Guerra e pace
![Guerra e pace](img/upl/Viviani.jpg)
'N tiempo 'e pace 'e marenare:
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 21:52
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Salmo siglo XX, Era de la destrucción
![Salmo siglo XX, Era de la destrucción](img/upl/photo-970x1024.jpg)
[1968]
Parole di Roberto Fiorilli (1944-), batterista e percussionista.
Nell'album intitolato “En el maravilloso mundo de Ingesón”, l'ultimo de The Speakers (o Los Speakers) di Bogotà, pionieri del rock in Colombia negli anni 60.
Canzone pure questa sgangherata, che si conclude con una bella esplosione catastrofica.
L'autore del testo, Roberto Fiorilli, è originario di Grosseto, emigrato con la famiglia in America Latina da piccolo. In Colombia partecipò ad alcuni dei gruppi pionieri del rock in quel paese. E' ritornato in Toscana a metà degli anni 70 e ha continuato con la musica fino a tempi recentissimi.
Parole di Roberto Fiorilli (1944-), batterista e percussionista.
Nell'album intitolato “En el maravilloso mundo de Ingesón”, l'ultimo de The Speakers (o Los Speakers) di Bogotà, pionieri del rock in Colombia negli anni 60.
Canzone pure questa sgangherata, che si conclude con una bella esplosione catastrofica.
L'autore del testo, Roberto Fiorilli, è originario di Grosseto, emigrato con la famiglia in America Latina da piccolo. In Colombia partecipò ad alcuni dei gruppi pionieri del rock in quel paese. E' ritornato in Toscana a metà degli anni 70 e ha continuato con la musica fino a tempi recentissimi.
Siglo veinte
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 21:33
It's a long way to the Holy Sepulchre ou La Croisade du Prince de Palerme
![It's a long way to the Holy Sepulchre ou La Croisade du Prince de Palerme](img/upl/Toby2Bet2BTrim.png)
It's a long way to the Holy Sepulchre
ou
La Croisade du Prince de Palerme
Chanson française – Marco Valdo M.I. – 2017
Dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, où l’as-tu dénichée, cette histoire de la dernière croisade et que raconte-t-elle vraiment ?
Eh bien, Lucien l’âne mon ami, tu me croiras ou tu ne me croiras pas, cette petite chanson raconte effectivement la dernière croisade en date, celle que le Prince Monroy de Pandolfina, citoyen de Palerme en Sicile, a faite, il n’y a pas si longtemps. C’est du moins ce que raconte un livre d’histoires méditerranéennes, qui sont un peu comme nos histoires d’Allemagne. Ce livre, dont je te recommande la lecture, est dû à la plume alerte de François Beaune, un écrivain français, qui a créé une association qui rassemble ces histoires comme les Chansons contre la Guerre rassemblent des chansons. En particulier, l’histoire de la libération du Saint... (continua)
ou
La Croisade du Prince de Palerme
Chanson française – Marco Valdo M.I. – 2017
Dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, où l’as-tu dénichée, cette histoire de la dernière croisade et que raconte-t-elle vraiment ?
Eh bien, Lucien l’âne mon ami, tu me croiras ou tu ne me croiras pas, cette petite chanson raconte effectivement la dernière croisade en date, celle que le Prince Monroy de Pandolfina, citoyen de Palerme en Sicile, a faite, il n’y a pas si longtemps. C’est du moins ce que raconte un livre d’histoires méditerranéennes, qui sont un peu comme nos histoires d’Allemagne. Ce livre, dont je te recommande la lecture, est dû à la plume alerte de François Beaune, un écrivain français, qui a créé une association qui rassemble ces histoires comme les Chansons contre la Guerre rassemblent des chansons. En particulier, l’histoire de la libération du Saint... (continua)
Passent les nuits, sonnent les heures
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/7/2017 - 21:31
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Queremos guerra
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[1968]
Scritta da Jorge Ben e da lui interpretata insieme a Gilberto Gil e Caetano Veloso nel corso del IV Festival di musica popolare brasiliana
Nel secondo volume della raccolta “IV Festival da Música Popular Brasileira”, TV Record de São Paulo, 1968
Testo trovato su Caetano Veloso... en detalle
Scritta da Jorge Ben e da lui interpretata insieme a Gilberto Gil e Caetano Veloso nel corso del IV Festival di musica popolare brasiliana
Nel secondo volume della raccolta “IV Festival da Música Popular Brasileira”, TV Record de São Paulo, 1968
Testo trovato su Caetano Veloso... en detalle
Guerra queremos guerra
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 20:41
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Guerra
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[1968]
Scritta da Arnaldo Saccomani (1940-), compositore e produttore musicale brasiliano
Interpretata da Denise de Kalafe - cantante brasiliana poi radicatasi in Messico - nella formazione De Kalafe e A Turma.
Scritta da Arnaldo Saccomani (1940-), compositore e produttore musicale brasiliano
Interpretata da Denise de Kalafe - cantante brasiliana poi radicatasi in Messico - nella formazione De Kalafe e A Turma.
Guerra, guerra, guerra
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 20:02
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Si la guerra es buen negocio invierte a tus hijos
![Si la guerra es buen negocio invierte a tus hijos](img/upl/photo-970x1024.jpg)
[1968]
Parole di Humberto Monroy (1945-1992), bassista.
Nell'album intitolato “En el maravilloso mundo de Ingesón”, l'ultimo de The Speakers (o Los Speakers) di Bogotà, pionieri del rock in Colombia negli anni 60.
“Se la guerra è un buon affare, investici i tuoi di figli!
Canzone sgangherata, diretta e divertente, soprattutto nel finale con il bambino che canta il ritornello come una filastrocca...
Parole di Humberto Monroy (1945-1992), bassista.
Nell'album intitolato “En el maravilloso mundo de Ingesón”, l'ultimo de The Speakers (o Los Speakers) di Bogotà, pionieri del rock in Colombia negli anni 60.
“Se la guerra è un buon affare, investici i tuoi di figli!
Canzone sgangherata, diretta e divertente, soprattutto nel finale con il bambino che canta il ritornello come una filastrocca...
Si la guerra es buen negocio invierte a tus hijos
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 18:30
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Non voglio far la guerra
[1967]
Un brano da un oscuro gruppo beat italiano (emiliano? abruzzese?) capitanato da tal Franco Mimmo. Pare che avessero anche un nome inglese, “The Wampir Blue” (mentre Franco Mimmo restava Franco Mimmo...)
Lato B di un 45” intitolato “Aveva un occhio di vetro” (!), pubblicato dalla Dischi Roma nel 1967
Un brano da un oscuro gruppo beat italiano (emiliano? abruzzese?) capitanato da tal Franco Mimmo. Pare che avessero anche un nome inglese, “The Wampir Blue” (mentre Franco Mimmo restava Franco Mimmo...)
Lato B di un 45” intitolato “Aveva un occhio di vetro” (!), pubblicato dalla Dischi Roma nel 1967
Non voglio far la guerra
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 18:01
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La complainte des mineurs
![La complainte des mineurs](img/upl/140626_p28sd_east-malartic_sn635.jpg)
[1951]
Parole e musica di Paul Brunelle, pioniere del genere country in Québec.
Una canzone scritta in ricordo dei 12 minatori di una miniera d'oro di Malartic, nella regione di Abitibi-Témiscamingue, Québec, morti nel 1947 in un incendio sotterraneo.
Parole e musica di Paul Brunelle, pioniere del genere country in Québec.
Una canzone scritta in ricordo dei 12 minatori di una miniera d'oro di Malartic, nella regione di Abitibi-Témiscamingue, Québec, morti nel 1947 in un incendio sotterraneo.
Plut à la mort à mille pieds sous terre
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 13:49
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La vérité fait mal
![La vérité fait mal](img/upl/2jpg-bzp8.jpg)
[2017]
Album L'esquisse 3
La verità fa male, dice Keny Arkana, che in questa canzone ne cita parecchie di verità scomode prendendosela con la Francia colonialista in Africa, contro gli Stati Uniti ed Israele, contro i governi francesi che approfittano del lutto in seguito agli attentati per far passare le peggiori leggi antidemocratiche.
Album L'esquisse 3
La verità fa male, dice Keny Arkana, che in questa canzone ne cita parecchie di verità scomode prendendosela con la Francia colonialista in Africa, contro gli Stati Uniti ed Israele, contro i governi francesi che approfittano del lutto in seguito agli attentati per far passare le peggiori leggi antidemocratiche.
La France est riche grâce à l'Afrique
(continua)
(continua)
9/7/2017 - 22:31
Per città e villaggi
![Per città e villaggi](img/upl/image004.jpg)
[1990]
Musica degli Environs (Claudio Villiot, Lalli, Stefano Giaccone, Toni Ciavarra)
Il testo è la traduzione italiana di una poesia di Saeed Soltanpour, poeta, scrittore e regista teatrale iraniano, fiero oppositore del regime dello Shah, più volte vittima di censura e carcere.
La sua lotta non cessò dopo la rivoluzione islamica del 1979.
Nel 1980 Soltanpour fu eletto nel direttivo dell'Associazione degli scrittori iraniani.
L'anno seguente, proprio il giorno delle sue nozze, venne arrestato. In carcere fu torturato per giorni e infine giustiziato, il 26 luglio del 1981.
Musica degli Environs (Claudio Villiot, Lalli, Stefano Giaccone, Toni Ciavarra)
Il testo è la traduzione italiana di una poesia di Saeed Soltanpour, poeta, scrittore e regista teatrale iraniano, fiero oppositore del regime dello Shah, più volte vittima di censura e carcere.
La sua lotta non cessò dopo la rivoluzione islamica del 1979.
Nel 1980 Soltanpour fu eletto nel direttivo dell'Associazione degli scrittori iraniani.
L'anno seguente, proprio il giorno delle sue nozze, venne arrestato. In carcere fu torturato per giorni e infine giustiziato, il 26 luglio del 1981.
quando un ideale rosso e grande
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/7/2017 - 18:56
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Aquí estamos
![Aquí estamos](img/upl/0864.jpg)
(2004)
Testo e musica di Rodolfo Parada
Dal disco collettivo registrato dal vivo "Canto por el cambio"
Testo e musica di Rodolfo Parada
Dal disco collettivo registrato dal vivo "Canto por el cambio"
Que venimos de muy lejos
(continua)
(continua)
9/7/2017 - 16:02
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Un sabida di sera
![Un sabida di sera](img/art/t3575400.jpg)
Casualmente ho visto che nella pagina consacrata a "La mauvaise herbe" di Brassens figura la versione friulana "Jerbata". Ma se "esplori nell'archivio" Giorgio Ferigo lo trovi ma "nessuna canzone soddisfa i criteri di ricerca"...a parte che mi viene subito in mente "Un soldatin" (È questione soltanto di cippi e di confini,ammazzane uno di là: sei un eroe ma i padroni nostri e loro sono sempre gli stessi, nella sicurezza dei loro palazzi decidono paci e guerre e allora bisognerebbe fare dietro-front, mettere al muro i padroni di questa macelleria, tutti quelli che di questo massacro detengono il monopolio…come il sale e i tabacchi...sarà il vizio antico che hanno gli uomini di pensare...) però visto che mi è da poco capitato di ascoltare Nadia Fabrizio interpretare "Un sabida di sera" e pensare per l'ennesima volta che se l'avesse cantata Guccini nel suo periodo più ispirato, (quello del "Pensionato"... (continua)
A riva la coriera, chê das siet, e a discjama i pendolârs
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 9/7/2017 - 11:59
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Los dos filhets del rei
anonimo
![Los dos filhets del rei](img/upl/R-1334546-1210585905.jpeg.jpg)
Testo di autore anonimo
Raccolto da Alan Ward
Pubblicato in "Petit cançonier d'Oc", a cura di Alan Ward, Institut d'Estudis Occitans, Tolosa 1963
Di Alan Ward non sono riuscito a trovare notizie, a questo nome corrispondono diverse pubblicazioni, ma probabilmente sono diversi autori, con competenze diverse. Al "nostro" Alan Ward (anni '60) sono da attribuire diverse pubblicazioni sulle canzoni occitane e catalane.
Se ne trova una interpretazione di Rosina De Peira E Martina nel disco eponimo (1973)
Siamo arrivati a questo testo per strade tortuose, partendo da Alla guerra chi ci va di Beppe Chierici e Daisy Lumini.
Poi abbiamo contattato René Zosso, ghirondista svizzero, che avevamo scoperto essere autore di una versione francese nel suo album Chante & Vielle del 1968 e che è quasi sicuramente la fonte di Beppe Chierici.
Affermo quasi sicuramente per una serie di motivi, la conferma... (continua)
Raccolto da Alan Ward
Pubblicato in "Petit cançonier d'Oc", a cura di Alan Ward, Institut d'Estudis Occitans, Tolosa 1963
Di Alan Ward non sono riuscito a trovare notizie, a questo nome corrispondono diverse pubblicazioni, ma probabilmente sono diversi autori, con competenze diverse. Al "nostro" Alan Ward (anni '60) sono da attribuire diverse pubblicazioni sulle canzoni occitane e catalane.
Se ne trova una interpretazione di Rosina De Peira E Martina nel disco eponimo (1973)
Siamo arrivati a questo testo per strade tortuose, partendo da Alla guerra chi ci va di Beppe Chierici e Daisy Lumini.
Poi abbiamo contattato René Zosso, ghirondista svizzero, che avevamo scoperto essere autore di una versione francese nel suo album Chante & Vielle del 1968 e che è quasi sicuramente la fonte di Beppe Chierici.
Affermo quasi sicuramente per una serie di motivi, la conferma... (continua)
A la guèrra qui i va,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/7/2017 - 08:02
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Complainte (Gentilz gallans de France)
anonimo
![Complainte (Gentilz gallans de France)](img/upl/R-6494872-1420566329-5711.jpeg.jpg)
Il testo originale della Complainte, di autore anonimo, risalente al XV° secolo.
Trovato su Bartleby come tratto da "The Oxford Book of French Verse", 1920
Se ne trova una versione in:
Judith R. Cohen, Tamar Ilana Cohen Adams, Eduardo Paniagua, Wafir Shaikeldine, William Cooley - Sefarad En Diáspora (2006)
Trovato su Bartleby come tratto da "The Oxford Book of French Verse", 1920
Se ne trova una versione in:
Judith R. Cohen, Tamar Ilana Cohen Adams, Eduardo Paniagua, Wafir Shaikeldine, William Cooley - Sefarad En Diáspora (2006)
« Gentilz gallans de France,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/7/2017 - 07:50
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Nenia (dalla guerra dei trent'anni)
![Nenia (dalla guerra dei trent'anni)](img/upl/ultra-rare-italy-or-lp-daisy-lumini-e-beppe-chierici-la-cattiva-erba_2222391.jpg)
Beppe Chierici e Daisy Lumini
La cattiva erba (1970)
Autori: Anonimo, Daisy Lumini
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP... (continua)
La cattiva erba (1970)
Autori: Anonimo, Daisy Lumini
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP... (continua)
Senti bambino come mugghia il vento
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/7/2017 - 07:35
Percorsi:
La guerra dei trent'anni
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Acid Rain
![Acid Rain](img/art/t1020249.jpg)
Acid rain is not a problem, said the businessman
(continua)
(continua)
8/7/2017 - 05:25
Percorsi:
Guerra alla Terra
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Binario 21 un treno per Auschwitz
![Binario 21 un treno per Auschwitz](img/upl/Quai2B212Bbinario2B21.png)
Chanson italienne – Binario 21, un treno per Auschwitz – Il folle dello Zen – 2014
Pour le commentaire, voir Binario 21 – QUAI 21
Pour le commentaire, voir Binario 21 – QUAI 21
QUAI 21 : UN TRAIN POUR AUSCHWITZ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/7/2017 - 11:38
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Binario 21
![Binario 21](img/upl/Grains2Bde2Bbl25C325A92Bdans2Ble2Bvent.png)
Chanson italienne – Binario 21 – Renato Franchi & Orchestrina del Suonatore Jones – 2014
Au quai 21 de la gare centrale de Milan a été installé un musée de la Mémoire de la Shoah. Ce Musée se trouve dans une partie de la Gare Centrale située sous les rails ferroviaires ordinaires. Cette zone était originairement affectée au chargement et au déchargement des wagons postaux. Entre 1943 et 1945, elle fut le lieu où des centaines de déportés furent chargés sur des wagons de marchandises, qui mis sur un élévateur étaient portés à hauteur des rails. Une fois positionnés au quai de départ, ils étaient accrochés aux convois à destination des camps de concentration et à d’extermination (Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen) ou aux camps italiens comme ceux de Fossoli et de Bolzano.
Dialogue maïeutique
D’abord, Marco valdo M.I., je voudrais te dire que le nom de l’« Orchestrina del Suonatore Jones »,... (continua)
Au quai 21 de la gare centrale de Milan a été installé un musée de la Mémoire de la Shoah. Ce Musée se trouve dans une partie de la Gare Centrale située sous les rails ferroviaires ordinaires. Cette zone était originairement affectée au chargement et au déchargement des wagons postaux. Entre 1943 et 1945, elle fut le lieu où des centaines de déportés furent chargés sur des wagons de marchandises, qui mis sur un élévateur étaient portés à hauteur des rails. Une fois positionnés au quai de départ, ils étaient accrochés aux convois à destination des camps de concentration et à d’extermination (Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen) ou aux camps italiens comme ceux de Fossoli et de Bolzano.
Dialogue maïeutique
D’abord, Marco valdo M.I., je voudrais te dire que le nom de l’« Orchestrina del Suonatore Jones »,... (continua)
QUAI 21
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/7/2017 - 11:10
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Trois soldats revenant de la guerre
![Trois soldats revenant de la guerre](img/upl/ultra-rare-italy-or-lp-daisy-lumini-e-beppe-chierici-la-cattiva-erba_2222391.jpg)
La cattiva erba (1970)
Autori: Anonimo del XVI sec., Beppe Chierici
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo... (continua)
Autori: Anonimo del XVI sec., Beppe Chierici
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo... (continua)
TORNA DA IN GUERRA UN SOLDATO
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/7/2017 - 21:18
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Il suonatore Jones
![Il suonatore Jones](img/thumb/c54065_130x140.jpeg?1482191982)
Petit discours sur la méthode
Pour prolonger la réflexion de Lorenzo à propos du blog – en langue française uniquement que je (Marco Valdo M.I.) que je tiens en parallèle aux CCG (Chansons contre la Guerre), je voudrais revenir un peu sur son rôle et proposer un petit discours sur la méthode.
Ce blog (intitulé en français : Canzones) est né du fait que j’envoyais souvent aux CCG que je croyais des textes à première vue corrects et dont je découvrais une fois insérés (c’est-à-dire trop tard pour les corriger) bourrés d’erreurs ou mal écrits… J’avoue que j’en étais fort marri et très gêné.
J’ai créé ce blog Canzones pour avoir en quelque sorte un « cahier de brouillon » et un sas de correction avant d’insérer le texte « définitif » dans les CCG. Ce système me permettait de voir les textes autrement, d’un autre œil et de rectifier le tir ; ce qui m’évite bien des déboires.
Accessoirement,... (continua)
Pour prolonger la réflexion de Lorenzo à propos du blog – en langue française uniquement que je (Marco Valdo M.I.) que je tiens en parallèle aux CCG (Chansons contre la Guerre), je voudrais revenir un peu sur son rôle et proposer un petit discours sur la méthode.
Ce blog (intitulé en français : Canzones) est né du fait que j’envoyais souvent aux CCG que je croyais des textes à première vue corrects et dont je découvrais une fois insérés (c’est-à-dire trop tard pour les corriger) bourrés d’erreurs ou mal écrits… J’avoue que j’en étais fort marri et très gêné.
J’ai créé ce blog Canzones pour avoir en quelque sorte un « cahier de brouillon » et un sas de correction avant d’insérer le texte « définitif » dans les CCG. Ce système me permettait de voir les textes autrement, d’un autre œil et de rectifier le tir ; ce qui m’évite bien des déboires.
Accessoirement,... (continua)
Marco Valdo M.I. 5/7/2017 - 19:38
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One Headlight
![One Headlight](img/upl/the-wallflowers-one-headlight_dvd-original.jpg)
(1996)
Parole e musica di Jakob Dylan
dall'album Bringing Down the Horse.
La morte delle idee, di Signora Libertà e del sogno americano
"I tend to write with a lot of metaphors and images, so people take them literally. The song's meaning is all in the first verse. It's about the death of ideas. The first verse says, 'The death of the long broken arm of human law.' At times, it seems like there should be a code among human beings that is about respect and appreciation. I wasn't feeling like there was much support outside the group putting together the record. In the chorus, it says, 'C'mon try a little.' I didn't need everything to get through, I could still get through - meaning 'one headlight."
(Jakob Dylan)
Forse la canzone più famosa dei Wallflowers, una band americana capitanata da uno con un cognome ingombrante. Jakob Dylan è il figlio di quel signore dai mille volti, recentemente... (continua)
Parole e musica di Jakob Dylan
dall'album Bringing Down the Horse.
La morte delle idee, di Signora Libertà e del sogno americano
"I tend to write with a lot of metaphors and images, so people take them literally. The song's meaning is all in the first verse. It's about the death of ideas. The first verse says, 'The death of the long broken arm of human law.' At times, it seems like there should be a code among human beings that is about respect and appreciation. I wasn't feeling like there was much support outside the group putting together the record. In the chorus, it says, 'C'mon try a little.' I didn't need everything to get through, I could still get through - meaning 'one headlight."
(Jakob Dylan)
Forse la canzone più famosa dei Wallflowers, una band americana capitanata da uno con un cognome ingombrante. Jakob Dylan è il figlio di quel signore dai mille volti, recentemente... (continua)
So long ago, I don't remember when
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 4/7/2017 - 23:09
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Bella Ciao
anonimo
![Bella Ciao](img/thumb/c722_130x140.jpeg?1330296280)
La versione dei Modena City Ramblers
Modena City Ramblers' Version
La versione ormai strafamosa dei Modena City Ramblers, eseguita in chiusura di ogni concerto:
presenta 2 campionamenti musicali:
intro al flauto : "The lonesome boatman", tradizionale irlandese, conosciuta dai ramblers dalla versione di Finbar & Eddie Furey:
ma ne esiste anche una versione dei Dropkick Murphy's dal loro ultimo album 11 stories of pain and glory (2017):
Il secondo strumentale è invece un tradizionale scozzese: "Come ye o' er frae France" interpretata tra gli altri dagli Steeleye Span nel loro Parcel of Rogues (1973)
e dai Tannahill Weavers:
Oltre che da Ewan McColl
fonte: lagrandefamiglia.it
Modena City Ramblers' Version
La versione ormai strafamosa dei Modena City Ramblers, eseguita in chiusura di ogni concerto:
presenta 2 campionamenti musicali:
intro al flauto : "The lonesome boatman", tradizionale irlandese, conosciuta dai ramblers dalla versione di Finbar & Eddie Furey:
ma ne esiste anche una versione dei Dropkick Murphy's dal loro ultimo album 11 stories of pain and glory (2017):
Il secondo strumentale è invece un tradizionale scozzese: "Come ye o' er frae France" interpretata tra gli altri dagli Steeleye Span nel loro Parcel of Rogues (1973)
e dai Tannahill Weavers:
Oltre che da Ewan McColl
fonte: lagrandefamiglia.it
Dq82 4/7/2017 - 16:31
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Violence, violence!
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[1971]
Parole di Serge Lama
Musica di Jean-Christophe e Nicolas Pelletier, che si firmavano con nomi greci, rispettivamente Costakos e Xatkis
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”
Non una CCG ma una canzone di Resistenza.
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Parole di Serge Lama
Musica di Jean-Christophe e Nicolas Pelletier, che si firmavano con nomi greci, rispettivamente Costakos e Xatkis
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”
Non una CCG ma una canzone di Resistenza.
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Prépare ton homme à la révolution
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:58
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
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Par dix, par cent, par mille...
![Par dix, par cent, par mille...](img/upl/113943781.jpg)
[1971]
Parole di Claude Lemesle
Musica di Stavros Xarchakos / Σταύρος Ξαρχάκος
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Parole di Claude Lemesle
Musica di Stavros Xarchakos / Σταύρος Ξαρχάκος
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
C'était en ce temps de solitude et de misère
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:20
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
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L'étrangère
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[1971]
Parole di Pierre Delanoë
Versione francese, ma con testo significativamente diverso, di Εγώ είμαι ξένος που περνά (Ο δικαστής), scritta da Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης e Manos Elefhterìou / Μάνος Ελευθερίου
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Parole di Pierre Delanoë
Versione francese, ma con testo significativamente diverso, di Εγώ είμαι ξένος που περνά (Ο δικαστής), scritta da Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης e Manos Elefhterìou / Μάνος Ελευθερίου
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Le rire des bourreaux est noir
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:07
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
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Der Pflaumenbaum
![Der Pflaumenbaum](img/thumb/c55175_130x140.jpeg?1486069844)
Bellissima. Ottima l ' interpretazione, che parla di diritti negati.Mi piace tanto anche pensare a un susino bambino umanizzato nel box,a un vecchio solo chiuso in un ricovero anziani ,anche solo e non de ambulante in casa propria con rari contatti umani.tutti noi o presto o tardi siamo quel susino nel cortile.Purtroppo!!!!!!!!
luciana 4/7/2017 - 09:57
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Una poesia di Raffaele Viviani (1888-1950), dallo spettacolo “Io, Raffaele Viviani - Poesie e canti” (1971), a cura di Antonio Ghirelli e Achille Millo. Con Achille Millo, Antonio Casagrande, Marina Pagano, Franco Acampora. Elaborazioni musicali di Roberto De Simone.