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Vietnam
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2016
A Day for the Hunter, A Day for the Prey
Author: Abraham Jay
A Day for the Hunter, A Day for the Prey
Author: Abraham Jay
Vietnam, Vietnam,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/7/2016 - 21:54
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
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A Day for the Hunter, a Day for the Prey
![A Day for the Hunter, a Day for the Prey](img/upl/-images-uploads-album-cover_-_lyrics_sq-d6141757f9a004c14204a3d4d3e17efa10d33b78-s300-c85.jpg)
2016
A Day for the Hunter, A Day for the Prey
Il titolo del nuovo disco deriva da un proverbio haitiano e dal libro eponimo di Gage Averill (del 1997) incentrato sui nessi tra potere e musica nell’isola caraibica; un lavoro che aveva attratta McCalla soprattutto per il concetto di ‘resistenza’ all’oppressione esterna ma anche interna, che caratterizza la tradizione musicale haitiana. «Ho sentito che questo proverbio cattura davvero l’essenza dello spirito di Haiti, che per me è molto legato alla lotta per i diritti umani e la sovranità politica», racconta McCalla a National Public Radio. Su un altro livello, continua l’artista, il titolo «mi ha fatto pensare ai ruoli che tutti noi giochiamo nella nostra vita, […] in cui a volte ci si sente come cacciatore, e talvolta preda». Accanto a Leyla (violoncello, banjo tenore, chitarra, canto) la formazione base include suo marito Daniel Tremblay... (continua)
A Day for the Hunter, A Day for the Prey
Il titolo del nuovo disco deriva da un proverbio haitiano e dal libro eponimo di Gage Averill (del 1997) incentrato sui nessi tra potere e musica nell’isola caraibica; un lavoro che aveva attratta McCalla soprattutto per il concetto di ‘resistenza’ all’oppressione esterna ma anche interna, che caratterizza la tradizione musicale haitiana. «Ho sentito che questo proverbio cattura davvero l’essenza dello spirito di Haiti, che per me è molto legato alla lotta per i diritti umani e la sovranità politica», racconta McCalla a National Public Radio. Su un altro livello, continua l’artista, il titolo «mi ha fatto pensare ai ruoli che tutti noi giochiamo nella nostra vita, […] in cui a volte ci si sente come cacciatore, e talvolta preda». Accanto a Leyla (violoncello, banjo tenore, chitarra, canto) la formazione base include suo marito Daniel Tremblay... (continua)
If I go away,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/7/2016 - 21:48
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Ad amarti ora
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[1982]
Album: Immaginata
Musiche e testi: Enzo Maolucci
Arrangiamenti: Aldo Russo
Album: Immaginata
Musiche e testi: Enzo Maolucci
Arrangiamenti: Aldo Russo
Ad amarti ora sento piombo nella gola.
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 8/7/2016 - 14:23
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L’Enterrement
![L’Enterrement](img/upl/Baiser2Bavec2Bla2Bmort.png)
[1965]
Paroles : Ricet Barrier – Bernard Lelou
Musique : Ricet Barrier
Lucien l’âne mon ami, aujourd’hui, je vais te faire connaître, si ce n’est déjà fait, une chanson qui raconte un enterrement et même celui du chanteur en l’occurrence, l’excellent et drôle Ricet Barrier.
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, te voilà bien sombre à me parler d’enterrement.
Pourtant, Lucien l’âne mon ami, quand tu auras pris connaissance la canzone, m’est avis que tu changeras d’avis. Car la mort vue comme ça, c’est plutôt une bonne nouvelle ou disons, une façon sympathique d’aborder cette phase de la vie, par ailleurs, pour les ânes comme pour les hommes, inévitable. Car la mort se présente sous la forme d’une amoureuse compagne, tout à fait heureuse de tenir compagnie à son soupirant. C’est une mort athée et amoureuse qui tiendra compagnie joyeux défunt aussi longtemps que durera le temps. C’est Byzance ;... (continua)
Paroles : Ricet Barrier – Bernard Lelou
Musique : Ricet Barrier
Lucien l’âne mon ami, aujourd’hui, je vais te faire connaître, si ce n’est déjà fait, une chanson qui raconte un enterrement et même celui du chanteur en l’occurrence, l’excellent et drôle Ricet Barrier.
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, te voilà bien sombre à me parler d’enterrement.
Pourtant, Lucien l’âne mon ami, quand tu auras pris connaissance la canzone, m’est avis que tu changeras d’avis. Car la mort vue comme ça, c’est plutôt une bonne nouvelle ou disons, une façon sympathique d’aborder cette phase de la vie, par ailleurs, pour les ânes comme pour les hommes, inévitable. Car la mort se présente sous la forme d’une amoureuse compagne, tout à fait heureuse de tenir compagnie à son soupirant. C’est une mort athée et amoureuse qui tiendra compagnie joyeux défunt aussi longtemps que durera le temps. C’est Byzance ;... (continua)
Je suis mort, je suis bien mort.
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/7/2016 - 23:28
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
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Χριστόδουλος Χάλαρης, Νίκος Ξυλούρης, Τάνια Τσανακλίδου: Ἐρωτόκριτος
![Χριστόδουλος Χάλαρης, Νίκος Ξυλούρης, Τάνια Τσανακλίδου: Ἐρωτόκριτος](img/upl/sitia.jpg)
Erotókritos
Στίχοι: Από το ποίημα “Ερωτόκριτος” του Βιτσέντζου Κορνάρου (1553-1614)
Μουσική: Χριστόδουλος Χάλαρης
Έγχορδο τοξοτό: Γιάννης Ξυλούρης, Ζ. Φασουλάς
Επιμέλεια κειμένων: Ερρίκος Θαλασσινός
Δίσκος: Ερωτόκριτος, Νίκος Ξυλούρης και Τάνια Τσανακλίδου [1976]
EMI ODEON 2J064-70276
Versi: dal poema Erotocrito di Vincenzo Cornaro (1553-1614)
Musica: Christodoulos Halaris
Strumenti ad arco: Giannis Xylouris, Z. Fasoulàs
Trattamento dei testi: Errikos Thalassinos
Disco: Erotocrito [Ερωτόκριτος], Nikos Xylouris e Tania Tsanaklidou [1976]
EMI ODEON 2J064-70276
Il qui presente “paginone extra” ha, come dire, una lunga storia. O meglio, una lunga preistoria. Lo si potrebbe chiamare una vecchia promessa che non ho fatto in tempo a mantenere, anche per le non poche difficoltà che presenta; però, nelle tante e lunghissime telefonate notturne con Gian Piero Testa, era diventato come... (continua)
Στίχοι: Από το ποίημα “Ερωτόκριτος” του Βιτσέντζου Κορνάρου (1553-1614)
Μουσική: Χριστόδουλος Χάλαρης
Έγχορδο τοξοτό: Γιάννης Ξυλούρης, Ζ. Φασουλάς
Επιμέλεια κειμένων: Ερρίκος Θαλασσινός
Δίσκος: Ερωτόκριτος, Νίκος Ξυλούρης και Τάνια Τσανακλίδου [1976]
EMI ODEON 2J064-70276
Versi: dal poema Erotocrito di Vincenzo Cornaro (1553-1614)
Musica: Christodoulos Halaris
Strumenti ad arco: Giannis Xylouris, Z. Fasoulàs
Trattamento dei testi: Errikos Thalassinos
Disco: Erotocrito [Ερωτόκριτος], Nikos Xylouris e Tania Tsanaklidou [1976]
EMI ODEON 2J064-70276
Il qui presente “paginone extra” ha, come dire, una lunga storia. O meglio, una lunga preistoria. Lo si potrebbe chiamare una vecchia promessa che non ho fatto in tempo a mantenere, anche per le non poche difficoltà che presenta; però, nelle tante e lunghissime telefonate notturne con Gian Piero Testa, era diventato come... (continua)
1. Ὁ τροχὸς τῆς Μοίρας
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 5/7/2016 - 23:41
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Vietcong
![Vietcong](img/upl/jane-fonda-sitting-on-an-nva-anti-aircrat-gun-in-1972.jpg)
[1971]
Parole di Hakim Jami, contrabbassista jazz afroamericano
Musica di Gary Bartz, con la sua formazione di allora, la NTU Troop
Nell’album intitolato “Harlem Bush Music - Uhuru”
Gary Bartz è un grandissimo sassofonista contralto e clarinettista che a partire dal 1967 ha suonato con quasi tutti i grandi del jazz. La sua cifra stilistica è costituita da una combinazione di soul, funk, African music, hard bop e avant-garde jazz. Negli anni 70 è stato assai vicino ai movimenti per i diritti degli afroamericani e contro la guerra in Vietnam.
E scrivere e, ancor più, interpretare quanto segue, nel 1971 poteva essere molto pericoloso, specie se non eri famoso come Jane Fonda, la quale nel 1972, in visita ad Hanoi, poteva permettersi di accompagnarsi personalmente a soldati nordvietnamiti su di un battello dotato di contraerea... Una foto che fece ovviamente scalpore negli USA...
La descrizione del Vietcong non corrisponde solo a quella di un qualunque combattente nordvietnamita ma a quella del Vietcong per antonomasia, Ho Chi Minh.
Parole di Hakim Jami, contrabbassista jazz afroamericano
Musica di Gary Bartz, con la sua formazione di allora, la NTU Troop
Nell’album intitolato “Harlem Bush Music - Uhuru”
Gary Bartz è un grandissimo sassofonista contralto e clarinettista che a partire dal 1967 ha suonato con quasi tutti i grandi del jazz. La sua cifra stilistica è costituita da una combinazione di soul, funk, African music, hard bop e avant-garde jazz. Negli anni 70 è stato assai vicino ai movimenti per i diritti degli afroamericani e contro la guerra in Vietnam.
E scrivere e, ancor più, interpretare quanto segue, nel 1971 poteva essere molto pericoloso, specie se non eri famoso come Jane Fonda, la quale nel 1972, in visita ad Hanoi, poteva permettersi di accompagnarsi personalmente a soldati nordvietnamiti su di un battello dotato di contraerea... Una foto che fece ovviamente scalpore negli USA...
La descrizione del Vietcong non corrisponde solo a quella di un qualunque combattente nordvietnamita ma a quella del Vietcong per antonomasia, Ho Chi Minh.
Little old man walking through the jungle, the Vietcong
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2016 - 22:00
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
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African Lady
![African Lady](img/upl/HISTORIAS-MANDELA-5.jpg)
[1960]
Versi di Langston Hughes
Musica di Randy Weston (1926-), uno dei più grandi pianisti e compositori jazz di tutti i tempi.
Nell’album intitolato “Uhuru Afrika (Freedom Africa)”, pubblicato nel 1961, dove Weston fu affiancato da alcuni mostri sacri dell’epoca come - ne cito solo alcuni - Freddie Hubbard, Yusef Abdul Lateef, Clark Terry, Jerome Richardson, Ron Carter, Max Roach, Candido Camero, Babatunde Olatunji.
Rilevante inoltre il fatto che gli arrangiamenti dell’album furono opera di Melba Liston, compositrice e trombonista (!), la prima donna (e una delle poche) a suonare in una big band.
Testo trovato su Bentari Project Blog
Uhuru, Freedom, Libertà... Inutile dire che l’album fu bandito nel Sudafrica dell’Apartheid...
La dedica: “to our mothers, our sisters, those African women who were always in the background, who always supported us, you see.”
Versi di Langston Hughes
Musica di Randy Weston (1926-), uno dei più grandi pianisti e compositori jazz di tutti i tempi.
Nell’album intitolato “Uhuru Afrika (Freedom Africa)”, pubblicato nel 1961, dove Weston fu affiancato da alcuni mostri sacri dell’epoca come - ne cito solo alcuni - Freddie Hubbard, Yusef Abdul Lateef, Clark Terry, Jerome Richardson, Ron Carter, Max Roach, Candido Camero, Babatunde Olatunji.
Rilevante inoltre il fatto che gli arrangiamenti dell’album furono opera di Melba Liston, compositrice e trombonista (!), la prima donna (e una delle poche) a suonare in una big band.
Testo trovato su Bentari Project Blog
Uhuru, Freedom, Libertà... Inutile dire che l’album fu bandito nel Sudafrica dell’Apartheid...
La dedica: “to our mothers, our sisters, those African women who were always in the background, who always supported us, you see.”
Sunrise at dawn,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2016 - 20:21
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Freedom
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[1962]
Parole e musica di Charles Mingus
Arrangiamento di Charles Mingus e Bob Hammer
Nell’album intitolato “Mingus Mingus Mingus Mingus Mingus” pubblicato nel 1963
Il brano fu registrato a New York il 20 settembre 1963. Con Mingus molti musicisti di prim’ordine, come Jerome Richardson (sassofonista, flautista e clarinettista), Booker Ervin (sassofonista prematuramente scomparso nel 1970, a soli 40 anni), Eric Dolphy (polistrumentista e virtuoso di tutti gli strumenti a fiato, anche lui morto prematuramente, pochi mesi dopo questa registrazione) e Jaki Byard (pianista, sassofonista e compositore).
L’incipit del brano gioca con il nome di un cocktail a base di vodka in voga negli anni 50, il “Moskow Mule”, ma nello slang americano di allora “mule”, il mulo, è il negro, la bestia da soma...
Parole e musica di Charles Mingus
Arrangiamento di Charles Mingus e Bob Hammer
Nell’album intitolato “Mingus Mingus Mingus Mingus Mingus” pubblicato nel 1963
Il brano fu registrato a New York il 20 settembre 1963. Con Mingus molti musicisti di prim’ordine, come Jerome Richardson (sassofonista, flautista e clarinettista), Booker Ervin (sassofonista prematuramente scomparso nel 1970, a soli 40 anni), Eric Dolphy (polistrumentista e virtuoso di tutti gli strumenti a fiato, anche lui morto prematuramente, pochi mesi dopo questa registrazione) e Jaki Byard (pianista, sassofonista e compositore).
L’incipit del brano gioca con il nome di un cocktail a base di vodka in voga negli anni 50, il “Moskow Mule”, ma nello slang americano di allora “mule”, il mulo, è il negro, la bestia da soma...
This mule ain’t from Moscow
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2016 - 21:18
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El payande
![El payande](img/upl/Lhasa-de-Sela.jpeg)
Testo del colombiano Victor Holguín, musica del peruviano Luis Eugenio Albertini.
Composta nel 1867, la canzone parla della disperazione di una schiava nera che maledice le proprie catene.
Lhasa de Sela ne canta solo la prima strofa.
Composta nel 1867, la canzone parla della disperazione di una schiava nera che maledice le proprie catene.
Lhasa de Sela ne canta solo la prima strofa.
Naci en la playa de mar y arena
(continua)
(continua)
inviata da Dora ed Io non sto con Oriana 3/7/2016 - 16:58
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Only in America
![Only in America](img/upl/agnostic-front-american-dream-died-520x520.jpg)
[2015]
Album: The American Dream Died
Album: The American Dream Died
Risk their lives for us all
(continua)
(continua)
inviata da Ivan 2/7/2016 - 00:18
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Final War
![Final War](img/art/t252681.jpg)
[1983]
Album: United Blood
Non è certamente il pezzo migliore degli Agnostic, anzi... l'EP United Blood fa abbastanza pena e non ha niente a che vedere con capolavori come Victim In Pain e Cause For Alarm... ma è una canzone contro la guerra. Quindi...
Album: United Blood
Non è certamente il pezzo migliore degli Agnostic, anzi... l'EP United Blood fa abbastanza pena e non ha niente a che vedere con capolavori come Victim In Pain e Cause For Alarm... ma è una canzone contro la guerra. Quindi...
Better look out you've gotta move quick
(continua)
(continua)
inviata da Ivan 2/7/2016 - 00:09
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L’uomo col megafono
![L’uomo col megafono](img/upl/_dwn1467404374_1817051968.jpg)
[1995]
Parole e musica di Daniele Silvestri
Canzone presentata al Festival di Sanremo nella sezione dedicata alle nuove proposte.
Ottenne il premio “Volare” per il testo.
Poi inserita nell’album “Prima di essere un uomo”
Semplicemente bellissima! Una canzone militante e disperata sulle voci dei nostri tempi, sempre meno numerose e sempre più flebili, che pure ostinatamente hanno gridato e continuano a gridare nel deserto...
Parole e musica di Daniele Silvestri
Canzone presentata al Festival di Sanremo nella sezione dedicata alle nuove proposte.
Ottenne il premio “Volare” per il testo.
Poi inserita nell’album “Prima di essere un uomo”
Semplicemente bellissima! Una canzone militante e disperata sulle voci dei nostri tempi, sempre meno numerose e sempre più flebili, che pure ostinatamente hanno gridato e continuano a gridare nel deserto...
C'era una volta un re che disse alla sua serva
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/7/2016 - 21:25
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Ave Maria migrante
![Ave Maria migrante](img/upl/_dwn1467382327_909038306.jpg)
2016
Delaltér. Verso un altro altrove
Ave Maria migrante, che è a tutti gli effetti una preghiera laica, un’invocazione di protezione e di riparo per chi si trova ad attraversare un mare troppo grande, senza sapere cosa ci sarà dall’altra parte della riva
Delaltér. Verso un altro altrove
Ave Maria migrante, che è a tutti gli effetti una preghiera laica, un’invocazione di protezione e di riparo per chi si trova ad attraversare un mare troppo grande, senza sapere cosa ci sarà dall’altra parte della riva
Ave Maria degli angeli che mi prendono per mano
(continua)
(continua)
inviata da dq82 1/7/2016 - 16:15
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Smoke (Acteal)
![Smoke (Acteal)](img/thumb/c4714_130x140.jpeg?1328385040)
Mi è appena giunta la notizia della morte di Renza Salza che fino a non molti anni fa è stata il motore instancabile del Comitato Chiapas di Torino, un piccolo gruppo di persone che per quasi 15 anni, a partire dal "levantamiento" indigeno del 1994, ha sviluppato tantissime iniziative, a Torino e in tutta Italia, di informazione e solidarietà con la rivoluzione neozapatista nel sud est messicano.
Renza era una donna forte, irriducibile, una "combattente per la libertà" (così come Lucio Manisco definiva Sivia Baraldini nell'intro a Radio Manisco/0516490872 degli AK47), molto impegnata anche sul fronte della solidarietà al popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi.
In definitiva Renza è sempre stata ostinatamente dalla parte degli ultimi, dei senza voce.
Negli ultimi anni l'avevo persa di vista, anche perchè lei continuava a viaggiare molto mentre io mi sono totalmente ritirato a vita privata, ma è stato per me un onore conoscerla ed esserle amico.
Grazie Renza. Un ultimo abbraccio e un saluto a pugno chiuso.
Renza era una donna forte, irriducibile, una "combattente per la libertà" (così come Lucio Manisco definiva Sivia Baraldini nell'intro a Radio Manisco/0516490872 degli AK47), molto impegnata anche sul fronte della solidarietà al popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi.
In definitiva Renza è sempre stata ostinatamente dalla parte degli ultimi, dei senza voce.
Negli ultimi anni l'avevo persa di vista, anche perchè lei continuava a viaggiare molto mentre io mi sono totalmente ritirato a vita privata, ma è stato per me un onore conoscerla ed esserle amico.
Grazie Renza. Un ultimo abbraccio e un saluto a pugno chiuso.
B.B. 1/7/2016 - 15:23
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When the Wild Wind Blows
![When the Wild Wind Blows](img/thumb/c36458_130x140.jpeg?1515868650)
QUANDO SOFFIA IL VENTO FURIOSO
(continua)
(continua)
inviata da Yarikh 1/7/2016 - 15:03
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The Green Fields Of France (No Man's Land)
![The Green Fields Of France (No Man's Land)](img/thumb/c33_130x140.jpeg?1328915048)
FINLANDESE / FINNISH
Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
RANSKAN VIHREÄT KUNNAAT
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 1/7/2016 - 09:14
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Dünya halkları kardeştir
![Dünya halkları kardeştir](img/thumb/c43202_130x140.jpeg?1357090687)
LOS PUEBLOS DEL MUNDO SON HERMANOS
(continua)
(continua)
inviata da Santiago 30/6/2016 - 06:47
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Maria nella bottega di un falegname
![Maria nella bottega di un falegname](img/thumb/c1376_130x140.jpeg?1328135361)
MARÍA EN EL TALLER DE UN CARPINTERO
(continua)
(continua)
inviata da Santiago 30/6/2016 - 04:03
Die Pfeifen (Auf der Flucht)
![Die Pfeifen (Auf der Flucht)](img/thumb/c43451_130x140.jpeg?1360248810)
PIIPUT (PAKOMATKALLA)
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 29/6/2016 - 08:29
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La Cà S'la Colin-a
Traduzione italiana da osteriadeipensieriperduti con qualche sistemazione
![La Cà S'la Colin-a](img/thumb/c52919_130x140.jpeg?1467213193)
LA CASA SULLA COLLINA
(continua)
(continua)
inviata da dq82 29/6/2016 - 07:05
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Kamikaze
![Kamikaze](img/upl/Boutons2Bd2527or.png)
Chanson italienne – Kamikaze – Alessandro Sipolo – 2013
Voyage intérieur vers une mort violente et destructrice. Écrite en 2003, inspirée des guerres d’Afghanistan et d’Irak, la chanson parle d’un choix en même temps désespéré et « logique », fille de l’impuissance face à la douleur de ses gens. Le morceau conteste la rhétorique « occidentale » qui décrit le kamikaze comme un être inhumain et irrationnel en présentant sa décision comme un geste volontaire de protestation contre une guerre inégale, subie sans possibilité de réplique.
Dialogue maïeutique
Mon ami Lucien l’âne, nous vivons tous au Danemark, dans l’empire ou dans le royaume, je ne sais ; sans doute dans les deux.
Au Danemark, Marco Valdo M.I. mon ami ? Que vient faire le Danemark dans cette histoire de kamikaze ? À première vue, je ne le comprends pas, sauf si tu fais allusion au prince Hamlet et à la célèbre réplique, tirée... (continua)
Voyage intérieur vers une mort violente et destructrice. Écrite en 2003, inspirée des guerres d’Afghanistan et d’Irak, la chanson parle d’un choix en même temps désespéré et « logique », fille de l’impuissance face à la douleur de ses gens. Le morceau conteste la rhétorique « occidentale » qui décrit le kamikaze comme un être inhumain et irrationnel en présentant sa décision comme un geste volontaire de protestation contre une guerre inégale, subie sans possibilité de réplique.
Dialogue maïeutique
Mon ami Lucien l’âne, nous vivons tous au Danemark, dans l’empire ou dans le royaume, je ne sais ; sans doute dans les deux.
Au Danemark, Marco Valdo M.I. mon ami ? Que vient faire le Danemark dans cette histoire de kamikaze ? À première vue, je ne le comprends pas, sauf si tu fais allusion au prince Hamlet et à la célèbre réplique, tirée... (continua)
KAMIKAZE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/6/2016 - 21:49
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Piccola canzone per Victor Jara
![Piccola canzone per Victor Jara](img/upl/pedro-barrientos-1.jpg)
Condannato un ex ufficiale dell’esercito di Pinochet per l’omicidio di Victor Jara. Un tribunale statunitense ha riconosciuto l’ex ufficiale cileno Pedro Pablo Barrientos Nuñez colpevole dell’omicidio di Victor Jara, il musicista morto nel settembre del 1973, dopo il colpo di stato del generale Augusto Pinochet contro il presidente Salvador Allende. Barrientos, 67 anni, oggi vive negli Stati Uniti ed è stato condannato a pagare un risarcimento di 28 milioni di dollari alla famiglia Jara. Le autorità cilene hanno chiesto la sua estradizione.
(Internazionale)
(Internazionale)
Bernart Bartleby 28/6/2016 - 10:42
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Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)
![Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)](img/thumb/c3294_130x140.jpeg?1328224399)
LOS REBELDES DE LA MONTAÑA
(continua)
(continua)
inviata da Santiago 28/6/2016 - 03:33
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Das Lied von der Suppe (oder Lied vom Ausweg)
![Das Lied von der Suppe (<em>oder</em> Lied vom Ausweg)](img/thumb/c49283_130x140.jpeg?1427723662)
SOPPALAULU
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 27/6/2016 - 08:10
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Liberté
![Liberté](img/upl/957555452.jpg)
Ho trovato che la poesia è stata davvero cantata da Francesca Solleville e appare in un 45 giri del 1964 insieme a Nuit et brouillard di Ferrat.
La musica della versione della Solleville è firmata da Yvonne Schmitt, pianista francese che ha collaborato anche con Brigitte Fontaine.
La musica della versione della Solleville è firmata da Yvonne Schmitt, pianista francese che ha collaborato anche con Brigitte Fontaine.
Lorenzo 26/6/2016 - 23:55
8 aprile 1877
![8 aprile 1877](img/thumb/c35172_130x140.jpeg?1328536302)
PER ARISTIDE.
Sono Benito Merlino.
Scopro solo oggi la richpiesta della mia canzone La Mattanza. Dimmi come inviarti il testo.
Sono Benito Merlino.
Scopro solo oggi la richpiesta della mia canzone La Mattanza. Dimmi come inviarti il testo.
Benitomerlino@yahoo.fr 26/6/2016 - 14:32
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Complainte d'un prisonnier à l'Hirondelle
anonimo
Traduzione presente su margutte
dq82 26/6/2016 - 14:05
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Sidùn
![Sidùn](img/upl/Kabila.jpg)
2013
Yallah!
Le parti tra parentesi sono la traduzione dei versi in arabo, trovabili (come immagine) sul libretto dell'album.
Versione live con la partecipazione di Massimo Giuntini; Andrea Chimenti e Raffaello Simeoni
Yallah!
Le parti tra parentesi sono la traduzione dei versi in arabo, trovabili (come immagine) sul libretto dell'album.
Versione live con la partecipazione di Massimo Giuntini; Andrea Chimenti e Raffaello Simeoni
(Il mio bambino il mio
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/6/2016 - 11:15
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Nubi nere
![Nubi nere](img/upl/Nu25C325A9es2Bnoires.png)
Chanson italienne – Nubi nere – Sine Frontera – 2016
Il y a des chansons tellement explicites que nul commentaire n’est vraiment nécessaire.
C’est le cas de ces Nuées noires, que tout le monde peut voir.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Il y a des chansons tellement explicites que nul commentaire n’est vraiment nécessaire.
C’est le cas de ces Nuées noires, que tout le monde peut voir.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
NUÉES NOIRES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/6/2016 - 10:08
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Prejera (Crist pietàt dal nustri pais)
![Prejera (Crist pietàt dal nustri pais)](img/thumb/c42781_130x140.jpeg?1352645293)
Trascrizione in grafia standard piemontese (Pacotto/Viglongo o Grafia dei Brandé) di Nicola Duberti
Oratsion
Oratsion
ORATSION
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/6/2016 - 17:20
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Over the Rainbow
![Over the Rainbow](img/thumb/c40476_130x140.jpeg?1338805653)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Usko Kemppi
A link to the song performed by Olavi Virta:
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SATEENKAAREN TUOLLA PUOLEN
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 25/6/2016 - 08:47
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Il ritorno di Paddy Garcia
![Il ritorno di Paddy Garcia](img/thumb/c10507_130x140.jpeg?1381835053)
Paddy García es un personaje de fantasía que hace homenaje a aquellos héroes que han luchado contra la injusticia. Paddy es producto del encuentro entre dos culturas distantes pero semejantes, Irlanda y América Latina, de ahí el nombre Paddy, popular en las tierras irlandesas y el apellido García el más común entre los latinos.
A pesar de que no se tiene registro de irlandeses que hayan luchado en la Revolución Mexicana, como si lo hay de muchos otros extranjeros que participaron en la guerra -como el italiano Peppino Garibaldi (nieto de Giuseppe Garibaldi), entre otros- existe un pasaje memorable en el imaginario de los mexicanos durante la guerra entre México y los Estados Unidos en la que un batallón entero del ejército norteamericano conocido como el Batallón de San Patricio, conformado principalmente por inmigrantes irlandeses, desertó para unirse a las filas mexicanas.
A pesar de que no se tiene registro de irlandeses que hayan luchado en la Revolución Mexicana, como si lo hay de muchos otros extranjeros que participaron en la guerra -como el italiano Peppino Garibaldi (nieto de Giuseppe Garibaldi), entre otros- existe un pasaje memorable en el imaginario de los mexicanos durante la guerra entre México y los Estados Unidos en la que un batallón entero del ejército norteamericano conocido como el Batallón de San Patricio, conformado principalmente por inmigrantes irlandeses, desertó para unirse a las filas mexicanas.
EL REGRESO DE PADDY GARCÍA
(continua)
(continua)
inviata da Santiago 25/6/2016 - 04:54
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Scritta da Chico Buarque de Hollanda con il cineasta Ruy Guerra (che era stato anche il primo marito di Nara Leão)
Testo trovato sul sito di Chico Buarque
Nel disco intitolato “Calabar: o elogio à traição”, colonna sonora di uno spettacolo teatrale dedicato alla figura di Domingos Fernandes Calabar (1600-1635), un mulatto, facoltoso imprenditore zuccheriero del Pernambuco brasiliano che tradì gli spagnoli (che in quel periodo dominavano il Portogallo) per allearsi con i nemici olandesi. Catturato, finì malamente garrotato e poi squartato...
Dopo aver “annientato” Geraldo Vandré, i militari brasiliani si trovarono subito un altro artista da perseguitare con particolare accanimento. Oltre a soffrire un anno di esilio in Italia, Chico Buarque vide censurate parzialmente o totalmente molte sue canzoni, come “Apesar de você”.
Quella di “Calabar” era una vera e propria operazione di... (continua)