Orsù compagni di Civitavecchia
anonimo
Da Viterbese adottivo non mi risulta esista un paese nè una località di nome Bieda (e google me lo conferma)... che si tratti di Blera?
Dq82 28/7/2017 - 19:05
Boris Vian: Lettre à sa Magnificence le Baron Jean Mollet Vice-Curateur du Collège de 'Pataphysique sur les truqueurs de la guerre'
La cattiva erba (1970)
Autori: Beppe Chierici, Boris Vian
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo mai riusciti... (continua)
Autori: Beppe Chierici, Boris Vian
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo mai riusciti... (continua)
LA GUERRA È TRUCCATA
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/7/2017 - 18:16
Tao Te Ching: XXXI
La cattiva erba (1970)
Autori: Castellani, Lao Tsu, Daisy Lumini
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo mai... (continua)
Autori: Castellani, Lao Tsu, Daisy Lumini
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo mai... (continua)
CONTRO LA GUERRA E LE ARMI
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/7/2017 - 16:31
Giorgio Gaber: I reduci
GANG & TANO D'AMICO - I REDUCI
Regia: Paolo Di Nicola
Paolo Di Nicola: "Non ho amato particolarmente Giorgio Gaber, ma alcune sue canzoni mi sono entrate nell'anima e stanno ancora lì...un' idea, la strada, e i reduci che non lasciava veramente alcuna speranza.
Poi arrivano Marino e Sandro Severini Jono Manson etc e je danno una bella spolverata, la tirano a lucido ed eccola qua sembra scritta a arrangiata adesso...
Come potevo ringraziare i Gang di questo regalo Calibro 77 se non scambiandoci i nostri lavori? e quindi siamo andati a girare a Castelnuovo Magra dove gli Archivi della Resistenza avevano allestito una mostra su Tano D'Amico e ce la siamo cantata...Chi meglio di Tano con le sue immagini eterne può rappresentare in chiave moderna quel che la canzone di Gaber evoca?
E chi meglio dei Gang può farci trovare il futuro camminando all'indietro?"
Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
Regia: Paolo Di Nicola
Paolo Di Nicola: "Non ho amato particolarmente Giorgio Gaber, ma alcune sue canzoni mi sono entrate nell'anima e stanno ancora lì...un' idea, la strada, e i reduci che non lasciava veramente alcuna speranza.
Poi arrivano Marino e Sandro Severini Jono Manson etc e je danno una bella spolverata, la tirano a lucido ed eccola qua sembra scritta a arrangiata adesso...
Come potevo ringraziare i Gang di questo regalo Calibro 77 se non scambiandoci i nostri lavori? e quindi siamo andati a girare a Castelnuovo Magra dove gli Archivi della Resistenza avevano allestito una mostra su Tano D'Amico e ce la siamo cantata...Chi meglio di Tano con le sue immagini eterne può rappresentare in chiave moderna quel che la canzone di Gaber evoca?
E chi meglio dei Gang può farci trovare il futuro camminando all'indietro?"
Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
dq82 28/7/2017 - 11:17
Pernacchie contro la guerra
Chanson italienne – Pernacchie contro la guerra – Franco Trincale – s.d. (circa 1970)
Tu vois, Lucien l’âne mon ami, comme à l’ordinaire, ce titre te semble bizarre et certainement, il l’est.
En effet, Marco Valdo M.I., mon ami, ce titre est bizarre et comme à l’ordinaire, j’aimerais que tu me l’expliques.
Il est bizarre et je vais te l’expliquer, mais avant, Lucien l’âne mon ami, je me dois de te signaler qu’il aurait été encore plus bizarre si j’avais tenté de le traduire – disons, littéralement – de l’italien. Cela aurait donné quelque chose comme : « Prouts contre la guerre », mais des prouts fait avec la bouche en faisant une grimace avec les lèvres ou en sortant la langue. Note en passant que des « langues contre la guerre » n’auraient pas eu meilleur effet.
Oui, sans doute, dit Lucien l’âne en ouvrant des yeux éberlués. C’eût été un peu trop amphibologique ; personne n’y aurait... (continua)
Tu vois, Lucien l’âne mon ami, comme à l’ordinaire, ce titre te semble bizarre et certainement, il l’est.
En effet, Marco Valdo M.I., mon ami, ce titre est bizarre et comme à l’ordinaire, j’aimerais que tu me l’expliques.
Il est bizarre et je vais te l’expliquer, mais avant, Lucien l’âne mon ami, je me dois de te signaler qu’il aurait été encore plus bizarre si j’avais tenté de le traduire – disons, littéralement – de l’italien. Cela aurait donné quelque chose comme : « Prouts contre la guerre », mais des prouts fait avec la bouche en faisant une grimace avec les lèvres ou en sortant la langue. Note en passant que des « langues contre la guerre » n’auraient pas eu meilleur effet.
Oui, sans doute, dit Lucien l’âne en ouvrant des yeux éberlués. C’eût été un peu trop amphibologique ; personne n’y aurait... (continua)
GRIGNES CONTRE LA GUERRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/7/2017 - 18:12
Turn! Turn! Turn! (To Everything There Is A Season)
Small thing, missed one, second verse, "A timer to teach, a time to learn" . . . a timer to teach? . . . short attention span cure? ;-)
Otto Bartsch 26/7/2017 - 18:01
La pignata
Caro Roberto Ardizzone,
scusami, leggo solo ora dei tuoi inviti e anche la tua precisazione del 31 maggio scorso.
Ti ringrazio molto e complimenti per il tuo libro e le tue iniziative.
Purtroppo non potrò essere presente a Palermo domani, che un po' tanto distantina da dove sto io, una valle alpina in Piemonte...
Un caro saluto
PS Il "blog" (le CCG/AWS) non è mio, io sono solo un contributore.
scusami, leggo solo ora dei tuoi inviti e anche la tua precisazione del 31 maggio scorso.
Ti ringrazio molto e complimenti per il tuo libro e le tue iniziative.
Purtroppo non potrò essere presente a Palermo domani, che un po' tanto distantina da dove sto io, una valle alpina in Piemonte...
Un caro saluto
PS Il "blog" (le CCG/AWS) non è mio, io sono solo un contributore.
Bernart Bartleby 26/7/2017 - 13:39
Where Have all the Flowers Gone
SLOVACCO / SLOVAK / SLOVAQUE
Zdeněk Kratochvíl
Zdeněk Kratochvíl
POVEDZ MI, KDE KVETY SÚ
(continua)
(continua)
inviata da Elter András 26/7/2017 - 12:30
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Sembra che una vecchia zia l'abbia segnato sul suo diario - "Me l'ha cantata Tina che il suo fratello lavorava nelle miniere di Calamita. 18 nov. 1959" - tramandando così una memoria preziosa della vita dura dei minatori che tutti i giorni si recavano sul Calamita a sudare il pane per quattro soldi.
Rimaniamo fulminate e decidiamo che questo testo senza più la musica non deve perdersi, e questo è quello che abbiamo creato e portato in piazza per il Rione della Torre la mattina del 9 ottobre 2016 insieme a Francesco e Massimo della Compagnia Scapestrati. Ci saranno registrazioni di quella mattina ma non le ho, e per questo abbiamo deciso di registrarlo - seppur non sia in grande qualità - e metterlo qui. Perché continui a non perdersi, perché qualcuno lo canti ancora.