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Je suis sans papiers

Je suis sans papiers
[2004]
Parole e musica di Ehui Désiré Frédéric, in arte Meiway, importante artista ivoriano.
Nel suo album “Golgotha (800% Zoblazo)” (zoblazo è il nome di un genere musicale inventato dallo stesso Meiway a partire dai ritmi folklorici della Costa d'Avorio)
Testo trovato su Afrikara

Come precisato anche nell'introduzione a Sales racistes di Alpha Blondy, spiace anche qui dover contribuire questa canzone all'indomani dell'ennesimo attacco terrorista in Francia, ma tant'è... Ricordiamoci che la Côte d'Ivoire è ancora oggi una “colonia” francese perchè formalmente ha ottenuto l'indipendenza nel lontano 1960 ma i signori di Parigi, coi loro soldati, non hanno quasi mai smesso di allignare da quelle parti...
J’étais bien chez moi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2017 - 13:58
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Sales racistes

Sales racistes
[2007]
Parole e musica di Alpha Blondy
Nell'album “Jah Victory"

Spiace dover contribuire questa canzone all'indomani dell'ennesimo attacco terrorista in Francia, ma tant'è... Alpha Blondy non dice qui nulla che non sia pienamente condivisibile e, aggiungo, il terrore dispensato con grande generosità dalla Francia, così come da ogni altro paese imperialista, colonialista e neocolonialista, è senz'altro una delle ragioni – anche se non la sola - del terrore che oggi siamo tutti costretti a subire in quelli che credevamo i nostri intoccabili santuari occidentali.

I registi del terrore vanno cercati sempre molto in alto...
Sales racistes, sales racistes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2017 - 13:26
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In My Name (You Shall Love)

In My Name (You Shall Love)
[2002]
Scritta da Leela Grace
Interpretata dalle sorelle Ellie (mandolino, chitarra, violino, voce) e Leela Grace (banjo, chitarra, voce)
Nel loro album d'esordio del 2003
In my name you say you kill
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2017 - 09:41
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Until a Drop Becomes a Flood

Until a Drop Becomes a Flood
[2005]
Scritta dalle sorelle Ellie (mandolino, chitarra, violino, voce) e Leela Grace (banjo, chitarra, voce)
Nel loro album del 2008 intitolato “Where the Waters Run”
Sing me a song of American dreams and I'll sing you a song of fear
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2017 - 09:28
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La Guerre

La Guerre
La Guerre.

"La Guerre"è una canzone scritta dal cantante e compositore francese Antoine,nel 1965. È contenuta all'interno del suo primo EP "Autoroute Européenne n.4",inciso nel Dicembre 1965 e nel primo album intitolato "Antoine" del 1966. La canzone conoscerà un buon successo soprattutto per il suo testo innovativo e singolare.
Notre monde entier s'éffondre,
(continua)
inviata da Jacopo Pellegrino 20/4/2017 - 18:10
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Canzone per Rosanna

Parole e musica di Paolo Agnello.

Una canzone dedicata a Rosanna Benzi, ispirata al libro "Il Vizio Di Vivere"
Rosanna i tuoi occhi appesi
(continua)
inviata da PAOLO AGNELLO 20/4/2017 - 16:39

I've Laid Around Vietnam Too Long

anonimo
I've Laid Around Vietnam Too Long
[1967?]
Testo di autore anonimo, certamente un militare USA direttamente coinvolto nella guerra in Vietnam
Sull'aria di “Gotta Travel On”, una canzone tradizionale riscoperta e riproposta negli anni 50 da Paul Clayton (1931-1967), un folksinger misconosciuto ma piuttosto importante, protagonista della scena del Greenwich Village negli anni che videro la nascita e l'ascesa di Bob Dylan.
Testo trovato su Mudcat Café

Ho datato questa parodia al 1967 per via del riferimento a Robert McNamara contenuto nella seconda strofa. Infatti il 1967 fu un anno di svolta perchè il Segretario della Difesa, fautore dell'escalation della guerra nel sud-est asiatico e dei bombardamenti a tappeto sul Vietnam del Nord, si convinse della necessità di elaborare una strategia d'uscita dal conflitto. E infatti entrò in rotta di collisione con il presidente Lyndon B. Johnson e all'inizio del 1968 si dimise da ogni... (continua)
LBJ and Ho Chi Minh, they don't get along
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2017 - 14:35

Spring Hill Disaster

Spring Hill Disaster
[1958]
Parole e musica di Maurice Ruddick (1912-1988), minatore
Interpretata da Bill Clifton and the Dixie Mountain Boys
Poi anche dalla folk singer Val MacDonald, figlia di Maurice Ruddick
Testo trovato su Mudcat Café

Maurice Ruddick era un minatore di Springhill, Cumberland County, Nova Scotia, Canada.
L'estrazione del carbone a Springhill era iniziata nella seconda metà dell'800, e già nel 1891 si era verificato il primo disastro, quando 125 minatori erano rimasti uccisi in seguito ad una serie di deflagrazioni dovute al grisù. Molti di loro erano ragazzini di 10-12 anni... Nel 1956 un'altra esplosione uccise 39 lavoratori... Nel 1958 invece si verificò un devastante “terremoto” localizzato, dovuto all'estrazione prolungata e massiva che aveva pesantemente intaccato le linee di faglia. Il “bump” investì anche la cittadina, danneggiandola gravemente, e intrappolò nelle viscere della... (continua)
The 23rd of October we'll remember that day
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2017 - 11:25
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Я стервенею

Я стервенею
Ja sterveneju
[1988]
Parole e musica di Янка Дягилева con il gruppo Великие Октябри
Dall'album "Деклассированным элементам" (To the Drop-Outs)
Il testo da questo sito
Я неуклонно стервенею с каждым смехом
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 19/4/2017 - 18:55
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Μια ιστορία για τον πόλεμο

Μια ιστορία για τον πόλεμο
Mia istoría gia ton pólemo
[1966]
Στίχοι: Γιάννης Κακουλίδης
Μουσική: Νότης Μαυρουδής
'Αλμπουμ: Τραγουδά η Αρλέτα

Testo: Giannis Kakoulidis
Musica: Notis Mavroudìs
Album: Τραγουδά η Αρλέτα (“Canta Arleta”)

Nel febbraio del 1966, in alcuni locali underground ateniesi (in particolare la Buite Esperides di Giannis Argyris e l'Apanemia di Giorgos Zografos) esordì, con la sua chitarra e le sue canzoni, una ragazzina ventunenne che ne dimostrava ancor meno, tranne che nella voce. Era l'inizio della “New Wave greca” (Νέο Κύμα, Neo Kyma), ispirata, come in tutto il resto del mondo, alle ballate blues e country americane e occidentali in genere. Divenne rapidamente la musica preferita dei giovani intellettuali greci, ed i locali ateniesi ne divennero i santuari; non tardarono ad accorgersene, e ad “infilarcisi”, personaggi come Mikis Theodorakis, Manos Hatzidakis e Stavros Xarchakos. La ragazzina... (continua)
Τη μια σηκώσαν τη φωνή,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 19/4/2017 - 08:56
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We Are Here

We Are Here
(2014)
Scritta da Alicia Keys, Swizz Beatz, Mark Batson, and Harold Lilly

La canzone è stata pubblicata per la prima volta l'8 settembre 2014 accompagnata da un lungo messaggio che ne spiegava il motivo e l'ispirazione.




The day I wrote this song, I was sitting in a circle of people of all ages and we were asked, “Why are you here.” Why am I here?? This really hit me on a deep level. I realized no one had ever asked me that question before.
As I prepare to give birth to a new child, I can't help and think about the world I'm bringing my baby into. No matter where we come from, when we see the state of the world today, we can all feel the growing frustration and desire to make a difference. And we all have a voice - we just need to know how to make it heard.
I have a vision that I believe is more than a dream, that I know can be our reality.
I believe in an empowered world community... (continua)
We are here
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 18/4/2017 - 23:06
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Σον Θεόν εφτάγω τάμαν

Σον Θεόν εφτάγω τάμαν
Son Theón eftágo táman
[2009]
Μουσική: Κυριάκος Παπαδόπουλος
Στίχοι: Γιώργος Μαυρίδης
Ερμηνεία:
1. Σταμάτης Γονίδης (2011)
2. Αρετή Κετιμέ και Δημήτρης Καρασαββίδης
3. Γιώργος Δημητριάδης

Musica: Kyriakos Papadopoulos
Testo: Giorgos Mavridis
Interpreti:
1. Stamatis Gonidis (2011)
2. Areti Ketimé e Dimitris Karasavvidis
3. Giorgos Dimitriadis

Una (splendida) canzone scritta in greco Pontico da Giorgos Mavridis e musicata nel 2009 da Kyriakos Papadopoulos; interpretata poi da diversi interpreti, in primis Stamatis Gonidis, ma poi anche Areti Ketimé (ateniese di origine dell'Etolia-Acarnania, a volte accompagnata da Dimitris Karasavvidis) e Giorgos Dimitriadis.


La canzone interpretata da Areti Ketimé


(Da tenere presente che, a parte l'autore dei versi Giorgos Mavridis, né il musicista né alcuno degli interpreti sono di origine pontica). Generalmente, la canzone viene messa... (continua)
Σον Θεόν εφτάγω τάμαν
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 18/4/2017 - 17:42
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You Are the Problem Here

You Are the Problem Here
[2017]
Scritta da Klara e Johanna Söderberg, le First Aid Kit.

“On March 10, First Aid Kit released a new single, "You Are The Problem Here", for International Woman's Day, calling it an angry song and saying that it was inspired by yet another story of a man getting off easy after raping a woman.” (en.wikipedia)
I am so sick and tired of this world
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/4/2017 - 17:42
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Però mi vuole bene

Però mi vuole bene
[1963]
Scritta da Anton Virgilio Savona, Gigi Cichellero (compositore e direttore d'orchestra, scomparso nel 1979) e Giovanni “Tata” Giacobetti.
Singolo pubblicato nel 1964, poi nell'album “I Cetra ieri e oggi” pubblicato nel 1967
La la lalalla lalalla la la la la la la
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/4/2017 - 15:23
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Cassius: Go Up

Cassius: Go Up
[2016]
Cassius ft Cat Power & Pharrell Williams
Dall'album "Ibifornia"
Il testo da genius

Un bel video pasquale da annoverare tra gli Extra, credo...
Con la citazione iconografica del Gesu Re di Świebodzin https://en.wikipedia.org/wiki/%C5%9Awi...
[Intro: Pharrell Williams]
(continua)
inviata da krzyś 17/4/2017 - 15:15
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È terra nostra

È terra nostra
Il seme e la speranza 2006

Se dovessi dare un’immagine della mia anima le darei quella delle colline. Delle colline marchigiane. Morbide, come onde di un mare in quiete, a volte anche malinconiche. Casa mia. Colline che oggi non sono più quelle fatte da padre Dio o da madre Natura, perché a renderle così (come la mia anima) c’è stato e c’è ancora tanto lavoro. Quello degli uomini della terra, i contadini.

Il seme e la speranza è un disco dedicato alla terra e al lavoro nei campi.
terra nostra quella / che sogna le farfalle
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2017 - 09:47
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In Times Like These

In Times Like These
[2004]
Scritta da Jim Tullio e LeRoy Marinell
Nell'album di Mavis Staples intitolato “Have a Little Faith”

La propongo come Extra perchè non è proprio una CCG ma forse... perchè no?!?
Valutate un po' voi...
In times like these
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/4/2017 - 22:21
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Europe Is Lost

Europe Is Lost
[2016]
Versi di Kate Tempest
Musica di Kate Tempest e Dan Carey
Nell'album intitolato “Let Them Eat Chaos”
Testo ripreso da Genius

“Let Them Eat Chaos” is both a powerful sermon and a musical statement of intent.
Seven neighbours inhabit the same London street, but all are unknown to each other. The clock freezes in the small hours, and, one by one, we see directly into their lives: lives that are damaged, disenfranchised, lonely, broken, addicted, and all, apparently, without hope. Then a great storm breaks over London, and brings them out into the night to face each other - and their last chance to connect.
Tempest argues that our alienation from one another has bred a terrible indifference to our own fate, but she counters this with a plea to challenge the forces of greed which have conspired to divide us, and mend the broken home of our own planet while we still have time.
The... (continua)
In the basement flat, by the garages
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/4/2017 - 15:16
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Holy War

Holy War
[2016]
Scritta da Alicia Keys, Billy Walsh e Illangelo
Interpretata da Alicia Keys in chiusura del suo album “Here”, uscito il 4 novembre 2016.

Sono passati già alcuni mesi dall'uscita di “Here”, ultimo album di Alicia Keys, e nessuno aveva ancora contribuito questa splendida canzone, un CCG/AWS pura.
Mi sono chiesto come mai e la prima risposta che mi è venuta in mente non è stata la distrazione o il fatto che, alla fine, non sono molti i contributori costanti su questo bel sito. Credo invece che anche qui alligni un poco un certo pregiudizio da “intellettuali”, che la musica pop è un genere essenzialmente commerciale e che difficilmente possa generare canzoni come questa, belle, forti, dirette, compromesse contro le guerre, l'odio, il razzismo, l'intolleranza.
Per fortuna quella di Alicia Keys è una di quelle voci del pop che sfata completamente quella falsa opinione, e per questo mi accingo ad indagare meglio la sua ormai vasta produzione, che sulle CCG/AWS annovera od oggi solo due o tre canzoni.
If war is holy and sex is obscene
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/4/2017 - 14:09
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Song on the Times

anonimo
Song on the Times
1846
Canzone composta per l'abrogazione delle Corn Law, una serie di dazi sul grano importato in Gran Bretagna, che comportò un aumento del prezzo del pane per la povera gente e vantaggi, ovviamente, per l'aristocrazia.

Interpretata dai Chumbawamba
Performed by Chumbawamba
[1989]
Album: "English Rebel Songs 1381-1914"

You working men of England, one moment now attend
(continua)
inviata da Dq82 15/4/2017 - 22:37
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Idris Strike Song

anonimo
Idris Strike Song
[1911]
Interpretata dai Chumbawamba
Performed by Chumbawamba [1989]
Musica: Sull'aria di Every Nice Girl Loves a Sailor
Music: To the tune of Every Nice Girl Loves a Sailor
Album: "English Rebel Songs 1381-1914"



La Idris è uno stabilimento per l'imbottigliamento di acque minerali (le famose acque minerali gallesi) e la produzione di bibite gassate; è tuttora esistente (fa parte della catena Britvic). La Idris impiegava molta manodopera femminile; nel 1910, le lavoratrici Idris dello stabilimento di Camden Town, organizzate dalla Federation of Women Workers, resistettero con successo a due tentativi della direzione di tagliare i salari. L'anno dopo, nel 1911, la direzione tentò di nuovo la manovra, con il pretesto del miglioramento delle condizioni sanitarie in fabbrica che il sindacato aveva imposto con successo; la Federation of Women Workers riuscì ancora a resistere con uno sciopero,... (continua)
Have you been to work at Idris?
(continua)
inviata da Dq82 15/4/2017 - 22:21
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Canto da un pezzo di storia

Canto da un pezzo di storia
2015
Canto da un pezzo di storia

CANTO DA UN PEZZO DI STORIA,
da questo nostro pezzo di storia di opprimente precarietà, dove i veri talenti non vengono spesso valorizzati e si rischia di disperdere le energie e l'impegno di molti.
L'alternativa alla rassegnazione è nella speranza: una speranza che cerca di riconquistare a poco a poco quella dignità spesso dimenticata, una speranza sottile che la musica tenta di risvegliare. È alle braccia di questa speranza non retorica, fondata su uno sguardo onesto ed impietoso sulla realtà del nostro tempo, che ci affidiamo per non affogare.

CANTO DA UN PEZZO DI STORIA,
da questo nostro pezzo di storia, apparentemente destinato all'abisso, che con il nostro impegno e con la nostra passione può ancora riemergere.
Canto da un pezzo di storia
(continua)
inviata da dq82 15/4/2017 - 19:43
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Voglio una casa

Voglio una casa
Musica con ogni probabilità è di Jan Verschuren
Parole forse (?) di Lucilla Galeazzi
Il testo da YT
Voglio una casa, la voglio bella
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 15/4/2017 - 13:51
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Ticking Bomb

Ticking Bomb
[2011-13]
Scritta da Antonina Armato, Timothy James, Adam Schmalholz ed Egbert Nathaniel Dawkins III, in arte Aloe Blacc
Nell'EP “Wake Me Up” e poi nell'album “Lift Your Spirit” (2013)

Propongo questo brano per commentare l'escalation guerrafondaia con cui nel giro di pochi giorni The Donald è riuscito a sfrucugliare sia il vespaio mediorientale che quello nordcoreano a suon di Tomahawk e Mother Of All Bombs (MOAB).

Non penso che Kim Jong-un e Putin siano rimasti più impressionati di tanto dalla prova di forza americana ma adesso inevitabilmente partirà la gara a chi ce l'ha più grosso e più lungo. E quanto a missilozzi e bombacce varie ai due signori di cui sopra non glielo mette in culo nessuno. Parlando anche solo di ordigni convenzionali, se quel cowboy di Trump c'ha la MOAB, quel kazzuto di Putin c'ha il FOAB, il Father Of All Bombs, quattro volte più potente.
The whole world sitting on a ticking bomb
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/4/2017 - 09:05
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Husar má koníčka

anonimo
Husar má koníčka
Una canzone popolare dei tempi in cui le guerre le combattevano gli ussari a cavallo. Un autentico "Make love, not war" in antica veste boema.
Husar má koníčka
(continua)
inviata da Stanislava 13/4/2017 - 19:03
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חַד גַּדְיָא

anonimo
חַד גַּדְיָא
Khad gadyà
Di origine probabilmente medievale
Prima attestazione: Praga, 1590
Su melodie popolari di origine franco-tedesca

Veramente, un Khad gadyà ce lo avevamo già in questo sito: la versione modificata, o riscrittura, o “détournement” che dir si voglia di Chava Alberstein, del 1989, canzone pluribandita e multicensurata in tutto lo Stato d'Israele. Nella pagina dedicata a questa canzone, naturalmente, si fa compiuta menzione del “Khad gadyà” originale, canto che fa parte nientemeno che della liturgia del Seder, la festa rituale che segna l'inizio del Pesach, la Pasqua ebraica. In particolare, il Khad gadyà è cantato proprio al termine del Seder, e non è improbabile che gli strali piovuti sulla versione di Chava Alberstein siano dovuti anche alla parodia fatta di un canto liturgico.

Avevo quindi pensato di inserire il Khad gadyà originale a corredo di quella pagina; ma non è e non... (continua)
חַד גַּדְיָא, חַד גַּדְיָא
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/4/2017 - 02:31
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Mark Ronson: The Bike Song

Mark Ronson: The Bike Song
[2010]
Scritta da Dave McCabe, Homer Steinweiss, Naeem Juwan e Victor Axelrod
Nell'album di Mark Ronson intitolato “Record Collection”
Mark Ronson, uno dei più grandi e prolifici produttori musicali degli ultimi 15 anni, ha realizzato questo brano con la collaborazione del cantante Kyle Falconer (della band The View) ed il rapper Spank Rock.
Il videoclip è stato diretto da Warren Fu, uno dei più importanti videomakers musicali degli ultimi tempi.
La canzone è stata utilizzata dall'agenzia dei trasporti di Londra per promuovere la mobilità sostenibile

Propongo questa canzone in vista dell'imminente partenza del Gran Premio della Liberazione di ciclismo su strada, riservato agli atleti under 23, che si tiene a Roma ininterrottamente dal 1946.

Un tempo gli organizzatori del Premio erano soliti accompagnare il vincitore a deporre un mazzo di fiori a Porta San Paolo, simbolo della resistenza... (continua)
I run around town
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/4/2017 - 23:26

Syrian Song

Syrian Song
Testo: Anonimo Toscano del XXI Secolo, 12 aprile 2017
Musica e arrangiamento: Ensemble “Syria Unite”
(Barack Obama, Hillary Clinton, Donald Trump,
Vladimir Putin, Bashar al-Assad, Recep Tayyıp Erdoğan)
Esecuzione sommaria a cura dell'Orchestra “Islamic State Iraq and Syria” - Raqqah
Coro dell'Unione Europea di Strasburgo
Non c'è più aprile, non c'è più maggio;
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 12/4/2017 - 15:42
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Lorena

Lorena
[1856]
Parole del rev. Henry DeLafayette Webster, ministro della chiesa universalista americana in Ohio nella seconda metà dell'800.
Musica di Joseph Philbrick Webster (1819-1875), compositore, l'autore di "In the Sweet By and By", uno degli inni cristiani più famosi d'America.

Nel 1856, mentre era ministro del culto a Zanesville, Ohio, il rev. Webster s'innamorò perdutamente di Ella Blocksom, rampolla di una ricca famiglia del luogo. Il pastore pensava così di riuscire a sistemarsi, ma il padre e i fratelli di lei misero il veto: “Questo matrimonio non s'ha da fare, ne ora né mai!”, tuonarono. Lei gli scrisse una tenera missiva chiedendogli di dimenticarla. Poi andò in moglie ad un giudice della Corte Suprema dello Stato. Lui, disperato, abbandonò per sempre Zanesville. Qualche tempo dopo, conosciuto il noto compositore J.P. Webster (che non era un suo parente), riuscì a mettere in musica... (continua)
Oh, the years creep slowly by, Lorena,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/4/2017 - 22:25
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Dead Cities of Syria

Dead Cities of Syria
[2011]
Parole di Carl-Michael Eide, in arte Czral Michael (e altri vari pseudonimi)
Musica dei Virus (Czral Michael, polistrumentista, ed Einar ‘Einz’ Sjursø, batteria), band avant-garde metal norvegese.
Nell'album “The Agent That Shapes the Desert”

La musica di questo brano – e, credo, dell'intera produzione dei Virus, ma non voglio nemmeno provare ad approfondire – è per me inascoltabile e disturbante. Ma, dal punto di vista testuale, la canzone è significativa e, forzandone l'interpretazione, in qualche modo profetica, visto che nel febbraio del 2011, quando uscì l'album in cui è contenuta, in Siria c'era la “primavera araba” che solo alla fine dell'anno si sarebbe trasformata nel lungo inverno/inferno della guerra cui stiamo ancora oggi assistendo...

In ogni caso i Virus si riferiscono qui agli Antichi villaggi della Siria settentrionale, le cosiddette Città Morte, un gruppo consistente... (continua)
Dancing on the surface of my eyes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/4/2017 - 21:17
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Oiseau

Oiseau
2016
I Dreamed An Island

I wanted the album to end with a plea. Oiseau, written the day after the 2015 Paris attacks while I was on tour in Tunisia, describes a sleeping man caught in a nightmare of terrorist violence . In it, he hears the hollow thud of bullets, of bombs exploding, of bodies falling. From the darkness of his dream, he calls to a songbird outside his window to wake him from the nightmare. He begs the bird to sing to him, to bring him back to the light, to wake him with song. Music is his only hope.
Oiseau ta mélodie est mon réveil
(continua)
inviata da dq82 11/4/2017 - 16:02
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Drone

Drone
2016
I Dreamed An Island

"Drone” riconduce l’album all’attualità di un attacco di droni in Siria.

Although I Dreamed An Island is inspired by the lost multi-cultural idyll of 12th century Norman Sicily, I wanted the album to flow, both musically and narratively between the past and the contemporary. Drone, as its title suggests, brings us back to the present day where silent unmanned aircraft have replaced the dagger and sword and the thunder of galloping horses as the new messengers of death, wreaking havoc in the night. The song describes the aftermath of a drone strike in Syria.
I saw my town disappear in smoke
(continua)
inviata da dq82 11/4/2017 - 15:58
Percorsi: Droni di merda
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Bring Down the Wall

Bring Down the Wall
2016
I Dreamed An Island

lyrics in Salentino by Mauro Durante

More and more walls are going up around the world. Whether it’s Donald Trump’s idea for a great wall of Mexico or the Calais fence, stories of structures or barriers that separate one people from another fill the airwaves and screens of the world’s daily news. On my Island utopia, child-like as it may be, the walls would all come down.
Bring down the wall break it stone by stone
(continua)
inviata da dq82 11/4/2017 - 15:53
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La caduta di Livorno

La caduta di Livorno
Il testo integrale è ripreso dall'opera di Umberto Ragozzino (Firenze, 2011), per la quale si rimanda alla nota biografica. [RV]
LA CADUTA DI LIVORNO
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/4/2017 - 12:24
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India

India
Chanson italienne – India – Le Orme (Antonio Pagliuca ed Aldo Tagliapietra) – 1974



Ah, Lucien l’âne mon ami, je m’en vais te raconter une histoire véritable qui illustre on ne peut mieux la canzone « India » – « INDE » et qui dit aussi pourquoi j’ai pris cette peine d’en faire une version en langue française. Elle concerne, comme on l’oublie aisément, principalement, deux pays qui à eux seuls représentent à peu près un tiers de la population de la planète et si on y ajoute le troisième intervenant, on se rapproche encore de la moitié des humains. C’est dire si elle a de l’importance et de la gravité et singulièrement, dans le cas d’un conflit entre eux. On va voir que ce conflit a été éloigné par la possession de l’arme de dissuasion la plus forte : la bombe atomique. Cependant, de ce côté-ci du monde, on a fortement tendance à négliger cette partie du monde et l’histoire qui la concerne... (continua)
INDE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/4/2017 - 10:37
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Hemmige

Hemmige
La rr palatale, diffusa soprattutto in Argentina e Cile, ma anche nel resto dell'area Andina, viene dal sostrato delle lingue precolombiane, in questo caso, dal Quechua.
Un fonema simile c'è anche nello spagnolo parlato in Messico (non so se anche in altri paesi del Centro America), per la doppia erre, per "tr" (es "adentro", e qui veramente sembra di essere dalle parti del siciliano!!!) e anche nella r finale.
Chiaro che non tutti pronunciano così; una Colombiana una volta mi disse che era caratteristico di un linguaggio popolare, per non dire basso, ma non mi fido molto: prima di tutto l'ho sentito anche in scrittori e musicisti, e poi la signorina era la stessa che, al mio commento ammirato sull'avvenenza del capitano della nazionale colombiana (Mario Yepes), aveva risposto con una smorfia e un "Sì, ma... Troppo Indio..."
Maria Cristina 10/4/2017 - 14:53
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Mother's Pride

Mother's Pride
George Michael ha eseguito questa canzone dal vivo solo nel "Cover To Cover" tour del 1991 (un tour dedicato, come lascia intendere il nome, soprattutto all'esecuzione di cover di altri artisti intervallate da poche canzoni di Michael). Questo è l'audio di una performance statunitense - di cui esiste anche un bootleg video ma la qualità delle immagini è meno che amatoriale) - in cui la reazione del pubblico lascia piacevolmente sorpresi, visti il tema e l'atmosfera del brano.

Alberta Beccaro - Venezia 10/4/2017 - 14:14
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Bread and Roses

Bread and Roses
La canzone cantata in coro in una scena del film Pride (2014)

9/4/2017 - 23:12
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L'anno che verrà

L'anno che verrà
Secondo me questa canzone Lucio Dalla, che era molto credente , voleva chiamarla IL MONDO CHE VERRA' e il caro amico doveva essere Caro Gesu' ..poi per ragioni metrica ha commutato il tutto ma se ci si concentra un po' torna
NICO 9/4/2017 - 20:14
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Gesang der jungen Anarchisten

Gesang der jungen Anarchisten
CANTO DEI GIOVANI ANARCHICI
(continua)
inviata da Francesco RAUCEA 9/4/2017 - 14:55
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Inno delle Nazioni

Inno delle Nazioni
"Toscanini: Hymn of the Nations" ("Arturo Toscanini conducting music of Giuseppe Verdi")

Diretto da Alexander Hammid
Fotografia di Boris Kaufman
USA, 1944

Bernart Bartleby 8/4/2017 - 20:32
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Shot on James Meredith

Shot on James Meredith
Last verse should read:

I was looking at Dick Gregory this morning
He said I had to take a plane
The newspaper man asked what do you think you gonna prove
He said I'm gonna lead these people just like James Meredith do


Thanks, we updated the lyrics
7/4/2017 - 16:22
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Un capretto [Dona, dona]

Un capretto [Dona, dona]
A ripensarci bene, credo che tu abbia ragione Rick. Che rimanga a Herbert, la sua versione è del tutto speciale.
Salud
Krzysiek 6/4/2017 - 18:57
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Богородица, Путина прогони

Богородица, Путина прогони
English Adaptation from Christophe Elie from the album Bridging Borders (2016)
PUNK PRAYER
(continua)
inviata da dq82 6/4/2017 - 11:52
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Antipatriarca

Antipatriarca
ANTIPATRIARCH
(continua)
5/4/2017 - 23:37
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Txoria Txori

Txoria Txori
Il testo da YT
PTAK PTAKIEM
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 5/4/2017 - 19:11
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Chiedi chi erano i Beatles

Chiedi chi erano i Beatles
Concordo con Alessandro67. I Beatles sono leggende pure.
Lady McCartney 5/4/2017 - 18:47
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Ellos nos han separado

Ellos nos han separado
Mar del Plata, la squadra dei desaparecidos che morì per il rugby



Non è facile portare su un palcoscenico teatrale touche e mischie di rugby. Tantomeno morte, dolore e tortura, la storia triste dell’Argentina della dittatura degli Anni Settanta.

Dove si moriva, anzi si scompariva, a 20 anni senza sapere perché. Claudio Fava, già sceneggiatore de “I cento passi”, è riuscito a farlo nel raccontare la vicenda del Mar del Plata: la squadra di rugby che nel 1978 – l’anno del Mundial de Fútbol – non si piego alla logica dello “show must go on”, ma sfidò il regime militare per amore della palla ovale e della libertà, pagando con la vita la propria passione.

Mar del Plata è la storia di una formazione di rugby, di un gruppo di amici, del campionato del 1978 che la formazione argentina finì decimata dagli omicidi politici. Il primo è quello di Diego, 17enne di talento che “giocava al rugby e... (continua)
dq82 5/4/2017 - 13:03
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Apokalypsens svarta änglar

Apokalypsens svarta änglar
5-4-2017 11:04
GLI ANGELI NERI DELL'APOCALISSE
(continua)
5/4/2017 - 11:04




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