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Hypatie

Hypatie
Hypatie
Chanson française – Hypatie – Marco Valdo M.I. – 2017

Sans doute, Lucien l’âne mon ami, as-tu quelque souvenir de la belle Hypatie, fille de Cybèle, elle-même déesse-mère porteuse de l’intelligence et du savoir des femmes.

Bien évidemment, Marco Valdo M.I. mon ami, et tu fais bien de préciser qu’elle est fille de Cybèle et porteuse de l’intelligence et du savoir des femmes, mais nous y reviendrons plus tard. Pour l’instant, je me contenterai de répondre à ta question et d’éclairer ta curiosité. Je me souviens très bien d’Hypatie, cette philosophe, astronome, mathématicienne et poétesse d’Alexandrie d’Égypte ; son père était le dernier directeur du célèbre Musée que les chrétiens firent fermer, souhaitant liquider la culture ancienne, par trop scientifique et dangereuse pour la foi. Une pratique d’éradication de la mémoire et du savoir qui comme tu le sais est une habitude des religieux... (continua)
Et la belle Hypatie,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/5/2017 - 21:43

Σκηνές - Μνῆμες

Σκηνές - Μνῆμες
Skinés - Mnímes

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)
Δεμένος χειροπόδαρα
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/5/2017 - 09:25

Ἡ διεύθυνσή μου

Ἡ διεύθυνσή μου
I diéfthynsí mou

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si... (continua)
Ἕνα σπιρτόξυλο γιὰ πέννα
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/5/2017 - 08:26

Ταξίδι

Ταξίδι
Taxídi

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse inoltre... (continua)
Στὴ Φίλη μου Ὀριάνα Φαλάτσι
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/5/2017 - 00:04

Νὰ τὸ ποτίσεις

Νὰ τὸ ποτίσεις
Na to potíseis

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)
Μὴ κλαῖς γιὰ μένα
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/5/2017 - 20:00

Ὑπόσχεση

Ὑπόσχεση
Ypóschesi

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)
Τὰ δάκρυα ποὺ στὰ μάτια μας
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/5/2017 - 19:31

Coragio, tabachine

anonimo
Ho trovato qui
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtop...
il testo della canzone

Il video si può trovare alla pagina facebook
"Canzoni popolari triestine"
La paga de mio marì
(continua)
inviata da Silva 2/5/2017 - 14:04
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Signore e Signori

Signore e Signori
2016

Il NUOVO BRANO di Edoardo Bennato che probabilmente darà il nome al nuovo album.
Il video, girato in piano sequenza 48 ore prima delle elezioni presidenziali americane vede un Edoardo Bennato sul pulpito con quell’inconfondibile sarcasmo che lo contraddistingue da sempre.

Musica/testo: Edoardo Bennato
Signore e Signori,
(continua)
inviata da dq82 1/5/2017 - 22:35

Πρέπει νὰ ζήσεις

Πρέπει νὰ ζήσεις
Prépei na zíseis

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si... (continua)
Ἂν γιὰ νὰ ζήσεις Λευτεριὰ
(continua)
inviata da Dq82 1/5/2017 - 20:42
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O pescator che peschi

O pescator che peschi
2005
Dall'album "Bala e fa balà "

Divisa in due parti, la prima interpretata da Marino e Sandro Severini dei Gang

2016
Delaltér. Verso un altro altrove

Nel secondo cd, quello acustico.

Un brano tratto da un vecchio disco dei Luf, con una bella interpretazione di Marino Severini. Brano che richiama/riprende "La bella la va al fosso" e "Mamma mia, dammi cento lire". Non so se mi fosse sfuggito il significato del brano allora o se il brano, tutto insieme, in un album dedicato in generale al viaggio, ma con una consistente parte al viaggio dei migranti, riacquisti un nuovo significato.

Il secondo cd di “Delaltèr” riprende buona parte dei brani del primo, ma con arrangiamenti più acustici, e due canzoni del passato ancora sulle migrazioni: “O pescator che peschi” realizzata a cappella con il solo suono del mare ad accompagnare le voci
macrameufficiostampa.it
Noi passerem la notte sotto la luna piena
(continua)
inviata da Dq82 1/5/2017 - 14:16

Τὸ πρῶτο θύμα

Τὸ πρῶτο θύμα
To próto thyma

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)
Τὸ πρῶτο θύμα τῶν τυράννων
(continua)
inviata da dq82 1/5/2017 - 11:36

Ἡ μπογιά

Ἡ μπογιά
I bogiá

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse inoltre... (continua)
Ζωντάνεψα τοὺς τοίχους
(continua)
inviata da dq82 1/5/2017 - 11:28
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Home From the War

Home From the War
(2014)

Album: Cry for My Country
I was no more than a boy in 1963
(continua)
30/4/2017 - 01:02
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Canción del hombre nuevo

Canción del hombre nuevo
Canciones para el hombre nuevo (1968)

La canzone trae origine dalla frase finale del "Messaggio" che Ernesto Che Guevara scrisse il 16 aprile 1967 sul supplemento speciale de "Tricontinental"
Lo haremos tú y yo,
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 29/4/2017 - 09:45
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Blood Stained

Blood Stained
(1997)
Album: Jugulator
Atrocities
(continua)
27/4/2017 - 23:46
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Within You

Within You
Album: Till the Sun Turns Black - 2006
War is not the answer
(continua)
27/4/2017 - 23:36
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I Am the Six O'clock News

I Am the Six O'clock News
Album: Only Visiting This Planet (1972)

"a straight-out rocker that reflects the irony in the media's coverage of the Vietnam war."
I've got a ticket for southeast Asia,
(continua)
27/4/2017 - 23:30
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Let My People Go

Let My People Go
[1974]
Scritta da William Daron Pulliam, in arte Darondo (1946-2013)
Una canzone del 1974 diventata celebre soltanto nel 2006, più di trent'anni dopo, quando il dimenticato soul e funk singer Darondo fu riscoperto e divenne internazionalmente famoso.
Singolo che dà il titolo all'album del 2006.
Testo trovato su Genius

Il ritornello fa chiaro riferimento alla celeberrima ottocentesca Go down, Moses, in cui dietro alla storia della fuga degli Ebrei dall'Egitto si raccontava l'“Underground Railroad” e la fuga degli schiavi neri dal Sud degli USA.
'Said you better let my
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/4/2017 - 21:37
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I Saw the World

I Saw the World
[1968]
Scritta da Tom Rapp
Nel disco “Balaklava”
I saw the world
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/4/2017 - 20:45
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The Slaying and the Paying

The Slaying and the Paying
When the Australian government wanted to introduce conscription to boost recruitments in 1916, the editor of the Australian Worker pointed out that workers volunteered in much greater numbers than either politicians or members of the Chambers of Commerce. Workers, whose wages were frozen, made double sacrifice in the war. They did the slaying and the paying, while their 'masters' stayed home and increased their profits.
In this bloody war my boys
(continua)
inviata da Tony Smith 26/4/2017 - 10:50
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Achtung banditen!

Achtung banditen!
2007
Grida

Il Titolo e la prima strofa rimandano all'occupazione nazista e alla Resistenza, però vista la provenienza della band (la Val di Susa) e una certa genericità del testo potrebbe anche riferirsi alla lotta alla TAV, probabilmente questa duplicità di significati è voluta.
Achtung! Achtung!
(continua)
inviata da dq82 26/4/2017 - 10:30
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Terra

Terra
Apitzus de cuddu monti nc'est un'arrichesa manna e antiga
(continua)
26/4/2017 - 10:05
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Cabudanni

Cabudanni
[2017]

Album : Cabudanni

Migliaia di persone (circa 4000) si sono riversate il 12 ottobre 2019 a Capo Frasca per protestare contro l’occupazione militare della Sardegna e chiedere l’interruzione delle esercitazioni. A tre anni dalla precedente manifestazione, Sant’Antonio di Santadi ha accolto manifestanti provenienti da tutta l’isola: pullman e mezzi privati hanno permesso di mobilitare tante persone intorno a un tema centrale per la Sardegna e per il suo sviluppo, a cinquant’anni dalla famosa lotta di Pratobello, ad Orgosolo.

Tutte le persone presenti hanno voluto esprimere con forza il rifiuto verso il “ricatto occupazionale”: basi (e fabbriche di bombe) in cambio di posti di lavoro. Al costo, altissimo, di uno sviluppo economico non sostenibile, guerrafondaio, inquinante e imposto.

Dopo un breve corteo nelle strade del paese i manifestanti hanno dato vita a un sit-in davanti alla... (continua)
Su trexi 'e Cabudanni innoi est ancora meda basca,
(continua)
inviata da adriana 26/4/2017 - 09:55
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Palestina

Palestina
[2017]

Album : Cabudanni
Mia nonna ha una chiave lunga appesa al collo
(continua)
inviata da adriana 26/4/2017 - 09:45
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All I Need

All I Need
2007
In Rainbows

In support of the MTV EXIT anti-human trafficking campaign, Radiohead released a music video for "All I Need", directed by Steve Rogers, which premiered on May 1, 2008. The clip, which contrasts the lives of two young boys—an average, well-off child from a developed environment, and a sweatshop worker—received critical acclaim and won numerous awards.
I’m the next act
(continua)
inviata da dq82 23/4/2017 - 18:41
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Als je ooit nog eens terug kan

Als je ooit nog eens terug kan
2008
Single
"Oh Mother
(continua)
inviata da dq82 23/4/2017 - 18:30
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Ballada o spalonej synagodze

Ballada o spalonej synagodze
[1982]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Słowa i muzyka: Jacek Kaczmarski
Album: Carmagnole 1981
Żydzi, Żydzi wstawajcie płonie synagoga!
(continua)
inviata da dq82 23/4/2017 - 18:19
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Señora libertad

Señora libertad
2011
Estoy Aqui

Esta canción esta dedicada a todos los presos políticos del mundo, a todos los prisioneros de conciencia,a todos a los que sistemáticamente les violan o les han violado sus derechos como humanos en cualquier época o sistema.A los que padecieron cárcel y a los que hoy padecen prisión o detención por el crimen de pensar diferente,por querer sobremanera a la distinguida ,
preciosa ,inmaculada y mil veces violada Señora Libertad . Hay millones de nombres por decir, entre ellos hay uno que destaca y al que va dedicada especialmente esta canción: Doctor Oscar Elías Biscet.
Pesando el tiempo
(continua)
inviata da dq82 22/4/2017 - 19:32
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Prohibido prohibir

Prohibido prohibir
1991
Si somos gente
No se puede prohibir ni se puede negar
(continua)
inviata da dq82 22/4/2017 - 19:10
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Amazzonia

Amazzonia
1989
Totò
Cosa lasceremo a chi verra’ dopo di noi?
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2017 - 11:47
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Rebibbia

Rebibbia
1989
Totò

Rebibbia è una delle carceri romane
Fisso questi due pensieri
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2017 - 11:43
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Il pianto dell'asino

Il pianto dell'asino
[2017]

Album : Rudes Against

Nel silenzio della notte, nel buio omertoso dell'uomo, un pianto squarcia i timpani dormienti di una città che sta dormendo. Veniamo da una cittadina della periferia nord di Milano, che di giorno mostra la sua faccia sorridente, benpensante e di notte si nasconde, lasciando spazio al raglio di un asino che, veramente, quasi tutte le sere percorre le vie del paese, come se gridasse di dolore per le sue condizioni e quelle del mondo in cui vive. La nostra città è anche casa di molti lavoratori, essendo questa una zona industriale, una classe operaia spinta alla ricerca dell'imborghesimento, al rifiuto del proprio essere, bombardata dai centri commerciali più grossi del mondo e dalle porcate di EXPO, resa docile e addomesticata dai moralismi del medioevo del ventunesimo secolo. L'asino rappresenta metaforicamente questa classe, la Nostra classe, perché pensano che siamo stupidi, testardi, beceri animali da soma utili al lavoro e ad essere bastonati dai padroni ad ogni tentativo di rivolta.
Come uno squarcio un timpano bucato
(continua)
inviata da adriana 22/4/2017 - 07:49
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Je suis venue quand même (Grèce des colonels '67)

Je suis venue quand même (Grèce des colonels '67)
22 aprile 2017 00:23
SONO VENUTA LO STESSO
(continua)
22/4/2017 - 00:23
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Los Dinosaurios

Los Dinosaurios
I DINOSAURI
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2017 - 21:39
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Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί

Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί
21 aprile 1967 - 21 aprile 2017

In realtà si tratta della traduzione di Giuseppina Dilillo solo leggermente modificata, ma forse un po' più aderente al testo originale. E' un mio personale ricordo per il cinquantesimo anniversario del golpe militare fascista in Grecia.

I NEMICI ENTRARONO IN CITTA'
(continua)
21/4/2017 - 21:25
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Je suis sans papiers

Je suis sans papiers
[2004]
Parole e musica di Ehui Désiré Frédéric, in arte Meiway, importante artista ivoriano.
Nel suo album “Golgotha (800% Zoblazo)” (zoblazo è il nome di un genere musicale inventato dallo stesso Meiway a partire dai ritmi folklorici della Costa d'Avorio)
Testo trovato su Afrikara

Come precisato anche nell'introduzione a Sales racistes di Alpha Blondy, spiace anche qui dover contribuire questa canzone all'indomani dell'ennesimo attacco terrorista in Francia, ma tant'è... Ricordiamoci che la Côte d'Ivoire è ancora oggi una “colonia” francese perchè formalmente ha ottenuto l'indipendenza nel lontano 1960 ma i signori di Parigi, coi loro soldati, non hanno quasi mai smesso di allignare da quelle parti...
J’étais bien chez moi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2017 - 13:58
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Le déserteur

Le déserteur
RUSSO / RUSSIAN / RUSSE [4] - Dmitrij Verjutin [Дмитрий Верютин]

Перевод: © Дмитрий Верютин, 2005

Quarta versione russa, di Dmitrij Verjutin [2005] , sempre dal medesimo sito.

Fourth Russian version by Dmitri Veryutin [2005], also from the Vian Russian site

Quatrième version russe de Dmitriy Verioutine [2005], d'après le site russe sur Boris Vian.
ДЕЗЕРТИР
(continua)
inviata da Valeriy Orlov 19/4/2017 - 22:42
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Cassius: Go Up

Cassius: Go Up
Da alcuni nominato la piu' grande statua dedicata ad Aragorn nel mondo e nel universo!
Visit Poland Now :)
Yeah
krzyś 19/4/2017 - 14:48
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Chartists Anthem

Chartists Anthem
18-4-2017 14:54
INNO CARTISTA
(continua)
18/4/2017 - 14:54




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