Che il compianto Chris Cornell fosse un artista intelligente, versatile e anche spiritoso già lo sapevo. Ne ho trovato conferma quando mi è capitato di ascoltare questa incredibile versione di One dei Metallica cantata sulla melodia dell'omonima One degli U2. E tutto partendo su una battuta su quale fosse la canzone intitolata One più ricercata su google....
Scusa Alessandro Carènzan, non mi risulta che Don Cherry partecipi a questo disco....le sue collaborazioni le conosco una ad una...con Tullio De Piscopo aveva inciso l'anno prima (nel 1983) in studio "Stop Bajon" e c'era anche presente Pino Daniele alla chitarra e agli arrangiamenti...ma in Musicante non mi risulta!
infatti...io ho informazioni di prima mano su Don Cherry che conoscevo bene e aggiornerei subito il mio archivio ma questa è una inesattezza, credo addirittura che non ci sia neanche una tromba in questo disco, ma un sax....
Nana ha suonato spesso con Don Cherry, hanno anche costituito un gruppo insieme che ha inciso ben tre dischi tra il 78 e l'82 (CODONA)per la ECM, probabilmente il Sig. Alessandro avrà fatto confusione....comunque è meglio togliere l'informazione errata, anche perchè mi sembra irrilevante nel contesto di "Stella Nera".
Thanks to Pål Eivind Nes for his precious historical remarks on the Danish version of this important poem and song. We seized the occasion not only to improve the Danish part of this page, but also to update the entire page (f.ex. by adding or changing missing videos, new translations etc.). Just a couple of questions for Pål Eivind Nes: Otto Mortensen's music is generally given as composed in 1952. Is this correct or should we backdate it to 1956? Then, who did record the Danish version first in 1956?
Penso che questo prossimo album di Waters sarà da ascoltare con attenzione. Intanto su tre singoli pubblicati tre CCG. Anche Smell the Roses è bella ma un po' meno immediata.
Da leggere anche l'intervista a Roger Waters anche se Andrea Scanzi in veste di intervistatore un po' esagera...
d’après
la version italienne – I NEMICI ENTRARONO IN CITTA' – Riccardo Venturi – 2017
de la chanson grecque –Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί – Nikos Xylouris / Νίκος Ξυλούρης – 1972
Texte : Giorgios Skourtis
Musique : Giannis Markopoulos
La chanson « Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί » fut écrite par Giorgios Skourtis en 1972, en pleine dictature, et mise en musique par un des plus importants musiciens grecs contemporains,. Elle fut interprétée par le Crétois Nikos Xylouris, qui trois ans après, ira la chanter parmi les étudiants du Polytechnique en révolte et en attente d’être massacrés. La chanson, en général, décrit bien ce qui arrive lorsque « les ennemis entrent en ville » : arrestations, meurtres, des déportations, pendant que la « majorité » rit, plaisante, il regarde les filles et crie hourra parce que l'« ordre » et la « sécurité » sont revenus.
Publié par Riccardo Venturi
Grazie Riccardo,
non saprei farla meglio, questa traduzione.
Peccato che in italiano la locuzione "avere il doppio fondo" non funzioni nello stesso modo che in polacco, cioè, come: "avere il senso velato", "qualche cosa oltre le apparenze, la superficialità", "profondità e complessità delle cose".
Tu hai usato giustamente la parola "piano", che calza a pennello in questo caso, visto il contesto pittorico :)
però, nel testo originale, la metafora suona in una maniera ancora più forte, perché Kaczmarski rincara la dose e canta del terzo, del quarto e del quinto fondo delle cose.
Salud
Comunque, secondo me, dice: "Ma ti amo Marioù-o-o-o-o!!!" :)
Andrà a finire che dice "E ti amo Ermenegildo-o-o-o-o" :-P
Quanto alla traduzione, arriverà prima o poi il tempo in cui sarò capace di farne una da Kaczmarski o altri in meno di tre giorni. Ora questo è il tempo standard, eh dieu, si j'eusse estudié le polonais au temps de ma jeunesse folle...
Però, tutto sommato, avevo intuito la tua spiegazione sul "dno". Chissà che, visto il contesto pittorico, non ci si potesse mettere anche "sfondo"...
Io continuo con Kaczmarski. Però nell'introduzione ho scritto "ventisette canzoni" basandomi sull'elenco della Wikipedia polacca, ma sono almeno 28: si sono dimenticati di Rozstrelanie.
E ci sarà da mettere anche Birkenau, mi sa.
Saludarski !!!!!
PS Sappi che in questi giorni ho pensato a te come "Krzyk Wrona" :-PP
Sull'elenco della Wiki infatti ci sono citate 27 opere d'arte come fonte di inspirazione, c'è pure Birkenau di Jerzy Krawczyk, ma in realtà erano molte di più. Fai caso che le riproduzioni sotto l'elenco sono di meno e non rispondono all'esso:
Sì, ci sarebbe "Rozstrzelanie" di Wróblewski, ma anche tante altre, a volte difficili da decifrare. Non dimentichiamo che Kaczmarski fu un figlio d'arte. La sua madre, di origini ebre, dipingeva e pure il suo padre, polacco, fu un pittore. Lo stesso Kaczmarski faceva degli schizzi formidabili durante i suoi viaggi.
Credo che basti una nota per il "doppio fondo", "il piano" va benissimo, è più universale, secondo me.
Io sto benino, ma certi fattaci dei giorni scorsi (anche nella biblioteca dove lavoro da due mesi), hanno minato leggermente il mio buon umore.
Menomale ci sono persone come Dr Grzechu che ultimamente si esibisce in duetto Bardziej... (continua)
"Identità musicale della Val dei Mòcheni. Cultura e canti tradizionali di una comunità plurilingue", di Renato Morelli, Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina - Istituto Culturale Mòcheno Cimbro, Trento 1996. Al volume è allegato un CD con 32 brani tra i più rappresentativi del repertorio documentato nella ricerca.
Qualcuno porti sùbito in una prigione dei gesuiti l'anonimo autore della sorella figlia unica. (Io non sto con Oriana)
Preferirei, se possibile, una ben più seria prigione domenicana. Sarà ancora possibile, perdìo, potersi scegliere la propria e tetra prigione monastica...! [L'Anonimo Toscano del XXI Secolo]
25/5/2017 - 11:52
Beh, caro Anonimo nemmeno tanto anonimo, nel tuo caso meglio i domenigatti che i domenicani!
Concordo. E pensare che quell'altro là mi vuole mandare da' "gesuisti" o come si chiamano...! W i gatti sempre! Però contesto il fatto di non essere "nemmeno tanto anonimo"; io sono quanto di più anonimo possa esistere. Figurati che non lo so nemmeno più io come mi chiamo; la mamma da piccolo mi chiamava "X" poi Malcolm me lo ha fregato...