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Who Shot Ya?

Who Shot Ya?
(2016)
Cover di un celebre brano del rapper Notorious B.I.G. del 1994

Nel 2016 i Living Colour sono tornati con una interpretazione di un vecchio brano di Notorious B.I.G., generalmente interpretato in riferimento alla faida tra rapper della West Coast e della East Coast in cui furono uccisi sia il rivale Tupac Shakur che lo steosso Notorious B.I.G.

Nella versione dei Living Colour la canzone diventa una denuncia contro le violenze della polizia contro la comunità afro-americana,
[Intro: ?]
(continua)
5/3/2017 - 23:34
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La lancetta di Longino

La lancetta di Longino
[2015]
Parole di Pu
Musica di Lanzoni
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)

Copio e incollo dal booklet dell'album:

“Malnàtt da sempre è un gruppo apolitico. La band non promuove né ideali né partiti né movimenti politici neppure sotto il pagamento di cospicue somme di denaro.
Malnàtt è contro tutto e contro tutti, sempre.
Però se credi di essere nazifascista o se hai mai votato un partito che promuovesse qualsiasi forma di nazismo, fascismo, capitalismo, neoliberismo o neomercantilismo, sappi che ci fai schifo ci fa schifo pensare che un album di Malnàtt si trovi in casa tua.
Ti preghiamo di buttare via tutti i nostri cd o di regalarli a qualcuno di più intelligente di te.
Nel caso decidessi di buttarli: il jewel box va nel bidone della plastica, il booklet in quello della carta mentre il cd va portato in un’oasi ecologica poiché di difficile smaltimento.”
Sangue e Merda e nessuna medaglia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2017 - 20:55

La guerra di Berto

La guerra di Berto
[1916?]
Parole e musica di Berto Bernardini (?) e di alcuni suoi commilitoni, mentre combattevano nella Grande Guerra.
Berto era cugino di Maria Bernardini, informatrice di questo testo, e come lei originario di Pavana, frazione di Sambuca, sull'appennino pistoiese.
Testo e commento di Francesco Guccini trovati sulla rivista Il Cantastorie dell'agosto/novembre 1968.

« La guerra di Berto » fa parte di una serie di canti registrati la scorsa estate a Pavana, Pistoia; Pavana è un paese dell’Appennino tosco-emiliano, in posizione particolare nella valle del Limentra. Posto a circa trenta chilometri da Pistoia, si trova invece circondato da località bolognesi, e Porretta Terme, il primo centro di una certa importanza che si incontra, è a soli quattro chilometri. Le tradizioni popolari mostrano quindi spesso elementi di fusione tosco-emiliana, caratteristica riscontrabile specialmente nel dialetto.
Il... (continua)
Benché sia un po’ confusa la mia mente
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2017 - 14:54
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Nexşe Mîrzo

Nexşe Mîrzo
[1997]
Nell'album intitolato “Dergüş”
Poi nella colonna sonora del documentario “La espalda del mundo”, diretto nel 2000 dal regista peruviano Javier Corcuera Andrino. Uno dei tre episodi del film è dedicato a Leyla Zana, scrittrice e parlamentare turca di etnia curda, più volte incarcerata dal governo di Ankara.
Kanya jorê cot kanî ne
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2017 - 23:23
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Immobili

Immobili
(2017)
dal nuovo album di Angela Baraldi, Tornano sempre
con Giorgio Canali, Vittoria Burattini (batterista dei Massimo Volume), Stewie Dalcol (Frigidaire Tango)
in questa canzone al basso Gianni Maroccolo

Lo scorrere continuo nella storia di vite spezzate e ammutolite dall’eterno conflitto che nessun progresso è riuscito a fermare: la guerra.
rockit
Erano anime in fila anime
(continua)
4/3/2017 - 20:05
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Sabato

Sabato
dal disco "Domenica" (2014)

La voce è tratta dal documentario D'amore si vive diretto dal regista Silvano Agosti composto di interviste raccolte a Parma nei primi anni '80.

In questo spezzone Franck, un bambino di nove anni, descrive le prime esperienze sentimentali e sessuali e commenta l'atteggiamento degli adulti.
- Eh. Mi spiego con le mie parole
(continua)
4/3/2017 - 18:12
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De la Tierra

De la Tierra
(2016)
con Gata Cattana
Album: The Blues

Sul finale citazione di un flamenco tradizionale.
Secuestraron a una mora y a España se la trajeron
(continua)
4/3/2017 - 17:43
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Por eso mato

Por eso mato
Album: Dirty Bailarina (2010)


Hay una canción, ‘Por eso mato’, por la que te preguntará mucho la prensa, en la que mencionas la palabra “maricón” y “lesbiana” y además en el libreto “lesbiana” aparece con mayúsculas. ¿Por qué ese hincapié?

Aún no me lo ha preguntado nadie. Estoy loca por que me lo pregunten. Todas las letras en el libreto están hechas adrede, con más versos que en la propia canción. Son pensamientos, es como el diario de esta persona que escribe y hace conjeturas. Esa canción es un monólogo que te lleva a la conclusión de que el verde es el color del campeón, es la esperanza, el futuro… Vivimos en un mundo que lo único que hace es crear asesinos, crear hijos de puta, seres malvados… en esta situación lo único que se provoca es que nos levantemos contra el otro. En esta canción digo: “La religión es la mejor mentira para aplacar mi corazón mareado con todo tipo de entretenimiento”.... (continua)
A la mierda las instituciones
(continua)
4/3/2017 - 13:20
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Êxodo

Êxodo
2016
Horizonte

Lyrics: Teresa Salgueiro
Music: Teresa Salgueiro | RuiLobato, Óscar Torres, Marlon Valente | Graciano Caldeira

Internazionale
Numero 1194
3/9 marzo 2017

Playlist Pier Andrea Canei
Resistenza esoplanetaria

Teresa Salgueiro
Êxodo
La cantante dei MadreDeus in zona di guerra, tra raffiche di mitra, esplosioni e colonne di profughi.
Un lamento lirico alla ricerca di orizzonti di pace. Uno dei momenti più forti nel suo ultimo lavoro, O horizonte, in cui, scortata da un accordeon e pochi altri strumenti, ripercorre il mondo desolato dei migranti. Ha la memoria del fado, ma senza richiami alla tradizione se non nell’uso del portoghese, così naturalmente venato di toni malinconici. Toni che Salgueiro non asseconda mai troppo, opponendo una resistenza fatta di una sottile energia.
Aromas e flores
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2017 - 10:22
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Lisístrata

Lisístrata
(2015)
dall'EP "Anclas" del 2015

Si definiva "rappera di notte, poetessa di giorno e politologa a tratti", era considerata la nuova promessa dell'hip hop spagnolo, ma una malattia cardiaca se l'è portata via ieri, a soli 26 anni.

Ana Isabel García, andalusa, autrice di canzoni con una forte carica politica che mescolavano il linguaggio moderno del rap con la tradizione del flamenco, ci ha lasciato solo una manciata di canzoni (il suo primo album "Banzai" era previsto per la metà del 2017), tra cui questa interessante rivisitazione della Lisistrata, un vero e proprio manifesto politico femminista che cita la scrittrice Silvia Federici e il saggio Teoria di King Kong della scrittrice femminista francese Virginie Despentes.
Yo no camelo perfumes de Nina Ricci
(continua)
3/3/2017 - 23:28
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Adios Berta Cáceres Flores

Adios Berta Cáceres Flores
Hoy dia 8 de Marzo 2016, el dia de la mujer en todo el mundo, dejo este homenaje, a una mujer valiente como ninguna, que lucho por los derechos humanos, por la naturaleza y el cosmos, gracias Berta!!!

Berta Isabel Cáceres Flores (Honduras, 4 marzo 1971, 1972 o 1973 – La Esperanza, 3 marzo 2016) è stata un'ambientalista e attivista honduregna.

Leader del popolo indigeno Lenca e co-fondatrice del Consiglio delle organizzazioni popolari ed indigene dell'Honduras (COPINH), è stata insignita di diversi premi, tra cui il Goldman Environmental Prize 2015, per la campagna di salvaguardia ambientale con cui è riuscita a evitare la costruzione di una diga sul Río Gualcarque,[6] considerato sacro dai Lenca, ad opera di una joint venture tra la compagnia honduregna DESA e la cinese Sinohydro, il più gran costruttore di dighe al mondo. Dopo anni di minacce, è stata assassinata nella sua casa da intrusi armati nelle prime ore del 3 marzo 2016.
Berta era esa mujer
(continua)
inviata da dq82 3/3/2017 - 22:32
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All We Need Is Peace and Love

All We Need Is Peace and Love
2016
People are Confusion
(continua)
inviata da dq82 3/3/2017 - 22:27
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Mandela Thanks

Mandela Thanks
Free Africa

Mandela hombre de gran corazon e inteligencia nos enseño a todos como trabajar por la paz y la libertad, gracias MANDELA POR TODO!!!
Mandela we always
(continua)
inviata da dq82 3/3/2017 - 22:12
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Jerusalén

Jerusalén
Desde aqui un grito por la paz...los pueblos no deben enfrentarse, ni por religiones ni por odios, solo deseo que reine el amor el respeto la igualdad y los derechos humanos, la tierra es de todos y hemos llegado a un punto que no se puede soportar, lleno de unas multinacionales que es como una grave enfermedad, los jovenes solo sueñan con marcas y cosas superfluas, que falta de entendimiento y cultura, asi no se puede vivir con tantas clases de personas que necesitan atencion y caridad y nadie las atiende, muy triste!
Jerusalén Jerusalén
(continua)
inviata da dq82 3/3/2017 - 22:05
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Minarets

Minarets
Album: Remember Two Things (1993)

Written about the persian gulf war (1990-1991), specifically how minarets were used to broadcast air raid sirens in baghdad, while americans sat safely in their living rooms watching the missile attacks on CNN like it was a fireworks show. The song reminds it wasn't a show, it was people dying.
Santa Maria choose your children
(continua)
inviata da Amy 3/3/2017 - 02:27
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Torino è la mia città

Torino è la mia città
[1982]
La canzone che dà il titolo al primo ed unico EP di questa band punk oi! Torinese composta da Tony (basso), Nico (batteria), Franco (chitarra) e Piero (voce). Prodotti da Giulio Tedeschi, pioniere della musica underground.
Piero è Piero Maccarino, scomparso prematuramente nel 1999. A lui gli Statuto dedicarono la loro “Fiore nel cemento”
Nico è Nicola Paparella, ovvero Papa Nico, poi percussionista negli Africa Unite

Torino è la mia città, la più “disoccupata” del nord Italia, con una percentuale che è esattamente la media del tasso di disoccupazione globale del paese...

Torino è la mia città, quella dove un quinto della ricchezza prodotta in un anno va nelle tasche di poco più del 3% della popolazione (almeno, stando a quello che costoro dichiarano...)

Torino è la mia città, quella dove circa 150.000 persone, oltre il 15% della popolazione, guadagnano meno di 1.000 euro al mese,... (continua)
Crescer nella noia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2017 - 22:01
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Primo Levi: Nulla rimane della scolara di Hiroshima

Primo Levi: Nulla rimane della scolara di Hiroshima
20 novembre 1978
Primo Levi, Ad ora incerta, Garzanti, Milano



Sadako Sasaki ( (佐々木禎子, Sasaki Sadako?); Hiroshima, 7 gennaio 1943 – Hiroshima, 25 ottobre 1955) fu una sopravvissuta al bombardamento atomico di Hiroshima del 6 agosto 1945.

La piccola Sadako si trovava a casa, a circa 1,7 chilometri di distanza dal luogo dell'esplosione. Crescendo divenne forte e atletica, ma nel 1954, all'età di undici anni, mentre si stava allenando per un'importante gara di corsa, fu colta da vertigini e cadde a terra. Le fu diagnosticata una grave forma di leucemia, conseguenza delle radiazioni della bomba atomica.

La sua migliore amica, Chizuko Hamamoto, le parlò di un'antica leggenda secondo cui, chi fosse riuscito a creare mille gru - uccello simbolo di lunga vita - con la tecnica dell'origami avrebbe potuto esprimere un desiderio. Chizuko stessa realizzò per lei la prima, Sadako continuò nella... (continua)
Poiché l'angoscia di ciascuno è la nostra
(continua)
inviata da dq82 2/3/2017 - 11:09
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I didn't raise my boy to be a soldier

I didn't raise my boy to be a soldier
based on lyrics by Alfred Bryan
Hebrew version: Eli Bijaoui
Arabic translation: Shireen Daniel Music: Mika Danny

We would like to share with you Rana – Arab-Jewish women's choir's renewed version of the song "I didn't raise my boy to be a soldier" - the lyrics of which are based on a song that was written during World War 1 in the USA by Alfred Bryan and Al Piantadosi, with a new melody composed by Mika Danny. The song is sung in Hebrew, Arabic & English and has an option for subtitles in French, German, Spanish, Portuguese & Italian.
לא גידלתי את בני להיות חייל,
(continua)
inviata da Idan Toledano 1/3/2017 - 23:10
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Días y flores

Días y flores
[1974]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
La canzone che dà il titolo al suo album del 1975
Testo trovato su Cancioneros.com

Come per L’œuf dur (La grasse matinée)‎ di Prévert, anche questi versi di Rodríguez mi hanno ricordato quelli della Carta d'identità del poeta palestinese ‎Mahmoud Darwish:

“…non odio nessuno e neppure rubo
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.”
Si me levanto temprano,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/2/2017 - 23:18
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Sueño con serpientes

Sueño con serpientes
[1974]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
L'introduzione parlata è la versione spagnola di una strofa dalla “Kantate zu Lenins Todestag”, la “Cantata in morte di Lenin” di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
Nell'album di Silvio Rodríguez intitolato “Días y flores”, pubblicato nel 1975
Interpretata anche da Luis Eduardo Aute, Mercedes Sosa, León Gieco e Los Bunkers
Testo trovato su Cancioneros.com

Sul sito carusopascoski trovo una bella descrizione di questa canzone, messa in relazione con il 25 aprile e con Stefano Giaccone e i suoi Franti, mitico gruppo hardcore folk torinese degli anni 80:

Qui la storia di una delle più belle canzoni antifasciste che conosca, sulla forma più subdola e pericolosa di fascismo che si insinua anche nelle più celebrate democrazie: l’imperialismo. Buona liberazione!

Un pomeriggio d’estate, in un prato fresco dietro a una casa di campagna, ho ascoltato con... (continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/2/2017 - 22:54
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El Aguante

El Aguante
(2014)
Album: MultiViral

“El Aguante” transporta a distintas regiones y matices a través de una canción que plantará bandera dentro de un espacio universal. Nos habla de ciencia, anatomía, la hambruna, las guerras, la represión, el racismo, los embates de la naturaleza, los fenómenos astrales, los modelos económicos, el abuso de poder, las dictaduras y las ejecuciones.

Sobre la canción, René dijo que “nace gracias a las influencias musicales celta-irlandesas. Irlanda tiene fama de ser un país lleno de tabernas (pubs) y de gente feliz, que trabaja duro, peculiarmente capaces de tolerar la bebida”.
Genius
Nacimos para aguantar lo que el cuerpo sostiene
(continua)
27/2/2017 - 21:49
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Gloria

Gloria
(2015)
feat. Camila Moreno

Canzone dedicata a Gloria Lagos, giovane militante dei MIR (Movimiento de Izquierda Revolucionaria) madre di tre figli, arrestata nel 1974, violentata e uccisa dagli sbirri del regime di Pinochet mentre era al terzo mese di gravidanza.
Desespero, terror.
(continua)
26/2/2017 - 22:19
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Maquinas sin dios

Maquinas sin dios
(2015)
Album: Mala Madre

“Aquí la búsqueda del sentido va por el lado más religioso, entregándole simbolismo a cosas y matándonos por ello. Un paganismo de lo ritual, lo natural, de entregarle un sentido al porvenir. “Yo vi la sangre, yo vi los cuerpos…” hace alusión a los 43 de México; traté de imaginar eso o lo que pasó en Auschwitz, ¿Cómo la humanidad logra hacer estas cosas? Yo prefiero ser, me considero, una maquina con Dios. Porque yo tuve una experiencia con Dios… y fue increíble, es algo que va más allá de la religión, es místico, es algo de una experiencia propia que va más allá de ti y logras sentirte parte de algo más grande, como la naturaleza o el universo”.

Camila Moreno
Todos los feos viven en mí
(continua)
26/2/2017 - 21:48
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Libres y estupidos

Libres y estupidos
Primo singolo dal disco "Mala Madre" della cantautrice cilena (2015)

“Es una crítica a la sociedad, a los políticos. Me cuesta hablar de temas puntuales, pero refleja una sensación de todo, de las guerras, las dictaduras, de las opciones humanas que hemos tomado con nuestra libertad, ¿de verdad somos libres? Pero hacemos tantas estupideces, la guerra en Irak donde se mató a gente, la misma humanidad destruye las cosas tratándole de entregar un sentido a esa destrucción. Somos bastante estúpidos”.

Camila Moreno

Me pudro como un niño envejeciendo
(continua)
26/2/2017 - 21:40
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Millones

Millones
(2009)
Album: Almismotiempo

“Millones”, canción de Camila Moreno, por la cual fue nominada a mejor canción alternativa en los grammy latino, es un tema que Camila lo canta con rabia, como un grito de confrontación hacia la “maquina”, que utiliza al pueblo manteniendolo vivo para su conveniencia, dejándolo morir cuando ya no lo necesita, haciendo creer a la multitud que son los salvadores.

Camila Moreno en el festiva del Huaso de Olmue dedicó la canción

“A la gente que cree que que puede
comprar todo con
dinero, incluso a un país”,


una clara alusión al empresario-presidente Sebastian Piñera, quien es además dueño de la estación de televisión “chilevisión” que trasmite el festival.

desde mi libertad
Una vida se apaga porque le estorba
(continua)
26/2/2017 - 21:26
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Ciudadana del mundo

Ciudadana del mundo
Disco: Depura (2015)
feat Carmen Lienqueo
Somos las venas abiertas
(continua)
26/2/2017 - 17:53
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Corrido de Donald Trump (El Donald de Alambre)

Corrido de Donald Trump (El Donald de Alambre)
Buenos días, señores,
(continua)
inviata da adriana 26/2/2017 - 10:14
Percorsi: Donald Trump
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Ke Sakihitin Awasis

Ke Sakihitin Awasis
[2015]

Album :POWER IN THE BLOOD

"Title is in the Cree language and it means “I love you, Baby.” I dedicate it to all the generations of Indigenous people who keep Native America alive in our hearts, in our cultures, and in our actions towards our most sacred mother, Nature."
He’s not like a stranger he’s more like a vision you’d seen
(continua)
inviata da adriana 26/2/2017 - 09:48
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The Uranium War

The Uranium War
[2015]

Album :POWER IN THE BLOOD

"A true story from within the American Indian movement.
This is a prequel to my other song “Bury My Heart at Wounded Knee,” and I dedicate it to the family of the late Anna Mae Aquash whom I mention in both songs. A real tragedy."
Ay ha ay ha yo Ho
(continua)
inviata da adriana 26/2/2017 - 09:37
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Marcha del ERP

anonimo
La Marcha del ERP fue el himno oficial del Ejército Revolucionario del Pueblo (más conocido por su abreviatura "ERP") grupo guerrillero y estructura militar del Partido Revolucionario de los Trabajadores, liderado por Mario Roberto Santucho, en la Argentina, durante los años 1970.
Por las sendas argentinas
(continua)
inviata da adriana 25/2/2017 - 10:11
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Eredi della Sconfitta

Eredi della Sconfitta
Eredi della Sconfitta può sembrare un titolo pessimista e disilluso: nulla di più lontano dal vero. Fronte Unico parte da una considerazione realista: l’antagonismo italiano del 2017 nasce dalle sconfitte di chi lo ha preceduto. Se ancora stiamo a parlare di femminismo, antifascismo, antisessismo e antirazzismo allora chi ci ha preceduto ha fallito. Ma forti di questo, possiamo continuare la lotta, ereditare la sconfitta passata di mano in mano dalla Resistenza al G8 di Genova per arrivare alla vittoria.
La titletrack che apre LP, infatti, parla proprio di questo, di chi sono le persone che ancora combattono per un mondo più giusto e della necessità di trasformare la sconfitta in vittoria. Figli della Resistenza e del revisionismo storico, della strategia della tensione e della violenza di Stato che non è mai stata processata che raccolgono e fanno tesoro degli errori delle generazioni che li hanno preceduti per combattere ancora finché non ci sarà più sconfitta.
Figli della Resistenza di una storia riscritta
(continua)
inviata da Stefano 25/2/2017 - 07:52
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Giuliano

Giuliano
2011
Mi porteranno via



Salvatore Giuliano, uomo dai contorni misteriosi, accusato di brigantaggio, Colonnello dell'E.V.I.S. [Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia] la sua vita, come la sua morte, sono legate a quella che molti considerano la prima strage di stato [Portella della Ginestra -1 maggio 1947].

Giuliano, quasi involontariamente, sembra sia un personaggio chiave in quella che potrebbe essere una ricerca di identità. L'identità di un Paese.
Le radici di un'intera nazione sana non dovrebbero fondarsi su una mistificazione dei fatti, soprattutto se essi sono legati a filo doppio alla sua costituzione, perchè ciò comporterebbe il grosso rischio di una identità dissociata, al limite della schizofrenia. Un'esigenza forse tutta da chiarire, questa sulla nostra identità di stato, mai appagata e quanto mai attuale: proprio in questi giorni si riesuma il cadavere di... (continua)
Attento un ti firari, ca l'amico ti pò trariri!
(continua)
inviata da dq82 24/2/2017 - 15:52
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Io non ti voto più

Io non ti voto più
2013
Oggi ho deciso,
(continua)
inviata da dq82 24/2/2017 - 15:40
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Senza dire niente (mio padre)

Senza dire niente (mio padre)
2012
Chi si accontenta muore

Dedicata al giornalista Beppe Alfano, vittima di mafia nel 1993
Mio padre entrava in camera la sera, mai la solita ora
(continua)
inviata da dq82 24/2/2017 - 15:38
Percorsi: Mafia e mafie
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Gelato in febbraio

Gelato in febbraio
2010
Storie di non lavoro

E’ la sera del 23 Febbraio 1986. Luca ed un amico, giovani militanti e studenti universitari non ancora ventenni, stanno correndo per prendere la filovia in Piazzale Lugano, quartiere Bovisa di Milano. In un altro punto della stessa piazza, alcune persone discutono prima con calma e poi sempre più animatamente e scoppia una rissa. Una delle persone coinvolte è un agente fuori servizio in forza alla Digos. La rissa è un susseguirsi di pestaggi e discussioni e dopo oltre quindici minuti finisce senza che l’agente chiami rinforzi. Due delle persone coinvolte fuggono in auto ed il poliziotto incapace di affrontare la situazione con la ragione e l’autorità richieste, estrae la sua pistola d’ordinanza ed in posizione di tiro, facendo arbitrariamente e illegittimamente uso delle armi, spara ad altezza d’uomo per colpire i fuggitivi. Uno dei proiettili ferisce a morte... (continua)
23 di febbraio, piazzale Lugano,
(continua)
inviata da Dq82 24/2/2017 - 07:04
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Soffriamo! Ne' giorni che il popolo langue (Inno anarchico)

Soffriamo! Ne' giorni che il popolo langue (Inno anarchico)
[1878]
Sapevamo già che Giovanni Pascoli compose un'ode all'anarchico Passannante, sfortunato attentatore di Umberto I nel 1878, la cui missione fu portata a termine da Gaetano Bresci una ventina d'anni dopo... Quel sentimento di solidarietà con il mancato regicida, poi fatto marcire in carcere, costò a Pascoli qualche settimana di galera ma il suo componimento non sopravvisse se non nel verso «Con la berretta d'un cuoco faremo una bandiera», con riferimento ad uno dei mestieri praticati dal Passannante...

Ignoravo però completamente che il Pascoli in quello stesso 1878 compose per l'Internazionale anarchica un inno che invece ci è giunto. Lo ha scoperto una decina d'anni fa Elisabetta Graziosi, studiosa dell'Università di Bologna, scartabellando tra i volumi della biblioteca di palazzo Filomarino a Napoli, dove visse quel Benedetto Croce che di Pascoli era stato un detrattore e che in... (continua)
Soffriamo! Ne’ giorni che il popolo langue
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2017 - 22:46
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All for You Sophia

All for You Sophia
(2004)
lato B del singolo "Take Me Out" tratto dal primo album della band scozzese

In realtà avremmo dovuto inserire questa canzone il 28 giugno 2014, in occasione del centenario dell'attentato di Sarajevo, ma non l'abbiamo fatto e rimediamo oggi. I Franz Ferdinand sono una rock band scozzese che prende il nome dalla vittima dell'attentato che fu il casus belli della Grande Guerra. Si esibiscono spesso con alle spalle il classico ritratto di Gavrilo Princip, l'attentatore di Sarajevo.

Forse questa canzoncina non è esattamente contro la guerra, ma racconta la storia dell'attentato dal punto di vista del principe ereditario che si rivolge prima di morire all'amata moglie Sofia e si immagina il disastroso futuro che si profila con la sua morte (Europe's going to weep...). Nient'altro che una canzone pop, ma che ha certamente qualcosa da dire su come l'attentato di Sarajevo sia entrato a... (continua)
Bang, bang, Gavrilo Princip
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 23/2/2017 - 22:39

A un poeta, dolcissimo

A un poeta, dolcissimo
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Mi ammalia un dolcissimo poeta
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2017 - 12:10

Minaccia di chiusura: manifestazione a Cagliari

Minaccia di chiusura: manifestazione a Cagliari
[primi anni 70]
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Fiorirono i mandorli
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/2/2017 - 13:18
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Sigue caminando

Sigue caminando
2014
Contratiempos

La terra sta diventando un deserto...
Dicen que en otro tiempo
(continua)
inviata da dq82 22/2/2017 - 11:25
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Bomba nucleare

Bomba nucleare
2008
Domino
Στη Βαγδάτη στη Περσία
(continua)
inviata da Stratos Diamantis 22/2/2017 - 09:07

La povertà, figlio

La povertà, figlio
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
La povertà è la gamba spezzata dall’autopala,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/2/2017 - 08:41
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Mare varcandu

Mare varcandu
Album: It/Aliens (2016)
Lu mare è prufundu, lu jundi luntani
(continua)
inviata da Letizia 21/2/2017 - 23:17

Dio è rosso

Dio è rosso
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Ho visto
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2017 - 23:14
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Supercapitalism

Supercapitalism
[2007]
Parole e musica di Wynton Learson Marsalis (1961-), trombettista, compositore e docente di musica jazz afroamericano.
Brano facente parte dell'album “From the Plantation to the Penitentiary”, con Carlos Henriquez (contrabbasso), Ali Jackson (batteria), Dan Nimmer (pianoforte), Walter Blanding (sax tenore e soprano) e Jennifer Sanon (voce)

Propongo questo bel pezzo come Extra, vista la sua soggettiva, ma forse varrebbe bene un CCG se si considera che il Supercapitalism è il mandante di quasi tutte le guerre e di quasi tutti i mali che affliggono l'umanità...

Bravissima la Jennifer Sanon.
Gimme that. Gimme this.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2017 - 22:55
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Qualsevol nit pot sortir el sol

Qualsevol nit pot sortir el sol
(1975)
dal secondo album del "cantautore galattico" catalano Jaume Sisa.

Jaume Sisa è un personaggio assolutamente eccentrico e particolare nella galassia della Nova Cançó catalana. Autore di canzoni immaginifiche e surreali, si autodefinisce "cantautore galattico". Le sue canzoni devono qualcosa a Dylan ma anche a Frank Zappa e alla beat generation.

Il suo primo successo, la sua canzone più famosa, è questa "Qualsevol nit pot sortir el sol" (Ogni notte può venir fuori il sole), un invito a un party notturno a cui partecipano personaggi dei fumetti, delle fiabe e dei cartoni animati. Solo apparentemente una canzone per bambini, è una canzone di sogno e amicizia, con un messaggio di pace e di accoglienza. Sin dalla sua pubblicazione nel fatidico 1975 (anno cruciale per la Spagna che vide la morte del dittatore e l'avvio della transizione democratica), il pubblico non tardò a identificarsi... (continua)
Fa una nit clara i tranquil·la,
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 21/2/2017 - 22:39

Gwerz Gigi Ontanetti

Gwerz Gigi Ontanetti
[21 febbraio 2017]
[21 e viz-C'hwevrer 2017]

Avevo pensato di ricordare, qua dentro, Pierluigi Ontanetti con un breve scritto, ché le cose lunghe e pallose non gli piacevano per niente. Era un uomo d'azione, Gigi; l'ultima volta che l'ho visto, quasi alla fine, era a manifestare davanti al Comune di Bagno a Ripoli in una giornata torrida d'inizio agosto, l'anno scorso, in una mattina da tregenda cominciata all'alba con il paventato sgombero del libero podere di Mondeggi, e proseguita con il vero sgombero manu militari dello squat di via Toselli. Gigi era arrivato non so come, con la bombola dell'ossigeno attaccata; non ce la faceva quasi più a respirare, ma era lì. Mi disse che lo stavano per mettere in un “moritoio”, parole sue, ovvero in una residenza per malati terminali. Della sua vita e di quel che aveva fatto conoscevo delle cose a macchia di leopardo, delle sue cose non si “beava”.... (continua)
Ur werz nevez evitañ, ur werz a zo savet
(continua)
inviata da Richard Gwenndour 21/2/2017 - 22:04
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Fuma el camin

Fuma el camin
Proprio questa mela gialla che tengo nella mano (cosa praticamente quotidiana nel luogo dove mi trovo a dimorare di questi tempi) oggi mi ha riportato alla mente che la colonna sonora de "La Cotogna di Istambul" è stato il testamento musicale di Alfredo: Dunje Ranke. Dove anche Vinicio Capossela si unisce alla Confraternita della Cotogna......"distruggimento, codice oscuro, ribollimento, turca parola, turco dominio, fegato ombroso...sillabe oscure, nero lamento...separazione, terra perduta, fuga di ebrei verso l'Oriente dove cavalca la mezzaluna, neri Balcani...il romancero di Sarajevo......." (Kara Sevdah)
Flavio Poltronieri 21/2/2017 - 15:28
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Shoot The Dog

Shoot The Dog
Per un'ampia panoramica del danno che questo brano+video decisamente irriverente ma altrettanto coraggioso (e - col senno di poi - quanto mai centrato: armi di distruzione di massa, anyone?) arrecò a George Michael:

http://www.george.michael.szm.com/Esec...

All'interno di questa rassegna stampa vi è anche una lettera aperta inviata dall'artista il 4 luglio 2002 ai media, complementare rispetto alle sue parole che aprono la pagina di CCG dedicata a Shoot The Dog:

"The song and video in question, "Shoot The Dog", is definitely not an attempt to express anti-American sentiment, nor an attempt to condone the actions of Al-Qaida. I have lived with an American citizen for the past six years, and have had a home there for the past 10. And I would never knowingly disrespect the feelings of a nation, which has suffered so much loss, so recently, for any reason. The debate which I hope to encourage... (continua)
Alberta Beccaro - Venezia 21/2/2017 - 14:58
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Manifestation pacifique

Manifestation pacifique
Bonjour,

Cette chanson pourrait sans doute utilement figurer aussi dans le parcours sur la guerre d'Algérie.
Antonello Lambertucci 21/2/2017 - 14:44
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Nel pozu María Luisa [En el pozo María Luisa, o Santa Bárbara bendita]

anonimo
Nel pozu María Luisa [En el pozo María Luisa, <i>o</i> Santa Bárbara bendita]
Nas minas de São João: La versione portoghese / La versión portuguesa / A versão portuguesa



En Alentejo, Portugal se canta en ciertas ocasiones una canción que se atribuye a los mineros alentejanos de Aljustrel. Su título es "Nas minas de São João", aunque también se la conoce simplemente como "Hino dos mineiros alentejanos".
Lo curioso es que en portugués, roxo significa morado y no rojo, por lo que "traigo la camisa roxa de la sangre de los compañeros" es una proposición rara. Eso una vez que la sangre fresca es bermeja, mientras que la vieja es castaña, pero jamás morada. Es muy probable, pues, que esta canción alentejana provenga de la original astur, y no al revés. Las componentes musicales, ésas, son muy semejantes. [sp.wikipedia]
NAS MINAS DE SÃO JOÃO
(continua)
inviata da Dq82 21/2/2017 - 12:22
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Canción de Grimau

Canción de Grimau
11 agosto 2014
JULIÁN GRIMAU
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/2/2017 - 09:00
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Gortoz a ran

Gortoz a ran
Visto che qui un link rimanda a Lisa Gerrard, non sarebbe cosa "buona e giusta" che qualcuno iniziasse ad occuparsi anche della mirabie opera dei Dead Can Dance, che ne dite?
Flavio Poltronieri 20/2/2017 - 22:58




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