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Prima del 2016-5-15

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Inca

Inca
1980
"Stop"

Valerio Negrini descrive, con il suo inconfondibile stile di cortometraggio in versi, in una raffica di immagini "senza fiato",
il genocidio del popolo del popolo degli inca e la colonizzazione del sudamerica da parte dei conquistadores spagnoli guidati da Francisco Pizarro González, nel XVI secolo.

Valerio Negrini si è sempre dichiarato un ateo militante, e in questa canzone, non meno che in altre, esprime la sua profonda avversione contro il potere che, dietro un pretesto religioso, cela ed attua ben altro.

Il testo è di Valerio Negrini,
la musica di Roby Facchinetti.
Disse il soldato al suo re
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo + CCG/AWS staff 15/5/2016 - 11:12
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Bastardi

Bastardi
25 aprile 2015

Feat. Giuliano Dottori

La strage di Sant'Anna di Stazzema raccontata con le testimonianze dei sopravvissuti e attraverso il recupero della memoria storica.
Per non dimenticare i mille crimini compiuti da fascisti e nazisti.
Ama la vita, odia il fascismo
Bastardo Sommer
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 15:20
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Prometeo su Dresda

Prometeo su Dresda
[2014]

Album : Katsushiro perso nel bosco
Malgrado le previsioni meteorologiche, la situazione è ideale.
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 14:59
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Tifiamo rivolta

Tifiamo rivolta
[2014]

Album : Katsushiro perso nel bosco
Dopo gli anni ottanta salvati dall’elettronica e dalla new wave,
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 14:55
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Considerazioni sulla crisi contemporanea

Considerazioni sulla crisi contemporanea
[2014]

Album : Katsushiro perso nel bosco
Quanti crolli oggi signor comandante,
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 14:50
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ThyssenKrupp

ThyssenKrupp
[2014]

Album : Katsushiro perso nel bosco
Sono io il corpo che brucia
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 14:35
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Rap No al TTIP

Dj Sosa
Letra: Dj Sosa

Voces:
Eco-Mbativa
Mc Conta-Mina Gonzalez
Mc Rico
Dj Sosa
Estando trasteando yo por la internet
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 13:18
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Complainte au duc de Savoye

Complainte au duc de Savoye
Sotto l'allegria di questa piacevole ballata di chiare sonorità antiche ed epiche, c'è un inno al buon popolo che muore, armato di alabarde e spade di legno, per bandiere che non conosce appieno e non comprende ma che segue ciecamente fino al massacro il proprio "buon duca" e il proprio capitano. Il buon duca che viene esaltato ma che assume a metà canzone una connotazione amara ed ironica, quando sono tutti quanti morti.
Si tratta di contadini e di gente del popolo che depone tutto in sangue. L'Orifiamma è la bandiera della monarchia francese.
Notre bon duc de Savoye
(continua)
inviata da Morganna 14/5/2016 - 12:27
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Best TIP: No TTIP!

Best TIP: No TTIP!
[2014]

Album : Communication Log-Out
Companies see dollar signs on the horizon
(continua)
inviata da adriana 14/5/2016 - 07:49
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XXs and Oops (an American Girl)

XXs and Oops (an American Girl)
Phone ring, baby cries, TV diet guru lies
(continua)
14/5/2016 - 04:39
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Silver Medals and Sweet Memories

Silver Medals and Sweet Memories
Just a picture on a table
(continua)
14/5/2016 - 04:12
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L’âne est au four et le bœuf est cuit

L’âne est au four et le bœuf est cuit
[1970-71]
Parole di Fred, al secolo Frédéric Othon Théodore Aristidès (1931-2013), amico di Dutronc e grande cartoonist francese (della generazione di René Goscinny e Albert Uderzo, per intenderci).
Musica di Jacques Dutronc.
Nel suo album eponimo del 1971.

Giuseppe - “Maria, hai sentito che nostro figlio Gesù è finito a fare l’hippie negli USA? Fuma, si droga, beve, suona la chitarra, va a donne e fa casino a Chicago... Ma guarda ‘sto disgraziato a 33 anni cosa ci doveva combinare... Tanti sacrifici per allevarlo e poi come ci ha ripagato!”

Maria - “Giuseppe, invece di berti tutto quello che dicono, siediti a tavola piuttosto... Non c’è più niente da mangiare in questa casa e così l’asinello è finito arrosto e il bue è già cotto...”
As-tu entendu la radio, Marie ?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/5/2016 - 21:22
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Les crayons de couleur

Les crayons de couleur
[1966]
Ppubblicato come singolo nel 1966 (presente poi in molte raccolte e live degli anni seguenti) e i suoi crediti
Parole e musica di Hugues Aufray, Marge Barton e Pierre Delanoë.

Per...festeggiare finalmente l'avvenuto ritorno dell'acqua, e anche un nuovo gatto che è venuto a aggiungersi alla tribù di casa mia, mi sono chiesta se mettere o no questa canzoncina facile facile di Hugues Aufray, e poi che “c'est assez facile en somme” lo dice anche lui. Però confesso che da giovincella Hugues Aufray mi faceva diventar matta anche se cinquant'anni fa non ero già comunque più una quindicenne e anzi, ohimé!, facevo già l'avvocato alle prime armi. Faceva un po' il Bob Dylan francese, Hugues Aufray, e il bello è che è sempre sulla breccia come un giovanotto dell'età di ottantasette anni (è del '29, io del '39 e ho scelto un giorno magnifico per venire al mondo: sono nata il 1° settembre 1939,... (continua)
Un petit garçon est venu me voir tout à l'heure
(continua)
inviata da Avv. Jeanne Auban Colvieil, Arles (Francia) 13/5/2016 - 15:26
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Mustapha Dupont

Mustapha Dupont
[1984]
Testo / Paroles / Lyrics: Pierre Delanoë
Musica / Musique / Music: Gilbert Bécaud
Album: Suite

Credevate di esservi liberata di me? Non lo so, però, come si dice, rieccomi e felice di ritrovarvi. Lo conoscevate monsieur Mustapha Dupont? Verso il 1984 fu una canzone che fece quasi furore in Francia, anche perché la cantava un'istituzione nazionale come Gilbert Bécaud (le parole, però, erano del famoso paroliere Pierre Delanoë). Gilbert Bécaud non è mai passato per un autore “engagé”, nonostante ciò ha cantato a volte delle canzoni ben degne di stare in un sito come questo (e vedo, infatti, che ce ne sono altre). Questa del sig. Mustafà Dupont è una canzone contro il razzismo, ma naturalmente un po' “alla Bécaud”. Bécaud era profondamente francese, ma si rendeva conto -affidando le parole al sig. Delanoë- che “essere francese” (al pari di essere italiano, russo, americano, congolese,... (continua)
Mustapha Dupont
(continua)
inviata da avv. Jeanne Auban Colvieil, Arles (Francia) 13/5/2016 - 00:25
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Hymne à l’amour (Moi l’ nœud)

Hymne à l’amour (Moi l’ nœud)
[1980]
Parole di Serge Gainsbourg
Musica di Jacques Dutronc
Nell’album intitolato “guerre et pets”




Una canzone tra le più famose di Dutronc ma all’epoca molto censurata dalle emittenti radio. La ragione è semplice: il testo non è che un elenco d’insulti razzisti, antisemiti ed omofobi, “l’inno all’amore (del piciu)” (io tradurrei, ma non so se esattamente)... Una canzone provocatoria con cui lo splendido duo iconoclasta intendeva condannare gli attacchi alle minoranze da parte dei razzisti e fascisti beceri e decerebrati del Front National...
Bougnoule, Niakoué, Raton, Youpin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2016 - 22:29
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Merde In France (Cacapoum)

Merde In France (Cacapoum)
[1984]
Parole (!) e musica di Jacques Dutronc
Arrangiamento di Alain Petit e Arnaud Devos
Responsabile della fornitura di alcolici, Gainsbarre
Testo trovato su Bide & Musique, come trascritto da Fauvelus

Si racconta che Jacques Dutronc, dovendo onorare il suo contratto con la Gaumont, compose una musica ma cazzeggiò a lungo senza trovare le parole. Sicchè all’ultimo momento chiese ad un amico di scrivergliele, ma si trattava di un altro noto fancazzista, il grande Serge Gainsbourg, che rispose subito all’invito presentandosi con tutto il fatto apposta per confezionare i cocktails più stravaganti. In breve nessuno dei due fu in grado di mettere insieme due parole di senso compiuto e Dutronc si presentò in sala di registrazione improvvisando questo testo nonsense.
Che però, dato il titolo, propongo direttamente come CCG nell’apposito percorso dedicato a “Nostra Sorella la Merda”.
Ah.. ah… ah… ah…
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2016 - 21:03
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Bellemilia

Bellemilia
Testo di Luca Taddia
Musica di Luca Caselli

«Ho scritto il testo in una notte dei primi giorni di giugno – ha raccontato Taddia -. Erano forse le due e mi trovavo nella tenda che avevamo montato in giardino dopo le prime scosse. L’ho scritta di getto: una lettera alla nostra terra. Le parole fluivano spontanee e la musica mi risuonava già in testa».
Dalla tragedia del terremoto del 2012, con la forza che sanno avere gli Emiliani, sono germogliati come fiori, un brano e un diario, diventato il libro "Bellemilia. Tra le pietre un fiore" il cui ricavato è stato devoluto ad un Associazione onlus.
Il brano è stato ripreso da Gianni Morandi.
Bellemilia è la mia terra
(continua)
inviata da Luciana Monaci 12/5/2016 - 14:39
Percorsi: Terremoti
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Twa Scots Soldiers

Twa Scots Soldiers
2010
Reflections on War

Due giovani soldati scozzesi mandati a combattere e morire sul fronte occidentale della Prima Guerra Mondiale. La canzone è tratta dall'album del 2010 "Reflections on War".
Il brano è cantato in inglese con forti inflessioni popolaresche e scozzesi.
Twa Scots soldiers enlisted fae France
(continua)
inviata da Giacomo Petragli 11/5/2016 - 20:34
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Ritmo di contrabbando

Ritmo di contrabbando
2007
Sponda Sud

Una canzone che da sola abbraccia molti nostri temi, e che pare una dimentincanza: cita le streghe di Benevento, il Sud, Don Chisciotte, cita Manu Chao ed è cantata in diverse lingue: in Italiano le strofe, Napoletano Swahili e Hindi (se google translate non mi tradisce) i ritornelli
None none none
(continua)
inviata da dq82 11/5/2016 - 17:40
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Vinushka

Vinushka
[2008]
Kyo / Kaoru / Die / Toshiya / Shinya
Album: Uroboros


「ウィヌシュカ」と読む。薫原曲。9分を超える大作であり、今回のアルバムのリードトラック。映画『サバイバル・オブ・ザ・デッド』の日本版予告編の主題歌にもなった。この曲を2番目に持ってきたのは京なりに意味があり、「核であるこの曲を中盤に置かず敢えて2曲目に置くことで、この核を乗り越えた人だけが先に進めるというようなところを表現したかった」と語っている[4]。アルバム特設サイトにて5分程度に縮められたミュージックビデオが公開され、後にフルバージョンのものも制作された(フルサイズPVはDVD『AVERAGE BLASPHEMY』に収録されたが、映像の一部に規制が入っている)。ライブでの初披露は「UROBOROS -breathing-」である。 - ja.wikipedia

UROBOROS è il settimo album del gruppo giapponese dei Dir en grey. L'album è stato pubblicato il 12 novembre 2008. L'album prende il nome dal simbolo Ouroboros, che rappresenta il serpente che si morde la coda. Tale immagine rappresenta la continuità e il potere del circolo, sottolineando il tema della reincarnazione, idea propagata con forza dalla band durante la promozione.Il 1º gennaio 2012 viene pubblicata una ristampa dell'album, completamente reimasterizzata e contenente tracce bonus, chiamata UROBOROS [Remastered & Expanded], che vede come ingegnere del suono Tue Madsen, lo stesso che ha curato Dum Spiro Spero. - it.wikipedia
雲と交わす 呼吸を止めて 
(continua)
inviata da Consuelo Carradori 11/5/2016 - 16:17
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What I've Done

What I've Done
2007
In this farewell
(continua)
inviata da Samantha Carradori 11/5/2016 - 15:53
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Frieden

Frieden
First released on a 1994 album titled Immer weiter
Dein Bild in den Spätnachrichten,
(continua)
inviata da Juha Rämö 11/5/2016 - 09:34
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Re dei Giudei

Re dei Giudei
2013
I Nuovi Mostri

Un'altra canzone in cui si guarda all'umanità di Gesù (come ne "La Buona Novella" di De Andrè), piuttosto che alla sua divinità.
Le parti in inglese riprendono brani di Jesus Christ Superstar.
Io sono un uomo non sono un santo
(continua)
inviata da dq82 11/5/2016 - 09:19
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Una storia

Una storia
2013
I Nuovi Mostri

Riguardo all'amianto e alla sua pericolosità si veda qui
Ora c’è una storia che vi voglio ricordare
(continua)
inviata da dq82 11/5/2016 - 09:12
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I nipoti di Pablo

I nipoti di Pablo
2013
I Nuovi Mostri

“I Nipoti di Pablo”, brano con cui avete vinto Sotto il Cielo di Fred, parla di lavoro e sfruttamento, con una strizzatina d’occhio a un certo De Gregori…
«La nostra non è più la generazione di Pablo. Non siamo neanche i suoi figli, al massimo i nipoti. Quel tipo di vivere il lavoro come intendeva De Gregori è passato, oggi siamo immersi in una situazione tragica. Il dialogo col padrone lo immaginiamo e basta, non abbiamo neanche la possibilità di alzare la voce, di confrontarci o farci valere. Se ci pensi, neanche di parlargli con un po’ di sana ironia. Se mi rivolgessi al mio capo con il tono con cui è scritto Pablo, sarei immediatamente licenziato. Il nostro Pablo è allucinato e devastante, il pezzo che nei live sentiamo di più, quello che ci emoziona quando lo suoniamo».

intervista a digi.to.it
Cerco una dolce compagnia, un’oasi d’amore
(continua)
inviata da dq82 11/5/2016 - 09:00
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Orbán Viktor

Orbán Viktor
[2015]
Parole e Musica: Központi Hatalom
Lyrics and Music: Központi Hatalom
Dalszöveg és zene: Központi Hatalom

”A népszavazás olyan, mintra az ember arról dönthetne,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/5/2016 - 00:04
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Fitter Happier

Fitter Happier
[1997]
Parole di Thom Yorke
Musica di Jonny Greenwood e Radiohead
Nell’album “OK Computer”

Musica concreta e voce sintetizzata per un brano che è un attacco violentissimo alla nostra società fondata sul lavoro, sull’alienazione, sull’inflizione della sofferenza e sull’induzione a falsi bisogni. Sofisticato sistema di produzione e di controllo... Maiali in gabbia, imbottiti di antibiotici...
Fitter, happier, more productive, comfortable, not drinking too much, regular exercises at the gym (3 days a week), getting on better with your associate employee contemporaries at ease, eating well (no more microwave dinners and saturated fats), a patient better driver, a safer car (baby smiling in back dreams), no paranoia, careful to all animals (never washing spiders down the plughole), keep in contact with old friends (enjoy a drink now and then), will frequently check credit at (moral) bank (hole in wall), favours for favours, fond but not in love, charity standing oders, on sundays ring road supermarket (no killing moths or putting boiling water on the ants) car wash (also on sundays), no longer afraid of the dark, or midday shadows, nothing so ridiculously teenage, and desperate, nothing... (continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/5/2016 - 21:57
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Ninna nanna per non dormire

Ninna nanna per non dormire
Testo: Franca Mazzei
Musica: Sergio Laccone

Album: Il ritorno degli eroi (2005)
Ninna ninna nanna
(continua)
inviata da Pierangelo Indolfi 10/5/2016 - 20:47
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Prouvinço clandestino

Prouvinço clandestino
[2016]

Album : Musica endemica
L’ai savù dal panatier
(continua)
inviata da adriana 10/5/2016 - 18:09
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Lo negat

Lo negat
[2016]

Album : Musica endemica

La canzone narra la storia di un soldato morto annegato nella Garonna durante la battaglia di Muret, praticamente l'ultima battaglia della Crociata "contro gli Albigesi", persa dagli Occitani.
Da questa pagina
A l’oustal de ma famiho
(continua)
inviata da adriana 10/5/2016 - 10:07
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The Idiot

The Idiot
[1981]

Album: Northwest Passage
I often take these night shift walks when the foreman's not around
(continua)
inviata da adriana 10/5/2016 - 09:48
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La beata

La beata
[2016]

Album : Musica endemica

Il pezzo è La beata, che significa proprio la ghigliottina. La storia è vera, la gang imperversava a metà Ottocento e fu ghigliottinata nel 1868. Oggi si punta il dito contro nordafricani e zingari, considerati bacini di arruolamento per la bassa manovalanza criminale, ma allora quel ruolo nel Sud della Francia era spesso rivestito dai Piemontesi. Spesso erano ex soldati incapaci di reinserirsi nella società dopo le guerre. Erano dei poco di buono, ma rappresentavano a modo loro la natura posticcia dei confini tra Italia e Francia. Le nostre vallate sono un mondo unico, di qua e di là dallo spartiacque, per lingua, cultura, storia e musica.
Da questa pagina"
Es par ma vesto da festo
(continua)
inviata da adriana 10/5/2016 - 09:36
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Terra 1209

Terra 1209
[2016]

Album : Musica endemica

"Fu l’anno in cui l’Occidente ordì l’unica crociata contro sé stesso anziché rivolta al Medio Oriente. Il Papa e il Re di Francia attaccarono e distrussero gli Albigesi, tutti occitani e catalani, perché non potevano tollerare la loro civiltà illuminata. La società Catara fu un esperimento prerinascimentale formidabile: tolleranza, tradizione poetica dei trovatori, diritto per le donne di prendere la parola in pubblico. Gli Occitani si difesero come poterono da quell’invasione in arrivo da paesi distanti ed estranei, l’Île-de-France e Roma. Fu l’inizio della colonizzazione."
Da questa pagina
Tero, oi maleirouso tero!
(continua)
inviata da adriana 10/5/2016 - 09:15
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Be the Light

Be the Light
[2013]
Taka / Toru / Ryota / Tomoya
Album: Jinsei x Boku =
(人生×僕= Jinsei Kakete Boku wa)
Just the thought of another day
(continua)
inviata da Samantha Carradori 9/5/2016 - 16:46
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Syn marnotrawny

Syn marnotrawny
[1991]
Parole di Jacek Kaczmarski (17 dicembre 1991)
Musica e canto di Przemysław Gintrowski
Al piano Zbigniew Łapiński
Dall'album "Wojna postu z karnawałem" uscito nel 1993. Presente anche sulla cassetta "Wojna postu z karnawałem vol.1" dello stesso anno.
Dal sito kaczmarski.art.pl





Il "Trio" in Syn Marnotrawny: Jacek Kaczmarski alla chitarra, Przemysław Gintrowski al canto e Zbigniew Łapiński al piano


Il brano ispirato da due quadri.
"Venditore ambulante" di Hieronymus Bosch (1494 circa). Conosciuto anche con il titolo "Il figliol prodigo".

"Il ritorno del figliol prodigo" di Rembrandt Harmenszoon van Rijn (1668 circa).
Jestem młody, nie mam nic i mieć nie będę,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 9/5/2016 - 02:10
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Burn the Witch

Burn the Witch
[2005-16]
Il singolo che apre l’album “A Moon Shaped Pool”, disponibile on line proprio da oggi.

Una canzone sul “Come si diventa nazisti”, per citare il famoso studio che lo storico americano William Sheridan Allen (1932-2013) pubblicò nel 1965 (titolo originale: “The Nazi seizure of power; the experience of a single German town, 1930-1935”. L’edizione italiana di Einaudi era introdotta dal sociologo Luciano Gallino il quale scriveva, tra l’altro:

“La distruzione di una comunità politica, la fine della democrazia è sempre possibile - e oggi come allora gli avversari della democrazia stanno anche dentro di noi, nel perenne conflitto, ch'è a un tempo sociale e psichico, tra bisogno di sicurezza e desiderio di libertà”.

E proprio di questo parla “Burn The Witch”, una canzone di lunga gestazione, data più volte per perduta ed oggi ritrovata, con cui i Radiohead hanno fotografato la deriva... (continua)
Stay in the shadows
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/5/2016 - 22:17
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Handsworth Revolution

Handsworth Revolution
(1978)
Title-track del primo album degli Steel Pulse

Questa pietra miliare del reggae-dub inglese attacca l'apartheid sudafricana.

They are my brothers in South Africa / One Black represent all, all over the world / Can't bear it no longer.
I say the people of Handsworth, know that
(continua)
8/5/2016 - 22:09
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George Bush is an Islamic Fundamentalist

George Bush is an Islamic Fundamentalist
(2003)
Parole da antagonise

George Bush è un fondamentalista islamico? Tra tutte le teorie del complotto venute fuori in seguito all'undici settembre, questa è sicuramente la più plausibile...
(This is for all the folk... For all the simple folk... for all the good old down home folk.)
(continua)
8/5/2016 - 20:59
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Mujeres En Pie De Guerra

Mujeres En Pie De Guerra
[2005]

Album : Mujeres en pie de guerra
Mujeres silenciosas,
(continua)
7/5/2016 - 11:44
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El Año Que Mataron A Salvador

El Año Que Mataron A Salvador
[2005]

Album : Mujeres en pie de guerra
El año que mataron a Salvador
(continua)
7/5/2016 - 11:41
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Viva Durruti

Viva Durruti
[2005]

Album : Mujeres en pie de guerra
Un gélido silencio en la diagonal
(continua)
inviata da adriana 7/5/2016 - 11:32
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Por quien merece amor

Por quien merece amor
(1981)

Album: Unicornio (1982)

Dalle note del disco:

La canzone con cui abbiamo voluto cominciare il messaggio di questo disco è stata composta alla fine del 1981, quando il governo degli Stati Uniti cominciò a realizzare minacciose manovre navali intorno a Cuba. Il pretesto di allora era impedire un ipotetico aiuto materiale del nostro popolo alla lotta di liberazione in El Salvador, e in generale alla secolarmente sofferente America Centrale. Nel caso che la nostra solidarietà fosse stata confermata, davvero ci sarebbe bisogno di spiegare il sentimento che la animava?


Si veda anche il blog Significado de las canciones de Silvio
Te molesta mi amor,
(continua)
6/5/2016 - 17:51
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Mein Freund der Afghane

Mein Freund der Afghane
[2013]
Testo e musica: Dominik Plangger
Worte und Musik: Dominik Plangger
Lyrics and Music: Dominik Plangger
Album: Hoffnungsstur

Come si è già detto, Dominik Plangger da un po' vive a Vienna. Su Vienna e sull'Austria tutta vige ancora un po' un certo „romanticismo“: il bel Danubio blu (che, per altro, scorre in un quartiere periferico), il walzer, la principessa Sissi con la faccia di Romy Schneider, le montagne, l'Austria felix, la cultura mitteleuropea, il bravo e giusto Kaiser coi baffoni che -dicono- è rimpianto pure dai friulani e dai triestini... ma forse bisognerebbe un po' ricordare anche che Adolf Hitler era austriaco di nascita, che l'Anschluß al terzo Reich fu accolto in generale benissimo dalla popolazione viennese e del paese intero, che l'ex segretario generale dell'ONU (!), l'austriaco Kurt Waldheim, aveva passatucci nazisti e che certi rigurgiti (chiamiamoli così), negli... (continua)
Mein Freund, der Afghane, hat zwei Kinder und eine Frau
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/5/2016 - 09:02
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Красная Армия всех сильней (Белая Армия, Чёрный Барон)

Красная Армия всех сильней (Белая Армия, Чёрный Барон)
Krasnaja Armija vsex silnej (Belaja Armija, Čërnyj Baron)
[1920]
Композитор: Самуил Яковлевич Покрасс
Автор песни: Павел Григорьевич Горинштейн
(Иногда ошибочно приписывают слова песни А. Д'Актилю).

Musica di Samuil Jakovlevič Pokrass
Testo di Paveł Grigoŕevič Gorinštejn
(A volte il testo è attribuito erroneamente a Anatolij Adolfovič D'Aktil)

Music by Samuil Jakovlevič Pokrass
Lyrics by Paveł Grigoŕevič Gorinštejn
(The lyrics are sometimes attributed wrongly to Anatolij Adolfovič D'Aktil)

La canzone fu scritta nel 1920 dal compositore Samuil Jakovlevič Pokrass (1897-1939) e dal poeta Paveł Grigoŕevič Gorinštejn (1895-1961), che pubblicavano le loro opere con gli pseudonimi di “Paveł Grigoŕev” e “Paveł Gorin”. Originariamente la canzone fu scritta per le truppe del distretto di guerra di Kiev. […]

La canzone fu una risposta agli eventi verificatisi durante l'estate del 1920.... (continua)
inviata da [ΔR-PLU] 6/5/2016 - 01:47
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I muri

I muri
[2012]

Cassandra Raffaele riceve il Premio Musica e Cultura 2015 e pubblica il corto musicale “I Muri”, canzone scritta, arrangiata e prodotta tre anni fa dalla stessa cantautrice siciliana, fortemente ispirata dalla vita di Peppino Impastato.

Il video è il frutto dell'incontro e la sinergia tra la cantautrice e i ragazzi di Casa Memoria, che in occasione dell'inaugurazione della sede di Radio 100 Passi, lo scorso 5 gennaio a Cinisi, decidono insieme di realizzare un contenuto video legato al brano.

Patrocinato da Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, per la regia di Annamaria Craparotta, il video è stato girato a Cinisi, tra Casa Memoria e l'ex casa Badalamenti, confiscata alla mafia e attuale sede di Radio 100 Passi, e vede la partecipazione straordinaria di Giovanni Impastato, fratello di Peppino.

Da:Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato

I muri dei pareri contrari
(continua)
inviata da adriana 5/5/2016 - 19:20
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Un homme qui vient

Un homme qui vient
[2016]

Chanson inspirée de "Regarde bien petit" de Jacques Brel
Regarde bien petit regarde bien
(continua)
inviata da adriana 5/5/2016 - 17:01
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Heimatland

Heimatland
[2015]
Lyrics and Music: Dominik Plangger
Worte und Musik: Dominik Plangger
Testo e musica: Dominik Plangger
Album: trans/alplantisch

Mi sono imbattuto in Dominik Plangger cercando canzoni o „qualcosa“ provenienti dal Tirolo del Sud, o Sud Tirolo, o Südtirol, o Alto Adige, o come lo si voglia chiamare. Prima di imbattermi in Dominik Plangger, ho dovuto ingoiare tutta una discreta serie di gruppi, band, rapper e quant'altro stracolmi di „identità“, di „tradizioni“ e di nazi[onali]smi più o meno imbecilli e camuffati; perché, come recita un famoso slogan di quelle parti, „Der Tyroler Patriot ist kein Nazi-Idiot“, però, almeno sul lato musicale, nella provincia autonoma di Bolzano mi sembra che ci sia poco da stare allegri. Poi, appunto, mi sono imbattuto in Dominik Plangger, con la sua bella facciona di ragazzo alpino, con la sua chitarra e con il suo cane. E la musica, di colpo, è cambiata... (continua)
Ich will kein Heimatland der alten Werte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2016 - 03:13
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Canción para Milagro Sala

Canción para Milagro Sala
(2016)
Testo di Leo Parigi
Musica di Tavo Suáre
da mensajera

Canzone per Milagro Sala, militante argentina del movimento indigeno Túpac Amaru, prigioniera politica del governo argentino di Mauricio Macri.
Han apresado a Milagro para callar
(continua)
4/5/2016 - 22:37
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Sa lotta de Pratobello

Sa lotta de Pratobello
[1969]
Testo e canto in ottava rima di Peppino Marotto
Interpretato anche dal Coro Supramonte di Orgosolo
e da Tenore de Orgosolo - Sedilo 1975
Sulla rivolta e la lotta di Pratobello si veda anche Pratobello di Nicolò Giuseppe Rubanu.

“Vigliacco chi uccide un poeta”, tanti hanno detto e scritto quando Peppino Marotto, il 29 dicembre 2007, è stato ucciso nel suo paese, a Orgosolo, alle dieci e mezzo di una mattina qualsiasi mentre andava come sempre a comprare i giornali. Con sei colpi alle spalle, nel modo più vigliacco possibile; aveva ottantadue anni. Di Orgosolo e della Sardegna tutta per cinquant'anni aveva cantato tutte le lotte e la dignità; a tutt'oggi, il suo assassino, o i suoi assassini, rimangono sconosciuti. Il suo canto Sa lotta de Pratobello fu scritto nell'immediatezza di quei fatti così lontani, e così vicini.



PRATOBELLO 1969, DOVE TUTTO EBBE INIZIO
di Franco Loi... (continua)
Cando a binti de maju sun torrados
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2016 - 11:11
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Der Handstand auf der Loreley (Nach einer wahren Begebenheit)

Der Handstand auf der Loreley (Nach einer wahren Begebenheit)
Der Handstand auf der Loreley
(Nach einer wahren Begebenheit)

Der Handstand auf der Lorelei (Nach einer wahren Begebenheit) – Erich Kästner – 1932
Die Loreley, bekannt als Fee und Felsen,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/5/2016 - 22:03
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Leaving Jesusland

Leaving Jesusland
Album: Wolves in Wolves' Clothing (2006)
We call the heartland not very smartland, IQ's are very low but threat levels are high
(continua)
inviata da Luca 'The River' 3/5/2016 - 21:19
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¡Vamos a matar, compañeros!

¡Vamos a matar, compañeros!
[1970]
Musica di Ennio Morricone
Testo spagnolo di Sergio Corbucci
Eseguita dai Cantori Moderni di Alessandroni
(il fischio è di Alessandro Alessandroni)
Orchestra diretta da Bruno Nicolai


Vamos a matar compañeros è un film del 1970 diretto da Sergio Corbucci. È uno spaghetti western ambientato durante la rivoluzione messicana interpretato da Franco Nero, Tomas Milian, Jack Palance e Fernando Rey. Il 31 agosto 2007 fu proiettato alla 64ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nell'ambito della retrospettiva dedicata ai western all'italiana.

Durante la rivoluzione messicana, il lustrascarpe Modesto Servando Iruretagoyena, chiamato "el Vasco", inizia una rivolta nella sua città natale, San Bernardino, uccidendo il generale dell'esercito che obbligava i cittadini a votare per Porfirio Díaz. In quel momento arriva il capo dei rivoluzionari, il generale Mongo, che nomina... (continua)
Levantando en aire los sombreros,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/5/2016 - 13:06
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Totentanz 1916

Totentanz 1916
Suomennos Seppo Ilmarinen
KUOLEMANTANSSI 1916
(continua)
inviata da Seppo Ilmarinen 1/5/2016 - 23:51
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Mury

Mury
Habakuk plays Mury (Get Up, Stand Up version)

Krzysiek 1/5/2016 - 21:40
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Il reumatismo del tenente

Il reumatismo del tenente
Chanson italienne – Il reumatismo del tenente – Wu Ming Contingent – 2016
Texte de Daniele Bernardi, musique de Wu Ming Contingent

Les mots sont tirés des mémoires de Gino Frontali, Le premier été de guerre, publié par les éditions Il Mulino en 1998 et désormais hors catalogue.
Gino Frontali était né à Alessandria en Égypte en 1889. Passé sa licence en médicinier à l’Université de Bologne, il participa à la Première Guerre Mondiale en prêtant service en première ligne, comme sous-lieutenant médecin du 70ᵉ régiment d’Infanterie, brigade « Ancone ».
En 1916, il synthétisa son expérience dans un manuel pratique fort apprécié, « Le médecin de bataillon ». Après la guerre, il se spécialisa en pédiatrie et devînt un savant de renommée internationale. Il mourut à Rome en 1963.
De son journal, n’émerge pas de critique ouverte contre la guerre, mais plusieurs fois, il se montre ébahi des abus de... (continua)
LE RHUMATISME DU LIEUTENANT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/5/2016 - 21:12
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Vernichtungsbefehl

Vernichtungsbefehl
Riccardo, cazzarola, non ti ho mai ringraziato per aver dato un senso compiuto e comprensibile a questa difficile pagina...
Grazie!
Un abbraccio
B.B. 1/5/2016 - 15:13
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Su fratelli pugnamo da forti

anonimo
Su fratelli pugnamo da forti
Ciao, conoscevo una versione più veloce di questa canzone. Ma non riesco a trovarla, qualcuno può aiutarmi?
alessandapepe40134@gmail.com 1/5/2016 - 10:05
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Ni Dieu ni Maître

Ni Dieu ni Maître
Interpretazione di Peppe Voltarelli
“Storie e amori di anarchie”
Teatro del Casinò di Sanremo
parole e musica Léo Ferré
traduzione in italiano Enrico Medail

adriana 1/5/2016 - 09:00
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Yo pisaré las calles nuevamente

Yo pisaré las calles nuevamente
La prima occasione per Pablo Milanes di esibirsi all'estero arrivò nel settembre 1972 quando fu invitato insieme a Silvio Rodríguez e Noel Nicola al IV Festival de la Canción Comprometida di Valparaiso in Cile. Il 4 settembre per l'anniversario dell'elezione di Allende furono invitati a cantare sul palco. I ricordi dell'esperienza in Cile così profonda e toccante acquistarono una dimensione drammatica quando l'anno dopo il governo socialista cileno fu rovesciato dal golpe del generale Pinochet e il presidente trovò la morte nell'attacco alla Moneda.

Lo shock seguito a questi eventi emerge in due canzoni di Pablo: Yo pisaré las calles nuevamente e A Salvador Allende en su combate por la vida.
30/4/2016 - 23:14
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Guantanamera

Guantanamera
Rispetto alla versione standard usa due strofe diverse (la seconda e la quarta) sempre tratte dai "Versos sencillos" di José Martí. Come sempre omettiamo la ripetizione dei primi due versi di ogni quartina.
GUANTANAMERA
(continua)
30/4/2016 - 22:24
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Maledetta primavera

Popolo No TAV
Maledetta primavera
adriana 30/4/2016 - 16:31

Inno del generale (o Val a tór in t’al cul)

anonimo
VALLA A PRENDERE IN CULO
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2016 - 21:58
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Compagni Fratelli Cervi

anonimo
Compagni Fratelli Cervi
[1944]

Parole di autore/i anonimo/i, partigiano/i del distaccamento garibaldino “Fratelli Cervi” operante in val d’Enza, tra le province di Massa e Carrara e Reggio Emilia.

Sull’aria di “Dalmazia”, canzone degli Arditi d’Italia prima e dei fascisti dopo, tuttavia si sente anche l'eco della canzone fascista della X Mas Arma la prora, i cui versi così recitano: Vesti la giubba di battaglia / per la Repubblica Sociale / forse domani si morirà / arma la prora marinaro.

Testo trovato sul “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015

Il 16 maggio 1944 è la data di nascita del distaccamento “Fratelli Cervi”, sotto il comando dell’ex garibaldino di Spagna Fausto Pattacini “Sintoni”. Il canto vide la luce tra il maggio e il giugno 1944, nel vivo delle prime azioni in armi compiute lungo la Val d’Enza (il distaccamento, composto di giovanissimi,... (continua)
COMPAGNI, FRATELLI CERVI
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2016 - 21:15
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Dormi e vola

Dormi e vola
Forse andrebbe specificato chi l'ha scritta e composta "di getto" questa meravigliosa ninna nanna cioè il cantautore GIAMPIERO MAZZONE.
Valentina Ersilia Matrascia 29/4/2016 - 19:52
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Como los peces

Como los peces
COME PESCI
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 29/4/2016 - 15:59
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Gufo nero

Gufo nero
Testo trovato nel “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015.

Il canto appare nel primo Canzoniere popolare del 1948 con il sottotitolo ≤Canto di montagna≥; con il titolo ≤Canzone dei ribelli≥, medesime le parole, si trova nei due canzonieri popolari editi successivamente a Reggio Emilia: Canzoni Partigiane , s.d., ma fine anni ’40; Canti della Gioventù, s.d., ma anni ’50. Maria Franceschini(1911-1997) testimoniò di averla ascoltata a Mancasale - nel forese di Reggio Emilia, dove era sfollata con la famiglia dall’inizio dei bombardamenti sulla città- dai partigiani Roberto Redeghieri “Baracca” (77° SAP, Squadre di Azione Patriottica) e Remo Redeghieri “Cherubino” (garibaldino dal maggio ’44). Veniva cantata sull’aria della prima guerra mondiale Addio padre e madre addio. Nella versione partigiana la si ritrova più facilmente con... (continua)
La canzone dei ribelli (O Germania)
(continua)
inviata da dq82 29/4/2016 - 15:52
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Vad Vuc: Caro Dottore

Vad Vuc: Caro Dottore
E in questa pagina dedicata ai medici:

Cari amici,
sono il dottor Hatem, il direttore dell'Ospedale pediatrico di Aleppo. La scorsa notte, 27 persone fra personale medico e pazienti sono stati uccisi in un attacco aereo che ha colpito il vicino ospedale di Al Quds. Il mio amico dottor Muhammad Waseem Maaz, il pediatra più qualificato della città, è stato ucciso durante l'attacco.
Lui abitualmente lavorava presso l'Ospedale pediatrico durante il giorno, mentre durante la notte prestava servizio presso la struttura di Al Quds, dove si occupava delle emergenze.
Il dottor Maaz e io trascorrevamo sei ore al giorno insieme. Era cordiale, amichevole e aveva l'abitudine di scherzare molto con tutto il personale. Era il medico più amabile del nostro ospedale.
Ora mi trovo in Turchia e anche lui avrebbe dovuto far visita alla sua famiglia qui dopo il mio ritorno ad Aleppo. Non li vedeva da quattro... (continua)
dq82 29/4/2016 - 14:52
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Il partigiano di Pozzaglio

anonimo
Il partigiano di Pozzaglio
B.B. 29/4/2016 - 14:40
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Partigiano Reggiano

Partigiano Reggiano
Bravo e furbo il buon Adelmo Fornaciari: un po' di Resistenza, un po' di Quentin Tarantino e molta, molta attenzione al mercato...
Ammetterai, cara daniela -k.d.-, che la canzone, per quanto riguarda il testo, è vuota come poche... Vedrai che tra non molto se la venderà per uno spot del famoso formaggio da grattare, il più venduto ed imitato del mondo...
Ciao!
B.B. 29/4/2016 - 10:45
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Streets of Surrender (S.O.S.)

Streets of Surrender (S.O.S.)
Il ritorno di Zucchero. "Dedico il mio disco ai nuovi partigiani"
da repubblica online

[...]
Ascoltando Partigiano Reggiano non si possono avere dubbi sulla "parte" per cui tiene. Così come in Streets of Surrender. È un disco a suo modo "politico".
"Sono partito da un semplice gioco di parole, ma poi mi è piaciuto avere un ritornello che mi legava alla mia storia, ai racconti di mia nonna, di mio zio prigioniero in Germania, di mio padre sotto il fascismo. Parole che mi hanno sempre mostrato il partigiano come un uomo coraggioso che lascia la casa per andare a combattere il dittatore. Queste sono le mie radici. Mi piacerebbe che oggi ci fossero dei giovani con lo spirito dei partigiani, capaci di stare insieme per combattere contro qualcosa che non va. Forse si può dire che è un disco politico, spero che possa servire ad accendere qualche scintilla. E mi piace che canzoni come Streets... (continua)
daniela -k.d.- 29/4/2016 - 10:26




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