Lingua   
Lista semplice
Mostra filtri
Lingua
Percorso
Data

Prima del 2017-3-29

Rimuovi tutti i filtri
Downloadable! Video!

White People and the Damage Done

White People and the Damage Done
[2013]
Title track dell'album del 2013 (Alternative Tentacles prod.), con la band “The Guantanamo School Of Medicine”

Più esplicito di così!?! Ce n'è per tutti! Una bella sintesi di alcuni decenni di storia recente...
White people and the damage done
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/3/2017 - 22:10
Downloadable! Video!

Night Flight

Night Flight
[1971]
Scritta in gran parte dal bassista e tastierista John Paul Jones, con Jimmy Page e Robert Plant
Originariamente composta per “Led Zeppelin 4” e poi scivolata in “Physical Graffiti” del 1975

Esistono brani dei Led Zeppelin che non siano immortali?
Forse sì, sicuramente pochissimi, ma questo è tra i tanti indimenticabili di certo, e per di più fino a qualche minuto fa non sapevo che fosse una CCG/AWS. Già, perchè “Volo di notte” parla di un ragazzo che cerca di sfuggire al servizio militare. Mica lo dico io, l'ha detto Robert Plant, qui più smagliante che mai...

Proprio a John Paul Jones dobbiamo gran parte del merito per quel che riguarda la successiva canzone, ovvero la dinamica "Night Flight (Volo Notturno)". Come molto spesso avviene quando è il bassista a dettare legge, la canzone mette in risalto la sezione ritmica della band. Cosicché, sono la batteria di Bonzo e l'organo... (continua)
I received a message from my brother across the water
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/3/2017 - 21:42
Percorsi: Disertori

Canción sobre el hombre blanco, del pueblo Piaroa

Canción sobre el hombre blanco, del pueblo Piaroa
Canto del popolo Piaroa (o Kuakua) nativo della Colombia e del Venezuela, riportato in spagnolo da Eduardo Galeano nella sua “Memoria del fuego”, tomo primo, Los nacimientos, 1982.


El agua del río está mala.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/3/2017 - 12:02

Pika moj Ameriqì

anonimo
Pika moj Ameriqì
[19° secolo]
Uno dei tanti canti del kurbèt, termine turco che significa emigrazione e che designa la diaspora albanese, raccolti e tradotti in italiano da Gëzim Hajdari (1957-), poeta, scrittore, giornalista ed esule albanese in Italia.
Nella raccolta “I canti del kurbèt - Këngët e kurbetit” (ignoro se sia già stata pubblicata)
Testo trovato su L'Ombra delle Parole - Rivista Letteraria Internazionale


I canti del kurbèt rappresentano i canti popolari albanesi della migrazione durante l’occupazione Ottomana (1468–1912, quest’ultimo anno dell’Indipendenza dell’Albania dalla Turchia). Due anni fa, il sottoscritto diede alle stampe I Canti dei nizam (i canti dei soldati albanesi che combattevano per l’Impero dei Sultani di Istanbul), edito da Besa, 2012. Sono due opere monumentali della memoria collettiva del Paese delle Aquile, nonché parte integrante della memoria della cultura europea.... (continua)
E po seç na u hap një kurbet i ri
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/3/2017 - 08:22

Zunë yjet po rrallojnë

anonimo
Zunë yjet po rrallojnë
[19° secolo]
Uno dei tanti canti del kurbèt, termine turco che significa emigrazione e che designa la diaspora albanese, raccolti e tradotti in italiano da Gëzim Hajdari (1957-), poeta, scrittore, giornalista ed esule albanese in Italia.
Nella raccolta “I canti del kurbèt - Këngët e kurbetit” (ignoro se sia già stata pubblicata)
Testo trovato su L'Ombra delle Parole - Rivista Letteraria Internazionale


I canti del kurbèt rappresentano i canti popolari albanesi della migrazione durante l’occupazione Ottomana (1468–1912, quest’ultimo anno dell’Indipendenza dell’Albania dalla Turchia). Due anni fa, il sottoscritto diede alle stampe I Canti dei nizam (i canti dei soldati albanesi che combattevano per l’Impero dei Sultani di Istanbul), edito da Besa, 2012. Sono due opere monumentali della memoria collettiva del Paese delle Aquile, nonché parte integrante della memoria della cultura europea.... (continua)
Zunë yjet po rrallojnë
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/3/2017 - 08:09

L'orribile naufragio della Katër i Radës

L'orribile naufragio della Katër i Radës
[28 marzo 2017]
scritta sull'aria di quando si scappava noialtri,
ovvero del Tragico naufragio del vapore Sirio

E così sono passati vent'anni da quel ventotto marzo del '97, quando una brillante azione congiunta della marina militare italiana, con la fregata Zeffiro e la corvetta Sibilla, riuscì, dopo epica lotta marinara nel Canale di Otranto,ad avere la meglio su una carretta arrugginita albanese, l'ex motosilurante Katër i Radës (”Quattro in Rada”), rubata da alcuni criminali nel porto di Saranda per trasbordare in Italia una massa di disperati che scappavano dall'Albania, allora in preda al caos. Ora l'Albania si qualifica per gli Europei di calcio, se hai bisogno di qualcosa per il tuo telefonino o per il computer ti risponde il call center da Tirana, prima o poi entrerà nell'Unione Europea (ci vorrà pur qualcuno per sostituire il Regno Unito...) e le macchine ci hanno pure le targhe... (continua)
Da Valona,
(continua)
28/3/2017 - 23:33

U nisa, o shokë

anonimo
U nisa, o shokë
[19° secolo]
Uno dei tanti canti del kurbèt, termine turco che significa emigrazione e che designa la diaspora albanese, raccolti e tradotti in italiano da Gëzim Hajdari (1957-), poeta, scrittore, giornalista ed esule albanese in Italia.
Nella raccolta “I canti del kurbèt - Këngët e kurbetit” (ignoro se sia già stata pubblicata)
Testo trovato su L'Ombra delle Parole - Rivista Letteraria Internazionale


I canti del kurbèt rappresentano i canti popolari albanesi della migrazione durante l’occupazione Ottomana (1468–1912, quest’ultimo anno dell’Indipendenza dell’Albania dalla Turchia). Due anni fa, il sottoscritto diede alle stampe I Canti dei nizam (i canti dei soldati albanesi che combattevano per l’Impero dei Sultani di Istanbul), edito da Besa, 2012. Sono due opere monumentali della memoria collettiva del Paese delle Aquile, nonché parte integrante della memoria della cultura europea.... (continua)
U nisa, o shokë
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/3/2017 - 13:43
Downloadable! Video!

28-03-1997

28-03-1997
[2009]
Scritta da Ermal Meta, Giovanni Colatorti, Emanuele Diana, Berardino Rubini
Nell'album d'esordio del gruppo barese fondato nel 2007 e scioltosi nel 2013, dopo una fugace apparizione al festival di Sanremo nel 2010.

La Fame di Camilla hanno una particolarità: la storia del cantante Ermal Meta, che ha i suoi natali in Albania e da piccolo con la famiglia ha attraversato quello stretto braccio di Adriatico che lo separava da Bari alla ricerca di una vita migliore. La composizione dei testi e la profondità delle musiche, le macchie di sangue e le cicatrici sulla pelle e sul cuore, la fuga da una prigione a cielo aperto da cui è impossibile scappare e la ricostruzione di un’infanzia interrotta, la speranza e l’orgoglio di chi ce l’ha fatta sono frammenti di suoni che non prescindono dal ricordo di questo viaggio verso l’ignoto.

E ciò si riscontra in particolar modo nella meravigliosa... (continua)
Carne e sale
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/3/2017 - 10:11
Downloadable! Video!

La ballata di Laika

La ballata di Laika
[1975]
Parole di Beppe Chierici
Musica di Daisy Lumini
Nell’album di Daisy Lumini e Beppe Chierici intitolato “Il paese dei bambini con la testa”, pubblicato da I Dischi Dello Zodiaco

Per la storia di Laika si veda l'omonima canzone dei Mecano
Sono Laika una bianca cagnolina
(continua)
inviata da dq82 27/3/2017 - 12:42
Downloadable! Video!

È la guerra

È la guerra
1975
Il tempo degli dei

Autori: Donatello, Gianfranco Manfredi
Il sole
(continua)
inviata da dq82 26/3/2017 - 19:06

D'nanz na mànn

D'nanz na mànn
A Faeto, in provincia di Foggia, un paesino con poco più di 600 abitanti, vent'anni dopo la morte di Federico II, avvenuta nel 1250, gli Angioini inviarono un corpo di cavalieri scelti per annientare l'ultimo drappello di soldati saraceni fedeli all'imperatore svevo. Così nacquero Faeto e Celle di San Vito, dove ancora oggi giovani e anziani parlano la lingua di quei cavalieri: il franco-provenzale. Faeto e Celle di San Vito rappresentano aree linguistiche molto particolari perché la lingua che si parla non è semplice francese, ma il francese che si parlava ottocento anni fa. Molte associazioni attive sul territorio cercano di preservare l'utilizzo del franco-provenzale. E da qualche anno anche la Provincia ha istituito anche uno sportello per la salvaguardia della lingua, favorendo la pubblicazione di libri in lingua e invitando studiosi da tutto il mondo.

Repubblica.it
"Indifferenza", "Egoismo", Violenza"
(continua)
inviata da dq82 26/3/2017 - 18:23

Ciant' d' lo spatrià

A Faeto, in provincia di Foggia, un paesino con poco più di 600 abitanti. Vent'anni dopo la morte di Federico II, avvenuta nel 1250, gli Angioini inviarono un corpo di cavalieri scelti per annientare l'ultimo drappello di soldati saraceni fedeli all'imperatore svevo. Così nacquero Faeto e Celle di San Vito, dove ancora oggi giovani e anziani parlano la lingua di quei cavalieri: il franco-provenzale. Faeto e Celle di San Vito rappresentano aree linguistiche molto particolari perché la lingua che si parla non è semplice francese, ma il francese che si parlava ottocento anni fa. Molte associazioni attive sul territorio cercano di preservare l'utilizzo del franco-provenzale. E da qualche anno anche la Provincia ha istituito anche uno sportello per la salvaguardia della lingua, favorendo la pubblicazione di libri in lingua e invitando studiosi da tutto il mondo.

Repubblica.it

"Bisogna aver vissuto... (continua)
P'tutt' l' vi d' lu munn' n' stun ciam'nan:
(continua)
inviata da dq82 26/3/2017 - 18:15
Downloadable! Video!

Da Ursi (Storia vera)

Da Ursi (Storia vera)
1978
A mio nonno ambulante

Sicuramente vera dall'inizio alla fine (purtroppo) la storia degli operai della ditta Orsi di Tortona prestigiosa fabbrica di trattori la cui produzione è stata adattata anche per funzioni belliche nella seconda guerra mondiale
Da Ursi j'uperai i ruscan fort
(continua)
inviata da dq82 26/3/2017 - 00:05
Downloadable! Video!

E dibenn miz Gwengolo

E dibenn miz Gwengolo
[1977]

Da: Glenmor "E dibenn miz gwengolo"
Le Chant DU Monde LDX 74647

Nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1976, Yann-Kel Kernaleguen, a 22 anni è saltato in aria a Chateaulin, mentre si apprestava a compiere un attentato contro il sito militare di Ti-Voujeret nel Finistère. Secondo Thierry Vareilles, autore dell'Enciclopedia del terrorismo internationale, stava in realtà cercando di disinnescarla perché si era accorto che una donna stava portando a passeggio il suo cane nei paraggi, secondo la versione della polizia esplose solo perché era un dilettante....... Yann-Kel riposa a Quimper. In suo ricordo, a mia conoscenza, all'epoca vennero scritte tre canzoni da quelli che sono stati tre Giganti Bretoni: oltre a “E dibenn miz Gwengolo” da Glenmor anche “Gwerz Ti Vougeret” (“Il lamento di Ti Vougeret”) da Youenn Gwernig incisa nel LP “E kreiz an noz” (“Cuore della notte”) e “Maro evit... (continua)
Er bloavezh c'hwezek ha tri-ugent
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 25/3/2017 - 20:05
Downloadable! Video!

Dottrina in musica

Dottrina in musica
[1886]
Versi di Carlén Mûṡi (Carlo Musi, 1851-1920), canzonettista ed attore dialettale bolognese
Musica di Egberto Tartarini
Nel volume “El mi canzunètt”, Brugnoli editore, Bologna 1902
Testo trovato su Mûṡica bulgnaiṡa

Carlo Musi è considerato l'inventore della canzunàtt bulgnaiṡi, la canzone dialettale bolognese.
Musi – che scriveva durante le pause del suo noioso lavoro impiegatizio alle Regie Poste – fu arguto scrittore ma soprattutto un impenitente biasanot, letteralmente “colui che mastica la notte”, cioè un gaudente nottambulo, frequentatore di locali e di allegre compagnie, amante della buona tavola e del buon vino. (da Storia e memoria di Bologna)
Quella che segue è una delle sue poche canzunètt scritta in italiano.
E' stata ripresa recentemente da Joe Fallisi che nella sua versione ne potenzia, se possibile, il messaggio anticlericale e antiautoritario.
Un cardinal recatosi a Lugo di Romagna
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/3/2017 - 14:09
Downloadable! Video!

Shock in My Town

Shock in My Town
[1998]
Versi di Manlio Sgalambro
Musica di Franco Battiato
Nell'album intitolato “Gommalacca”

1998: L'umanità, colpita dall'inguaribile ed eterno morbo del tempo, si avvicina inesorabilmente alle porte del Terzo Millennio, ma le nubi sull'avvenire sembrano ben lungi dal diradarsi: la tecnologia ed il progresso, con i quali l'uomo aveva spadroneggiato sul pianeta fino a poco tempo fa, si sono ribellati al controllo del loro creatore minacciando la Fine Del Mondo. La popolazione mondiale, soggiogata dai potenti a suon di ipnotici reality show e ingannevoli messaggi pubblicitari, sembra non volersi accorgere di quanto le stia succedendo attorno. In mezzo a quest'Apocalisse di Fine Millennio si erge una voce, un grido solitario, un urlo esasperato che racchiude in sé tutto il disprezzo contro il Male Contemporaneo: "...Shock in my town, shock in my town, velvet underground..." ; la voce che... (continua)
Shock in my town
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/3/2017 - 12:04
Downloadable! Video!

Il Legapenista

Il Legapenista
2017
"Il Nuovo Cantacronache n°2"
Testo Beppe Chierici
Musica Giuseppe Mereu

Realizzato da Cenacolo di Ares Edizioni
in collaborazione con Materiali Musicali e Irma Records

Registrato al Sound Station Studios da Luca e Francesco Veroni
Anche lui è un Matteo, il bellissimo Salvini,
(continua)
inviata da dq82 25/3/2017 - 09:50
Downloadable! Video!

1947

1947
Per farvi una opinione leggete l'esodo di Petacco
Tommaso 25/3/2017 - 05:31
Downloadable! Video!

L'enfant soldat

L'enfant soldat
[2006]
Parole e musica di Gérard Manset
Nell'album intitolato “Obok”
Enrôlé de force
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/3/2017 - 09:21
Downloadable! Video!

Aqualung

Aqualung
Bella traduzione, bravo, compimenti e grazie
Renato 24/3/2017 - 06:48
Downloadable!

Inno degli ex combattenti patrioti

Inno degli ex combattenti patrioti
Ho trovato qui quello che pare il testo originale di Péret...
HYMNE DES ANCIENS COMBATTANTS PATRIOTES
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2017 - 22:45

Il blues della cella di prigione

Il blues della cella di prigione
[1969]
Versi di Joe Fallisi, sulla melodia di Prison Cell Blues di Blind Lemon Jefferson (1928)
Nell'album “L'uovo di Durruti”, realizzato nel 2014.
Testo trovato sul sito Nel vento

Ignoro chi sia la “Spiga Madù” che compare alla fine del brano...
Grigio il cielo, grigia la cella
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2017 - 22:31
Downloadable! Video!

Tirez pas sur le soleil

Tirez pas sur le soleil
[1990]
Parole e musica di Christian Paccoud (1954-), cantautore ed accordeonista francese
Nella musicassetta d'esordio, intitolata «Cerise Time Tour 90»
Testo trovato sul sito dell'autore
Deux mille ans de bagarres
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2017 - 21:43
Downloadable! Video!

Tu montes un mur?

Tu montes un mur?
Parole e musica di Christian Paccoud (1954-), cantautore ed accordeonista francese
Interpretata anche da Isabelle Aubret
Testo trovato sul sito dell'autore
Déjà l’esprit quitte ses habits durs
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2017 - 21:36
Downloadable! Video!

Alep Syriacon Valley

Alep Syriacon Valley
2017
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)

Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records, per un progetto che vedrà succedersi ben cinque album... (continua)
Per il sole l’uomo è uguale
(continua)
inviata da dq82 23/3/2017 - 19:47

Monsieur Capital

Monsieur Capital
[1852]
Parole e musica di Gustave Mathieu de la Nièvre (1808-1877), poeta, chansonnier et goguettier francese
Testo trovato su Les Amis de Bizeau

L'autore si firmava come “condamné politique honoraire”
Gustave Mathieu ripubblicò questa canzone il 9 marzo 1870, mentre il Secondo Impero tirava le cuoia e si profilavano all'orizzonte la guerra contro Prussia ed Austria e la rivolta sociale culminata nella Comune di Parigi del 1871.
Je suis la force et la puissance
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2017 - 14:36
Downloadable! Video!

Tubel Trophy

Tubel Trophy
Chanson allemande alémanique – Tubel Trophy – Baby Jail – Boris Koller – 1992

Une chanson en « Schweizerdeutsch », en allemand alémanique, qui raconte l’histoire– ainsi au moins ai-je pu comprendre de la traduction de l’allemand par Google – d’un gros et hautain nazi local, d’un prototype du grand buveur de bière et animateur de bar (et, comme nous savons, l’inventeur même du nazisme s’est lancé en offrant des bières dans un bar de Munich en 1923 – voir à ce propos la chanson française Mr Pif Paf lequel, au cours d’une de ses interminables beuveries, assaisonnées d’insultes aux immigrés, aux noirs et aux homos, se laisse convaincre de participer à un trophée de survie dans la jungle, une compétition pour les vrais hommes… Il ne reviendra jamais plus raconter des conneries dans son bar préféré, où il sera vite oublié et remplacé par un autre idiot décérébré comme lui.

Dialogue maïeutique

J’imagine,... (continua)
LE TRIOMPHE DE L’IDIOTIE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/3/2017 - 12:39
Downloadable! Video!

Soleil levant

Soleil levant
[1931]
Versi di Eugène Bizeau (1883-1989), poeta e chansonnier anarchico
Interpretata da Rosalie Dubois nella sua antologia della canzone di protesta intitolata “Chants d’espoir et de révolte”
Testo trovato su Les Amis de Bizeau
Debout! Ceux dont l'âpre détresse
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2017 - 09:28
Video!

Al carcere

Al carcere
[tra il 1594 ed il 1597]
Versi di Tommaso Campanella (1568-1639), filosofo, teologo, poeta e frate domenicano italiano.
Musica di Joe Fallisi (2007)

Una poesia che Tommaso Campanella scrisse all'epoca del suo terzo, e non ultimo, processo per eresia, quando si trovava nel carcere dell'inquisizione a Roma.
Il primo arresto di Campanella risale al 1591. Ne seguirono molti altri, e detenzioni, e terribili torture, fino alla condanna definitiva, nel 1599, al carcere a vita (scampò alla morte solo fingendosi pazzo). Poi 27 anni di prigionia a Napoli, all'inizio dei quali, nel 1602, scrisse la sua opera più famosa, “La Città del Sole”. Nel 1626 la scarcerazione, quindi la fuga in Francia nel 1634 e la morte pochi anni dopo.

Ovvero, come sia quasi inevitabile che chi non si accontenta delle opinioni comuni, chi ama la verità e la professa, rischi di finire molto male, se va bene nel fondo di un'umida cella, dove il Potere esercita la sua “tirannia segreta” su tutti coloro che hanno osato pensare liberamente e diversamente...
Come va al centro ogni cosa pesante
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2017 - 23:15
Downloadable! Video!

Canção da Terra

Canção da Terra
[2002]
Parole e musica di Pedro Munhoz
Nel suo disco intitolato “Cantigas de Andar Só”
Ripresa nel 2011 da Fernando Anitelli e dal suo gruppo O Teatro Mágico nel loro album intitolato “A Sociedade do Espetáculo”, ispirato al saggio “La société du spectacle” del filosofo francese Guy Debord, pubblicato nel 1967.
Tudo aconteceu num certo dia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2017 - 22:18
Downloadable! Video!

Como nossos pais

Como nossos pais
Canzone bellissima ed interpretazione struggente di Elis Regina! Traduzione fedele al testo originale.
Giuseppe Maria 22/3/2017 - 14:55
Downloadable! Video!

Nadja

Nadja
22-3-2017 13:43
NADJA
(continua)
22/3/2017 - 13:43

Canção dos Sem-Terra

Canção dos Sem-Terra
Ho trovato questa poesia/canzone e vorrei dedicarla a Waldomiro Costa Pereira, dirigente del Partido dos Trabalhadores (PT), assassinato ieri a Parauapebas, nel Parà.

Waldomiro Costa Pereira si trovava ricoverato in ospedale, in rianimazione, per le consequenze di un attentato che aveva appena subìto... Un commando di sicari è piombato sul nosocomio, ha disarmato la vigilanza e sequestrato il personale sanitario e poi si sono diretti al letto dove giaceva Waldomiro e l'hanno ucciso a colpi di pistola. Aveva 52 anni. L'operazione ha richiesto sicuramente qualche tempo ma la polizia non è intervenuta e gli assassini si sono dileguati indisturbati a bordo di un SUV blindato.
Un delitto vigliacco, l'ennesimo di decine di cui ogni anno in Brasile sono vittime indigeni, contadini, ambientalisti e sindacalisti impegnati nella riforma agraria e nella lotta contro i latifondisti.
A enxada sobe e desce na terra encharcada
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2017 - 11:29
Video!

La Sainte Alliance des peuples

La Sainte Alliance des peuples
[1818]
Versi di Pierre-Jean de Béranger (1780-1857), poeta e musicista parigino
Sull'aria di “Du Dieu des bonnes gens”, dello stesso de Béranger.

Ottobre-novembre 1818. In seguito al congresso di Aix-la-Chapelle e al pagamento da parte della Francia di un forte indennizzo di guerra, le truppe di Prussia, Austria e Russia lasciano finalmente il territorio francese che occupavano dal 1814.
J’ai vu la Paix descendre sur la terre,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2017 - 09:27
Downloadable! Video!

Luglio, agosto, settembre (nero)

Luglio, agosto, settembre (nero)
Immortale

mortale 22/3/2017 - 07:59
Video!

Jag ville åka till öknen

Jag ville åka till öknen
22-3-2017 04:27
VORREI ANDARE NEL DESERTO
(continua)
22/3/2017 - 04:27
Video!

Il sogno di Piero

Il sogno di Piero
Canzone meravigliosa!!!

Roberto Deiana 21/3/2017 - 21:59
Video!

Som en stormvind

Som en stormvind
21-3-2017 21:15
COME UN VENTO TEMPESTOSO
(continua)
21/3/2017 - 21:15
Video!

J'ai embrassé un flic

J'ai embrassé un flic
L'abbraccio di Renaud – pure al netto dell'ironia (che c'è) – esprimeva probabilmente soltanto un umanissimo moto di «simpatia», nato dentro una fortissima emozione collettiva. Succede. Ho invece ripensato alle parole di Žižek, quando ho letto sul Corriere di oggi che «siamo tutti sbirri» (don Ciotti). Ecco, magari proprio tutti no.
L.L. 21/3/2017 - 21:00
Video!

My Hometown

My Hometown
Sempre bellissime le vostre note di lettura, anche per me che ho "consumato" con l'ascolto, vinili e cd del Boss
Livia 21/3/2017 - 18:18
Video!

Som en duva

Som en duva
21-3-2017 17:51

“Il testo è stato scritto come acclamazione per i profughi politici arrivati qui dall'America Latina, e che sono diventati nostri amici. Oggi, si capisce che cantare è più difficile; il testo dovrebbe significare che si vuole che gli immigrati siano cacciati fuori dal paese. Quando fu scritto questo testo, questo non era un problema. Tutti i latinoamericani che conoscevano volevano tornare nel proprio paese il prima possibile per continuare la lotta contro le dittature militari sostenute dagli USA. Björn cantava spesso la canzone e la fece conoscere in Norvegia.” (Commento a “Sånger i tiden” [Canzoni nel tempo], 2001)
COME UNA COLOMBA
(continua)
21/3/2017 - 17:52
Video!

Soweto

Soweto
1985
ANC Galan [Svensk Rock Mot Apartheid]
För varje dröm som skjuts till döds
(continua)
inviata da dq82 21/3/2017 - 12:41
Downloadable! Video!

I Shall Be Released

Versione svedese di Mikael Wiehe da Totta & Wiehe ‎– Dylan (2006)
I Shall Be Released
JAG SKA BLI FRI
(continua)
inviata da dq82 21/3/2017 - 12:27
Downloadable! Video!

Things Have Changed

Versione svedese di Mikael Wiehe da Totta & Wiehe ‎– Dylan (2006)
Things Have Changed
LÄNGESEN
(continua)
inviata da dq82 21/3/2017 - 12:24




hosted by inventati.org