Canzone per Rosanna
Parole e musica di Paolo Agnello.
Una canzone dedicata a Rosanna Benzi, ispirata al libro "Il Vizio Di Vivere"
Una canzone dedicata a Rosanna Benzi, ispirata al libro "Il Vizio Di Vivere"
Rosanna i tuoi occhi appesi
(continua)
(continua)
inviata da PAOLO AGNELLO 20/4/2017 - 16:39
I've Laid Around Vietnam Too Long
anonimo
[1967?]
Testo di autore anonimo, certamente un militare USA direttamente coinvolto nella guerra in Vietnam
Sull'aria di “Gotta Travel On”, una canzone tradizionale riscoperta e riproposta negli anni 50 da Paul Clayton (1931-1967), un folksinger misconosciuto ma piuttosto importante, protagonista della scena del Greenwich Village negli anni che videro la nascita e l'ascesa di Bob Dylan.
Testo trovato su Mudcat Café
Ho datato questa parodia al 1967 per via del riferimento a Robert McNamara contenuto nella seconda strofa. Infatti il 1967 fu un anno di svolta perchè il Segretario della Difesa, fautore dell'escalation della guerra nel sud-est asiatico e dei bombardamenti a tappeto sul Vietnam del Nord, si convinse della necessità di elaborare una strategia d'uscita dal conflitto. E infatti entrò in rotta di collisione con il presidente Lyndon B. Johnson e all'inizio del 1968 si dimise da ogni... (continua)
Testo di autore anonimo, certamente un militare USA direttamente coinvolto nella guerra in Vietnam
Sull'aria di “Gotta Travel On”, una canzone tradizionale riscoperta e riproposta negli anni 50 da Paul Clayton (1931-1967), un folksinger misconosciuto ma piuttosto importante, protagonista della scena del Greenwich Village negli anni che videro la nascita e l'ascesa di Bob Dylan.
Testo trovato su Mudcat Café
Ho datato questa parodia al 1967 per via del riferimento a Robert McNamara contenuto nella seconda strofa. Infatti il 1967 fu un anno di svolta perchè il Segretario della Difesa, fautore dell'escalation della guerra nel sud-est asiatico e dei bombardamenti a tappeto sul Vietnam del Nord, si convinse della necessità di elaborare una strategia d'uscita dal conflitto. E infatti entrò in rotta di collisione con il presidente Lyndon B. Johnson e all'inizio del 1968 si dimise da ogni... (continua)
LBJ and Ho Chi Minh, they don't get along
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2017 - 14:35
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Spring Hill Disaster
[1958]
Parole e musica di Maurice Ruddick (1912-1988), minatore
Interpretata da Bill Clifton and the Dixie Mountain Boys
Poi anche dalla folk singer Val MacDonald, figlia di Maurice Ruddick
Testo trovato su Mudcat Café
Maurice Ruddick era un minatore di Springhill, Cumberland County, Nova Scotia, Canada.
L'estrazione del carbone a Springhill era iniziata nella seconda metà dell'800, e già nel 1891 si era verificato il primo disastro, quando 125 minatori erano rimasti uccisi in seguito ad una serie di deflagrazioni dovute al grisù. Molti di loro erano ragazzini di 10-12 anni... Nel 1956 un'altra esplosione uccise 39 lavoratori... Nel 1958 invece si verificò un devastante “terremoto” localizzato, dovuto all'estrazione prolungata e massiva che aveva pesantemente intaccato le linee di faglia. Il “bump” investì anche la cittadina, danneggiandola gravemente, e intrappolò nelle viscere della... (continua)
Parole e musica di Maurice Ruddick (1912-1988), minatore
Interpretata da Bill Clifton and the Dixie Mountain Boys
Poi anche dalla folk singer Val MacDonald, figlia di Maurice Ruddick
Testo trovato su Mudcat Café
Maurice Ruddick era un minatore di Springhill, Cumberland County, Nova Scotia, Canada.
L'estrazione del carbone a Springhill era iniziata nella seconda metà dell'800, e già nel 1891 si era verificato il primo disastro, quando 125 minatori erano rimasti uccisi in seguito ad una serie di deflagrazioni dovute al grisù. Molti di loro erano ragazzini di 10-12 anni... Nel 1956 un'altra esplosione uccise 39 lavoratori... Nel 1958 invece si verificò un devastante “terremoto” localizzato, dovuto all'estrazione prolungata e massiva che aveva pesantemente intaccato le linee di faglia. Il “bump” investì anche la cittadina, danneggiandola gravemente, e intrappolò nelle viscere della... (continua)
The 23rd of October we'll remember that day
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2017 - 11:25
Le déserteur
RUSSO / RUSSIAN / RUSSE [4] - Dmitrij Verjutin [Дмитрий Верютин]
Перевод: © Дмитрий Верютин, 2005
Перевод: © Дмитрий Верютин, 2005
Quarta versione russa, di Dmitrij Verjutin [2005] , sempre dal medesimo sito.
Fourth Russian version by Dmitri Veryutin [2005], also from the Vian Russian site
Quatrième version russe de Dmitriy Verioutine [2005], d'après le site russe sur Boris Vian.
Fourth Russian version by Dmitri Veryutin [2005], also from the Vian Russian site
Quatrième version russe de Dmitriy Verioutine [2005], d'après le site russe sur Boris Vian.
ДЕЗЕРТИР
(continua)
(continua)
inviata da Valeriy Orlov 19/4/2017 - 22:42
You Are the Problem Here
[2017]
Scritta da Klara e Johanna Söderberg, le First Aid Kit.
“On March 10, First Aid Kit released a new single, "You Are The Problem Here", for International Woman's Day, calling it an angry song and saying that it was inspired by yet another story of a man getting off easy after raping a woman.” (en.wikipedia)
Scritta da Klara e Johanna Söderberg, le First Aid Kit.
“On March 10, First Aid Kit released a new single, "You Are The Problem Here", for International Woman's Day, calling it an angry song and saying that it was inspired by yet another story of a man getting off easy after raping a woman.” (en.wikipedia)
I am so sick and tired of this world
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/4/2017 - 17:42
È terra nostra
Il seme e la speranza 2006
Se dovessi dare un’immagine della mia anima le darei quella delle colline. Delle colline marchigiane. Morbide, come onde di un mare in quiete, a volte anche malinconiche. Casa mia. Colline che oggi non sono più quelle fatte da padre Dio o da madre Natura, perché a renderle così (come la mia anima) c’è stato e c’è ancora tanto lavoro. Quello degli uomini della terra, i contadini.
Il seme e la speranza è un disco dedicato alla terra e al lavoro nei campi.
Se dovessi dare un’immagine della mia anima le darei quella delle colline. Delle colline marchigiane. Morbide, come onde di un mare in quiete, a volte anche malinconiche. Casa mia. Colline che oggi non sono più quelle fatte da padre Dio o da madre Natura, perché a renderle così (come la mia anima) c’è stato e c’è ancora tanto lavoro. Quello degli uomini della terra, i contadini.
Il seme e la speranza è un disco dedicato alla terra e al lavoro nei campi.
terra nostra quella / che sogna le farfalle
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2017 - 09:47
In Times Like These
[2004]
Scritta da Jim Tullio e LeRoy Marinell
Nell'album di Mavis Staples intitolato “Have a Little Faith”
La propongo come Extra perchè non è proprio una CCG ma forse... perchè no?!?
Valutate un po' voi...
Scritta da Jim Tullio e LeRoy Marinell
Nell'album di Mavis Staples intitolato “Have a Little Faith”
La propongo come Extra perchè non è proprio una CCG ma forse... perchè no?!?
Valutate un po' voi...
In times like these
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/4/2017 - 22:21
Europe Is Lost
[2016]
Versi di Kate Tempest
Musica di Kate Tempest e Dan Carey
Nell'album intitolato “Let Them Eat Chaos”
Testo ripreso da Genius
“Let Them Eat Chaos” is both a powerful sermon and a musical statement of intent.
Seven neighbours inhabit the same London street, but all are unknown to each other. The clock freezes in the small hours, and, one by one, we see directly into their lives: lives that are damaged, disenfranchised, lonely, broken, addicted, and all, apparently, without hope. Then a great storm breaks over London, and brings them out into the night to face each other - and their last chance to connect.
Tempest argues that our alienation from one another has bred a terrible indifference to our own fate, but she counters this with a plea to challenge the forces of greed which have conspired to divide us, and mend the broken home of our own planet while we still have time.
The... (continua)
Versi di Kate Tempest
Musica di Kate Tempest e Dan Carey
Nell'album intitolato “Let Them Eat Chaos”
Testo ripreso da Genius
“Let Them Eat Chaos” is both a powerful sermon and a musical statement of intent.
Seven neighbours inhabit the same London street, but all are unknown to each other. The clock freezes in the small hours, and, one by one, we see directly into their lives: lives that are damaged, disenfranchised, lonely, broken, addicted, and all, apparently, without hope. Then a great storm breaks over London, and brings them out into the night to face each other - and their last chance to connect.
Tempest argues that our alienation from one another has bred a terrible indifference to our own fate, but she counters this with a plea to challenge the forces of greed which have conspired to divide us, and mend the broken home of our own planet while we still have time.
The... (continua)
In the basement flat, by the garages
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/4/2017 - 15:16
Ἐπιτάφιος
Ciao Edoardo,
Theodorakis in questo video spiega la storia dell'album ''Epitafios''. Che praticamente inizialmente lo doveva fare con l'aiuto di Chatzidakis e cantante la Mouschouri. Doveva avere uno stile europeo con la partecipazione di Chatzidakis ma dopo una lite con Mouschouri Theodorakis decide di ritirarsi e fare l'album col cantante popolare Bithikotsis e uno stile di musica popolare. Chatzidakis e Mouschouri pubblicano l'album e una settimana dopo lo pubblica anche Theodorakis...Ovviamente quello di Theodorakis ha avuto più successo ..
Theodorakis in questo video spiega la storia dell'album ''Epitafios''. Che praticamente inizialmente lo doveva fare con l'aiuto di Chatzidakis e cantante la Mouschouri. Doveva avere uno stile europeo con la partecipazione di Chatzidakis ma dopo una lite con Mouschouri Theodorakis decide di ritirarsi e fare l'album col cantante popolare Bithikotsis e uno stile di musica popolare. Chatzidakis e Mouschouri pubblicano l'album e una settimana dopo lo pubblica anche Theodorakis...Ovviamente quello di Theodorakis ha avuto più successo ..
Christos 16/4/2017 - 11:18
No Man Can Find The War
Larry Beckett dice che questa non fu una canzone composta specificatamente contro la guerra nel Vietnam (come qualcuno scrisse) ma contro TUTTE le guerre, che hanno sempre una sorgente e finchè non si blocca quella, non finiranno mai, è inutile semplicemente protestare o essere contenti quando ne finisce una...
Flavio Poltronieri 15/4/2017 - 23:04
Song on the Times
anonimo
1846
Canzone composta per l'abrogazione delle Corn Law, una serie di dazi sul grano importato in Gran Bretagna, che comportò un aumento del prezzo del pane per la povera gente e vantaggi, ovviamente, per l'aristocrazia.
Interpretata dai Chumbawamba
Performed by Chumbawamba
[1989]
Album: "English Rebel Songs 1381-1914"
Canzone composta per l'abrogazione delle Corn Law, una serie di dazi sul grano importato in Gran Bretagna, che comportò un aumento del prezzo del pane per la povera gente e vantaggi, ovviamente, per l'aristocrazia.
Interpretata dai Chumbawamba
Performed by Chumbawamba
[1989]
Album: "English Rebel Songs 1381-1914"
You working men of England, one moment now attend
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/4/2017 - 22:37
Canto da un pezzo di storia
2015
Canto da un pezzo di storia
CANTO DA UN PEZZO DI STORIA,
da questo nostro pezzo di storia di opprimente precarietà, dove i veri talenti non vengono spesso valorizzati e si rischia di disperdere le energie e l'impegno di molti.
L'alternativa alla rassegnazione è nella speranza: una speranza che cerca di riconquistare a poco a poco quella dignità spesso dimenticata, una speranza sottile che la musica tenta di risvegliare. È alle braccia di questa speranza non retorica, fondata su uno sguardo onesto ed impietoso sulla realtà del nostro tempo, che ci affidiamo per non affogare.
CANTO DA UN PEZZO DI STORIA,
da questo nostro pezzo di storia, apparentemente destinato all'abisso, che con il nostro impegno e con la nostra passione può ancora riemergere.
Canto da un pezzo di storia
CANTO DA UN PEZZO DI STORIA,
da questo nostro pezzo di storia di opprimente precarietà, dove i veri talenti non vengono spesso valorizzati e si rischia di disperdere le energie e l'impegno di molti.
L'alternativa alla rassegnazione è nella speranza: una speranza che cerca di riconquistare a poco a poco quella dignità spesso dimenticata, una speranza sottile che la musica tenta di risvegliare. È alle braccia di questa speranza non retorica, fondata su uno sguardo onesto ed impietoso sulla realtà del nostro tempo, che ci affidiamo per non affogare.
CANTO DA UN PEZZO DI STORIA,
da questo nostro pezzo di storia, apparentemente destinato all'abisso, che con il nostro impegno e con la nostra passione può ancora riemergere.
Canto da un pezzo di storia
(continua)
(continua)
inviata da dq82 15/4/2017 - 19:43
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"La Guerre"è una canzone scritta dal cantante e compositore francese Antoine,nel 1965. È contenuta all'interno del suo primo EP "Autoroute Européenne n.4",inciso nel Dicembre 1965 e nel primo album intitolato "Antoine" del 1966. La canzone conoscerà un buon successo soprattutto per il suo testo innovativo e singolare.