Conquistador
Traduzione polacca en po' scarsa da tekstowo :)
Konkwistadorze twój ogier stoi
(continua)
(continua)
inviata da krzyś 4/4/2016 - 22:01
A banda
Ieri ho scritto un breve post su questo brano, e sul video, secondo me bellissimo, che testimonia della sua esecuzione nel 1966. Chi fosse interessato:
A banda
Nel 1966 il Brasile da due anni era sotto la dittatura militare, e in quegli anni i Festival de Música Popular erano diventati un’occasione di espressione di disagio e di protesta, tanto che …
Gabriele 4/4/2016 - 19:33
Circus '68, '69
E così anche Gato Barbieri se n'è andato, era originario di Rosario in Argentina, la stessa città dove sei anni prima di lui era nato Ernesto "Che" Guevara, figura a cui ha sempre guardato come punto di riferimento culturale e politico durante gli anni della sua ricerca musicale....ricordo con particolare emozione le sue rivisitazioni di alcune canzoni di Atahualpa Yupanqui.
Flavio Poltronieri 4/4/2016 - 18:56
L'homme dans la cité
[1958]
Parole e musica di Jacques Brel
Nell’album intitolato “Au printemps”
Testo trovato su Frmusique.ru, sito russo consacrato alla canzone francese
L’uomo che arrivando in città porta l’amore, la libertà e anche la collera del giusto non è solo il Cristo ma ogni cristo. E l’uno e gli altri rischiano – come milioni di cristi anche oggi – di non riuscire ad entrare a causa dei muri, delle barriere e delle frontiere erette dal giorno alla notte da coloro che si ritengono “cittadini”…
Parole e musica di Jacques Brel
Nell’album intitolato “Au printemps”
Testo trovato su Frmusique.ru, sito russo consacrato alla canzone francese
L’uomo che arrivando in città porta l’amore, la libertà e anche la collera del giusto non è solo il Cristo ma ogni cristo. E l’uno e gli altri rischiano – come milioni di cristi anche oggi – di non riuscire ad entrare a causa dei muri, delle barriere e delle frontiere erette dal giorno alla notte da coloro che si ritengono “cittadini”…
Pourvu que nous vienne un homme
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/4/2016 - 13:19
Aldonza
[1968]
Adattamento francese della commedia musicale americana “Man of La Mancha” (1965), con testi e musiche originali di Joe Darion e Mitch Leigh.
Ne “L'Homme de la Mancha” i testi sono di Brel e gli arrangiamenti musicali di François Rauber
L’interpretazione del brano è di Jacques Brel e Joan Diener (1930-2006), cantante ed attrice americana
Testo trovato su Frmusique.ru, sito russo consacrato alla canzone francese
Nel delirio cavalleresco di Don Quijote, la principessa Dulcinea del Toboso altri non è che la trasfigurazione della contadina Aldonza Lorenzo, “la mejor mano para salar puercos que otra mujer de toda la Mancha”…
Adattamento francese della commedia musicale americana “Man of La Mancha” (1965), con testi e musiche originali di Joe Darion e Mitch Leigh.
Ne “L'Homme de la Mancha” i testi sono di Brel e gli arrangiamenti musicali di François Rauber
L’interpretazione del brano è di Jacques Brel e Joan Diener (1930-2006), cantante ed attrice americana
Testo trovato su Frmusique.ru, sito russo consacrato alla canzone francese
Nel delirio cavalleresco di Don Quijote, la principessa Dulcinea del Toboso altri non è che la trasfigurazione della contadina Aldonza Lorenzo, “la mejor mano para salar puercos que otra mujer de toda la Mancha”…
Je suis née comme une chienne une nuit où il pleuvait
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/4/2016 - 09:01
Gli occhi di Geronimo
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Avevo 15 anni, in uno zaino pochi sogni
(continua)
(continua)
3/4/2016 - 23:19
Argo Secondari
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Dopo la prima guerra mondiale, mentre i soldatini sopravvissuti se ne tornavano malconci alle loro case, sottufficiali e ufficiali di corpi speciali del regio esercito, come i famigerati Arditi dei reparti d’assalto, fondarono l’Associazione Nazionale Arditi d'Italia che aveva come motto quello coniato dal futurista Marinetti “Arditi, non gendarmi!”. La maggioranza degli Arditi aderì al fascismo delle origini, ma a Roma gli Arditi del comandante Vincenzo Baldazzi e del tenente Argo Secondari, di pura fede anarchica, decisero di opporsi alla violenza delle camicie nere fondando nel 1921 gli “Arditi del Popolo”, organizzazione paramilitare con una forte presenza di anarchici e comunisti che si fuse con le formazioni di difesa... (continua)
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Dopo la prima guerra mondiale, mentre i soldatini sopravvissuti se ne tornavano malconci alle loro case, sottufficiali e ufficiali di corpi speciali del regio esercito, come i famigerati Arditi dei reparti d’assalto, fondarono l’Associazione Nazionale Arditi d'Italia che aveva come motto quello coniato dal futurista Marinetti “Arditi, non gendarmi!”. La maggioranza degli Arditi aderì al fascismo delle origini, ma a Roma gli Arditi del comandante Vincenzo Baldazzi e del tenente Argo Secondari, di pura fede anarchica, decisero di opporsi alla violenza delle camicie nere fondando nel 1921 gli “Arditi del Popolo”, organizzazione paramilitare con una forte presenza di anarchici e comunisti che si fuse con le formazioni di difesa... (continua)
Li ho visti arrivare mano nella mano
(continua)
(continua)
inviata da Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:15
Scarpe strette
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Claudio Giovagnoli: sax tenore
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Claudio Giovagnoli: sax tenore
C'è chi piange troppo per sperare
(continua)
(continua)
inviata da Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:09
Sacra corona unita
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Fa freddo, stanotte giù in città
(continua)
(continua)
inviata da Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:07
Una chitarra per la rivoluzione
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
C'hanno dato una chitarra per fare la rivoluzione
(continua)
(continua)
inviata da Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:03
Fuori dal ghetto
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce, chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce, chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Via da questa cultura drogata
(continua)
(continua)
inviata da Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:00
Successe domani
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Claudio Giovagnoli: sax tenore
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Claudio Giovagnoli: sax tenore
I morti gridarono, il cielo si oscurò
(continua)
(continua)
inviata da Luciana Monaci 3/4/2016 - 22:54
L'indiano
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Gianfilippo Boni: piano Wurlitzer.
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Gianfilippo Boni: piano Wurlitzer.
Quante lune hai visto passare
(continua)
(continua)
inviata da Luciana Monaci 3/4/2016 - 22:45
Alza le mani
[2016]
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Album : Il Ritorno Dell’Indiano
Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Con queste mani ho dipinto il dolore
(continua)
(continua)
inviata da Luciana Monaci 3/4/2016 - 22:30
Le talpe
[1969]
Non sono sicuro che le parole di questa canzone siano di Duilio Del Prete
L’album da cui è tratta s’intitola infatti “La bassa landa” (1970), dal brano d’apertura, trasposizione italiana de “Le plat pays” di Jacques Brel. Che non fosse anche questa in origine una canzone di Brel? O forse è concepita al modo di Brel...
Mi pare anche che negli arrangiamenti c’entri il grande Nicola Piovani...
Comunque, poche notizie in Rete su questo disco...
Non sono sicuro che le parole di questa canzone siano di Duilio Del Prete
L’album da cui è tratta s’intitola infatti “La bassa landa” (1970), dal brano d’apertura, trasposizione italiana de “Le plat pays” di Jacques Brel. Che non fosse anche questa in origine una canzone di Brel? O forse è concepita al modo di Brel...
Mi pare anche che negli arrangiamenti c’entri il grande Nicola Piovani...
Comunque, poche notizie in Rete su questo disco...
Stanno a spiare dietro le finestre a mezz'asta
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/4/2016 - 22:08
Vola pensiero mio
Canzone scritta dal padre di Gabriella, Vittorio Ferri, commerciante ambulante di dolci ed amante della canzone in dialetto romanesco.
Arrangiamento musicale di Flavio Bocci e Gianni Oddi.
Nell’album di Gabriella Ferri intitolato “Mazzabubù”, pubblicato nel 1975.
Arrangiamento musicale di Flavio Bocci e Gianni Oddi.
Nell’album di Gabriella Ferri intitolato “Mazzabubù”, pubblicato nel 1975.
Qua drentro a ‘ste mura
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/4/2016 - 18:13
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Guerra no
[1969]
Parole e musica di Giorgio Gaslini (1929-2014), grande compositore, direttore d’orchestra e pianista.
Interpretata dal gruppo beat de I Nuovi Angeli nell’album “Un quarto di vita” contenente brani tratti dall’omonimo spettacolo di teatro-canzone, interamente scritto da Gaslini e presentato per la prima volta il 22 gennaio di quell'anno al Teatro Regio di Parma.
Vi parteciparono, oltre a I Nuovi Angeli (che sul palco si presentavano come “La Tigri”), Edmonda Aldini, Duilio Del Prete, Daisy Lumini, Andro Cecovini (poi cantautore), Gabriella Ravazzi (già famosa soprano lirica) e il gruppo beat dei Funamboli. Non tutti gli artisti saranno poi presenti nell’album, per ragioni contrattuali.
Parole e musica di Giorgio Gaslini (1929-2014), grande compositore, direttore d’orchestra e pianista.
Interpretata dal gruppo beat de I Nuovi Angeli nell’album “Un quarto di vita” contenente brani tratti dall’omonimo spettacolo di teatro-canzone, interamente scritto da Gaslini e presentato per la prima volta il 22 gennaio di quell'anno al Teatro Regio di Parma.
Vi parteciparono, oltre a I Nuovi Angeli (che sul palco si presentavano come “La Tigri”), Edmonda Aldini, Duilio Del Prete, Daisy Lumini, Andro Cecovini (poi cantautore), Gabriella Ravazzi (già famosa soprano lirica) e il gruppo beat dei Funamboli. Non tutti gli artisti saranno poi presenti nell’album, per ragioni contrattuali.
Guerra, guerra risuonò
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/4/2016 - 17:29
Canción de los Izalcos
[1932]
Versi di Pedro Geoffroy Rivas (1908-1979), poeta salvadoregno, comunista (ma assai critico coi partiti comunisti latinoamericani dell’epoca), a lungo esule. Una delle poche voci che negli anni 30 e 40 si alzarono in difesa di contadini ed indigeni.
Nella sua raccolta intitolata “Para cantar mañana”, pubblicata nel 1935.
Izalco è una cittadina nella provincia di Sonsonate, nell’ovest di El Salvador. Si pensa che il suo nome derivi dall’idioma indigeno Náhuat-Pipil, dove “Itz” sta per ossidiana, “cal” per casa e “co” per luogo, ossia “Posto dalle case di ossidiana”, in relazione alla vicina presenza di un vulcano, anch’esso chiamato Izalco, attivo fino a non molto tempo fa, e quindi alla tipologia delle rocce presenti in quella zona...
Nel 1932 Izalco fu l’epicentro di una grande rivolta contadina e indigena contro i terratenientes, i latifondisti, sostenuti dal dittatore di turno,... (continua)
Versi di Pedro Geoffroy Rivas (1908-1979), poeta salvadoregno, comunista (ma assai critico coi partiti comunisti latinoamericani dell’epoca), a lungo esule. Una delle poche voci che negli anni 30 e 40 si alzarono in difesa di contadini ed indigeni.
Nella sua raccolta intitolata “Para cantar mañana”, pubblicata nel 1935.
Izalco è una cittadina nella provincia di Sonsonate, nell’ovest di El Salvador. Si pensa che il suo nome derivi dall’idioma indigeno Náhuat-Pipil, dove “Itz” sta per ossidiana, “cal” per casa e “co” per luogo, ossia “Posto dalle case di ossidiana”, in relazione alla vicina presenza di un vulcano, anch’esso chiamato Izalco, attivo fino a non molto tempo fa, e quindi alla tipologia delle rocce presenti in quella zona...
Nel 1932 Izalco fu l’epicentro di una grande rivolta contadina e indigena contro i terratenientes, i latifondisti, sostenuti dal dittatore di turno,... (continua)
Hombres de los izalcos
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/4/2016 - 23:18
Twa Recruitin' Sergeants
anonimo
La melodia è ovviamente un’allegra marcetta, perfetta per entusiasmare i malcapitati..
tratto da terreceltiche.altervista.org
tratto da terreceltiche.altervista.org
I
(continua)
(continua)
inviata da Cattia Salto 2/4/2016 - 17:26
O Gorizia, tu sei maledetta
anonimo
Suso
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito a questo progetto si sono telefonate e incontrate nei giorni che precedevano... (continua)
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito a questo progetto si sono telefonate e incontrate nei giorni che precedevano... (continua)
dq82 2/4/2016 - 10:36
Luglio, agosto, settembre (nero)
Patrizio Fariselli Project e Angela Baggi
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito a questo progetto si sono telefonate... (continua)
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito a questo progetto si sono telefonate... (continua)
dq82 2/4/2016 - 10:18
Girotondo
Yo Yo Mundi e Teresa De Sio
[1996]
"Fatto per un mondo migliore",
poi riedito nel
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito... (continua)
[1996]
"Fatto per un mondo migliore",
poi riedito nel
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito... (continua)
dq82 2/4/2016 - 10:11
Angelina
X Flavio Poltronieri: Con un po' di ritardo, se ritieni che ci siano canzoni contro la guerra inserisci pure
dq82 1/4/2016 - 18:56
I matti
Chanson italienne – I matti – Francesco De Gregori – 1987
Les fous, les fous ; que peut bien raconter une chanson sur les fous ?, dit Lucien l’âne en ridant le front.
Oh, plein de choses. Il y a d’ailleurs beaucoup de chansons à propos des fous et de la folie. Encore qu’il faille distinguer la folie individuelle, cette manière particulière d’être : parfois, maladie, parfois, meilleure santé mentale. Écoute bien ce qu’en disait Pascal, le philosophe auvergnat – je le cite de mémoire : « Quelle étrange folie que de n’être point fou ». La formulation n’est peut-être pas parfaite, mais c’est bien le sens. Il est de ces folies qui sont des maladies et qui engendrent de grandes souffrances et d’autres qui relèvent de la divergence de pensée d’avec l’ordre ambiant – et qui peuvent faire naître de plus grandes souffrances encore. Et puis, il est des folies collectives – ce sont les plus terribles... (continua)
Les fous, les fous ; que peut bien raconter une chanson sur les fous ?, dit Lucien l’âne en ridant le front.
Oh, plein de choses. Il y a d’ailleurs beaucoup de chansons à propos des fous et de la folie. Encore qu’il faille distinguer la folie individuelle, cette manière particulière d’être : parfois, maladie, parfois, meilleure santé mentale. Écoute bien ce qu’en disait Pascal, le philosophe auvergnat – je le cite de mémoire : « Quelle étrange folie que de n’être point fou ». La formulation n’est peut-être pas parfaite, mais c’est bien le sens. Il est de ces folies qui sont des maladies et qui engendrent de grandes souffrances et d’autres qui relèvent de la divergence de pensée d’avec l’ordre ambiant – et qui peuvent faire naître de plus grandes souffrances encore. Et puis, il est des folies collectives – ce sont les plus terribles... (continua)
LES FOUS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/4/2016 - 18:45
Uspavanka (Nini sine, spavaj sine)
In origine forma di canto proprio della popolazione musulmana di Bosnia, la sevdah o sevdalinka è diventata in un certo senso un genere nazionale, in quel processo culturale di ‘creazione’ identitaria che ha prodotto la frantumazione della Jugoslavia e ha portato, con le guerre balcaniche di fine Novecento, alla nascita dello stato della Bosnia-Erzegovina. Alla radice della parola c’è forse l’arabo ‘sawda’ (bile nera, responsabile dello spleen, secondo credenze antiche) o ancora il turco ‘sevda’ (che è l’amore passionale, ma anche quello venato di tristezza), termini che rimandano comunque a un mood malinconico. Le sevdalinka si presentano sotto forme diverse di canto e d’accompagnamento; l’uso della voce piena di melismi, il ritmo libero, il rubato, gli elementi microtonali sono il lascito del mondo orientale, mentre l’ambito strumentale, con la presenza di strumenti come fisarmonica, violino... (continua)
dq82 1/4/2016 - 18:23
Una storia sbagliata
ROMA: I "NEO"NAZISTI DI "MILITIA" DISTRUGGONO IL "GIARDINO LETTERARIO PIER PAOLO PASOLINI ALL'IDROSCALO DI OSTIA". LA STORIA CONTINUA A ESSERE MOLTO SBAGLIATA.
Repubblica Online, 1° aprile 2016.
E' stato rivendicato dal movimento di estrema destra Militia, già noto per una serie di azioni antisemite, il danneggiamento del monumento a Pierpaolo Pasolini all'Idroscalo di Ostia. Un gesto, dichiara un anonimo militante nella telefonata di rivendicazione giunta all'Adnkronos, contro non un poeta ma "un omosessuale e un pedofilo". L'"azione" - avvenuta a pochi giorni dall'uscita de "La Macchinazione", il fim di David Grieco che tenta di riaffermare "un'altra verità" sulla morte di Pasolini - è consistita nello spaccare le lastre di marmo dove sono incise le poesie di Pasolini e nel rompere il vetro dei cartelli con le indicazioni del percorso bibliografico. Sul posto è stato anche lasciato uno... (continua)
Repubblica Online, 1° aprile 2016.
E' stato rivendicato dal movimento di estrema destra Militia, già noto per una serie di azioni antisemite, il danneggiamento del monumento a Pierpaolo Pasolini all'Idroscalo di Ostia. Un gesto, dichiara un anonimo militante nella telefonata di rivendicazione giunta all'Adnkronos, contro non un poeta ma "un omosessuale e un pedofilo". L'"azione" - avvenuta a pochi giorni dall'uscita de "La Macchinazione", il fim di David Grieco che tenta di riaffermare "un'altra verità" sulla morte di Pasolini - è consistita nello spaccare le lastre di marmo dove sono incise le poesie di Pasolini e nel rompere il vetro dei cartelli con le indicazioni del percorso bibliografico. Sul posto è stato anche lasciato uno... (continua)
CCG/AWS Staff 1/4/2016 - 15:14
¿Qué nos pasó, paloma?
[1973]
Parole e musica di Víctor Heredia
Nell’album intitolato “Razones”
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone certamente dedicata a quanto stava accadendo in Cile…
Solo pochi anni dopo Víctor Heredia perse la sorella ed il cognato, desparecidos dai militari argentini… Si veda al proposito Carta a Maria Cristina.
Parole e musica di Víctor Heredia
Nell’album intitolato “Razones”
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone certamente dedicata a quanto stava accadendo in Cile…
Solo pochi anni dopo Víctor Heredia perse la sorella ed il cognato, desparecidos dai militari argentini… Si veda al proposito Carta a Maria Cristina.
¿Qué nos pasó, paloma?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/4/2016 - 14:31
¿Para quién canto yo entonces?
[1974]
Parole e musica di Charly García
Nell’album intitolato “Pequeñas anécdotas sobre las instituciones”
Era la fine del 1974 e già il vento maligno della repressione più feroce soffiava sull’Argentina intera… Juan Domingo Perón era morto a luglio, ne aveva preso il posto la moglie Isabel nella cui ombra operava López Rega, ministro del “bienestar social” e fondatore dell’Alianza Anticomunista Argentina. Militari, poliziotti e paramilitari integranti della Triple A ebbero il preciso compito di accelerare la campagna di terrore iniziata l’anno precedente con il massacro di Ezeiza, quando cecchini dell’ultradestra spararono sulla folla accorsa per acclamare il ritorno in patria di Perón dopo 18 anni d’esilio (13 morti e 350 feriti)…
Charly García fu costretto a preparare due versioni dell’album, la seconda con testi più edulcorati, semmai la censura avesse cassato gli originali… Non si... (continua)
Parole e musica di Charly García
Nell’album intitolato “Pequeñas anécdotas sobre las instituciones”
Era la fine del 1974 e già il vento maligno della repressione più feroce soffiava sull’Argentina intera… Juan Domingo Perón era morto a luglio, ne aveva preso il posto la moglie Isabel nella cui ombra operava López Rega, ministro del “bienestar social” e fondatore dell’Alianza Anticomunista Argentina. Militari, poliziotti e paramilitari integranti della Triple A ebbero il preciso compito di accelerare la campagna di terrore iniziata l’anno precedente con il massacro di Ezeiza, quando cecchini dell’ultradestra spararono sulla folla accorsa per acclamare il ritorno in patria di Perón dopo 18 anni d’esilio (13 morti e 350 feriti)…
Charly García fu costretto a preparare due versioni dell’album, la seconda con testi più edulcorati, semmai la censura avesse cassato gli originali… Non si... (continua)
¿Para quien canto yo entonces
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/4/2016 - 10:51
Fabricante de mentiras
[1975]
Parole e musica di Charly García
Un dei brani registrati durante i due concerti di commiato dei Sui Generis, tenutisi il 5 e 6 settembre al palazzetto dello sport Luna Park di Buenos Aires. In quell’occasione Charly García e Nito Mestre ne presentarono anche una versione medley con Las botas locas
Nel 1977 il tema fu ripreso dalla band di Nito Mestre nel disco “Nito Mestre y los Desconocidos de Siempre vol. I”
La collegiale innocente ed ingenua, ma anche stupida e complice, vittima del “fabbricante di menzogne” non è altri che l’Argentina… Una canzone che era un avvertimento profetico alla nazione…
Parole e musica di Charly García
Un dei brani registrati durante i due concerti di commiato dei Sui Generis, tenutisi il 5 e 6 settembre al palazzetto dello sport Luna Park di Buenos Aires. In quell’occasione Charly García e Nito Mestre ne presentarono anche una versione medley con Las botas locas
Nel 1977 il tema fu ripreso dalla band di Nito Mestre nel disco “Nito Mestre y los Desconocidos de Siempre vol. I”
La collegiale innocente ed ingenua, ma anche stupida e complice, vittima del “fabbricante di menzogne” non è altri che l’Argentina… Una canzone che era un avvertimento profetico alla nazione…
El era un fabricante de mentiras
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/4/2016 - 09:36
Aprendizaje
[1973]
Parole e musica di Charly García
Nell’album “Confesiones de invierno”, con Nito Mestre
Un testo dolente e pieno di consapevolezza di cosa significhi vivere in una società continuamente oppressa da regimi totalitari, qui quelli di Onganía e degli altri generali (prima Levingston e poi Lanusse), che Charly García e Nito Mestre avevano conosciuto fin dall’adolescenza… Ma i nostri non potevano nemmeno immaginare che erano ancora rose e fiori e cosa sarebbe successo di lì a pochi anni… Forse, sapendolo, non avrebbero chiuso questa canzone con una nota di speranza nel futuro: “Sarà nostro figlio a portare nuove risposte…”. O forse sì, comunque.
Parole e musica di Charly García
Nell’album “Confesiones de invierno”, con Nito Mestre
Un testo dolente e pieno di consapevolezza di cosa significhi vivere in una società continuamente oppressa da regimi totalitari, qui quelli di Onganía e degli altri generali (prima Levingston e poi Lanusse), che Charly García e Nito Mestre avevano conosciuto fin dall’adolescenza… Ma i nostri non potevano nemmeno immaginare che erano ancora rose e fiori e cosa sarebbe successo di lì a pochi anni… Forse, sapendolo, non avrebbero chiuso questa canzone con una nota di speranza nel futuro: “Sarà nostro figlio a portare nuove risposte…”. O forse sì, comunque.
Aprendí a ser formal y cortés
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/4/2016 - 09:05
Let's Hear It for the Politicians
Let’s hear it (for the politicians)
Tony Smith 2015
Tony Smith 2015
When relations with our neighbours are really tense
(continua)
(continua)
inviata da Tony Smith 31/3/2016 - 23:16
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Ballata triste
(2015)
Dal disco "L’amore devi seguirlo" (2016)
“Ballata triste” racconta una storia di ordinaria violenza domestica.
“Mi sono sorpresa anch’io a trattare un tema come il femminicidio. Non ci sarei mai riuscita se mi fossi messa lì a scriverne a tavolino. Questo disco racconta la nostra vita in mezzo a una vita che non è vita, dice dell’ingiustizia infinita che dilaga. È un grido di protesta”.
Intervista a Nada
Dal disco "L’amore devi seguirlo" (2016)
“Ballata triste” racconta una storia di ordinaria violenza domestica.
“Mi sono sorpresa anch’io a trattare un tema come il femminicidio. Non ci sarei mai riuscita se mi fossi messa lì a scriverne a tavolino. Questo disco racconta la nostra vita in mezzo a una vita che non è vita, dice dell’ingiustizia infinita che dilaga. È un grido di protesta”.
Intervista a Nada
Era una giornata
(continua)
(continua)
31/3/2016 - 22:33
No bombardeen Buenos Aires
Film del concerto del 26 dicembre del 1982 allo stadio Ferrocarril Oeste.
Bernart Bartleby 31/3/2016 - 14:44
10. Amazing Grace
AMAZING GRACE en breton (Mond davédoh), par Louis MELENNEC de BEYRE
Mond davedoc'h, Aotrou Doue
(continua)
(continua)
inviata da Yves 31/3/2016 - 04:01
Leur bon Dieu
Con una interpolazione alla chiosa assolutamente inventata, ma, dé, ...è stato difficile resistere. E così, a naso, credo che il compagno Eugéne non avrebbe avuto da ridire.
Anzi.
Anzi.
IL VOSTRO BUON DIO
(continua)
(continua)
inviata da Parvus 30/3/2016 - 23:46
Sottosopra
Chanson italienne – Sottosopra – Gianmaria Testa – 2011
Tu vois, Lucien l’âne mon ami, même si comme moi, on déteste travailler dans l’instant, dans la coulée de l’actualité, on peut parfois faire l’exception. C’est le cas, ce soir, pour Gianmaria Testa, que j’avais traduit plusieurs fois pour les Chansons contre la Guerre. Je l’avais même suivi – de loin – lors d’une tournée au Québec où il s’essayait à chanter Ferré. Et donc, je me suis dit qu’aujourd’hui, je lui consacrerai une version française d’une de ses chansons. Hommage du vice à la vertu !
En effet. Qui es-tu toi pour décider de pareil hommage ?, dit Lucien l’âne en souriant.
Oh, comme tu le sais, je ne suis rien et comme toi, je m’en vais dans le sous-bois d’un petit pas. Mais, si tu veux bien, je reviens à Gianmaria Testa et à sa chanson Sottosopra qui me semble incarner sa situation présente. Car, tu le verras en lisant,... (continua)
Tu vois, Lucien l’âne mon ami, même si comme moi, on déteste travailler dans l’instant, dans la coulée de l’actualité, on peut parfois faire l’exception. C’est le cas, ce soir, pour Gianmaria Testa, que j’avais traduit plusieurs fois pour les Chansons contre la Guerre. Je l’avais même suivi – de loin – lors d’une tournée au Québec où il s’essayait à chanter Ferré. Et donc, je me suis dit qu’aujourd’hui, je lui consacrerai une version française d’une de ses chansons. Hommage du vice à la vertu !
En effet. Qui es-tu toi pour décider de pareil hommage ?, dit Lucien l’âne en souriant.
Oh, comme tu le sais, je ne suis rien et comme toi, je m’en vais dans le sous-bois d’un petit pas. Mais, si tu veux bien, je reviens à Gianmaria Testa et à sa chanson Sottosopra qui me semble incarner sa situation présente. Car, tu le verras en lisant,... (continua)
SENS DESSOUS – DESSUS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/3/2016 - 22:13
20.000 Leghe (in fondo al mare)
Morto Gianmaria Testa
Gianmaria se n'è andato senza fare rumore.
Restano le sue canzoni, le sue parole.
Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico.
dal sito ufficiale
Gianmaria se n'è andato senza fare rumore.
Restano le sue canzoni, le sue parole.
Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico.
dal sito ufficiale
daniela -k.d.- 30/3/2016 - 19:51
Sera di Pasqua
L'anno scorso, sul forum dei dipendenti di un Ente pubblico piemontese:
"L'ultima Pascua
La Pascua è un evento iniziato in Egitto, con la liberazione del popolo israelita dalla schiavitu. Caratterizzato dal sacrificio dell'agnello e l'aspersione del sangue negli stipiti delle porte delle case, se ne doveva mangiare la carne arrostita accompagnata da pane inzimo ( non lievitato )ed erbe amare.Dio comandò di celebrare la Pascua ogni anno nella medesima data e secondo precise istruzioni a memoria dell'intervento divino per la libertà ottenuta. Gesù partecipava con i suoi genitori di anno in anno a questa riccorenza recandosi a Gerusalemme per le celebrazioni.
L'ultima volta che Gesù celebrò la Pascua, fù con i suoi Apostoli, ed in quella occasione, istituì un nuovo evento che diede fine alla Pascua. Un nuovo patto; Prese il pane..e allo stesso modo prese il vino...e disse: Fate questo in... (continua)
"L'ultima Pascua
La Pascua è un evento iniziato in Egitto, con la liberazione del popolo israelita dalla schiavitu. Caratterizzato dal sacrificio dell'agnello e l'aspersione del sangue negli stipiti delle porte delle case, se ne doveva mangiare la carne arrostita accompagnata da pane inzimo ( non lievitato )ed erbe amare.Dio comandò di celebrare la Pascua ogni anno nella medesima data e secondo precise istruzioni a memoria dell'intervento divino per la libertà ottenuta. Gesù partecipava con i suoi genitori di anno in anno a questa riccorenza recandosi a Gerusalemme per le celebrazioni.
L'ultima volta che Gesù celebrò la Pascua, fù con i suoi Apostoli, ed in quella occasione, istituì un nuovo evento che diede fine alla Pascua. Un nuovo patto; Prese il pane..e allo stesso modo prese il vino...e disse: Fate questo in... (continua)
B.B. 30/3/2016 - 17:01
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