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Prima del 2016-6-17

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Dance Me to the End of Love

Dance Me to the End of Love
[1984]
Parole e musica di Leonard Cohen
Nell’album intitolato “Various Positions”

In un’intervista radiofonica tenuta nel 1995 alla stazione canadese CBC, Leonard Cohen chiariva quale fosse stata la genesi e l’ispirazione di questa canzone, qualcosa di più di una bellissima, intensa e dolente canzone d’amore:



"Dance Me To The End Of Love ... it's curious how songs begin because the origin of the song, every song, has a kind of grain or seed that somebody hands you or the world hands you and that's why the process is so mysterious about writing a song. But that came from just hearing or reading or knowing that in the death camps, beside the crematoria, in certain of the death camps, a string quartet was pressed into performance while this horror was going on, those were the people whose fate was this horror also. And they would be playing classical music while their fellow prisoners... (continua)
Dance me to your beauty with a burning violin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/6/2016 - 18:57

Fernande 2016

Fernande 2016
[Venerdì 17 giugno 2016 / Vendredi 17 juin 2016]
Un petit détournement de Riccardo Scocciante
Una piccola rielaborazione di Riccardo Scocciante
(Si veda Fernande di Tonton Georges)

Dopo un lungo silenzio, ci scrive il nostro famigerato beneamato Riccardo Scocciante: “Miei adorati fanz, poiché -come tutti sanno- il mio quasi omonimo Riccardo Cocciante si fa chiamare in Francia “Richard Cocciante” (pronuncia: koksiànt), ho pensato anch'io, oggi, di trasformarmi in “Richard Scocciante” (pronuncia: skoksiànt) e di proporre alla vs. viscida spettabile attenzione questo piccolo détournement basato sulla celeberrima Fernande, vecchia canzone pagliarda dello zio Georges. Si tratta invero di una rielaborazioncina semplice semplice e facile facile, ma spero comunque efficace. L'ultima strofa deve essere intesa come una interessante variatio da prendere in senso squisitamentre apotropaïco.” Ora,... (continua)
Une manie de vieux garçon
(continua)
17/6/2016 - 11:00
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Mio nonno è morto in guerra

Mio nonno è morto in guerra
2012
Mio nonno è morto in guerra
voci, canzoni e memorie della seconda guerra mondiale
uno spettacolo di e con Simone Cristicchi
Mio nonno è morto in guerra, o almeno così mi ha raccontato.
(continua)
inviata da dq82 17/6/2016 - 10:55
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'O padrone

'O padrone
[1977]

Album : Terra mia
'O padrone nun va' dduje sorde
(continua)
inviata da adriana 17/6/2016 - 07:03
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World War None!

World War None!
[1979]
Scritta da Gordon Hill Jenkins (1910–1984), celebre compositore e pianista statunitense.
In “The Future (Reflections on the Future in Three Tenses)”, terza parte di “Trilogy: Past Present Future”, raccolta di Frank Sinatra pubblicata nel 1980

Okkei, un personaggio controverso, comunque un grandissimo artista del 900...
E questa sarà anche una canzone retorica - soprattutto per uno che sostenne politicamente gente come Reagan e Nixon - ma è una CCG a tutti gli effetti.
Where I live in the desert
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2016 - 22:24
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The Smiths: The Queen Is Dead

The Smiths: The Queen Is Dead
Title track del capolavoro degli Smiths pubblicato il 16 giugno 1986

Parole di Morrissey
Musica di Johnny Marr

Nel 1976 i Sex Pistols avevano sferrato un attacco diretto alla monarchia inglese, definita senza mezzi termini (in God Save The Queen) un regime fascista. Dieci anni dopo gli Smiths scelgono invece l'arma dell'ironia per cantare il de profundis dell'Impero Britannico. Sono passati esattamente trent'anni ma the queen (che ha recentemente compiuto novant'anni) è viva e vegeta e ha stabilito il record del più lungo regno di un monarca britannico superando addirittura la Regina Vittoria...

The Queen is Dead si apre con una citazione di "Take Me Back to Dear Old Blighty", canzonetta della prima guerra mondiale segnata dalla nostalgia per la madrepatria inglese. Poi arrivano le chitarre e la voce di Morrissey e la musica cambia. Morrissey fa irruzione dentro Buckingham Palace armato... (continua)
Oh! Take me back to dear old Blighty,
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 16/6/2016 - 19:15
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Sans haine, sans armes, et sans violence

Sans haine, sans armes, et sans violence
[2015]

Album: Rallumeurs d'étoiles
Sans haine, sans arme, sans violence
(continua)
inviata da adriana 15/6/2016 - 13:47
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49.3 (Censure Populaire)

49.3 (Censure Populaire)
De et par :
KOTT Maolune / PAREDES Franck / MKZ THE TURFU / Syfrax TAOUFIQ / Amïs OLLIVIER / Margaux CHAILLOUS / LORI / Cécile CARISTAN /Aurélien CAROTENUTO-GAROT / François SCHMITT (Chanteurs d'Actu) / Jean Sitka (Loca Tangata)
49.3 un déni de démocratie
(continua)
inviata da adriana 15/6/2016 - 13:18
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Ce soir nous irons au bal

Ce soir nous irons au bal
Hommage aux victimes du 13 novembre
Ils voudront nous diviser jusqu’au dernier
(continua)
inviata da adriana 15/6/2016 - 06:52
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Passer ma vie

Passer ma vie
[2012]

Album : Les Temps Modernes

« Toute mon vie » raconte l'histoire d'un ouvrier réunionnais ayant trimé toute sa vie et trouvant un beau matin son usine fermée. A travers cette histoire particulière, cette chanson est un hommage à la condition ouvrière.
Passer ma vie sur les routes, nomade, tel un vagabond.
(continua)
inviata da adriana 15/6/2016 - 06:37
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Citoyen Du Monde

Citoyen Du Monde
[2011]

Album : Citoyen Du Monde
Je n'ai pas d'hymne guerrier pas de patrie pas de président
(continua)
inviata da adriana 15/6/2016 - 06:26
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On Lache Rien

On Lache Rien
[2011]

Album : Citoyen Du Monde
Du fond de ma cité HLM
(continua)
inviata da adriana 15/6/2016 - 06:13
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Freedom

Freedom
(2016)

feat. Kendrick Lamar
Album: Lemonade
Campionamenti: Let Me Try (Kaleidoscope) e due registrazioni sul campo di Alan Lomax: Collection speech / Unidentified lining hymn e Stewball (1947/48)

"Freedom" è un inno afroamericano, dedicato alle donne nere. Nella canzone Beyoncé fa frequenti riferimenti alla schiavitù e al razzismo. La canzone sostiene il movimento "Black Lives Matter, nato in seguito ai vari assassini di cittadini afroamericani, tra cui Eric Garner a New York, Freddy Gray a Baltimora e Michael Brown nel Missouri.
[Verse 1: Beyoncé]
(continua)
14/6/2016 - 23:32

צײַט באַלאַדע

צײַט באַלאַדע
Tsayt balade
[1940]
Versi di Yitsik Manger, composti a Londra nel 1940
Musica di Arik ed Aviv Livnat, musicisti jazz israeliani, con la collaborazione di Helen Beer, lettrice di Yiddish all’UCL di Londra
Il testo originale in Yiddish è reperibile sul sito del progetto letterario musicale dedicato a Itzik Manger
Il testo traslitterato in caratteri latini è stato reperito su Fifty Years of Modern Poetry in Translation

Una ballata che Yitsik Manger (1901-1969), grande poeta e scrittore Yiddish, dedicò ad Hermann Göring, braccio destro di Hitler insieme a Joseph Goebbels.
Qui una madre culla il corpo della propria figlioletta morta, sullo sfondo di città devastate e di gente che fugge disperata, mentre Göring gioca con sua figlia Edda, nata nel 1938 dal matrimonio con Emmy Sonnemann. Mentre il gerarca ciccione diverte la figlioletta raccontandole che lui è un orso biondo ed ariano ed un... (continua)
אין מיטן װעג אַ קינד אַ טױטס ,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/6/2016 - 22:57
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Ballata autocritica

Ballata autocritica
[1972]
Album: Se non li conoscete
Testo e musica di Fausto Amodei
Sono dieci anni suonati che suono
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 14/6/2016 - 21:02
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Centro temporaneo permanente

Centro temporaneo permanente
Recorded by Sir Oliver Skardy
CENTRO TEMPORANEO PERMANENENTE
Music by Paolo BALDINI, SKARDY / Lyrics by SKARDY

Questa personale versione di Centro di gravità permanente, cover del famosissimo testo di Franco Battiato, dà a Sir Oliver Skardy la possibilità di esprimere la sua visione su un tema delicato come quello dell’immigrazione, reinterpretando il testo del brano con il suo linguaggio schietto e originale, che l’hanno reso noto al pubblico italiano.

No voio star su un Centro Temporaneo Permanente, par far da prigioniero parchè no go fatto niente: "Un giorno per caso - racconta Skardy - ho cominciato a cantare Centro di gravità permanente sopra una base musicale reggae; da qui, l'idea di esprimere la mia opinione sulla condizione umana a cui tutto il mondo sta assistendo da anni. Migliaia e migliaia di persone scappano da guerre provocate da politiche mirate all'economia finanziaria... (continua)
Go fatto fora le scarpe e so sbarcà da un gomon
(continua)
inviata da Luana Vacchi 14/6/2016 - 18:09
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El sacrificio de Tupac Amaru

El sacrificio de Tupac Amaru
Alejandro Romualdo legge la sua famosa poesia dedicata alla morte di Tupac Amaru



CANTO CORAL A TÚPAC AMARU, QUE ES LA LIBERTAD

"Yo ya no tengo paciencia para aguantar todo esto"

Micaela Bastidas

Lo harán volar
con dinamita. En masa,
lo cargarán, lo arrastrarán. A golpes
le llenarán de pólvora la boca
Lo volarán:
¡y no podrán matarlo!

Lo pondrán de cabeza. Arrancarán
sus deseos, sus dientes y sus gritos,
Lo patearán a toda furia. Luego
lo sangrarán
¡y no podrán matarlo!

Coronarán con sangre su cabeza;
sus pómulos, con golpes. Y con clavos
sus costillas. Le harán morder el polvo
Lo golpearán:
¡y no podrán matarlo!

Le sacarán los sueños y los ojos
Querrán descuartizarlo grito a grito.
Lo escupirán. Y a golpes de matanza
lo clavarán:
¡y no podrán matarlo!

Lo podrán en el centro de la plaza,
boca arriba, mirando al infinito.
Le... (continua)
Maria Cristina Costantini 9/6/2016 - 18:44
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Piazza Barberina

anonimo
Piazza Barberina
Mio padre la canta diversa, più breve e
"Si sei un delegato, nun me ne frega gnente,
tu guarda quanta gente, hai fatto ritunà"
(radunare)
Francesco 9/6/2016 - 18:35
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La ciudad de los muertos

La ciudad de los muertos
LA CITTÀ DEI MORTI
(continua)
inviata da mcc 9/6/2016 - 18:23
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Pochyby

Pochyby
DUBBI
(continua)
inviata da Stanislava 9/6/2016 - 18:20
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A Thousand Letters

A Thousand Letters
TUHAT KIRJETTÄ
(continua)
inviata da Juha Rämö 9/6/2016 - 12:06
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Wardogs

Wardogs
SODAN KOIRAT
(continua)
inviata da Juha Rämö 9/6/2016 - 12:03

Ein Taschenkrebs und ein Känguruh

Ein Taschenkrebs und ein Känguruh
Chanson allemande - Ein Taschenkrebs und ein Känguruh - Joachim Ringelnatz (Hans Gustav Bötticher) – 1912

Texte : Joachim Ringelnatz, in “Die Schnupftabaksdose. Stumpfsinn in Versen und Bildern” – 1912.
Joachim Ringelnatz, 1883-1934, de son vrai nom Hans Gustav Bötticher, est un écrivain, un artiste de music-hall et un peintre allemand qui dut sa notoriété principalement à ses poèmes humoristiques autour du personnage de Kuttel Daddeldu.


Dialogue maïeutique

Cette fois, Lucien l’âne mon ami, bien qu’il s’agisse d’une histoire de 1912, elle a tout l’air d’être d’aujourd’hui.

Autant dire, Marco Valdo M.I. mon ami, qu’en plus de cent ans, on n’a pas beaucoup progressé.

Exactement ! C’est ce je pense aussi, quoique, Lucien l’âne mon ami, il nous faudra nuancer le propos et comme il apparaîtra, ce n’est pas ici une affirmation chèvrechoutiste. Donc, la chanson raconte l’histoire d’une rencontre,... (continua)
LE CRABE ET LE KANGOUROU
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/6/2016 - 14:37
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Gee, Ma, I Want To Go Home

anonimo
ÄITI HEI, MÄ HALUUN TULLA KOTIIN
(continua)
inviata da Juha Rämö 8/6/2016 - 10:06
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Don't You Go

Don't You Go
Questo è il testo corretto di quella che è stata forse l'ultima meravigliosa canzone del compianto John Martyn che per tutti gli anni settanta ha creato bellezza traendo melodie inquiete dai fantasmi della sua giovinezza (vorrei ricordarne anche le interpretazioni di: Everything But the Girl nel 1984,Pinkie Maclure & David Harrow nel 1985 e soprattutto dei Capercaillie nel 2008)

(Flavio Poltronieri)

il testo è stato corretto.
7/6/2016 - 17:34
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Soldier

Soldier
SOTILAS
(continua)
inviata da Juha Rämö 7/6/2016 - 10:46
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La ballata dell'emigrante

La ballata dell'emigrante
Chanson italienne – La ballata dell’emigrante – Luca Bassanese – 2014

Luca Bassanese parle de l’émigration des « Cerveaux en fuite », jeunes de talent ou de haute spécialisation professionnelle contraints à laisser le pays pour chercher un futur digne, de l’exode quotidien de centaines et de centaines de jeunes Italiens. Bassanese dit que sa chanson s’insère dans le cadre historique de l’émigration, racontant cependant une nouvelle histoire. Ce n’est plus l’émigration avec la valise en carton et la ficelle, amis celle avec un diplôme à faire fructifier et un coffre de songes à rouvrir, trop longtemps fermé par l’indifférence d’un pays d’origine qui n’arrive pas à retenir ses meilleurs talents. « Italie, douce Italie je t’ai cherchée, je t’ai embrassée, mais à présent, salut ! Ô ma belle endormie ! » avec l’espoir d’un jour revenir à retrouver « la mer, la mer, le vent, le vent, le soleil » sans l’angoisse de devoir repartir.
LA BALLADE DE L’ÉMIGRANT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/6/2016 - 21:59
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A Nation Rocked to Sleep

A Nation Rocked to Sleep
UNEEN TUUDITETTU KANSAKUNTA
(continua)
inviata da Juha Rämö 6/6/2016 - 09:35
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Товарищ Сталин, вы большой ученый

Товарищ Сталин, вы большой ученый
La canzone è del 1959.
Qui una pagina con parecchie versioni e relative fonti.
B.B. 5/6/2016 - 12:09
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Я помню тот Ванинский порт

Я помню тот Ванинский порт
Trovo qui una pagina molto dettagliata su "Il porto di Vanino", con molte versioni della canzone.

Nell'introduzione viene giustamente detto che la canzone è di incerta attribuzione e che risale alla seconda metà degli anni 40, ma l'intestazione è fuorviante perchè si riferisce alla versione di Dina Vierny, di 30 anni successiva.

Suggerirei di correggere.
B.B. 5/6/2016 - 11:55
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What Is Truth?

What Is Truth?
CHE COS'È LA VERITA'?
(continua)
inviata da Mary Jane 4/6/2016 - 19:38
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Muhammad Ali

Muhammad Ali
Muoviti - The Gang - Fuori dal controllo - 1997

Muoviti

Strade senza nome
lungo questi tempi duri
passo dopo passo
città dopo città

abbiamo la parola
abbiamo il ritmo che trascina
il suono brucia e avanza
il suono mai si spegnerà

colpire dritto al cuore
è questa la missione
ribelle il messaggio
muoviti è l’azione

Muoviti sei nel movimento
muoviti fuori e dentro
libera il tuo tempo
libera il tuo tempo

acuti come spade
e bassi come un pugno
pungere e volteggiare
stile da combattimento

se lo scontro è in atto
noi torniamo sulla scena
veniamo come l’onda
siamo come un fiume in piena

colpire dritto al cuore
è questa la missione
ribelle il messaggio
muoviti è l’azione

Muoviti sei nel movimento
muoviti fuori e dentro
libera il tuo tempo
libera il tuo tempo

colpire dritto al cuore
è questa la missione
ribelle il messaggio
muoviti è l’azione

Muoviti sei nel movimento
muoviti fuori e dentro
libera il tuo tempo
libera il tuo tempo.
CCG Staff 4/6/2016 - 16:57
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Tu, Romane! (Debellare superbos...)

Tu, Romane! (Debellare superbos...)
Il pezzo di Tacito era già stato messo in musica da Daniele Sepe in Vite perdite
dq82 4/6/2016 - 14:40
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Die For Me

Die For Me
KUOLE PUOLESTANI
(continua)
inviata da Juha Rämö 4/6/2016 - 10:02
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Pidä huolta

Pidä huolta
English Translation by Juha Rämö
Englanninkielinen käännös: Juha Rämö
TAKE CARE
(continua)
inviata da Juha Rämö 4/6/2016 - 09:59
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Maggie Holland: Black Cat

Maggie Holland: Black Cat
L'anticlerigatto

Pontedera, gatto entra in Duomo e aggredisce il sacerdote

Quando il prete ha tentato di farlo uscire l'animale lo ha morso a una mano. Intervenuti anche i vigili del fuoco.
Repubblica Firenze Online, 3 giugno 2016

I vigili del fuoco lo hanno trovato nascosto dietro l'altare. Impaurito e nervoso ma deciso a non uscire dal Duomo. Il parroco della chiesa invece, che poco prima aveva tentato di spingerlo fuori, ha dovuto farsi medicare in ambulatorio per le escoriazioni riportate a causa del morso subito. E' successo a Pontedera, in provincia di Pisa, dove un gatto grigio questa mattina è entrato all'interno della Cattedrale e, quando Don Piero Dini ha cercato di mandarlo via, lo ha "aggredito" mordendolo a una mano.

Una disavventura, per il sacerdote, che ha chiamato i vigili del fuoco e la polizia municipale.
Per catturare il gatto è stato necessario anche l'intervento... (continua)
Un inveterato mangiapreti 4/6/2016 - 09:30
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Chi ha portato quei fiori per Mara Cagol?

Chi ha portato quei fiori per Mara Cagol?
Definire una canzone contro la guerra una canzone dedicata ad una terrorista e rapitrice che ha ucciso dei carabinieri è veramente rivoltante.
(Maurizio 65)

Che ci vuoi fare, Maurizio, del resto questo sito testimonia precisamente anche delle decine di vittime inermi ammazzate da carabinieri e dallo stato in genere. Ci auguriamo che tu lo trovi altrettanto rivoltante. Saluti. [CCG/AWS Staff]
3/6/2016 - 23:58
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Przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał

Przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał
a Stanislava
Krzysiek 3/6/2016 - 22:06
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Kälbermarsch

Kälbermarsch
Chanson allemande – Kälbermarsch – Bertolt Brecht – 1943

La Kälbermarsch (La Marche des Veaux) est une des parodies les plus connues du Horst-Wessel-Lied (chant nazi). Elle est tirée de « Chveik dans la deuxième Guerre mondiale », une pièce de Bertolt Brecht (1943), écrite pendant son exil aux États-Unis. Originellement, elle aurait dû être jouée à Broadway, avec une musique de Kurt Weill. Mais Kurt Weill ne crut pas au succès de ce drame, c’est pourquoi Brecht travailla avec le compositeur Hanns Eisler. La première eut lieu en 1957 après la mort de Brecht.

L’histoire se situe dans le contexte suivant. Dans la prison militaire de Prague, se trouvent des prisonniers tchèques, qui doivent être enrôlés de force dans l’armée allemande. C’est Chveik qui chante « La Marche des Veaux ».

Dialogue maïeutique

Je sais, je sais, Lucien l’âne mon ami, le veau, les veaux, ce n’est pas des ânes. Ils... (continua)
LA MARCHE DES VEAUX
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/6/2016 - 21:19
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Ne t'inquiète pas

Ne t'inquiète pas
NON TI PREOCCUPARE
(continua)
3/6/2016 - 19:53
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Ἀντισταθεῖτε

Ἀντισταθεῖτε
Nell’LP intitolato “Cinque parti”, pubblicato nel 1990.
Testo trovato sulle pagine dell’etichetta discografica anarchica Stella Nera
ALLE MUSICHE, AI TAMBURI, ALLE PARATE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2016 - 17:22
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Hum-Allah-Hum-Allah-Hum-Allah

Un medley di The Creator Has A Master Plan e “Hum Allah” è stato interpretato da Eugene Chadbourne nella raccolta “The Competition of Misery” edita nel 2003 dall’etichetta anarchica nostrana Stella Nera. Purtroppo i testi originali di Chadbourne sono difficilmente reperibili in Rete ma in questo caso, trattandosi di una sorta di cover, provvedo a contribuire la traduzione italiana (che credo sia di Marco Pandin).
Hum-Allah-Hum-Allah-Hum-Allah
Chadbourne conclude personalizzando il brano con un classico urlo antimilitarista...
IL CREATORE HA UN GRANDE PIANO / HUM ALLAH
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2016 - 16:59

Back

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SODASTA PALANNUT
(continua)
inviata da Juha Rämö 3/6/2016 - 10:10
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Lied einer deutschen Mutter

Lied einer deutschen Mutter
Chanson allemande – Lied einer deutschen Mutter – Bertolt Brecht – 1941



Tu sais, Lucien l’âne mon ami, combien dans l’esprit des gens, la douleur d’une mère qui voit souffrir son enfant, spécialement d’ailleurs quand c’est un garçon, fait une profonde impression. C’est en quelque sorte une de ces séquences archétypales venues du plus lointain des âges et considérablement récupérée par la figure chrétienne de la « Mater dolorosa » et on peut aussi y ajouter mille poésies, spectacles et tableaux. Tout cela donne une puissance terrible à l’évocation d’une situation similaire au mythe. C’est sur cette base symbolique que Bertolt Brecht a construit cette « Chanson d’une mère allemande ».

Je n’ignore rien grand-chose de tout cela, ayant moi-même été présent à la naissance légendaire d’un personnage mythique qui sert d’idole à nos idolâtres christicoles. Je suis aussi représenté portant le même... (continua)
CHANSON D’UNE MÈRE ALLEMANDE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/6/2016 - 21:54
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White Stripes: Seven Nation Army

White Stripes: Seven Nation Army
Condivido con Bartleby, tutto esatto quello che dice. Parla di un ragazzo che torna a casa e si accorge che tutti sparlano di lui (gossip). Il titolo è proprio la storpiatura da bambino di Salvation Army. Eliminate!!! Niente a che fare con le guerre...almeno una volta :)
LoSuizo 2/6/2016 - 21:00
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Quarant'anni

Quarant'anni
La Repubblica ha ormai settant'anni e non sembra messa molto meglio dei tempi di questa canzone. Pero' non capisco perché "quarant'anni" se la canzone e' del 1993/94 quando la Repubblica Italiana di anni ne aveva quasi cinquanta. Comunque siam sempre allo stesso punto tra massoni, puttanieri, cazzari e berlusconi.
Leonardo 2/6/2016 - 15:57
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Der Marsch ins Dritte Reich

Der Marsch ins Dritte Reich
Chanson allemande – Der Marsch ins Dritte Reich – Bertolt Brecht – 1933


Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson de Bertolt Brecht, ce poète et dramaturge allemand dont nous avions déjà mis en langue française et commenté ensemble la « Légende du Soldat mort », datée de 1918.

Certainement, Marco Valdo M.I. mon ami, que je me souviens de ce soldat mort et qui ne s’en souviendrait pas qui l’aurait vu une seule fois dans sa vie. Comment ne pas se souvenir d’une pareille histoire où l’on voit un cadavre se relever de parmi les morts.

À ce sujet, Lucien l’âne mon ami, une histoire venue de l’autre côté du front, il y a une anecdote que me racontait ma grand-mère, une Champenoise qui fut infirmière du côté de Verdun dans ces années-là, au temps des gueules cassées. Elle disait que les Français, attaqués par surprise dans leurs tranchées et presque bousculés par l’offensive ennemie lancèrent... (continua)
LA MARCHE VERS LE TROISIÈME REICH
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/6/2016 - 12:52

Comment on War

Comment on War
KOMMENTTI SODASTA
(continua)
inviata da Juha Rämö 2/6/2016 - 09:30
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Albero di tiglio

Albero di tiglio
E se fosse vero ???
krzyś 2/6/2016 - 00:08
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Kristallnacht

Kristallnacht
Segnali inquietanti... Piano piano, e ci risiamo...


Austria: bruciato centro rifugiati, nessuna vittima

Roma, 1 giu. - Il centro rifugiati di Altenfelden in Austria e' stato dato alle fiamme, prima che fosse occupato dai migranti. Il vasto incendio e' stato domato da 200 pompieri, ma dell'edificio rimane poco. Il ministro dell'Interno, Wolfgang Sobotka, ha condannato 'ogni forma di violenza contro i centri per i rifugiati'. Sobotka ha aggiunto che le indagini sono in corso. La Croce Rossa, che gestiva il centro di Altenfelden, si dichiara 'choccata' e stima danni per circa 300mila euro .
(La Repubblica)
B.B. 1/6/2016 - 23:38
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Sciopero interno

Sciopero interno
Chanson italienne – Sciopero interno – Fausto Amodei – 1969



Comme tu le sais sans doute, mon ami Lucien l’âne, dans les années 70 du siècle dernier, la Fiat était à l’Italie ce que la Régie était à la France, une sorte de monument national ; un peu comme les pyramides le sont à l’Égypte. Et dans une grande part, le sont restées.

Tu exagères peut-être un peu, Marco Valdo M.I. mon ami, mais il y a certainement de ça.

Lors donc, la Fiat, entreprise turinoise, trônait sur l’Italie. D’ailleurs, en Italie, il y avait des Fiat à tous les coins de rue et elles faisaient couci-couça la fierté nationale ; même à l’étranger, surtout là où on trouvait une communauté italienne immigrée ; on trouvait des Fiat et des pizzerias.

C’est encore assez le cas aujourd’hui. Dès lors, une grève à la Fiat était, elle aussi, un événement qui dépassait les frontières de l’entreprise, qui franchissait les murs... (continua)
LA GRÈVE INTERNE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/6/2016 - 17:28




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