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Молчание - золото

Молчание - золото
[Molchaniye - zoloto]
[1963]
Parole e musica di Aleksandr Arkad'evič Galič (1918-1977), poeta, drammaturgo, cantante e compositore sovietico, morto in esilio a Parigi in circostanze mai del tutto chiarite.
Testo trovato su YouTube

Il silenzio è d’oro, una regola che valeva certamente nell’Unione Sovietica, in particolare nella sua era staliniana, ma che può riuscire utile anche nei moderni regimi “democratici”, se uno ambisce a fare una qualche carriera...
Мы давно называемся взрослыми
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/6/2016 - 15:24
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America, primo amore

America, primo amore
1970
(F. Migliacci, M. Lusini)

Dall'autore di C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, un'altra canzone che dovette scontrarsi con la censura.

Il brano non è di quelli destinati a restare nella storia. America primo amore racconta la disillusione di una generazione cresciuta all'ombra del mito americano, ma non ha l'impatto emozionale di C'era un ragazzo…, eppure la RAI decide di censurarla. È evidente che il cantautore toscano è ormai sotto tiro e che la sua decisione di non piegarsi rischia di pesare sulla sua carriera. Sarà così. Qualche tempo dopo abbandonerà le scene. Quando tornerà lo farà prima in veste d'autore e poi di produttore. Tra il 1978 e il 1982, infatti, accetterà di produrre Nada, un altro personaggio scomodo della musica leggera italiana. Farà anche parte di una delle tante formazioni dei Goblin e nel 1986 con Alberto Radius, e Bernardo Lanzetti, darà vita per qualche tempo ai Cantautores, anche se la sua fama resterà per sempre legata a C'era un ragazzo…

da Rock e martello
America, America, ma che mondo sei
(continua)
4/6/2016 - 22:40
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Rumble in the Jungle

Rumble in the Jungle
Featuring John Forté, A Tribe Called Quest & Busta Rhymes
Album: "When We Were Kings" Soundtrack (1996)

da genius dove si trovano numerose note.


The Rumble in The Jungle ("La rissa nella giungla") è stato uno storico incontro di pugilato disputato il 30 ottobre 1974, allo Stade Tata Raphaël di Kinshasa, Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo).

Vide contrapposti l'allora campione del mondo dei pesi massimi George Foreman contro il precedente campione Muhammad Ali: Ali cercava di riottenere il titolo dei pesi massimi, diventando così il secondo a riuscire nell'impresa dopo Floyd Patterson.

La canzone fa parte della colonna sonora del documentario When We Were Kings dal regista Leon Gast.

Il regista Leon Gast, attraverso interviste e filmati d'archivio, ricostruisce la carriera di Alì-Cassius Clay, il suo carisma e la battaglia per i diritti civili, soprattutto in favore degli... (continua)
[Verse 1: Wyclef Jean]
(continua)
4/6/2016 - 18:49
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Edo

Edo
2016
Inedito

Dedicata ad Edoardo Parodi

2022
Klandestino
Sarà che adesso non riesco a parlarti
(continua)
inviata da dq82 4/6/2016 - 15:14
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La ballata dell'innocenza

La ballata dell'innocenza
2016
inedito

L'inedito del cantautore genovese per il film di Daniele Biacchessi e Giulio Peranzoni "Il sogno di Fausto e Iaio"
"il film verrà realizzato grazie alla raccolta fondi ancora in corso sulla piattaforma becrowdy.com al seguente indirizzo https://www.becrowdy.com

Per la Storia di fausto e Iaio si veda Perché Fausto e Iaio dei Gang
Mi chiamo Fausto Tinelli, studente degli anni del piombo
(continua)
inviata da dq82 4/6/2016 - 14:59
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Liberazione

Liberazione
2015
Di notte in giorno

L'occasione del racconto da parte di un nonno Partigiano, diventa riflessione su quella che dovrebbe essere la nuova Resistenza... A questo proposito preziose sono le parole del giudice Antonino Caponnetto che, rivolto ai ragazzi che incontrava nelle scuole, con grande passione, affermava: "Ragazzi, godetevi la vita, innamoratevi, siate felici, ma diventate partigiani di questa nuova Resistenza, la Resistenza dei valori, la Resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi e consapevoli". Ecco, dunque, che lottare contro ogni forma d'ingiustizia, sopraffazione, sfruttamento dell'uomo sull'uomo, diventa la nuova guerra di Liberazione per opporsi alla dittatura di tutte le mafie.
Raccontami dei tuoi occhi che videro gli aeroplani passare
(continua)
inviata da dq82 4/6/2016 - 14:36
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La memoria

La memoria
2015
Di notte in giorno

Per questi primi vent'anni di "un cammino coerente che ha avuto la sana follia di anteporre al realismo del meno il desiderio del più", come ha scritto don LUIGI CIOTTI.
VENTI LIBERI di verità e giustizia nella realtà di un sogno: camminare sulla strada tracciata da chi ha sacrificato il bene più prezioso, la propria vita, per difendere diritti e dignità.
Questa canzone, questo video, vogliono essere un modo di augurare, al NOI che vince, tante conquiste ancora, continuando a vivere la Memoria come promessa da mantenere.

Affinché questi Venti Liberi di Primavera profumino di aria nuova e soffino nelle nostre coscienze. Per continuare a camminare insieme...

Musica: Alfonso De Pietro
Testo: Carmelo Calabrò e Alfonso De Pietro
Non basta ricordare per non dimenticare
(continua)
inviata da dq82 4/6/2016 - 14:34
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Figli di nessuno

Figli di nessuno
[2011]
Album (In)cantocivile

La situazione dei migranti di oggi letta attraverso l’immagine dei migranti di ieri.
“Partono ‘e bastimente
(continua)
inviata da dq82 4/6/2016 - 14:30
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Muhammad Ali

Muhammad Ali
(2003)

Album: "Modern art"

Francamente questa non è una delle migliori canzoni di Tom Russel, ma la inseriamo in ricordo del grande Classius Clay - Muhammad Ali
(1942-2016)

No George Foreman ever called me a quitter
No Viet Cong ever called me a nigger


Vedere anche Rumble in the Jungle, Ballade de Muhammad Ali e Cassius Clay
Flow like a butterfly, sting like a bee
(continua)
4/6/2016 - 10:38
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Pidä huolta

Pidä huolta
Pidä huolta itsestäs'
(continua)
inviata da Juha Rämö 4/6/2016 - 09:55
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Piosenka dla córki

Piosenka dla córki
[1980]
Testo e musica di Maciej Pietrzyk
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,maciej...

manca un percorso su Solidarność, allora va così
Nie mam teraz czasu dla ciebie
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/6/2016 - 23:33
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Tu, Romane! (Debellare superbos...)

Tu, Romane! (Debellare superbos...)
[Du, Römer!]
[2002]
Un improbabile gruppo hip hop tedesco di tardoni che rappano in latino...
Un testo che è una composizione di passi da “De vita et moribus Iulii Agricolae” di Tacito (98 d.C.), dall’ “Eneide” di Publio Virgilio Marone (31-19 a.C.) e dal “De bello Gallico” di Gaio Giulio Cesare (58-50 a.C.)
Musica di Markus Gärtner e Clemens Liedtke

Una canzone in latino contro l’imperialismo romano...

La locuzione virgiliana “Parcere subiectis et debellare superbos”, letteralmente “Risparmiare gli arresi e distruggere i superbi (chi resiste)” fu spesso citata da dittatori antichi e moderni...
Vos raptores orbis, Romani !
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2016 - 22:54

Francisco Ferrer

anonimo
Francisco Ferrer
[1909?]
Testo e musica di autore anonimo
Nell'interpretazione del Nuovo Canzoniere Milanese, la canzone fa parte della raccolta discografica "Il bosco degli alberi. Storia d'Italia dall'Unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari" (1971), rappresentazione popolare in due tempi a cura di Gianni Bosio e Franco Coggiola. Fu proprio quest’ultimo a raccogliere il brano nel vercellese, qualche anno prima.
Più recentemente la canzone è stata riproposta da Paola Sabbatani e La Inafferable Banda Durutti nel loro disco “Omaggio A Francisco Ferrer” pubblicato nel 2010 dall’etichetta anarchica Stella Nera.
Sul catalano Francesc Ferrer i Guàrdia (1859-1909), libero pensatore pacifista e anticlericale e pedagogista libertario, fucilato a Barcellona nel 1909, si vedano anche A Ferrer e Della moderna scuola il prence
Là nel carcere di Barcellona
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2016 - 18:05
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Hum-Allah-Hum-Allah-Hum-Allah

Hum-Allah-Hum-Allah-Hum-Allah
[1969]
Scritta da Pharoah Sanders (al sassofono tenore), Lonnie Liston Smith (pianoforte, flauto africano, kalimba, percussioni) e Leon Thomas (percussioni e voce)
Nell’album di Pharoah Sanders intitolato “Jewels of Thought”, pubblicato dalla Impulse! Records e immediatamente successivo a “Karma”, il disco che contiene The Creator Has A Master Plan, brano di cui “Hum-Allah-Hum-Allah-Hum-Allah” costituisce una sorta di seguito

Uno dei più grandi sassofonisti di sempre (secondo forse solo a John Coltrane, col cui gruppo Sanders suonò dal 1965 al 1967), la voce ispirata e sperimentale di Leon Thomas (con quel suo “yodeling” che ne è il tratto distintivo), un brano leggendario del free jazz, un’intensa invocazione, un grido per la pace e la felicità nel mondo e nel profondo di ogni cuore umano, lanciato nel pieno della guerra in Vietnam...
Peace is a united effort for co-ordinated control
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2016 - 16:58
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Angalia Saa

Angalia Saa
[2008?]
Parole di Kamah (Kalamashaka), feat. Kitu Sewer, entrambi rapper di Dandora, un sobborgo o, meglio, uno slum alla periferia di Nairobi
Prodotto da un altro gruppo hip hop kenyano, Ukoo Flani Mau Mau
Testo trovato sul blog Hip Hop Kambi

Un rap in “Sheng” - da Swahili + English, lo slang parlato dal sottoproletariato urbano a Nairobi - che confronta la resistenza dei Mau Mau (movimento armato dei Kikuyu, l’etnia maggioritaria in Kenya) contro il colonialismo inglese negli anni 50 a quella di militanti politici e intellettuali del Kenya di oggi, alcuni dei quali, come lo scrittore Ngũgĩ wa Thiong'o, hanno pagato un prezzo molto alto nella loro pacifica lotta contro i regimi e per la libertà.

Ne esce invece molto male il “Padre della Patria” Jomo Kenyatta, presidente del paese dall’indipendenza (1963) e fino alla sua morte (1978): qui viene descritto come un moderato, un uomo di... (continua)
na-dedicate-ia hii
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/6/2016 - 22:28
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A Thousand Letters

A Thousand Letters
Album: Neverworld's End (2012)
A last embrace, last words to say
(continua)
2/6/2016 - 19:46
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Jihad

Jihad
[2005]
Parole e musica di Médine Zaouiche (1983-), rapper francese di origine algerina
Il brano che chiude e dà il titolo all’album “Jihad, le plus grand combat est contre soi-même”

La guerra come stato esistenziale dell’essere umano...
La stessa convinzione di Tim Buckley nella sua No Man Can Find The War...
L’unica “guerra santa” non può che essere quella contro se stessi, per sradicare l’odio ed il male che si annida nel nostro profondo...
Quelques milliards d'années pour un retour en arrière
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/6/2016 - 17:53
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Smuggler's Blues

Smuggler's Blues
1985
There's trouble on the street tonight,
(continua)
2/6/2016 - 02:29
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Kristallnacht

Kristallnacht
[1992]
Un album strumentale concepito da John Zorn (1952-), compositore, arrangiatore, produttore, sassofonista, multistrumentista newyorkese. Composto nel 1992, presentato al Festival Art Project di Monaco di Baviera e pubblicato l’anno seguente.
L’esecuzione è affidata ai musicisti Marc Ribot (chitarra), Anthony Coleman (tastiere), David Krakauer (clarinetto), Mark Feldman (violino), William Winant (percussioni), Frank London (trombe) e Mark Dresser (basso).

Le tracce di questo lavoro, interamente strumentale, dedicato alla “Notte dei Cristalli” del 9 e 10 novembre 1938, con cui i nazisti inaugurarono l’Olocausto ebraico, sono le seguenti:

- “Shtetl (Ghetto Life)"
- "Never Again"
- "Gahelet (Embers)"
- "Tikkun (Rectification)"
- "Tzfia (Looking Ahead)"
- "Barzel (Iron Fist)"
- "Gariin (Nucleus - The New Settlement)"


La ricerca delle radici, il rimodellarle secondo criteri avanguardistici... (continua)
[strumentale]
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2016 - 22:03
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Ma ville est malade

Ma ville est malade
[1997]
Scritta da D. Danger, F. Ridel, L. Garibaldi, R. Mazzarino
Nell’album intitolato “Aïollywood”
Testo trovato sul vecchio sito del gruppo

Una canzone su Marsiglia, per il valore della convivenza tra etnie diverse, e contro gli (s)fascisti del Front National, che a metà degli anni 90 incassava oltre 4 milioni di preferenze per Jean Marie Le Pen alle presidenziali e otteneva un mucchio di municipi, soprattutto in Provence-Alpes-Côte d'Azur...

L’acronimo “O.M.” sta per Olympique de Marseille, famoso club calcistico fondato nel lontano 1899.
Ma ville tremble, ma ville est malade
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2016 - 20:06
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Mazurkà planetària

Mazurkà planetària
[2002]
Parole di F. Ridel, L. Villegas, L. Garibaldi
Musica di F. Ridel, L. Garibaldi, G. Kayalik, S. Attard, D. Danger
Arrangiamento di D. Loddo
Nell’album intitolato “Occitanista”
Testo trovato sul vecchio sito del gruppo
Arriba la bolegada
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2016 - 19:39
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Adotta un fascista

Adotta un fascista
2016
Da Kahbum

Kahbum è una serie musicale che racconta la nascita di una canzone attraverso la collaborazione tra due cantautori o band.
I musicisti si incontrano in uno studio dove trovano una busta con dentro un titolo. Da quel momento hanno 90 minuti per scrivere un pezzo.
E' un progetto che nasce per mettere in relazione musicisti e produrre contenuti originali. Non è un talent, non è una gara, non ci sono vincitori né giudici, è un luogo d'incontro dove si parla, si scrive e si suona liberamente.
Se la musica fosse un paesino di provincia Kahbum sarebbe il bar.

Come si evince dal video del "making of" l'idea è che una coppia omosessuale vedendo passare un fascista decida di adottarlo... con l'idea (illusione?) che l'amore possa cambiare le persone...
L'ho visto camminare per strada
(continua)
inviata da dq82 1/6/2016 - 14:25
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Bambini

Bambini
2016
Finestre

U.Silvestri & R.Franchi

I bambini sono il dono universale e più prezioso dell’umanità.
Quando un bambino viene abbandonato o ucciso dalla violenza, dalla brutalità, dall’imbecillità o dalla crudeltà degli adulti e del mondo, non possiamo restare inermi.
Questa canzone dal forte impatto sonoro, scritta a quattro mani da un’idea di Umberto Silvestri, si snoda dall’incontro delle chitarre acustiche con l’orchestrazione delle tastiere di Gianni Colombo, passare ad un crescendo che ci porta verso un finale trascinante, dove con i suggestivi cori delle voci di Marta, Viky e Renato e la chitarra elettrica di Jose Carboni che urla il dolore del mondo, si raggiungono risultati di notevole intensità.
Una canzone a volte ha il compito di raccontare, di far pensare, tenere viva la memoria e far riflettere anche sui grandi valori dell’umanità. “Bambini” è un dolce pensiero in omaggio a tutti i cuccioli del mondo.
Bambini guardano oltre il ponte che non c'è più
(continua)
inviata da dq82 1/6/2016 - 11:26
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Una sera ho incontrato un razzista

Una sera ho incontrato un razzista
2014
Album:L'amore (è) sostenibile
Una sera ho incontrato un razzista!
(continua)
inviata da dq82 1/6/2016 - 09:32
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Parchman Farm Blues

Parchman Farm Blues
[1940]
Parole e musica di Booker T. Washington "Bukka" White (1909-1977), uno dei più grandi chitarristi e cantanti Delta blues di sempre.

Presente in molte raccolte, a cominciare da “Mississippi Blues” del 1963.
Coverizzata da moltissimi artisti, come Mose Allison (che ne cambiò anche parte del testo), Georgie Fame, John Mayall, Johnny Winter e gli Hot Tuna.

La storia di Bukka White è molto simile a quella di Leadbelly ed altri noti od oscuri bluesman neri della prima metà del secolo scorso.
Nel 1937 Bukka White venne arrestato e condannato per uno scontro a fuoco in cui c’era scappato il morto. Venne imprigionato nel Mississippi State Penitentiary di Parchman, la famigerata “Parchman Farm”, una fattoria agricola dove i prigionieri, nella stragrande maggioranza neri, erano costretti ai lavori forzati e alle Chain Gang, un sistema che non era altro che la prosecuzione, sotto mentite... (continua)
Judge gimme me life this mo’nin’
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/5/2016 - 22:38
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Dick Annegarn: Attila Jozsef

Dick Annegarn: Attila Jozsef
[1997]
Parole di Dick Annegarn
Musica di Dick Annegarn e Joseph Racaille
Nell’album intitolato “Approche-toi”

Una canzone dedicata al grande poeta ungherese Attila József (1905-1937).
Sul sito sono presenti tre sue poesie: Anyám, Külvárosi éj e Most a jövendő férfiakról szólok.
Qu’est-ce que je sais de ce poète-là
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/5/2016 - 21:46
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Guerra de rizzi

Guerra de rizzi
(testo G.De Santis musica A.Coppola)

Album: It/Aliens (2016)

"Guerra de rizzi", il cui testo in s​alentino è scritto dal poeta Gianni De Santis e musicato da Alessandro Coppola, racconta di una guerra assurda t​ra ricci di mare e di terra che scoprendo di non poter uscire dall'acqua gli uni e di non saper nuotare gli altri, si promisero eterna pace. Un'innocente favola che fa riferimento all'assurdità delle guerre, quasi sempre atroci mezzi per far riemergere la grande economia delle multinazionali a scapito di popolazioni inermi.
Bari Today
Rizzi de mare rizzi de terra
(continua)
inviata da Letizia 30/5/2016 - 22:13
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La ballata dell'emigrante

La ballata dell'emigrante
2014
Album:L'amore (è) sostenibile

Dopo l'uscita dell'album "L'amore (è) sostenibile", nuovo singolo e videoclip per il cantautore Luca Bassanese, realizzato tra Italia e Francia e dedicato ai "Cervelli in fuga", giovani di talento o alta specializzazione professionale costretti a lasciare il nostro Paese per cercare un futuro dignitoso. Registrato a Parigi con musicisti migranti Pugliesi, del gruppo di musica tradizionale Télamuré, "La Ballata dell'Emigrante" con l'apertura corale, ironica e graffiante, "Cervelli in fuga", vuole essere l'inno di una generazione colpita da una grave crisi ma che non smette di sognare e nonostante tutto crede ancora in un futuro possibile e sostenibile. Una pizzica per raccontare l'esodo quotidiano di centinaia e centinaia di giovani italiani. Dice Bassanese «La canzone si inserisce nel quadro storico delle "canzoni migranti" raccontando però una nuova storia,... (continua)
E questa è la ballata dell'emigrante
(continua)
inviata da Dq82 30/5/2016 - 21:35
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Cervelli in fuga

Cervelli in fuga
2014
Album:L'amore (è) sostenibile

Dopo l'uscita dell'album "L'amore (è) sostenibile", nuovo singolo e videoclip per il cantautore Luca Bassanese, realizzato tra Italia e Francia e dedicato ai "Cervelli in fuga", giovani di talento o alta specializzazione professionale costretti a lasciare il nostro Paese per cercare un futuro dignitoso. Registrato a Parigi con musicisti migranti Pugliesi, del gruppo di musica tradizionale Télamuré, "La ballata dell'emigrante" con l'apertura corale, ironica e graffiante, "Cervelli in fuga", vuole essere l'inno di una generazione colpita da una grave crisi ma che non smette di sognare e nonostante tutto crede ancora in un futuro possibile e sostenibile. Una pizzica per raccontare l'esodo quotidiano di centinaia e centinaia di giovani italiani. Dice Bassanese «La canzone si inserisce nel quadro storico delle "canzoni migranti" raccontando però una nuova storia,... (continua)
Siamo pronti ad emigrare
(continua)
inviata da Dq82 30/5/2016 - 21:09
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Une décennie d'un siècle

Une décennie d'un siècle
(2011)
Album: L'Esquisse vol. 2

Dieci anni dopo l'undici settembre 2001, il mondo è cambiato e decisamente non in meglio
Et ceux de ceux qu'on a vus grandir?
(continua)
29/5/2016 - 19:19
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Intro - État d'Urgence

Intro - État d'Urgence
dall'EP État d'Urgence (2016)
disponibile da scaricare in linea a prezzo libero dal 26 maggio 2016.

Nell'introduzione si sentono vari estratti di telegiornali che commentano la dichiarazione in Francia dello Stato d'Emergenza il 14 novembre 2015 in seguito agli attentati di Parigi. Sul finale un collage di versi da altre canzoni di Keny Arkana (Une décennie d'un siècle, Reveillez-vous, V pour vérités)

Le gouvernement va demander aux parlementaires la prolongation de l'état d'urgence pendant trois mois. Mais le Président veut aussi modifier la Constitution pour donner une assise juridique à ces mesures exceptionnelles
(continua)
29/5/2016 - 18:25
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Une seule Humanité

Une seule Humanité
dall'EP État d'Urgence (2016)
disponibile da scaricare in linea a prezzo libero dal 26 maggio 2016.

Tellement loin d’être en paix avec nous-même
(continua)
29/5/2016 - 18:17
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Ne t'inquiète pas

Ne t'inquiète pas
dall'EP État d'Urgence (2016)
disponibile da scaricare in linea a prezzo libero dal 26 maggio 2016.

Ne t’inquiète pas, tout se dérègle, les eaux montent et l’air se réchauffe
(continua)
29/5/2016 - 17:39
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L'histoire se répète

L'histoire se répète
dall'EP État d'Urgence (2016)
disponibile da scaricare in linea a prezzo libero dal 26 maggio 2016.

On a dit non à la guerre, personne n'écoute, personne n'entend
(continua)
29/5/2016 - 17:25
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Effort de Paix

Effort de Paix
dall'EP État d'Urgence (2016)
disponibile da scaricare in linea a prezzo libero dal 26 maggio 2016.

Celui qui ne reconnaît pas ses erreurs
(continua)
29/5/2016 - 17:00
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Piazza Della Loggia

Piazza  Della  Loggia
Brescia, 28 maggio 1974, accadeva quello che è accaduto. un pensierino per presentare questa canzone seria fra le tante cagate da me scritte, perché ogni tanto è utile scuotere le coscienze, in primo luogo la mia.

Perché quella bomba a Brescia l’abbiamo messa tutti noi, ogni volta che abbiamo riso e preso sottogamba episodi e fatti di estrema gravità.

La bomba l’abbiamo messa noi ogni volta che abbiamo fatto finta di arrabbiarci, e poi ci siamo scordati tutto, votando solo per chi prometteva qualcosa che faceva comodo anche a noi, mentre faceva passare indulti strategici, qualche depenalizzazione, qualche bello scudo fiscale…

Siamo noi tutti noi che abbiamo messo la bomba, ogni volta che accettiamo sentenze scandalose, tagli alla sanità e ai servizi per i deboli. Ogni volta che accettiamo che i nostri figli vogliano diventare veline o calciatori, ogni volta che siamo piccoli, meschini... (continua)
Nessun colpevole, sentenzia il giudice
(continua)
inviata da adriana 29/5/2016 - 13:43
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Chi è più ricco

Chi è più ricco
[1974]

Album : L'ultima crociata
Chi ha più soldi ha convenienza
(continua)
inviata da adriana 29/5/2016 - 08:39
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Nei reparti della FIAT

Nei reparti della FIAT
[1969]

Singolo : Sciopero Interno / Nei Reparti Della FIAT
Se lavori al reparto sbavatura
(continua)
inviata da adriana 29/5/2016 - 08:34
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Sciopero interno

Sciopero interno
[1969]

Singolo : Sciopero Interno / Nei Reparti Della FIAT
Abbiam trovato
(continua)
inviata da adriana 29/5/2016 - 08:27
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Pani e rispettu a li travagghiaturi

Pani e rispettu a li travagghiaturi
[1962?]
Versi di Salvatore Bella, detto Turi (1911-1989), poeta siciliano originario di Ficarella, frazione del comune catanese di Mascali.
Musica di Orazio Strano (1904-1981), originario di Riposto, in provincia di Catania, considerato il padre dei cantastorie siciliani. Per cantare le sue storie, tutte immancabilmente illustrate, girava tutta la Sicilia benchè fosse paralitico e ridotto su una carrozzella.

Testo trovato su Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna.

Una lunga cantata contro i ricchi, anzi, agli arricchiti sul sudore e sul sangue dei lavoratori. “Ma oggi è finita la vita di una volta, che il lavoratore era stupido, ora vogliamo pane e rispetto per i lavoratori, e teniamo tutto scritto e niente ci scappa dalle mani; il mondo gira come una ruota e noi ci svegliamo sempre di più, e se qualcuno dorme ancora, con le sue canzoni lo risveglia Strano”...
Travagghiaturi se m'ascutati na storia vi vogghiu raccuntari
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/5/2016 - 21:52
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La straggi di lu pani

La straggi di lu pani
[1998]
Una ballata composta da Serena Lao, cantautrice, poetessa, attrice e scrittrice siciliana, originaria del rione Ballarò di Palermo.
Nella sua raccolta di poesie e ballate intitolata “Cantu la libbertà ca m'apparteni”, edita nel 2014 dall’ISSPE - Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici.
Testo trovato sul blog Il Sigillo

In questa ballata, commissionatale nel 1998 dall’amministrazione palermitana, Serena Lao rievoca la “rivolta del pane” del 1944, quando i soldati di quella che era stata la divisione di fanteria “Sabauda” del Regio esercito (un drappello di veterani fin dalla guerra d’Etiopia, inopinatamente mandato in Sicilia con compiti anche di ordine pubblico) spararono e lanciarono due bombe a mano contro una folla di civili disarmati che, al grido di “pane, pasta, lavoro!” si era raccolta in via Maqueda, davanti a Palazzo Comitini, per protestare contro la fame ed... (continua)
Viniti, ascutati, genti siciliani
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/5/2016 - 23:06
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‘N ciumi di genti

‘N ciumi di genti
[2001]
Parole e musica di Raimondo Minardi
Nell’album intitolato “Tra cielu e mari”
Testo trovato su Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna. (La prima strofa, mancante, è stata trascritta all’ascolto da Bernart Bartleby)

“Un fiume di gente, a testa bassa, scorre lentamente davanti ai soldati...”
‘N ciumi di genti cui testi calati
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2016 - 22:06
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Toi mourir

Toi mourir
[1981]
Parole e musica di Serge Gainsbourg, con l’apporto di mostri sacri del reggae giamaicano come il batterista Sly Dunbar ed il bassista Robbie Shakespeare (Sly & Robbie) e il trio vocale femminile The I Threes che ha spesso accompagnato Bob Marley & The Wailers (una del trio è la vedova di Marley, Rita).
Nel disco “Mauvaises nouvelles des étoiles”, titolo preso in prestito da quello di un disegno del pittore espressionista tedesco Paul Klee (1879-1940), che Gainsbourg aveva acquistato in quel periodo (mica scemo!)

Nell’album non c’è solo La nostalgie camarade di significativo... Il trait d’union di diversi brani presenti è l’anticolonialismo, come pure in questa “Buana, tu dato me mucchio di cianfrusaglie, ma tu dato me anche armi e ora tu morire, tu andare a vedere tuo paradiso!”...
Toi mourir, toi mourir!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2016 - 20:46
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Il partigiano William

Il partigiano William
2016
Tutti in pentola

Tratta da una poesia di Franco Ruvoli, Presidente sezione ANPI di Corticella dedicata al ricordo di Lino Michelini. Il nostro ricordo di Lino. Nome di battaglia: William. Il partigiano William.
Il Partigiano William, dei GAP fu comandante
(continua)
inviata da dq82 25/5/2016 - 14:49
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Presidente (io non voglio lavorare)

Presidente (io non voglio lavorare)
Monologo tratto dallo spettacolo "SOLO CON ABATJOUR - ovvero come ho salvato il mondo"
Presidente, Vostra Altezza
(continua)
inviata da adriana 25/5/2016 - 14:44
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Atto secondo scena ottava

Atto secondo scena ottava
2016
Tutti in pentola

Essere liberi e senza padroni. Come Cyrano.
Liberamente ispirata all'atto secondo, scena ottava, del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand
Che dovrei fare cercarmi un tutore?
(continua)
inviata da dq82 25/5/2016 - 14:43
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Silenzio, sei mia

Silenzio, sei mia
2016
Tutti in pentola

L'Italia. Una creatura meravigliosa lasciata sola, nella sua giovane vita democratica e repubblicana, nelle mani di chi non sa riconoscere quella meraviglia. E che, quindi, non ne ha alcun rispetto.

Un'incipit che si rifà a Bella Ciao, numerose citazioni dell'Inno di Mameli
inviata da dq82 25/5/2016 - 14:40
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Le tre scimmiette

Le tre scimmiette
2016
Tutti in pentola

Le tre scimmiette. Una non vede. Una non parla. Una non sente. Troppi ormai di fronte alle ingiustizie sono come queste tre scimmiette. Chi non vede, chi non parla, chi non sente.

Le tre scimmie sagge (giapponese: 三猿, san'en o sanzaru, o 三匹の猿, sanbiki no saru, letteralmente "tre scimmie") sono un motto illustrato. Queste tre scimmie insieme danno corpo al principio proverbiale del "non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male". I loro nomi sono "Mizaru", “scimmia che non vede”, "Kikazaru", “scimmia che non sente il male” e "Iwazaru", “scimmia che non parla del male”. A volte è rappresentata una quarta scimmia insieme alle altre, questa, "Shizaru" simboleggia il principio del “non compiere il male” e può essere raffigurata con le mani incrociate. Nei paesi occidentali, questa visione prettamente filosofica è spesso travisata e mal interpretata. Soprattutto... (continua)
Nel Piemonte, in Val di Susa
(continua)
inviata da dq82 25/5/2016 - 14:35
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Caronte

Caronte
2016
Tutti in pentola

Il Mediterraneo come l'Acheronte. Nuovi Caronte traghettano anime verso la vita e, sempre più spesso, verso la morte. Strizzando l'occhio al Sommo Dante, abbiamo tolto la patente a Caronte
Ed ecco verso noi venir per nave
(continua)
inviata da dq82 25/5/2016 - 14:27
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Cantata cuntra la mafia

Cantata cuntra la mafia
[1961]
Versi di una cantata composta da Ignazio Buttitta nel 1961, diventata famosa nell’adattamento che ne fece Ciccio Busacca nel 1965, con il titolo “Cosa è la mafia?”, canzone presente anche nello spettacolo “Ci ragiono e canto, 3” diretto nel 1973 da Dario Fo, con Ciccio Busacca, Piero Sciotto, Chicca De Negri e Policarpo Lanzi.
Traggo i testi, e della poesia originale e della versione di Busacca, da Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna.
La mafia non è la peste, non è la carestia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/5/2016 - 22:10
Percorsi: Mafia e mafie
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Per non dimenticare (Canzone per Irma Bandiera)

Per non dimenticare (Canzone per Irma Bandiera)
Omaggio musicale del Cantautore Joe Natta a Irma Bandiera, partigiana italiana, medaglia d'oro al valor militare (Alla memoria)
Una canzone
(continua)
inviata da Joe Natta 24/5/2016 - 20:00
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Ostalghia

Ostalghia
[2016]
Album: Ostalghia
Giromini e La Maledizione
Testo e musica di Davide Giromini
Voci: Davide Giromini, Sara Kismet Del Bubba

Da oramai parecchi anni, il carrarino Davide Giromini detto “Darmo”, con la sua Cooperfisa, le sue pettinature estreme, le sue varie formazioni e progetti, i suoi gatti neri e il suo celeberrimo disimpegno (termine non facilmente coglibile da chi non abbia mai avuto la ventura di mangiarsi una pasta al pomodoro in casa sua), porta avanti, imperterrito e forse unico in questo decostrutto paese, il suo racconto di quel che è avvenuto dopo. Dopo che cosa? Si sarebbe magari tentati di dire dopo i favolösi anni settanta, e partiamo giustappunto da qui, ché da qualche cosa si deve pur partire. Di che cosa sia avvenuto dopo quegli anni, in generale lo si sa; i protagonisti (più o meno sedicenti) di quel periodo si sono accaparrati, quasi con una sorta di copyright... (continua)
Eravamo bambini adulti
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 24/5/2016 - 18:52
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L'anno, il posto, l'ora

L'anno, il posto, l'ora
(1973)
Musica: Dodi Battaglia e Roby Facchinetti
Testo: Valerio Negrini
Album: Parsifal

Dodi Battaglia compose la prima parte della musica, ma da sola non reggeva. "Era come un tavolo senza una gamba", ricorda Facchinetti il quale, allora, si adoperò per aggiungervi un pezzo totalmente indipendente dando origine a questa mini-suite in quattro quarti.
Per la quale, però, occorreva un testo lungo, narrativo, che variasse i propri colori al variare della melodia.

Valerio Negrini scrisse così i versi di "L'anno, il posto, l'ora".

"Parla di un pilota il cui aereo cade proprio mentre sta tornando a casa. Mentre precipita, pensa a casa sua, al bambino che sta dormendo, alla sua donna che gli sta preparando da mangiare.
In un attimo rivive tutta la sua vita".
Così lo racconta Red Canzian che in questo album, Parsifal, del 1973 (l'anno in cui si ambienta la storia del pilota) impugna per... (continua)
L'anno è il settantatré.
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 24/5/2016 - 18:36
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La Sicilia camina

La Sicilia camina
[Fine anni 50]
Parole di Ignazio Buttitta
Musica di Ignazio Buttitta e Lulli Madonia (?)
Cantano Ciccio Busacca e Lulli Madonia
Testo trovato su Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna

Doveva trattarsi originariamente di un brano scritto per uno spettacolo di pupi portato più volte in scena tra la fine degli anni 50 e la metà dei 60 dal celebre puparo Antonino Mancuso, inventore di un teatro mobile montato sopra un camion, e da suo figlio Nino. La compagnia esiste ancora e si chiama “Carlo Magno”. Le prime rappresentazioni vedevano la presenza del cantastorie Vito Arcangelo, il quale oltre ai testi di Buttitta (questa “La Sicilia camina”, Li pirati a Palermu, “La cantata cuntra la mafia” e Lu trenu di lu suli), raccontava anche le storie del poeta dialettale seicentesco Pietru Fudduni.

Credo, mi pare di capire, che l’incisione di Busacca sia appena successiva a quel periodo,... (continua)
La Sicilia persi a vuci
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/5/2016 - 21:47
Percorsi: Mafia e mafie
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Vanunu

Vanunu
2013
Everything Can Change

Mordechai Vanunu (in ebraico: מרדכי ואנונו‎, anche noto con il nome di battesimo cristiano John Crossman; Marrakech, 13 ottobre 1954) è un ex tecnico nucleare israeliano. Nato in Marocco da una famiglia ebraica ortodossa sefardita della città di Marrakech, emigrò in Israele con i parenti nel 1963. Nel 1986 rivelò al Sunday Times l'esistenza di un piano segreto di armamento nucleare da parte dello Stato di Israele, che all'epoca avrebbe posseduto 220 testate nucleari, tra 200 bombe atomiche più il materiale sufficiente per realizzare 20 bombe all'idrogeno. All'epoca lavorava alla centrale nucleare di Dimona, che ufficialmente doveva essere solo un luogo di produzione di energia nucleare a scopo civile. In seguito alle rivelazioni, agenti israeliani lo rapirono in Italia, lo drogarono e lo trasportarono in Israele, dove una corte lo processò in segreto con accuse di tradimento e spionaggio, condannandolo a 18 anni di prigionia.
I was born in Marakesh and I thought life was good
(continua)
inviata da dq82 23/5/2016 - 18:58
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Free Abu Sakha

Free Abu Sakha
2016
Letter to My Landlord

Mohammad Abu Sakha è stato arrestato il 14 dicembre 2015 alle 4 circa mentre stava attraversando il posto di blocco militare Zaatara vicino a Nablus per andare a lavorare nel villaggio di Birzeit, vicino a Ramallah. Abu Sakha lavora come formatore e interprete presso la scuola di circo palestinese dal 2007. Era uno studente. È diventato un artista circense e un allenatore al circo nel 2011. Ha partecipato a molti spettacoli in Europa e negli Stati Uniti. Partecipa inoltre a numerose tournée in Palestina. Doveva partecipare a corsi di formazione fuori della Palestina nel mese di marzo e giugno 2016.
Un ordine di detenzione amministrativa di sei mesi è stato emesso contro Mohammad a partire dal 25 dicembre 2015 e termina il 13 giugno 2016. L’accusa militare afferma che Abu Sakha è attivo in un’organizzazione illegale secondo gli ordini militari di occupazione.... (continua)
He grew up in Jenin, where his neighbors lived and died
(continua)
inviata da dq82 23/5/2016 - 18:44
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Wardogs

Wardogs
Album: City Baby Attacked By Rats
Genere: UK '82
Anno: 1982
We're a bunch of desperados
(continua)
inviata da Ivan 23/5/2016 - 17:47
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Atomic Garden

Atomic Garden
Album: Generator
Genere: Melodic Hardcore Punk
Anno: 1992
Everybody wants to dance in a playpen
(continua)
inviata da Ivan 23/5/2016 - 17:43
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Ай нилагун дарёи ман, боз омадам

Ай нилагун дарёи ман, боз омадам
Ай нилагун дарёи ман, боз омадам, боз омадам.
(continua)
inviata da Krzysiek 23/5/2016 - 02:35
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Generals

Generals
[1981]

Album: Leather, Bristles, Studs And Acne
This means war
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 23:12
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Alternative

Alternative
Album: Troops Of Tomorrow
Genere: UK '82
Anno: 1982
Something's happened what's gone wrong
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 23:07
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Soldier

Soldier
Album: Send In The Marines!
Genere: Oi!
Anno: 1982
Soldier soldier standing there
(continua)
22/5/2016 - 22:58
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Remembrance Day

Remembrance Day
Album: The Good, The Bad & The 4 Skins
Genere: Oi!
Anno: 1982
Remember the fields all full of red
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 22:49
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New War

New War
Album: A Fistful Of... 4 Skins
Genere: Oi!
Anno: 1983
Wear no colours, no quarter down
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 22:44
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Senza frontiere

Senza frontiere
1987
Oasi

(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)

Quando qualche figlio di Alberto da Giussano oggi ci dice "Ma che, Milano sta diventando Pretoria?", bisognerebbe rispondere "Ecco, appunto. Facciamo che non lo diventi!"
Siete qui,
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 22/5/2016 - 22:05
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Il cielo è blu sopra le nuvole

Il cielo è blu sopra le nuvole
Dall'album omonimo del 1992, il ventritreesimo dei Pooh.

Musica di Roby Facchinetti,
parole di Valerio Negrini
Tu, ragazza con gli occhiali,
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 22/5/2016 - 21:51
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Die For Me

Die For Me
nell'EP "TSOL" del 1981.
Album: Dance with Me (1981)
You never knew me
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 21:11
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Superficial Love

Album: Live '91
Superficial love only for a fuck
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 21:04
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World War III

World War III
dall'EP TSOL del 1981
Jimmy carter ran for President again
(continua)
inviata da Ivan 22/5/2016 - 21:01
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Il silenzio della colomba

Il silenzio della colomba
[1996]
Album: Amici per sempre

Valerio Negrini è stata la voce, attraverso quei Pooh da lui stesso fondati quel 1966, di brani di una intensità poetica incommensurabile.
Per la personalità, l'immedesimazione, la profondità e tutto ciò che possiamo dire "la qualità" dei testi, quanto per la quantità; è davvero incredibile quanti siano stati i temi affrontati dalla penna di Negrini.

Di lui, purtroppo, non si sa moltissimo. Poco si sa delle sue letture, dei suoi riferiment. Le sue idee sulla società, sulla politica, sulla religione, sono palesi in tutti i suoi testi e non occorrono autoattestati per quelli.

È sempre rimasto il "quinto Pooh", il Pooh nell'ombra; quello che non calcava i palchi, che non si incipriava, che non troneggiava sotto i riflettori e nel fumo dei loro spettacolari concerti, e che non raccoglieva gli applausi, ma era un signore tracagnotto, con un vocino da cartone... (continua)
Ti chiederanno se li hai visti in faccia,
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 22/5/2016 - 11:58




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