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Kristallnacht
![Kristallnacht](img/upl/D5926F3C-95C1-44CC-99F3-77E90DB7113F_w974_n_s.jpg)
[strumentale]
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2016 - 22:03
Percorsi:
Campi di sterminio, Jazz contro la guerra
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Ma ville est malade
![Ma ville est malade](img/upl/Parma_FC_v_Olympique_de_Marseille_Pre_Season_8wnd90m2WV6l.jpg)
[1997]
Scritta da D. Danger, F. Ridel, L. Garibaldi, R. Mazzarino
Nell’album intitolato “Aïollywood”
Testo trovato sul vecchio sito del gruppo
Una canzone su Marsiglia, per il valore della convivenza tra etnie diverse, e contro gli (s)fascisti del Front National, che a metà degli anni 90 incassava oltre 4 milioni di preferenze per Jean Marie Le Pen alle presidenziali e otteneva un mucchio di municipi, soprattutto in Provence-Alpes-Côte d'Azur...
L’acronimo “O.M.” sta per Olympique de Marseille, famoso club calcistico fondato nel lontano 1899.
Scritta da D. Danger, F. Ridel, L. Garibaldi, R. Mazzarino
Nell’album intitolato “Aïollywood”
Testo trovato sul vecchio sito del gruppo
Una canzone su Marsiglia, per il valore della convivenza tra etnie diverse, e contro gli (s)fascisti del Front National, che a metà degli anni 90 incassava oltre 4 milioni di preferenze per Jean Marie Le Pen alle presidenziali e otteneva un mucchio di municipi, soprattutto in Provence-Alpes-Côte d'Azur...
L’acronimo “O.M.” sta per Olympique de Marseille, famoso club calcistico fondato nel lontano 1899.
Ma ville tremble, ma ville est malade
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2016 - 20:06
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
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Mazurkà planetària
![Mazurkà planetària](img/upl/MI0003482706.jpg)
[2002]
Parole di F. Ridel, L. Villegas, L. Garibaldi
Musica di F. Ridel, L. Garibaldi, G. Kayalik, S. Attard, D. Danger
Arrangiamento di D. Loddo
Nell’album intitolato “Occitanista”
Testo trovato sul vecchio sito del gruppo
Parole di F. Ridel, L. Villegas, L. Garibaldi
Musica di F. Ridel, L. Garibaldi, G. Kayalik, S. Attard, D. Danger
Arrangiamento di D. Loddo
Nell’album intitolato “Occitanista”
Testo trovato sul vecchio sito del gruppo
Arriba la bolegada
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2016 - 19:39
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Adotta un fascista
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2016
Da Kahbum
Kahbum è una serie musicale che racconta la nascita di una canzone attraverso la collaborazione tra due cantautori o band.
I musicisti si incontrano in uno studio dove trovano una busta con dentro un titolo. Da quel momento hanno 90 minuti per scrivere un pezzo.
E' un progetto che nasce per mettere in relazione musicisti e produrre contenuti originali. Non è un talent, non è una gara, non ci sono vincitori né giudici, è un luogo d'incontro dove si parla, si scrive e si suona liberamente.
Se la musica fosse un paesino di provincia Kahbum sarebbe il bar.
Come si evince dal video del "making of" l'idea è che una coppia omosessuale vedendo passare un fascista decida di adottarlo... con l'idea (illusione?) che l'amore possa cambiare le persone...
Da Kahbum
Kahbum è una serie musicale che racconta la nascita di una canzone attraverso la collaborazione tra due cantautori o band.
I musicisti si incontrano in uno studio dove trovano una busta con dentro un titolo. Da quel momento hanno 90 minuti per scrivere un pezzo.
E' un progetto che nasce per mettere in relazione musicisti e produrre contenuti originali. Non è un talent, non è una gara, non ci sono vincitori né giudici, è un luogo d'incontro dove si parla, si scrive e si suona liberamente.
Se la musica fosse un paesino di provincia Kahbum sarebbe il bar.
Come si evince dal video del "making of" l'idea è che una coppia omosessuale vedendo passare un fascista decida di adottarlo... con l'idea (illusione?) che l'amore possa cambiare le persone...
L'ho visto camminare per strada
(continua)
(continua)
inviata da dq82 1/6/2016 - 14:25
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Bambini
![Bambini](img/upl/Finestre-Cover-300x235.jpg)
2016
Finestre
U.Silvestri & R.Franchi
I bambini sono il dono universale e più prezioso dell’umanità.
Quando un bambino viene abbandonato o ucciso dalla violenza, dalla brutalità, dall’imbecillità o dalla crudeltà degli adulti e del mondo, non possiamo restare inermi.
Questa canzone dal forte impatto sonoro, scritta a quattro mani da un’idea di Umberto Silvestri, si snoda dall’incontro delle chitarre acustiche con l’orchestrazione delle tastiere di Gianni Colombo, passare ad un crescendo che ci porta verso un finale trascinante, dove con i suggestivi cori delle voci di Marta, Viky e Renato e la chitarra elettrica di Jose Carboni che urla il dolore del mondo, si raggiungono risultati di notevole intensità.
Una canzone a volte ha il compito di raccontare, di far pensare, tenere viva la memoria e far riflettere anche sui grandi valori dell’umanità. “Bambini” è un dolce pensiero in omaggio a tutti i cuccioli del mondo.
Finestre
U.Silvestri & R.Franchi
I bambini sono il dono universale e più prezioso dell’umanità.
Quando un bambino viene abbandonato o ucciso dalla violenza, dalla brutalità, dall’imbecillità o dalla crudeltà degli adulti e del mondo, non possiamo restare inermi.
Questa canzone dal forte impatto sonoro, scritta a quattro mani da un’idea di Umberto Silvestri, si snoda dall’incontro delle chitarre acustiche con l’orchestrazione delle tastiere di Gianni Colombo, passare ad un crescendo che ci porta verso un finale trascinante, dove con i suggestivi cori delle voci di Marta, Viky e Renato e la chitarra elettrica di Jose Carboni che urla il dolore del mondo, si raggiungono risultati di notevole intensità.
Una canzone a volte ha il compito di raccontare, di far pensare, tenere viva la memoria e far riflettere anche sui grandi valori dell’umanità. “Bambini” è un dolce pensiero in omaggio a tutti i cuccioli del mondo.
Bambini guardano oltre il ponte che non c'è più
(continua)
(continua)
inviata da dq82 1/6/2016 - 11:26
Percorsi:
Violenza sull'infanzia
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Una sera ho incontrato un razzista
![Una sera ho incontrato un razzista](img/upl/Luca_Bassanese_Lamore_sostenibile_fronte.jpg)
2014
Album:L'amore (è) sostenibile
Album:L'amore (è) sostenibile
Una sera ho incontrato un razzista!
(continua)
(continua)
inviata da dq82 1/6/2016 - 09:32
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Parchman Farm Blues
![Parchman Farm Blues](img/upl/tumblr_lt04ye75Le1qe5q0qo1_1280.jpg)
[1940]
Parole e musica di Booker T. Washington "Bukka" White (1909-1977), uno dei più grandi chitarristi e cantanti Delta blues di sempre.
Presente in molte raccolte, a cominciare da “Mississippi Blues” del 1963.
Coverizzata da moltissimi artisti, come Mose Allison (che ne cambiò anche parte del testo), Georgie Fame, John Mayall, Johnny Winter e gli Hot Tuna.
La storia di Bukka White è molto simile a quella di Leadbelly ed altri noti od oscuri bluesman neri della prima metà del secolo scorso.
Nel 1937 Bukka White venne arrestato e condannato per uno scontro a fuoco in cui c’era scappato il morto. Venne imprigionato nel Mississippi State Penitentiary di Parchman, la famigerata “Parchman Farm”, una fattoria agricola dove i prigionieri, nella stragrande maggioranza neri, erano costretti ai lavori forzati e alle Chain Gang, un sistema che non era altro che la prosecuzione, sotto mentite... (continua)
Parole e musica di Booker T. Washington "Bukka" White (1909-1977), uno dei più grandi chitarristi e cantanti Delta blues di sempre.
Presente in molte raccolte, a cominciare da “Mississippi Blues” del 1963.
Coverizzata da moltissimi artisti, come Mose Allison (che ne cambiò anche parte del testo), Georgie Fame, John Mayall, Johnny Winter e gli Hot Tuna.
La storia di Bukka White è molto simile a quella di Leadbelly ed altri noti od oscuri bluesman neri della prima metà del secolo scorso.
Nel 1937 Bukka White venne arrestato e condannato per uno scontro a fuoco in cui c’era scappato il morto. Venne imprigionato nel Mississippi State Penitentiary di Parchman, la famigerata “Parchman Farm”, una fattoria agricola dove i prigionieri, nella stragrande maggioranza neri, erano costretti ai lavori forzati e alle Chain Gang, un sistema che non era altro che la prosecuzione, sotto mentite... (continua)
Judge gimme me life this mo’nin’
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/5/2016 - 22:38
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Dick Annegarn: Attila Jozsef
![Dick Annegarn: Attila Jozsef](img/upl/jozsefattila-1024x815.jpg)
[1997]
Parole di Dick Annegarn
Musica di Dick Annegarn e Joseph Racaille
Nell’album intitolato “Approche-toi”
Una canzone dedicata al grande poeta ungherese Attila József (1905-1937).
Sul sito sono presenti tre sue poesie: Anyám, Külvárosi éj e Most a jövendő férfiakról szólok.
Parole di Dick Annegarn
Musica di Dick Annegarn e Joseph Racaille
Nell’album intitolato “Approche-toi”
Una canzone dedicata al grande poeta ungherese Attila József (1905-1937).
Sul sito sono presenti tre sue poesie: Anyám, Külvárosi éj e Most a jövendő férfiakról szólok.
Qu’est-ce que je sais de ce poète-là
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/5/2016 - 21:46
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Guerra de rizzi
![Guerra de rizzi](img/upl/It-Aliens.jpg)
(testo G.De Santis musica A.Coppola)
Album: It/Aliens (2016)
"Guerra de rizzi", il cui testo in salentino è scritto dal poeta Gianni De Santis e musicato da Alessandro Coppola, racconta di una guerra assurda tra ricci di mare e di terra che scoprendo di non poter uscire dall'acqua gli uni e di non saper nuotare gli altri, si promisero eterna pace. Un'innocente favola che fa riferimento all'assurdità delle guerre, quasi sempre atroci mezzi per far riemergere la grande economia delle multinazionali a scapito di popolazioni inermi.
Bari Today
Album: It/Aliens (2016)
"Guerra de rizzi", il cui testo in salentino è scritto dal poeta Gianni De Santis e musicato da Alessandro Coppola, racconta di una guerra assurda tra ricci di mare e di terra che scoprendo di non poter uscire dall'acqua gli uni e di non saper nuotare gli altri, si promisero eterna pace. Un'innocente favola che fa riferimento all'assurdità delle guerre, quasi sempre atroci mezzi per far riemergere la grande economia delle multinazionali a scapito di popolazioni inermi.
Bari Today
Rizzi de mare rizzi de terra
(continua)
(continua)
inviata da Letizia 30/5/2016 - 22:13
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La ballata dell'emigrante
![La ballata dell'emigrante](img/upl/Luca_Bassanese_Lamore_sostenibile_fronte.jpg)
2014
Album:L'amore (è) sostenibile
Dopo l'uscita dell'album "L'amore (è) sostenibile", nuovo singolo e videoclip per il cantautore Luca Bassanese, realizzato tra Italia e Francia e dedicato ai "Cervelli in fuga", giovani di talento o alta specializzazione professionale costretti a lasciare il nostro Paese per cercare un futuro dignitoso. Registrato a Parigi con musicisti migranti Pugliesi, del gruppo di musica tradizionale Télamuré, "La Ballata dell'Emigrante" con l'apertura corale, ironica e graffiante, "Cervelli in fuga", vuole essere l'inno di una generazione colpita da una grave crisi ma che non smette di sognare e nonostante tutto crede ancora in un futuro possibile e sostenibile. Una pizzica per raccontare l'esodo quotidiano di centinaia e centinaia di giovani italiani. Dice Bassanese «La canzone si inserisce nel quadro storico delle "canzoni migranti" raccontando però una nuova storia,... (continua)
Album:L'amore (è) sostenibile
Dopo l'uscita dell'album "L'amore (è) sostenibile", nuovo singolo e videoclip per il cantautore Luca Bassanese, realizzato tra Italia e Francia e dedicato ai "Cervelli in fuga", giovani di talento o alta specializzazione professionale costretti a lasciare il nostro Paese per cercare un futuro dignitoso. Registrato a Parigi con musicisti migranti Pugliesi, del gruppo di musica tradizionale Télamuré, "La Ballata dell'Emigrante" con l'apertura corale, ironica e graffiante, "Cervelli in fuga", vuole essere l'inno di una generazione colpita da una grave crisi ma che non smette di sognare e nonostante tutto crede ancora in un futuro possibile e sostenibile. Una pizzica per raccontare l'esodo quotidiano di centinaia e centinaia di giovani italiani. Dice Bassanese «La canzone si inserisce nel quadro storico delle "canzoni migranti" raccontando però una nuova storia,... (continua)
E questa è la ballata dell'emigrante
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/5/2016 - 21:35
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Cervelli in fuga
![Cervelli in fuga](img/upl/Luca_Bassanese_Lamore_sostenibile_fronte.jpg)
2014
Album:L'amore (è) sostenibile
Dopo l'uscita dell'album "L'amore (è) sostenibile", nuovo singolo e videoclip per il cantautore Luca Bassanese, realizzato tra Italia e Francia e dedicato ai "Cervelli in fuga", giovani di talento o alta specializzazione professionale costretti a lasciare il nostro Paese per cercare un futuro dignitoso. Registrato a Parigi con musicisti migranti Pugliesi, del gruppo di musica tradizionale Télamuré, "La ballata dell'emigrante" con l'apertura corale, ironica e graffiante, "Cervelli in fuga", vuole essere l'inno di una generazione colpita da una grave crisi ma che non smette di sognare e nonostante tutto crede ancora in un futuro possibile e sostenibile. Una pizzica per raccontare l'esodo quotidiano di centinaia e centinaia di giovani italiani. Dice Bassanese «La canzone si inserisce nel quadro storico delle "canzoni migranti" raccontando però una nuova storia,... (continua)
Album:L'amore (è) sostenibile
Dopo l'uscita dell'album "L'amore (è) sostenibile", nuovo singolo e videoclip per il cantautore Luca Bassanese, realizzato tra Italia e Francia e dedicato ai "Cervelli in fuga", giovani di talento o alta specializzazione professionale costretti a lasciare il nostro Paese per cercare un futuro dignitoso. Registrato a Parigi con musicisti migranti Pugliesi, del gruppo di musica tradizionale Télamuré, "La ballata dell'emigrante" con l'apertura corale, ironica e graffiante, "Cervelli in fuga", vuole essere l'inno di una generazione colpita da una grave crisi ma che non smette di sognare e nonostante tutto crede ancora in un futuro possibile e sostenibile. Una pizzica per raccontare l'esodo quotidiano di centinaia e centinaia di giovani italiani. Dice Bassanese «La canzone si inserisce nel quadro storico delle "canzoni migranti" raccontando però una nuova storia,... (continua)
Siamo pronti ad emigrare
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/5/2016 - 21:09
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Une décennie d'un siècle
(2011)
Album: L'Esquisse vol. 2
Dieci anni dopo l'undici settembre 2001, il mondo è cambiato e decisamente non in meglio
Album: L'Esquisse vol. 2
Dieci anni dopo l'undici settembre 2001, il mondo è cambiato e decisamente non in meglio
Et ceux de ceux qu'on a vus grandir?
(continua)
(continua)
29/5/2016 - 19:19
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Intro - État d'Urgence
![Intro - État d'Urgence](img/upl/cb8ae935cd35d89131cd28e1b0ee5a10.429x429x1.jpg)
dall'EP État d'Urgence (2016)
disponibile da scaricare in linea a prezzo libero dal 26 maggio 2016.
Nell'introduzione si sentono vari estratti di telegiornali che commentano la dichiarazione in Francia dello Stato d'Emergenza il 14 novembre 2015 in seguito agli attentati di Parigi. Sul finale un collage di versi da altre canzoni di Keny Arkana (Une décennie d'un siècle, Reveillez-vous, V pour vérités)
disponibile da scaricare in linea a prezzo libero dal 26 maggio 2016.
Nell'introduzione si sentono vari estratti di telegiornali che commentano la dichiarazione in Francia dello Stato d'Emergenza il 14 novembre 2015 in seguito agli attentati di Parigi. Sul finale un collage di versi da altre canzoni di Keny Arkana (Une décennie d'un siècle, Reveillez-vous, V pour vérités)
Le gouvernement va demander aux parlementaires la prolongation de l'état d'urgence pendant trois mois. Mais le Président veut aussi modifier la Constitution pour donner une assise juridique à ces mesures exceptionnelles
(continua)
(continua)
29/5/2016 - 18:25
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Ne t'inquiète pas
![Ne t'inquiète pas](img/upl/cb8ae935cd35d89131cd28e1b0ee5a10.429x429x1.jpg)
Ne t’inquiète pas, tout se dérègle, les eaux montent et l’air se réchauffe
(continua)
(continua)
29/5/2016 - 17:39
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L'histoire se répète
![L'histoire se répète](img/upl/cb8ae935cd35d89131cd28e1b0ee5a10.429x429x1.jpg)
On a dit non à la guerre, personne n'écoute, personne n'entend
(continua)
(continua)
29/5/2016 - 17:25
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Piazza Della Loggia
![Piazza Della Loggia](img/upl/19369168.jpg)
Brescia, 28 maggio 1974, accadeva quello che è accaduto. un pensierino per presentare questa canzone seria fra le tante cagate da me scritte, perché ogni tanto è utile scuotere le coscienze, in primo luogo la mia.
Perché quella bomba a Brescia l’abbiamo messa tutti noi, ogni volta che abbiamo riso e preso sottogamba episodi e fatti di estrema gravità.
La bomba l’abbiamo messa noi ogni volta che abbiamo fatto finta di arrabbiarci, e poi ci siamo scordati tutto, votando solo per chi prometteva qualcosa che faceva comodo anche a noi, mentre faceva passare indulti strategici, qualche depenalizzazione, qualche bello scudo fiscale…
Siamo noi tutti noi che abbiamo messo la bomba, ogni volta che accettiamo sentenze scandalose, tagli alla sanità e ai servizi per i deboli. Ogni volta che accettiamo che i nostri figli vogliano diventare veline o calciatori, ogni volta che siamo piccoli, meschini... (continua)
Perché quella bomba a Brescia l’abbiamo messa tutti noi, ogni volta che abbiamo riso e preso sottogamba episodi e fatti di estrema gravità.
La bomba l’abbiamo messa noi ogni volta che abbiamo fatto finta di arrabbiarci, e poi ci siamo scordati tutto, votando solo per chi prometteva qualcosa che faceva comodo anche a noi, mentre faceva passare indulti strategici, qualche depenalizzazione, qualche bello scudo fiscale…
Siamo noi tutti noi che abbiamo messo la bomba, ogni volta che accettiamo sentenze scandalose, tagli alla sanità e ai servizi per i deboli. Ogni volta che accettiamo che i nostri figli vogliano diventare veline o calciatori, ogni volta che siamo piccoli, meschini... (continua)
Nessun colpevole, sentenzia il giudice
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/5/2016 - 13:43
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
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Chi è più ricco
![Chi è più ricco](img/upl/71uiBljV9rL._AC_UY218_ML3_.jpg)
[1974]
Album : L'ultima crociata
Album : L'ultima crociata
Chi ha più soldi ha convenienza
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/5/2016 - 08:39
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Nei reparti della FIAT
![Nei reparti della FIAT](img/upl/R-3263661-1322939862.jpeg.jpg)
[1969]
Singolo : Sciopero Interno / Nei Reparti Della FIAT
Singolo : Sciopero Interno / Nei Reparti Della FIAT
Se lavori al reparto sbavatura
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/5/2016 - 08:34
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Sciopero interno
![Sciopero interno](img/upl/R-3263661-1322939862.jpeg.jpg)
[1969]
Singolo : Sciopero Interno / Nei Reparti Della FIAT
Singolo : Sciopero Interno / Nei Reparti Della FIAT
Abbiam trovato
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/5/2016 - 08:27
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Pani e rispettu a li travagghiaturi
![Pani e rispettu a li travagghiaturi](img/upl/O._Strano_1964._ok_-jpg.jpg)
[1962?]
Versi di Salvatore Bella, detto Turi (1911-1989), poeta siciliano originario di Ficarella, frazione del comune catanese di Mascali.
Musica di Orazio Strano (1904-1981), originario di Riposto, in provincia di Catania, considerato il padre dei cantastorie siciliani. Per cantare le sue storie, tutte immancabilmente illustrate, girava tutta la Sicilia benchè fosse paralitico e ridotto su una carrozzella.
Testo trovato su Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna.
Una lunga cantata contro i ricchi, anzi, agli arricchiti sul sudore e sul sangue dei lavoratori. “Ma oggi è finita la vita di una volta, che il lavoratore era stupido, ora vogliamo pane e rispetto per i lavoratori, e teniamo tutto scritto e niente ci scappa dalle mani; il mondo gira come una ruota e noi ci svegliamo sempre di più, e se qualcuno dorme ancora, con le sue canzoni lo risveglia Strano”...
Versi di Salvatore Bella, detto Turi (1911-1989), poeta siciliano originario di Ficarella, frazione del comune catanese di Mascali.
Musica di Orazio Strano (1904-1981), originario di Riposto, in provincia di Catania, considerato il padre dei cantastorie siciliani. Per cantare le sue storie, tutte immancabilmente illustrate, girava tutta la Sicilia benchè fosse paralitico e ridotto su una carrozzella.
Testo trovato su Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna.
Una lunga cantata contro i ricchi, anzi, agli arricchiti sul sudore e sul sangue dei lavoratori. “Ma oggi è finita la vita di una volta, che il lavoratore era stupido, ora vogliamo pane e rispetto per i lavoratori, e teniamo tutto scritto e niente ci scappa dalle mani; il mondo gira come una ruota e noi ci svegliamo sempre di più, e se qualcuno dorme ancora, con le sue canzoni lo risveglia Strano”...
Travagghiaturi se m'ascutati na storia vi vogghiu raccuntari
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/5/2016 - 21:52
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Soldier
![Soldier](img/thumb/c52037_130x140.jpeg?1463475266)
26/27 maggio 2016
più la versione live & HD
Live @ Contrabendo
più la versione live & HD
Live @ Contrabendo
ŻOŁNIERZ
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 27/5/2016 - 09:43
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La straggi di lu pani
![La straggi di lu pani](img/upl/strage-del-pane-n-fila-per-il-pane.jpg)
[1998]
Una ballata composta da Serena Lao, cantautrice, poetessa, attrice e scrittrice siciliana, originaria del rione Ballarò di Palermo.
Nella sua raccolta di poesie e ballate intitolata “Cantu la libbertà ca m'apparteni”, edita nel 2014 dall’ISSPE - Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici.
Testo trovato sul blog Il Sigillo
In questa ballata, commissionatale nel 1998 dall’amministrazione palermitana, Serena Lao rievoca la “rivolta del pane” del 1944, quando i soldati di quella che era stata la divisione di fanteria “Sabauda” del Regio esercito (un drappello di veterani fin dalla guerra d’Etiopia, inopinatamente mandato in Sicilia con compiti anche di ordine pubblico) spararono e lanciarono due bombe a mano contro una folla di civili disarmati che, al grido di “pane, pasta, lavoro!” si era raccolta in via Maqueda, davanti a Palazzo Comitini, per protestare contro la fame ed... (continua)
Una ballata composta da Serena Lao, cantautrice, poetessa, attrice e scrittrice siciliana, originaria del rione Ballarò di Palermo.
Nella sua raccolta di poesie e ballate intitolata “Cantu la libbertà ca m'apparteni”, edita nel 2014 dall’ISSPE - Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici.
Testo trovato sul blog Il Sigillo
In questa ballata, commissionatale nel 1998 dall’amministrazione palermitana, Serena Lao rievoca la “rivolta del pane” del 1944, quando i soldati di quella che era stata la divisione di fanteria “Sabauda” del Regio esercito (un drappello di veterani fin dalla guerra d’Etiopia, inopinatamente mandato in Sicilia con compiti anche di ordine pubblico) spararono e lanciarono due bombe a mano contro una folla di civili disarmati che, al grido di “pane, pasta, lavoro!” si era raccolta in via Maqueda, davanti a Palazzo Comitini, per protestare contro la fame ed... (continua)
Viniti, ascutati, genti siciliani
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/5/2016 - 23:06
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Το τραγούδι του νεκρού αδελφού
![Το τραγούδι του νεκρού αδελφού](img/thumb/c9694_130x140.jpeg?1328222845)
Possiamo aggiungere che "Ta Perbolia" è esattamente un toponimo: il villaggio d'origine del padre del compositore, poco a sud ovest di Xanià.
vasiloukos 25/5/2016 - 19:41
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Caronte
![Caronte](img/thumb/c52416_130x140.jpeg?1464293512)
Finalmente possiamo pubblicare queste canzoni, Daniele Degli Esposti, dei Mulini a vento ce le ha spedite quasi 2 mesi fa per farci leggere i testi in anteprima pregandoci però di aspettare a renderli pubblici l'uscita dell'album e il contestuale live di presentazione di stasera, 26 maggio.
I testi sono interessanti, per le musiche al momento ho potuto ascoltare solo Le tre scimmiette, ma spero presto di poterle ascoltare tutte. Ancora un Grazie a Daniele, ai Mulini a vento, e a tutti gli artisti che ogni giorno postano direttamente le loro canzoni o ce le segnalano, o ci segnalano sui loro siti...
I testi sono interessanti, per le musiche al momento ho potuto ascoltare solo Le tre scimmiette, ma spero presto di poterle ascoltare tutte. Ancora un Grazie a Daniele, ai Mulini a vento, e a tutti gli artisti che ogni giorno postano direttamente le loro canzoni o ce le segnalano, o ci segnalano sui loro siti...
DonQuijote82 25/5/2016 - 14:56
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Il partigiano William
2016
Tutti in pentola
Tratta da una poesia di Franco Ruvoli, Presidente sezione ANPI di Corticella dedicata al ricordo di Lino Michelini. Il nostro ricordo di Lino. Nome di battaglia: William. Il partigiano William.
Tutti in pentola
Tratta da una poesia di Franco Ruvoli, Presidente sezione ANPI di Corticella dedicata al ricordo di Lino Michelini. Il nostro ricordo di Lino. Nome di battaglia: William. Il partigiano William.
Il Partigiano William, dei GAP fu comandante
(continua)
(continua)
inviata da dq82 25/5/2016 - 14:49
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Presidente (io non voglio lavorare)
![Presidente (io non voglio lavorare)](img/upl/locandina.png)
Monologo tratto dallo spettacolo "SOLO CON ABATJOUR - ovvero come ho salvato il mondo"
Presidente, Vostra Altezza
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/5/2016 - 14:44
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
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Ostalghia
Русский перевод Переводчика Ранее Известного как Гаспар де ла Нуи
Con traslitterazione. С транслитерацией.
ОСТАЛГИЯ
(continua)
(continua)
24/5/2016 - 22:36
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Blowin' in the Wind
![Blowin' in the Wind](img/thumb/c101_130x140.jpeg?1328957438)
ITALIANO [5] - Salvo Lo Galbo
Modestissi-missimo tentativo di traduzione metrica.
Ché, però, per quanto modesto, ho la presunzione di ritenere comunque più riuscito di quello del signor Rapetti Giulio.
E scusate, ma non ce la faccio a mettere prima il nome e poi il cognome.
Gli conferirebbe l'importanza contro la cui consistenza mi batto da una vita.
Ché, però, per quanto modesto, ho la presunzione di ritenere comunque più riuscito di quello del signor Rapetti Giulio.
E scusate, ma non ce la faccio a mettere prima il nome e poi il cognome.
Gli conferirebbe l'importanza contro la cui consistenza mi batto da una vita.
NEL VENTO
(continua)
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 24/5/2016 - 16:27
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Txoria Txori
![Txoria Txori](img/thumb/c8141_130x140.jpeg?1587207065)
Se fosse stata scritta nel '600, Txoria Txori avrebbe rappresentato un meraviglioso esemplare di Villanella alla Napoletana; certamente per la delicatezza della musica ma soprattutto per la caratteristica simbolicità/metaforicità delle parole.
La villanella si sviluppò all'incirca tra i secoli XIV e XV; musica "di città", dalle reminiscenze terrene ma dall'evoluzione colta. Nella villanella spesso e più che volentieri gli esseri umani ed i sentimenti assumono sembianze zoomorfe, frequentemente volatili, come nella nota "Vurria ca fosse ciaola" (vorrei essere uccello):
"Vurria ca fosse ciaola e che vulasse
a 'sta fenesta a dirte na parola
ma no ca me mettesse a la gajola (...)"
[Vorrei essere uccello e poter volare
a questa finestra a dirti una parola
ma non vorrei mi mettessi in gabbia]
Oppure ne "Lu Cardillo" (il canarino):
"Sto’ criscenno nu bello cardillo
quanta cose ca ll’aggia... (continua)
La villanella si sviluppò all'incirca tra i secoli XIV e XV; musica "di città", dalle reminiscenze terrene ma dall'evoluzione colta. Nella villanella spesso e più che volentieri gli esseri umani ed i sentimenti assumono sembianze zoomorfe, frequentemente volatili, come nella nota "Vurria ca fosse ciaola" (vorrei essere uccello):
"Vurria ca fosse ciaola e che vulasse
a 'sta fenesta a dirte na parola
ma no ca me mettesse a la gajola (...)"
[Vorrei essere uccello e poter volare
a questa finestra a dirti una parola
ma non vorrei mi mettessi in gabbia]
Oppure ne "Lu Cardillo" (il canarino):
"Sto’ criscenno nu bello cardillo
quanta cose ca ll’aggia... (continua)
Si l'avesse tagliato 'e scelle
(continua)
(continua)
inviata da Kàrpathos 23/5/2016 - 20:09
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Systematic Execution
![Systematic Execution](img/thumb/c39478_130x140.jpeg?1350729778)
Un brano di death metal nella sua variante "brutal", che personalmente definirei piuttosto "brutta" e basta (ma purtoppo c'è a chi ci piace...)
Dal punto di vista testuale, non si tratta di CCG ma di una semplice descrizione, gelida e brutale (per l'appunto) di una qualsiasi guerra moderna.
Puro voyeurismo metallico. Inutile e penosa e fastidiosa.
L'ennesima cagata contribuita dal nostro anonymous.
Dal punto di vista testuale, non si tratta di CCG ma di una semplice descrizione, gelida e brutale (per l'appunto) di una qualsiasi guerra moderna.
Puro voyeurismo metallico. Inutile e penosa e fastidiosa.
L'ennesima cagata contribuita dal nostro anonymous.
Bernart Bartleby 22/5/2016 - 22:48
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Atrocity Exhibition
![Atrocity Exhibition](img/thumb/c42588_130x140.jpeg?1350333476)
Confermo che il primo verso è correttamente: "Asylums with doors open wide"...
Quanto alle interpretazioni, Heinrich ha sicuramente ragione: Ian Curtis soffriva di una forma abbastanza grave di epilessia e quella patologia, unitamente ai potenti farmaci che prendeva, contribuirono non poco a portarlo alla depressione e al suicidio. "La gente che paga per il divertimento di vedere il suo corpo contorcersi" non è che il pubblico che assiste all'esibizione dei Joy Division e alle particolari movenze di Ian Curtis, volte ad esorcizzare il suo male...
Ma ciò non toglie che la canzoni parli anche del "circenses", che spesso purtroppo si accompagna al "panem" per molta gente, e all'orrore ed al mare di sangue di cui è impregnata la Storia... La penultima strofa, in questo senso, è inequivocabile.
Quanto alle interpretazioni, Heinrich ha sicuramente ragione: Ian Curtis soffriva di una forma abbastanza grave di epilessia e quella patologia, unitamente ai potenti farmaci che prendeva, contribuirono non poco a portarlo alla depressione e al suicidio. "La gente che paga per il divertimento di vedere il suo corpo contorcersi" non è che il pubblico che assiste all'esibizione dei Joy Division e alle particolari movenze di Ian Curtis, volte ad esorcizzare il suo male...
Ma ciò non toglie che la canzoni parli anche del "circenses", che spesso purtroppo si accompagna al "panem" per molta gente, e all'orrore ed al mare di sangue di cui è impregnata la Storia... La penultima strofa, in questo senso, è inequivocabile.
Bernart Bartleby 22/5/2016 - 21:52
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قصيدة الياسمين
![قصيدة الياسمين](img/thumb/c52120_130x140.jpeg?1463852933)
Traduzione inglese da Pen America - Free Expression Literature
TUNISIAN JASMINE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/5/2016 - 20:09
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Finestre di dolore
![Finestre di dolore](img/thumb/c50853_130x140.jpeg?1446559904)
Quello che lascia sempre più perplesso è l'autentica e immediata incomprensibilità dei commenti (presumibilmente) lasciati con "smartphone" (e chiamali "smart" !) Pregheremmo quindi francesco, se legge, di ripetere il suo commento in modo da poterlo capire. Grazie.
CCG/AWS Staff 21/5/2016 - 19:46
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Un album strumentale concepito da John Zorn (1952-), compositore, arrangiatore, produttore, sassofonista, multistrumentista newyorkese. Composto nel 1992, presentato al Festival Art Project di Monaco di Baviera e pubblicato l’anno seguente.
L’esecuzione è affidata ai musicisti Marc Ribot (chitarra), Anthony Coleman (tastiere), David Krakauer (clarinetto), Mark Feldman (violino), William Winant (percussioni), Frank London (trombe) e Mark Dresser (basso).
Le tracce di questo lavoro, interamente strumentale, dedicato alla “Notte dei Cristalli” del 9 e 10 novembre 1938, con cui i nazisti inaugurarono l’Olocausto ebraico, sono le seguenti:
- “Shtetl (Ghetto Life)"
- "Never Again"
- "Gahelet (Embers)"
- "Tikkun (Rectification)"
- "Tzfia (Looking Ahead)"
- "Barzel (Iron Fist)"
- "Gariin (Nucleus - The New Settlement)"
La ricerca delle radici, il rimodellarle secondo criteri avanguardistici... (continua)