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Drifting Through the Days
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ANDANDO ALLA DERIVA GIORNO DOPO GIORNO
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 13/8/2016 - 17:41
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It's a Sin
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Bravissimi: non è mai tardi per pentirsi delle proprie malvagità, se ci si vede prigionieri del peccato e condannati alla tenebra eterna...![*]
[*]Citazione oscenamente facile per i fiorentini che leggono.
[*]Citazione oscenamente facile per i fiorentini che leggono.
Io non sto con Oriana 12/8/2016 - 21:48
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È qui il martello che batte le ore
anonimo
Nel disco di Nanni Svampa “I donn a lavurà e num a soldà” 1977 e poi anche nella sua raccolta “Milanese: Antologia della canzone lombarda”
Il commento che segue è tratto dal libro di Svampa “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, 1977 (ultima riedizione 2007)
Milanese
Villotta lombarda che riprende il tema del soldato che parte e deve lasciare la morosa. Al tono alquanto funereo del giovanotto la ragazza risponde "di passione non sono mai morta... né questa volta non morirò". In questa, come in altre canzoni popolari, la donna sconvolge le presuntuose previsioni dell'uomo che la vuole addirittura pronta a “morire di la passione" ed afferma un‘indipendenza che a quei tempi era privilegio solo delle donne del popolo, lavoratrici quanto gli uomini e quindi più emancipate delle loro contemporanee borghesi.
Nata nella seconda metà dell’800, questa canzone e cantata ancora... (continua)
Il commento che segue è tratto dal libro di Svampa “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, 1977 (ultima riedizione 2007)
Milanese
Villotta lombarda che riprende il tema del soldato che parte e deve lasciare la morosa. Al tono alquanto funereo del giovanotto la ragazza risponde "di passione non sono mai morta... né questa volta non morirò". In questa, come in altre canzoni popolari, la donna sconvolge le presuntuose previsioni dell'uomo che la vuole addirittura pronta a “morire di la passione" ed afferma un‘indipendenza che a quei tempi era privilegio solo delle donne del popolo, lavoratrici quanto gli uomini e quindi più emancipate delle loro contemporanee borghesi.
Nata nella seconda metà dell’800, questa canzone e cantata ancora... (continua)
Bernart Bartleby 12/8/2016 - 09:13
Viva Radeschi
anonimo
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Anche l'introduzione è tratta integralmente dal libro di Svampa citato...
B.B. 12/8/2016 - 08:58
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Maggie Holland: Black Cat
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Un saluto lupino dalla Puszcza Białowieska (in Polonia verso Belorussia)
Tu też są czarne kiciorki
Od łowców bobrów
Krzyś % Mario
Tu też są czarne kiciorki
Od łowców bobrów
Krzyś % Mario
krzyś 12/8/2016 - 01:29
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Aida
![Aida](img/thumb/c522_130x140.jpeg?1328484592)
Caro Lucini, Rino non era un compagno; e non gli piaceva essere nè collocato nè classificato. A lui gli ideali della sinistra (e della politica in generale) non interessavano, in un periodo dove ai cantautori era richiesto di schierarsi. Lui era uno spirito libero. E scriveva testi che sentiva profondamente. Un poeta, un menestrello ed un eroe; Rino ha avuto un grande coraggio a denunciare certe verità scomode e certi personaggi, sia pure in alcune canzoni metaforicamente, mentre in altre con nomi e cognomi. E questo coraggio l'ha pagato caro. Le sue canzoni sono oggi più che mai attuali.
Shimaine 12/8/2016 - 00:19
Cossa dirà la mia morosa
anonimo
“La coscrizione obbligatoria, iniziata con la rivoluzione francese, si fece sentire pesantemente in Italia al tempo della dominazione di Napoleone I che, con tutte le guerre che faceva, aveva un gran bisogno di soldati. A quest'epoca risalgono molti canti militari non solo lombardi (si pensi ad esempio alla bellissima canzone toscana Partire partirò partir bisogna, cosi diffusa e cantata ancora nell'ultima guerra). Tutti sono improntati ad una rassegnata inevitabile obbedienza ed al dolore del distacco dai parenti e dalle “morose”. Alcune di queste canzoni saranno poi cantate, tal quali o con piccole varianti, in tutti i periodi in cui più acuto ridiventerà il problema della partenza per la guerra.
Riportiamo per prima questa 'Cossa dirà la mia morosa?' perché, pur essendo stata raccolta da Gian Battista Bolza (autore di 'Canzoni popolari comasche', 1867) nel 1864 nel Comasco, veniva già... (continua)
Riportiamo per prima questa 'Cossa dirà la mia morosa?' perché, pur essendo stata raccolta da Gian Battista Bolza (autore di 'Canzoni popolari comasche', 1867) nel 1864 nel Comasco, veniva già... (continua)
Bernart Bartleby 11/8/2016 - 22:57
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Earth Dies Screaming
![Earth Dies Screaming](img/thumb/c36970_130x140.jpeg?1329468389)
Un vento secco e caldo è l'unica cosa che spezza la quiete
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 11/8/2016 - 18:39
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No Depression (in Heaven)
![No Depression (in Heaven)](img/thumb/c47791_130x140.jpeg?1406807962)
I cuori degli uomini stanno deperendo di paura,
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Malfatti 11/8/2016 - 11:24
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Ci siam spezzati le mani
![Ci siam spezzati le mani](img/thumb/c47913_130x140.jpeg?1554807190)
Caro Leonardo sono Martina Benetti la cantante del pezzo ci siamo spezzati le mani il testo la prima volta parla della partecipazione a manifestazioni anti guerra pacifiste quindi il personaggio partecipando a davanti a sé e con se molte persone dopo si trova solo sarà la donna a spingerlo a continuare la sua filosofia quindi lui riprenderà ma a un certo punto si troverà solo anche dietro di lui e si troverà ahimé già vecchio. Comunque non è che a me non piacesse la suddetta canzone ma io all'epoca avevo un altro stile e amavo canzoni tipo blues ecco il perché quel disco sia la facciata a che la facciata B non mi piaceva. Comunque ti ringrazio spero di averti chiarito il quesito ti saluto Martina alias ex cantante vero nome Gianna Benedetti ciao
10/8/2016 - 18:20
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Povero Matteotti
anonimo
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Scopro ora che struttura e melodia di “Povero Matteotti” (ma anche di Povero Pinelli e della Ballata per Franco Serantini) derivano da un canto di fine 800 che potrebbe benissimo essere inserito come CCG, o almeno come Extra.
Infatti, Povero Cavallotti, di autore anonimo, celebrava la figura di Felice Cavallotti (1842-1898), garibaldino, poeta e drammaturgo, leader indiscusso dell’Estrema Sinistra storica nell’Italia pre-giolittiana, lottatore sociale, libertario, anticlericale, antiautoritario, anticolonialista, sempre in fila contro la corruzione diffusissima tra i dirigenti della Destra ma anche della Sinistra storica, quella di Francesco Crispi.
All’epoca gli uomini in vista, quelli più esuberanti, erano soliti regolare i torti subiti, veri o presunti, a duello, che però raramente si rivelavano letali per uno dei contendenti. Anche il Cavallotti ne fece più di una trentina, vincendone... (continua)
Infatti, Povero Cavallotti, di autore anonimo, celebrava la figura di Felice Cavallotti (1842-1898), garibaldino, poeta e drammaturgo, leader indiscusso dell’Estrema Sinistra storica nell’Italia pre-giolittiana, lottatore sociale, libertario, anticlericale, antiautoritario, anticolonialista, sempre in fila contro la corruzione diffusissima tra i dirigenti della Destra ma anche della Sinistra storica, quella di Francesco Crispi.
All’epoca gli uomini in vista, quelli più esuberanti, erano soliti regolare i torti subiti, veri o presunti, a duello, che però raramente si rivelavano letali per uno dei contendenti. Anche il Cavallotti ne fece più di una trentina, vincendone... (continua)
Bernart Bartleby 10/8/2016 - 15:08
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O cara mama
anonimo
![O cara mama](img/thumb/c43830_130x140.jpeg?1363188391)
O CARA MAMMA VIENIMI INCONTRO
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2016 - 08:28
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LavoStiroLavo
![LavoStiroLavo](img/upl/m25C325A9nag25C325A8re.png)
Version française – LAVE REPASSE LAVE – Marco Valdo M.I. – 2016
Chanson italienne – Lavo stiro lavo – Giovanna Dazzi – 2010
La chanson, Lucien l’âne mon ami, tu le sais, n’est pas toujours un chant de gloire, un péan du guerrier vainqueur. Il est d’autres chansons qu’on ne peut méconnaître, même si – à première vue ou à première audition – elles ne concernent que des moments, des gestes ou des sentiments obscurs ou minuscules, des choses ordinaires, trop ordinaires pour être dites ou, a fortiori, chantées. Pourtant, on aurait bien tort de les ignorer et plus encore, de les mépriser. Ne fût-ce que parce que la Guerre de Cent Mille Ans s’y reflète dans ces moments, ces gestes, ces sentiments, ces choses plus sans doute encore que dans les autres, car ces instants, gestes, sentiments, choses ordinaires sont de loin les plus fréquents et les plus nombreux, de façon écrasante. Sous leur apparence... (continua)
Chanson italienne – Lavo stiro lavo – Giovanna Dazzi – 2010
La chanson, Lucien l’âne mon ami, tu le sais, n’est pas toujours un chant de gloire, un péan du guerrier vainqueur. Il est d’autres chansons qu’on ne peut méconnaître, même si – à première vue ou à première audition – elles ne concernent que des moments, des gestes ou des sentiments obscurs ou minuscules, des choses ordinaires, trop ordinaires pour être dites ou, a fortiori, chantées. Pourtant, on aurait bien tort de les ignorer et plus encore, de les mépriser. Ne fût-ce que parce que la Guerre de Cent Mille Ans s’y reflète dans ces moments, ces gestes, ces sentiments, ces choses plus sans doute encore que dans les autres, car ces instants, gestes, sentiments, choses ordinaires sont de loin les plus fréquents et les plus nombreux, de façon écrasante. Sous leur apparence... (continua)
LAVE REPASSE LAVE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/8/2016 - 23:08
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Benzodiazepina
![Benzodiazepina](img/upl/201639590-a87f0540-bb51-407b-ac3c-ce0e372c7b3a.jpg)
La panchina di Andrea Soldi, in piazza Umbria a Torino, vandalizzata nei giorni scorsi, è stata dipinta di rosso con la scritta "Andrea faremo tutto il possibile affinchè quello che è successo a te non accada mai più."
B.B. 9/8/2016 - 22:13
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Laut und Luise