Certo di fare cosa gradita al mio Brother in Songs, mi sono fatto portare uno dei tanti diarietti risalenti alla mia adolescenza, zeppo di poesie che scrivevo e alcune delle quali poi sono diventate canzoni in un'epoca posteriore, perchè ricordavo vagamente contenesse anche la remota ingenua traduzione di questa canzone, che prontamente ricopio paro paro e fornisco come contributo affinchè abbracci quella di Riccardo, come io abbraccerei lui se fosse qui.
Richard Gwenndour, una curiosità: Wig A Wag che tu hai citato nel Sergent Major è anche sinonimo di Storlok, ovvero il sinistro cigolìo dell'asse del carretto dell'Ankou che viene a cercar prede da portare nell'aldilà......ahi, ahi temo che mi stia proprio facendo male soggiornare in questa corsia!!!........
"Muzik Zeppelin strink ha stirlink/Komzoù Abernot stok ha storlok/O Jesus evelato, 'lar Chan ar C'hanig/Ur c'han hag e ziskan, etre Grall hag a Millig" sono le prime parole di un disco del 2003 a nome dell'allora quarantenne Dom Duff che ancora dieci anni dopo evocherà l'universo fantasmagorico del poeta Bernez Tangi in una epica traversata su una bagnarola, in compagnia di personaggi recanti i nomi dei santi bretoni.
Su Lyricstranslate c'è una traduzione inglese fatta bene, a quanto pare, ma il tizio che l'ha posta è un copyrightatto cronico (leggi: simply schizo), allora preferisco ignorarla.
Propongo un video sottotitolato in inglese, ma non sono convinto della qualità della traduzione, non lo so se vale la pena trascriverla.
L'album di cover collettaneo che contiene - tra vari altri brani antibellici esguiti da famosi artisti - la versione di "The Grave" di Don McLean incisa da George Michael è "HOPE (WAR CHILD)", il cui ricavato fu interamente devoluto all'aiuto in favore delle vittime della guerra in Iraq:
Per assicurarle la massima diffusione, impegnato com'era contro la guerra in Iraq sin dall'uscita del singolo Shoot The Dog (cui seguì un'accesa controversia internazionale) nell'estate del 2002, George Michael scelse di eseguire per la prima volta The Grave - in playback - nel marzo 2003 in una trasmissione TV apparentemente improbabile per una canzone simile ma notoriamente seguitissima dai giovani: Top Of The Pops:
Lo stesso Don McLean ebbe a complimentarsi pubblicamente con l'artista londinese.
"McLean, famous for his hits American Pie and Vincent (Starry, Starry Night), said he was "proud of... (continua)
Alberta Beccaro - Venezia 21/2/2017 - 16:13
Grazie Alberta Beccaro per le informazioni sul grande George Michael, nelle mie personali preferenze molto vicino a Michael Jackson e come lui anche troppo vituperato (anche su queste pagine) per essere autore di un pop presuntamente facile.
E comunque anche quello facile, in specie dell'epoca dei WHAM!, l'ho sempre adorato. Che dire di "Wham!Rap (Enjoy what you do?)" e del falsetto nel ritornello? Fantastico!
E poi il primo pezzo che sono riuscito a suonare decentemente col sax tenore - ormai mille anni fa - è stato "Careless Whisper": strappamutande, ma sempre un capolavoro!
Nel 1997 Wynton Marsalis ricevette il Premi Pulitzer per la musica per la scrittura e la composizione di "Blood on the Fields", un oratorio jazz della durata di tre ore e mezza che racconta il cammino di una coppia di schiavi verso la liberazione.
Sarà necessario contribuirne il testo (il libretto integrale è reperibile sul sito dell'autore), ma mi ci vorrà più di un attimo...