Dio è rosso
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog
Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994
Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Testo trovato su SardoLog
Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994
Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Ho visto
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2017 - 23:14
Supercapitalism
[2007]
Parole e musica di Wynton Learson Marsalis (1961-), trombettista, compositore e docente di musica jazz afroamericano.
Brano facente parte dell'album “From the Plantation to the Penitentiary”, con Carlos Henriquez (contrabbasso), Ali Jackson (batteria), Dan Nimmer (pianoforte), Walter Blanding (sax tenore e soprano) e Jennifer Sanon (voce)
Propongo questo bel pezzo come Extra, vista la sua soggettiva, ma forse varrebbe bene un CCG se si considera che il Supercapitalism è il mandante di quasi tutte le guerre e di quasi tutti i mali che affliggono l'umanità...
Bravissima la Jennifer Sanon.
Parole e musica di Wynton Learson Marsalis (1961-), trombettista, compositore e docente di musica jazz afroamericano.
Brano facente parte dell'album “From the Plantation to the Penitentiary”, con Carlos Henriquez (contrabbasso), Ali Jackson (batteria), Dan Nimmer (pianoforte), Walter Blanding (sax tenore e soprano) e Jennifer Sanon (voce)
Propongo questo bel pezzo come Extra, vista la sua soggettiva, ma forse varrebbe bene un CCG se si considera che il Supercapitalism è il mandante di quasi tutte le guerre e di quasi tutti i mali che affliggono l'umanità...
Bravissima la Jennifer Sanon.
Gimme that. Gimme this.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2017 - 22:55
Don Chisciotte
Questa poesia di Rodari fu recitata da Pierluigi Ontanetti - in vita del quale oggi Richard Gwenndour/Riccardo Venturi ha composto un Gwerz - nel 2006, in occasione del suo annuncio di dimissioni dal Consiglio comunale di Firenze, a causa della malattia che l'aveva colpito qualche anno prima.
B.B. 21/2/2017 - 22:19
Fuma el camin
Proprio questa mela gialla che tengo nella mano (cosa praticamente quotidiana nel luogo dove mi trovo a dimorare di questi tempi) oggi mi ha riportato alla mente che la colonna sonora de "La Cotogna di Istambul" è stato il testamento musicale di Alfredo: Dunje Ranke. Dove anche Vinicio Capossela si unisce alla Confraternita della Cotogna......"distruggimento, codice oscuro, ribollimento, turca parola, turco dominio, fegato ombroso...sillabe oscure, nero lamento...separazione, terra perduta, fuga di ebrei verso l'Oriente dove cavalca la mezzaluna, neri Balcani...il romancero di Sarajevo......." (Kara Sevdah)
Flavio Poltronieri 21/2/2017 - 15:28
Shoot The Dog
Per un'ampia panoramica del danno che questo brano+video decisamente irriverente ma altrettanto coraggioso (e - col senno di poi - quanto mai centrato: armi di distruzione di massa, anyone?) arrecò a George Michael:
http://www.george.michael.szm.com/Esec...
All'interno di questa rassegna stampa vi è anche una lettera aperta inviata dall'artista il 4 luglio 2002 ai media, complementare rispetto alle sue parole che aprono la pagina di CCG dedicata a Shoot The Dog:
"The song and video in question, "Shoot The Dog", is definitely not an attempt to express anti-American sentiment, nor an attempt to condone the actions of Al-Qaida. I have lived with an American citizen for the past six years, and have had a home there for the past 10. And I would never knowingly disrespect the feelings of a nation, which has suffered so much loss, so recently, for any reason. The debate which I hope to encourage... (continua)
http://www.george.michael.szm.com/Esec...
All'interno di questa rassegna stampa vi è anche una lettera aperta inviata dall'artista il 4 luglio 2002 ai media, complementare rispetto alle sue parole che aprono la pagina di CCG dedicata a Shoot The Dog:
"The song and video in question, "Shoot The Dog", is definitely not an attempt to express anti-American sentiment, nor an attempt to condone the actions of Al-Qaida. I have lived with an American citizen for the past six years, and have had a home there for the past 10. And I would never knowingly disrespect the feelings of a nation, which has suffered so much loss, so recently, for any reason. The debate which I hope to encourage... (continua)
Alberta Beccaro - Venezia 21/2/2017 - 14:58
Manifestation pacifique
Bonjour,
Cette chanson pourrait sans doute utilement figurer aussi dans le parcours sur la guerre d'Algérie.
Cette chanson pourrait sans doute utilement figurer aussi dans le parcours sur la guerre d'Algérie.
Antonello Lambertucci 21/2/2017 - 14:44
Nel pozu María Luisa [En el pozo María Luisa, o Santa Bárbara bendita]
anonimo
Nas minas de São João: La versione portoghese / La versión portuguesa / A versão portuguesa
En Alentejo, Portugal se canta en ciertas ocasiones una canción que se atribuye a los mineros alentejanos de Aljustrel. Su título es "Nas minas de São João", aunque también se la conoce simplemente como "Hino dos mineiros alentejanos".
Lo curioso es que en portugués, roxo significa morado y no rojo, por lo que "traigo la camisa roxa de la sangre de los compañeros" es una proposición rara. Eso una vez que la sangre fresca es bermeja, mientras que la vieja es castaña, pero jamás morada. Es muy probable, pues, que esta canción alentejana provenga de la original astur, y no al revés. Las componentes musicales, ésas, son muy semejantes. [sp.wikipedia]
En Alentejo, Portugal se canta en ciertas ocasiones una canción que se atribuye a los mineros alentejanos de Aljustrel. Su título es "Nas minas de São João", aunque también se la conoce simplemente como "Hino dos mineiros alentejanos".
Lo curioso es que en portugués, roxo significa morado y no rojo, por lo que "traigo la camisa roxa de la sangre de los compañeros" es una proposición rara. Eso una vez que la sangre fresca es bermeja, mientras que la vieja es castaña, pero jamás morada. Es muy probable, pues, que esta canción alentejana provenga de la original astur, y no al revés. Las componentes musicales, ésas, son muy semejantes. [sp.wikipedia]
NAS MINAS DE SÃO JOÃO
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/2/2017 - 12:22
Canción de Grimau
11 agosto 2014
JULIÁN GRIMAU
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/2/2017 - 09:00
Gortoz a ran
Visto che qui un link rimanda a Lisa Gerrard, non sarebbe cosa "buona e giusta" che qualcuno iniziasse ad occuparsi anche della mirabie opera dei Dead Can Dance, che ne dite?
Flavio Poltronieri 20/2/2017 - 22:58
Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]
Max Ar Fur
Svensk översätting av XXI. Århundrades Toskanska Anonym
20. Februari 2017 08:00
20. Februari 2017 08:00
SOLDATERNA ÄRO KLÄDDA I RÖTT
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 20/2/2017 - 08:01
Woodstock
piccola curiosità, anche se forse poco inerente: la prima strofa è stata cantata in diversi concerti dei Led Zeppelin durante il Medley di Dazed and Confused per omaggiare la controcultura degli anni '60 da cui il gruppo prendeva ispirazione. Nonostante con le sonorità dei Led Zeppelin la canzone risulti più e stravolga completamente sia l'armonia che la melodia cupa, in realtà la loro interpretazione riesce a rendere molto bene il senso e le emozioni che trasmette la versione originale.
Anemos 19/2/2017 - 23:25
Why? (Am I Treated So Bad)
[1965]
Parole e musica di Roebuck "Pops" Staples (1914–2000), il patriarca del gruppo
Nell'album intitolato “Why”
Una canzone dedicata ai cosiddetti Little Rock Nine, un gruppetto di nove studenti afroamericani che nel 1957 si iscrissero alla scuola superiore di Little Rock, Arkansas.
Il governatore segregazionista Orval E. Faubus mandò i soldati ad impedire l'ingresso ai nuovi alunni, ma il presidente Eisenhower mandò l'esercito federale a scortarli affinchè potessero entrare. Finalmente ammessi, i nove furono costretti a subire ogni sorta di violenze ed angherie inflitte loro dai compagni bianchi. Particolarmente accanite furono le ragazze, che arrivarono a gettare dell'acido in faccia a Melba Joy Pattillo, una dei nove.
Per un'introduzione più accurata alla vicenda dei Little Rock Nine rimando a State of Arkansas (My Name Is Terry Roberts) di Pete Seeger.
Parole e musica di Roebuck "Pops" Staples (1914–2000), il patriarca del gruppo
Nell'album intitolato “Why”
Una canzone dedicata ai cosiddetti Little Rock Nine, un gruppetto di nove studenti afroamericani che nel 1957 si iscrissero alla scuola superiore di Little Rock, Arkansas.
Il governatore segregazionista Orval E. Faubus mandò i soldati ad impedire l'ingresso ai nuovi alunni, ma il presidente Eisenhower mandò l'esercito federale a scortarli affinchè potessero entrare. Finalmente ammessi, i nove furono costretti a subire ogni sorta di violenze ed angherie inflitte loro dai compagni bianchi. Particolarmente accanite furono le ragazze, che arrivarono a gettare dell'acido in faccia a Melba Joy Pattillo, una dei nove.
Per un'introduzione più accurata alla vicenda dei Little Rock Nine rimando a State of Arkansas (My Name Is Terry Roberts) di Pete Seeger.
Why, am I treated so bad?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 21:43
Sins of the Father
Questa lunga, ossessiva, biblica, visionaria canzone, contenuta in Real Gone del 2004, contiene allusioni ai brogli elettorali di Jeb Bush, fratello di George W.
God said: don't give me your tin horn prayers
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 19/2/2017 - 20:51
Chocolate City
[1975]
Scritta da George Clinton, Bootsy Collins e Bernie Worrell
Title track dell'album del 1975
La voce nella parti recitate è quella di George Clinton
Testo ripreso da Genius
Le “Chocolate Cities” sono le città statunitensi a maggioranza nera. Quelle che George Clinton citava a metà degli anni 70 erano Washington, D.C., Newark, New Jersey, Gary, Indiana, Los Angeles, California, Atlanta, Georgia e New York City, New York.
I Parliament, alfieri del funk e del black pride, immaginavano il potere in mano agli afroamericani ed un governo con Muhammad Ali presidente, Aretha Franklin first lady e Stevie Wonder ministro della cultura..
Scritta da George Clinton, Bootsy Collins e Bernie Worrell
Title track dell'album del 1975
La voce nella parti recitate è quella di George Clinton
Testo ripreso da Genius
Le “Chocolate Cities” sono le città statunitensi a maggioranza nera. Quelle che George Clinton citava a metà degli anni 70 erano Washington, D.C., Newark, New Jersey, Gary, Indiana, Los Angeles, California, Atlanta, Georgia e New York City, New York.
I Parliament, alfieri del funk e del black pride, immaginavano il potere in mano agli afroamericani ed un governo con Muhammad Ali presidente, Aretha Franklin first lady e Stevie Wonder ministro della cultura..
Uh, what's happening CC?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 18:22
Blues for Martin Luther King
[1968]
Il pianista e cantante di Chicago Otis Spann scrisse questo struggente blues all'indomani dell'assassinio di MLK
Il brano si trova in alcune raccolte, a partire da “Rare Gems” del 1977.
Otis Spann è stato uno dei più grandi pianisti blues di sempre ma nel 1970, quando se lo portò via prematuramente un cancro al fegato, venne sepolto in una tomba anonima... Ci vollero 30 anni e una colletta tra i suoi estimatori prima che il bluesman ricevesse una lapide. Fu inaugurata nel 1999 e recita: “Otis played the deepest blues we ever heard – He'll play forever in our hearts” (en.wikipedia)
Il pianista e cantante di Chicago Otis Spann scrisse questo struggente blues all'indomani dell'assassinio di MLK
Il brano si trova in alcune raccolte, a partire da “Rare Gems” del 1977.
Otis Spann è stato uno dei più grandi pianisti blues di sempre ma nel 1970, quando se lo portò via prematuramente un cancro al fegato, venne sepolto in una tomba anonima... Ci vollero 30 anni e una colletta tra i suoi estimatori prima che il bluesman ricevesse una lapide. Fu inaugurata nel 1999 e recita: “Otis played the deepest blues we ever heard – He'll play forever in our hearts” (en.wikipedia)
Oh, did you hear the news
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 17:54
Ramblin' Round
[1941]
Parole di Woody Guthrie
Sulla melodia di "Goodnight, Irene" incisa da Leadbelly nel 1933.
Il brano si trova in parecchie raccolte, a partire da “Columbia River Ballads” (o “Columbia River Collection”)
Interpretata anche da Bob Dylan, Odetta e Barbara Dane.
Testo trovato su woodyguthrie.org
Parole di Woody Guthrie
Sulla melodia di "Goodnight, Irene" incisa da Leadbelly nel 1933.
Il brano si trova in parecchie raccolte, a partire da “Columbia River Ballads” (o “Columbia River Collection”)
Interpretata anche da Bob Dylan, Odetta e Barbara Dane.
Testo trovato su woodyguthrie.org
Ramblin' around your city,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 17:25
We're a Winner
[1967]
Parole di Curtis Mayfield
Musica di Curtis Mayfield e Johnny Pate
Singolo del 1967, poi title track di un album del 1968.
Il testo di questo inno fondamentale del black pride si trova in Rete riportato da un mucchio di siti di lyrics e immancabilmente con svariati strafalcioni... Sono dovuto andare sul numero del 15 febbraio 1968 della rivista musicale “Jet” (su Google Books) per trovare il testo corretto...
Parole di Curtis Mayfield
Musica di Curtis Mayfield e Johnny Pate
Singolo del 1967, poi title track di un album del 1968.
Il testo di questo inno fondamentale del black pride si trova in Rete riportato da un mucchio di siti di lyrics e immancabilmente con svariati strafalcioni... Sono dovuto andare sul numero del 15 febbraio 1968 della rivista musicale “Jet” (su Google Books) per trovare il testo corretto...
We're a winner
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 15:38
Un sorriso vi salverà
Un saluto a Gigi Ontanetti, che ho conosciuto come uno di quegli ostinati anarchici cristiani capacissimi di tutto, che la città di Firenze non cessa per fortuna di produrre.
Io non sto con Oriana 19/2/2017 - 15:16
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Parole di Jacek Kaczmarski
Musica di Przemysław Gintrowski
Nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre 1980 scoppiò un enorme incendio nell'ospedale psichiatrico di Górna Grupa, nel voivodato Kujawsko-Pomorskie. Morirono 55 pazienti, 26 rimasero gravemente ustionati. Il fatto ispirò Jacek Kaczmarski a scrivere il brano "E noi non vogliamo scappare da qua" che in seguito fu musicato da Przemysław Gintrowski ed divenne un inno della resistenza alla giunta di Jaruzelski, essendo stato interpretato come una metafora della situazione in cui si trovava la Polonia negli anni 80.
Il brano è presente su diverse cassette di Gintrowski uscite nel cosidetto "drugi obieg" (circuito alternativo o "sotterraneo", o in russo Самиздат) negli anni '80 in Polonia. Tutte erano intitolate "Pamiątki" (Souvenir). La prima con una datazione accertata è del 1989. (Da questa pagina)
A destra, la... (continua)