Trois soldats revenant de la guerre
La cattiva erba (1970)
Autori: Anonimo del XVI sec., Beppe Chierici
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo... (continua)
Autori: Anonimo del XVI sec., Beppe Chierici
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo... (continua)
TORNA DA IN GUERRA UN SOLDATO
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/7/2017 - 21:18
Il suonatore Jones
Petit discours sur la méthode
Pour prolonger la réflexion de Lorenzo à propos du blog – en langue française uniquement que je (Marco Valdo M.I.) que je tiens en parallèle aux CCG (Chansons contre la Guerre), je voudrais revenir un peu sur son rôle et proposer un petit discours sur la méthode.
Ce blog (intitulé en français : Canzones) est né du fait que j’envoyais souvent aux CCG que je croyais des textes à première vue corrects et dont je découvrais une fois insérés (c’est-à-dire trop tard pour les corriger) bourrés d’erreurs ou mal écrits… J’avoue que j’en étais fort marri et très gêné.
J’ai créé ce blog Canzones pour avoir en quelque sorte un « cahier de brouillon » et un sas de correction avant d’insérer le texte « définitif » dans les CCG. Ce système me permettait de voir les textes autrement, d’un autre œil et de rectifier le tir ; ce qui m’évite bien des déboires.
Accessoirement,... (continua)
Pour prolonger la réflexion de Lorenzo à propos du blog – en langue française uniquement que je (Marco Valdo M.I.) que je tiens en parallèle aux CCG (Chansons contre la Guerre), je voudrais revenir un peu sur son rôle et proposer un petit discours sur la méthode.
Ce blog (intitulé en français : Canzones) est né du fait que j’envoyais souvent aux CCG que je croyais des textes à première vue corrects et dont je découvrais une fois insérés (c’est-à-dire trop tard pour les corriger) bourrés d’erreurs ou mal écrits… J’avoue que j’en étais fort marri et très gêné.
J’ai créé ce blog Canzones pour avoir en quelque sorte un « cahier de brouillon » et un sas de correction avant d’insérer le texte « définitif » dans les CCG. Ce système me permettait de voir les textes autrement, d’un autre œil et de rectifier le tir ; ce qui m’évite bien des déboires.
Accessoirement,... (continua)
Marco Valdo M.I. 5/7/2017 - 19:38
One Headlight
(1996)
Parole e musica di Jakob Dylan
dall'album Bringing Down the Horse.
La morte delle idee, di Signora Libertà e del sogno americano
"I tend to write with a lot of metaphors and images, so people take them literally. The song's meaning is all in the first verse. It's about the death of ideas. The first verse says, 'The death of the long broken arm of human law.' At times, it seems like there should be a code among human beings that is about respect and appreciation. I wasn't feeling like there was much support outside the group putting together the record. In the chorus, it says, 'C'mon try a little.' I didn't need everything to get through, I could still get through - meaning 'one headlight."
(Jakob Dylan)
Forse la canzone più famosa dei Wallflowers, una band americana capitanata da uno con un cognome ingombrante. Jakob Dylan è il figlio di quel signore dai mille volti, recentemente... (continua)
Parole e musica di Jakob Dylan
dall'album Bringing Down the Horse.
La morte delle idee, di Signora Libertà e del sogno americano
"I tend to write with a lot of metaphors and images, so people take them literally. The song's meaning is all in the first verse. It's about the death of ideas. The first verse says, 'The death of the long broken arm of human law.' At times, it seems like there should be a code among human beings that is about respect and appreciation. I wasn't feeling like there was much support outside the group putting together the record. In the chorus, it says, 'C'mon try a little.' I didn't need everything to get through, I could still get through - meaning 'one headlight."
(Jakob Dylan)
Forse la canzone più famosa dei Wallflowers, una band americana capitanata da uno con un cognome ingombrante. Jakob Dylan è il figlio di quel signore dai mille volti, recentemente... (continua)
So long ago, I don't remember when
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 4/7/2017 - 23:09
Bella Ciao
anonimo
La versione dei Modena City Ramblers
Modena City Ramblers' Version
La versione ormai strafamosa dei Modena City Ramblers, eseguita in chiusura di ogni concerto:
presenta 2 campionamenti musicali:
intro al flauto : "The lonesome boatman", tradizionale irlandese, conosciuta dai ramblers dalla versione di Finbar & Eddie Furey:
ma ne esiste anche una versione dei Dropkick Murphy's dal loro ultimo album 11 stories of pain and glory (2017):
Il secondo strumentale è invece un tradizionale scozzese: "Come ye o' er frae France" interpretata tra gli altri dagli Steeleye Span nel loro Parcel of Rogues (1973)
e dai Tannahill Weavers:
Oltre che da Ewan McColl
fonte: lagrandefamiglia.it
Modena City Ramblers' Version
La versione ormai strafamosa dei Modena City Ramblers, eseguita in chiusura di ogni concerto:
presenta 2 campionamenti musicali:
intro al flauto : "The lonesome boatman", tradizionale irlandese, conosciuta dai ramblers dalla versione di Finbar & Eddie Furey:
ma ne esiste anche una versione dei Dropkick Murphy's dal loro ultimo album 11 stories of pain and glory (2017):
Il secondo strumentale è invece un tradizionale scozzese: "Come ye o' er frae France" interpretata tra gli altri dagli Steeleye Span nel loro Parcel of Rogues (1973)
e dai Tannahill Weavers:
Oltre che da Ewan McColl
fonte: lagrandefamiglia.it
Dq82 4/7/2017 - 16:31
Violence, violence!
[1971]
Parole di Serge Lama
Musica di Jean-Christophe e Nicolas Pelletier, che si firmavano con nomi greci, rispettivamente Costakos e Xatkis
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”
Non una CCG ma una canzone di Resistenza.
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Parole di Serge Lama
Musica di Jean-Christophe e Nicolas Pelletier, che si firmavano con nomi greci, rispettivamente Costakos e Xatkis
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”
Non una CCG ma una canzone di Resistenza.
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Prépare ton homme à la révolution
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:58
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
Par dix, par cent, par mille...
[1971]
Parole di Claude Lemesle
Musica di Stavros Xarchakos / Σταύρος Ξαρχάκος
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Parole di Claude Lemesle
Musica di Stavros Xarchakos / Σταύρος Ξαρχάκος
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
C'était en ce temps de solitude et de misère
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:20
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
L'étrangère
[1971]
Parole di Pierre Delanoë
Versione francese, ma con testo significativamente diverso, di Εγώ είμαι ξένος που περνά (Ο δικαστής), scritta da Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης e Manos Elefhterìou / Μάνος Ελευθερίου
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Parole di Pierre Delanoë
Versione francese, ma con testo significativamente diverso, di Εγώ είμαι ξένος που περνά (Ο δικαστής), scritta da Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης e Manos Elefhterìou / Μάνος Ελευθερίου
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Le rire des bourreaux est noir
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:07
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
Der Pflaumenbaum
Bellissima. Ottima l ' interpretazione, che parla di diritti negati.Mi piace tanto anche pensare a un susino bambino umanizzato nel box,a un vecchio solo chiuso in un ricovero anziani ,anche solo e non de ambulante in casa propria con rari contatti umani.tutti noi o presto o tardi siamo quel susino nel cortile.Purtroppo!!!!!!!!
luciana 4/7/2017 - 09:57
Villejuif
[1973]
Scritta da Alice Dona (compositrice e cantante) e Sylvain Lebel (paroliere)
Nell'album di Reggiani intitolato “Bon à tirer”
A Villejuif, in Val-de-Marne, alla fine dell'800 fu creata la prima UMD (acronimo per Unités pour malades difficiles) di Francia, un ospedale psichatrico per malati mentali giudicati pericolosi per sé stessi o per la collettività. Fautore di questo modello organizzativo fu il dottor Henri Colin. Il centro è ancora esistente e si chiama “Établissement public de santé Paul-Guiraud”, intitolato ad un altro psichiatra attivo fino agli anni 50 e uno dei primi a privilegiare il trattamento farmacologico nella “cura” (più che altro la sedazione) del dolore mentale.
Nel racconto di Serge Reggiani l'ospedale psichiatrico, e quello criminale in particolare, diventa il paradigma dell'istituzione totale, della repressione, di ogni regime.
Il testo della canzone l'ho... (continua)
Scritta da Alice Dona (compositrice e cantante) e Sylvain Lebel (paroliere)
Nell'album di Reggiani intitolato “Bon à tirer”
A Villejuif, in Val-de-Marne, alla fine dell'800 fu creata la prima UMD (acronimo per Unités pour malades difficiles) di Francia, un ospedale psichatrico per malati mentali giudicati pericolosi per sé stessi o per la collettività. Fautore di questo modello organizzativo fu il dottor Henri Colin. Il centro è ancora esistente e si chiama “Établissement public de santé Paul-Guiraud”, intitolato ad un altro psichiatra attivo fino agli anni 50 e uno dei primi a privilegiare il trattamento farmacologico nella “cura” (più che altro la sedazione) del dolore mentale.
Nel racconto di Serge Reggiani l'ospedale psichiatrico, e quello criminale in particolare, diventa il paradigma dell'istituzione totale, della repressione, di ogni regime.
Il testo della canzone l'ho... (continua)
Je n’vous écris pas de Grèce
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 21:20
Il fannullone
CIAO FANNULLONE
E così alla fine se n'è andato anche Paolo Villaggio. Villaggio Paolo, non "Fantozzi". A leggere in giro sembra che sia morto prima il rag. Fantozzi Ugo, e poi, in sottordine, tale Paolo Villaggio, che tra l'altro è coautore di questa e di un'altra canzone del suo amico Fabrizio De André. Evaporati ora tutti e due in una nuvola rossa, in una delle molte feritoie della notte assieme a gatti, chitarre, genove, professor krantz e chissà quante altre cose. Ed è così che preferiamo ricordarlo, Paolo Villaggio: come un immenso, meraviglioso e lunare fannullone. Almeno nel momento estremo, Fantozzi se ne stia buono in sala mensa. Ma sia comunque ben chiaro che la Corazzata Kotionkin resterà per sempre una cagata pazzesca!
A Paolo Villaggio alziamo alla sua salute una bottiglia di Peroni ghiacciata, con tanto di frittatona di cipolle e rutto libero. Proprio oggi che se n'è andata anche Solvi Stubing, la bionda della birra Peroni. Che te la porti lei la birra: Gott ist ein lautes Nichts, ihn rührt kein Nun noch Hier.
CCG/AWS Staff 3/7/2017 - 17:29
Un bombardier avec ses bombes
[1975]
Parole e musica di Daniel Bangalter, in arte Daniel Vangarde, classe 1947, produttore musicale e paroliere francese, ebreo polacco di origine. E' il padre di Thomas Bangalter, del duo elettronico Daft Punk
Traccia d'apertura del suo – credo – unico album del 1975.
Testo trovato su Bide & Musique
Parole e musica di Daniel Bangalter, in arte Daniel Vangarde, classe 1947, produttore musicale e paroliere francese, ebreo polacco di origine. E' il padre di Thomas Bangalter, del duo elettronico Daft Punk
Traccia d'apertura del suo – credo – unico album del 1975.
Testo trovato su Bide & Musique
Je suis simplement représentant
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 15:20
Parle-moi d'un homme heureux
[1975]
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Catherine Ribeiro e Patrice Moullet
Nel disco di Catherine Ribeiro intitolato “(Libertés ?)”, con il gruppo Alpes
Testo trovato su Paroles Musique
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Catherine Ribeiro e Patrice Moullet
Nel disco di Catherine Ribeiro intitolato “(Libertés ?)”, con il gruppo Alpes
Testo trovato su Paroles Musique
Comment sortir du noir
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 14:00
Miséricordes / Misericordia
[2010]
Parole e musica di Joan Pau Verdier
Nell'album intitolato “Les rêves gigognes”
Testo trovato sul sito dell'autore
Parole e musica di Joan Pau Verdier
Nell'album intitolato “Les rêves gigognes”
Testo trovato sul sito dell'autore
Pitié pour l’absence
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 13:31
Faits divers I & II
[1975]
Parole e musica di Joan Pau Verdier
Il brano che intitola il suo album del 1975
Testo trovato sul sito dell'autore
Parole e musica di Joan Pau Verdier
Il brano che intitola il suo album del 1975
Testo trovato sul sito dell'autore
Ça se passe au siècle vingt au pays des hommes
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 13:17
La neige rouge
Versi di René Guy Cadou
Testo trovato nella raccolta “Poésie la vie entière: Oeuvres poétiques complètes” pubblicata nel 1976 (riedita nel 2001).
Musica di Gilles Servat, nel suo album “Hommage à René-Guy Cadou” pubblicato nel 1981.
Una poesia cui Flavio Poltronieri accennava a commento di Jeune homme à la médaille.
Testo trovato nella raccolta “Poésie la vie entière: Oeuvres poétiques complètes” pubblicata nel 1976 (riedita nel 2001).
Musica di Gilles Servat, nel suo album “Hommage à René-Guy Cadou” pubblicato nel 1981.
Una poesia cui Flavio Poltronieri accennava a commento di Jeune homme à la médaille.
Noël précoce encor le sang
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/7/2017 - 23:37
Porcherie/La jeunesse emmerde le front national
La versione dei Ramoneurs de menhirs feat. Bagad Bro Kimperlè: Porcherie 2017
Dq82 2/7/2017 - 22:48
Liberté couleur des feuilles
LIBERTÀ COLOR DI FOGLIE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby & Flavio Poltronieri 2/7/2017 - 18:31
Se per caso andate alla fiera di Scarborough assieme a Simon & Garfunkel, ci dovreste anche andare insieme a un Cavaliere Elfo, a un Cantico contro la guerra, a un minatore di carbone, a Martin Carthy, Ewan McColl e Peggy Seeger, a Bob Dylan, al grande studioso americano Francis James Child, a Edipo e alla Sfinge, a Sansone, all'Indovinello Veronese, a un Laureato, ai Muppets e persino al Diavolo in persona... Una canzone dalla storia millenaria per la quale abbiamo voluto completamente rifare una pagina composita ed esauriente, con una nuova introduzione (per ora soltanto in italiano): Una storia molto, molto lunga...
Riccardo Venturi 2/7/2017 - 00:54
Occhi verdi
Da una Poesia di Morena Colombo dedicata alla martire partigiana Augusta Pavesi.
La Sezione ANPI di Verbania intitolata alla Partigiana Augusta Pavesi
La sua amica Mariuccia Morandi la ricorda come una bella ragazza con i capelli ramati e gli occhi verdi, andavano assieme a scuola di ricamo quando avevano 10, 11 anni.
Col trasferimento a Cambiasca si sono perse di vista e si sono ritrovate 5 anni dopo, in tragiche circostanze nel carcere di Pallanza. Mariuccia era stata prelevata con la mamma dalla sua abitazione poiché i suoi fratelli erano Partigiani.
Nel carcere seppe della presenza di Augusta e Augusta della sua; grazie ad una guardiana riuscirono ad incontrarsi.
Mariuccia racconta: “Un mattino presto la porta della mia cella si aprì ed entrò Augusta.
La secondina aveva fatto il miracolo, correndo i suoi rischi. Ci siamo abbracciate piangendo e ridendo, ricordando in quei pochi... (continua)
La Sezione ANPI di Verbania intitolata alla Partigiana Augusta Pavesi
La sua amica Mariuccia Morandi la ricorda come una bella ragazza con i capelli ramati e gli occhi verdi, andavano assieme a scuola di ricamo quando avevano 10, 11 anni.
Col trasferimento a Cambiasca si sono perse di vista e si sono ritrovate 5 anni dopo, in tragiche circostanze nel carcere di Pallanza. Mariuccia era stata prelevata con la mamma dalla sua abitazione poiché i suoi fratelli erano Partigiani.
Nel carcere seppe della presenza di Augusta e Augusta della sua; grazie ad una guardiana riuscirono ad incontrarsi.
Mariuccia racconta: “Un mattino presto la porta della mia cella si aprì ed entrò Augusta.
La secondina aveva fatto il miracolo, correndo i suoi rischi. Ci siamo abbracciate piangendo e ridendo, ricordando in quei pochi... (continua)
Tu fiore aperto al domani
(continua)
(continua)
1/7/2017 - 17:43
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PAGE UNDER CONSTRUCTION
PAGE EN PRÉPARATION
[1970]
Paroles et musique: Gilles Servat
Parole e musica di Gilles Servat
Album: Gilles Servat [inclus: La Blanche Hermine] [1971]
E una caterva d'altri
Le départ du partisan:
[1976]
Paroles et musique: Gilles Servat
Parole e musica di Gilles Servat
Album: Le pouvoir des mots