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Prima del 2017-5-18

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Lota

Lota
[1995]
Nell'album intitolato “Hueveuz”

Lota è un comune nella provincia di Concepción, Cile.
Sin dalla fine dell'800 nell'area di Lota si sviluppò l'estrazione del carbone. Le condizioni di vita e di lavoro dei minatori sono state sempre terribili. Tra la fine gli anni 80 e l'inizio dei 90, in America come in Europa l'industria del carbone andò in crisi. Anche a Lota vi furono conflitti sociali e scioperi talora violenti, con vittime. Le miniere di carbone di Lota furono chiuse definitivamente nel 1997. A distanza di 20 anni quella di Lota rimane ancora oggi una delle aree più povere del Cile.
No existe melodía que consuele tus viudas
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/5/2017 - 13:50
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Como tú...

Como tú...
[1920?]
Versi di Felipe Camino Galicia de la Rosa, in arte León Felipe (1884-1968), poeta spagnolo.
Messi in musica da Paco Ibáñez nel suo disco “Paco Ibáñez 3” del 1969

Esiste anche una versione francese di Annie Nobel con Philippe Richeux risalente al 1973 e dedicata al Cile sotto dittatura, nel singolo intitolato “Chili” (con la copertina disegnata da Plantu)
Así es mi vida,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/5/2017 - 13:30
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The Times They Are a-Changing Back

The Times They Are a-Changing Back
2017
Sulla musica di The Times They Are A-Changin'

"I wrote these lyrics within half an hour of seeing Donald Trump's inaugural speech last Friday evening and played it in Salisbury that night. With apologies to Bob Dylan."
Come gather around people wherever you roam
(continua)
inviata da Dq82 18/5/2017 - 12:50
Percorsi: Donald Trump
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Moi qui suis une femme

Moi qui suis une femme
[1979?]
Parole e musica di Annie Nobel
Nel suo disco intitolato “Mon unique planète”
Testotrovato sul sito dell'autrice
On n’est pas v’nues au monde
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/5/2017 - 11:51

Canzone della Pace

"Pax"
Canzone della Pace
[1918]
Raccolta da Cesare Bermani
Pubblicata nel saggio Spegni la luce che passa Pippo
Edizioni Odradek, Roma 1996, pp. 37/38
(Sezione “Magia, leggendario e prima guerra mondiale”)

“Il 15 febbraio 1918 Vittorio Emanuele Orlando avrebbe ricevuto il foglio volante La canzone della pace, firmato “Pax”: […] Sul foglio volante era scritto a penna: 'Orlando! Pensa al sangue che fai spargere...il popolo è stanco e sta per rivoluzionare. Per carità risparmia all'Italia la guerra civile, che certamente sarà inevitabile se non darai alle popolazioni nostre dissanguate una pronta pace...pensa alla grande responsabilità davanti a Dio!... Brescia 15-2-18[*]

[*] Foglio volante a stampa allegato a lettera di [Ubaldo] Comandini a [Vittorio Emanuele] Orlando, Roma 5 luglio 1918, cit. [nota originale di Cesare Bermani. Nel volume è la n° 95]
Vidi la pace scender su la terra
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/5/2017 - 09:52

Supplica a Maria Santissima

anonimo
Supplica a Maria Santissima
[1917]
Raccolta da Cesare Bermani
Pubblicata nel saggio Spegni la luce che passa Pippo
Edizioni Odradek, Roma 1996, pp. 35/37
(Sezione “Magia, leggendario e prima guerra mondiale”)

“In Italia circolano però anche numerose canzoni religiose che chiedono la pace. In alcuni pellegrinaggi mariani, per esempio quelli dell'8 settembre 1917 da Viareggio alla Madonna del Montenero a Livorno e quello del 17 dicembre 1917 da Lucca alla Madonna di Loreto, si canta questa Supplica a Maria Santissima, di cui verrà nel luglio 1918 vietata la riproduzione a stampa.” [*]

[*]Testo allegato a R[egia] Prefettura di Genova, Divisione Gab., “On.le Ministro dell'Interno. Direzione Generale di P.S. Roma, n. 15.447, oggetto: Stampa religiosa disfattista, Genova 26 luglio 1918”, firmata dal Prefetto”, in ACS, A5G Prima guerra mondiale, busta 3, fascicolo 7, sottofascicolo 23. [nota originale di Cesare Bermani. E', nel volume, la n° 94]
Vergine Santa Immacolata
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/5/2017 - 09:23
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I nomadi della notte

I nomadi della notte
[1981?]
Parole e musica di Carlo Caddia, in arte Carlo Credi (ma si firmava anche Kredy, quando agiva con il gruppo beat dei Misteriani), cantautore torinese sconosciuto ai più, ricordato ancora oggi da alcuni. Nacque nel 1947 e visse solo fino al 1986, portato via dall'inquietudine e dall'alcol e dalla droga

Realizzò un solo album, intitolato “Chi è Carlo Credi?”, pubblicato nel 1976 dalla Shirak Records del musicista Johnny Betti
Questa canzone però è successiva, risalente forse al 1981, inedita.
Ho provato a trascriverla all'ascolto. Ho solo un dubbio verso la metà del testo, che ho segnalato con un punto interrogativo

Una canzone bella e disperata, piena di vita e di morte, profondamente anarchica.
Pensavo di contribuirla coma Extra ma invece ora la propongo come CCG vera e propria.
I nomadi della notte vincono i fantasmi del silenzio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/5/2017 - 23:41
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La Regina

La Regina
[1976]
Parole e musica di Carlo Caddia, in arte Carlo Credi (ma si firmava anche Kredy, quando agiva con il gruppo beat dei Misteriani), cantautore torinese sconosciuto ai più, ricordato ancora oggi da alcuni. Nacque nel 1947 e visse solo fino al 1986, portato via dall'inquietudine e dall'alcol e dalla droga
In “Chi è Carlo Credi?”, il suo unico disco pubblicato nel 1976 dalla Shirak Records del musicista Johnny Betti
Il testo l'ho trovato su Lyrics Wikia, trascritto da qualcuno che ringrazio di cuore. Io mi sono limitato a riascoltarlo e a provare a completare due passaggi incompleti. Spero di averci azzeccato.

Inutile che mi metta a scrivere qui di Carlo Credi, scomparso insieme a tanti altri nella spessa nebbia grigia dell'irrequieta Torino degli anni 70 e 80. Lascio la parola ad altri che l'hanno conosciuto e/o apprezzato. E anche a me alcune sue canzoni, come questa che propongo,... (continua)
“Si tagli:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/5/2017 - 22:55
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Les six couleurs du monde (ou L’Arc-en-ciel de Gwenola)

Les six couleurs du monde (ou L’Arc-en-ciel de Gwenola)
da « La Belle enchantée »

2016

I Tri Yann hanno da poco realizzato un disco che avevo già segnalato in un mio precedente intervento, in cui mi stupivo della censura da parte di Amazon.com all'immagine di copertina nella quale veniva "vestita" perchè offensiva "La Conception" di Georges Lacombe, dipinto di fine ottocento che si trova al Museo delle Belle Arti di Quimper, città a cui io sono particolarmente affezionato.

Nel libretto allegato al cd questa canzone purtroppo non è completa per un errore di stampa, proprio oggi la Segreteria dei Tri Yann mi ha inviato una mail con il testo integrale che condivido immediatamente con tutti Voi, sperando che oltre a Riccardo, la cosa interessi anche qualcun altro.

Flavio Poltronieri

dialogo filosofico tra un fratello e una sorellina sulle bellezze e sulle schifezze che i colori dell'arcobaleno possono rappresentare e sul posto che essi occupano nella vita terrena
Gwenola petite sœur,
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 17/5/2017 - 22:22
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Los muros

Los muros
2016
Abbar el Hamada

This song is a protest against all the kinds of walls that there are in the world because they are a cruel infringement on human rights. And it is a clear reference to the largest sand wall in the world that Morocco built to divide the Western Sahara in order to prevent the return of the Saharawi refugees. This song also is a reflection on all the metaphoric walls that are a part of our society. For example, the prejudices that divide the people, like racism and intolerance.

Nota: il testo arabo è stato passato all'OCR, potrebbe necessitare una revisione
ذا حجب الجدار
(continua)
inviata da Dq82 17/5/2017 - 18:58
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Antes de que nos olviden

Antes de que nos olviden
[1990]
Parole di Saúl Hernández
Musica di Saúl Hernández e Caifanes
Nell'album “Caifanes II”, conosciuto anche come “El Diablito”

Saúl Hernández, leader della storica rock band messicana, scrisse questa canzone in memoria degli studenti assassinati a Tlatelolco nel 1968 ma poi, nel tempo e in particolare dopo la reunion del gruppo nel 2011, il brano è stato variamente dedicato: ai popoli indigeni, agli studenti di Ayotzinapa, Guerrero, che nel 2014 furono aggrediti, assassinati e desaparecidos da parte di membri della polizia locale in combutta con un gruppo di narcotrafficanti, su mandato del sindaco di Iguala Josè Luis Abarca, e, infine, alle decine di giornalisti che ogni anno vengono uccisi in Messico per via delle loro coraggiose inchieste sulla criminalità organizzata ed il sostegno di cui gode da parte di molti politici.

Io vorrei dedicare “Antes de que nos olviden” alla memoria... (continua)
Antes de que nos olviden
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2017 - 14:46
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Violetas populares

Violetas populares
[1974]
Versi di Mario César Trejo (1926-2012), poeta, drammaturgo, regista, sceneggiatore e giornalista argentino. Nella raccolta intitolata “El uso de la palabra”, pubblicata nel 1979
Musica di Astor Piazzolla (1921-1992), grande bandoneónista e compositore argentino
Interpretata dalla cantante argentina Amelita Baltar in un suo disco del 1975

Una canzone dedicata alla grande cantrice di un Cile e di un'America Latina liberi.
Fue la noche de Santiago
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2017 - 13:54
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Preludio para un canillita

Preludio para un canillita
[1970?]
Versi di Horacio Arturo Ferrer Ezcurra (1933-2014), scrittore, poeta e storico del tango, nato a Montevideo in Uruguay ma argentino di adozione
Musica di Astor Piazzolla (1921-1992), grande bandoneónista e compositore argentino (suo il mitico Libertango, cui l'amico Horacio Ferrer aggiunse le parole anni dopo)
Testo trovato su Todotango

Originariamente interpretata dalla cantante argentina Amelita Baltar nell'album “Amelita Baltar interpreta a Piazzolla – Ferrer” (1970)

Nel 1974 il brano fu adattato in italiano da Angela Tarenzi e Duilio Del Prete con il titolo “Ultime notizie” e fu interpretato da Edmonda Aldini nel suo disco “Rabbia e Tango”.

Come spiega molto bene Chiara sul blog FAITango, la figura del ragazzino che vende i giornali in strada fu inventata nella seconda metà dell'800 tra Argentina ed Uruguay. Quello che divenne poi anche da noi lo “strillone” si chiamava... (continua)
Vendeme un diario con noticas, canillita,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2017 - 09:34
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حيوا [Hayu]

حيوا [Hayu]
2009
Shouka

Canzone popolare Sahrawi riproposta dalla famosa cantante Mariem Hassan
حيوا يا الثوار حيوا
(continua)
inviata da Dq82 15/5/2017 - 20:56

Enduring Peace [20 marzo 2003]

Enduring Peace [20 marzo 2003]
Scritta da Ivan della Mea il 20 marzo 2003
a Sesto Fiorentino
Pubblicata su "L'Unità" del 23 marzo 2003
e poi nel volume "Prima di Dire - Dalla caduta del muro di Berlino alla Seconda guerra del Golfo"
(Edizioni Jaca Book - Circolo il Grandevetro, Milano 2004)

Si tratta in realtà di una poesia; ma chi può dire che una poesia di Ivan Della Mea non trovi una musica? Lui non gliela scrisse, ma non fa nulla.
La scrisse a Sesto Fiorentino, al De Martino, il 20 marzo 2003.
Il 20 marzo 2003, circa duecento anni fa, iniziarono i bombardamenti su Bagdad. Il capolavoro USA di cui i frutti si vedono ancor meglio oggi.
Il 20 marzo 2003 io stavo a Bruay-sur-l'Escaut, Dipartimento del Nord, Francia.
Il 20 marzo 2003 Lorenzo Masetti mise in rete questo sito.

La data apposta accanto al titolo non fa parte del titolo originale. Ce l'ho messa io. [RV]
Nessuno mi ha insegnato come si muore
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/5/2017 - 15:41
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Sangre y arena

Sangre y arena
2011

Canzone dedicata alla lotta del Fronte Polisario, per l'indipendenza del popolo Saharawi
Gocce di sabbia intorno a Tindouf
(continua)
inviata da dq82 15/5/2017 - 15:26
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Canzone della speranza sahrawi

Canzone della speranza sahrawi
2012
Metamorfosi

"Canzone della speranza sahrawi" è stata scritta da Andrea Carri per testimoniare il viaggio umanitario compiuto da un suo familiare nei campi profughi sahrawi.
inviata da Dq82 15/5/2017 - 15:05
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Talk About the Passion

Talk About the Passion
[1983]
Scritta da Bill Berry, Peter Buck, Mike Mills e Michael Stipe
In “Murmur”, album d'esordio della band di Athens, Georgia

Una canzone sull'ingiustizia che domina il mondo e, più precisamente – come ebbe a dire lo stesso Michael Stipe - sulla fame che attanaglia tanti esseri umani privi di tutto mentre “una nave da guerra costa 910 milioni di dollari” (nel 1987)
Il video del brano fu girato alcuni anni dopo e mostra immagini di degrado urbano, di reietti e di homeless che si accompagnano a quelle di navi da guerra all'ormeggio.
Empty prayer, empty mouths combien reaction
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2017 - 13:55
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Povera Italia

Povera Italia
[2011]
Testo e Musica di Giacomo Lariccia
Album: Colpo di sole

Canzone dedicata all'emigrazione italiana, non si parte più con le valigie di cartone, ma si continua a partire...
Svanisci
(continua)
inviata da dq82 15/5/2017 - 12:20
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Dafne sa contare

Dafne sa contare
Dafne è senza più sorriso
(continua)
inviata da leoskini 14/5/2017 - 12:02
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Primavere arabe

Primavere arabe
[2014]

Album: Troppo bassi per i podi

Primavere arabe: “Mi piace pensarla come il continuo de Il prezzo delle arance, prima traccia di Greenwich. Una rivoluzione in atto, condotta da persone che hanno abbracciato la follia, e che sarà risolta da un gesto femminile, una nascita sulla piazza. La resistenza è donna”.
fonte
Sono donna, nella piazza
(continua)
inviata da adriana 14/5/2017 - 11:02
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Il prezzo delle arance

Il prezzo delle arance
[2011]

Album : Greenwich
Lentamente muore nei mercati generali
(continua)
inviata da adriana 14/5/2017 - 10:51
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Dio non è morto per caso

Dio non è morto per caso
[2011]

Album : Greenwich
Chiuso nello stomaco il disprezzo che non riesci a vomitare
(continua)
inviata da adriana 14/5/2017 - 10:39
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Gdeim Izik

Gdeim Izik
2014
Soutak

A Gdeim Izik attivisti Saharawi posero un campo di protesta il 9 ottobre 2010. Durante la protesta si passò da qualche centinaio di tende ad alcune migliaia. Se inizialmente le istanze erano solo contro la povertà, la discriminazione e le violazioni dei diritti umani contro il popolo Saharawi successivamente la protesta si è evoluta in una vera e propria richiesta di indipendenza. Il 24 ottobre la polizia marocchina sparò contro un mezzo che stava entrando nel campo uccidendo un ragazzo di 14 anni. L'8 novembre il campo fu smantellato, sgombero che si concluse con 18 morti e 176 feriti, oltre a 3000 arresti. Alcuni processi sono ancora in corso

شفت العذاب
(continua)
inviata da Dq82 13/5/2017 - 23:35
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L'armata perduta di re Cambise

L'armata perduta di re Cambise
Nel silenzio, che rincanta, una voce canta stanca
(continua)
inviata da Leoskini 13/5/2017 - 21:41
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L'uomo che viaggiò nel tempo

Guardando le dita muoversi compose nuovi codici,
(continua)
inviata da Leoskini 13/5/2017 - 21:38
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Martino e il ciliegio

….e Martino che da bimbo s’era fatto guerriero
(continua)
inviata da Leoskini 13/5/2017 - 21:32
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لاجئ [Lagi]

لاجئ [Lagi]
2014
Album: Soutak

Nata in Algeria in un campo profughi Saharawi, presto orfana di padre, rimasto in Marocco, educata a Cuba e poi tornata nel campo profughi. Canta un po' in spagnolo un po' nella sua lingua natia, vale a dire il dialetto berbero hassanya, parlato dai Saharawi. [DQ82 + RV]

La canzone che qui presentiamo è tratta dall'album Soutak, del 2014; il suo titolo significa "Profugo, rifugiato".

Dopo oltre un anno dal suo inserimento viene reperito il testo originale che pertanto viene inserito. Lasciamo l'immagine dal libretto dell'album, anche se scarsamente leggibile, a memoria dell'inserimento del brano.
[DQ82 16/07/2018]
من يوم ترعرعت في الدنيا وانا لاجئ
(continua)
inviata da Dq82 + CCG/AWS Staff 13/5/2017 - 21:19
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The Lonesome Death Of Hattie Carroll

Versione francese di Hugues Aufray sull'album Chante Dylan (1965)
The Lonesome Death Of Hattie Carroll
William Zanzinger a tué Hattie Carroll
(continua)
inviata da dq82 13/5/2017 - 18:44
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Ballad Of Hollis Brown

Versione francese di Hugues Aufray sull'album Chante Dylan (1965)
Ballad Of Hollis Brown
LA BALLADE DE HOLLIS BROWN
(continua)
inviata da dq82 13/5/2017 - 18:39
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There But For Fortune

There But For Fortune
Luciano Beretta - Flavio Carraresi - Jonathan & Michelle [1967]



Il milanese Luciano Beretta (1928-1994; da molte parti indicato erroneamente come “Baretta”, forse per influsso del famoso telefilm poliziesco?) è stato un paroliere importante, seppure non noto ai più: particolarmente prolifica la sua collaborazione con il “Clan di Celentano”. Assieme all'altro paroliere, il fiorentino Flavio Carraresi (1930-1982) (anche batterista nel gruppo dei Romans, compositore e, occasionalmente, cantante con il nome d'arte di Dunnio), scrisse nel 1967 questa cover di There But for Fortune che comincia a inserirsi, seppur blandamente, nel filone della “canzone di protesta” italiana, allora agli albori. Occorre naturalmente riferirsi all'epoca, ma si tratta della prima cover italiana che mantiene almeno un po' lo spirito dell'originale. Fu affidata al duo Jonathan & Michelle, formato dal livornese... (continua)
FAMMI VEDERE
(continua)
inviata da dq82 13/5/2017 - 12:23
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Problem, Reaction, Solution

Problem, Reaction, Solution
(2008)
Album: Sharing Space
Through my heart
(continua)
13/5/2017 - 00:34
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Ni Dieu ni maître

Ni Dieu ni maître
Album: Une Goutte de miel dans un litre de Plomb (2009)

Né Dio, né padrone, come cantava Léo Ferré. Contro tutte le religioni che trasformano le loro menzogne in strumenti di oppressione e di morte.
Dis moi à quoi ça sert vraiment d'avoir la foi éperdument
(continua)
13/5/2017 - 00:07
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(Walk Me Out In The) Morning Dew

(Walk Me Out In The) Morning Dew
La cover di “Morning Dew” fu scritta nel 1968 da Angelo Ravasini
Testo trovato sul blog musicale Verso la Stratosfera, leggermente corretto all'ascolto
QUESTO È GIUSTO
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2017 - 21:50
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There But For Fortune

There But For Fortune


La versione italiana scritta da Francesco Specchia e Giordano Falzoni e interpretata da Maria Monti nel suo disco del 1972 intitolato “Maria Monti e i contrautori”. [BB]

Forse “pentito” del massacro del 1966 affidato agli incolpevoli Tony Cucchiara e Nelly Fioramonti -ma era all'epoca prassi comune-, il paroliere Francesco Specchia (l'autore, fra l'altro, di Come ti vorrei, morto novantenne a Milano nel 2019) scrisse ben altra versione, nel 1972, per Maria Monti (assieme all'artista Giordano Falzoni). [RV]
NON È SOLO UN CASO
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2017 - 20:31
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Luna tucumana

Traduzione italiana di Alessio Lega tratta dal nuovo disco di Ginevra Di Marco "La rubia canta la negra" dedicato alle canzoni di Mercedes Sosa
Luna tucumana
LUNA TUCUMANA
(continua)
12/5/2017 - 18:49
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Βαρέθηκα

Βαρέθηκα
Quasi sette anni fa, Gian Piero Testa temeva, a proposito del titolo dell'album di cui è stata ripresa questa canzone, di "avere preso una cantonata"; naturalmente, non era così. Lo spiega lo stesso Asimos sulla copertina dell'album: ΞΑΝΑΠΕΣ = αυτός που δε μπήκε ("colui che non è entrato", o "che non è riuscito a entrare"). Casomai, vista l'immagine della coppa del mondo di calcio che sta sulla medesima copertina, si potrebbe rendere: "Chi non si è qualificato".
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 12/5/2017 - 18:24
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The Gunner's Dream

The Gunner's Dream
IL SOGNO DELL'ARTIGLIERE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2017 - 17:52
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Imagine

Imagine
ROMAGNOLO / ROMAGNA DIALECT (ITALIAN)

Traduzione in dialetto romagnolo dal blog Mazapegul. Volume porco e distorsione baghina

A translation into the dialect of Romagna (Italy) reproduced from the blog Mazapegul. Volume porco e distorsione baghina [BB]
PENSA UN PO
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2017 - 17:34
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Caserio passeggiava per la Francia

anonimo
Caserio passeggiava per la Francia
"Caserio passeggiava per la Francia" interpretata da Romolo Valli



Nel 1968, durante una puntata del "Delia Scala Show" televisivo, il grande attore teatrale e cinematografico reggiano Romolo Valli (1925-1980) si esibì in un inaspettato "sketch" interpretando tre strofe del "Caserio passeggiava per la Francia" nelle vesti di un anarchico; lo sketch fu poi ripresentato nel 1976 durante una puntata di "Ieri e Oggi" condotta da Mike Bongiorno e alla quale interveniva anche la cantante napoletana Marina Pagano. Nello sketch, Romolo Valli "trasforma" Sante Caserio in un anarchico romagnolo (cantando, ovviamente, con accento romagnolo), ma è anche possibile che, in Emilia Romagna, Caserio fosse veramente creduto del posto.
Riccardo Venturi 12/5/2017 - 13:31
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Padroni e religiosi

Padroni e religiosi
Ciao Flavio, l'ho scritto in premessa: non ho potuto verificare il testo all'ascolto, non l'ho trovato su YouTube e non sono iscritto a nessuna piattaforma musicale, seppur gratuita, come Spotify o altro.

Ti tocca a te di rivedere e correggere questi altri testi della Moscati!

I Mazapegul forse non hanno avuto nemmeno il tempo di essere apprezzati: nati nel 1994 e morti nel 1999!

Saluti
B.B. 11/5/2017 - 22:31
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Il pianto dell'asino

Il pianto dell'asino
Chanson italienne – Il pianto dell’asino – Skassapunka – 2017

Dans silence de la nuit, dans l’obscurité complice de l’homme, un pleur déchire les tympans endormis d’une ville qui dort. Nous venons d’un quartier de la périphérie nord de Milan, qui le jour montre un visage souriant, bien-pensant et de nuit se cache, en faisant place au braiment d’un âne qui, vraiment, presque tous les soirs parcourt les rues du village, comme s’il criait de douleur pour ses conditions et celles du monde dans lequel il vit. Notre ville est aussi le domicile de beaucoup de travailleurs, étant une zone industrielle, une classe ouvrière poussée à la recherche de l’embourgeoisement, au refus de son état, bombardée de centres commerciaux les plus gros du monde et des cochonneries de l’EXPO, rendue docile et domestiquée par le moralisme du moyen âge du vingt et unième siècle. L’âne est la métaphore de cette classe,... (continua)
LE PLEUR DE L’ÂNE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/5/2017 - 20:16
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Perfect Sense

Perfect Sense
Ho scoperto da poco questi testi di waters. Ne sono rimasto incantato.credo di non aver ascoltato in vita mia, e sono vecchio,ul album del genere. Grandioso
Franco corucci 11/5/2017 - 18:47




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