Scarborough Fair/Canticle, provided with The Elfin Knight, Whittingham Fair and Rosemary Lane, and with an Appendix on Riddles Wisely Expounded
Nel 1989 gli Stone Roses utilizzano la melodia di Scarborough Fair per comporre una deliziosa canzoncina diretta alla regina Elisabetta pregandola di togliersi di torno... il tutto suggellato da un bel rumore di ghigliottina sul finale
ELIZABETH, MY DEAR
(continua)
(continua)
5/11/2017 - 22:03
Su comunisti della capitale
anonimo
dobbiamo essere orgogliosi di tutta la nostra storia imparare anche dalle calunnie degli avversari e nemici se abbiamo commesso errori . A bilancio le nostre sconfitte non hanno portato l'umanità a una società più equa ma più diseguale e inumana ovvero a vittoria del capitalismo trionfante è a prova più lampante de suo proprio fallimento
5/11/2017 - 20:03
Victor Hugo: Souvenir de la nuit du quatre
Jersey, 2 décembre 1852
Jersey, 2 dicembre 1852
Souvenir de la nuit du quatre è tratto dalla raccolta poetica e satirica Les Châtiments, pubblicata nel 1853: sette libri dai titoli ironici e dal tono polemico, dei pamphlets che sono una denuncia politica di Luigi Napoleone Bonaparte (Napoleone III).
Quello che segue è il terzo testo del secondo libro, un episodio susseguente al Colpo di stato del 2 dicembre 1851, con il quale Luigi Napoleone Bonaparte, eletto presidente della repubblica francese nelle elezioni del 10 dicembre 1848 con il 74% dei voti e con il sostegno del “Partito dell'Ordine”, sciolse l'Assemblea Nazionale, decretò lo stato di assedio in tutta la Francia e represse nel sangue l'opposizione repubblicana e democratica (oltre ventiseimila arresti, migliaia di morti -il Times arrivò alla cifra di diecimila, anche se probabilmente esagerata-, deportazioni di massa). Il testo... (continua)
Jersey, 2 dicembre 1852
Souvenir de la nuit du quatre è tratto dalla raccolta poetica e satirica Les Châtiments, pubblicata nel 1853: sette libri dai titoli ironici e dal tono polemico, dei pamphlets che sono una denuncia politica di Luigi Napoleone Bonaparte (Napoleone III).
Quello che segue è il terzo testo del secondo libro, un episodio susseguente al Colpo di stato del 2 dicembre 1851, con il quale Luigi Napoleone Bonaparte, eletto presidente della repubblica francese nelle elezioni del 10 dicembre 1848 con il 74% dei voti e con il sostegno del “Partito dell'Ordine”, sciolse l'Assemblea Nazionale, decretò lo stato di assedio in tutta la Francia e represse nel sangue l'opposizione repubblicana e democratica (oltre ventiseimila arresti, migliaia di morti -il Times arrivò alla cifra di diecimila, anche se probabilmente esagerata-, deportazioni di massa). Il testo... (continua)
L'enfant avait reçu deux balles dans la tête.
(continua)
(continua)
inviata da JJ 5/11/2017 - 17:17
Ecrit après la visite d'un bagne
Texte parlé sur une musique de Sylvain Richardot
Interprétation : Chanson Plus Bifluorée
« Ecrit après la visite d’un bagne » a été écrit en 1853 et publié dans Les Quatre Vents de l’esprit en 1881
Interprétation : Chanson Plus Bifluorée
« Ecrit après la visite d’un bagne » a été écrit en 1853 et publié dans Les Quatre Vents de l’esprit en 1881
Chaque enfant qu'on enseigne est un homme qu'on gagne.
(continua)
(continua)
inviata da JJ 5/11/2017 - 16:58
Venga de donde venga
El bombero vasco que se negó a transportar armas a Arabia Saudí / Il pompiere basco che si è rifiutato di trasportare armi in Arabia Saudita.
Inazio Robles è un pompiere basco. Lo scorso marzo è stato chiamato a lavorare nel porto di Bilbao per garantire la sicurezza del carico di "materiale pericoloso" con destinazione Arabia Saudita. Quando ha chiesto ai responsabili di che tipo di materiale si trattasse la risposta è stata che effettivamente le casse contenevano bombe e proiettili.
Il pompiere ha visto scorrere davanti a sé le immagini dei massacri dell'esercito saudita nello Yemen, la carestia, le armi di fabbricazione spagnola trovate sul campo nel paese. Ha dichiarato la sua obiezione di coscienza. Ora il corpo dei pompieri ha aperto una inchiesta per inadempimento dei propri compiti e Inazio rischia una sanzione di quasi quattro anni senza lavoro e senza stipendio.
Inazio Robles è un pompiere basco. Lo scorso marzo è stato chiamato a lavorare nel porto di Bilbao per garantire la sicurezza del carico di "materiale pericoloso" con destinazione Arabia Saudita. Quando ha chiesto ai responsabili di che tipo di materiale si trattasse la risposta è stata che effettivamente le casse contenevano bombe e proiettili.
Il pompiere ha visto scorrere davanti a sé le immagini dei massacri dell'esercito saudita nello Yemen, la carestia, le armi di fabbricazione spagnola trovate sul campo nel paese. Ha dichiarato la sua obiezione di coscienza. Ora il corpo dei pompieri ha aperto una inchiesta per inadempimento dei propri compiti e Inazio rischia una sanzione di quasi quattro anni senza lavoro e senza stipendio.
5/11/2017 - 08:52
Mississippi, It's Time
(2015)
"I grew up in the South and lived there until I was 50," Earle says in a statement, "and I know that I'm not the only Southerner who never believed for one second that the Confederate battle flag is symbolic of anything but racism in anything like a modern context. [This song] is about giving those southerners a voice."
Steve Earle
"I grew up in the South and lived there until I was 50," Earle says in a statement, "and I know that I'm not the only Southerner who never believed for one second that the Confederate battle flag is symbolic of anything but racism in anything like a modern context. [This song] is about giving those southerners a voice."
Steve Earle
Come on, Mississippi
(continua)
(continua)
5/11/2017 - 00:03
Il lavavetri
Chanson italienne – Il lavavetri – Nuvole Pesanti – 2004
Texte de De Siena
Musique de De Siena-Sirianni-Voltarelli
Comme la chanson s’intitule « Le laveur de parebrises », il m’est venu à l’esprit l’idée qu’il fallait préciser en commençant que le laveur de parebrises, qu’il vaudrait mieux appeler le barbouilleur de parebrises, est de ces personnages de nos sociétés urbaines ; c’est une figure récente de l’imaginaire collectif.
Forcément, dit Lucien l’âne en riant, il n’y a pas si longtemps qu’il existe des parebrises automobiles.
Certes, reprend Marco Valdo M.I. ; donc, le laveur de parebrises surgit d’un coup devant les autos à l’arrêt au carrefour pendant la durée calibrée des feux de signalisation. Il se déroule alors une scène que raconte la chanson. D’un côté (du parebrise), l’automobiliste coincé à son volant dans son cocon d’acier et de verre, l’œil rivé sur le sémaphore et... (continua)
Texte de De Siena
Musique de De Siena-Sirianni-Voltarelli
Comme la chanson s’intitule « Le laveur de parebrises », il m’est venu à l’esprit l’idée qu’il fallait préciser en commençant que le laveur de parebrises, qu’il vaudrait mieux appeler le barbouilleur de parebrises, est de ces personnages de nos sociétés urbaines ; c’est une figure récente de l’imaginaire collectif.
Forcément, dit Lucien l’âne en riant, il n’y a pas si longtemps qu’il existe des parebrises automobiles.
Certes, reprend Marco Valdo M.I. ; donc, le laveur de parebrises surgit d’un coup devant les autos à l’arrêt au carrefour pendant la durée calibrée des feux de signalisation. Il se déroule alors une scène que raconte la chanson. D’un côté (du parebrise), l’automobiliste coincé à son volant dans son cocon d’acier et de verre, l’œil rivé sur le sémaphore et... (continua)
LE LAVEUR DE PAREBRISES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/11/2017 - 20:54
La partie d'échecs
Paroles François Néry
Musique François Néry et Nadyval
Jacques Douai, 50 ans de chansons, de Paris à Montréal, 2 CD, 68 chansons, EPM, 2002
Musique François Néry et Nadyval
Jacques Douai, 50 ans de chansons, de Paris à Montréal, 2 CD, 68 chansons, EPM, 2002
Le café brûlant ce matin,
(continua)
(continua)
inviata da JJ 4/11/2017 - 18:31
White Man’s World
The Nashville Sound (2017)
Fiddle: Amanda Shires
In questa canzone Jason Isbell parla del privilegio dell'uomo bianco. Sa che il suo paese è stato costruito sulle ossa dei nativi americani.
Fiddle: Amanda Shires
In questa canzone Jason Isbell parla del privilegio dell'uomo bianco. Sa che il suo paese è stato costruito sulle ossa dei nativi americani.
I'm a white man living in a white man's world
(continua)
(continua)
4/11/2017 - 17:16
A l'enseigne du temps perdu
Paroles inspirées d'un poème de Francis Carco dans « La bohème et mon cœur »
Musique de Marc Robine
CD Marc ROBINE "Poétique attitude" (2003)
Musique de Marc Robine
CD Marc ROBINE "Poétique attitude" (2003)
C’était au fond d’une taverne
(continua)
(continua)
inviata da JJ 4/11/2017 - 15:22
Le cantique des mères
Extrait du poème de Marceline Desbordes-Valmore
Compositeur / Interprète : Juliette (Noureddine)
Album Juliette 1990~2000 en 3 CD & 4 inédits
Deuxième insurrection des canuts à Lyon en 1834
Compositeur / Interprète : Juliette (Noureddine)
Album Juliette 1990~2000 en 3 CD & 4 inédits
Deuxième insurrection des canuts à Lyon en 1834
Reine pieuse aux flancs de mère
(continua)
(continua)
inviata da JJ 3/11/2017 - 14:27
Les loups ont des têtes de mouton
Paroles et musique : Julos Beaucarne
Album "Le jaseur boréal"
Album "Le jaseur boréal"
Depuis qu’Lumumba fut tué
(continua)
(continua)
inviata da JJ 3/11/2017 - 11:21
Peuple Impopulaire
Musique de Patrick Bruel
Paroles extraites du recueil de Victor Hugo, L'année terrible (A ceux qu'on foule aux pieds)
Album: Des Souvenirs Devant - 2006
Paroles extraites du recueil de Victor Hugo, L'année terrible (A ceux qu'on foule aux pieds)
Album: Des Souvenirs Devant - 2006
Et voilà que j'hésite
(continua)
(continua)
inviata da JJ 3/11/2017 - 11:07
Pacifiste
Musique : Alain Meilland
dans "Hommage à Eugène BIZEAU par Alain MEILLAND"
dans "Hommage à Eugène BIZEAU par Alain MEILLAND"
C'est un individu suspect à la police...
(continua)
(continua)
inviata da JJ 2/11/2017 - 18:36
Blowin' in the Wind
NEERLANDESE / DUTCH [3 - Jeroen van Alphen / Conny van den Bos en René Frank]
(1964)
Wie Weet Waar Het Begint / Poef !
(1964)
Wie Weet Waar Het Begint / Poef !
WIE WEET WAAR HET BEGINT
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/11/2017 - 18:22
Par un jour funèbre de Lyon
Poème de Marceline Desbordes-Valmore Pauvres fleurs 1839 sous le titre "Dans la rue"
Musique/Guitares/Chant Arrangement Eric Villet.
Poème écrit suite à la révolte des canuts à Lyon en 1834
Musique/Guitares/Chant Arrangement Eric Villet.
Poème écrit suite à la révolte des canuts à Lyon en 1834
LA FEMME.
(continua)
(continua)
inviata da JJ 2/11/2017 - 16:13
Will Ye Go To Flanders
anonimo
I think you'll find the 'Mally' is actually 'manny', a diminutive form of man in Scots dialect.
Griff 2/11/2017 - 16:11
Petite fille aux yeux si grands
Auteur : Claude Lemesle - Compositeur : Raymond Bernard Cohen - Interprète : Serge Reggiani
SACEM/ISWC : T-003.095.893.0 Editeur : ART MUSIC FRANCE
SACEM/ISWC : T-003.095.893.0 Editeur : ART MUSIC FRANCE
Petite fille aux yeux si grands pourquoi viens tu ce soir ?
(continua)
(continua)
inviata da JJ 2/11/2017 - 15:41
The Lee Shore
ringrazio infinitamente chi ha tradotto e commentato questa canzone per uno come me che ama David Crosby e questa canzone in particolare e' un vero regalo
FURIO 2/11/2017 - 12:53
La ninna nanna de la guerra
Ninna nanna, pija sonno ché se dormi nun vedrai
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/11/2017 - 12:12
Les sans-papier
Le balbuzard fluviatile (2012)
Tu as débarqué chez nous avec dans ton maigre bagage une grande espérance.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/11/2017 - 10:02
Be Free
(2016)
Album: 1000 Days, 1000 Songs (Various artists)
Rest in Peace to Michael Brown and to every young black man murdered in America, whether by the hands of white or black. I pray that one day the world will be filled with peace and rid of injustice. Only then will we all Be Free.
J. Cole
Album: 1000 Days, 1000 Songs (Various artists)
Rest in Peace to Michael Brown and to every young black man murdered in America, whether by the hands of white or black. I pray that one day the world will be filled with peace and rid of injustice. Only then will we all Be Free.
J. Cole
And I'm in denial
(continua)
(continua)
1/11/2017 - 21:48
Nuclear Threat
(1983)
Loud And Clear 7in
Loud And Clear 7in
You can't run and you can't hide
(continua)
(continua)
1/11/2017 - 21:34
Make Sex Not War
Album: Funeral Serenade (1992)
Come musica la trovo abbastanza inascoltabile, ma condivido il messaggio!
Come musica la trovo abbastanza inascoltabile, ma condivido il messaggio!
Stupid governments of the world
(continua)
(continua)
1/11/2017 - 21:18
Yodel Pour Christophe Blocher
Album: Chansons têtues (2004)
Simpatico yodel dedicato a Christoph Blocher, il riccastro svizzero lanciatosi in politica. Come succede a volte ai "grandi imprenditori" è "sceso in campo" ed ha portato l'UDC, che sotto la sua leadership si è trasformato in un partito di estrema destra xenofobo, euroscettico ed isolazionista, a diventare la prima forza politica svizzera.
Simpatico yodel dedicato a Christoph Blocher, il riccastro svizzero lanciatosi in politica. Come succede a volte ai "grandi imprenditori" è "sceso in campo" ed ha portato l'UDC, che sotto la sua leadership si è trasformato in un partito di estrema destra xenofobo, euroscettico ed isolazionista, a diventare la prima forza politica svizzera.
Là haut sur la montagne
(continua)
(continua)
1/11/2017 - 20:12
La ballata del Bellente
LA BALLATA DI PIETRO MASI, IL BELLENTE
di Maila Pentucci
Canzone apocrifa, incisa dalla Macina con la partecipazione di Marino e Sandro Severini nell’album “Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto” (Volume I), non può mancare nella collezione di briganti, disperati, eretici e malfattori di cui è costellata l’opera dei Gang, perché Pietro Masi, detto Bellente per la sua avvenenza fisica, visse, briganteggiò e morì nella zona di origine dei fratelli Severini, le campagne marchigiane tra la provincia di Macerata e quella di Ancona: Treia Pollenza Castelfidardo
Osimo Cingoli e Montefano, Montecassiano e giù di lì, come dicono i versi della canzone stessa.
Testo e musica sono opera di un cantastorie appignanese, Peppe de Birtina, al secolo Giuseppe Gasparrini musicista autodidatta, fondatore di gruppi ed orchestrine pop folk e narratore di storie allegre e vagamente surreali e... (continua)
di Maila Pentucci
Canzone apocrifa, incisa dalla Macina con la partecipazione di Marino e Sandro Severini nell’album “Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto” (Volume I), non può mancare nella collezione di briganti, disperati, eretici e malfattori di cui è costellata l’opera dei Gang, perché Pietro Masi, detto Bellente per la sua avvenenza fisica, visse, briganteggiò e morì nella zona di origine dei fratelli Severini, le campagne marchigiane tra la provincia di Macerata e quella di Ancona: Treia Pollenza Castelfidardo
Osimo Cingoli e Montefano, Montecassiano e giù di lì, come dicono i versi della canzone stessa.
Testo e musica sono opera di un cantastorie appignanese, Peppe de Birtina, al secolo Giuseppe Gasparrini musicista autodidatta, fondatore di gruppi ed orchestrine pop folk e narratore di storie allegre e vagamente surreali e... (continua)
Dq82 1/11/2017 - 16:40
El sacrificio de Tupac Amaru
TUPAC AMARU NACIÓ PARA LA INMORTRALIDAD EL 18 DE MAYO DE 1781
Dr. Godofredo Arauzo.
Al ensañamiento se añadiría la burla y mientras llegaba el postrero
instante del cumplimiento de la sentencia, se forjaron once coronas de
hierro con puntas muy agudas que le pusieron en la cabeza, en
representación de los 11 títulos que se dio, entre ellos de emperador.
Igualmente le colocaron un collar de hierro en el cuello con 2
platinas rodeadas de puntas muy pesadas que simbolizaba la orden del
Gran Paitití del que se tituló Gran Maestro. Por la parte posterior de
la cabeza le introdujeron 3 puntas de hierro ardiendo que le salían
por la boca, demostración de los 3 bandos que mandó publicar; uno de
ellos declarando al Rey Católico usurpador sacrílego de sus dominios.
En las primeras horas del día del cumplimiento de la sentencia,
Areche, que dictó su muerte se confesó y comulgó por las... (continua)
Dr. Godofredo Arauzo.
Al ensañamiento se añadiría la burla y mientras llegaba el postrero
instante del cumplimiento de la sentencia, se forjaron once coronas de
hierro con puntas muy agudas que le pusieron en la cabeza, en
representación de los 11 títulos que se dio, entre ellos de emperador.
Igualmente le colocaron un collar de hierro en el cuello con 2
platinas rodeadas de puntas muy pesadas que simbolizaba la orden del
Gran Paitití del que se tituló Gran Maestro. Por la parte posterior de
la cabeza le introdujeron 3 puntas de hierro ardiendo que le salían
por la boca, demostración de los 3 bandos que mandó publicar; uno de
ellos declarando al Rey Católico usurpador sacrílego de sus dominios.
En las primeras horas del día del cumplimiento de la sentencia,
Areche, que dictó su muerte se confesó y comulgó por las... (continua)
Godofredo 1/11/2017 - 00:03
El Chueco Maciel
(1971)
Canciones chuecas
"El Chueco Maciel nació en los cantegriles de Montevideo en 1970. Cantegril era una zona de mucho lujo en Punta del Este, entonces el pueblo con ese humor crítico que caracteriza a los nuestros, le aplicó a los lugares más pobres el término cantegril. Y allí creció un muchacho que venía del interior del Uruguay, en el proceso de migración campo-ciudad, que se llamaba Nelson Maciel y le decían "chueco", porque allá nombran así a los que caminan con los pies un poco hacia adentro. Entonces este muchacho comenzó a hacer algunos asaltos para acercar comida a los miembros del cantegril. Asaltó camiones de comestibles y bancos para conseguir dinero para ayudar a los pobladores del cantegril. De este modo, se convirtió en un símbolo creciente. Se le defendió mucho en el cantegril, hasta que un día fue capturado y asesinado dentro de una camioneta. Esto despertó una enorme... (continua)
Canciones chuecas
"El Chueco Maciel nació en los cantegriles de Montevideo en 1970. Cantegril era una zona de mucho lujo en Punta del Este, entonces el pueblo con ese humor crítico que caracteriza a los nuestros, le aplicó a los lugares más pobres el término cantegril. Y allí creció un muchacho que venía del interior del Uruguay, en el proceso de migración campo-ciudad, que se llamaba Nelson Maciel y le decían "chueco", porque allá nombran así a los que caminan con los pies un poco hacia adentro. Entonces este muchacho comenzó a hacer algunos asaltos para acercar comida a los miembros del cantegril. Asaltó camiones de comestibles y bancos para conseguir dinero para ayudar a los pobladores del cantegril. De este modo, se convirtió en un símbolo creciente. Se le defendió mucho en el cantegril, hasta que un día fue capturado y asesinado dentro de una camioneta. Esto despertó una enorme... (continua)
¿Por qué tu paso dolido
(continua)
(continua)
31/10/2017 - 23:49
Images de Syrie
Paroles et musique: Michel Bühler
Arrangement: Gaspard Glaus
Album: La Vague (2016)
Arrangement: Gaspard Glaus
Album: La Vague (2016)
Images de Syrie
(continua)
(continua)
31/10/2017 - 23:35
Gaza Eté 2014
Album: La Vague (2016)
Tous les matins combien de morts
(continua)
(continua)
31/10/2017 - 23:28
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Jo vull ser rei
Canción muy republicana, en la que el cantante se pregunta por qué él no puede ser rey, con todas las facilidades que eso conllevaría. Predomina la ironía, y la letra está bien trabajada.
YO QUIERO SER REY
(continua)
(continua)
31/10/2017 - 23:03
A veces
Come viene precisato su Cancioneros.com, la parte introduttiva di questa canzone è il testo di una poesia, rinvenuto su di una cartina da tabacco, scritta verosimilmente alla fine degli anni '70 da un anonimo prigioniero politico uruguayo, detenuto in un carcere di massima sicurezza che sorge (ancora operativo, nonostante la sua estrema pericolosità) in una cittadina del dipartimento di San José, a una cinquantina di km da Montevideo.
Ironia vuole che quel posto si chiami “Libertad”.
La poesia venne raccolta insieme a molte altre nel 1980 dal Grupo de Madres y Familiares de Procesados por la Justicia Militar.
La poesia venne messa in musica per primo dall'oggi compianto Daniel Viglietti, che la inserì ne “La canción de los prisioneros", un recital scritto insieme all'amico Eduardo Galeano e presentato a Madrid nel 1983.
L'anno seguente fu lo stesso Galeano a scrivere la prefazione al volumetto “La canción de los presos”, realizzato dal gruppo di familiari dei prigionieri politici di cui sopra.
Ironia vuole che quel posto si chiami “Libertad”.
La poesia venne raccolta insieme a molte altre nel 1980 dal Grupo de Madres y Familiares de Procesados por la Justicia Militar.
La poesia venne messa in musica per primo dall'oggi compianto Daniel Viglietti, che la inserì ne “La canción de los prisioneros", un recital scritto insieme all'amico Eduardo Galeano e presentato a Madrid nel 1983.
L'anno seguente fu lo stesso Galeano a scrivere la prefazione al volumetto “La canción de los presos”, realizzato dal gruppo di familiari dei prigionieri politici di cui sopra.
B.B. 31/10/2017 - 14:47
Tous les cris, les SOS
Beh...veramente è un po' più introspettiva...di canzoni sulla guerra più celebri scritte da Daniel c'è Viens danser.
Marina Santoni 31/10/2017 - 11:20
A desalambrar!
Elegia per Daniel Viglietti.
di Alessio Lega
Mentre sono in Austria a cantare Bella Ciao, mi sveglio incongruamente presto e vengo a sapere che Daniel Viglietti è morto.
Gigante della canzone di ispirazione popolare, ma di realizzazione colta - Daniel era un fenomenale chitarrista classico imprestato all’urgenza della testimonianza - i suoi quasi ottanta anni passati per il mondo, l’ultimo concerto solo pochi giorni fa. Daniel era un bengala nel buio, una risorsa, una memoria del futuro, quando questa parola ancora suonava più come speranza che come paura.
Daniel era radicalissimo nei contenuti ed estremamente complesso nei modi - i suoi accompagnamenti sono un manuale di raffinatezza e sperimentazione - uno di quelli che ha sempre pensato che i proletari meritano il massimo.
Uruguaiano fiero e rivendicativo, come solo chi ha presente le catene del colonialismo, era in realtà un patriota... (continua)
di Alessio Lega
Mentre sono in Austria a cantare Bella Ciao, mi sveglio incongruamente presto e vengo a sapere che Daniel Viglietti è morto.
Gigante della canzone di ispirazione popolare, ma di realizzazione colta - Daniel era un fenomenale chitarrista classico imprestato all’urgenza della testimonianza - i suoi quasi ottanta anni passati per il mondo, l’ultimo concerto solo pochi giorni fa. Daniel era un bengala nel buio, una risorsa, una memoria del futuro, quando questa parola ancora suonava più come speranza che come paura.
Daniel era radicalissimo nei contenuti ed estremamente complesso nei modi - i suoi accompagnamenti sono un manuale di raffinatezza e sperimentazione - uno di quelli che ha sempre pensato che i proletari meritano il massimo.
Uruguaiano fiero e rivendicativo, come solo chi ha presente le catene del colonialismo, era in realtà un patriota... (continua)
31/10/2017 - 09:29
Trudno
Parole e musica di Jacek Kleyff
da tekstowo
da tekstowo
Trudno haha, trudno
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 31/10/2017 - 02:41
Reasonable Men
[1985]
Ideata da Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nell'album “Living In The Heart Of The Beast”
This track contains excerpts from State President P.W. Botha's famous "Rubicon"speech (15 Aug 1985). It is intercut with utterances by Brigadier Visser of the South African Police.
Il brano è il risultato di un mix di alcuni passaggi di un discorso di Botha, penultimo premier del Sudafrica razzista, con alcune frasi tratte da dichiarazioni stampa del capo della polizia di quel regime, tal brigadiere J.F. Visser.
Ideata da Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.
Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers
Nell'album “Living In The Heart Of The Beast”
This track contains excerpts from State President P.W. Botha's famous "Rubicon"speech (15 Aug 1985). It is intercut with utterances by Brigadier Visser of the South African Police.
Il brano è il risultato di un mix di alcuni passaggi di un discorso di Botha, penultimo premier del Sudafrica razzista, con alcune frasi tratte da dichiarazioni stampa del capo della polizia di quel regime, tal brigadiere J.F. Visser.
Again...
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/10/2017 - 22:14
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Scritta da Guido e Maurizio De Angelis, Sergio Sollima e Susan Duncan Smith
Sigla introduttiva dell'omonimo sceneggiato televisivo diretto da Sergio Sollima, con Kabir Bedi (Sandokan), Philippe Leroy (Yanez de Gomera), Carole André (Lady Marianna Guillonk), Andrea Giordana (Sir William Fitzgerald) e Adolfo Celi (rajah Lord James Brooke)
C'erano già tracce di Sandokan e Yanez sulle CCG/AWS, e così – dopo aver ascoltato la bellissima puntata dedicata ad Emilio Salgari della trasmissione radiofonica “Ettore”, sempre magnificamente condotta da Michele Dalai su Radio2 – mi sono deciso a contribure questo famoso tormentone dei fratelli De Angelis.
In fondo quella di Sandokan non è altro che la storia di una lotta senza quartiere (e senza speranza) contro il padre crudele di questo nostro mondo, di cui tantissimi esseri umani, ancora oggi e forse anche più di un tempo, hanno visto e vedono solo il volto ingiusto e feroce: il colonialismo britannico.