Lo avevamo detto che ci avrebbe dato parecchio da lavorare; quindi abbiamo deciso già da ora di istituire il suo bel percorso, certi che riuscirà a far rimpiangere persino George W. Bush. Meglio non perdere tempo: Make America Shit!
Riccardo Venturi 29/1/2017 - 20:08
Sabbia e libertà
2010
L’ Associazione Jaima Sahrawi di Reggio Emilia presenta il libro "Sabbia e Libertà"; un viaggio musicale nei campi profughi Sahrawi con il gruppo musicale i Gasparazzo.
Musica di Iahya Sidahmed Embarak e Gasparazzo
Testi di Najem Alal e Alessandro Caporossi
Voce Sahrawi di Moufid
Sul popolo Saharawi si veda Radio Tindouf
L’ Associazione Jaima Sahrawi di Reggio Emilia presenta il libro "Sabbia e Libertà"; un viaggio musicale nei campi profughi Sahrawi con il gruppo musicale i Gasparazzo.
Musica di Iahya Sidahmed Embarak e Gasparazzo
Testi di Najem Alal e Alessandro Caporossi
Voce Sahrawi di Moufid
Sul popolo Saharawi si veda Radio Tindouf
Dal Sahara Occidentale
(continua)
(continua)
inviata da dq82 9/1/2017 - 09:46
In the Western World
[1972]
Nell’album “Bells, Boots and Shambles” pubblicato nel 1973
Una lunga suite composta di quattro parti (In The Western World - Jungle Lore - Coming Back, Western World Reprise)
Testo trovato su Antiwar literary and philosophical selections
Nell’album “Bells, Boots and Shambles” pubblicato nel 1973
Una lunga suite composta di quattro parti (In The Western World - Jungle Lore - Coming Back, Western World Reprise)
Testo trovato su Antiwar literary and philosophical selections
I wake my days, look at the world
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/1/2017 - 09:15
Paolo e Giovanni
2011
Testa a testa
Testa a testa
Sciauru d'alloru
(continua)
(continua)
inviata da dq82 8/1/2017 - 16:16
Percorsi:
Mafia e mafie
Villa Emma
2014
Esiste chi Resiste
Testo di Alessandro Caporossi
Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili
“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore
La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Esiste chi Resiste
Testo di Alessandro Caporossi
Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili
“…la parola umana si oppone alla morte…fa vivere anche chi non è più in vita, poiché anche la memoria è parola, e con la memoria noi salviamo dal caos dell’oblio chi non è più tra noi…"
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore
La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche... (continua)
Là, dove la mia memoria è cancellata
(continua)
(continua)
inviata da dq82 8/1/2017 - 14:55
Ils ont brûlé
Ils ont brûlé
Chanson française – Ils ont brûlé – Marco Valdo M.I. – 2017
Avant de parler de la chanson, Lucien l’âne mon ami, je reviens un instant sur son titre et sur son antienne.
D’accord, Marco Valdo M.I. Et pour dire quoi exactement ?
Ceci très exactement que cette chanson comme d’autres de celles que j’ai écrites, est bâtie sur une ritournelle qui me trotte en tête ou sur une chanson antérieure qui me sert de canevas. Ici, c’est une chanson de Léo Ferré qui sert de base à cette histoire : « Ils ont voté », dans laquelle Léo Ferré dit, notamment :
« Ils ont voté… et puis, après ? »
Ce qui pour moi reste la question centrale qui se pose à la « démocratie ». Il suffit de penser à quelques grands pays de notre monde… Je te laisse le choix.
Ici, il ne s’agit pas seulement de voter, mais aussi de brûler. Et ça sent.
Je raconte l’affaire pour qu’on situe la chanson. Elle se réfère... (continua)
Chanson française – Ils ont brûlé – Marco Valdo M.I. – 2017
Avant de parler de la chanson, Lucien l’âne mon ami, je reviens un instant sur son titre et sur son antienne.
D’accord, Marco Valdo M.I. Et pour dire quoi exactement ?
Ceci très exactement que cette chanson comme d’autres de celles que j’ai écrites, est bâtie sur une ritournelle qui me trotte en tête ou sur une chanson antérieure qui me sert de canevas. Ici, c’est une chanson de Léo Ferré qui sert de base à cette histoire : « Ils ont voté », dans laquelle Léo Ferré dit, notamment :
« Ils ont voté… et puis, après ? »
Ce qui pour moi reste la question centrale qui se pose à la « démocratie ». Il suffit de penser à quelques grands pays de notre monde… Je te laisse le choix.
Ici, il ne s’agit pas seulement de voter, mais aussi de brûler. Et ça sent.
Je raconte l’affaire pour qu’on situe la chanson. Elle se réfère... (continua)
Ils ont brûlé
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/1/2017 - 12:36
Costole rotte
2015
Niente che non va
Dedicata a Stefano Cucchi
Niente che non va
Dedicata a Stefano Cucchi
Costole rotte, bottiglie rotte
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/1/2017 - 23:02
The Sun Is Bored
[1970]
Parole e musica di Bill Fay
Nel suo album di debutto, “Bill Fay”, del 1970
A mio parere questa è una canzone contro quelli che uccidono e che decidono, contro il Potere, insomma...
Parole e musica di Bill Fay
Nel suo album di debutto, “Bill Fay”, del 1970
A mio parere questa è una canzone contro quelli che uccidono e che decidono, contro il Potere, insomma...
"Tally ho, let's go", said the leader of the chase
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/1/2017 - 21:00
Alealè
(2007)
Album: "Tutti contro tutti"
Album dedicato a Federico Aldovrandi
La brillante Alealè (autocitazione di una precedente traccia in francese del primo album Coule la vie), reca una spietata e lucidissima descrizione sociologica di una modernità odiosa e xenofoba, ossessionata dal sesso e ben felice di perdere la propria libertà a favore di una presunta sicurezza: "la libertà futura è un pompino in TV senza censura; e stazioni e parchi liberi d'albanesi arabi o simili, accade che la libertà è partecipazione agli utili", "e tutto questo controllare - dicono - è per la tua tranquillità".
Wikipedia
È una questione di divisa... io purtroppo sono come i cani, mi agito e abbaio quando vedo una divisa, che sia il postino, il benzinaio, uno sbirro o un finanziere o chiunque abbia una divisa con un cappello in testa mi girano i coglioni, non ci posso far niente, è più forte di me, poi è chiaro... (continua)
Album: "Tutti contro tutti"
Album dedicato a Federico Aldovrandi
La brillante Alealè (autocitazione di una precedente traccia in francese del primo album Coule la vie), reca una spietata e lucidissima descrizione sociologica di una modernità odiosa e xenofoba, ossessionata dal sesso e ben felice di perdere la propria libertà a favore di una presunta sicurezza: "la libertà futura è un pompino in TV senza censura; e stazioni e parchi liberi d'albanesi arabi o simili, accade che la libertà è partecipazione agli utili", "e tutto questo controllare - dicono - è per la tua tranquillità".
Wikipedia
È una questione di divisa... io purtroppo sono come i cani, mi agito e abbaio quando vedo una divisa, che sia il postino, il benzinaio, uno sbirro o un finanziere o chiunque abbia una divisa con un cappello in testa mi girano i coglioni, non ci posso far niente, è più forte di me, poi è chiaro... (continua)
Appeso al lampadario a testa in giù,
(continua)
(continua)
7/1/2017 - 19:45
Messaggio ai giovani
2012
Parole Note II Volume
Musica di Stylophonic
Parole Note II Volume
Musica di Stylophonic
E capisco che violenza genera violenza. Se voi vivete in un mondo che sentite violento, reagite con violenza. Lo capisco.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/1/2017 - 15:36
Ganz Deutschland im Fieber
Ganz Deutschland im Fieber
Juliane Werding – 1995
Alles Okay (1995)
M. Bärtels J. Werding / J. Werding M. Bärtels
Julianes Kommentar
Es ist eine Hymne an die Faulheit. Ich mache mich etwas lustig über die enge Latex-Sport-Bekleidung der Sportfanatiker, die leider keine Gewichtsklasse verschont. Ich wohne auf dem Land, und hier fährt man am Wochenende manchmal kilometerweit an buntgedreßten Leuten vorbei, die sich einen abstrampeln.
Letzte Aktualisierung: 26. December 2004 | www.juliane-werding.de ||
Juliane Werding – 1995
Alles Okay (1995)
M. Bärtels J. Werding / J. Werding M. Bärtels
Julianes Kommentar
Es ist eine Hymne an die Faulheit. Ich mache mich etwas lustig über die enge Latex-Sport-Bekleidung der Sportfanatiker, die leider keine Gewichtsklasse verschont. Ich wohne auf dem Land, und hier fährt man am Wochenende manchmal kilometerweit an buntgedreßten Leuten vorbei, die sich einen abstrampeln.
Letzte Aktualisierung: 26. December 2004 | www.juliane-werding.de ||
Sonntagsmorgens, wenn die Sonne lacht,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/1/2017 - 14:05
Suola ja noaiddi
anonimo
Raccolta da Jakob Fellman a Utsjoki [Ohcejohka], nell'estremo nord della Finlandia, circa verso il 1830.
Fonte: Jakob Fellman, Anteckningar under min vistelse i Lappmarken, parte 2, Lappska sånger och sagor (in traduzione svedese). Borgå (Porvoo), P. Wiederholm, 1844. Riedizione: 1906, Helsingfors, Finska Litteratursällskapets Tryckeri, II, pp. 254-259
Testo Sami: Otto Donner, Lappalaisia lauluja, Helsinki 1876, pp. 155 ss.
Collected by Jakob Fellman in Utsjoki [Ohcejohka], Northern Finland, about 1830.
Source: Jakob Fellman, Anteckningar under min vistelse i Lappmarken, Part 2, Lappska sånger och sagor (in a Swedish translation). Borgå (Porvoo), P. Wiederholm, 1844. Reissue: 1906, Helsingfors, Finska Litteratursällskapets Tryckeri, II, pp. 254-259
Sami text: Otto Donner, Lappalaisia lauluja, Helsinki 1876, pp. 155 ff.
The monumental collection of memories, naturalistic observations... (continua)
Fonte: Jakob Fellman, Anteckningar under min vistelse i Lappmarken, parte 2, Lappska sånger och sagor (in traduzione svedese). Borgå (Porvoo), P. Wiederholm, 1844. Riedizione: 1906, Helsingfors, Finska Litteratursällskapets Tryckeri, II, pp. 254-259
Testo Sami: Otto Donner, Lappalaisia lauluja, Helsinki 1876, pp. 155 ss.
Collected by Jakob Fellman in Utsjoki [Ohcejohka], Northern Finland, about 1830.
Source: Jakob Fellman, Anteckningar under min vistelse i Lappmarken, Part 2, Lappska sånger och sagor (in a Swedish translation). Borgå (Porvoo), P. Wiederholm, 1844. Reissue: 1906, Helsingfors, Finska Litteratursällskapets Tryckeri, II, pp. 254-259
Sami text: Otto Donner, Lappalaisia lauluja, Helsinki 1876, pp. 155 ff.
The monumental collection of memories, naturalistic observations... (continua)
"Seuraava laulu, josta vaan otan otteita, koska sen 160 säkeessä ei ole mitään erittäin merkillista, tarkoittaa Fellmanin tuuman mukaan taistelua uudin-asukasten, jotka tahtoivat anastaa maalohkoa, ja vanhan omistajan, noidan, välillä. Pakanalliset käsitteet ovat kuten edellisessä laulussa vielä kokonaan vallalla. Jokaisella todellisella noidalla täytyy ainakin olla se voima, että voi muuttautua eläinhaamuun." [1]
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + RV 7/1/2017 - 11:05
Việt Nam tôi đâu?
2012
IN MAY 2011, THREE CHINESE GUNBOATS opened fire on Vietnamese fishing vessels near the uninhabited Spratly islands in the South China Sea. This was only the last of numerous confrontations between the two countries, which both claim sovereignty over the remote, but resource-rich islands.
Foreign aggression is not something new to the Vietnamese people. After numerous and long periods of occupation through the country’s history, the fear of yet another invasion has become a national trauma. The incident at Spratly sparked off mass protests in the capital Hanoi, where people took to the streets demanding reactions against the Chinese hostility. The government however, responded by breaking up the demonstrators by force, including mass arrests and police violence against the protesters.
Viet Khang was 34 years old and living in My Tho, a small city in southern Vietnam, far away from... (continua)
IN MAY 2011, THREE CHINESE GUNBOATS opened fire on Vietnamese fishing vessels near the uninhabited Spratly islands in the South China Sea. This was only the last of numerous confrontations between the two countries, which both claim sovereignty over the remote, but resource-rich islands.
Foreign aggression is not something new to the Vietnamese people. After numerous and long periods of occupation through the country’s history, the fear of yet another invasion has become a national trauma. The incident at Spratly sparked off mass protests in the capital Hanoi, where people took to the streets demanding reactions against the Chinese hostility. The government however, responded by breaking up the demonstrators by force, including mass arrests and police violence against the protesters.
Viet Khang was 34 years old and living in My Tho, a small city in southern Vietnam, far away from... (continua)
Việt Nam Ơi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/1/2017 - 10:44
The Healing Day
[2012]
Parole e musica di Bill Fay
Nell'album “Life is People”
Un Giorno del Giudizio, ma molto lontano dall'Apocalisse...
Bellissima e disarmante nella sua semplicità musicale e concettuale, più che “evangelica”.
Parole e musica di Bill Fay
Nell'album “Life is People”
Un Giorno del Giudizio, ma molto lontano dall'Apocalisse...
Bellissima e disarmante nella sua semplicità musicale e concettuale, più che “evangelica”.
It'll be O.K.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/1/2017 - 22:51
We the People....
Album: We got it from Here... Thank You 4 Your service (2016)
Parole da Genius
batteria campionata da "Behind the Wall of Sleep" dei Black Sabbath
Una delle canzoni più politiche dell'album, "We the People..." (il cui titolo riprende ironicamente l'incipit della Costituzione statunitense), affronta i problemi della violenza poliziesca contro la comunità nera ed il razzismo del neo eletto Donald Trump.
Released three days after the election, A Tribe Called Quest’s new album, “We got it from Here…Thank You 4 Your service” makes statement after artful statement about racism in the United States. Additionally, the members of the group are Muslim and bring the fight against growing Islamophobia into their rhymes.
Aside from being a statement on the injustices committed against people of color, Tribe’s “We The People” offers a solution. The lyrics call out the propensity to turn a blind... (continua)
Parole da Genius
batteria campionata da "Behind the Wall of Sleep" dei Black Sabbath
Una delle canzoni più politiche dell'album, "We the People..." (il cui titolo riprende ironicamente l'incipit della Costituzione statunitense), affronta i problemi della violenza poliziesca contro la comunità nera ed il razzismo del neo eletto Donald Trump.
Released three days after the election, A Tribe Called Quest’s new album, “We got it from Here…Thank You 4 Your service” makes statement after artful statement about racism in the United States. Additionally, the members of the group are Muslim and bring the fight against growing Islamophobia into their rhymes.
Aside from being a statement on the injustices committed against people of color, Tribe’s “We The People” offers a solution. The lyrics call out the propensity to turn a blind... (continua)
[Verse 1: Q-Tip]
(continua)
(continua)
6/1/2017 - 20:54
Sad Affair
1993
33 Revolutions per Minute
33 Revolutions per Minute
Once upon a time there was
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/1/2017 - 19:32
Percorsi:
I conflitti Irlandesi
Ay Tenochtitlán!
1991
¡Que no se extinga la llama!
Tenochtitlán (o México-Tenochtitlán) fu la capitale dell'impero azteco. Fondata nel 1325, sorgeva su un'isola nel lago Texcoco, nell'attuale Messico centrale. La città fu rasa al suolo nel 1521 dai conquistadores spagnoli: sulle sue macerie fu costruita Città del Messico e nel corso dei secoli gran parte del lago Texcoco fu prosciugato.
¡Que no se extinga la llama!
Tenochtitlán (o México-Tenochtitlán) fu la capitale dell'impero azteco. Fondata nel 1325, sorgeva su un'isola nel lago Texcoco, nell'attuale Messico centrale. La città fu rasa al suolo nel 1521 dai conquistadores spagnoli: sulle sue macerie fu costruita Città del Messico e nel corso dei secoli gran parte del lago Texcoco fu prosciugato.
Esta es una historia como muchas otras más
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/1/2017 - 16:03
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
La Source
La Source
Chanson française – La Source – Isabelle Aubret – 1968
Interprète : Isabelle Aubret
Auteurs : Henry Djian – Guy Bonnet
La Source, Lucien l’âne mon ami, est certainement une des plus belles chansons du répertoire de langue française, une source sourçant tout droit d’une légende répercutée par un film suédois ; intitulé en français : La Source. Cependant, pour la commenter, il eût mieux valu une fille ou une femme ou une ânesse, bref, un être du genre féminin, car, vois-tu, Lucien l’âne mon ami, nous autres, avec nos sabots – mes gros et tes petits – nous sommes trop sujets à certaine pesanteur et nous manquons, je tel dis en vérité, un peu de légèreté. Notre habitude est grande de mettre les pieds dans le plat et je vais m’empresser de le faire à l’instant.
M’est avis, Marco Valdo M.I., que tu tournes autour du pot ou comme on dit chez nous, tu touilles. Alors, viens-en... (continua)
Chanson française – La Source – Isabelle Aubret – 1968
Interprète : Isabelle Aubret
Auteurs : Henry Djian – Guy Bonnet
La Source, Lucien l’âne mon ami, est certainement une des plus belles chansons du répertoire de langue française, une source sourçant tout droit d’une légende répercutée par un film suédois ; intitulé en français : La Source. Cependant, pour la commenter, il eût mieux valu une fille ou une femme ou une ânesse, bref, un être du genre féminin, car, vois-tu, Lucien l’âne mon ami, nous autres, avec nos sabots – mes gros et tes petits – nous sommes trop sujets à certaine pesanteur et nous manquons, je tel dis en vérité, un peu de légèreté. Notre habitude est grande de mettre les pieds dans le plat et je vais m’empresser de le faire à l’instant.
M’est avis, Marco Valdo M.I., que tu tournes autour du pot ou comme on dit chez nous, tu touilles. Alors, viens-en... (continua)
Elle chante au milieu du bois,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/1/2017 - 15:43
Camaradas
1977
Canto para todos
Adattamento di una poesia di Gabriel Celaya, un canto di speranza durante gli anni bui della dittatura franchista
Canto para todos
Adattamento di una poesia di Gabriel Celaya, un canto di speranza durante gli anni bui della dittatura franchista
Camaradas
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/1/2017 - 15:32
Ohmerica
(2016)
Album: Monolith of Phobos
Cantata da Sean Lennon, figlio di John Lennon e Yoko Ono, accompagnato in questa avventura sperimentale dal leader dei Primus, Les Claypool, una canzone psichedelica e apertamente politica sulla sorveglianza di massa da parte del governo degli Stati Uniti. "Abbiamo tutto sotto controllo / leggiamo la tua mail e intercettiamo il tuo telefono / e se non ti garba, mandiamo i droni!".
Album: Monolith of Phobos
Cantata da Sean Lennon, figlio di John Lennon e Yoko Ono, accompagnato in questa avventura sperimentale dal leader dei Primus, Les Claypool, una canzone psichedelica e apertamente politica sulla sorveglianza di massa da parte del governo degli Stati Uniti. "Abbiamo tutto sotto controllo / leggiamo la tua mail e intercettiamo il tuo telefono / e se non ti garba, mandiamo i droni!".
Oh...America
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 4/1/2017 - 23:58
The Drums of War
Feat. Jon Forman
Album: Brother's Keeper
Album: Brother's Keeper
The drums of war are marching in
(continua)
(continua)
4/1/2017 - 23:46
Ignorance Is Bliss
(2004)
Album: The Big Eyeball in the Sky
Beata Ignoranza! Una canzone apertamente politica da questo supergruppo sperimentale capitanato da Les Claypool dei Primus.
Album: The Big Eyeball in the Sky
Beata Ignoranza! Una canzone apertamente politica da questo supergruppo sperimentale capitanato da Les Claypool dei Primus.
When Jesus saw the pain
(continua)
(continua)
4/1/2017 - 23:38
Marching on Ferguson
(2014)
Parole e musica di Tom Morello
Canzone di solidarietà ai manifestanti di Ferguson che protestano per l'assassinio di Michael Brown da parte di un poliziotto nell'estate del 2014. Tutti i proventi della canzone sono devoluti al movimento Black Lives Matter.
Parole e musica di Tom Morello
Canzone di solidarietà ai manifestanti di Ferguson che protestano per l'assassinio di Michael Brown da parte di un poliziotto nell'estate del 2014. Tutti i proventi della canzone sono devoluti al movimento Black Lives Matter.
No peace and no patience
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 4/1/2017 - 23:24
Veremos a Dolores
1977
Spanien
Canzone dedicata al ritorno in Spagna dall'Esilio di Dolores Ibárruri Gómez (Gallarta, Vizcaya, 9 de diciembre de 1895-Madrid, 12 de noviembre de 1989), proveniente da una famiglia di minatore fu un membro importante del partito comunista spagnolo. Durante la guerra civile fu soprannominata la "Pasionaria". Fu lei a formulare il famoso slogan "No pasaran!". Con la sconfitta e la fine della guerra civile fu costretta all'esilio in Unione Sovietica. Tornò in Spagna dopo la morte di Franco nel 1975.
Spanien
Canzone dedicata al ritorno in Spagna dall'Esilio di Dolores Ibárruri Gómez (Gallarta, Vizcaya, 9 de diciembre de 1895-Madrid, 12 de noviembre de 1989), proveniente da una famiglia di minatore fu un membro importante del partito comunista spagnolo. Durante la guerra civile fu soprannominata la "Pasionaria". Fu lei a formulare il famoso slogan "No pasaran!". Con la sconfitta e la fine della guerra civile fu costretta all'esilio in Unione Sovietica. Tornò in Spagna dopo la morte di Franco nel 1975.
Sí, veremos a Dolores a caminar
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/1/2017 - 20:18
Mañana cuando yo muera
2012
Kalekumeak
Il 27 settembre 1975, in Spagna, il regime franchista assestava gli ultimi colpi prima della caduta definitiva. Cinque militanti antifascisti vennero giustiziati a Madrid, Barcellona e Burgos, per fucilazione.
Ad essere uccisi furono cinque giovani attivi nella lotta al regime, condannati e giustiziati con un processo farsa: si chiamavano José Humberto Baena, José Luis Sánchez Bravo, Ramón García Sanz (militanti del FRAP), Juan Paredes Manot (Txiki) e Ángel Otaegui (appartenenti alla formazione ETA).
Si veda anche Al alba
Kalekumeak
Il 27 settembre 1975, in Spagna, il regime franchista assestava gli ultimi colpi prima della caduta definitiva. Cinque militanti antifascisti vennero giustiziati a Madrid, Barcellona e Burgos, per fucilazione.
Ad essere uccisi furono cinque giovani attivi nella lotta al regime, condannati e giustiziati con un processo farsa: si chiamavano José Humberto Baena, José Luis Sánchez Bravo, Ramón García Sanz (militanti del FRAP), Juan Paredes Manot (Txiki) e Ángel Otaegui (appartenenti alla formazione ETA).
Si veda anche Al alba
Quien me iba a decir que esto iba a pasar
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/1/2017 - 19:58
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
If You're There
[2016]
Lyrics and Music: Yaser Ramadam
Testo e musica: Yaser Ramadam
Yaser Ramadam: Voce / Voice
Francesco Staccioli: Chitarra / Guitar
Di Yaser, ovvero il giovane Yaser Ramadam, si sa poco o nulla, probabilmente per sua riservatezza. Si sa però benissimo che ha una voce splendida, e che dal febbraio 2015 è il vocalist dei Killer Queen, la cover band ufficiale italiana dei Queen formatasi fin dal 1995. Dalle notizie avute, pare che If you're There sia la prima canzone scritta e cantata in proprio da Yaser, che nel video vediamo accompagnato dal giovanissimo chitarrista Francesco Staccioli. Una canzone che, nel suo spirito, riprende dichiaratamente il messaggio pacifista e antireligioso di John Lennon, contro ogni "fede", contro ogni intolleranza. Se il buon giorno si vede dal mattino, c'è da augurarsi che Yaser, oltre a fare ottimamente il suo lavoro nei Killer Queen, continui a scrivere e cantare anche le sue canzoni... [AXXIS]
Lyrics and Music: Yaser Ramadam
Testo e musica: Yaser Ramadam
Yaser Ramadam: Voce / Voice
Francesco Staccioli: Chitarra / Guitar
Di Yaser, ovvero il giovane Yaser Ramadam, si sa poco o nulla, probabilmente per sua riservatezza. Si sa però benissimo che ha una voce splendida, e che dal febbraio 2015 è il vocalist dei Killer Queen, la cover band ufficiale italiana dei Queen formatasi fin dal 1995. Dalle notizie avute, pare che If you're There sia la prima canzone scritta e cantata in proprio da Yaser, che nel video vediamo accompagnato dal giovanissimo chitarrista Francesco Staccioli. Una canzone che, nel suo spirito, riprende dichiaratamente il messaggio pacifista e antireligioso di John Lennon, contro ogni "fede", contro ogni intolleranza. Se il buon giorno si vede dal mattino, c'è da augurarsi che Yaser, oltre a fare ottimamente il suo lavoro nei Killer Queen, continui a scrivere e cantare anche le sue canzoni... [AXXIS]
I've never been so sure
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 3/1/2017 - 08:13
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Morta per autoprocurato aborto
(1976)
Dal primo album della Nannini una canzone esplicitamente femminista.
Dal primo album della Nannini una canzone esplicitamente femminista.
La stanza tua piena di fiori
(continua)
(continua)
2/1/2017 - 18:48
Rap di fine secolo
(Luca Rustici, Paolo Costa, Loredana Bertè)
dall'album "Un pettirosso da combattimento" (1997), titolo tratto da un verso de La domenica delle salme di De André
Un album con una storia travagliata che in origine doveva essere prodotto da Renato Zero, che spingeva per un disco più pop, e fu mandato a quel paese dalla Berté che reincise tutte le canzoni dell'album. Per controversie legali questa canzone fu eliminata dalla scaletta della seconda edizione del disco.
dall'album "Un pettirosso da combattimento" (1997), titolo tratto da un verso de La domenica delle salme di De André
Un album con una storia travagliata che in origine doveva essere prodotto da Renato Zero, che spingeva per un disco più pop, e fu mandato a quel paese dalla Berté che reincise tutte le canzoni dell'album. Per controversie legali questa canzone fu eliminata dalla scaletta della seconda edizione del disco.
Adesso basta con l'andare,
(continua)
(continua)
2/1/2017 - 00:35
Darlin' Be Home Soon
(1966)
Parole e musica di John Sebastian
Dalla colonna sonora del film di Francis Ford Coppola You're a Big Boy Now
Famosa anche la versione di Joe Cocker
La canzone, che John Sebastian cantò anche a Woodstock nel 1969 quando il cantante, che si trovava al festival come spettatore, fu ingaggiato all'ultimo momento per salire sul palco con una chitarra acustica prestata da Tim Hardin, in attesa che i tecnici riparassero l'impianto elettrico danneggiato dalla pioggia per l'esibizione di Santana.
Il pubblico di Woodstock per la maggior parte non conosceva la canzone, ma fu subito coinvolto dall'esibizione di Sebastian, e interpretò la canzone come una canzone d'amore contro la guerra.
La storia completa della canzone si può leggere sul Wall Street Journal.
Parole e musica di John Sebastian
Dalla colonna sonora del film di Francis Ford Coppola You're a Big Boy Now
Famosa anche la versione di Joe Cocker
La canzone, che John Sebastian cantò anche a Woodstock nel 1969 quando il cantante, che si trovava al festival come spettatore, fu ingaggiato all'ultimo momento per salire sul palco con una chitarra acustica prestata da Tim Hardin, in attesa che i tecnici riparassero l'impianto elettrico danneggiato dalla pioggia per l'esibizione di Santana.
Il pubblico di Woodstock per la maggior parte non conosceva la canzone, ma fu subito coinvolto dall'esibizione di Sebastian, e interpretò la canzone come una canzone d'amore contro la guerra.
La storia completa della canzone si può leggere sul Wall Street Journal.
Come
(continua)
(continua)
1/1/2017 - 22:14
Realtà n. 1
[1964]
Una canzone dei Bit-Nik che va oltre le solite dichiarazioni d'intenti dei vari "Manifesti beat", qui si parla proprio di una realtà sbagliata da cambiare (da correggere, dice più prudentemente il testo) con azioni concrete ("sperare senza lottare...").
Notevole anche dal punto di vista musicale, un brano ispirato alla prima psichedelia, molto ritmico e tutto basato sul supporto dell'organo elettronico Vox.
Alberto Truffi su Musica&memoria
Una canzone dei Bit-Nik che va oltre le solite dichiarazioni d'intenti dei vari "Manifesti beat", qui si parla proprio di una realtà sbagliata da cambiare (da correggere, dice più prudentemente il testo) con azioni concrete ("sperare senza lottare...").
Notevole anche dal punto di vista musicale, un brano ispirato alla prima psichedelia, molto ritmico e tutto basato sul supporto dell'organo elettronico Vox.
Alberto Truffi su Musica&memoria
Non si cambia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/1/2017 - 19:17
Indian Givers
2016
Peace trail
Indian Givers, già lanciato da un videoclip minimale e sublime che unisce riprese televisive e immagini girate con il telefonino da un Neil in versione YouTuber, è la protesta contro un oleodotto costruito sulle terre dei Nativi
Peace trail
Indian Givers, già lanciato da un videoclip minimale e sublime che unisce riprese televisive e immagini girate con il telefonino da un Neil in versione YouTuber, è la protesta contro un oleodotto costruito sulle terre dei Nativi
There's a battle raging on the sacred land
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/12/2016 - 13:18
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani, Guerra alla Terra
Il lavoro cieco
2016
Il fiore inverso
feat. [[|Paolo Fresu]]
È il brano più apertamente politico di questa raccolta, in cui i versi spietatamente dipingono lo scenario di una sconfitta ormai consumata, dalle cui ceneri però, inopinatamente, spunta ostinata la speranza concreta di una nuova utopia.
Lo spoken di Voce si fa quasi sussurrato, assume toni e intenzioni da melanconica fiaba, in aperto contrasto con la durezza dei contenuti, con la riproposta ossessiva dell’ormai datato slogan “lavorare meno, lavorare tutti”, che nel finale del refrain si trasforma nell’assai più radicale e disperato “vivere tutti, morire meno”, mentre la tromba di Fresu dialoga fittamente con lo struggente violoncello di Adele Pardi e Nemola struttura con la chitarra di Dario Comuzzi uno spazio sonoro sfumato e risonante di echi.
Il fiore inverso
feat. [[|Paolo Fresu]]
È il brano più apertamente politico di questa raccolta, in cui i versi spietatamente dipingono lo scenario di una sconfitta ormai consumata, dalle cui ceneri però, inopinatamente, spunta ostinata la speranza concreta di una nuova utopia.
Lo spoken di Voce si fa quasi sussurrato, assume toni e intenzioni da melanconica fiaba, in aperto contrasto con la durezza dei contenuti, con la riproposta ossessiva dell’ormai datato slogan “lavorare meno, lavorare tutti”, che nel finale del refrain si trasforma nell’assai più radicale e disperato “vivere tutti, morire meno”, mentre la tromba di Fresu dialoga fittamente con lo struggente violoncello di Adele Pardi e Nemola struttura con la chitarra di Dario Comuzzi uno spazio sonoro sfumato e risonante di echi.
Il cuore è questo vuoto al centro del sentire
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/12/2016 - 11:32
Il mostro è uscito dal mare
1977
Ma non è una malattia
Ma non è una malattia
E i mercanti di pornografia
(continua)
(continua)
inviata da dq82 30/12/2016 - 19:12
One World, One Chance
Words: Cynthia Cockburn
Tune and arrangement: the South African song Mayenziwe ‘Ntando Yakho
RAISED VOICES
London Political Street Choir
2007
One World, One Chance
Tune and arrangement: the South African song Mayenziwe ‘Ntando Yakho
RAISED VOICES
London Political Street Choir
2007
One World, One Chance
We stood, eyes closed, and visualized the world seen from outer space. The
(continua)
(continua)
inviata da dq82 29/12/2016 - 19:29
Io non pago affito
[2016]
Parole e musica di Paul Yeboah, in arte Bello Figo (e molti altri AKA), rapper italiano di origine ghanese. In collaborazione con un suo amico, il rapper The GynoZz.
Testo trovato su Genius
L'annullamento dei concerti a Mantova e Brescia “sono due effetti diretti dell’enorme onda di popolarità che ha investito Bello Figo dopo la sua apparizione nella trasmissione condotta da Maurizio Belpietro Dalla vostra parte, su Rete 4, tempio televisivo del “gentismo” e della destra fascio-leghista.
Il suo scontro con Alessandra Mussolini è diventato un meme nel giro di poche ore, Bello Figo è uscito dalla sua nicchia trash sull’internet italiano e si è ritrovato ad essere una sorta di eroe, almeno per tutti coloro che hanno saputo apprezzare la sua magistrale opera di détournement — la sua presenza in tv è stata un capolavoro di situazionismo in prima serata.
Se però nell’ottica professionale... (continua)
Parole e musica di Paul Yeboah, in arte Bello Figo (e molti altri AKA), rapper italiano di origine ghanese. In collaborazione con un suo amico, il rapper The GynoZz.
Testo trovato su Genius
L'annullamento dei concerti a Mantova e Brescia “sono due effetti diretti dell’enorme onda di popolarità che ha investito Bello Figo dopo la sua apparizione nella trasmissione condotta da Maurizio Belpietro Dalla vostra parte, su Rete 4, tempio televisivo del “gentismo” e della destra fascio-leghista.
Il suo scontro con Alessandra Mussolini è diventato un meme nel giro di poche ore, Bello Figo è uscito dalla sua nicchia trash sull’internet italiano e si è ritrovato ad essere una sorta di eroe, almeno per tutti coloro che hanno saputo apprezzare la sua magistrale opera di détournement — la sua presenza in tv è stata un capolavoro di situazionismo in prima serata.
Se però nell’ottica professionale... (continua)
Hey, hey
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2016 - 10:56
Salviamo i marò
[2016]
Parole e musica di Paul Yeboah, in arte Bello Figo (e molti altri AKA), rapper italiano di origine ghanese.
Ho scoperto l'esistenza di Bello Figo perchè proprio nei giorni scorsi un suo concerto nel mantovano è saltato a causa delle minacce, anche di morte, rivolte al rapper da parte di singoli e di gruppi della galassia dell'estrema destra, come il Veneto Fronte Skinheads e Forza Nuova, ed associazioni locali formalmente apartitiche formate da “cittadini patrioti”, come Mantova ai Virgiliani. A giudicare dai post su Facebook questa gente lo vorrebbe proprio morto a Bello Figo: “Un pezzo di legno e giù botte. Torna in Africa, negro”, “Fatelo venire e poi fracasatelo (sic!) di mazzate”, ecc. ecc.... Alla faccia della libertà di parola!
Perchè tanto odio?
Perchè Bello Figo, che esordì qualche anno fa con canzoni facili e volgari come “Mi faccio una segha”, “Ce l'ho grosso” e “Pasta... (continua)
Parole e musica di Paul Yeboah, in arte Bello Figo (e molti altri AKA), rapper italiano di origine ghanese.
Ho scoperto l'esistenza di Bello Figo perchè proprio nei giorni scorsi un suo concerto nel mantovano è saltato a causa delle minacce, anche di morte, rivolte al rapper da parte di singoli e di gruppi della galassia dell'estrema destra, come il Veneto Fronte Skinheads e Forza Nuova, ed associazioni locali formalmente apartitiche formate da “cittadini patrioti”, come Mantova ai Virgiliani. A giudicare dai post su Facebook questa gente lo vorrebbe proprio morto a Bello Figo: “Un pezzo di legno e giù botte. Torna in Africa, negro”, “Fatelo venire e poi fracasatelo (sic!) di mazzate”, ecc. ecc.... Alla faccia della libertà di parola!
Perchè tanto odio?
Perchè Bello Figo, che esordì qualche anno fa con canzoni facili e volgari come “Mi faccio una segha”, “Ce l'ho grosso” e “Pasta... (continua)
Grhà grhà grhà grhà
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/12/2016 - 23:22
Combattente
Forse il video che Fiorella Mannoia ha scelto per introdurre nei concerti questa canzone potrebbe portarla dagli extra ad una CCG a pieno titolo
dq82 27/12/2016 - 20:08
Papá llegó borracho (Navidad)
[1988]
Scritta da Ciro Pertusi, fino al 2008 leader di questa band punk rock argentina.
Nel loro disco d’esordio, il “natalizio” “Dulce Navidad”, pubblicato nel 1989.
Arrivo tardi per gli auguri natalizi ma in tempo per quelli di un buon anno nuovo: ¡Que les vaya muy bien!
Scritta da Ciro Pertusi, fino al 2008 leader di questa band punk rock argentina.
Nel loro disco d’esordio, il “natalizio” “Dulce Navidad”, pubblicato nel 1989.
Arrivo tardi per gli auguri natalizi ma in tempo per quelli di un buon anno nuovo: ¡Que les vaya muy bien!
Felices Navidades
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/12/2016 - 15:52
30.000 plegarias
[1996]
Nell'album intitolato “Justicia o resistencia”
Un buon testo che purtroppo è stato dotato di una musica insopportabile, almeno per il sottoscritto (che il metal et similia proprio non li regge). Veramente pesanti questi Malón, nati da una costola degli Hermética. E pesantissimo soprattutto il batterista Claudio Marcelo Zurita, meglio conosciuto come Claudio Strunz. Già, proprio così...
Nell'album intitolato “Justicia o resistencia”
Un buon testo che purtroppo è stato dotato di una musica insopportabile, almeno per il sottoscritto (che il metal et similia proprio non li regge). Veramente pesanti questi Malón, nati da una costola degli Hermética. E pesantissimo soprattutto il batterista Claudio Marcelo Zurita, meglio conosciuto come Claudio Strunz. Già, proprio così...
Años de luchar, de mucho sufrir
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/12/2016 - 12:26
One of Us
vi siete dimenticati di citare il Liga di "Hai un momento Dio?" che ha la domanda del secolo per il Creatore cioè "Chi prende l'Inter"!
Lorenzo 26/12/2016 - 22:36
Juicio y castigo
[2000]
Scritta da Alex de la Fuente, oggi l'unico membro rimasto della formazione originaria di questa band nu metal cilena fondata nel 1994.
Nell'album d'esordio intitolato “Pateando cráneos”
Con tutto che trovo gran parte della musica metal (e anche nu metal) insopportabile, propongo questo potente pezzo dei cileni 2x per la chiarezza del testo e la rabbia dell'esecuzione. Sì, a Pinochet questi qui lo odiavano proprio, avrebbero goduto a vederlo morto ammazzato. E tantissimi in Cile la pensavano come loro.
In corsivo le registrazioni di un paio di comunicati della Junta nell'immediatezza del golpe del 1973.
Scritta da Alex de la Fuente, oggi l'unico membro rimasto della formazione originaria di questa band nu metal cilena fondata nel 1994.
Nell'album d'esordio intitolato “Pateando cráneos”
Con tutto che trovo gran parte della musica metal (e anche nu metal) insopportabile, propongo questo potente pezzo dei cileni 2x per la chiarezza del testo e la rabbia dell'esecuzione. Sì, a Pinochet questi qui lo odiavano proprio, avrebbero goduto a vederlo morto ammazzato. E tantissimi in Cile la pensavano come loro.
In corsivo le registrazioni di un paio di comunicati della Junta nell'immediatezza del golpe del 1973.
“Se advierte que a partir de este instante está absolutamente prohibido la presencia de grupos de personas reúnidas o transitando en las calles”
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/12/2016 - 22:34
Die Ballade von dem Briefträger William L. Moore aus Baltimore, der im Jahre 63 allein in die Südstaaten wanderte. Er protestierte gegen die Verfolgung der Neger. Er wurde erschossen nach einer Woche. Drei Kugeln trafen seine Stirn.
Chanson allemande – Die Ballade von dem Briefträger William L. Moore aus Baltimore, der im Jahre 63 allein in die Südstaaten wanderte. Er protestierte gegen die Verfolgung der Neger. Er wurde erschossen nach einer Woche. Drei Kugeln trafen seine Stirn. – Wolf Biermann – 1965
Mon ami Lucien l’âne, commençons par le commencement : l’histoire que raconte la canzone de l’alors citoyen de la République Démocratique Allemande, vivant à Berlin (Est), Chausséestrasse 231, dénommé Wolf Biermann, ci-devant poète interdit d’exercice, est – la chose peut paraître curieuse à première vue – celle d’un facteur de Baltimore, ville située dans l’État du Maryland aux Zétazunis.
Il est, en effet, curieux, dit Lucien l’âne, qu’un poète allemand écrive une Ballade à propos d’un postier d’outre-Atlatntique.
C’est d’autant plus curieux, Lucien l’âne mon ami, que Wolf Biermann va insister lourdement en dotant... (continua)
Mon ami Lucien l’âne, commençons par le commencement : l’histoire que raconte la canzone de l’alors citoyen de la République Démocratique Allemande, vivant à Berlin (Est), Chausséestrasse 231, dénommé Wolf Biermann, ci-devant poète interdit d’exercice, est – la chose peut paraître curieuse à première vue – celle d’un facteur de Baltimore, ville située dans l’État du Maryland aux Zétazunis.
Il est, en effet, curieux, dit Lucien l’âne, qu’un poète allemand écrive une Ballade à propos d’un postier d’outre-Atlatntique.
C’est d’autant plus curieux, Lucien l’âne mon ami, que Wolf Biermann va insister lourdement en dotant... (continua)
LA BALLADE DU FACTEUR WILLIAM L. MOORE DE BALTIMORE, QUI EN 1963, S’EN ALLA SEUL DANS LES ÉTATS DU SUD. IL PROTESTAIT CONTRE LA PERSÉCUTION DES NOIRS. IL FUT TUÉ AU BOUT D’UNE SEMAINE. TROIS BALLES AVAIENT TROUÉ SON FRONT
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/12/2016 - 20:20
Leonard Cohen: The Stranger Song
The Traveller, la versione primitiva della Stranger Song
New York City, 1966.
New York City, 1966.
Riccardo Venturi 26/12/2016 - 18:09
Holiday In Cambodia
Rileggo il testo in questo momento dalla .. Cambogia. Concordo con l'interpretazione di una critica al pensiero radical-chic di chi pensa di sapere come stanno i "negri" (qui Jello è volutamente provocatorio) e magari pensa che Pol Pot fosse un rivoluzionario. Testo eccezionale (grazie a chi ha spiegato "right guard"!) Dead Kennedys una spanna sopra tanti gruppi punk per intelligenza e capacità provocatoria.
Be Strong Be Wrong 26/12/2016 - 13:34
Cento strade
[2016]
Album : Giorni usati
Ogni giorno ci vogliono convincere che quello che abbiamo è abbastanza. In realtà sono briciole. Ci riducono gli spazi, ci mettono in coda, ci raccontano solo mezze verità. Non vogliamo una strada da percorrere, ma cento. Non vogliamo limiti ai nostri sogni. Citare Peppino Impastato è una voluta carezza ad un uomo libero. Ribaltare.
Album : Giorni usati
Ogni giorno ci vogliono convincere che quello che abbiamo è abbastanza. In realtà sono briciole. Ci riducono gli spazi, ci mettono in coda, ci raccontano solo mezze verità. Non vogliamo una strada da percorrere, ma cento. Non vogliamo limiti ai nostri sogni. Citare Peppino Impastato è una voluta carezza ad un uomo libero. Ribaltare.
E oggi mi alzo e canto con le tue parole
(continua)
(continua)
inviata da adriana 26/12/2016 - 11:46
Percorsi:
Mafia e mafie, Peppino Impastato
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