This Little Light of Mine
A-amen a-amen a-amen
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2017 - 23:39
Ma chi ha detto che non c'è
Questa canzone la cantavamo (a bassa voce) in azienda mentre il fotoplotter molto lentamente svolgeva la bobina di pellicola.... Grazie Gianfranco per averci tenuto vivi in quelle lunghe giornate grigie.
Dalla parte dei lavoratori! Contro ogni ingiustizia!
Luca B.
Gruppo Operai Modena
Dalla parte dei lavoratori! Contro ogni ingiustizia!
Luca B.
Gruppo Operai Modena
Luca B 15/2/2017 - 23:31
Blowin' in the Wind
Grandissimo Sam Cooke!
Per me, la versione più bella...
Per me, la versione più bella...
Bernart Bartleby 15/2/2017 - 23:06
Promised Land
[1964]
Versi di Chuck Berry
Sulla melodia della folk song “The Wabash Cannonball”
Nell'album intitolato “St. Louis to Liverpool”
The biblical story of the Exodus had long been a source of hope and inspiration for African Americans dating back to the era of slavery. In 1965 rock & roll pioneer Chuck Berry released a song called “Promised Land” that tells the story of a “poor boy” who leaves his home in Norfolk, Virginia to try and make it big in Los Angeles. He boards a Greyhound bus that takes him through many of the cities and towns where the Freedom Riders had encountered resistance and violence a few years before the song’s release. The bus on which Berry’s protagonist rides bypasses the town of Rock Hill, South Carolina where the Riders first encountered armed white resistance but makes a note of Alabama where the worst violence was experienced in Anniston, Birmingham, and... (continua)
Versi di Chuck Berry
Sulla melodia della folk song “The Wabash Cannonball”
Nell'album intitolato “St. Louis to Liverpool”
The biblical story of the Exodus had long been a source of hope and inspiration for African Americans dating back to the era of slavery. In 1965 rock & roll pioneer Chuck Berry released a song called “Promised Land” that tells the story of a “poor boy” who leaves his home in Norfolk, Virginia to try and make it big in Los Angeles. He boards a Greyhound bus that takes him through many of the cities and towns where the Freedom Riders had encountered resistance and violence a few years before the song’s release. The bus on which Berry’s protagonist rides bypasses the town of Rock Hill, South Carolina where the Riders first encountered armed white resistance but makes a note of Alabama where the worst violence was experienced in Anniston, Birmingham, and... (continua)
I left my home in Norfolk Virginia
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2017 - 22:46
Foreign Accents
In sintesi, per facilitare la lettura:
Mordechai Vanunu: scienziato israeliano condannato a 18 anni di carcere per tradimento dopo aver rivelato l'esistenza di testate nucleari segrete in Israele.
Mohammad Mossadegh: primo ministro iraniano deposto nel 1953 da un colpo di stato militare favorito dai servizi segreti americani e inglesi per il gravissimo crimine di avere nazionalizzato il petrolio.
Wyatt nel libretto riferendosi a Hiroshima e Nagasaki definisce "distruzione di massa" l'effetto delle bombe. All'epoca della registrazione del disco "distruzione di massa" era una espressione frequentemente utilizzata da Bush e Blair come giustificazione dell'imminente invasione dell'Iraq. La guerra scoppiò esattamente il giorno in cui terminarono le registrazioni di Cuckooland,che significa all'incirca Paese della Cuccagna, una specie di Alice nel Paese delle Meraviglie, un mondo dei sogni ma per contro la maggior parte dei brani è ispirata a fatti reali nazionali o internazionali.
Mordechai Vanunu: scienziato israeliano condannato a 18 anni di carcere per tradimento dopo aver rivelato l'esistenza di testate nucleari segrete in Israele.
Mohammad Mossadegh: primo ministro iraniano deposto nel 1953 da un colpo di stato militare favorito dai servizi segreti americani e inglesi per il gravissimo crimine di avere nazionalizzato il petrolio.
Wyatt nel libretto riferendosi a Hiroshima e Nagasaki definisce "distruzione di massa" l'effetto delle bombe. All'epoca della registrazione del disco "distruzione di massa" era una espressione frequentemente utilizzata da Bush e Blair come giustificazione dell'imminente invasione dell'Iraq. La guerra scoppiò esattamente il giorno in cui terminarono le registrazioni di Cuckooland,che significa all'incirca Paese della Cuccagna, una specie di Alice nel Paese delle Meraviglie, un mondo dei sogni ma per contro la maggior parte dei brani è ispirata a fatti reali nazionali o internazionali.
Flavio Poltronieri 15/2/2017 - 15:30
Forest
da "Cuckooland"
Hannibal/Rykodisc
2003
Apparentemente sembra la trasognante canzoncina di una zingarella che canta in riva al fiume, mentre la luna dà un'occhiata e il canto si alza come fumo verso il cielo, dal buio verso la luce come il sole sulla foresta. Ma i presagi sono cattivi…. e infatti è una metafora allucinante, perché quello non è solo fumo e la nuvola che passa sopra la luna non è una nuvola qualsiasi. Invero subito dopo nel testo entrano il campo di sterminio per zingari di Lety, nella Repubblica Ceca e quello più tristemente noto di Auschwitz, dove più volte è stato ricordato non ci fu solo il genocidio degli ebrei. Nei tre anni tra il 1941 e il 1944, i rom deportati furono all'incirca 23.000 di cui ne sopravvissero appena 2.000. Lety è attualmente una fattoria per l'allevamento di maiali e nulla in quel luogo commemora o testimonia di quello di atroce che avvenne nel passato.
... (continua)
Hannibal/Rykodisc
2003
Apparentemente sembra la trasognante canzoncina di una zingarella che canta in riva al fiume, mentre la luna dà un'occhiata e il canto si alza come fumo verso il cielo, dal buio verso la luce come il sole sulla foresta. Ma i presagi sono cattivi…. e infatti è una metafora allucinante, perché quello non è solo fumo e la nuvola che passa sopra la luna non è una nuvola qualsiasi. Invero subito dopo nel testo entrano il campo di sterminio per zingari di Lety, nella Repubblica Ceca e quello più tristemente noto di Auschwitz, dove più volte è stato ricordato non ci fu solo il genocidio degli ebrei. Nei tre anni tra il 1941 e il 1944, i rom deportati furono all'incirca 23.000 di cui ne sopravvissero appena 2.000. Lety è attualmente una fattoria per l'allevamento di maiali e nulla in quel luogo commemora o testimonia di quello di atroce che avvenne nel passato.
... (continua)
Deep in the forest
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 15/2/2017 - 12:09
Nel mare ci sono i coccodrilli
2017
Trsparente
tra le Nuove Proposte Sanremo 2017
"La canzone con cui partecipo al festival di Sanremo, scritta in totale onestà e senza retorica, è la migliore risposta a Matteo Salvini, che mi ha attaccato. Scrivo canzoni, faccio il cantante e la politica non c'entra. Racconto di uomini" dice il ragazzo che continua: "Essere qui è un sogno che si realizza. Ho letto il libro ‘Nel mare ci sono i coccodrilli' di Fabio Geda e mi sono innamorato di quel testo. Ho usato lo stesso titolo del volume perché la mia canzone richiama lo stesso argomento, con una storia sullo sfondo che è la stessa. Si parla di persone che di notte attraversano il mare su un gommone, con le loro vite e i loro sogni".
Il racconto di Braschi è autobiografico, racconta di sé e della fortuna di essere nati essere nati da questa parte del mare: "Ma io sono nato e vivo qui per caso e sono figlio di un medico, di un tossico, di un mago. Sono venuto fuori qui tra i gelati e le bandiere e non ho mai visto un cacciabombardiere"
fanpage.it
Trsparente
tra le Nuove Proposte Sanremo 2017
"La canzone con cui partecipo al festival di Sanremo, scritta in totale onestà e senza retorica, è la migliore risposta a Matteo Salvini, che mi ha attaccato. Scrivo canzoni, faccio il cantante e la politica non c'entra. Racconto di uomini" dice il ragazzo che continua: "Essere qui è un sogno che si realizza. Ho letto il libro ‘Nel mare ci sono i coccodrilli' di Fabio Geda e mi sono innamorato di quel testo. Ho usato lo stesso titolo del volume perché la mia canzone richiama lo stesso argomento, con una storia sullo sfondo che è la stessa. Si parla di persone che di notte attraversano il mare su un gommone, con le loro vite e i loro sogni".
Il racconto di Braschi è autobiografico, racconta di sé e della fortuna di essere nati essere nati da questa parte del mare: "Ma io sono nato e vivo qui per caso e sono figlio di un medico, di un tossico, di un mago. Sono venuto fuori qui tra i gelati e le bandiere e non ho mai visto un cacciabombardiere"
fanpage.it
Nel mare ci sono i coccodrilli
(continua)
(continua)
inviata da dq82 15/2/2017 - 10:56
Aziz
2016
Nuova Gianturco
feat. Luca O'Zulu Persico
I 99 Posse hanno partecipato alla stesura di Aziz con Luca “O’Zulù” Persico che da la voce al migrante parlando della sua condizione che deriva dalle guerre per i confini e dai giochi di poteri che non gli danno voce, diventando solo un "permesso scaduto a che ce pozzo fa / esco fore e me arrestano / tenite troppa cazzimma a parlà de` migranti", realizzando il brano più interessante e completo dell`intero lavoro.
mescalina.it
Nuova Gianturco
feat. Luca O'Zulu Persico
I 99 Posse hanno partecipato alla stesura di Aziz con Luca “O’Zulù” Persico che da la voce al migrante parlando della sua condizione che deriva dalle guerre per i confini e dai giochi di poteri che non gli danno voce, diventando solo un "permesso scaduto a che ce pozzo fa / esco fore e me arrestano / tenite troppa cazzimma a parlà de` migranti", realizzando il brano più interessante e completo dell`intero lavoro.
mescalina.it
Me chiammo Aziz e tengo 'na malincunia
(continua)
(continua)
inviata da dq82 15/2/2017 - 10:14
Edoardo Bennato: Il gatto e la volpe
[1977]
Testo e musica di Edoardo Bennato
Lyrics and music by Edoardo Bennato
Album: Burattino senza fili
Edoardo Bennato: Burattino senza Fili (1977)
"Burattino senza fili" è un concept album di Edoardo Bennato uscito nel 1977, che ha venduto circa un milione di copie, risultando l'album più venduto in Italia nel 1977. [...] Il disco ripropone le vicissitudini di Pinocchio in chiave metaforica e mostra un doppio piano di lettura; la storia di Carlo Collodi tal quale e la riproposizione allegorica dei modelli dei personaggi in chiave moderna. Registrato negli studi Ricordi di Milano i tecnici del suono sono Walter Patergnani, Mario Carulli, Gianluigi Pezzera e Carlo Martenet, mentre il tecnico del missaggio è Arun Chakraverty. Tra i musicisti del disco, vi sono tre componenti dei Maxophone: Sandro Lorenzetti, Alberto Ravasini e Maurizio Bianchini. Tutta la poetica di "Burattino senza... (continua)
Testo e musica di Edoardo Bennato
Lyrics and music by Edoardo Bennato
Album: Burattino senza fili
Edoardo Bennato: Burattino senza Fili (1977)
"Burattino senza fili" è un concept album di Edoardo Bennato uscito nel 1977, che ha venduto circa un milione di copie, risultando l'album più venduto in Italia nel 1977. [...] Il disco ripropone le vicissitudini di Pinocchio in chiave metaforica e mostra un doppio piano di lettura; la storia di Carlo Collodi tal quale e la riproposizione allegorica dei modelli dei personaggi in chiave moderna. Registrato negli studi Ricordi di Milano i tecnici del suono sono Walter Patergnani, Mario Carulli, Gianluigi Pezzera e Carlo Martenet, mentre il tecnico del missaggio è Arun Chakraverty. Tra i musicisti del disco, vi sono tre componenti dei Maxophone: Sandro Lorenzetti, Alberto Ravasini e Maurizio Bianchini. Tutta la poetica di "Burattino senza... (continua)
Quanta fretta, ma dove corri, dove vai ?
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/2/2017 - 09:30
Percorsi:
Gatti & gattacci
Los Angeles
[1980]
Scritta da John Doe ed Exene Cervenka
Celeberrima traccia che dà il titolo all'album di questa punk rock band losangelina, prodotto dall'ex Doors Ray Manzarek
Descrizione di una tizia in cui Exene Cervenka si era imbattuta, il prototipo dell'americano bianco di classe media, razzista integrale intollerante di ogni forma di vita che non sia la propria. La tizia in questione raccontava di non vedere l'ora di andarsene da quel per lei insopportabile crogiolo di razze e di culture, come in effetti fecero tanti bianchi statunitensi soprattutto negli anni tra i 50 e i 70, un fenomeno complesso noto come white flight che conosciamo bene anche da noi in Europa...
Iconograficamente, il testo di questo brano è tutto condensato nell'immagine in copertina, così chiaramente allusiva alle “vecchie, care” croci infuocate del Ku Klux Klan...
Già, pure loro hanno sostenuto apertamente Trump alle ultime elezioni...
Scritta da John Doe ed Exene Cervenka
Celeberrima traccia che dà il titolo all'album di questa punk rock band losangelina, prodotto dall'ex Doors Ray Manzarek
Descrizione di una tizia in cui Exene Cervenka si era imbattuta, il prototipo dell'americano bianco di classe media, razzista integrale intollerante di ogni forma di vita che non sia la propria. La tizia in questione raccontava di non vedere l'ora di andarsene da quel per lei insopportabile crogiolo di razze e di culture, come in effetti fecero tanti bianchi statunitensi soprattutto negli anni tra i 50 e i 70, un fenomeno complesso noto come white flight che conosciamo bene anche da noi in Europa...
Iconograficamente, il testo di questo brano è tutto condensato nell'immagine in copertina, così chiaramente allusiva alle “vecchie, care” croci infuocate del Ku Klux Klan...
Già, pure loro hanno sostenuto apertamente Trump alle ultime elezioni...
She had to leave Los Angeles
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2017 - 23:07
Look in Their Eyes
[2016]
Parole e musica di David Crosby
Nell'album “Lighthouse”
“I have a friend, Marsha Williams, who went repeatedly on her own dime to Greece and went to the beach where the boats come. And pulled people out of the water. And she told me about a day when she pulled hundreds and hundreds of people out of the water. Which is, wrap a blanket around them, give them some water, give them some hot coffee, give them some food, try to find them a place to sleep, see if they need medicine. She tries to help them. Now she does that and these people she doesn’t know. They’re a different color, different religion, different country, different everything, but she knows they’re human beings. I know they’re human beings, you know they’re human beings. And the people who deny that, what I’m tellin’ them is, if you look into their eyes, you will see another human being – in anguish, in desperate anguish,... (continua)
Parole e musica di David Crosby
Nell'album “Lighthouse”
“I have a friend, Marsha Williams, who went repeatedly on her own dime to Greece and went to the beach where the boats come. And pulled people out of the water. And she told me about a day when she pulled hundreds and hundreds of people out of the water. Which is, wrap a blanket around them, give them some water, give them some hot coffee, give them some food, try to find them a place to sleep, see if they need medicine. She tries to help them. Now she does that and these people she doesn’t know. They’re a different color, different religion, different country, different everything, but she knows they’re human beings. I know they’re human beings, you know they’re human beings. And the people who deny that, what I’m tellin’ them is, if you look into their eyes, you will see another human being – in anguish, in desperate anguish,... (continua)
Friend of the shadows
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2017 - 22:30
Percorsi:
Esili e esiliati
Embarrassment
[1980]
Scritta da Lee "Kix" Thompson e Mike Barson
Un celeberrimo singolo, tratto dal secondo album della ska band inglese, “Absolutely”
Testo trovato su Songfacts
Canzone che racconta di quando Tracy, la sorella di Lee Thompson, rimase incinta. Solo che il suo partner era un nero, e in famiglia non la presero molto bene, anzi... Pare che ai Thompson ci sia voluto un paio di anni per riprendersi e accettare la cosa...
Come già cantava Gaber, in Un'idea: “In Virginia il signor Brown era l’uomo più antirazzista. Un giorno sua figlia sposò un uomo di colore... Lui disse, bene, ma non era di buon umore...”
Curioso che “embarrassment” in inglese significhi imbarazzo, disagio ma in spagnolo “embarazada”, stessa radice, voglia dire incinta... D'altra parte in passato anche da noi si usava dire imbarazzata di una donna gravida... La lingua racconta sempre una storia, qui forse quella di tempi... (continua)
Scritta da Lee "Kix" Thompson e Mike Barson
Un celeberrimo singolo, tratto dal secondo album della ska band inglese, “Absolutely”
Testo trovato su Songfacts
Canzone che racconta di quando Tracy, la sorella di Lee Thompson, rimase incinta. Solo che il suo partner era un nero, e in famiglia non la presero molto bene, anzi... Pare che ai Thompson ci sia voluto un paio di anni per riprendersi e accettare la cosa...
Come già cantava Gaber, in Un'idea: “In Virginia il signor Brown era l’uomo più antirazzista. Un giorno sua figlia sposò un uomo di colore... Lui disse, bene, ma non era di buon umore...”
Curioso che “embarrassment” in inglese significhi imbarazzo, disagio ma in spagnolo “embarazada”, stessa radice, voglia dire incinta... D'altra parte in passato anche da noi si usava dire imbarazzata di una donna gravida... La lingua racconta sempre una storia, qui forse quella di tempi... (continua)
Received a letter just the other day,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2017 - 21:56
Brother Louie
[1973]
Scritta da Lester Errol Brown ed Anthony Wilson
L'hit più nota – seconda solo all'immortale “You Sexy Thing” - per questo gruppo interraziale inglese.
Testo trovato su Songfacts e sistemato un po' all'ascolto.
Sintesi di “Guess Who's Coming to Dinner”, in salsa inglese.
Il ritornello strizza l'occhio a Louie Louie, quella originale di Richard Berry/The Kingsmen.
Scritta da Lester Errol Brown ed Anthony Wilson
L'hit più nota – seconda solo all'immortale “You Sexy Thing” - per questo gruppo interraziale inglese.
Testo trovato su Songfacts e sistemato un po' all'ascolto.
Sintesi di “Guess Who's Coming to Dinner”, in salsa inglese.
Il ritornello strizza l'occhio a Louie Louie, quella originale di Richard Berry/The Kingsmen.
She was black as the night
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2017 - 20:46
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Black Pearl
[1969]
Scritta da Irwin Levine, Phil Spector e Toni Wine
Interpretata da Sonny Charles, voce e leader di questa band R&B di musicisti bianchi e neri originaria di Fort Wayne, Indiana
Nel loro album intitolato “Love Is All We Have To Give”
Testo trovato su Songfacts
Scritta da Irwin Levine, Phil Spector e Toni Wine
Interpretata da Sonny Charles, voce e leader di questa band R&B di musicisti bianchi e neri originaria di Fort Wayne, Indiana
Nel loro album intitolato “Love Is All We Have To Give”
Testo trovato su Songfacts
Ooh-ooh
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2017 - 18:47
Dotti, medici e sapienti
[1977]
Testo e musica di Edoardo Bennato
Lyrics and music by Edoardo Bennato
Album: Burattino senza Fili
Edoardo Bennato: Burattino senza Fili (1977)
"Burattino senza fili" è un concept album di Edoardo Bennato uscito nel 1977, che ha venduto circa un milione di copie, risultando l'album più venduto in Italia nel 1977. [...] Il disco ripropone le vicissitudini di Pinocchio in chiave metaforica e mostra un doppio piano di lettura; la storia di Carlo Collodi tal quale e la riproposizione allegorica dei modelli dei personaggi in chiave moderna. Registrato negli studi Ricordi di Milano i tecnici del suono sono Walter Patergnani, Mario Carulli, Gianluigi Pezzera e Carlo Martenet, mentre il tecnico del missaggio è Arun Chakraverty. Tra i musicisti del disco, vi sono tre componenti dei Maxophone: Sandro Lorenzetti, Alberto Ravasini e Maurizio Bianchini. Tutta la poetica di "Burattino senza... (continua)
Testo e musica di Edoardo Bennato
Lyrics and music by Edoardo Bennato
Album: Burattino senza Fili
Edoardo Bennato: Burattino senza Fili (1977)
"Burattino senza fili" è un concept album di Edoardo Bennato uscito nel 1977, che ha venduto circa un milione di copie, risultando l'album più venduto in Italia nel 1977. [...] Il disco ripropone le vicissitudini di Pinocchio in chiave metaforica e mostra un doppio piano di lettura; la storia di Carlo Collodi tal quale e la riproposizione allegorica dei modelli dei personaggi in chiave moderna. Registrato negli studi Ricordi di Milano i tecnici del suono sono Walter Patergnani, Mario Carulli, Gianluigi Pezzera e Carlo Martenet, mentre il tecnico del missaggio è Arun Chakraverty. Tra i musicisti del disco, vi sono tre componenti dei Maxophone: Sandro Lorenzetti, Alberto Ravasini e Maurizio Bianchini. Tutta la poetica di "Burattino senza... (continua)
E nel nome del progresso
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/2/2017 - 06:43
Mangiafuoco
[1977]
Testo e musica di Edoardo Bennato
Lyrics and music by Edoardo Bennato
Album: Burattino senza fili
Edoardo Bennato: Burattino senza Fili (1977)
"Burattino senza fili" è un concept album di Edoardo Bennato uscito nel 1977, che ha venduto circa un milione di copie, risultando l'album più venduto in Italia nel 1977. [...] Il disco ripropone le vicissitudini di Pinocchio in chiave metaforica e mostra un doppio piano di lettura; la storia di Carlo Collodi tal quale e la riproposizione allegorica dei modelli dei personaggi in chiave moderna. Registrato negli studi Ricordi di Milano i tecnici del suono sono Walter Patergnani, Mario Carulli, Gianluigi Pezzera e Carlo Martenet, mentre il tecnico del missaggio è Arun Chakraverty. Tra i musicisti del disco, vi sono tre componenti dei Maxophone: Sandro Lorenzetti, Alberto Ravasini e Maurizio Bianchini. Tutta la poetica di "Burattino senza... (continua)
Testo e musica di Edoardo Bennato
Lyrics and music by Edoardo Bennato
Album: Burattino senza fili
Edoardo Bennato: Burattino senza Fili (1977)
"Burattino senza fili" è un concept album di Edoardo Bennato uscito nel 1977, che ha venduto circa un milione di copie, risultando l'album più venduto in Italia nel 1977. [...] Il disco ripropone le vicissitudini di Pinocchio in chiave metaforica e mostra un doppio piano di lettura; la storia di Carlo Collodi tal quale e la riproposizione allegorica dei modelli dei personaggi in chiave moderna. Registrato negli studi Ricordi di Milano i tecnici del suono sono Walter Patergnani, Mario Carulli, Gianluigi Pezzera e Carlo Martenet, mentre il tecnico del missaggio è Arun Chakraverty. Tra i musicisti del disco, vi sono tre componenti dei Maxophone: Sandro Lorenzetti, Alberto Ravasini e Maurizio Bianchini. Tutta la poetica di "Burattino senza... (continua)
Non si scherza, non è un gioco
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/2/2017 - 05:57
Tu m’hai promesse quatte muccadora [Canto delle lavandaie del Vomero]
anonimo
Viene intonata a più riprese ne "Il Decameron" di Pier Paolo Pasolini (1971).
Abel Ferrara, nel suo "Pasolini" (2014), la inserisce sul finale, quando Pasolini (William Dafoe) e Pino Pelosi (Damiano Tamilia) si avviano verso la spiaggia d'Ostia, in automobile, nella versione cantata da Roberto Murolo.
Abel Ferrara, nel suo "Pasolini" (2014), la inserisce sul finale, quando Pasolini (William Dafoe) e Pino Pelosi (Damiano Tamilia) si avviano verso la spiaggia d'Ostia, in automobile, nella versione cantata da Roberto Murolo.
Salvo Lo Galbo 14/2/2017 - 01:06
La guerra dei vecchietti
Chanson italienne – La guerra dei vecchietti – Remo Remotti
Récitatif
Récitatif
LA GUERRE AUX VIEILLARDS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/2/2017 - 21:35
Guantanamera
LATINO / LATIN
Hunc carmen e Cubani poëtae Iosephi Martí “Ingenuis Versibus” abstractum in Latinum sermonem vertit Tuscus Anonymus XXI Saeculi die XIII mensis Februarii a.d. MMXVII. Hispanica antiphona versa non est quia totidem verbis reddi non potest.
GUANTANAMERA
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 13/2/2017 - 19:37
Old Man Trump
Il primo sito che compare se si scrive "Trump" su Google è quello della sua Trump Organization, dove la prima frase che campeggia è la seguente (l'immagine a commento invece l'ho messa io):
Bernart Bartleby 13/2/2017 - 08:26
If You're Out There
[2008]
Scritta da Marcus John Bryant, Devon Harris e Trevor Horn
Singolo estratto dall'album “Evolver”
Una decente CCG, peccato solo che quell'anno John Legend andò a cantarla pure alla convention del Partito Democratico a Denver... “No more broken promises, no more call to war”, mentre quelli continuavano la guerra in Afghanista e Iraq e si preparavano ai nuovi bagni di sangue in nord Africa...
Scritta da Marcus John Bryant, Devon Harris e Trevor Horn
Singolo estratto dall'album “Evolver”
Una decente CCG, peccato solo che quell'anno John Legend andò a cantarla pure alla convention del Partito Democratico a Denver... “No more broken promises, no more call to war”, mentre quelli continuavano la guerra in Afghanista e Iraq e si preparavano ai nuovi bagni di sangue in nord Africa...
If you hear this message, wherever you stand
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/2/2017 - 21:16
Your Racist Friend
[1990]
Scritta da John Flansburgh e John Linnell
Nell'album intitolato “Flood”
Quante volte sarà capitato ad ognuno di trovarsi inaspettatamente ad ascoltare qualcuno che biascica discorsi razzisti o fascisti... Mandarlo a cagare subito ed allontanarsi, anche fosse amico del tuo amico, che non si può stringere la mano al diavolo e riderci su...
Se ne sono accorti anche la Merkel e i suoi, che volevano medagliare i due poliziotti italiani che hanno fermato per sempre Anis Amri, il terrorista tunisino autore della strage al mercatino di Natale a Berlino nel dicembre scorso... I tedeschi hanno scoperto che sui profili social dei due eroici “servitori dello Stato” (dipendenti pubblici, è bene ricordarlo) era tutto un fiorire di saluti romani, busti de Dvce e frasi violente e razziste contro gli immigrati...
La medaglia verrà invece giustamente assegnata alla memoria del camionista polacco ucciso da Amri nel tentativo di opporsi al furto del mezzo con cui poi il tunisino avrebbe seminato la morte.
Scritta da John Flansburgh e John Linnell
Nell'album intitolato “Flood”
Quante volte sarà capitato ad ognuno di trovarsi inaspettatamente ad ascoltare qualcuno che biascica discorsi razzisti o fascisti... Mandarlo a cagare subito ed allontanarsi, anche fosse amico del tuo amico, che non si può stringere la mano al diavolo e riderci su...
Se ne sono accorti anche la Merkel e i suoi, che volevano medagliare i due poliziotti italiani che hanno fermato per sempre Anis Amri, il terrorista tunisino autore della strage al mercatino di Natale a Berlino nel dicembre scorso... I tedeschi hanno scoperto che sui profili social dei due eroici “servitori dello Stato” (dipendenti pubblici, è bene ricordarlo) era tutto un fiorire di saluti romani, busti de Dvce e frasi violente e razziste contro gli immigrati...
La medaglia verrà invece giustamente assegnata alla memoria del camionista polacco ucciso da Amri nel tentativo di opporsi al furto del mezzo con cui poi il tunisino avrebbe seminato la morte.
This is where the party ends
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/2/2017 - 20:47
Fischia il vento
FISCHIA IL VENTO - DAVIDE GIROMINI E LA MALEDIZIONE
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 12/2/2017 - 19:05
Tarantella dei baraccati
1973
Quando nascesti tune
Brano registrato da Sandro Portelli il 14 marzo 1970 sulla piazza del Campidoglio a Roma occupata dai baraccati, stabilitisi e poi espulsi dalle case di via Serpentara. Si tratta di alcuni stornelli improvvisati dagli occupanti e cantati ballando la tarantella per scaldarsi (la polizia non permetteva l'accensione di falò).
da il deposito.org
Interpretata anche da Enrico Capuano in Onda d'Urto (1997)
Quando nascesti tune
Brano registrato da Sandro Portelli il 14 marzo 1970 sulla piazza del Campidoglio a Roma occupata dai baraccati, stabilitisi e poi espulsi dalle case di via Serpentara. Si tratta di alcuni stornelli improvvisati dagli occupanti e cantati ballando la tarantella per scaldarsi (la polizia non permetteva l'accensione di falò).
da il deposito.org
Interpretata anche da Enrico Capuano in Onda d'Urto (1997)
Stanotte ci su statu,
(continua)
(continua)
inviata da dq82 12/2/2017 - 18:52
World Without Borders
1982
Danseparc
Danseparc
Living life as if life were safe
(continua)
(continua)
inviata da dq82 12/2/2017 - 18:43
Were You There When They Crucified My Lord
anonimo
[19° secolo]
Uno degli spiritual, gli inni religiosi degli schiavi afro americani, più famosi
Il testo fu trascritto per la prima volta in “Old Plantation Hymns”, raccolta realizzata e pubblicata nel 1899 da William Eleazar Barton (1861-1931), ministro della Chiesa congregazionalista (protestante, tra puritanesimo e calvinismo)
Testo trovato su en.wikipedia
Negli anni 60 e 70 del 900 “Were You There When They Crucified My Lord” divenne un inno del movimento per i diritti civili. Molti artisti afroamericani e non vi si sono cimentati, a partire dalla splendida versione di Max Roach del 1971 (in “Max Roach With The J.C. White Singers – Lift Every Voice and Sing”), dedicata nel sottotitolo a “Malcolm, Martin, Medgar And Many More”, Malcolm X, Martin Luther King, Medgar Evers e tutti gli altri neri che hanno dato la vita per la loro gente.
Uno degli spiritual, gli inni religiosi degli schiavi afro americani, più famosi
Il testo fu trascritto per la prima volta in “Old Plantation Hymns”, raccolta realizzata e pubblicata nel 1899 da William Eleazar Barton (1861-1931), ministro della Chiesa congregazionalista (protestante, tra puritanesimo e calvinismo)
Testo trovato su en.wikipedia
Negli anni 60 e 70 del 900 “Were You There When They Crucified My Lord” divenne un inno del movimento per i diritti civili. Molti artisti afroamericani e non vi si sono cimentati, a partire dalla splendida versione di Max Roach del 1971 (in “Max Roach With The J.C. White Singers – Lift Every Voice and Sing”), dedicata nel sottotitolo a “Malcolm, Martin, Medgar And Many More”, Malcolm X, Martin Luther King, Medgar Evers e tutti gli altri neri che hanno dato la vita per la loro gente.
Were you there when they crucified my Lord? (Were you there?)
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/2/2017 - 18:42
Go Tell It on the Mountain
[1865 ca / 1963]
Parole di Fannie Lou Hamer, combinando, insieme a versi originali, le strofe dell'omonimo inno religioso natalizio ottocentesco e l'invocazione “Let my people go” tratta da un altro spiritual, “Go down, Moses”.
La melodia è quella dell'originale, il cui testo - risalente all'epoca della guerra civile o anche prima - fu trascritto per la prima volta nel volume “New Jubilee Songs and Folk Songs of the American Negro”, pubblicato nel 1907 da John Wesley Work, Jr. (1871-1925), il primo afro-americano ad occuparsi di ricerca sulle canzoni popolari ed inni religiosi dei neri d'America.
Testo ed informazioni a cura di Azizi Powell
Fannie Lou Hamer (1917-1977), famosa ed instancabile attivista per i diritti civili, scrisse questa versione a Greenwood, Mississippi, nel 1963, durante una delle campagne di registrazione dei neri finalizzate all'esercizio del diritto di voto, allora... (continua)
Parole di Fannie Lou Hamer, combinando, insieme a versi originali, le strofe dell'omonimo inno religioso natalizio ottocentesco e l'invocazione “Let my people go” tratta da un altro spiritual, “Go down, Moses”.
La melodia è quella dell'originale, il cui testo - risalente all'epoca della guerra civile o anche prima - fu trascritto per la prima volta nel volume “New Jubilee Songs and Folk Songs of the American Negro”, pubblicato nel 1907 da John Wesley Work, Jr. (1871-1925), il primo afro-americano ad occuparsi di ricerca sulle canzoni popolari ed inni religiosi dei neri d'America.
Testo ed informazioni a cura di Azizi Powell
Fannie Lou Hamer (1917-1977), famosa ed instancabile attivista per i diritti civili, scrisse questa versione a Greenwood, Mississippi, nel 1963, durante una delle campagne di registrazione dei neri finalizzate all'esercizio del diritto di voto, allora... (continua)
Go tell it on the mountain,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/2/2017 - 18:08
Inno della gioventù della pace
anonimo
Inno pacifista dell'Associazione Pionieri d'Italia (i boy-scout rossi...)
Questo inno è presente in un canzoniere della FGCI di Reggio E. in mio possesso; il titolo riportato è "Gioventù nel mondo" ed era l'Inno della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica.
Testo trovato su il deposito.org
Mariposa
2010
Materiali Resistenti
Questo inno è presente in un canzoniere della FGCI di Reggio E. in mio possesso; il titolo riportato è "Gioventù nel mondo" ed era l'Inno della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica.
Testo trovato su il deposito.org
Mariposa
2010
Materiali Resistenti
Sulle voci di guerra
(continua)
(continua)
inviata da dq82 12/2/2017 - 16:29
Bufera
2010
Materiali Resistenti
feat. Angela Baraldi
La canzone cita Per i morti di Reggio Emilia di Fausto Amodei (che a sua volta citava Fischia il vento)
Materiali Resistenti
feat. Angela Baraldi
La canzone cita Per i morti di Reggio Emilia di Fausto Amodei (che a sua volta citava Fischia il vento)
Sangue del nostro sangue,
(continua)
(continua)
inviata da dq82 12/2/2017 - 16:23
Operai
1993
Fai la cosa giusta
Musicalmente ricorda/cita Luglio, agosto, settembre (nero) degli AreA
Onestamente non sono ben riuscito a capire i fatti storici a cui fa riferimento: "ragazzi di Reggio ammazzati" (i famosi "Morti di Reggio Emilia del 1960?) cosa c'entra con il 25 aprile '48?...
Fai la cosa giusta
Musicalmente ricorda/cita Luglio, agosto, settembre (nero) degli AreA
Onestamente non sono ben riuscito a capire i fatti storici a cui fa riferimento: "ragazzi di Reggio ammazzati" (i famosi "Morti di Reggio Emilia del 1960?) cosa c'entra con il 25 aprile '48?...
Una vita di stento e di miserie
(continua)
(continua)
inviata da dq82 12/2/2017 - 16:05
Sole d'Europa
1993
Testo e musica di Enrico Ruggeri
Arrangiamento di Vittorio Cosma
Canzone multilingue di Ruggeri che portò all'Eurovision Song Contest del 1993. Una preghiera al Sole che illumini l'Europa con tutti i suoi problemi... son passati 20 anni e i problemi dell'Europa sono moltiplicati e incancreniti.
Testo e musica di Enrico Ruggeri
Arrangiamento di Vittorio Cosma
Canzone multilingue di Ruggeri che portò all'Eurovision Song Contest del 1993. Una preghiera al Sole che illumini l'Europa con tutti i suoi problemi... son passati 20 anni e i problemi dell'Europa sono moltiplicati e incancreniti.
Corrono in macchina, giocano a prendersi
(continua)
(continua)
inviata da dq82 12/2/2017 - 13:06
The Train From Washington
[1980]
Parole e musica di Gil Scott-Heron
Nell'album “Real Eyes”
“40 acri (circa 16 ettari) e un mulo” è quanto il generale unionista Sherman promise agli schiavi neri liberati alla fine della guerra civile. Loro credettero ciecamante in quella promessa, soprattutto quei tanti che tra le fila dell'Unione avevano combattuto. La riforma agraria, basata sulla confisca dei latifondi e la loro parcellizzazione per garantire la redistribuzione delle terre alle famiglie degli schiavi liberati, iniziò in South Carolina, Georgia e Florida in base al Special Field Orders No. 15 emesso da Sherman nel 1865, ma ebbe vita brevissima. Nel giro di poco le terre confiscate tornarono ai loro precedenti proprietari bianchi e moltissimi furono i casi di raggiro nei confronti dei neri ad opera di truffatori che si spacciavano per agenti del governo e chiedevano soldi per facilitare il disbrigo delle pratiche... (continua)
Parole e musica di Gil Scott-Heron
Nell'album “Real Eyes”
“40 acri (circa 16 ettari) e un mulo” è quanto il generale unionista Sherman promise agli schiavi neri liberati alla fine della guerra civile. Loro credettero ciecamante in quella promessa, soprattutto quei tanti che tra le fila dell'Unione avevano combattuto. La riforma agraria, basata sulla confisca dei latifondi e la loro parcellizzazione per garantire la redistribuzione delle terre alle famiglie degli schiavi liberati, iniziò in South Carolina, Georgia e Florida in base al Special Field Orders No. 15 emesso da Sherman nel 1865, ma ebbe vita brevissima. Nel giro di poco le terre confiscate tornarono ai loro precedenti proprietari bianchi e moltissimi furono i casi di raggiro nei confronti dei neri ad opera di truffatori che si spacciavano per agenti del governo e chiedevano soldi per facilitare il disbrigo delle pratiche... (continua)
During reconstruction time they were folks who have been promised 40 acres and a mule.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/2/2017 - 12:45
Did You Hear What They Said?
Scritta da Gil Scott-Heron con il polistrumentista Brian Robert Jackson, all'epoca tastierista del suo gruppo.
Una canzone che andrebbe inserita nei percorsi sulla guerra in Vietnam vista dagli USA e sul razzismo.
Infatti, nonostante il lungo cammino el movimento per i diritti civili, quelli erano ancora gli anni in cui negli USA potevano leggersi titoli come questo:
"White-only cemetery refuses Viet veteran
FORT PIERCE (Florida), 1970 Aug. 24 - Dexter Williams, a 20-year-old negro killed in Vietnam, had a fine funeral yesterday, but no one knows when or where he will be buried."
Una canzone che andrebbe inserita nei percorsi sulla guerra in Vietnam vista dagli USA e sul razzismo.
Infatti, nonostante il lungo cammino el movimento per i diritti civili, quelli erano ancora gli anni in cui negli USA potevano leggersi titoli come questo:
"White-only cemetery refuses Viet veteran
FORT PIERCE (Florida), 1970 Aug. 24 - Dexter Williams, a 20-year-old negro killed in Vietnam, had a fine funeral yesterday, but no one knows when or where he will be buried."
Bernart Bartleby 12/2/2017 - 11:32
Aqualung
molto bene.ritocchi?taking time...prendendo tempo,l'unica strategia che conosce.When the ice..quando il ghiaccio che incrosta la barba(il concetto in realtà sarebbe che la barba con pezzetti ghiaccio fa rumori tipo campanella,ma viene troppo lungo.)
alberto 12/2/2017 - 10:48
Oltre il ponte
di Eric Cislo (Eric Oblivion)
epcislo@gmail.com
https://soundcloud.com/ericoblivion/oltre-il-ponte
epcislo@gmail.com
https://soundcloud.com/ericoblivion/oltre-il-ponte
Ecco la mia traduzione d'Italo Calvino... Oltre il Ponte.... da Modena City Ramblers
https://soundcloud.com/ericoblivion/ol...
https://soundcloud.com/ericoblivion/ol...
PAST THE BRIDGE
(continua)
(continua)
inviata da Eric Cislo (Eric Oblivion) epcislo@gmail.com https://soundcloud.com/ericoblivion/oltre-il-ponte 12/2/2017 - 00:00
The House of the Rising Sun
anonimo
Andy Bilinski a "Pieśniarze" il 10 febbraio 2017. Wrocław (Breslavia)
Krzysiek 11/2/2017 - 23:26
Mighty Mighty (Spade and Whitey)
Mi occorre precisare che la "Mighty Mighty" di Baby Huey non è una cover di questo brano degli Impressions, ma un pezzo originale dall'album "The Baby Huey Story: The Living Legend", l'unico realizzato da Baby Huey & the Babysitters. Ciò non toglie che quel solo gioiello della band di Chicago, leaderata da quei "180 kg di puro soul" che è stato James Ramey in arte Baby Huey (1944-1970), sia stato prodotto proprio da Curtis Mayfield...
Bernart Bartleby 11/2/2017 - 22:43
Imagine World Peace
"Imagine World Peace" is Italian rock noir band BELLADONNA's tribute to John Lennon and to all victims of human violence.
I am prone to fantasize
(continua)
(continua)
inviata da Andrea 11/2/2017 - 21:56
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Ma nei primi anni 50 l'inno venne adottato dal movimento per i diritti civili, in seno al quale il testo venne elaborato da attiviste afroamericane come Zilphia Horton e Fannie Lou Hamer.
Celebri le esecuzioni di Betty Fikes, The Seekers e Odetta.
Ma ho voluto attribuire il brano a Sam Cooke – che ne diede una magnifica interpretazione nello splendido “Live at The Copa”, 1964, uno dei miei dischi preferiti – perchè il grande cantautore, troppo presto scomparso, volle portare una canzone intonata nelle marce per i diritti civili all'interno dei nightclub, facendo in modo che il movimento e le sue rivendicazioni di giustizia e di pace acquistassero un audience maggiore rispetto a quella sua propria.
Una sensibilità che l'autore di A Change... (continua)