Konstanty Ildefons Gałczyński: Śmierć poety
Nie pomogły zastrzyki,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 31/1/2017 - 22:46
Ballad Of Bobby Sands
Begira mendira, kantua entzuten da
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Sartori 30/1/2017 - 22:35
Cara burbetta
anonimo
cambia le due bestemmie il resto mitico ti ascolto sempre ,dove trovo altre cose di te?
30/1/2017 - 21:04
Antonia vs Trump
[2016]
Letra y música: Los Morancos de Triana
Testo e musica: Los Morancos de Triana
Los Morancos enfrentan a Antonia con Trump en su nueva parodía
El País - Pablo Cantó, 18 nov. 2016
Música y humor. Esas son las herramientas con las que Los Morancos llevan dos años comentando la actualidad en su canal de YouTube. Han publicado su última canción el 18 de noviembre, con la elección de Donald Trump y sus políticas de inmigración como tema. Tres horas después de su publicación, "Los Morancos" ya se había colado entre los trending topic nacionales.
La canción enfrenta a Donald Trump, futuro presidente de los Estados Unidos –e interpretado con un parecido más que razonable por César Cadaval–, con Antonia, una madre que llama a la defensa chancla en mano y que pretende representar a todos los hispanos. Es uno de los personajes recurrentes del dúo cómico (pareja de Omaíta), interpretada... (continua)
Letra y música: Los Morancos de Triana
Testo e musica: Los Morancos de Triana
Los Morancos enfrentan a Antonia con Trump en su nueva parodía
El País - Pablo Cantó, 18 nov. 2016
Música y humor. Esas son las herramientas con las que Los Morancos llevan dos años comentando la actualidad en su canal de YouTube. Han publicado su última canción el 18 de noviembre, con la elección de Donald Trump y sus políticas de inmigración como tema. Tres horas después de su publicación, "Los Morancos" ya se había colado entre los trending topic nacionales.
La canción enfrenta a Donald Trump, futuro presidente de los Estados Unidos –e interpretado con un parecido más que razonable por César Cadaval–, con Antonia, una madre que llama a la defensa chancla en mano y que pretende representar a todos los hispanos. Es uno de los personajes recurrentes del dúo cómico (pareja de Omaíta), interpretada... (continua)
Desde Barrameda Beach, para el mundo
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 30/1/2017 - 18:20
Percorsi:
Donald Trump
Kurt Weill: Speak Low
...sicuramente non è cantabile.... :)
PARLA PIANO [1]
(continua)
(continua)
inviata da Bruna Parma 30/1/2017 - 14:15
Land of the Free
(2017)
“Land of the Free” is the third single off Joey Bada$$’s second album, AABA. It was released on January 20, coinciding with both Joey’s birthday and Donald Trump’s Presidential inauguration.
The track is about America’s many flaws, specifically focusing on corruption and inequality. Joey teased the track on January 16th for Martin Luther King Day.
genius
*
Released on Inauguration Day, "Land of the Free" is a biting anti-Trump rap delivered in a smooth package. With lines like “Donald Trump is not equipped to take this country over," its message isn't subtle—it's a clear indictment of the new president.
time.com
“Land of the Free” is the third single off Joey Bada$$’s second album, AABA. It was released on January 20, coinciding with both Joey’s birthday and Donald Trump’s Presidential inauguration.
The track is about America’s many flaws, specifically focusing on corruption and inequality. Joey teased the track on January 16th for Martin Luther King Day.
genius
*
Released on Inauguration Day, "Land of the Free" is a biting anti-Trump rap delivered in a smooth package. With lines like “Donald Trump is not equipped to take this country over," its message isn't subtle—it's a clear indictment of the new president.
time.com
[Intro]
(continua)
(continua)
29/1/2017 - 20:37
Percorsi:
Donald Trump
Lo avevamo detto che ci avrebbe dato parecchio da lavorare; quindi abbiamo deciso già da ora di istituire il suo bel percorso, certi che riuscirà a far rimpiangere persino George W. Bush. Meglio non perdere tempo: Make America Shit!
Riccardo Venturi 29/1/2017 - 20:08
Seguida Dels Camisards: Joan Cavalier / Bauç / Mac Marçons
2017
Gran Bal Dub
Il progetto “Gran Bal Dub” nasce dalla collaborazione tra il musicista piemontese Sergio Berardo, ben noto essere il frontman dei Lou Dalfin, e Madaski, co-fondatore degli Africa Unite considerato uno dei principali esponenti della scena dub italiana, i quali hanno unito le forze per esplorare le connessioni tra la musica delle Valli Occitane con i suoni della dancehall. La ghironda degli antichi suonatori itineranti, che fino alla metà del secolo scorso attraversavano l’Europa diffondendo le musiche identitarie della cultura d’Oc, incontra la contemporaneità dell’elettronica, dando vita a sorprendenti incroci ed attraversamenti sonori tra presente, passato e futuro. Base di partenza per il lavoro di esplorazione sonora compiuto da Sergio Berado e da Madaski sono stilemi musicali delle forme coreutiche occitane che vengono decostruite e ricomposte su ardite architetture... (continua)
Gran Bal Dub
Il progetto “Gran Bal Dub” nasce dalla collaborazione tra il musicista piemontese Sergio Berardo, ben noto essere il frontman dei Lou Dalfin, e Madaski, co-fondatore degli Africa Unite considerato uno dei principali esponenti della scena dub italiana, i quali hanno unito le forze per esplorare le connessioni tra la musica delle Valli Occitane con i suoni della dancehall. La ghironda degli antichi suonatori itineranti, che fino alla metà del secolo scorso attraversavano l’Europa diffondendo le musiche identitarie della cultura d’Oc, incontra la contemporaneità dell’elettronica, dando vita a sorprendenti incroci ed attraversamenti sonori tra presente, passato e futuro. Base di partenza per il lavoro di esplorazione sonora compiuto da Sergio Berado e da Madaski sono stilemi musicali delle forme coreutiche occitane che vengono decostruite e ricomposte su ardite architetture... (continua)
Dq82 29/1/2017 - 13:54
Domenico Tiburzi
Se può interessare , io sto realizzando la base midi con testo sincronizzato .
Mi è stata richiesta da uno sconosciuto e oggi l'ho iniziata .
Mi mancava il testo e grazie a Voi adesso posso inserirlo e sincronizzarlo.
Suisio (BG) 29 Gennaio 2017.
Mi è stata richiesta da uno sconosciuto e oggi l'ho iniziata .
Mi mancava il testo e grazie a Voi adesso posso inserirlo e sincronizzarlo.
Suisio (BG) 29 Gennaio 2017.
Marcello 29/1/2017 - 10:33
Le Maître et Martha
Le Rêve d’Adolf sur papier
Après le Rêve de Guillaume, premier tome des Histoires d’Allemagne et le second tome intitulé : Le Rêve de Weimar, voici un autre livre de Marco Valdo M.I. : il s’intitule Le Rêve d’Adolf et couvre les années 1933 à 1945, les années où un Reich à vocation millénariste s’est essayé à dominer le monde. Certains crurent à ce délire et imposèrent leurs folies sadiques à leurs contemporains. Il en résultat des dizaines de millions de morts et tant d’autres malheurs et destructions. Le Reich fit lamentablement plouf après douze ans.
Ce qu’il faut absolument dire ici, ce qui mérite d’être dit et souligné ici, c’est que sans les Chansons contre la Guerre (CCG), cette édition papier n’aurait sans doute jamais existé puisque toutes les chansons et tous les textes (ou presque) qui y figurent viennent en droite ligne des C.C.G. Ils y ont été conçus et ils y ont grandi ;... (continua)
Marco Valdo M.I. 28/1/2017 - 15:38
Dafne
Ciao, è uscito il primo singolo di Valentina De Giovanni, cui collaboro nei testi. La versione di Valentina nobilita il pezzo.
Quanta violenza nascosta dal simulacro dell'amore. I miti greci sono pieni di stupri perpetrati da dèi senza morale, che prendono quello che vogliono, con un rapimento (Persefone da Ade, Egina da Zeus), con l'inganno (sempre Zeus mutato in toro bianco per avvicinare la bella Europa, mutato in satiro per avere Antiope), senza alcun riconoscimento di volontà per i desideri delle "amate". Questa la storia di Dafne, vittima di un gioco tra uomini, Eros e Apollo, e forse quello del dio fu vero amore, ma è amore quello che non trova corrispondenza? Basta mezzo amore per chi non ama? Non è sempre stato quello l'errore, l'assurda idea che il proprio sia totale e sufficiente?
Quanta violenza nascosta dal simulacro dell'amore. I miti greci sono pieni di stupri perpetrati da dèi senza morale, che prendono quello che vogliono, con un rapimento (Persefone da Ade, Egina da Zeus), con l'inganno (sempre Zeus mutato in toro bianco per avvicinare la bella Europa, mutato in satiro per avere Antiope), senza alcun riconoscimento di volontà per i desideri delle "amate". Questa la storia di Dafne, vittima di un gioco tra uomini, Eros e Apollo, e forse quello del dio fu vero amore, ma è amore quello che non trova corrispondenza? Basta mezzo amore per chi non ama? Non è sempre stato quello l'errore, l'assurda idea che il proprio sia totale e sufficiente?
Alberto Marchetti 28/1/2017 - 14:54
The Fields of Athenry
Kartzela leihotik neska bat entzun dut nik oihuka
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Sartori + CCG/AWS Staff 27/1/2017 - 22:29
Ballata dell'emigrazione
A BRACCIA CHIUSE
Migrante annegato tra sfottò e video: morte della civiltà a Venezia
di Massimo Del Papa, da Lettera 43
Pateh non aveva nessuno e si è suicidato nel Canal Grande per disperazione. Mentre qualcuno filmava e qualcun altro gli urlava «Africa!». Ma siamo gente perbene noi. Sono i profughi che ci rovinano le giornate.
A volte ti chiedi che senso abbia vivere se devi passare tutto il tuo tempo breve come un sasso che rotola - e i sassi, si sa, non hanno radici, non hanno legami - e come un sasso poi finire, in fondo all'acqua color d'inverno, nel divertimento indifferente della gente. Pateh Sabally era un migrante, 22 anni, dal Gambia che 99 italiani e mezzo su 100 non sanno collocare sulla cartina dell'Africa.
SOLITUDINE CHE FA IMPAZZIRE. Si è ammazzato a Venezia, gettandosi nello specchio del Canal Grande, di fronte alla stazione di Santa Lucia. Tutto a causa di un permesso... (continua)
Migrante annegato tra sfottò e video: morte della civiltà a Venezia
di Massimo Del Papa, da Lettera 43
Pateh non aveva nessuno e si è suicidato nel Canal Grande per disperazione. Mentre qualcuno filmava e qualcun altro gli urlava «Africa!». Ma siamo gente perbene noi. Sono i profughi che ci rovinano le giornate.
A volte ti chiedi che senso abbia vivere se devi passare tutto il tuo tempo breve come un sasso che rotola - e i sassi, si sa, non hanno radici, non hanno legami - e come un sasso poi finire, in fondo all'acqua color d'inverno, nel divertimento indifferente della gente. Pateh Sabally era un migrante, 22 anni, dal Gambia che 99 italiani e mezzo su 100 non sanno collocare sulla cartina dell'Africa.
SOLITUDINE CHE FA IMPAZZIRE. Si è ammazzato a Venezia, gettandosi nello specchio del Canal Grande, di fronte alla stazione di Santa Lucia. Tutto a causa di un permesso... (continua)
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 27/1/2017 - 11:46
Un posto chiamato Libertà
2015
La donna, la taverna, il dado
La donna, la taverna, il dado
Marciano lungo i sentieri, irregolari, stanchi e fieri,
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/1/2017 - 15:35
Casablanca
2014
EP Storie di viaggio e altri eroi
Questa canzone è un omaggio all'omonimo film del 1942 di Michael Curtiz con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Un film d'amore e di guerra, con alcune scene memorabili, dalla Marsigliese cantata in faccia ai Nazisti, al "Suonala ancora Sam".
Casablanca, 1941. Crocevia per la libertà, da qui ci si può imbarcare per l’America, luogo di rifugio per i resistenti antinazisti. Proprio per questo, con l’ausilio del collaborazionista governo locale di matrice francese, vi si stanzia un comando nazista, con lo scopo di controllare il traffico di spie e oppositori al regime. Tra questi c’è il capo della resistenza ceca Viktor Laszlo con la moglie, la bellissima Ilsa. La loro unica speranza di salvezza per uscire da Casablanca senza essere bloccati si chiama Rick Blaine, proprietario di un noto locale della città. Ma Rick è diventato cinico di suo e poco avvezzo... (continua)
EP Storie di viaggio e altri eroi
Questa canzone è un omaggio all'omonimo film del 1942 di Michael Curtiz con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Un film d'amore e di guerra, con alcune scene memorabili, dalla Marsigliese cantata in faccia ai Nazisti, al "Suonala ancora Sam".
Casablanca, 1941. Crocevia per la libertà, da qui ci si può imbarcare per l’America, luogo di rifugio per i resistenti antinazisti. Proprio per questo, con l’ausilio del collaborazionista governo locale di matrice francese, vi si stanzia un comando nazista, con lo scopo di controllare il traffico di spie e oppositori al regime. Tra questi c’è il capo della resistenza ceca Viktor Laszlo con la moglie, la bellissima Ilsa. La loro unica speranza di salvezza per uscire da Casablanca senza essere bloccati si chiama Rick Blaine, proprietario di un noto locale della città. Ma Rick è diventato cinico di suo e poco avvezzo... (continua)
E' un ritrovo a Casablanca, il mio locale è rinomato
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/1/2017 - 15:02
Under
2016
Il 30 giugno è uscito “Under”, un nuovo inedito che spazza via a suon di rime rap qualsiasi ozioso discorso sullo ius soli. Il pezzo, scritto in italiano e in inglese dai ragazzi stessi, smonta il vocabolario consunto della discriminazione razziale, partendo da quella che è la loro esperienza: quella di giovani italiani, magari originari di altri Paesi o figli di coppie miste, ancora percepiti come stranieri e spesso discriminati a causa del colore della pelle. Il singolo “Under” ha visto anche il supporto di Amir Issaa, una delle voci più autorevoli del rap italiano sul tema della seconda generazione, e si accompagna ad un video diretto da Matteo Montagna.
Ancora una volta c’è Pino Pecorelli, una delle anime fondatrici dell’Orchestra di Piazza Vittorio, alla direzione musicale di questa avventura multietnica che raduna giovanissimi musicisti provenienti da Italia, Egitto, Senegal,... (continua)
Il 30 giugno è uscito “Under”, un nuovo inedito che spazza via a suon di rime rap qualsiasi ozioso discorso sullo ius soli. Il pezzo, scritto in italiano e in inglese dai ragazzi stessi, smonta il vocabolario consunto della discriminazione razziale, partendo da quella che è la loro esperienza: quella di giovani italiani, magari originari di altri Paesi o figli di coppie miste, ancora percepiti come stranieri e spesso discriminati a causa del colore della pelle. Il singolo “Under” ha visto anche il supporto di Amir Issaa, una delle voci più autorevoli del rap italiano sul tema della seconda generazione, e si accompagna ad un video diretto da Matteo Montagna.
Ancora una volta c’è Pino Pecorelli, una delle anime fondatrici dell’Orchestra di Piazza Vittorio, alla direzione musicale di questa avventura multietnica che raduna giovanissimi musicisti provenienti da Italia, Egitto, Senegal,... (continua)
...
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/1/2017 - 11:20
Das Franco-Lied
1975
Es Gibt Ein Leben Vor Dem Tod
Es Gibt Ein Leben Vor Dem Tod
Du, wenn ich daran denke
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/1/2017 - 10:01
Chile [Der Kameramann]
Versione greca di Θάνος Μικρούτσικος/Thanos Mikroutsikos, Μαρία Δημητριάδη/Maria Dimitriadi: Nâzim Hikmet, Wolf Biermann – Πολιτικά Τραγούδια (1975)
Η ΜΠΑΛΆΝΤΑ ΤΟΥ ΟΠΕΡΑΤΈΡ
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/1/2017 - 09:30
Carlos Puebla: Canción al Che, o Hasta siempre
Versione greca di Θάνος Μικρούτσικος/Thanos Mikroutsikos, Μαρία Δημητριάδη/Maria Dimitriadi: Nâzim Hikmet, Wolf Biermann – Πολιτικά Τραγούδια (1975)
Μας μένει ό,τι καλό ήταν και καθάριο
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/1/2017 - 09:24
So soll es sein - So wird es sein
Versione greca di Θάνος Μικρούτσικος/Thanos Mikroutsikos, Μαρία Δημητριάδη/Maria Dimitriadi: Nâzim Hikmet, Wolf Biermann – Πολιτικά Τραγούδια (1975)
ΈΤΣΙ ΠΡΈΠΕΙ ΝΑ ΓΊΝΕΙ - ΈΤΣΙ ΘΑ ΓΊΝΕΙ
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/1/2017 - 09:18
Everybody Cryin' About Vietnam
[1965]
Parole e musica di J.B. Lenoir
Nell’album collettivo “Bye Bye, Bird... Solo Blues”, pubblicato nel 1968
Questo bellissimo blues di J.B. Lenoir, versione alternativa ma completamente diversa di Vietnam Blues, fu presentato durante un concerto ad Amburgo nel 1965 ma poi i produttori e l’etichetta del bluesman decisero che i tempi non erano maturi, lo censurarono di fatto, pubblicandolo solo tre anni più tardi. Il motivo è che alla condanna senza appello della guerra nel sud-est asiatico si univa l’altrettanto ferma condanna del razzismo sempre presente negli USA… “Presidente, se non riconosci ai neri che hanno gli stessi diritti dei bianchi, allora come puoi mandarli a combattere e a morire nella tua assurda guerra?”. Una provocazione cruciale.
Parole e musica di J.B. Lenoir
Nell’album collettivo “Bye Bye, Bird... Solo Blues”, pubblicato nel 1968
Questo bellissimo blues di J.B. Lenoir, versione alternativa ma completamente diversa di Vietnam Blues, fu presentato durante un concerto ad Amburgo nel 1965 ma poi i produttori e l’etichetta del bluesman decisero che i tempi non erano maturi, lo censurarono di fatto, pubblicandolo solo tre anni più tardi. Il motivo è che alla condanna senza appello della guerra nel sud-est asiatico si univa l’altrettanto ferma condanna del razzismo sempre presente negli USA… “Presidente, se non riconosci ai neri che hanno gli stessi diritti dei bianchi, allora come puoi mandarli a combattere e a morire nella tua assurda guerra?”. Una provocazione cruciale.
I want you to hear what I hear, I hear some explosions and a lot of bombs and guns shooting, lets go over to Vietnam...
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/1/2017 - 09:14
Sogna ragazzo sogna
[1999]
Parole e musica di Roberto Vecchioni
la canzone che apre a dà il titolo all'album, uscito nel 1999, del cantautore lombardo
Una canzone che Vecchioni l'anno scorso ha dedicato a Giulio Regeni, cantandola a Fiumicello, Udine, il paese natale del ricercatore torturato e trucidato in Egitto un anno fa.
Parole e musica di Roberto Vecchioni
la canzone che apre a dà il titolo all'album, uscito nel 1999, del cantautore lombardo
Una canzone che Vecchioni l'anno scorso ha dedicato a Giulio Regeni, cantandola a Fiumicello, Udine, il paese natale del ricercatore torturato e trucidato in Egitto un anno fa.
E ti diranno parole rosse come il sangue
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/1/2017 - 22:54
Percorsi:
Verità per Giulio Regeni
Se questo è un uomo
1947
(Testo di Primo Levi, musicato da Joe Natta)
In occasione della giornata della memoria esce questa canzone formata dai versi introduttivi scritti da Primo Levi per il suo libro "Se questo è un uomo" musicati e cantati dal cantautore Joe Natta
Per non dimenticare mai
(Testo di Primo Levi, musicato da Joe Natta)
In occasione della giornata della memoria esce questa canzone formata dai versi introduttivi scritti da Primo Levi per il suo libro "Se questo è un uomo" musicati e cantati dal cantautore Joe Natta
Per non dimenticare mai
Voi che vivete sicuri
(continua)
(continua)
inviata da Joe Natta 25/1/2017 - 20:52
Percorsi:
Campi di sterminio
Elettrosmog
[2002]
Album: Falso
Album: Falso
Strane frequenze casalinghe ricche di misticità
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 25/1/2017 - 17:22
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
War Is Over (Goodbye California)
[1948?]
Parole e musica di John Lee Hooker
In molti dischi e compilation del grande bluesman, a cominciare da “Goin' Down Highway 51”, raccolta del 1971 contenente brani registrati nell’immediato secondo dopo guerra, tra il 1948 ed il 1951.
Parole e musica di John Lee Hooker
In molti dischi e compilation del grande bluesman, a cominciare da “Goin' Down Highway 51”, raccolta del 1971 contenente brani registrati nell’immediato secondo dopo guerra, tra il 1948 ed il 1951.
Well the war is over
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/1/2017 - 08:36
(From the Falklands to the Balkans) I've Fought in Every War
In margine.
Curioso lo pseudonimo che Beck si è scelto per questo brano, "H. Haglund". Hägglund era il vero cognome di Joe Hill, e quella "H." chissà che non stia, appunto, per "Hill"...
Curioso lo pseudonimo che Beck si è scelto per questo brano, "H. Haglund". Hägglund era il vero cognome di Joe Hill, e quella "H." chissà che non stia, appunto, per "Hill"...
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 24/1/2017 - 23:01
La ninna nanna de la guerra
La versione integrale della poesia di Trilussa cantata in un provino inedito da Claudio Baglioni, molto bella!!!
Dario 24/1/2017 - 18:28
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Parole di Konstanty Ildefons Gałczyński
Musica di Stanisław Staszewski
Da questa pagina
L'esecuzione più conosciuta è questa di Kazik Staszewski con il gruppo Kult dal disco "Tata 2" (1996) che contiene le canzoni cantate dal padre di Kazik, Stanisław Staszewski.