Scusa, volevo scrivere "Mama mia" :)
Bella canzone, non parlando poi del tutto il tuo lavoro per scrivere una recensione particolareggiata corredata di bel fior di note. Mi sono scompisciato dalle risate : D
Grazie Stanislava
Grazie a te, Krzysiek, per aver letto e apprezzato :)
Capirai che per me è stato un po' uno sfogo personale scrivere tutte queste cose. Anche se ormai non vivo in Repubblica Ceca da più di dieci anni, spesso quando parlo con qualcuno che invece vive lì la realtà quotidiana, mi sento chiedere: O ma l'hai sentita l'ultima di Zeman? E segue il racconto di qualche nuova uscita. Io dico sempre che qui in Italia – forse per fortuna – non se ne parla (infatti ho trovato poco in rete in italiano, e tra quel poco c'era un articolo su Il Giornale con sotto tutti i commenti leghisti in sostegno di Zeman...) però d'altra parte è sempre bene che le cose si sappiano più possibile, così ho raccolto un po' di informazioni dai vari giornali cechi, andando a ricercare le varie cose che mi sono state raccontate, e altre uscivano via via, c'era da sbizzarrirsi. E temo che Zeman ancora ne combinerà delle belle. Meglio prenderlo con filosofia come l'autore di questa canzone :)
Un caro saluto!
La melodia e' molto bella ma viene da chiedersi cosa c'entri la canzone con la guerra. C'è una simbologia che mi sfugge?
HORSE (continua)
18/7/2016 - 14:46
Io penso che non c'entri proprio nulla con le CCG ma, come mi ha ben fatto notare a suo tempo lo stesso Krzyś (quell'allegro "situazionista" che spesso contribuisce per se stesso più che per il "popolo"), sono gli Admins ad approvare i contributi. Sicchè...
Mi stupivo infatti che il nostro amico non avesse ancora citato Guido Rossa e mons. Pasolini coi poliziotti; lo ha citato persino Gianfranco Fini, del resto. Tutto regolare, tanto oramai siamo "ACAB", questa ci mancava.
La denuncia di Guido Rossa, stando a quello che si legge in Armi e bagagli di Enrico Fenzi, non permise di scoprire piani faraonici per il rovesciamento del democratismo e men che meno portò allo sbaragliamento di formazioni armate o al reperimento di arsenali.
Servì solo a far finire in carcere -per aver distribuito volantini- un cinquantenne di nome Francesco Berardi, che era già nonno e che si suicidò dopo pochi mesi di detenzione.
1) di fatto avete dimostrato con le vostre risposte di essere ACAB
2) Ma questo sarebbe anche il meno.
Va bene erano degli eroi , santi che combattevano per una giusta causa- Contnuate pure a crederlo. La storia ha sconfitti . Come ha sconfitto i NAR e Ordine Nuovo.
Continuate pure a credere alle favole. Ah a proposito avete la notizia di oggi su Via Fani ?
D'accordo: arriva un maurizio65 e mi taccia di ACAB (quello di Moby Dick, presumo).
Pazienza: finché non mi si taccia di italiano, va bene quasi tutto!
Caro maurizio65, per diradare la nebbia che ristagna nella tua scatola cranica basterebbe che tu rileggessi il testo della canzone, anche perchè questo è un sito che raccoglie canzoni, te ne eri accorto?
Comunque riprendo virgolettandoli alcuni versi, per renderti le cose più facili, visto che dimostri di avere gravi problemi di analisi e patologie semplificatorie tipiche di chi bercia senza leggere e tanto meno capire:
"... non bisogna più che il sangue scorra invano"
"... riecheggiano gli spari di una giustizia che non ci appartiene"
"... non dimenticare la storia e la tragedia
di quell'Italia tradita"
"... una battaglia senza vinti né vincitori"
Ti ricordo anche che l'acronimo A.C.A.B. (All Cops Are Bastards), che qui tu usi ad minchiam, è nato decenni fa in Gran Bretagna nel mondo skinhead legato alle tifoserie calcistiche.
Tutto quello che hai ritenuto di vomitare qui dentro - e che, per quanto farneticante, ti è stato democraticamente approvato dagli Admins - c'entra proprio una beata cippa.
Ottime considerazioni signor Bartleby. Tra l'altro, conosco di persona alcuni degli amministratori del sito che non esiteranno a confermare la spassosa assurdità che è ascrivere a qualsiasi titolo la nostra augusta persona a qualsiasi cosa riguardi il pallone, il pallonaio e le pallonate...
Premessa: bravi vedo che passate all'insulto... buon segno.. siete ormai a corto di argomenti....
1) So benissimo dove nasce il termine ACAB... cosa credete che siete gli unici ad avere quattro soldi di cultura..? Il termine può essere nato ovunque ma rappresenta un modo di considerare le forze dell'ordine che accomuna estremismi forse neanche tanti opposti.
Non per nulla ho citato NAR e Ordine Nuovo: con gli skinhead e le Brigate rosse, hanno in comune molte cose.
2) Quanto ai versi citati : qual'è la giustizia che non ci appartiene ? Quella dei carabinieri ? Quella dei tribunali proletari che hanno giustiziato o gambizzato negli anni 70.-80 o quella dei carabinieri ?
3) Alla battaglia senza vincitori ne vinti ? Secondo me dei vincitori ci sono stati e per fortuna non sono stati ne quei borghesucci che si inventaro una guerra nel nome di un proletariato cui non appartenevano, ne quegli altri figli di papà che mettevano le bombe nelle banche o nelle stazioni.
Buona serata e continuate così. Siete sicuramente molto innocui.
Caro Maurizio 65, sicuramente avrai pure tu "quattro soldi di cultura", ma li esprimi in un italiano alquanto approssimativo. A parte questo, tra "opposti estremismi accomunati" e "borghesucci", il tuo ultimo intervento è la solita zuppa di luoghi comuni che è stata tramandata fino ad oggi, e che, temo, non finirà mai. Borghesucci? Basterebbe fare il nome, che so io, del contadino Prospero Gallinari, o dell'operaio dell'Italsider Riccardo Dura (poi giustiziato in mutande in via Fracchia), e di tanti altri. Ma, tanto per parafrasare, "Zuppa Continua sarà": c'è di tutto, NAR, Ordine Nuovo, skinheads...insomma, come dire, fermo restando il principio che puoi pensarla come ti pare e piace, il tuo pensiero non riflette nient'altro che il luogo comune così come è stato fomentato, propagato e inculcato e reso dogma da trent'anni e rotti di sistematico lavaggio del cervello. Niente di strano, ci... (continua)
Proprio voi parlate di luoghi comuni (e di insulti).... ne siete imbottiti sino al midollo.
Poi quanto al pensiero unico ce ne siamo liberati sin dagli anni '80. Del vostro pensiero "unico", intendo...
PS
1) La canzone la conosco bene (ero anche uno degli spettatori dei primi concerti degli Yo-yo Mundi) e se all'epoca rimasi perplesso, oggi sono molto di piu' che perplesso.
2) Anche il sito lo conosco bene. Da anni, e mi sono solo sorpreso di non essermi accorto prima che c'era anche questa discutibile canzone.
Lo Staff del sito usualmente non interviene nelle discussioni fra esterni; lo facciamo stavolta per ribadire alcuni punti fermi.
1) Nutriamo alcuni dubbi sul fatto che il sig. Maurizio 65 conosca bene e "da anni" questo sito; altrimenti si sarebbe accorto che di "canzoni discutibili" ve ne sono, probabilmente, a centinaia. A rigore si potrebbe dire che ogni canzone contenuta nel sito è "discutibile", a seconda dei propri punti di vista personali. La canzone di questa pagina è ospitata da questo sito da lungo tempo (20 agosto 2005), purtroppo senza indicazione del contributore. La contribuzione a questo sito è libera e aperta a tutti, con indicazioni delle motivazioni per l'inserimento che vengono vagliate il più attentamente possibile; centinaia e centinaia di canzoni proposte nel corso degli anni non sono state approvate. Se questa canzone invece lo è stata, significa che sono stati ravvisate... (continua)
Se da un lato mi scuso per certe esagerazioni nel modo mi esprimermi, vorrei precisare che il "siete" o le critiche sono rivolte piu che allo staff, a certi commentatori.
...I quali commentatori, almeno nel caso della qui presente maestà, prendono atto di aver a che fare con un taljan, con tutte le conseguenze del caso.
Se non si vuole essere trattati da talijani (mafia, maccheroni, pornografia minorile, pallone) è buon inizio l'evitare di comportarsi da talijani. Purtroppo non si vive in un mondo perfetto e non ci sono dunque garanzie neppure a questo riguardo; tuttavia nulla vieta di sperare.
Caro maurizio65, entri qua dentro a gamba tesa, in un intervento che prescinde dal merito del testo proposto, ti scagli contro tutti dando ingiustificatamente dell'ACAB in modo indiscriminato ("potete mettere un bel "ACAB" sull'Home page"), il che vuol dire tacciare qualcuno di essere un "ammazza-poliziotti" o di condividere una tale prospettiva, e pretendi pure che non ci siano reazioni e di essere trattato coi guanti!?!
Hai avuto solo quello che ti meritavi.
Sottoscrivo in pieno l'intervento di Emanuele Caligiuri e l'azzeccata descrizione del "puzzo di morte e di noia" che emanano i tuoi interventi.
In generale non abbiamo niente contro le poco vestite. Nel caso di questa canzone in particolare l'abbigliamento dell'interprete mi sembra l'ultimo dei difetti...
Nuovo appello: una canzone che farà la gioia del traduttore...
Grazie
Bernart Bartleby 13/7/2016 - 21:17
Scusami Bernart se non avevo visto i tuoi appelli: in questi giorni, tra meravigliose ferrovie privatizzate a binario unico, camion sulla folla e finti colpi di stato turchi, ho pensato pure di far fuori l'ennesimo computer (stavolta però ho fatto le cose in grande, mi si è fottuta la scheda madre -a proposito di madri). Ecco quindi la traduzione tucholskiana. Però, devo dirti, il berlinese non è un gran che come difficoltà, dato che (pur essendo in origine un dialetto basso-tedesco) si è pesantemente uniformato alla lingua standard per ovvi motivi, a parte qualche parola strettamente locale e qualche "je-" al posto di "ge-". Dovresti vedere un testo in basso sassone di quello vero, o in dialetto stretto della Renania-Palatinato, per metterti le mani nei capelli; per non parlare dello svizzero tedesco. Ad majora. Fra parentesi: questa bella cosa di Tucholsky fa a mio parere il padre con la madre di Attila József.
Ho provato a cercare qualche notizia su Karl Szamek, ma (perlomeno in Rete) temo che resterà una ricerca vana. Quanto al cognome, però, pur essendo senz'altro di forma slava (e specificamente polacca), non è affatto detto che si tratti di un polacco; molti tedeschi, ad esempio, portano cognomi slavi e polacchi. Saluti cari.
Chissà perché tutti deplorano solo l'uccisione di donne vecchi e bambini. Anche ammazzare degli uomini adulti mi sembra altrettanto grave.
Silva 17/7/2016 - 21:52
Si tratta, cara Silva, della cosiddetta "logica del pupazzetto". Avrai sicuramente notato che la "foto del pupazzetto", atta a captare commozione, sdegno, rabbia, lacrime e quant'altro, è utilizzata costantemente dai media nelle più svariate occasioni: il pupazzetto del bambino ammazzato sul lungomare di Nizza, il pupazzetto tra le macerie dell'esplosione o del terremoto, il pupazzetto sul disastro ferroviario, i passeggini abbandonati e quant'altro. Donne e bambini, in quanto portatori di cosiddetti simboli "di vita", "funzionano" meglio dell'uomo adulto; schiacciare un bambino di sei anni è sicuramente più commovente che schiacciare un cinquantenne (ma si fa naturalmente eccezione per il "nonno eroe" che perde una gamba per salvare i bambini). Che si tratti di qualsiasi tipo di catastrofe, oltre ai bambini morti coi pupazzetti (strano però che non muoiano mai con gli smartphone in mano,... (continua)
Rispondo a Don...."Non ho mai visto nessun camerato o mio amico di destra andare in giro con le bretelle...sono forse rimasti agli anni '90?" La canzone è del '93...Una deficenza cronica di questo grado solo un fascismo può mostrarla...
Colgo l'occasione per ricordare agli admin e ai collaboratori (fissi e/o estemporanei) del sito, di voler cortesemente fare un po' di "editing" sui testi e sulle traduzioni proposte, qualora siano riportate in formati alquanto "fantasiosi" come in questo caso (traduzione interlineare e trascrizione riga per riga). Grazie.
E così Erdoğan ha avuto il suo bel "incendio del Reichstag", come ogni vero dittatore che si rispetti.
Bernart Bartleby 16/7/2016 - 20:31
Beh, in attesa di vedere quali saranno le prossime "mosse" di Erdiocàn, ci sarebbe anche da ragionare sul famoso "popolo", al quale -no n di rado- piace un sacco essere "dittato" dal dittatore, specie se "democratico". Certo che, anche senza essere gombloddisdi, il sospetto di una bella messa in scena viene quasi naturale; pure gli appelli dalle moschee, i soldati "golpisti" che si rifiutano di sparare sulla folla e pure il classico tizio che si para a mani nude davanti al carro armato, che fa tanto figo e tienammèn. Eh, non ci sono più i cari vecchi golpe militari di una volta, avrei voluto vedere che fine avrebbe fatto uno che si fosse parato davanti a un carro armato a Santiago l'11 settembre '73. Quando si vuole rafforzare il proprio potere, una banda di raccattati in divisa, cinque o sei colonnelli e un paio di generali si trovano sempre. Ora, poi, naturalmente "Limes" e qualche profondo analista e conoscitore della realtà turca ci spiegheranno meglio; restiamo tutti in fiduciosa attesa. Evviva er pòpolo eroe, evviva la democrazzìa.
Nuovo appello: se qualche anima buona potesse tradurla…
Grazie
Bernart Bartleby 13/7/2016 - 21:13
J'en ferai une version française dans les prochains jours. De toute façon, Tucholsky dans son ensemble est une idée qui me trotte en tête depuis longtemps. Mais il y a tous les autres...
Chanson allemande – Die Trommel, oder Das Leibregiment – Kurt Tucholsky – 1923
Le Tambour ou le Régiment de la Garde est une chanson ironique et même assez gaillarde, écrite par Theobald Tiger, alias Kurt Tucholsky, au début des années 20 du siècle dernier. C’est une chanson qui ressemble à une chanson de troufions, à une chanson d’hommes des casernes.
Fort bien, dit Lucien l’âne en riant, faisant ainsi trembler son poitrail et balancer ses oreilles comme les ailes d’un faucon crécerelle. Fort bien, une chanson ironique et drôle, mais à propos, Marco Valdo M.I. mon ami, la question se pose d’elle-même : « De qui se moque-t-on ? »
Ah, Lucien l’âne mon ami, j’admire ta perspicacité, car c’est bien le problème que pose au traducteur cette chanson. « De qui se moque-t-on ? ». Si tu veux bien, commençons par le commencement et posons immédiatement bien en vue la remarque du traducteur. Vois-tu,... (continua)
Keep it Personal - Considerazioni in terra scozzese sulla guerra, la battaglia della Somme e il rapporto Chilcot, attraverso il ritmo di una predicazione e le parole di una canzone
Ho ascoltato questo brano avevo 17 anni era appena uscito non ho potuto fare a meno di ascoltarlo in tutti questi anni quando ne ho avuto la possibilità e non lo dimenticherò mai c'è qualcosa che mi lega a questo complice la voce di Peter Hammill senz'altro
Finché qualcuno fa propria una canzone con una cover rendendo onore al compositore o al musicista originale, l'artista, non si indispettirà mai né, tantomeno, si rivolterà nella tomba. Dovresti approfondire il significato di cover prima di pensare cose del genere. ^^
A me anche quella dei Modena è piaciuta, hanno reso molto folkeggiante una canzone che volevano onorare; non ci vedo niente di male.