Dimmi quand'è
Una ballata che cerca di raccontare scene, suoni, odori e azioni tipiche di ogni guerra. E che pone una domanda: "quand'è che finirà, quand'è che l'uomo capirà?"
Lugubri fischi urlano,
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 6/8/2016 - 18:41
Maria Tabacchina
[2015]
Alessio Lega e I Malfattori - Albumconcerto
Canta e suona la chitarra classica Alessio Lega
Canta e suona il cembalino Giusi Delvecchio
Chitarra resofonica Roberto Zamagna
Basso elettrico Nicola Zamagna
Organo Hammond Guido Baldoni
registrata live a Gambettola il 27 ottobre 2015
Maria Tabacchina (con Maria Solitaria e Maria Tortura) fa parte della trilogia della "Madonne", preghiere laiche sulle figure femminili scritte originariamente da Alessio Lega per il film di Ascanio Celestini "Viva la sposa" (2015) dove è appunto stata inserito un frammento di Maria Tabacchina.
Alessio Lega e I Malfattori - Albumconcerto
Canta e suona la chitarra classica Alessio Lega
Canta e suona il cembalino Giusi Delvecchio
Chitarra resofonica Roberto Zamagna
Basso elettrico Nicola Zamagna
Organo Hammond Guido Baldoni
registrata live a Gambettola il 27 ottobre 2015
Maria Tabacchina (con Maria Solitaria e Maria Tortura) fa parte della trilogia della "Madonne", preghiere laiche sulle figure femminili scritte originariamente da Alessio Lega per il film di Ascanio Celestini "Viva la sposa" (2015) dove è appunto stata inserito un frammento di Maria Tabacchina.
Madre Maria delle tabacchine
(continua)
(continua)
inviata da adriana 5/8/2016 - 17:40
La città delle ombre
Il lavoro agricolo, anche in Italia, presenta situazioni che hanno i connotati della schiavitù. In particolare per quanto riguarda i lavoratori provenienti da paesi africani. A loro è dedicata questa piccola ballata.
Ombre chinate a testa in giù
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 5/8/2016 - 14:58
Eve Of Destruction
Testo trovato sulla “Raccolta di canti politici per il corso di Giovanna Marini alla Scuola Popolare di Musica del Testaccio”, a cura di Alessandro Campioni, dicembre 2007 (revisione ottobre 2008)
Il brano si trova in una cassetta contenente la registrazione di uno spettacolo tenuto da Rudi Assuntino nell'aprile del 1966 sulla piazza di Mapello, provincia di Bergamo.
Il brano si trova in una cassetta contenente la registrazione di uno spettacolo tenuto da Rudi Assuntino nell'aprile del 1966 sulla piazza di Mapello, provincia di Bergamo.
L'ALBA DELLA FINE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/8/2016 - 00:52
Justice
(1989)
Album: One Bright Day (Ziggy Marley & the Melody Makers)
Album: One Bright Day (Ziggy Marley & the Melody Makers)
Justice, people say, justice
(continua)
(continua)
4/8/2016 - 23:57
Polvere e ossa
feat. Will
Mi interrogo talvolta se esista quella porta
(continua)
(continua)
inviata da Paola 4/8/2016 - 23:17
L'amore ai tempi dello spread
Caro amore scusa non posso tornare
(continua)
(continua)
inviata da Paola 4/8/2016 - 23:04
Svegliati (Calabria version)
Mi staiu cca ca u sula arriva stu caddu non mi sfianca su calabrisa
(continua)
(continua)
inviata da Paola 4/8/2016 - 22:59
Prima che venga l'inverno
Una ballata molto semplice dedicata a chi per le più svariate ragioni si trova a vivere sulla strada.
Prima che venga l'inverno,
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 4/8/2016 - 19:10
Home Movies
[ENG] An anti-war song with a more "humanistic" approach,
describing the conflict as seen through the eyes of a fictional father/soldier caught in a seemingly never-ending war, who sees his son grow up only thorough the "home movies" he gets from his family.
Initially set in a kind of SF scenario, it gradually
incorporated elements from the Iraq war (broken promises of troops withdrawal from presidents, sexual assaults on women soldiers at the hands of their own "colleagues", etc)
[ITA] Una canzone pacifista con un approccio quasi "romantico", nel descrivere la situazione di un padre al fronte di un conflitto interminabile, che vede crescere suo figlio solo attraverso i filmini (home movies) che riceve da casa.
Inizialmente ambientata in uno scenario fantascientifico, la canzone è mutata, incorporando parecchi elementi caratteristici della guerra in Iraq e toni di invettiva contro la politica estera US.
describing the conflict as seen through the eyes of a fictional father/soldier caught in a seemingly never-ending war, who sees his son grow up only thorough the "home movies" he gets from his family.
Initially set in a kind of SF scenario, it gradually
incorporated elements from the Iraq war (broken promises of troops withdrawal from presidents, sexual assaults on women soldiers at the hands of their own "colleagues", etc)
[ITA] Una canzone pacifista con un approccio quasi "romantico", nel descrivere la situazione di un padre al fronte di un conflitto interminabile, che vede crescere suo figlio solo attraverso i filmini (home movies) che riceve da casa.
Inizialmente ambientata in uno scenario fantascientifico, la canzone è mutata, incorporando parecchi elementi caratteristici della guerra in Iraq e toni di invettiva contro la politica estera US.
You run for shelter from the sparks
(continua)
(continua)
inviata da Andrea Imberciadori 4/8/2016 - 16:43
Terroristango
Me dicen terrorista por querer cambiar este mundo, lleno de desigualdades que agoniza sufriendo un dolor profundo, por eso te lo digo bien clarito, rapidito, no me confundo, todo esto esta muy sucio, apesta, hay un olor inmundo.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 4/8/2016 - 16:19
Sigonella
Raid in Libia, Pinotti: “Sì a uso delle basi italiane”
L’Italia «è pronta» a mettere a disposizione le basi e gli spazi aerei nazionali, se questo servirà ad una più rapida e efficace conclusione dei blitz aerei degli Usa contro le postazioni Isis in Libia. Roberta Pinotti, al question time alla Camera, apre ad una eventuale, e molto probabile, richiesta americana di utilizzo della base di Sigonella, la più vicina al teatro di operazioni, e forse anche di quella di Aviano. La maggioranza dà sostegno alla Camera alla linea del governo, dando il via libera con 225 voti a favore e 82 contrari, alla mozione di maggioranza sulla politica estera del governo.
da :La Stampa.it
Sei mesi, 24 anni, non è cambiato granché.
L’Italia «è pronta» a mettere a disposizione le basi e gli spazi aerei nazionali, se questo servirà ad una più rapida e efficace conclusione dei blitz aerei degli Usa contro le postazioni Isis in Libia. Roberta Pinotti, al question time alla Camera, apre ad una eventuale, e molto probabile, richiesta americana di utilizzo della base di Sigonella, la più vicina al teatro di operazioni, e forse anche di quella di Aviano. La maggioranza dà sostegno alla Camera alla linea del governo, dando il via libera con 225 voti a favore e 82 contrari, alla mozione di maggioranza sulla politica estera del governo.
da :La Stampa.it
Sei mesi, 24 anni, non è cambiato granché.
MarKco 4/8/2016 - 14:31
Alle Tage
Chanson allemande – Alle Tage – Ingeborg Bachmann – 1952
Cette chanson, Lucien l’âne mon ami, m’a demandé beaucoup de temps, car j’ai dû m’y reprendre à plusieurs fois pour établir ma version française – celle qui me permet de comprendre.
De comprendre ? Je ne te comprends pas, Marco Valdo M.I. mon ami. Dois-je comprendre qu’au départ, tu ne comprends pas ?
En effet, Lucien l’âne mon ami, c’est bien ça. Je te rappelle – je sais parfaitement que tu le sais, mais il y a d’autres qui peuvent ne pas savoir – je te rappelle donc que hormis le français, je ne connais aucune langue et que si je « traduis », c’est pour comprendre ce qui s’offre à mon regard comme un rébus. Passons sur le fait qu’à la longue, les choses sont plus faciles et que je finis quand même par pouvoir déchiffrer plus aisément certaines langues. L’italien, par exemple. De là à dire que je connais vraiment la langue de... (continua)
Cette chanson, Lucien l’âne mon ami, m’a demandé beaucoup de temps, car j’ai dû m’y reprendre à plusieurs fois pour établir ma version française – celle qui me permet de comprendre.
De comprendre ? Je ne te comprends pas, Marco Valdo M.I. mon ami. Dois-je comprendre qu’au départ, tu ne comprends pas ?
En effet, Lucien l’âne mon ami, c’est bien ça. Je te rappelle – je sais parfaitement que tu le sais, mais il y a d’autres qui peuvent ne pas savoir – je te rappelle donc que hormis le français, je ne connais aucune langue et que si je « traduis », c’est pour comprendre ce qui s’offre à mon regard comme un rébus. Passons sur le fait qu’à la longue, les choses sont plus faciles et que je finis quand même par pouvoir déchiffrer plus aisément certaines langues. L’italien, par exemple. De là à dire que je connais vraiment la langue de... (continua)
CHAQUE JOUR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/8/2016 - 11:47
Катюша
FINLANDESE / FINNISH [3] (autore sconosciuto / author unknown)
KATJUŠA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 4/8/2016 - 09:33
Pepe mendigo (o Cuento de Navidad)
[1965]
Parole e musica di Víctor Jara, che compose la canzone per uno spettacolo del teatro dei mimi di Enrique Noisvander.
Poi inclusa in una riedizione del 2001 dell’album “Canto por travesura”, originariamente pubblicato giusto nel settembre del 1973.
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Víctor Jara, che compose la canzone per uno spettacolo del teatro dei mimi di Enrique Noisvander.
Poi inclusa in una riedizione del 2001 dell’album “Canto por travesura”, originariamente pubblicato giusto nel settembre del 1973.
Testo trovato su Cancioneros.com
Vamos a contarles la historia de Pepe "el Flaco", una historia generosa, poco habitual. Sucedió cuando el pino se cubre de algodón y luces de colores alegran a los niños. La casa del rico se llena de regalos y el tarro de basura es más codiciado por el pobre. Una historia que sucedió en mi ciudad…
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2016 - 09:13
Cuando voy al trabajo
[1973]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco intitolato “Tiempos que cambian”, pubblicato postumo nel 1974
L’album è noto anche con i titoli alternativi di “Tiempos nuevos”, “Canciones póstumas”, “Manifiesto” e “Presente”.
“Cuando voy al trabajo” è una canzone d’amore ma fu composta da Jara in omaggio all’amico Roberto Ahumada, ucciso da un cecchino fascista durante una manifestazione nel maggio del 1973 a Santiago. Lo slogan della mobilitazione era “No a la guerra civil!” ma quando il corteo stava percorrendo l’Avenida O’Higgins (che i locali chiamano La Alameda) qualcuno comincià a sparare sui manifestanti dalle finestre della sede del partito democristiano.
A principios de 1973, la situación de conflicto que vivía el país se había agudizado considerablemente. Para evitar el peligro de un golpe de estado, Allende había otorgado varias carteras ministeriales a algunos militares... (continua)
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco intitolato “Tiempos que cambian”, pubblicato postumo nel 1974
L’album è noto anche con i titoli alternativi di “Tiempos nuevos”, “Canciones póstumas”, “Manifiesto” e “Presente”.
“Cuando voy al trabajo” è una canzone d’amore ma fu composta da Jara in omaggio all’amico Roberto Ahumada, ucciso da un cecchino fascista durante una manifestazione nel maggio del 1973 a Santiago. Lo slogan della mobilitazione era “No a la guerra civil!” ma quando il corteo stava percorrendo l’Avenida O’Higgins (che i locali chiamano La Alameda) qualcuno comincià a sparare sui manifestanti dalle finestre della sede del partito democristiano.
A principios de 1973, la situación de conflicto que vivía el país se había agudizado considerablemente. Para evitar el peligro de un golpe de estado, Allende había otorgado varias carteras ministeriales a algunos militares... (continua)
Cuando voy al trabajo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/8/2016 - 08:53
Liberiamo
Sicuramente quando Manfredi cita Costa si riferisce a Agrippino Costa, che ha scontato oltre vent'anni di galera e ora abita a Lecce. L'ho incontrato nel 2012, ultrasettantenne ma ancora in forma.
4/8/2016 - 07:50
The War Is Over
Strofe originali / Original verses:
This song was originally written as follows. the first verse is the same as on the recorded version the second verse is
Cardboard cowboys of a new frontier
drowning indians in vats of beer
the troops are leaving on the trojan train
the sun in their eyes, but i am hiding from the rain
now one of us must be insane: i declare the war is over it's over it's over
the third verse is as follows
All the children play with gatling guns
tattoord moithers with their tattooed sons
the strong will wonder if they're really strong
but surely we've been gone to long i declare...
the fourth verse is the third on the recorded version and the fifth is the second on the record. the sixth is another verse that wasn't on the recording
But at least we're working building tanks and planes
and a raise is coming so we can't complain
the master of the march has lost... (continua)
This song was originally written as follows. the first verse is the same as on the recorded version the second verse is
Cardboard cowboys of a new frontier
drowning indians in vats of beer
the troops are leaving on the trojan train
the sun in their eyes, but i am hiding from the rain
now one of us must be insane: i declare the war is over it's over it's over
the third verse is as follows
All the children play with gatling guns
tattoord moithers with their tattooed sons
the strong will wonder if they're really strong
but surely we've been gone to long i declare...
the fourth verse is the third on the recorded version and the fifth is the second on the record. the sixth is another verse that wasn't on the recording
But at least we're working building tanks and planes
and a raise is coming so we can't complain
the master of the march has lost... (continua)
4/8/2016 - 00:07
Avete sentito? La guerra è finita
Antiwar Songs Blog
Il 23 novembre 1967 Phil Ochs pubblica sul Village Voice un articolo intitolato Have You Heard? The War is Over! che è praticamente la presentazione del concetto alla base della sua canzone “The War Is Over“, l’idea di dichiarare dal basso la fine della guerra. La trovata era di Allen Ginsberg che aveva scritto l’anno […]
Antiwar Songs Staff 2016-08-03 21:54:00
Il Drone
Ipertecnologica, chirurgica, intelligente: aggettivi che vengono spesso associati alla parola "guerra" per renderla più accettabile a chi la osserva da lontano, senza subirla. In realtà la guerra è mostruosa, stupida, inutile, bestiale, primitiva. È una partita in cui tutti i giocatori perdono.
Un drone, un drone
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 3/8/2016 - 14:42
Angelicamente anarchico
(Canzone dedicata a Don Andrea Gallo)
Canzone scritta dal cantautore toscano Joe Natta e dedicata a Don Andrea Gallo, Prete di strada e Partigiano italiano, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova.
Don Andrea Gallo (Campo Ligure, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013)
Andrea Gallo nasce a Genova il 18 Luglio 1928. Fin da piccolo fu attratto dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco tanto che nel 1948 entrò nel loro noviziato di Varazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Fin dall’adolescenza, fece sua la dedizione di don Bosco di vivere a tempo pieno con gli ultimi, i poveri , gli emarginati.
Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici. Il clima per lui insopportabile della dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe a ritornare l’anno dopo in Italia, ad Ivrea, dove... (continua)
Canzone scritta dal cantautore toscano Joe Natta e dedicata a Don Andrea Gallo, Prete di strada e Partigiano italiano, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova.
Don Andrea Gallo (Campo Ligure, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013)
Andrea Gallo nasce a Genova il 18 Luglio 1928. Fin da piccolo fu attratto dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco tanto che nel 1948 entrò nel loro noviziato di Varazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Fin dall’adolescenza, fece sua la dedizione di don Bosco di vivere a tempo pieno con gli ultimi, i poveri , gli emarginati.
Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici. Il clima per lui insopportabile della dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe a ritornare l’anno dopo in Italia, ad Ivrea, dove... (continua)
Ci sono uomini che quando se ne vanno
(continua)
(continua)
inviata da Marco 3/8/2016 - 14:10
Malachi
In effetti si tratta di un gesto sicuramente estremo per la nostra società, credo anche per il giudizio della tradizione cristiano/cattolica riguardo al suicidio.
Anche a me ha colpito molto... ho iniziato ad interessarmi al tema nel modo credo più banale: la celebre foto di Malcolm Browne, che immagino abbia avuto un'eco forte negli stati uniti del tempo... probabilmente "ispirando" i successivi sacrifici "occidentali" che ricordi sopra.
Anche a me ha colpito molto... ho iniziato ad interessarmi al tema nel modo credo più banale: la celebre foto di Malcolm Browne, che immagino abbia avuto un'eco forte negli stati uniti del tempo... probabilmente "ispirando" i successivi sacrifici "occidentali" che ricordi sopra.
Andrea Imberciadori 3/8/2016 - 12:04
Nutopian International Anthem
NUTOPIAN KANSAINVÄLINEN HYMNI *
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 3/8/2016 - 10:02
Катюша
ပန်းသီးပင်နဲ့ သစ်တော်သီးပင်တွေ အပွင့်တွေပွင့်ခဲ့ကြပြီ
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/8/2016 - 08:40
Ripetizioni di fascismo in diretta - per studenti pigri
Uno studia sui libri il fascismo
(continua)
(continua)
inviata da adriana 3/8/2016 - 07:46
El lazo
[1967]
Parole e musica di Víctor Jara
In un disco senza titolo pubblicato nel 1967, noto anche come El aparecido o “Desde Lonquén hasta siempre”, titolo quest'ultimo assegnatogli in edizioni successive a partire dal 1980.
Lonquén (“luogo in basso”, in lingua mapuche) è il nome di una località nel municipio di Talagante, nella regione metropolitana di Santiago del Cile. Lonquén è anche il nome di una delle due grandi haciendas del posto, latifondi che nell'800 furono persino di proprietà di un grosso politico conservatore, brevemente alla presidenza del Cile.
Pochi giorni dopo l'assassinio di Víctor Jara, detenuto nell'Estadio de Chile, a Lonquén gli stessi militari golpisti assassinarono 15 contadini che avevano tratto in arresto poco prima. I loro resti furono ritrovati nel 1978. Solo nel 2010 a quei resti sono state restituite le rispettive identità, cosicchè il 26 marzo si è potuto... (continua)
Parole e musica di Víctor Jara
In un disco senza titolo pubblicato nel 1967, noto anche come El aparecido o “Desde Lonquén hasta siempre”, titolo quest'ultimo assegnatogli in edizioni successive a partire dal 1980.
Lonquén (“luogo in basso”, in lingua mapuche) è il nome di una località nel municipio di Talagante, nella regione metropolitana di Santiago del Cile. Lonquén è anche il nome di una delle due grandi haciendas del posto, latifondi che nell'800 furono persino di proprietà di un grosso politico conservatore, brevemente alla presidenza del Cile.
Pochi giorni dopo l'assassinio di Víctor Jara, detenuto nell'Estadio de Chile, a Lonquén gli stessi militari golpisti assassinarono 15 contadini che avevano tratto in arresto poco prima. I loro resti furono ritrovati nel 1978. Solo nel 2010 a quei resti sono state restituite le rispettive identità, cosicchè il 26 marzo si è potuto... (continua)
Cuando el sol se inclinaba
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2016 - 23:07
Alle Waffen gegen Hitler
Chanson allemande – Alle Waffen gegen Hitler – Ernst Busch – 1941
L’appel « Toutes les armes contre Hitler ! » fut écrit par le militant communiste allemand Erich Bernhard Gustav Weinert. Combattant dans les Brigades Internationales pendant la guerre d’Espagne, Weinert se réfugia ensuite en Union soviétique où, après l’agression nazie, il devînt l’initiateur et un représentant de premier plan du « Nationalkomitee Freies Deutschland » (NKFD), le Comité National pour une Allemagne Libre, une des principales organisations anti-nazies allemandes à l’œuvre pas seulement à l’étranger mais aussi en Allemagne.
Malheureusement encore souvent on croit généralement que le « Widerstand », la Résistance allemande au nazisme, a été un phénomène marginal, soit en raison du consentement populaire dont Hitler jouissait, soit de l’impitoyable et efficace machine de répression de l’opposition intérieure…
Ce... (continua)
L’appel « Toutes les armes contre Hitler ! » fut écrit par le militant communiste allemand Erich Bernhard Gustav Weinert. Combattant dans les Brigades Internationales pendant la guerre d’Espagne, Weinert se réfugia ensuite en Union soviétique où, après l’agression nazie, il devînt l’initiateur et un représentant de premier plan du « Nationalkomitee Freies Deutschland » (NKFD), le Comité National pour une Allemagne Libre, une des principales organisations anti-nazies allemandes à l’œuvre pas seulement à l’étranger mais aussi en Allemagne.
Malheureusement encore souvent on croit généralement que le « Widerstand », la Résistance allemande au nazisme, a été un phénomène marginal, soit en raison du consentement populaire dont Hitler jouissait, soit de l’impitoyable et efficace machine de répression de l’opposition intérieure…
Ce... (continua)
TOUTES LES ARMES CONTRE HITLER
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/8/2016 - 22:56
Abre la ventana
[1970]
Parole e musica di Víctor Jara
Nell'album “El derecho de vivir en paz”, pubblicato nel 1971.
In Cile le elezioni presidenziali del 1970 furono vinte dal socialista Salvador Allende, rappresentante la coalizione di sinistra Unidad Popular. Benchè non si trattò certo di un trionfo (solo 40.000 voti di scarto rispetto a Jorge Alessandri, candidato della destra), la festa popolare fu comunque grande, anche se effimera (purtroppo, come sappiamo, “lo más cruel” doveva ancora arrivare). Questa canzone fu composta da Jara in quel clima di festa e di speranza.
Parole e musica di Víctor Jara
Nell'album “El derecho de vivir en paz”, pubblicato nel 1971.
In Cile le elezioni presidenziali del 1970 furono vinte dal socialista Salvador Allende, rappresentante la coalizione di sinistra Unidad Popular. Benchè non si trattò certo di un trionfo (solo 40.000 voti di scarto rispetto a Jorge Alessandri, candidato della destra), la festa popolare fu comunque grande, anche se effimera (purtroppo, come sappiamo, “lo más cruel” doveva ancora arrivare). Questa canzone fu composta da Jara in quel clima di festa e di speranza.
María
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2016 - 21:58
Canzone del tempo e della memoria
Quindi... pare che per ragioni non del tutto chiare i video non siano più disponibili su youtube. Non mi sembra che ci siano le masse qui attorno, dato che la cosa è passata inosservata finora. Tuttavia, nel caso in cui qualcuno passi e voglia ascoltare, esiste un metodo per aggirare il blocco.
Consiste nel copiare l'URL del video (su youtube, non nella finestra embedded nel sito) e aggiungere "ss" al posto di http://www. ovvero, si passa da
http://www.youtube.com/url
a
ssyoutube.com/url
una volta inserita questa nuova url nel browser, si aprirà un servizio online che permette di scaricare il video su youtube.
Consiste nel copiare l'URL del video (su youtube, non nella finestra embedded nel sito) e aggiungere "ss" al posto di http://www. ovvero, si passa da
http://www.youtube.com/url
a
ssyoutube.com/url
una volta inserita questa nuova url nel browser, si aprirà un servizio online che permette di scaricare il video su youtube.
2/8/2016 - 19:13
Canción de cuna para un niño vago
[1965]
Parole e musica di Víctor Jara
In un disco senza titolo pubblicato nel 1967, noto anche come El aparecido o “Desde Lonquén hasta siempre”, titolo quest'ultimo assegnatogli in edizioni successive a partire dal 1980.
Parole e musica di Víctor Jara
In un disco senza titolo pubblicato nel 1967, noto anche come El aparecido o “Desde Lonquén hasta siempre”, titolo quest'ultimo assegnatogli in edizioni successive a partire dal 1980.
La luna en el agua
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2016 - 18:32
Percorsi:
Violenza sull'infanzia
Caminando, caminando
[1970]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco “Canto libre”
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco “Canto libre”
Lalalalala...
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2016 - 18:14
Grazie alla guerra
"Ma grazie alla guerra
La pace sulla Terra
Presto tornerà"
La pace sulla Terra
Presto tornerà"
È il ritornello che massmedia e governi continuano a ripeterci da anni per giustificare azioni militari, che invece di risolvere i problemi, li aggravano, come dimostra l'attuale situazione internazionale. È ciò che da sempre le persone di buon senso pensano e denunciano, ma che nessuno finora aveva "cantato" in maniera così esplicita.
E per evitare sermoni tristi e pedanti, i kuTso accostano il realismo dei loro testi ad una musica solare, divertente e trascinante, che ti fa venire voglia di scendere in piazza ad urlare.
“Grazie alla guerra” non è una semplice e ovvia denuncia sociale, ma una nuda fotografia, con cui i kuTso prendono una posizione chiara nel dualismo Occidente – Oriente. E lo fanno con il loro inconfondibile stile ironico che, probabilmente, farà storcere il naso a qualcuno... ma quale arma migliore, se non il sarcasmo, per abbattere i luoghi comuni sulla guerra, sul terrorismo e sull’Islam?!
Tutta colpa di Maometto e quel libretto
(continua)
(continua)
inviata da Pamela Mariano 2/8/2016 - 18:13
Progetti contratti
[2015]
Album : Canti di lavoro e d'amore precario
Album : Canti di lavoro e d'amore precario
Progetti contratti è una canzone d’amore sotto forma di serenata.
Ma è anche una canzone sul lavoro, o meglio su come le condizioni precarie nel lavoro influiscano necessariamente sui progetti di vita di una coppia. Per dirla con il titolo: dai contratti a progetto, ai progetti contratti. Un ipotetico Lui canta il suo irrefrenabile desiderio di convolare a nozze (o almeno così è quello che promette), mentre un’impassibile Lei non gli risponde mai, sfiancata da una serie di sempre più preoccupanti pensieri …
La canzone, tratta dall’album Canti di lavoro e d’amore precario dei Disabilié, ne è forse a livello tematico quella che meglio rappresenta il titolo dell’album.
Disabilié
Ma è anche una canzone sul lavoro, o meglio su come le condizioni precarie nel lavoro influiscano necessariamente sui progetti di vita di una coppia. Per dirla con il titolo: dai contratti a progetto, ai progetti contratti. Un ipotetico Lui canta il suo irrefrenabile desiderio di convolare a nozze (o almeno così è quello che promette), mentre un’impassibile Lei non gli risponde mai, sfiancata da una serie di sempre più preoccupanti pensieri …
La canzone, tratta dall’album Canti di lavoro e d’amore precario dei Disabilié, ne è forse a livello tematico quella che meglio rappresenta il titolo dell’album.
Disabilié
Vorrei sposarti al più presto vorrei sposarti mio amor
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/8/2016 - 15:47
Scioscie viento
Scioscie viento puortame ‘a forza pe’ guarda’ annanze
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/8/2016 - 15:14
Corri
Un brano dedicato a chi fugge dalla disperazione e si sottopone a fatiche e sofferenze terribili per cercare la possibilità di continuare a vivere.
Corri corri non ti fermare
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 2/8/2016 - 15:12
Exotic-menù
[2015]
Album : Canti di lavoro e d'amore precario
Album : Canti di lavoro e d'amore precario
Exotic-menù è una ricetta sotto forma di canzone grottesca e paradossale.
Volete assaporare il gusto dell’esotico, restando comodi a casa vostra? Bene, ma non ponetevi troppe domande sulla reale provenienza dei prodotti che state cucinando. Il rischio è che ne escano fuori racconti particolarmente indigesti, e “ai vostri ospiti potrebbe anche non risultare del tutto gradito”!
Volete assaporare il gusto dell’esotico, restando comodi a casa vostra? Bene, ma non ponetevi troppe domande sulla reale provenienza dei prodotti che state cucinando. Il rischio è che ne escano fuori racconti particolarmente indigesti, e “ai vostri ospiti potrebbe anche non risultare del tutto gradito”!
Ingredienti: 300 grammi di gamberetti del Bangladesh, 500 grammi di pomodori del Cilento, 3 banane del Costa Rica, olio del Salento, zucchero di canna del Brasile, un limone di Sicilia, noce moscata del Madagascar.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/8/2016 - 14:54
Filastrocca del precario
[2015]
Testo e musica: Stefano Onnis
Album : Canti di lavoro e d'amore precario
Testo e musica: Stefano Onnis
Album : Canti di lavoro e d'amore precario
Filastrocca del precario è una canzone e ispirata a una nota filastrocca popolare di origine toscana.
Come questa usava le lettere dell’alfabeto per giocare con le parole e piano piano far addormentare un bambino, l’idea è stata di ribaltare completamente questa immagine a partire dal fatto che tutte le parole legate a un’attuale condizione di precarietà lavorativa non hanno proprio niente a che fare con la “buonanotte e sogni d’oro”…
Disabilié
Come questa usava le lettere dell’alfabeto per giocare con le parole e piano piano far addormentare un bambino, l’idea è stata di ribaltare completamente questa immagine a partire dal fatto che tutte le parole legate a un’attuale condizione di precarietà lavorativa non hanno proprio niente a che fare con la “buonanotte e sogni d’oro”…
Disabilié
A come annuncio di lavoro su un giornale
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/8/2016 - 14:31
Con te
Dedicata a Giovanna Daffini
Chiudo gli occhi e fuori dal mio tempo,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/8/2016 - 11:54
Mario il musicista
Testo di Sandra Boninelli con la collaborazione di Bruno Grulli.
Musica di Sandra Boninelli
Musica di Sandra Boninelli
Sono Mario il musicista, sette figli e la mia tromba,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/8/2016 - 11:38
Percorsi:
Disertori, La Grande Guerra (1914-1918)
Odessa (2 maggio 2014)
No, L.L.
Non i baltici in generale. La Lituania in particolare!
La Lituania della comunicazione politica e della propaganda innanzitutto, poi -ahinoi- anche quella del genius loci. In Lettonia ed in Estonia non ho provato affatto la stessa sensazione. Troppi i russi in giro perché i lèttoni avessero voglia di discriminare con tanta gagliardia, per esempio. E gli estoni non ne hanno bisogno, siderei erano prima e siderei sono rimasti oggi, si direbbe. In entrambi i paesi era -e probabilmente è- meno evidente questa corsa ai consumi e all'ingiustizia sociale intesa come dogma.
La NSP (Nuova Stronzàggine Polacca©) viene denunciata da parte di estesi settori della stessa società polacca; non mi sono inventato niente.
Non i baltici in generale. La Lituania in particolare!
La Lituania della comunicazione politica e della propaganda innanzitutto, poi -ahinoi- anche quella del genius loci. In Lettonia ed in Estonia non ho provato affatto la stessa sensazione. Troppi i russi in giro perché i lèttoni avessero voglia di discriminare con tanta gagliardia, per esempio. E gli estoni non ne hanno bisogno, siderei erano prima e siderei sono rimasti oggi, si direbbe. In entrambi i paesi era -e probabilmente è- meno evidente questa corsa ai consumi e all'ingiustizia sociale intesa come dogma.
La NSP (Nuova Stronzàggine Polacca©) viene denunciata da parte di estesi settori della stessa società polacca; non mi sono inventato niente.
Io non sto con Oriana 2/8/2016 - 08:48
El Nino
E quando morirà
L'ultimo uomo
Ammazzato da un altro uomo
Ricomincierà di nuovo
La vita
Piano, piano
Attaccherà il suo canto
La fenice
Fuoco alato
L'ultimo uomo
Ammazzato da un altro uomo
Ricomincierà di nuovo
La vita
Piano, piano
Attaccherà il suo canto
La fenice
Fuoco alato
krzyś 2/8/2016 - 02:44
I Don't Want Your Pardon
(1975)
Testo e informazioni tratte da DDPro
Un'opportuna risposta di Tom Paxton alle proposte di amnistia per i renitenti alla leva.
Originariamente pubblicata sulla rivista "Come for to Sing" Vol. 7, No. 2, ma gli accordi pubblicati erano completamente sbagliati (quelli giusti si trovano nella pagina citata). La canzone non fu incisa in nessun album ma Paxton la cantò al concerto celebrativo della fine della guerra in Vietnam, The War Is Over, organizzato da Phil Ochs e svoltosi a New York l'11 maggio 1975.
Testo e informazioni tratte da DDPro
Un'opportuna risposta di Tom Paxton alle proposte di amnistia per i renitenti alla leva.
Originariamente pubblicata sulla rivista "Come for to Sing" Vol. 7, No. 2, ma gli accordi pubblicati erano completamente sbagliati (quelli giusti si trovano nella pagina citata). La canzone non fu incisa in nessun album ma Paxton la cantò al concerto celebrativo della fine della guerra in Vietnam, The War Is Over, organizzato da Phil Ochs e svoltosi a New York l'11 maggio 1975.
I don't want your pardon, don't want your amnesty.
(continua)
(continua)
1/8/2016 - 23:26
Percorsi:
Disertori, Guerra in Vietnam: vista dagli USA
×
Parole di Víctor Jara, con Alejandro Sieveking (1934-), drammaturgo cileno che fu amico e collaboratore di Jara.
Musica di Víctor Jara.
Seconda canzone da “La población”, un concept album dedicato ai campamentos, agli insediamenti spontanei che in Cile, soprattutto tra gli anni 60 e gli anni 80, sono sorti intorno alle grandi città. Quelli che in altri paesi dell’America Latina si chiamano “favelas”, “barrios bajos”, “villas miseria”, ecc., in Cile vengono chiamati “poblaciones callampa”, dove con il termine callampa ci si riferisce a tutti quei funghi che crescono nei prati dalla sera al mattino: ieri non c’erano e oggi sono lì.
Al proposito si veda l’introduzione a La bala.
E si sa, i funghi crescono meglio dove è umido. Sicchè le “callampas” spesso spuntavano lungo le sponde del fiume che attraversa la regione metropolitana di Santiago del Cile, il río Mapocho. Nelle sue acque... (continua)