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Revelli (Ruggero Grava)

Revelli (Ruggero Grava)
[2017]

Album : Truòisparìs

Dedicata al calciatore friulano Revelli Ruggero Grava,

Revelli Ruggero Grava nacque nel 1922 a Claut (PN) e i genitori successivamente decisero di emigrare in Francia. Ruggero si distinse subito nel settore sportivo, soprattutto in quello calcistico. Centravanti dal fisico potentissimo fu ingaggiato da diverse squadre e vinse il campionato francese con l'Olimpique Roubaix Tourcoing. Il grande Torino acquistò Ruggero Grava nel 1948. Ruggero gocò solo 3 partite andando a segno col Bruxelles in quanto all'epoca non si potevano effettuare le sostituzioni. Morì a Superga il 4 maggio 1949 nello schianto aereo che accompagnava la squadra dopo un incontro amichevole giocato a Lisbona. Claut gli ha dedicato il campo sportivo comunale.
Dalla pagina youtube dell'autore
A no l’è una ròba da nùa nàsse tal avrìl del vintidòi
(continua)
inviata da adriana 28/10/2017 - 11:46

Mi chiamo Forse

Mi chiamo Forse
"C’è una canzone del nostro repertorio che ha per titolo “Mi chiamo Forse” e parla delle persone che attraversano il Canale di Sicilia, spingendosi verso le nostre coste per cercare di fuggire dalla guerra e dalla povertà. Qualche anno fa abbiamo ospitato una madre che aveva adottato un bimbo in Eritrea. Era una regista che era venuta a casa nostra perché voleva che le nostre musiche accompagnassero una sua opera teatrale. Ci raccontò questo fatto molto bello e significativo. Lei ha un figlio naturale e ha adottato un bambino eritreo. Insieme al marito era andata in Eritrea per portare a casa il bambino. Avevano preparato tutte le pratiche, il nome del bambino naturalmente era in lingua eritrea. Appena arrivati in aeroporto per fare il check-in gli dissero che era riportato solo il loro nome ma non c’era quello del bambino. Allora diede un’occhiata ai documenti e le fecero notare che c’era... (continua)
Quando lo videro sopra un legno fradicio 
(continua)
inviata da adriana 28/10/2017 - 11:26
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Venham mais cinco

Venham mais cinco

[1973]
Parole e musica di José Afonso, con l’arrangiamento musicale di José Mário Branco
La traccia che dà il titolo a questo album inciso a Parigi nell’ottobre del 1973.

Il disco fu denunciato alla commissione di censura da tal Maria Antonieta, una cantante oggi dimenticata che all’epoca era un pezzo grosso della radiotelevisione nazionale. Ciò valse il sequestro da parte della PIDE di tutte le copie dell’album.
Quell’anno stesso, tra aprile e maggio, José Afonso fu detenuto nel Forte-prisão de Caxias a Lisbona.


Esta canção faz apelos à unidade, pois era necessária para lutar contra os males provocados pelo regime e para derrubar o regime que deveria «embalar a trouxa e zarpar».
No poema, o vocábulo vinho simboliza a transformação, pois o sumo da uva tem o poder misterioso de se transformar e de transformar aqueles que o bebem, em algo mais potente.
O número cinco anda associado,... (continua)
Venham mais cinco, duma assentada que eu pago já
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/10/2017 - 14:05
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Canto moço

Canto moço

[1970]
Parole e musica di José Afonso
Nell’album “Traz outro amigo também

Registrato a Londra, “Traz outro amigo também”‎ fu il primo album realizzato senza il musicista ed amico fraterno Rui Pato, al ‎quale la PIDE, la polizia del regime fascista di Salazar, aveva vietato di viaggiare all’estero.‎
Somos filhos da madrugada 
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/10/2017 - 13:36
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Só ouve o brado da terra

Só ouve o brado da terra

[1974]
Parole e musica di José Afonso
Arrangiamento musicale di Fausto Bordalo Dias (1948-), compositore e cantante
Nell’album “Coro dos tribunais”, pubblicato nel dicembre, pochi mesi dopo la Rivoluzione dei garofani. Prodotto da José Niza (1938-2011), medico, compositore e deputato. Al disco partecipò anche Adriano Correia De Oliveira
Só ouve o brado da terra
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/10/2017 - 10:54
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Farewell to the Land

Farewell to the Land
[1975]
Parole di Peter Bellamy
Sulla melodia della tradizionale “Two Young Brethren”
Nel disco di Peter Bellamy e Chris Birch “Tell It Like It Was”
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
It's of two young brethren, two young brethren born,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/10/2017 - 15:22
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Adieu Sweet Lovely Nancy

Adieu Sweet Lovely Nancy
[XIX° sec.]
Un shanty esistente in molte versioni, che sembra risalire alla prima metà dell’800 e forse anche prima.
Il testo più noto, facente parte del repertorio della Copper Family, fu pubblicato nel 1899, in Journal of the Folk Song Society, Vol. 1, No. 1
In seguito interpretata da molti artisti, come Tim Hart & Maddy Prior, Peter Bellamy con Chris Birch, Blue Murder, The Dollymops.
La versione che propongo – ripresa da Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music, non essendo raggiungibile il sito della Copper Family – è quella di Tim Hart & Maddy Prior inclusa nel loro disco del 1968 intitolato “ Folk Songs of Old England Vol. 1”
Adieu, sweet lovely Nancy, ten thousand times adieu,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/10/2017 - 13:22
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City With No Children

City With No Children
[2008-10]
Scritta da Sarah Neufeld, Richard Reed Parry, Jeremy Gara, Win Butler, Will Butler, Régine Chassagne e Tim Kingsbury (Arcade Fire)
Nell’album “The Suburbs”

Un concept album che forse andrebbe per intero contribuito sulle CCG.
L’ambientazione è la periferia americana, i suoi inquietanti sobborghi, il tema è il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e la scoperta drammatica (che avviene di notte, mentre di giorno regna l’inconsapevolezza) di un mondo senza speranza, immerso nella violenza, nel sopruso, nella morte.

“Non credere mai al milionario che cita il Discorso della Montagna...”

Siete arrivati in un quartiere dormitorio, pulito, ordinato (forse anche troppo), di quelli dove giovani impiegati della middle-class tornano ad abitarci solo la sera, mettendo nel microonde qualche cibo precotto, e addormentandosi davanti alla televisione. Ma c’è qualcosa che non va. Sentite... (continua)
The summer that I broke my arm
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/10/2017 - 08:30
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Rumanzetta militare

Rumanzetta militare
(1914)
Versi di E. A. Mario
Musica di E. Tagliaferri

Canzone stranamente pacifista di E.A. Mario composta poco prima della partenza al fronte. E.A. Mario, politicamente interventista, produsse svariate canzoni sia a favore della guerra (Serenata All'imperatore, Canzone di trincea, Leggenda del Piave...) sia contro essa (Priggiuniero 'e guerra, Rumanzetta militare, Le rose rosse). Questa canzone di stampo narrativo racconta le avventure di un uomo che s'offre volontario per andare in guerra non per patriottismo ma perché vuole scordarsi la donna amata che l'ha ferito. In guerra quasi cerca la morte comportandosi arditamente, sempre scansandola però vedendo morire un suo commilitone solamente ventenne che progettava di sposarsi al suo ritorno. Una volta ritornato dalla guerra a cui aveva dato la gioventù ricevendo in cambio niente, esprime il proposito di riavvicinarsi con la sua amata.
Chi vò partì, dicette 'o capitano
(continua)
inviata da Leonardo Saponara 26/10/2017 - 00:54
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Freedom

Freedom
(1992)
dal leggendario album di esordio dei RATM

Canzone dedicata a Leonard Peltier da quarant'anni nelle galere americane da innocente, prigioniero politico e simbolo della lotta per i diritti dei nativi americani.


Leonard Peltier is a political prisoner… but he’s much more than that. He symbolizes the continuance of the U.S. genocidal policy that’s been perpetrated against the native peoples of this country.

Zack de la Rocha
UGH!
(continua)
25/10/2017 - 23:26
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Hopelessness

Hopelessness
[2016]
Scritta da Anohni e Daniel Lopatin
La traccia che dà il titolo all'album

So beautiful and hopeless!: “Non m'importa di me, né di te. Mi dispiace per gli animali e gli alberi che non possono mettersi in salvo. Come ho fatto a diventare un virus? Ho preso più di quanto mi servisse. Non ho lasciato nulla come scorta. Ho depredato fino a lasciare tutto secco. Ho vissuto nella menzogna... Disperazione...”


Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?

“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento... (continua)
How did I become
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/10/2017 - 22:48
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Why Did You Separate Me From the Earth?

Why Did You Separate Me From the Earth?
[2016]
Scritta da Anohni e Ross Birchard
Nell'album “HOPELESSNESS”


Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?

“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento tra la gente e i problemi, c’è una tale sequenza di problematiche che si sentono senza forze, come dovessero svuotare l’oceano con un cucchiaio. Dalla sottomissione delle donne alla disparità di paga, lo svuotamento della middle class, la tremenda politica estera degli Stati Uniti, la situazione esplosiva nel Medio Oriente, la crisi... (continua)
Why did you separate me from the earth?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/10/2017 - 22:26
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Execution

Execution
[2016]
Scritta da Anohni e Ross Birchard
Nell'album “HOPELESSNESS”


Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?

“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento tra la gente e i problemi, c’è una tale sequenza di problematiche che si sentono senza forze, come dovessero svuotare l’oceano con un cucchiaio. Dalla sottomissione delle donne alla disparità di paga, lo svuotamento della middle class, la tremenda politica estera degli Stati Uniti, la situazione esplosiva nel Medio Oriente, la crisi... (continua)
Execution
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/10/2017 - 22:21
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Violent Men

Violent Men
[2016]
Scritta da Anohni e Daniel Lopatin
Nell'album “HOPELESSNESS”


Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?

“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento tra la gente e i problemi, c’è una tale sequenza di problematiche che si sentono senza forze, come dovessero svuotare l’oceano con un cucchiaio. Dalla sottomissione delle donne alla disparità di paga, lo svuotamento della middle class, la tremenda politica estera degli Stati Uniti, la situazione esplosiva nel Medio Oriente, la crisi... (continua)
Where you once poured from
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/10/2017 - 22:12
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Modern Man

Modern Man
[2008-10]
Scritta da Sarah Neufeld, Richard Reed Parry, Jeremy Gara, Win Butler, Will Butler, Régine Chassagne e Tim Kingsbury (Arcade Fire)
Nel concept album “The Suburbs

Un concept album che forse andrebbe per intero contribuito sulle CCG.
L’ambientazione è la periferia americana, i suoi inquietanti sobborghi, il tema è il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e la scoperta drammatica (che avviene di notte, mentre di giorno regna l’inconsapevolezza) di un mondo senza speranza, immerso nella violenza, nel sopruso, nella morte.

Siete arrivati proprio in tempo. Che cos’è quella fila? Sono dei provinanti di un reality show oppure stanno aspettando di entrare ad un concorso pubblico? O forse è la fila delle casse di un centro commerciale? Comunque sono in fila, e mi sa che tocca anche a voi.
(“Arcade Fire, The Suburbs: le periferie dell’anima”, di Emanuele Binelli su RockLab)
So I wait my turn, I’m a modern man
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/10/2017 - 21:43
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The Suburbs

The Suburbs
[2008-10]
Scritta da Sarah Neufeld, Richard Reed Parry, Jeremy Gara, Win Butler, Will Butler, Régine Chassagne e Tim Kingsbury (Arcade Fire)
La canzone che apre e che dà il titolo all’album del 2010
Il magnifico videoclip che accompagna la canzone è diretto da Spike Jonze, il quale ne realizzò anche una versione estesa, un vero e proprio cortometraggio, “Scenes from the Suburbs” in occasione dell’uscita della versione de luxe dell’album nel 2011.

Un concept album che forse andrebbe per intero contribuito sulle CCG.
L’ambientazione è la periferia americana, i suoi inquietanti sobborghi, il tema è il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e la scoperta drammatica (che avviene di notte, mentre di giorno regna l’inconsapevolezza) di un mondo senza speranza, immerso nella violenza, nel sopruso, nella morte.
Il bellissimo video di Spike Jonze mi ha ricordato molto i titoli di testa del... (continua)
In the suburbs, I, I learned to drive
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/10/2017 - 08:35
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Canelo Sagrado

Canelo Sagrado
(2015)
Scritta da Camilo Salinas e Ana Tijoux
dal documentario "Genoveva" di Paola Castillo

L'albero detto in spagnolo Canelo (Drimys winteri) originario del Cile e dell'Argentina è tradizionalmente considerato sacro dal popolo mapuche. La canzone è stata scritta per il documentario "Genoveva" da Ana Tijoux e Camilo Salinas, musicista cileno che fa parte dei giovani componenti del gruppo Inti-Illimani Histórico insieme ad alcuni degli storici membri del celebre gruppo cileno. Il documentario racconta la ricerca delle radici, a partire dalla scoperta della protagonista di avere una bisnonna mapuche ed affronta i temi della discriminazione, del razzismo e delle terre strappate a questo popolo indigeno, sia in Cile che in Argentina.

“El trabajo creativo partió contándole a Anita el lugar que tenía dentro de la estructura del documental y cómo estaba muy unida al tema de dar una valorización,... (continua)
Pequeña esta es tu memoria
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 24/10/2017 - 23:23
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Lettera di Walter Ulanowsky

Lettera di Walter Ulanowsky
2015
Canzone tratta dall'ultima lettera che il partigiano triestino Walter Ulanowsky scrisse nelle carceri di Marassi di Genova alla fidanzata e alla madre, pochi giorni prima della sua fucilazione avvenuta al Passo del Turchino, il 19 maggio 1944.

Testo, musica ed interpretazione di Dalila Muscarella.

Nato a Trieste il 6 luglio 1923, fucilato al Colle del Turchino (Genova) il 19 maggio 1944, studente.
Nel gennaio del 1944, interrotti gli studi alla Facoltà di economia e commercio dell'Università di Genova, Ulanowsky (che già aveva svolto nell'Ateneo attività antifascista), si aggregò alla Brigata Garibaldi "Liguria", che operava sull'Appennino ligure. Dopo breve tempo, al ragazzo fu affidato, col grado di capitano, l'incarico di ufficiale di stato maggiore. Col nome di battaglia di "Josef", lo assolse brillantemente sino a che, durante gli scontri sulle alture di Genova con imponenti... (continua)
Quando riceverai questa lettera,
(continua)
inviata da Dq82 24/10/2017 - 12:46
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Lettera Di Un Condannato A Morte Della Resistenza Europea

Lettera Di Un Condannato A Morte Della Resistenza Europea
1997
Genova

Testo della lettera tratto da "Lettere di condannati a morte della Resistenza europea" a cura di P. Malvezzi, G. Pirelli, Einaudi editore

Le notizie che si trovano on line attribuiscono ai Sunset Boys il brano, se non fosse che il disco è del 1997 e l'interpretazione dei Sunset Boys, band genovese di cui fa comunque parte Luigi Murialdo (ex Lavori in Corso), del 2017
Volevo che tutta l'umanità fosse felice!
(continua)
inviata da Dq82 24/10/2017 - 12:37
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Viva o poder popular

Viva o poder popular
[1975]
Testo e musica: José Afonso
Lyrics and music: José Afonso
Letra e música: José Afonso
Single: LUAR (Viva o poder popular / Foi na cidade do Sado)

E' il 7 marzo del 1975, a Setúbal in Portogallo. Si deve tenere una manifestazione-comizio del PPD, il Partido Popular Democrático fondato dal primo presidente del Portogallo post-rivoluzionario, il generale António De Spínola, uno dei protagonisti della Rivoluzione dei Garofani del 25 aprile 1974; è lui che viene investito dal Movimento delle Forze Armate, che hanno rovesciato la dittatura cinquantennale portoghese, ad arrestare e spedire in esilio in Brasile il successore di Salazar, Marcelo Caetano. De Spínola diviene subito presidente della Giunta di Salvezza Nazionale e, il 15 maggio 1974 viene nominato presidente della repubblica. Durante la sua carica, De Spínola, feroce anticomunista, si oppone in modo ferreo alle forze di sinistra... (continua)
Não há velório nem morto
(continua)
24/10/2017 - 02:18

Muntuñmageyiñ tayiñ mapu

Muntuñmageyiñ tayiñ mapu
Poesia di Rayen Kvyeh
Da "Luna dei primi germogli" (We coyvn ñi kvyeh)
Edizioni Gorée, Iesa (SI), 2006
Cura e traduzione di Antonio Melis e Luciano Giannelli

Così hanno ritrovato Santiago Maldonado.

Martedì scorso, a sera, dentro al Río Chubut, a soli trecento metri di distanza dalla comunità Mapuche di Pu Lof a Cushamen, dove il 1° agosto, durante dei violenti scontri con la polizia argentina, Santiago Maldonado era stato prelevato desapareciendo.

E' ricomparso così. Sommerso e agganciato a dei rami, dentro un fiume.

Vorrei quindi dedicare a Santiago Maldonado questa composizione di Rayen Kvyeh, poetessa del popolo mapuche.

So da me che dedicare qualsiasi cosa a un morto ammazzato da una polizia qualsiasi, di qualsiasi parte di questo mondo maledetto, non serve assolutamente a niente.

So bene che il popolo mapuche, come tanti altri popoli della terra, è semplicemente destinato a... (continua)
Pikum kvrvf
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 23/10/2017 - 23:33
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Siguen desapareciendo

Siguen desapareciendo
Comunicado de la familia 20/10
da santiagomaldonado.com

El cuerpo encontrado en el Río Chubut es el de Santiago.
La incertidumbre sobre su paradero ha terminado. El calvario que nuestra familia inició el mismo día en que supimos de su desaparición no terminará hasta obtener Justicia.
Muy poco podemos decir sobre nuestros sentimientos ante la confirmación de la identidad de Santiago: este dolor no sabe de palabras.
Las circunstancias del hallazgo del cuerpo nos generan muchas dudas. Creemos que es el momento de avanzar con firmeza en la investigación y dejar trabajar sin presiones al Juez Lleral. Necesitamos saber qué le sucedió a Santiago y quiénes son los responsables de su muerte. Todos. No sólo quienes le quitaron la vida sino los que, por acción u omisión, colaboraron en el encubrimiento y perjudicaron el proceso de búsqueda.
Estábamos en lo cierto al reclamar por la inacción, ineficacia... (continua)
adriana 21/10/2017 - 12:45
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Little Yellow Roses

Little Yellow Roses
"Around 56 years ago I was involved writing scripts, and then some songs for BBC TV. The pop world was in its infancy, and I wrote for, amongst others, Joe Brown, The Vernon Girls, Jess Conrad, and Adam Faith. I seem to remember writing Little Yellow Roses for a B side for Adam in about 1962. I wrote the tune and the lyrics, and John Barry did that particular arrangement, as I worked with him a lot. I hadn't heard the song for half a century until your letter arrived. I don't remember writing it for the Spanish Civil War specifically—it was a song for all freedom fighters really." (Trevor Peacock)
B.B. 20/10/2017 - 12:56
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Una casa in riva al fiume

Una casa in riva al fiume
L'ho stampata e fatta leggere ai miei compagni di classe...qualcuno ha detto che viene a Firenze apposta per vederla!!! Bellissima!!!
Maria Stella - Potenza 20/10/2017 - 00:40
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Il professore e la bomba

Il professore e la bomba
Complimenti
19/10/2017 - 22:43
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La factoria de la dominació

La factoria de la dominació
d’après la version italienne de Riccardo Venturi – LA FABBRICA DELLA DOMINAZIONE – août 2017
d’une chanson catalane – La factoria de la dominació – Brams – 2011

Un juge fabrique des condamnations, un policier de la répression, un journaliste fabrique des mensonges, un militaire fabrique de la peur, un banquier fabrique des dettes et un évêque de la soumission, c’est fabrique de la domination.


Dialogue maïeutique

Ah, Lucien l’âne mon ami, voici une nouvelle fois une chanson catalane et comme on a déjà pu le constater, les chansons catalanes réservent souvent des surprises. C’est le cas cette fois-ci aussi avec « La factoria de la dominaciò » que j’ai mise en français sous le titre de « LA FABRIQUE DE LA DOMINATION ».

Je vois ça, Marco Valdo M.I. mon ami, et je devine sans doute ce qu’elle signifie et qui devrait fortement ressembler à l’Espagne, mais je préférerais que tu me le révèles.... (continua)
LA FABRIQUE DE LA DOMINATION
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/10/2017 - 21:30

U sol'o fatte russ'

anonimo
U sol'o fatte russ'
IL SOLE SI È FATTO ROSSO
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/10/2017 - 15:03
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Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)

anonimo
Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)

IL PANE E LA PACE
l'insurrezione armata dell'agosto 1917 a Torino
per cantastorie, coro parlante, musica viva
un racconto storico in 10 quadri di Claudio Canal (nel centenario dagli eventi)

“Vidi sbucare i cavalli lanciati al galoppo, i soldati con la sciabola sguainata nella destra in una selvaggia carica: non persi un attimo, con un gesto rapido mi aprii la camicia mostrando il petto nudo. Non vedevo più nulla. Poi con la coda dell’occhio vidi una specie di ombra che traversava la via venendomi vicino: era una ragazza molto giovane, si era liberata della sua camicetta mettendo poi il suo seno a nudo con lo stesso gesto che avevo fatto io, ma con più grazia, con più semplicità. Un urlo formidabile scoppiò dalla folla della barricata, dalle finestre aperte vennero incitamenti perché la cavalleria si fermasse. Viva la pace, abbasso la guerra. I soldati sbalorditi da tanto ardimento si... (continua)
B.B. 19/10/2017 - 10:10
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La mia mama veul chi fila

anonimo
La mia mama veul chi fila
LA MIA MAMA A VEUL CHE FILA
(continua)
inviata da claudio di Gioventura Piemontèisa ( linguisti piemontesi ) 18/10/2017 - 19:07
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Аисты

Аисты
I would like to say that you are very good.
18/10/2017 - 17:34
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La ragazza di Kobanê

La ragazza di Kobanê
Mentre noi stiamo qui tranquilli a spippolare sulle nostre tastiere, la città di Raqqa, quartier generale dell'ISIS in Siria, è stata liberata dalle forze curde. Nella foto la comandante Rojda Felat.
17/10/2017 - 23:58
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Heroes

Heroes
HÉROES
(continua)
inviata da Dq82 17/10/2017 - 17:31
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Heroes

"Heroes", la canzone che sconfisse il Muro
Il 14 ottobre 1977 usciva l'album con uno dei brani più celebri di David Bowie, scritto con Brian Eno e registrato a Berlino
Quarant'anni fa usciva Heroes, l'album e la canzone entrati a far parte della grande storia del rock. Il disco fa parte della trilogia berlinese del Duca Bianco (con Low e Lodger)realizzata tra il 1976 e il 1979, un periodo fondamentale per l'artista che nella città tedesca trovò la forza e l'energia per uscire da una profonda crisi. E fu un successo, raggiungendo la terza posizione in classifica nel Regno Unito, mentre la title track divenne il brano più celebre di Bowie. La canzone, scritta con Brian Eno, racconta gli incontri di due amanti divisi dal Muro.
 
Il brano è stato inserito anche nella colonna sonora di Christiane F. Noi i ragazzi dello zoo di Berlino(1981), prodotta dallo stesso Bowie che contiene le sue canzoni... (continua)
Dq82 17/10/2017 - 09:25
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Guy Fawkes' table

Guy Fawkes' table
Nell'album “Zero Tolerance”, realizzato da Attila The Stockbroker's Barnstormer nel 2004

Guy Fawkes (1570-1606) fu uno dei protagonisti della cosiddetta “Congiura delle polveri”, il tentativo di un gruppo di cospiratori cattolici inglesi di far saltare in aria re Giacomo I d'Inghilterra con tutto il Parlamento. Qualcosa andò storto e vennero tutti beccati, torturati e macellati. A partire dall'800 la figura di Guy Fawkes venne rivalutata (e sopravalutata). Il suo volto stilizzato è diventata la maschera di V, l'anarchico che nella serie a fumetti “V for Vendetta” scritta da Alan Moore e disegnata da David Lloyd a partire dal 1982, cerca di sovvertire il regime dittatoriale in una Gran Bretagna distopica del futuro. Dopo l'uscita nel 2006 dell'adattamento cinematografico firmato da James McTeigue, la maschera di V/Guy Fawkes ha accompagnato molte delle proteste di massa in tutto il mondo,... (continua)
B.B. 16/10/2017 - 22:27
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Ninna nanna per non dormire

Ninna nanna per non dormire
Chanson italienne – Ninna nanna per non dormire – Sergio Laccone – 2005
Texte : Franca Mazzei
Musique : Sergio Laccone

Les berceuses, en italien Ninna nanna – ce qui est un très joli mot pour dire la chose, comme tu le sais Lucien l’âne mon ami, ces petites chansons sont des ritournelles que l’on sert aux enfants le soir au moment de les mettre au lit ou devant la cheminée et le feu hypnotique, avant de les emmener dans la chambre où l’on aimerait qu’ils s’endorment. Comme dans toutes les langues et dans toutes les régions et chez tous les peuples de la Terre, comme on peut le supposer, il y en a à profusion. Il y a celles que tout un chacun invente en espérant un résultat, autrement dit que sa comptine plaise au(x) petit(s) – celles-là sont innombrables et pour la plupart inconnues ; il y a celles qui ont une diffusion plus vaste, généralement traditionnelles ; ce sont une partie des premières... (continua)
BERCEUSE POUR NE PAS DORMIR
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/10/2017 - 19:56
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Cantigas do Maio

Cantigas do Maio
Caro Lorenzo, la copia che possiedo io è invece la stampa francese della benemerita "Le Chant Du Monde" per la collana "Le Nouveau Chansonnier International: Portugal" e contiene all'interno i testi portoghesi e le rispettive traduzioni in francese. La copertina è una variante dell'immagine che avete messo sotto il titolo.
Flavio Poltronieri 16/10/2017 - 17:46
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Blackness of the Night

Blackness of the Night
al solito con qualche dubbio (There's no compromising non so se possa essere tradotto così)
NELL'OSCURITÀ DELLA NOTTE
(continua)
16/10/2017 - 00:01
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Katona vagyok én

anonimo
Katona vagyok én
Olasz nyelvre fordította Riccardo Venturi
15.10.2017 23:57

Due parole del traduttore. Si tratta in questo caso di una traduzione rigorosamente letterale del testo ungherese (la traduzione inglese si prende qualche libertà interpretativa). Ci sono anche un paio di note esplicative.
IO SONO UN SOLDATO
(continua)
15/10/2017 - 23:58
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Katona vagyok én

anonimo
Katona vagyok én
I AM A SOLDIER
(continua)
15/10/2017 - 21:05




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