The Wars O' Germany
Scusa ti leggo solo oggi, mi sembra di essere come Dante con l'uovo (ma io mi ricordavo fosse una querelle tra Leonardo e Michelangelo) del genere uno ti chiede "come ti piace mangiare l'uovo?" e l'altro dopo un anno a rincontrarsi risponde "con il sale". beh all'epoca io ne avevo 22, ma della serata non ricordo più niente evidentemente avevo bevuto molto più di te!!
cattia salto 14/8/2016 - 23:29
La strada del davai
2014
Terra & Pace. 1915-2015: cent’anni di gratitudine
Viene aggiunta una strofa con riferimento alla Prima Guerra Mondiale
Terra & Pace. 1915-2015: cent’anni di gratitudine
Viene aggiunta una strofa con riferimento alla Prima Guerra Mondiale
{{video
Lo sai mamma mia che freddo fa stasera
(continua)
(continua)
inviata da dq82 14/8/2016 - 22:59
Nürnberger Betrachtungen
Chanson allemande – Nürnberger Betrachtungen – Horst Lommer – 1946
À l’avènement d’Hitler, Lommer – comme une partie des intellectuels et des artistes – s’inscrivit au parti nazi et pendant des années, il travailla au théâtre en gardant un profil très bas. Mais à l’éclatement de la guerre, les choses changèrent et Lommer manifesta ouvertement son désaccord au travers de textes satiriques comme « Das Tausendjährige Reich » (« Le Reich millénaire »). Recherché par la Gestapo, en 1944, il fut contraint de disparaître de la circulation, caché dans la maison d’un ami jusqu’à la fin de la guerre.
Dans cette chanson – intitulée des « Considérations nurembergeoises » – Lommer parle du célèbre procès (1945-46) qui aurait dû « dénazifier » radicalement l’Allemagne et qui se réduisit par contre à un événement de propagande au cours duquel, entre les dénégations des prévenus, leurs « je ne sais pas »,... (continua)
À l’avènement d’Hitler, Lommer – comme une partie des intellectuels et des artistes – s’inscrivit au parti nazi et pendant des années, il travailla au théâtre en gardant un profil très bas. Mais à l’éclatement de la guerre, les choses changèrent et Lommer manifesta ouvertement son désaccord au travers de textes satiriques comme « Das Tausendjährige Reich » (« Le Reich millénaire »). Recherché par la Gestapo, en 1944, il fut contraint de disparaître de la circulation, caché dans la maison d’un ami jusqu’à la fin de la guerre.
Dans cette chanson – intitulée des « Considérations nurembergeoises » – Lommer parle du célèbre procès (1945-46) qui aurait dû « dénazifier » radicalement l’Allemagne et qui se réduisit par contre à un événement de propagande au cours duquel, entre les dénégations des prévenus, leurs « je ne sais pas »,... (continua)
CONSIDÉRATIONS NUREMBERGEOISES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/8/2016 - 22:04
Беловежская пуща
[1974]
Parole di Никола́й Никола́евич Добронра́вов
Musica di Алекса́ндра Никола́евна Па́хмутова
Dall'album del gruppo Песняры intitolato "Песняры III"
Il testo da http://song-story.ru/belovezhskaya-pushcha/
Pesniary combined various types of music, but it mostly used Belarusian folklore though often with various psychedelic rock elements and later rock as well. Several of the Pesniary's songs were composed by Alexandra Pakhmutova. The surprising influence of early Frank Zappa was also notable. The band often used lyrics from the famous Russian and Belarusian poets of the past. Pesniary's favourite was Yanka Kupala. The band adapted his poems into stage musicals twice: Pesnia o Dole (Song of Fate, 1976) and Guslar (1980), the latter also released as concept album. Among their best known song are "Kasiu Jas Kaniushynu", "Belovezhskaya Pushcha", "Belorussiya" and "Alesia".
Parole di Никола́й Никола́евич Добронра́вов
Musica di Алекса́ндра Никола́евна Па́хмутова
Dall'album del gruppo Песняры intitolato "Песняры III"
Il testo da http://song-story.ru/belovezhskaya-pushcha/
Pesniary combined various types of music, but it mostly used Belarusian folklore though often with various psychedelic rock elements and later rock as well. Several of the Pesniary's songs were composed by Alexandra Pakhmutova. The surprising influence of early Frank Zappa was also notable. The band often used lyrics from the famous Russian and Belarusian poets of the past. Pesniary's favourite was Yanka Kupala. The band adapted his poems into stage musicals twice: Pesnia o Dole (Song of Fate, 1976) and Guslar (1980), the latter also released as concept album. Among their best known song are "Kasiu Jas Kaniushynu", "Belovezhskaya Pushcha", "Belorussiya" and "Alesia".
Заповедный напев, заповедная даль,
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 14/8/2016 - 21:15
Percorsi:
Guerra alla Terra
Da lontano
2016
Perle d'insaggezza
Perle d'insaggezza
C’è chi c’ha piccoli problemi in famiglia invece io la mia famiglia non so neanche dove sta
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/8/2016 - 15:30
רומקאָװסקי חײם
Doppia trascrizione del precedente testo:
1. Secondo i criteri YIVO e in yiddish standard
2. Trascrizione tradizionale secondo la pronuncia
1. Secondo i criteri YIVO e in yiddish standard
2. Trascrizione tradizionale secondo la pronuncia
1.Ikh hob oykh yidelekh epes tsu zogn:
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2016 - 08:32
High Society
2016
High Society EP
Parla del capitalismo e del tentativo di spezzare le catene che questa società si è creata. Un titolo dalla duplice lettura. High come drogato, perché negli Stati Uniti lo siamo tutti. Ma High Society è anche il film con Satchmo, Louis Armstrong, preferito da mio padre". Le note redatte per il sito ufficiale a proposito di High Society, spiegano come spezzare le catene: "Concentratevi su cosa vi rende felici e disconnettetevi da tutto il resto. Una profezia che si autoavvera. Ha salvato la mia vita, può salvare la vostra. Se lo volete".
repubblica.it
High Society EP
Parla del capitalismo e del tentativo di spezzare le catene che questa società si è creata. Un titolo dalla duplice lettura. High come drogato, perché negli Stati Uniti lo siamo tutti. Ma High Society è anche il film con Satchmo, Louis Armstrong, preferito da mio padre". Le note redatte per il sito ufficiale a proposito di High Society, spiegano come spezzare le catene: "Concentratevi su cosa vi rende felici e disconnettetevi da tutto il resto. Una profezia che si autoavvera. Ha salvato la mia vita, può salvare la vostra. Se lo volete".
repubblica.it
I've been a cog in the wheel, spinning for the big machine
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 12/8/2016 - 23:02
It's a Sin
Bravissimi: non è mai tardi per pentirsi delle proprie malvagità, se ci si vede prigionieri del peccato e condannati alla tenebra eterna...![*]
[*]Citazione oscenamente facile per i fiorentini che leggono.
[*]Citazione oscenamente facile per i fiorentini che leggono.
Io non sto con Oriana 12/8/2016 - 21:48
רומקאָװסקי חײם
Doppia trascrizione della precedente strofa:
1. Secondo i criteri YIVO e in yiddish standard
2. Trascrizione tradizionale secondo la pronuncia
1. Secondo i criteri YIVO e in yiddish standard
2. Trascrizione tradizionale secondo la pronuncia
1.Rumkovski Chaim
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/8/2016 - 12:56
È qui il martello che batte le ore
anonimo
Nel disco di Nanni Svampa “I donn a lavurà e num a soldà” 1977 e poi anche nella sua raccolta “Milanese: Antologia della canzone lombarda”
Il commento che segue è tratto dal libro di Svampa “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, 1977 (ultima riedizione 2007)
Milanese
Villotta lombarda che riprende il tema del soldato che parte e deve lasciare la morosa. Al tono alquanto funereo del giovanotto la ragazza risponde "di passione non sono mai morta... né questa volta non morirò". In questa, come in altre canzoni popolari, la donna sconvolge le presuntuose previsioni dell'uomo che la vuole addirittura pronta a “morire di la passione" ed afferma un‘indipendenza che a quei tempi era privilegio solo delle donne del popolo, lavoratrici quanto gli uomini e quindi più emancipate delle loro contemporanee borghesi.
Nata nella seconda metà dell’800, questa canzone e cantata ancora... (continua)
Il commento che segue è tratto dal libro di Svampa “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, 1977 (ultima riedizione 2007)
Milanese
Villotta lombarda che riprende il tema del soldato che parte e deve lasciare la morosa. Al tono alquanto funereo del giovanotto la ragazza risponde "di passione non sono mai morta... né questa volta non morirò". In questa, come in altre canzoni popolari, la donna sconvolge le presuntuose previsioni dell'uomo che la vuole addirittura pronta a “morire di la passione" ed afferma un‘indipendenza che a quei tempi era privilegio solo delle donne del popolo, lavoratrici quanto gli uomini e quindi più emancipate delle loro contemporanee borghesi.
Nata nella seconda metà dell’800, questa canzone e cantata ancora... (continua)
Bernart Bartleby 12/8/2016 - 09:13
Maggie Holland: Black Cat
Un saluto lupino dalla Puszcza Białowieska (in Polonia verso Belorussia)
Tu też są czarne kiciorki
Od łowców bobrów
Krzyś % Mario
Tu też są czarne kiciorki
Od łowców bobrów
Krzyś % Mario
krzyś 12/8/2016 - 01:29
Aida
Caro Lucini, Rino non era un compagno; e non gli piaceva essere nè collocato nè classificato. A lui gli ideali della sinistra (e della politica in generale) non interessavano, in un periodo dove ai cantautori era richiesto di schierarsi. Lui era uno spirito libero. E scriveva testi che sentiva profondamente. Un poeta, un menestrello ed un eroe; Rino ha avuto un grande coraggio a denunciare certe verità scomode e certi personaggi, sia pure in alcune canzoni metaforicamente, mentre in altre con nomi e cognomi. E questo coraggio l'ha pagato caro. Le sue canzoni sono oggi più che mai attuali.
Shimaine 12/8/2016 - 00:19
Cossa dirà la mia morosa
anonimo
“La coscrizione obbligatoria, iniziata con la rivoluzione francese, si fece sentire pesantemente in Italia al tempo della dominazione di Napoleone I che, con tutte le guerre che faceva, aveva un gran bisogno di soldati. A quest'epoca risalgono molti canti militari non solo lombardi (si pensi ad esempio alla bellissima canzone toscana Partire partirò partir bisogna, cosi diffusa e cantata ancora nell'ultima guerra). Tutti sono improntati ad una rassegnata inevitabile obbedienza ed al dolore del distacco dai parenti e dalle “morose”. Alcune di queste canzoni saranno poi cantate, tal quali o con piccole varianti, in tutti i periodi in cui più acuto ridiventerà il problema della partenza per la guerra.
Riportiamo per prima questa 'Cossa dirà la mia morosa?' perché, pur essendo stata raccolta da Gian Battista Bolza (autore di 'Canzoni popolari comasche', 1867) nel 1864 nel Comasco, veniva già... (continua)
Riportiamo per prima questa 'Cossa dirà la mia morosa?' perché, pur essendo stata raccolta da Gian Battista Bolza (autore di 'Canzoni popolari comasche', 1867) nel 1864 nel Comasco, veniva già... (continua)
Bernart Bartleby 11/8/2016 - 22:57
Earth Dies Screaming
Un vento secco e caldo è l'unica cosa che spezza la quiete
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 11/8/2016 - 18:39
Je suis humain
Écrite suite aux attentats de janvier 2015 à Paris et illustrée par un dessin de Jim d'après le Grand Duduche de Cabu.
Y'a une seule cartouche d'encre noire
(continua)
(continua)
inviata da adriana 11/8/2016 - 14:39
Migrant
"Migrants" : juste un mot à la une de tous nos journaux...
Mais derrière ce mot, il y a des hommes, des femmes, des enfants qui fuient les massacres et la guerre. Depuis 2000, c'est 22 000 personnes qui seraient mortes en tentant de gagner l'Europe (source Le Monde / The Migrants Files).
En 2014, 75% de ces réfugiés, morts dans le monde, ont péri en Méditerranée.
En hommage à toutes ces victimes de l'horreur, voici la maquette d"une nouvelle chanson : "MIGRANT"... que j'avais envie de partager avec vous...
Cette chanson sera dans sa version studio dans le prochain album "SOUS MON CHAPEAU" prévu à l'été 2016.
Dal Sito ufficiale
Mais derrière ce mot, il y a des hommes, des femmes, des enfants qui fuient les massacres et la guerre. Depuis 2000, c'est 22 000 personnes qui seraient mortes en tentant de gagner l'Europe (source Le Monde / The Migrants Files).
En 2014, 75% de ces réfugiés, morts dans le monde, ont péri en Méditerranée.
En hommage à toutes ces victimes de l'horreur, voici la maquette d"une nouvelle chanson : "MIGRANT"... que j'avais envie de partager avec vous...
Cette chanson sera dans sa version studio dans le prochain album "SOUS MON CHAPEAU" prévu à l'été 2016.
Dal Sito ufficiale
Je n'ai plus de terre
(continua)
(continua)
inviata da adriana 11/8/2016 - 14:24
רומקאָװסקי חײם
10/11 agosto 2016
Due parole del traduttore. L'immagine scelta per accompagnare questa traduzione è un avviso del 14 gennaio 1942, firmato da Chaim Rumkowski, con il quale si ordina la deportazione (il termine tecnico è Aussiedlung, "delocazione") di una data quantità di persone dal ghetto di Litzmannstadt (Łódź). L'avviso è bilingue, in tedesco e in yiddish. La traduzione, come di consueto, è condotta scrupolosamente alla lettera ed è provvista di note (stavolta abbastanza numerose, per la particolarità del testo).
Due parole del traduttore. L'immagine scelta per accompagnare questa traduzione è un avviso del 14 gennaio 1942, firmato da Chaim Rumkowski, con il quale si ordina la deportazione (il termine tecnico è Aussiedlung, "delocazione") di una data quantità di persone dal ghetto di Litzmannstadt (Łódź). L'avviso è bilingue, in tedesco e in yiddish. La traduzione, come di consueto, è condotta scrupolosamente alla lettera ed è provvista di note (stavolta abbastanza numerose, per la particolarità del testo).
CHAIM RUMKOWSKI [1]
(continua)
(continua)
11/8/2016 - 11:57
No Depression (in Heaven)
I cuori degli uomini stanno deperendo di paura,
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 11/8/2016 - 11:24
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Mat e Famat
Testo Dario Canossi
Musica Tradizionale di American Land, nell'arrangiamento di Bruce Springsteen
La canzone era già presente come una versione di American Land, in quanto avevamo solo la prima strofa e qualche video. Finalmente siamo riusciti a trovare il testo completo e pertanto la inseriamo come canzone a se stante, non essendo una cover della canzone di Springsteen, ne riprende solamente melodia ed arrangiamento
Dalla Valcamonica si partiva per trovare fortuna e guadagnare i soldi per costruirsi una casa. Tra i lavori più diffusi quello del minatore. Spesso si tornava nella "Al de legn", con la veste di legno.