‘N ciumi di genti
Traduzione italiana da Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna. (Con alcuni limitati interventi di Bernart Bartleby)
UN FIUME DI GENTE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/5/2016 - 22:07
Toi mourir
Ho dimenticato di sottolineare che “Mauvaises nouvelles des étoiles” non è che la seconda parte di Aux armes etc....
B.B. 25/5/2016 - 21:05
Το τραγούδι του νεκρού αδελφού
Possiamo aggiungere che "Ta Perbolia" è esattamente un toponimo: il villaggio d'origine del padre del compositore, poco a sud ovest di Xanià.
vasiloukos 25/5/2016 - 19:41
Caronte
Finalmente possiamo pubblicare queste canzoni, Daniele Degli Esposti, dei Mulini a vento ce le ha spedite quasi 2 mesi fa per farci leggere i testi in anteprima pregandoci però di aspettare a renderli pubblici l'uscita dell'album e il contestuale live di presentazione di stasera, 26 maggio.
I testi sono interessanti, per le musiche al momento ho potuto ascoltare solo Le tre scimmiette, ma spero presto di poterle ascoltare tutte. Ancora un Grazie a Daniele, ai Mulini a vento, e a tutti gli artisti che ogni giorno postano direttamente le loro canzoni o ce le segnalano, o ci segnalano sui loro siti...
I testi sono interessanti, per le musiche al momento ho potuto ascoltare solo Le tre scimmiette, ma spero presto di poterle ascoltare tutte. Ancora un Grazie a Daniele, ai Mulini a vento, e a tutti gli artisti che ogni giorno postano direttamente le loro canzoni o ce le segnalano, o ci segnalano sui loro siti...
DonQuijote82 25/5/2016 - 14:56
Atto secondo scena ottava
Cyrano, atto secondo, scena VIII.
E che dovrei fare? Cercarmi un protettore? Trovarmi un padrone? Arrampicarmi oscuramente, con astuzia, come l’edera che lecca la scorza del tronco in cui si avvinghia, invece di salire con la forza?
(continua)
(continua)
inviata da dq82 25/5/2016 - 14:45
Ostalghia
Русский перевод Переводчика Ранее Известного как Гаспар де ла Нуи
Con traslitterazione. С транслитерацией.
ОСТАЛГИЯ
(continua)
(continua)
24/5/2016 - 22:36
Blowin' in the Wind
ITALIANO [5] - Salvo Lo Galbo
Modestissi-missimo tentativo di traduzione metrica.
Ché, però, per quanto modesto, ho la presunzione di ritenere comunque più riuscito di quello del signor Rapetti Giulio.
E scusate, ma non ce la faccio a mettere prima il nome e poi il cognome.
Gli conferirebbe l'importanza contro la cui consistenza mi batto da una vita.
Ché, però, per quanto modesto, ho la presunzione di ritenere comunque più riuscito di quello del signor Rapetti Giulio.
E scusate, ma non ce la faccio a mettere prima il nome e poi il cognome.
Gli conferirebbe l'importanza contro la cui consistenza mi batto da una vita.
NEL VENTO
(continua)
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 24/5/2016 - 16:27
Txoria Txori
Se fosse stata scritta nel '600, Txoria Txori avrebbe rappresentato un meraviglioso esemplare di Villanella alla Napoletana; certamente per la delicatezza della musica ma soprattutto per la caratteristica simbolicità/metaforicità delle parole.
La villanella si sviluppò all'incirca tra i secoli XIV e XV; musica "di città", dalle reminiscenze terrene ma dall'evoluzione colta. Nella villanella spesso e più che volentieri gli esseri umani ed i sentimenti assumono sembianze zoomorfe, frequentemente volatili, come nella nota "Vurria ca fosse ciaola" (vorrei essere uccello):
"Vurria ca fosse ciaola e che vulasse
a 'sta fenesta a dirte na parola
ma no ca me mettesse a la gajola (...)"
[Vorrei essere uccello e poter volare
a questa finestra a dirti una parola
ma non vorrei mi mettessi in gabbia]
Oppure ne "Lu Cardillo" (il canarino):
"Sto’ criscenno nu bello cardillo
quanta cose ca ll’aggia... (continua)
La villanella si sviluppò all'incirca tra i secoli XIV e XV; musica "di città", dalle reminiscenze terrene ma dall'evoluzione colta. Nella villanella spesso e più che volentieri gli esseri umani ed i sentimenti assumono sembianze zoomorfe, frequentemente volatili, come nella nota "Vurria ca fosse ciaola" (vorrei essere uccello):
"Vurria ca fosse ciaola e che vulasse
a 'sta fenesta a dirte na parola
ma no ca me mettesse a la gajola (...)"
[Vorrei essere uccello e poter volare
a questa finestra a dirti una parola
ma non vorrei mi mettessi in gabbia]
Oppure ne "Lu Cardillo" (il canarino):
"Sto’ criscenno nu bello cardillo
quanta cose ca ll’aggia... (continua)
Si l'avesse tagliato 'e scelle
(continua)
(continua)
inviata da Kàrpathos 23/5/2016 - 20:09
Systematic Execution
Un brano di death metal nella sua variante "brutal", che personalmente definirei piuttosto "brutta" e basta (ma purtoppo c'è a chi ci piace...)
Dal punto di vista testuale, non si tratta di CCG ma di una semplice descrizione, gelida e brutale (per l'appunto) di una qualsiasi guerra moderna.
Puro voyeurismo metallico. Inutile e penosa e fastidiosa.
L'ennesima cagata contribuita dal nostro anonymous.
Dal punto di vista testuale, non si tratta di CCG ma di una semplice descrizione, gelida e brutale (per l'appunto) di una qualsiasi guerra moderna.
Puro voyeurismo metallico. Inutile e penosa e fastidiosa.
L'ennesima cagata contribuita dal nostro anonymous.
Bernart Bartleby 22/5/2016 - 22:48
قصيدة الياسمين
Traduzione inglese da Pen America - Free Expression Literature
TUNISIAN JASMINE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/5/2016 - 20:09
Corso Regina Coeli
anonimo
Potrebbe soltanto trattarsi di una delle strofe di Povero Matteotti
Infatti nel volume “Senti le rane che cantano - Canzoni e vissuti popolari della risaia”, a cura di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto (Donzelli, 2005), il testo completo di “Povero Matteotti”, così come cantato dal Coro delle mondine di Trino Vercellese nei primi anni 60, riporta anche quella strofa.
Infatti nel volume “Senti le rane che cantano - Canzoni e vissuti popolari della risaia”, a cura di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto (Donzelli, 2005), il testo completo di “Povero Matteotti”, così come cantato dal Coro delle mondine di Trino Vercellese nei primi anni 60, riporta anche quella strofa.
Bernart Bartleby 20/5/2016 - 13:14
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