humanity
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:31
Multinational Corporations
1989
Split: Napalm Death/S.O.B.
Split: Napalm Death/S.O.B.
MULTINATIONAL CORPORATIONS PART. 2
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:23
From Enslavement to Obliteration
[1988]
Nell’album intitolato “From Enslavement to Obliteration”
Nell’album intitolato “From Enslavement to Obliteration”
Commited to a life of slavery
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:15
Cadaver Pouch Conveyor System
2013
Surgical Steel
Surgical Steel
Bloodlustmord
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:01
Third Crusade
2011
The Nomad Series, Volume 3: Sing in My Meadow
The Nomad Series, Volume 3: Sing in My Meadow
King Richard came upon them
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 21:46
Scarborough Fair/Canticle, provided with The Elfin Knight, Whittingham Fair and Rosemary Lane, and with an Appendix on Riddles Wisely Expounded
Stefano Rosso la incise due volte, una per il disco "Live at the station" e l'altra per "Banjoman"
stefanorossouniverse
stefanorossouniverse
Dq82 14/8/2017 - 18:36
Greensboro Massacre
[1980s]
Parole e musica di Bob A. Feldman, songwriter di Boston, Massachusetts, che ha scritto decine di canzoni tutte di dominio pubblico.
A protest folk song from the early 1980s about the massacre of five labor-movement activists at an anti-Ku Klux Klan (KKK) rally in Greensboro, North Carolina on November 3, 1979.
[…] Lo slogan “Death to the Klan” emerse prepotentemente negli anni ’70, mentre i cavalieri del Klan si diffusero in tutti gli Stati Uniti, favorendo così l’espansione di altri gruppi del Klan, come Invisible Empire. La nuova ondata organizzativa del Klan ha giocato un ruolo rilevante nelle comunità del Sud degli States, come a Greensboro, North Carolina. Un gruppo di sinistra denominato Communist Workers’ Party nel 1979 organizzò un’opposizione militante ed antirazzista al Klan. Per coloro i quali oggi tentano di organizzare una difesa della comunità, l’eredità di Greensboro... (continua)
Parole e musica di Bob A. Feldman, songwriter di Boston, Massachusetts, che ha scritto decine di canzoni tutte di dominio pubblico.
A protest folk song from the early 1980s about the massacre of five labor-movement activists at an anti-Ku Klux Klan (KKK) rally in Greensboro, North Carolina on November 3, 1979.
[…] Lo slogan “Death to the Klan” emerse prepotentemente negli anni ’70, mentre i cavalieri del Klan si diffusero in tutti gli Stati Uniti, favorendo così l’espansione di altri gruppi del Klan, come Invisible Empire. La nuova ondata organizzativa del Klan ha giocato un ruolo rilevante nelle comunità del Sud degli States, come a Greensboro, North Carolina. Un gruppo di sinistra denominato Communist Workers’ Party nel 1979 organizzò un’opposizione militante ed antirazzista al Klan. Per coloro i quali oggi tentano di organizzare una difesa della comunità, l’eredità di Greensboro... (continua)
The Klan arrived
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/8/2017 - 21:54
Il pappagallo
(1973)
Testo di Vinícius De Moraes, Sergio Endrigo, Sergio Bardotti
Musica di Luis Bacalov e Sergio Endrigo
dal disco "L'Arca"
Nel 1973 Endrigo collabora con De Moraes a un disco che raccoglie dodici canzoni per bambini dedicate agli animali, alcune delle quali traduzioni di canzoni brasiliane. Al disco collaborano vari gruppi: The Plagues, Marisa Sannia, i Ricchi e Poveri, Vittorio De Scalzi dei New Trolls.
Come ricorda Vito Vita, "Il pappagallo", è però solo all'apparenza una canzone per bambini ma in realtà parla metaforicamente del Brasile, in quel periodo sotto una feroce dittatura militare ("Pappagallo brasiliano / il Brasile è ormai lontano: / tu che libero sei nato / te ne sei dimenticato"), e non a caso il brano è stato riproposto dal vivo da Alessio Lega.
Testo di Vinícius De Moraes, Sergio Endrigo, Sergio Bardotti
Musica di Luis Bacalov e Sergio Endrigo
dal disco "L'Arca"
Nel 1973 Endrigo collabora con De Moraes a un disco che raccoglie dodici canzoni per bambini dedicate agli animali, alcune delle quali traduzioni di canzoni brasiliane. Al disco collaborano vari gruppi: The Plagues, Marisa Sannia, i Ricchi e Poveri, Vittorio De Scalzi dei New Trolls.
Come ricorda Vito Vita, "Il pappagallo", è però solo all'apparenza una canzone per bambini ma in realtà parla metaforicamente del Brasile, in quel periodo sotto una feroce dittatura militare ("Pappagallo brasiliano / il Brasile è ormai lontano: / tu che libero sei nato / te ne sei dimenticato"), e non a caso il brano è stato riproposto dal vivo da Alessio Lega.
Ma che bello pappagallo
(continua)
(continua)
13/8/2017 - 21:31
Drummer Hodge
1899
Literature
Scritta appena dopo l'inizio della seconda guerra anglo-boera. Narra di un soldato seppellito senza troppe cerimonie, in un ambiente ostile e lontano da casa
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive)
by Garth Baxter (b. 1946), "Drummer Hodge" [satb chorus and piano], from The Battle Cry, no. 4.
by John Edmunds (1913 - 1986), "The Drummer", published <<1969. [medium voice, piano]
by Alfred Matthew Hale (1875 - 1960), "Drummer Hodge", op. 39 no. ? [female voice and orchestra], fromFive War Poems [
by John Pierre Herman Joubert (b. 1927), "Drummer Hodge", op. 109 no. 3 (1985), from South of the Line, no. 3. [
Literature
Scritta appena dopo l'inizio della seconda guerra anglo-boera. Narra di un soldato seppellito senza troppe cerimonie, in un ambiente ostile e lontano da casa
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive)
by Garth Baxter (b. 1946), "Drummer Hodge" [satb chorus and piano], from The Battle Cry, no. 4.
by John Edmunds (1913 - 1986), "The Drummer", published <<1969. [medium voice, piano]
by Alfred Matthew Hale (1875 - 1960), "Drummer Hodge", op. 39 no. ? [female voice and orchestra], fromFive War Poems [
by John Pierre Herman Joubert (b. 1927), "Drummer Hodge", op. 109 no. 3 (1985), from South of the Line, no. 3. [
They throw in Drummer Hodge, to rest
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/8/2017 - 20:35
Giorgio Perlasca
2003
A thing so real
Quella di Giorgio Perlasca è la straordinaria vicenda di un uomo che, pressoché da solo, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica inventandosi un ruolo, quello di Console spagnolo, lui che non era né diplomatico né spagnolo.
Tornato in Italia dopo la guerra la sua storia non la racconta a nessuno, nemmeno in famiglia, semplicemente perché riteneva d’aver fatto il proprio dovere, nulla di più e nulla di meno.
Se non fosse stato per alcune donne ebree ungheresi da lui salvate in quel terribile inverno di Budapest la sua storia sarebbe andata dispersa. Queste donne, a fine degli anni ’80 misero sul giornale della Comunità ebraica di Budapest un avviso di ricerca di un diplomatico spagnolo, Jorge Perlasca, che aveva salvato loro e tanti altri correligionari durante quei mesi terribili della... (continua)
A thing so real
Quella di Giorgio Perlasca è la straordinaria vicenda di un uomo che, pressoché da solo, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica inventandosi un ruolo, quello di Console spagnolo, lui che non era né diplomatico né spagnolo.
Tornato in Italia dopo la guerra la sua storia non la racconta a nessuno, nemmeno in famiglia, semplicemente perché riteneva d’aver fatto il proprio dovere, nulla di più e nulla di meno.
Se non fosse stato per alcune donne ebree ungheresi da lui salvate in quel terribile inverno di Budapest la sua storia sarebbe andata dispersa. Queste donne, a fine degli anni ’80 misero sul giornale della Comunità ebraica di Budapest un avviso di ricerca di un diplomatico spagnolo, Jorge Perlasca, che aveva salvato loro e tanti altri correligionari durante quei mesi terribili della... (continua)
Italy was far behind me even if I could be warned
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/8/2017 - 20:02
Percorsi:
Campi di sterminio
O bruno partigiano di Val Strona
anonimo
Inno della Brigata Beltrami, nata sulle montagne della Val Strona.
Il testo fu composto forse dallo stesso Capitano Beltrami, o forse da qulacuno dei suoi uomini
Da : Canti popolari del Cusio
Il testo fu composto forse dallo stesso Capitano Beltrami, o forse da qulacuno dei suoi uomini
Da : Canti popolari del Cusio
O bruno partigiano di Val Strona,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 13/8/2017 - 10:58
Kalašnjikov
As a Russian, I can only transcribe the Latin text to Cyrilic but cannot verify the language.
Цигани! Јуриш!!!
(continua)
(continua)
inviata da Šurik 13/8/2017 - 02:23
Red Alerta
(2017)
feat. ToteKing, Green Valley, Aziza Brahim & Shahira Amin
Singolo in sostegno alla Comisión Española de Ayuda al Refugiado (Cear).
feat. ToteKing, Green Valley, Aziza Brahim & Shahira Amin
Singolo in sostegno alla Comisión Española de Ayuda al Refugiado (Cear).
"En la semana de la tragedia del mar de Alborán, donde han perdido la vida 49 personas, la única respuesta de nuestros gobernantes ha sido la de criminalizar a las ONG que están tratando de salvar las vidas y ponerles trabas en una labor que es responsabilidad de los estados"
Estrella Galán, secretaria general de Cear.
Estrella Galán, secretaria general de Cear.
Red alerta
(continua)
(continua)
12/8/2017 - 16:53
Giordano Bruno
[2015]
Testo e musica di Rocco Rosignoli
Lyrics and music by Rocco Rosignoli
מילים ומוזיקה של רוקו רוזיניולי
Album: Scansadiavoli (2015)
Testo e musica di Rocco Rosignoli
Lyrics and music by Rocco Rosignoli
מילים ומוזיקה של רוקו רוזיניולי
Album: Scansadiavoli (2015)
Di mondi che infiniti stanno ai cieli,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/8/2017 - 11:56
Percorsi:
Giordano Bruno
El informe del forense
Album: Sin noticias de Holanda (2003)
Ella luchó, con todas sus fuerzas
(continua)
(continua)
inviata da Simone S 12/8/2017 - 11:43
Nordest
ייִדישע איבערזעצונג פֿון ריקאַרדאָ װענטורי
(מיט טראַנסקריבירונג)
12.8.2017 00:24
(מיט טראַנסקריבירונג)
12.8.2017 00:24
צפֿון־מיזרח [1]
(continua)
(continua)
inviata da ריקאַרדאָ װענטורי 12/8/2017 - 00:24
Brothers
(2017)
Album: Dark Matter
1961. John F. Kennedy e il fratello minore Bobby sono alla Casa Bianca. E JFK spiega al fratellino la sua fantastica idea di invadere Cuba con una spedizione alla Baia dei Porci. Ma perché? Perché l'Unione Sovietica potrebbe installare dei missili a Cuba? Per salvare l'isola dal comunismo? Ma no! Per prendersi Celia Cruz e portarla negli Stati Uniti!
Album: Dark Matter
1961. John F. Kennedy e il fratello minore Bobby sono alla Casa Bianca. E JFK spiega al fratellino la sua fantastica idea di invadere Cuba con una spedizione alla Baia dei Porci. Ma perché? Perché l'Unione Sovietica potrebbe installare dei missili a Cuba? Per salvare l'isola dal comunismo? Ma no! Per prendersi Celia Cruz e portarla negli Stati Uniti!
Hey, Bobby
(continua)
(continua)
11/8/2017 - 23:34
Antonio
Antonio
Chanson française – Antonio – Marco Valdo M.I. – 2017
Voici, Lucien l’âne mon ami, une nouvelle chanson léviane – autrement dit, si tu t’en souviens, une chanson inspirée des récits de Carlo Levi. Je ne pourrais plus te dire si elle est tirée de « L’Orologio » ou du « Quaderno a cancelli ». En tout cas, elle ne vient ni de ma relecture de « Paura della Libertà », ni de celle que j’ai faite il n’y a pas si longtemps de « Cristò si è fermato a Eboli » ; elle s’intitule « Antonio ». Elle aurait pu s’intituler aussi bien Giovanni, Roberto, Silvio, Fortunato ou Francesco, mais voilà, elle s’intitule Antonio. En fait, cet Antonio est une sorte de silhouiette quelconque, un personnage qualunquiste, un « Nobody », un inconnu, cet inconnu du coin qu’on connaît de vue. Peut-être est-ce un « fanullone », un bon à rien ou alors, un honnête citoyen. Allez savoir avant d’avoir réfléchi à ce... (continua)
Chanson française – Antonio – Marco Valdo M.I. – 2017
Voici, Lucien l’âne mon ami, une nouvelle chanson léviane – autrement dit, si tu t’en souviens, une chanson inspirée des récits de Carlo Levi. Je ne pourrais plus te dire si elle est tirée de « L’Orologio » ou du « Quaderno a cancelli ». En tout cas, elle ne vient ni de ma relecture de « Paura della Libertà », ni de celle que j’ai faite il n’y a pas si longtemps de « Cristò si è fermato a Eboli » ; elle s’intitule « Antonio ». Elle aurait pu s’intituler aussi bien Giovanni, Roberto, Silvio, Fortunato ou Francesco, mais voilà, elle s’intitule Antonio. En fait, cet Antonio est une sorte de silhouiette quelconque, un personnage qualunquiste, un « Nobody », un inconnu, cet inconnu du coin qu’on connaît de vue. Peut-être est-ce un « fanullone », un bon à rien ou alors, un honnête citoyen. Allez savoir avant d’avoir réfléchi à ce... (continua)
Certainement, vous le connaissez,
(continua)
(continua)
inviata da m 11/8/2017 - 15:57
Se non li conoscete
Avanzi
di Alessandra Daniele
Da “Basta tasse” ad “Aiutiamoli a casa loro”, Avanti, il presunto nuovo libro-manifesto politico di Matteo Renzi, è fatto con gli avanzi della Lega.
La cosa non dovrebbe stupire nessuno.
Sotto la verniciata ipocrita di fuffa politically correct, il Cazzaro è sempre stato profondamente reazionario, e lo hanno abbondantemente dimostrato tutte le sue iniziative politico-economiche, dal Jobs Act all’abolizione dell’Articolo 18, da Salvabanche e Pacchetti Sicurezza, al tentativo di smantellare la Costituzione antifascista per istituire una dittatura della maggioranza relativa, dall’alleanza organica coi Marchionne e i Berlusconi, all’arrogante disprezzo che ha sempre dimostrato nei confronti di sindacati e movimenti, dei rari giornalisti non leccaculo, e in definitiva di chiunque e qualsiasi cosa anche solo d’un millimetro alla sua sinistra, compresi gli innocui... (continua)
di Alessandra Daniele
Da “Basta tasse” ad “Aiutiamoli a casa loro”, Avanti, il presunto nuovo libro-manifesto politico di Matteo Renzi, è fatto con gli avanzi della Lega.
La cosa non dovrebbe stupire nessuno.
Sotto la verniciata ipocrita di fuffa politically correct, il Cazzaro è sempre stato profondamente reazionario, e lo hanno abbondantemente dimostrato tutte le sue iniziative politico-economiche, dal Jobs Act all’abolizione dell’Articolo 18, da Salvabanche e Pacchetti Sicurezza, al tentativo di smantellare la Costituzione antifascista per istituire una dittatura della maggioranza relativa, dall’alleanza organica coi Marchionne e i Berlusconi, all’arrogante disprezzo che ha sempre dimostrato nei confronti di sindacati e movimenti, dei rari giornalisti non leccaculo, e in definitiva di chiunque e qualsiasi cosa anche solo d’un millimetro alla sua sinistra, compresi gli innocui... (continua)
daniela -k.d.- 11/8/2017 - 14:01
Ottave in rima per Lorenzo Bargellini detto "Mao"
In ricordo di Mao Bargellini
di Antonio Riga
Il 4 giugno a Firenze, a 59 anni, è morto di infarto Lorenzo Bargellini, storico leader del Movimento di lotta per la casa di Firenze.
“Partito da Lotta Continua, Bargellini occupava illegalmente i palazzi vuoti, consegnandoli ai senzatetto. Poi le manifestazioni in piazza per il diritto alla casa, i picchetti all’alba per impedire gli sfratti. Era soprannominato Mao dagli amici, più volte sanzionato penalmente per le sue irruzioni. Svolgeva i lavori socialmente utili per scontare le tante condanne”, così la cronaca fiorentina on line.
Lorenzo Bargellini era nipote di Piero Bargellini, il sindaco dell’Alluvione del ’66, ma ad una vita comoda e garantita ha preferito, per dirla in breve, la lotta di classe.
Sul suo profilo F.B. campeggia una foto in limpido B&N metà ’70, alla testa di un corteo, capelli lunghi e braccia tese sulla spranga.
Y.T.... (continua)
di Antonio Riga
Il 4 giugno a Firenze, a 59 anni, è morto di infarto Lorenzo Bargellini, storico leader del Movimento di lotta per la casa di Firenze.
“Partito da Lotta Continua, Bargellini occupava illegalmente i palazzi vuoti, consegnandoli ai senzatetto. Poi le manifestazioni in piazza per il diritto alla casa, i picchetti all’alba per impedire gli sfratti. Era soprannominato Mao dagli amici, più volte sanzionato penalmente per le sue irruzioni. Svolgeva i lavori socialmente utili per scontare le tante condanne”, così la cronaca fiorentina on line.
Lorenzo Bargellini era nipote di Piero Bargellini, il sindaco dell’Alluvione del ’66, ma ad una vita comoda e garantita ha preferito, per dirla in breve, la lotta di classe.
Sul suo profilo F.B. campeggia una foto in limpido B&N metà ’70, alla testa di un corteo, capelli lunghi e braccia tese sulla spranga.
Y.T.... (continua)
daniela -k.d.- 11/8/2017 - 13:42
Soldatino
[2016]
Tratto dall'album: NEMO PROFETA
Testo e musica di Salvatore Nocera
SOLDATINO. La follia della guerra, in questo brano, è trattata con estrema semplicità intellettuale ed emotiva. Rievocando uno schema di canti fanciulleschi molto ricorrente nella tradizione popolare, ironicamente è affrontato un tema tanto scabroso e delicato. Uno solo fa la guerra mentre migliaia di sacrifici umani costellano uno scenario sempre più tragicamente attuale.
Tratto dall'album: NEMO PROFETA
Testo e musica di Salvatore Nocera
SOLDATINO. La follia della guerra, in questo brano, è trattata con estrema semplicità intellettuale ed emotiva. Rievocando uno schema di canti fanciulleschi molto ricorrente nella tradizione popolare, ironicamente è affrontato un tema tanto scabroso e delicato. Uno solo fa la guerra mentre migliaia di sacrifici umani costellano uno scenario sempre più tragicamente attuale.
Unu che è lu re,
(continua)
(continua)
inviata da Pupi di Surfaro 11/8/2017 - 09:05
'Gnanzou
[2016]
Tratto dall'album: NEMO PROFETA
Testo e musica di Salvatore Nocera
Con la collaborazione straordinaria del musicista senegalese Jali Diabate. È il verso della “Cialoma”, il canto che accompagnava e guidava la pesca del tonno rosso nelle tonnare della Sicilia, quella che viene chiamata la “Mattanza”. Il mare si tingeva del rosso del sangue dei grossi pesci, creando uno scenario surreale e sconcertante. A questa suggestione ci siamo ispirati per l’idea del brano. Con questa metafora vogliamo raccontare l’ecatombe del Mediterraneo. Milioni di migranti che scappano dalla guerra, dalla fame, dal terrore, e, attraversando l’inferno del mare, in condizioni disumane, pregano e si aggrappano all’unico appiglio che gli rimane: la speranza di arrivare al di là di quell’orrendo mostro che minaccia di inghiottirli e restituirli alla loro sorte, troppo spesso, infausta e spietata.
Vittime del... (continua)
Tratto dall'album: NEMO PROFETA
Testo e musica di Salvatore Nocera
Con la collaborazione straordinaria del musicista senegalese Jali Diabate. È il verso della “Cialoma”, il canto che accompagnava e guidava la pesca del tonno rosso nelle tonnare della Sicilia, quella che viene chiamata la “Mattanza”. Il mare si tingeva del rosso del sangue dei grossi pesci, creando uno scenario surreale e sconcertante. A questa suggestione ci siamo ispirati per l’idea del brano. Con questa metafora vogliamo raccontare l’ecatombe del Mediterraneo. Milioni di migranti che scappano dalla guerra, dalla fame, dal terrore, e, attraversando l’inferno del mare, in condizioni disumane, pregano e si aggrappano all’unico appiglio che gli rimane: la speranza di arrivare al di là di quell’orrendo mostro che minaccia di inghiottirli e restituirli alla loro sorte, troppo spesso, infausta e spietata.
Vittime del... (continua)
Ah, prigamu ca lu mari dorma,
(continua)
(continua)
inviata da Pupi di Surfaro 11/8/2017 - 08:27
Au nom de tous les enfants
[1985]
Scritta da Linda de Suza (autrice ed interprete di origine portoghese) e Michel Jouveaux (prolifico autore-compositore del pop francese)
Interpretata da due bambini, tali Damien Archangeli e Deborah (forse la sorella? O la figlia dell’autore Michel Jouveaux?)
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Linda de Suza (autrice ed interprete di origine portoghese) e Michel Jouveaux (prolifico autore-compositore del pop francese)
Interpretata da due bambini, tali Damien Archangeli e Deborah (forse la sorella? O la figlia dell’autore Michel Jouveaux?)
Testo trovato su Bide & Musique
Au nom de tous les enfants
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/8/2017 - 08:19
Quannu diu fici a tia...
Testo e musica di Salvatore Nocera
Questo brano nasce come uno studio ed un omaggio all’opera di Bernardino Giuliana (fu poeta della nostra terra): Mi piaci ‘a libertà. Gli uomini come le bestie. Peggio delle bestie. Un quadro a tinte forti di un’umanità bestiale. “Ognunu armali cu’ la propria razza, artari di crita, banneri di pezza...”. Schiavi delle ideologie e dei vizi… “In nome di dio si scanna e s’ammazza…”. Un inno inverso alla bestialità. Schiavi della grettezza e la rassegnazione. “L’ignoranza ammazza ‘a libertà”.
Questo brano nasce come uno studio ed un omaggio all’opera di Bernardino Giuliana (fu poeta della nostra terra): Mi piaci ‘a libertà. Gli uomini come le bestie. Peggio delle bestie. Un quadro a tinte forti di un’umanità bestiale. “Ognunu armali cu’ la propria razza, artari di crita, banneri di pezza...”. Schiavi delle ideologie e dei vizi… “In nome di dio si scanna e s’ammazza…”. Un inno inverso alla bestialità. Schiavi della grettezza e la rassegnazione. “L’ignoranza ammazza ‘a libertà”.
Quannu Diu fici a tia
(continua)
(continua)
inviata da Pupi di Surfaro 11/8/2017 - 08:18
Li me' paroli
LI ME’ PAROLI.
testo e musica di Salvatore Nocera
Il primo singolo.
Brano vincitore del Premio Andrea Parodi 2016, secondo al Premio Fabrizio De Andrè 2016, trionfatore al Tour Music Fest 2016.
La parte introduttiva cita Ignazio Buttitta (U pueta ‘nta chiazza).
È un brano schierato, di parte. Contro la globalizzazione. La massificazione della cultura. Contro la politica, la religione. Contro la società ipocrita e borghese. Contro la guerra, l'egoismo, il qualunquismo. Contro l'informazione falsa e la verità corrotta. Contro chi ci propina il progresso e ci rimane solo l'ignoranza. Contro le gabbie, le false libertà. Contro tutto. Solo per essere contro. Solo per non aderire a quegli ideali di mediocrità, di banalità, di identicità, che la società moderna ci vuole imporre. Solo per non essere belli, buoni e inoffensivi.
testo e musica di Salvatore Nocera
Il primo singolo.
Brano vincitore del Premio Andrea Parodi 2016, secondo al Premio Fabrizio De Andrè 2016, trionfatore al Tour Music Fest 2016.
La parte introduttiva cita Ignazio Buttitta (U pueta ‘nta chiazza).
È un brano schierato, di parte. Contro la globalizzazione. La massificazione della cultura. Contro la politica, la religione. Contro la società ipocrita e borghese. Contro la guerra, l'egoismo, il qualunquismo. Contro l'informazione falsa e la verità corrotta. Contro chi ci propina il progresso e ci rimane solo l'ignoranza. Contro le gabbie, le false libertà. Contro tutto. Solo per essere contro. Solo per non aderire a quegli ideali di mediocrità, di banalità, di identicità, che la società moderna ci vuole imporre. Solo per non essere belli, buoni e inoffensivi.
Braccianti, cumpagni,
(continua)
(continua)
inviata da Pupi di Surfaro 11/8/2017 - 07:37
Nordest
Chanson italienne (Veneto Goriziano) – Nordest – Francesco Pelosi – 2016
Francesco Pelosi : originaire de Parme, né le jour de la Toussaint de l’orwellienne 1984, haut d’environ deux mètres, nanti d’une paire de rouflaquettes dignes du Risorgimento, une voix qui décape, excellent guitariste et capable de chanter et d’écrire dans tout dialecte italien d’Aoste au Cap Passero. En synthèse. De quelque temps déjà, il fait partie de ce qu’informellement j’appelle la « Banda degli Incliti & Sommersi Cantautori Italiani del XXI Secolo – Bande des Auteurs-compositeurs italiens du XXI Siècle glorieux & méconnus », une bande décidément mobile et variable ; ainsi, on croise Pelosi de Parme en trio avec Lega et Giromini, avec Giromini et Rocco Rosignoli, tout seul, parfois, il y a l’autre Rocco (Marchi) qui joue de tout comme Otto et Barnelli (à propos, un « salut » éternel à ce dernier) y compris... (continua)
Francesco Pelosi : originaire de Parme, né le jour de la Toussaint de l’orwellienne 1984, haut d’environ deux mètres, nanti d’une paire de rouflaquettes dignes du Risorgimento, une voix qui décape, excellent guitariste et capable de chanter et d’écrire dans tout dialecte italien d’Aoste au Cap Passero. En synthèse. De quelque temps déjà, il fait partie de ce qu’informellement j’appelle la « Banda degli Incliti & Sommersi Cantautori Italiani del XXI Secolo – Bande des Auteurs-compositeurs italiens du XXI Siècle glorieux & méconnus », une bande décidément mobile et variable ; ainsi, on croise Pelosi de Parme en trio avec Lega et Giromini, avec Giromini et Rocco Rosignoli, tout seul, parfois, il y a l’autre Rocco (Marchi) qui joue de tout comme Otto et Barnelli (à propos, un « salut » éternel à ce dernier) y compris... (continua)
NORDEST
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/8/2017 - 21:52
Y'a pas mal de cons sur Terre
On se balade, on est pénard
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2017 - 15:18
Laissez briller le soleil
[1966]
Scritta da Joël Rive e Farid Khaldi, membri di questa rock band parigina, attiva per un paio d’anni a metà dei 60.
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Joël Rive e Farid Khaldi, membri di questa rock band parigina, attiva per un paio d’anni a metà dei 60.
Testo trovato su Bide & Musique
Croyez-moi, c'est vrai, la Terre va exploser
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2017 - 13:19
Tout va très bien, Madame la Marquise
La parodia antinazista di Maurice Van Moppès, da “Chansons de la BBC”
Testo trovato sul sito del Museo della Resistenza di Chateaubriant
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Testo trovato sul sito del Museo della Resistenza di Chateaubriant
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
TOUT VA TRÈS BIEN
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2017 - 11:19
Nordest
Deutsche Übersetzung von Riccardo Venturi
10.8.2017 10:21
10.8.2017 10:21
NORDOST
(continua)
(continua)
10/8/2017 - 10:21
Il n'y a plus d'tabac
[1940-42]
Versi di Maurice Van Moppès, sull’aria della popolare settecentesca “J’ai du bon tabac”
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Versi di Maurice Van Moppès, sull’aria della popolare settecentesca “J’ai du bon tabac”
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Il n'y a plus d'tabac
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2017 - 09:08
Gens pressés
da Lyrics Translate
Keskonsmär Parici (un nickname che è una trascrizione arabeggiante di, credo, "qu'est ce qu'on se marre par ici", cioè "quanto ci si diverte da queste parti") dichiara onestamente che questo è il suo primo tentativo di tradurre un testo in italiano (e non ne ha scelto uno facile, aggiungerei). Io mi sono limitato a rimettere un po' a posto l'italiano e a cambiare due o tre frasi, per il resto la traduzione è sua, ed è comunque migliorabile perché in alcuni punti è poco scorrevole...
Keskonsmär Parici (un nickname che è una trascrizione arabeggiante di, credo, "qu'est ce qu'on se marre par ici", cioè "quanto ci si diverte da queste parti") dichiara onestamente che questo è il suo primo tentativo di tradurre un testo in italiano (e non ne ha scelto uno facile, aggiungerei). Io mi sono limitato a rimettere un po' a posto l'italiano e a cambiare due o tre frasi, per il resto la traduzione è sua, ed è comunque migliorabile perché in alcuni punti è poco scorrevole...
GENTE DI FRETTA
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 10/8/2017 - 00:09
Cher
[1977]
Parole di Brigitte Fontaine
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera, collaboratore storico della Fontaine.
Nell'album intitolato “Vous et Nous”
Parole di Brigitte Fontaine
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera, collaboratore storico della Fontaine.
Nell'album intitolato “Vous et Nous”
Le juke-box est vicieux
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 23:23
Maman, j'ai peur
[1968]
Scritta da Brigitte Fontaine e Jacques Higelin (1940-2018), autore, compositore, interprete, parente e collaboratore di lungo corso della Fontaine.
Una terribile ninna nanna dall'album “12 chansons d'avant le déluge”.
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Brigitte Fontaine e Jacques Higelin (1940-2018), autore, compositore, interprete, parente e collaboratore di lungo corso della Fontaine.
Una terribile ninna nanna dall'album “12 chansons d'avant le déluge”.
Testo trovato su Bide & Musique
Le bourreau met son réveil
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 23:10
Prohibition
[2009]
Parole di Brigitte Fontaine
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera, collaboratore storico della Fontaine.
La traccia che dà il titolo all'album del 2009
BELLISSIMA! Per un nuovo percorso – per carità, basta percorsi! - sulla violenza contro i vecchi...
“Sono vecchia, sto per morire, ma voglio ancora amare, bere e fumare. E se muoio sarà di gioia. E ve lo butto in culo a tutti quanti!”
Parole di Brigitte Fontaine
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera, collaboratore storico della Fontaine.
La traccia che dà il titolo all'album del 2009
BELLISSIMA! Per un nuovo percorso – per carità, basta percorsi! - sulla violenza contro i vecchi...
“Sono vecchia, sto per morire, ma voglio ancora amare, bere e fumare. E se muoio sarà di gioia. E ve lo butto in culo a tutti quanti!”
J’exhibai ma carte senior
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 22:23
Alep Syriacon Valley
Chanson italienne – Alep Syriacon Valley – Beppe Chierici – 2017
Voici, Lucien l’âne mon ami, les nouvelles fraîches de la dernière guerre en cours…
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, je t’arrête tout de suite. Il vaudrait mieux pour la stricte précision des choses dire : une des dernières guerres en cours. Et cela pour deux raisons au moins : d’une part, car à ma connaissance, il y a plusieurs guerres encours : Syrie, Irak, Afghanistan, Libye, Soudan, Congo et toutes celles dont je ne souviens pas à l’instant ; d’autre part, à mes yeux, il n’y a qu’une seule guerre en cours et depuis fort longtemps, c’est la Guerre des guerres, la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres pour maintenir leur pouvoir, étendre leur domination, multiplier leurs possessions et faire fructifier leurs investissements et leur patrimoine.
Encore une fois, Lucien l’âne mon ami, tu parles d’or et tu... (continua)
Voici, Lucien l’âne mon ami, les nouvelles fraîches de la dernière guerre en cours…
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, je t’arrête tout de suite. Il vaudrait mieux pour la stricte précision des choses dire : une des dernières guerres en cours. Et cela pour deux raisons au moins : d’une part, car à ma connaissance, il y a plusieurs guerres encours : Syrie, Irak, Afghanistan, Libye, Soudan, Congo et toutes celles dont je ne souviens pas à l’instant ; d’autre part, à mes yeux, il n’y a qu’une seule guerre en cours et depuis fort longtemps, c’est la Guerre des guerres, la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres pour maintenir leur pouvoir, étendre leur domination, multiplier leurs possessions et faire fructifier leurs investissements et leur patrimoine.
Encore une fois, Lucien l’âne mon ami, tu parles d’or et tu... (continua)
ALEP SYRIACON VALLÉE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/8/2017 - 22:19
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Blues for the Lost Days