Η λιόστρα
Cari amici, bongiorno.
Potreste leggere un articolo mio sulla questa famosa λιόστρα. Secondo me, si trata di un'alterazione della parola γιόστρα, quindi giostra.
Potreste leggere un articolo mio sulla questa famosa λιόστρα. Secondo me, si trata di un'alterazione della parola γιόστρα, quindi giostra.
Η λιόστρα και η γιόστρα
Ήμασταν τότε δεκαπέντε χρονών, μπορεί δεκάξι, το καλοκαίρι του 75, και τις δύσκολες ώρες με το λιοπύρι μαζευόμασταν στο σπίτι του Νίκου που είχε δροσιά, έβαζε ο Νίκος δίσκους στο πικάπ, ακούγαμε, π…
Nikos Sarantakos 30/6/2016 - 09:33
Uno de abajo
[1972]
Versi attribuiti a tal Kemel George, poeta colombiano di cui non so altro
Musica di Soledad Bravo
Nel suo album “Volumen 4”
Versi attribuiti a tal Kemel George, poeta colombiano di cui non so altro
Musica di Soledad Bravo
Nel suo album “Volumen 4”
Hermano, voy a la guerra
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/6/2016 - 08:28
Dünya halkları kardeştir
LOS PUEBLOS DEL MUNDO SON HERMANOS
(continua)
(continua)
inviata da Santiago 30/6/2016 - 06:47
Maria nella bottega di un falegname
MARÍA EN EL TALLER DE UN CARPINTERO
(continua)
(continua)
inviata da Santiago 30/6/2016 - 04:03
Kameraden, Laßt Uns Singen
[1940]
Parole di Paul Rakow, artigiano berlinese, per la precisione pellicciaio.
Provocatoriamente sulla melodia del bellicissimo “Infantrielied”, l’inno delle truppe di fanteria tedesche
Testo trovato su Volksliederarchive
Il brano, interpretato dal Rundfunk-Jugendchor Wernigerode diretto da Friedrich Kell si trova nella raccolta “Lied-Wort-Dokument Im Deutschen Antifaschistischen Widerstand 1933-1945”, pubblicato dalla Eterna nelle RDT nel 1979.
In seguito nella raccolta “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”
Di chiara fede comunista, Paul Rakow fu arrestato il 15 aprile del 1937 e poi rinchiuso nel campo di concentramento di Sachsenhausen per molti anni. Era ancora vivo all’inizio del 1945, ma come tedesco fu allora costretto a scegliere tra la morte e l’arruolamento nella famigerata “Brigata Dirlewanger”, un battaglione di criminali ed impresentabili, comandato da un sadico psicopatico... (continua)
Parole di Paul Rakow, artigiano berlinese, per la precisione pellicciaio.
Provocatoriamente sulla melodia del bellicissimo “Infantrielied”, l’inno delle truppe di fanteria tedesche
Testo trovato su Volksliederarchive
Il brano, interpretato dal Rundfunk-Jugendchor Wernigerode diretto da Friedrich Kell si trova nella raccolta “Lied-Wort-Dokument Im Deutschen Antifaschistischen Widerstand 1933-1945”, pubblicato dalla Eterna nelle RDT nel 1979.
In seguito nella raccolta “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”
Di chiara fede comunista, Paul Rakow fu arrestato il 15 aprile del 1937 e poi rinchiuso nel campo di concentramento di Sachsenhausen per molti anni. Era ancora vivo all’inizio del 1945, ma come tedesco fu allora costretto a scegliere tra la morte e l’arruolamento nella famigerata “Brigata Dirlewanger”, un battaglione di criminali ed impresentabili, comandato da un sadico psicopatico... (continua)
Kameraden, laaßt uns singen
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/6/2016 - 23:52
Percorsi:
Campi di sterminio
Die Pfeifen (Auf der Flucht)
PIIPUT (PAKOMATKALLA)
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 29/6/2016 - 08:29
Mandela
The melody for what would later become “Maloumba” came to Emilio when he was 11 years old. About a year before Nelson Mandela was released from prison, Emilio had a dream that he sang the song to him. After that, Emilio turned the melody into a tribute to Mandela, which appeared on Zangalewa’s album Casque Colonial.
Emilio composed a new version of “Maloumba,” this one called simply “Mandela.” It is written in a combination of English and Patois.
Emilio composed a new version of “Maloumba,” this one called simply “Mandela.” It is written in a combination of English and Patois.
I wrote this song when I was a kid
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/6/2016 - 08:16
Es wird die neue Welt geboren
[1931?]
Parole di Ludwig Renn (1889-1979), scrittore tedesco, il cui vero nome era Arnold Friedrich Vieth von Golßenau
Musica di Stefan Wolpe (1902-1972), compositore tedesco
Credo che originariamente il brano facesse parte di uno spettacolo musicale che Ludwig Renn scrisse a partire da “25 images de la passion d'un homme”, un bellissimo racconto in 25 xilografie realizzato nel 1918 dal pittore fiammingo Frans Masereel (1889-1972)
Trovo la canzone in molti dischi di Ernst Busch, a partire da “Spanien - Venceremos” del 1966-67
Sia Renn che Wolpe erano comunisti. Il primo fu dirigente di primo piano del KPD, il secondo era per giunta ebreo e, per di più, componeva musica d’avanguardia. All’avvento di Hitler fuggirono dalla Germania. Renn combattè in Spagna, come ufficiale del Thälmann-Bataillon nelle brigate internazionali repubblicane, e poi riparò in Unione Sovietica. Wolpe si trasferì... (continua)
Parole di Ludwig Renn (1889-1979), scrittore tedesco, il cui vero nome era Arnold Friedrich Vieth von Golßenau
Musica di Stefan Wolpe (1902-1972), compositore tedesco
Credo che originariamente il brano facesse parte di uno spettacolo musicale che Ludwig Renn scrisse a partire da “25 images de la passion d'un homme”, un bellissimo racconto in 25 xilografie realizzato nel 1918 dal pittore fiammingo Frans Masereel (1889-1972)
Trovo la canzone in molti dischi di Ernst Busch, a partire da “Spanien - Venceremos” del 1966-67
Sia Renn che Wolpe erano comunisti. Il primo fu dirigente di primo piano del KPD, il secondo era per giunta ebreo e, per di più, componeva musica d’avanguardia. All’avvento di Hitler fuggirono dalla Germania. Renn combattè in Spagna, come ufficiale del Thälmann-Bataillon nelle brigate internazionali repubblicane, e poi riparò in Unione Sovietica. Wolpe si trasferì... (continua)
Es wird die neue Welt geboren,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/6/2016 - 22:14
Kamikaze
Chanson italienne – Kamikaze – Alessandro Sipolo – 2013
Voyage intérieur vers une mort violente et destructrice. Écrite en 2003, inspirée des guerres d’Afghanistan et d’Irak, la chanson parle d’un choix en même temps désespéré et « logique », fille de l’impuissance face à la douleur de ses gens. Le morceau conteste la rhétorique « occidentale » qui décrit le kamikaze comme un être inhumain et irrationnel en présentant sa décision comme un geste volontaire de protestation contre une guerre inégale, subie sans possibilité de réplique.
Dialogue maïeutique
Mon ami Lucien l’âne, nous vivons tous au Danemark, dans l’empire ou dans le royaume, je ne sais ; sans doute dans les deux.
Au Danemark, Marco Valdo M.I. mon ami ? Que vient faire le Danemark dans cette histoire de kamikaze ? À première vue, je ne le comprends pas, sauf si tu fais allusion au prince Hamlet et à la célèbre réplique, tirée... (continua)
Voyage intérieur vers une mort violente et destructrice. Écrite en 2003, inspirée des guerres d’Afghanistan et d’Irak, la chanson parle d’un choix en même temps désespéré et « logique », fille de l’impuissance face à la douleur de ses gens. Le morceau conteste la rhétorique « occidentale » qui décrit le kamikaze comme un être inhumain et irrationnel en présentant sa décision comme un geste volontaire de protestation contre une guerre inégale, subie sans possibilité de réplique.
Dialogue maïeutique
Mon ami Lucien l’âne, nous vivons tous au Danemark, dans l’empire ou dans le royaume, je ne sais ; sans doute dans les deux.
Au Danemark, Marco Valdo M.I. mon ami ? Que vient faire le Danemark dans cette histoire de kamikaze ? À première vue, je ne le comprends pas, sauf si tu fais allusion au prince Hamlet et à la célèbre réplique, tirée... (continua)
KAMIKAZE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/6/2016 - 21:49
Piccola canzone per Victor Jara
Condannato un ex ufficiale dell’esercito di Pinochet per l’omicidio di Victor Jara. Un tribunale statunitense ha riconosciuto l’ex ufficiale cileno Pedro Pablo Barrientos Nuñez colpevole dell’omicidio di Victor Jara, il musicista morto nel settembre del 1973, dopo il colpo di stato del generale Augusto Pinochet contro il presidente Salvador Allende. Barrientos, 67 anni, oggi vive negli Stati Uniti ed è stato condannato a pagare un risarcimento di 28 milioni di dollari alla famiglia Jara. Le autorità cilene hanno chiesto la sua estradizione.
(Internazionale)
(Internazionale)
Bernart Bartleby 28/6/2016 - 10:42
Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)
LOS REBELDES DE LA MONTAÑA
(continua)
(continua)
inviata da Santiago 28/6/2016 - 03:33
Des Cornouailles à l'Oural
(1990)
Album: Vivre en flèche
Album: Vivre en flèche
Un grand espace, un grand espoir
(continua)
(continua)
27/6/2016 - 23:04
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
SUDditanza
[2016]
Album :Samba delle Streghe
Album :Samba delle Streghe
"Sudditanza è un chiaro gioco di parole. E' un brano che parla dei danni che può fare la logica della gerarchia. L'uomo, oggi, rischia di vivere una doppia sconfitta: quella dettata dal fallimento all'interno di una gerarchia e quella dettata dal fallimento del suo sentirsi fuori da una gerarchia. È paradossale ma è quello che succede. Sudditanza prende solo spunto da una sorta di "questione meridionale" ma in realtà poi parla del Sud di ognuno di noi. Noi che siamo costretti a vivere dei ricordi di qualcosa di bello che eravamo è che potremmo essere."
Da Blogfoolk
Da Blogfoolk
Destinati ad essere i secondi nello stadio del paese dove i giochi sono già
(continua)
(continua)
inviata da adriana 27/6/2016 - 09:15
Francesco Padre
[2016]
Album :Samba delle Streghe
Francesco Padre , è un omaggio ai cinque uomini di equipaggio e al loro cane “Leone”, morti incolpevolmente per un attacco esterno da navi militari nella notte tra il 3 e 4 novembre 1994. I loro corpi non furono deliberatamente recuperati.
Album :Samba delle Streghe
Francesco Padre , è un omaggio ai cinque uomini di equipaggio e al loro cane “Leone”, morti incolpevolmente per un attacco esterno da navi militari nella notte tra il 3 e 4 novembre 1994. I loro corpi non furono deliberatamente recuperati.
Giocavamo ai sogni come tutti
(continua)
(continua)
inviata da adriana 27/6/2016 - 08:36
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Das Lied von der Suppe (oder Lied vom Ausweg)
SOPPALAULU
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 27/6/2016 - 08:10
Beyrouth
(1986)
Album: 1789 - Beyrouth
Scritta al tempo della guerra in Libano, una canzone sulla desolazione della Beirut ridotta in rovine e venata di una nostalgia per un tempo quando la pace e la convivenza erano possibili in Libano.
Album: 1789 - Beyrouth
Scritta al tempo della guerra in Libano, una canzone sulla desolazione della Beirut ridotta in rovine e venata di una nostalgia per un tempo quando la pace e la convivenza erano possibili in Libano.
Boulevard de la Méditerranée
(continua)
(continua)
27/6/2016 - 00:29
Liberté
Ho trovato che la poesia è stata davvero cantata da Francesca Solleville e appare in un 45 giri del 1964 insieme a Nuit et brouillard di Ferrat.
La musica della versione della Solleville è firmata da Yvonne Schmitt, pianista francese che ha collaborato anche con Brigitte Fontaine.
La musica della versione della Solleville è firmata da Yvonne Schmitt, pianista francese che ha collaborato anche con Brigitte Fontaine.
Lorenzo 26/6/2016 - 23:55
Dans la jungle ou dans le zoo
[1991]
Parole e musica di Jean Ferrat, con gli arrangiamenti di Alain Goraguer
La canzone che è il sottotitolo dell’album “Ferrat 1991”.
Il titolo è ispirato ad una metafora del regista statunitense di origine ceca Miloš Forman, che in piena Guerra Fredda descriveva il mondo occidentale capitalista come la giungla, mentre lo zoo era quello dei regimi comunisti (fonte: Recensione all’album di Ferrat sul belga Le Soir, a firma di Thierry Coljon)
Parole e musica di Jean Ferrat, con gli arrangiamenti di Alain Goraguer
La canzone che è il sottotitolo dell’album “Ferrat 1991”.
Il titolo è ispirato ad una metafora del regista statunitense di origine ceca Miloš Forman, che in piena Guerra Fredda descriveva il mondo occidentale capitalista come la giungla, mentre lo zoo era quello dei regimi comunisti (fonte: Recensione all’album di Ferrat sul belga Le Soir, a firma di Thierry Coljon)
Ainsi donc ainsi donc
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/6/2016 - 18:41
Berceuse
[1965]
Parole e musica di Jean Ferrat
Nel disco noto con il titolo de “La Montagne”, uno dei suoi primi album, quando non aveva ancora i baffi...
Famosa nell’interpretazione di Isabelle Aubret, che la incise nel 1966.
“Baía de Todos-os-Santos” è chiamata la grande baia antistante a Salvador de Bahia (e scusate il bisticcio...). E’ anche il sottotitolo di “Jubiabá”, romanzo che Jorge Amado scrisse nel 1935.
Parole e musica di Jean Ferrat
Nel disco noto con il titolo de “La Montagne”, uno dei suoi primi album, quando non aveva ancora i baffi...
Famosa nell’interpretazione di Isabelle Aubret, che la incise nel 1966.
“Baía de Todos-os-Santos” è chiamata la grande baia antistante a Salvador de Bahia (e scusate il bisticcio...). E’ anche il sottotitolo di “Jubiabá”, romanzo che Jorge Amado scrisse nel 1935.
Dors, petit homme, dors, petit frère
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/6/2016 - 18:00
Percorsi:
Violenza sull'infanzia
Cheyenne Spirit
Out in the prairie, the bison dared to roam
(continua)
(continua)
26/6/2016 - 15:03
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
8 aprile 1877
PER ARISTIDE.
Sono Benito Merlino.
Scopro solo oggi la richpiesta della mia canzone La Mattanza. Dimmi come inviarti il testo.
Sono Benito Merlino.
Scopro solo oggi la richpiesta della mia canzone La Mattanza. Dimmi come inviarti il testo.
Benitomerlino@yahoo.fr 26/6/2016 - 14:32
Malatesta
2013
Eppur bisogna andare
La canzone parla di Errico Malatesta (1853-1932), uno dei più grandi rivoluzionari (e viaggiatori) della storia contemporanea italiana.
Padre dell' anarco-comunismo italiano, il suo pensiero tentava ostinatamente di conciliare il rispetto per l'unicità della persona, tipicamente anarchico, con la visione collettivista ed anti-individualista propria della tradizione socialista. Spese la sua incredibile vita spargendo per mezzo mondo i semi della rivolta. Morì agli arresti domiciliari, prigioniero della dittatura fascista. La sua tomba fu piantonata per mesi, per far sì che nessuno potesse rendergli omaggio.
Eppur bisogna andare
La canzone parla di Errico Malatesta (1853-1932), uno dei più grandi rivoluzionari (e viaggiatori) della storia contemporanea italiana.
Padre dell' anarco-comunismo italiano, il suo pensiero tentava ostinatamente di conciliare il rispetto per l'unicità della persona, tipicamente anarchico, con la visione collettivista ed anti-individualista propria della tradizione socialista. Spese la sua incredibile vita spargendo per mezzo mondo i semi della rivolta. Morì agli arresti domiciliari, prigioniero della dittatura fascista. La sua tomba fu piantonata per mesi, per far sì che nessuno potesse rendergli omaggio.
Dei campi rigati, bestemmie e sudore
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/6/2016 - 12:31
Sidùn
2013
Yallah!
Le parti tra parentesi sono la traduzione dei versi in arabo, trovabili (come immagine) sul libretto dell'album.
Versione live con la partecipazione di Massimo Giuntini; Andrea Chimenti e Raffaello Simeoni
Yallah!
Le parti tra parentesi sono la traduzione dei versi in arabo, trovabili (come immagine) sul libretto dell'album.
Versione live con la partecipazione di Massimo Giuntini; Andrea Chimenti e Raffaello Simeoni
(Il mio bambino il mio
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/6/2016 - 11:15
Strade di Beirut
2013
Yallah!
Le parti tra parentesi sono la traduzione dei versi in arabo, trovabili (come immagine) sul libretto dell'album.
Yallah!
Le parti tra parentesi sono la traduzione dei versi in arabo, trovabili (come immagine) sul libretto dell'album.
Strade di Beirut
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/6/2016 - 11:10
Confini
2013
Yallah!
"Quando le barriere divengono un pugno che cancella ogni stretta di mano..."
Le parti tra parentesi sono la traduzione dei versi in arabo, trovabili (come immagine) sul libretto dell'album.
Yallah!
"Quando le barriere divengono un pugno che cancella ogni stretta di mano..."
Le parti tra parentesi sono la traduzione dei versi in arabo, trovabili (come immagine) sul libretto dell'album.
(Lasciarono le loro case, dissero addio ai loro cari
(continua)
(continua)
inviata da dq82 26/6/2016 - 11:08
Nubi nere
Chanson italienne – Nubi nere – Sine Frontera – 2016
Il y a des chansons tellement explicites que nul commentaire n’est vraiment nécessaire.
C’est le cas de ces Nuées noires, que tout le monde peut voir.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Il y a des chansons tellement explicites que nul commentaire n’est vraiment nécessaire.
C’est le cas de ces Nuées noires, que tout le monde peut voir.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
NUÉES NOIRES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/6/2016 - 10:08
À la une
[1991]
Parole e musica di Jean Ferrat
Nell’album “Ferrat 91 - Dans la jungle ou dans le zoo”
Un elegante, sardonico e al tempo stesso violento attacco ai media, alle prime pagine dei giornali, ai programmi televisivi in prima serata, tra i i principali responsabili dell’imbarbarimento culturale, della disattivazione cerebrale e dell’annientamento della memoria delle masse. Quando giornali e TV riescono nell’impresa di non far distinguere più ai propri lettori e spettatori la differenza tra un carnefice e un torturato, o tra un invasore ed un resistente, o tra uno stupratore e la sua vittima, o - apoteosi! - tra un SS e un deportato, beh, allora il gioco è fatto!
L’acronimo PAF nell’ultimo ritornello sta per “Paysage audiovisuel français”, espressione con cui in Francia si definisce la programmazione radiotelevisiva in un dato momento storico...
Parole e musica di Jean Ferrat
Nell’album “Ferrat 91 - Dans la jungle ou dans le zoo”
Un elegante, sardonico e al tempo stesso violento attacco ai media, alle prime pagine dei giornali, ai programmi televisivi in prima serata, tra i i principali responsabili dell’imbarbarimento culturale, della disattivazione cerebrale e dell’annientamento della memoria delle masse. Quando giornali e TV riescono nell’impresa di non far distinguere più ai propri lettori e spettatori la differenza tra un carnefice e un torturato, o tra un invasore ed un resistente, o tra uno stupratore e la sua vittima, o - apoteosi! - tra un SS e un deportato, beh, allora il gioco è fatto!
L’acronimo PAF nell’ultimo ritornello sta per “Paysage audiovisuel français”, espressione con cui in Francia si definisce la programmazione radiotelevisiva in un dato momento storico...
C'est une émission formidable
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/6/2016 - 23:33
Un anno meno di me
[2004]
Album :Esplosioni nucleari a Los Alamos
Album :Esplosioni nucleari a Los Alamos
Sembra facile a dirsi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/6/2016 - 22:09
Esplosioni nucleari a Los Alamos
[2004]
Album: Esplosioni nucleari a Los Alamos
Album: Esplosioni nucleari a Los Alamos
Ci passò John Ford
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/6/2016 - 22:05
Percorsi:
Contro il Nucleare
È Primavera
2014
La parte migliore
Canzone forse un po' ingenua, sicuramente un po' datata, l'entusiasmo per la Primavera araba, col senno di poi fu quantomeno ingenuo, non credo che in nessuno degli stati si sia raggiunta effettivamente quella libertà e quella democrazia, ma nemmeno sicurezza, che si cercava
La parte migliore
Canzone forse un po' ingenua, sicuramente un po' datata, l'entusiasmo per la Primavera araba, col senno di poi fu quantomeno ingenuo, non credo che in nessuno degli stati si sia raggiunta effettivamente quella libertà e quella democrazia, ma nemmeno sicurezza, che si cercava
È Primavera!
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/6/2016 - 21:55
Insomnia
2014
La parte migliore
La parte migliore
Fate la nanna coscine di pollo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/6/2016 - 21:45
Prejera (Crist pietàt dal nustri pais)
Trascrizione in grafia standard piemontese (Pacotto/Viglongo o Grafia dei Brandé) di Nicola Duberti
Oratsion
Oratsion
ORATSION
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/6/2016 - 17:20
Le mani sulla città
2015
Eresie
(Testo di Alessandro Sipolo – Musica di Alessandro Sipolo e Giorgio Cordini)
Citando esplicitamente il celebre film di Rosi, la canzone racconta il silenzio con il quale larga parte della politica e dell’opinione pubblica settentrionale ha assistito alla colonizzazione dei propri territori da parte delle organizzazioni mafiose. Proprio approfittando della corruzione e del clientelismo ben radicati anche al nord, le mafie meridionali hanno potuto mettere progressivamente le loro mani sulle città. Contribuisce al suono di questo country frenetico anche il banjo del grande “Asso” Stefana.
Eresie
(Testo di Alessandro Sipolo – Musica di Alessandro Sipolo e Giorgio Cordini)
Citando esplicitamente il celebre film di Rosi, la canzone racconta il silenzio con il quale larga parte della politica e dell’opinione pubblica settentrionale ha assistito alla colonizzazione dei propri territori da parte delle organizzazioni mafiose. Proprio approfittando della corruzione e del clientelismo ben radicati anche al nord, le mafie meridionali hanno potuto mettere progressivamente le loro mani sulle città. Contribuisce al suono di questo country frenetico anche il banjo del grande “Asso” Stefana.
Cosa ti spinge stasera a parlarmi di nord?
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/6/2016 - 17:14
Percorsi:
Mafia e mafie
Gagiò romanò
2015
Eresie
E’ la storia di un renitente alla leva bresciano, aggregatosi, negli anni ‘70, ad un gruppo di giostrai rom per sfuggire al servizio militare. Dopo la fuga, la latitanza, la prigione, le interrogazioni parlamentari sul suo conto, le tragedie personali, torna alla sua vita di periferia rifiutando, con la consueta coerenza, ogni rappresentazione “eroica” delle sue scelte.
Eresie
E’ la storia di un renitente alla leva bresciano, aggregatosi, negli anni ‘70, ad un gruppo di giostrai rom per sfuggire al servizio militare. Dopo la fuga, la latitanza, la prigione, le interrogazioni parlamentari sul suo conto, le tragedie personali, torna alla sua vita di periferia rifiutando, con la consueta coerenza, ogni rappresentazione “eroica” delle sue scelte.
Mi ricordo bene il viso che conobbe la prigione
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/6/2016 - 17:12
Percorsi:
Disertori, I Rom, il razzismo, il Porrajmos
500 connards sur la ligne de départ
[1991]
Parole e musica di Renaud Séchan
Nel suo album intitolato “Marchand de cailloux”
Mi ha sempre fatto schifo lo showbiz, specie quello legato al mondo dello sport.
Quando poi il circo miliardario e la sua grancassa si spostano in paesi dove la gente crepa di fame e di sete, allo schifo si aggiunge la rabbia per l’insulto alla miseria e alla vita.
E’ il caso delle famigerata corsa Rallye Paris-Dakar, nata nel 1978 e che originariamente partiva virtualmente da Parigi, in pratica da Algeri, per attraversare il deserto algerino ed arrivare fino a Dakar, in Senegal.
Una corsa che negli anni ha mietuto decine di morti, tra gli organizzatori (a cominciare dal suo ideatore, Thierry Sabine, morto in un incidente aereo durante l’edizione del 1986), tra i piloti e soprattutto tra l’anonima gente di quei posti, falciata dai veicoli impegnati nella gara spesso in prossimità dei loro miseri... (continua)
Parole e musica di Renaud Séchan
Nel suo album intitolato “Marchand de cailloux”
Mi ha sempre fatto schifo lo showbiz, specie quello legato al mondo dello sport.
Quando poi il circo miliardario e la sua grancassa si spostano in paesi dove la gente crepa di fame e di sete, allo schifo si aggiunge la rabbia per l’insulto alla miseria e alla vita.
E’ il caso delle famigerata corsa Rallye Paris-Dakar, nata nel 1978 e che originariamente partiva virtualmente da Parigi, in pratica da Algeri, per attraversare il deserto algerino ed arrivare fino a Dakar, in Senegal.
Una corsa che negli anni ha mietuto decine di morti, tra gli organizzatori (a cominciare dal suo ideatore, Thierry Sabine, morto in un incidente aereo durante l’edizione del 1986), tra i piloti e soprattutto tra l’anonima gente di quei posti, falciata dai veicoli impegnati nella gara spesso in prossimità dei loro miseri... (continua)
Cinq cents connards sur la ligne de départ
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/6/2016 - 11:10
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