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Prima del 2016-4-28

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Quando il fratello mio, partigiano

anonimo
Quando il fratello mio, partigiano
[1944-45]
Testo trovato nel “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015.

La canzone venne intesa dal padre “canterino”, lui bambino, da Umberto Incerti Ugolotti, nativo di Pantano di Carpineti (RE), classe 1946. La registrazione data all’11 aprile 2015 ed è stata colta a lato dello stage formativo canoro promosso presso il Teatro Artigiano di Massenzatico (Reggio Emilia, la prima Casa del Popolo in Italia) dal Coro Selvatico di via Bligny assieme alle Cence Allegre. Il riferimento alle “montagne modenesi”, nel testo, può intendersi come un richiamo all’esperienza della Repubblica di Montefiorino (tra Modena e Reggio, territorio liberato che resistette dal 17 giugno al 1º agosto 1944, ndr), ove nell’estate 1944 confluirono in migliaia, in grande parte completamente disarmati. Il titolo della canzone, non avendola al momento reperita in alcun canzoniere partigiano, è tratto dalla strofa di apertura
(Nota da “La Piva del Carner” citata)
Quando il fratello mio, partigiano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2016 - 21:28
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La canzone dei Garibaldini Reggiani

La canzone dei Garibaldini Reggiani
[1944]
Parole di Didimo Ferrari (1912-1959), antifascista, dirigente comunista, partigiano.
Su di una melodia popolare sovietica.
Testo trovato nel “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015.

... e così provo a restituire dignità al Partigiano Reggiano vituperato da Zucchero nella sua - a mio avviso - orrenda canzone...

Durante il regime fascista Didimo Ferrari si fece 10 anni tra galera e confino, poi nel 1944 entrò nella Resistenza col nome di battaglia di “Eros”e fu nominato commissario di guerra delle formazioni partigiane reggiane. Nel dopoguerra divenne presidente dell’ANPI di Reggio Emilia e nel 1950 fu accusato dell’omicidio, avvenuto subito dopo la Liberazione, dell’ingegnere Arnaldo Vischi, già direttore delle Officine Meccaniche Reggiane. Didimo Ferrari trascorse 5 anni in latitanza, fino all’aministia. Morì prematuramente... (continua)
Ben per vent’anni il fascismo ha sfruttato
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2016 - 21:03
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El enemigo brutal

El enemigo brutal
[1891]
Versi di José Julián Martí Pérez (1853-1895), poeta, scrittore, giornalista, fondatore del Partido Revolucionario Cubano e protagonista della guerra d’indipendenza contro gli spagnoli, nel corso della quale venne ucciso.
Nella raccolta del 1891 intitolata “Versos sencillos”, quella che si apre con i versi che alcuni decenni dopo divennero la base della famosissima e bellissima Guantanamera
Musica di Pablo Milanés, nel suo album “Versos de José Martí” del 1974.
El enemigo brutal
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2016 - 18:03
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Banquete de tiranos

Banquete de tiranos
Versi di José Julián Martí Pérez (1853-1895), poeta, scrittore, giornalista, fondatore del Partido Revolucionario Cubano e protagonista della guerra d’indipendenza contro gli spagnoli, nel corso della quale venne ucciso.
Nella raccolta di poesie scritte tra il 1878 ed il 1882, intitolata “Versos libres”.
Musica di Pablo Milanés, nel suo album “Versos de José Martí” del 1974.
Hay una raza vil de hombres tenaces
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2016 - 17:53

El rayo surca, sangriento

El rayo surca, sangriento
[1891]
Versi di José Julián Martí Pérez (1853-1895), poeta, scrittore, giornalista, fondatore del Partido Revolucionario Cubano e protagonista della guerra d’indipendenza contro gli spagnoli, nel corso della quale venne ucciso.
Nella raccolta del 1891 intitolata “Versos sencillos”, quella che si apre con i versi che alcuni decenni dopo divennero la base della famosissima e bellissima Guantanamera
Musica di Pablo Milanés, una canzone che doveva essere inclusa nel suo album “Versos de José Martí” del 1974 ma che venne pubblicata solo come singolo.
El rayo surca, sangriento,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2016 - 17:42
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Times a-Getting Hard

Times a-Getting Hard
[1955]
Scritta da Lee Hays (1914-1981) a partire da una canzone popolare americana il cui ritornello (“Take my true love by the hand
...”) è riportato da Carl Sandburg nella sua raccolta “The American Songbag”, pubblicata nel 1927.
In vari dischi di Pete Seeger, a cominciare da “Pete Seeger at the Village Gate with Memphis Slim and Willie Dixon” pubblicato dalla Folkways Records nel 1959.
In seguito molte versioni del brano furono offerte da altri artisti, come Lonnie Donegan e The Limeliters.
Times are getting hard, boys
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2016 - 16:24

U’ suldat’

anonimo
U’ suldat’
Testo tratto da “Calitri. Canti popolari” (1983), a cura di A. Raffaele Salvante, un’opera piuttosto corposa, con tanto di traduzioni in italiano e completa di note interpretative, basata in gran parte sulle precedenti ricerche del Prof. Vito Acocella (1883-1968), sacerdote, insegnante e storico, studioso delle tradizioni popolari irpine.

“Molti di questi canti, almeno i più antichi, sono nati da una cultura di sudditanza, di soprusi, in un quadro di rapporti sociali feudali o semifeudali, di una popolazione irretita dal timore reverenziale verso la classe dominante, prostrata dalla prepotenza signorile, avvilita dalla povertà, dal dolore, dalla sofferenza, e schiacciata da ogni sorta di balzelli.” (A. Raffaele Salvante nell’introduzione alla raccolta da lui curata)

Si tratta qui di un coacervo di strofe contro la coscrizione militare e la naja, tutte infiorettate da maledizioni dirette... (continua)
N’ pozza maj fa juorn’
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2016 - 14:12

Eia f’rnuta la schiavitù

anonimo
Eia f’rnuta la schiavitù
Testo tratto da “Calitri. Canti popolari” (1983), a cura di A. Raffaele Salvante, un’opera piuttosto corposa, con tanto di traduzioni in italiano e completa di note interpretative, basata in gran parte sulle precedenti ricerche del Prof. Vito Acocella (1883-1968), sacerdote, insegnante e storico, studioso delle tradizioni popolari irpine.

“Molti di questi canti, almeno i più antichi, sono nati da una cultura di sudditanza, di soprusi, in un quadro di rapporti sociali feudali o semifeudali, di una popolazione irretita dal timore reverenziale verso la classe dominante, prostrata dalla prepotenza signorile, avvilita dalla povertà, dal dolore, dalla sofferenza, e schiacciata da ogni sorta di balzelli.” (A. Raffaele Salvante nell’introduzione alla raccolta da lui curata)

Si tratta qui di un coacervo di strofe di protesta risalenti ad epoche diverse, come dimostrano i riferimenti a Zampaglione,... (continua)
E forza uagliù,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2016 - 12:28
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Εργατική συμφωνία

Εργατική συμφωνία
Ergatikí symfonía
[1976]
Στίχοι: Γιώργος Σκούρτης
(με αφορμή το θεατρικό έργο "H απεργία")
Μουσική: Δήμος Μούτσης
Ερμηνεία: 'Αλκηστις Πρωτοψάλτη, Χαράλαμπος Γαργανουράκης, Δήμος Μούτσης, Χορωδία
Columbia 70804

Testi: Giorgos Skourtis
(per l'opera teatrale "Η απεργία" [Lo sciopero]
Musica: Dimos Moutsis
Interpreti: Alkistis Protopsalti, Haralambos Garganourakis, Dimos Moutsis, Coro
Columbia 70804


Η ΕΡΓΑΤΙΚΗ ΣΥΜΦΩΝΙΑ ΤΟΥ ΔΗΜΟΥ ΜΟΥΤΣΗ

Τα πρώτα χρόνια της μεταπολίτευσης βρίσκουν τον Δήμο Μούτση να προσπαθεί να διαφοροποιήσει το συνθετικό του προφίλ που είχε διαμορφωθεί και καθιερωθεί από το δεύτερο μισό της δεκαετίας του ’60 κι ως τις αρχές εκείνης του ’70. Έτσι, από τα «ελαφρολαϊκά» και «κανταδόρικα» τραγούδια των προηγούμενων ετών, περνάει σε νέες αναζητήσεις κι επιχειρεί μια «ηλεκτρονική» προσέγγιση των μουσικών του πονημάτων. Έτσι, αυτό που εν σπέρματι διακρίνουμε στον «Άγιο... (continua)

(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 26/4/2016 - 23:45
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Como los peces

Como los peces
(1995)

La fine dell'Unione Sovietica rappresentò per Cuba una vera propria catastrofe. L'economia dell'isola, limitata dall'embargo imposto dagli Stati Uniti, dipendeva quasi esclusivamente dall'esportazione dello zucchero nel paese alleato comunista. Se negli anni '80 la Rivoluzione era riuscita a garantire un livello di relativo benessere al popolo cubano (ancora oggi ho sentito parlare degli anni '80 come di un "paradiso terrestre" in cui non mancava niente e la gente era più solidale e unita) gli anni '90 sprofondarono la popolazione dell'isola in un inferno. Il governo socialista, trovatosi completamente isolato internazionalmente e impreparato a gestire un'economia completamente paralizzata (zero esportazioni e zero importazioni), inaugurò una nuova politica chiamata eufemisticamente "periodo especial", segnato dallo slogan "Cuba contra todos". Come in guerra.

Il prezzo della monocultura,... (continua)
Las iglesias hablan de la salvación
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 26/4/2016 - 22:32
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Mediterraneo coast to coast

Mediterraneo coast to coast
[2016]

Album : Il lato ruvido
Fratello, giù il coltello!
(continua)
inviata da Dq82 26/4/2016 - 11:51
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Παναγιά μου, παναγιά μου

Παναγιά μου, παναγιά μου
Panagiá mou, panagiá mou
[1976]
Στίχοι: Μιχάλης Φωτιάδης
Μουσική: Μαρίζα Κωχ
Testo: Mihalis Fotiadis
Musica: Mariza Koch

Παναγιά μου, παναγιά μου (“Madonna mia, Madonna mia”) è la canzone che rappresentò la Grecia all'Eurofestival della Canzone del 1976, che si svolse all'Aia nei Paesi Bassi. La canzone era stata composta personalmente da Mariza Koch su versi di Mihalis Fotiadis; l'orchestra era diretta da Mihalis Rozakis. Fu la seconda canzone greca ad essere presentata all'Eurofestival, istituito nel 1974; la Grecia non aveva preso parte alla seconda edizione, quella del 1975, come protesta per la presenza della Turchia e per l'invasione turca di Cipro del luglio 1974 in seguito al tentativo di annessione dell'isola alla Grecia risoltosi in un disastro e nell'occupazione (tuttora perdurante) della parte settentrionale di Cipro (la “Repubblica Turca di Cipro del Nord” riconosciuta... (continua)
Κάμπος γεμάτος πορτοκάλια, όι όι, μάνα μου!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 26/4/2016 - 10:41
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Indian Man

Indian Man
Indian man
(continua)
26/4/2016 - 03:24
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Gde si

Gde si
[1993]
Scritta da Momčilo “Bajaga” Bajagić
Written by Momčilo “Bajaga” Bajagić
Album: Muzika na struju

L'anno di pubblicazione dell'album Muzika na struju (“Musica elettrica”) del gruppo Bajaga i Instruktori (formato da Momčilo “Bajaga” Bajagić, già membro dei famosissimi Riblja Čorba) è il 1993; e quando si dice “1993” in Serbia e in tutta la ex Jugoslavia, si può bene immaginare quale possa essere stato il leitmotiv dell'album. Contiene infatti almeno tre canzoni chiaramente contro la guerra, Golubica, Ovo je Balkan e questa Gde si. Ma dove sarà "Dio"? Dall'altra parte del fiume, ovvero "a centinaia di chilometri lontano", Dio se n'è andato. Paure, terrori, grida nella notte. Persone, luoghi e cose amate che bruciano, sempre nella notte; la notte dei giorni bui uno dietro l'altro, senza interruzione. Niente e nessuno sarà più lo stesso, soprattutto dentro in testa; una precisa sensazione... (continua)
Stotine kilometara daleko od mene
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/4/2016 - 21:47
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Ovo je Balkan

Ovo je Balkan
[1993]
Scritta da Momčilo “Bajaga” Bajagić
Written by Momčilo “Bajaga” Bajagić
Album: Muzika na struju

L'anno di pubblicazione dell'album Muzika na struju (“Musica elettrica”) del gruppo Bajaga i Instruktori (formato da Momčilo “Bajaga” Bajagić, già membro dei famosissimi Riblja Čorba) è il 1993; e quando si dice “1993” in Serbia e in tutta la ex Jugoslavia, si può bene immaginare quale possa essere stato il leitmotiv dell'album. Contiene infatti almeno tre canzoni chiaramente contro la guerra, Golubica, Gde si e questa Ovo je Balkan che, in pochi versi, tenta di dire che cosa sono i Balcani (che in serbo è un “Balcano” solo, dato che il nome è al singolare). Una “terra di sogno” o “di sonno”, sfruttando il doppio senso del termine serbo san. Terra meravigliosa e incomprensibile al mondo intero, dove ogni cinquant'anni scoppia la guerra. Terra dove ognuno può essere nemico e fratello; e, aggiungiamo noialtri, non di rado nemico e fratello al tempo stesso. Terra dove il bene e il male sembrano inestricabili. [RV]
Ovo je ovde Balkan,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/4/2016 - 20:30
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Fayette County

Fayette County
[1960-61]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham, cantautrice e fondatrice nel 1962 - insieme al marito Gordon Friesen - del Broadside Magazine.
Interpretata da Pete Seeger in molti suoi dischi, a partire da “Gazette, Vol. 2” del 1961
L’autrice ne incise una sua versione nel disco “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown” pubblicato nel 1976 dalla Folkways Records.



“Fayette County in Tennessee in the winter of 1960-61 was where the Black people made their first modern militant stand for the right to register and vote. It was the beginning of a long and bitter struggle which now finds millions of Blacks enrolled and voting in the once all-white Southern polls.” (dalle note presenti in “Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”)

Fayette County fu soprannominata “Tent City” perchè quando i neri, molti dei quali sharecroppers (braccianti), cominciarono a lottare per ottenere il diritto di voto,... (continua)
In the County called Fayette in the State of Tennessee
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/4/2016 - 18:23
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Italiella

Italiella
ITALIELLA
(continua)
inviata da Saponara Leonardo 18/4/2016 - 22:25
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Weapons of War

Weapons of War
To Whom it may concern,

Thanks for posting my song Weapons of War and supporting peace!

If you can put this purchase info on the webpage with my song 'Weapons of War " it will help me to support my cause for peace, love and music.

My song Weapons of War is on my Mountain CD, you can purchase and hear the Mountain Cd at:

http://tonynatale.bandcamp.com/album/m... or at www.tonynatale.com

Soon I will have a new Cd to be released, to be announced!

Peace, Tony Natale
Tony Natale 18/4/2016 - 13:46
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A greva di i pialinchi

A greva di i pialinchi
Buon giorno signor Venturi, sono a commentare il suo blog per chiederle se fosse possibile avere il suo contatto per avere informazioni in merito al dialetto Bonifacino e le sue origini per un approfondimento di studi linguistici
Sono ad estendere la richiesta anche al sig. Canonici qualora dovesse leggere il commento.
Con infinita gratitudine per lo sforzo che fate per mantenere viva questa lingua!
(simona)

Carissima Simona, per quel che mi riguarda può contattarmi presso la mia casella di posta (k.riccardo@gmail.com) o a quella del sito (info@antiwarsongs.org). Un saluto e un ringraziamento per le sue belle parole! [RV]
18/4/2016 - 09:56
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Zombie di tutto il mondo unitevi

Zombie di tutto il mondo unitevi
Chanson italienne – Zombie di tutto il mondo unitevi – Gianfranco Manfredi – 1977
Avec Ricky Gianco



Dialogue maïeutique

Ah, Lucien l’âne mon ami, je viens e faire une version française d’une canzone qui porte le titre étourdissant : « ZOMBIES DE TOUS LES PAYS, UNISSEZ-VOUS ! », qui sans aucun doute va t’étonner ou t’enthousiasmer, je ne sais. Moi, à le lire, j’exultais autant que lorsque j’avais trouvé « Fanatiques de tous les pays, calmez-vous ! ». C’est une chanson étrange et plus étrange encore est l’histoire qu’elle raconte et la façon dont elle la raconte.

Il me semble, dit Lucien l’âne un peu pantois. Rien qu’à son titre, elle me paraît véritablement intrigante. C’est un titre qui entremêle deux mondes qui ordinairement ne se rencontrent pas : celui des zombies qui relève du fantastique et celui des prolétaires qui relève plus du politique.

Mais comme tu t’en apercevras, Lucien... (continua)
ZOMBIES DE TOUS LES PAYS, UNISSEZ-VOUS !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/4/2016 - 23:42
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قتلوا جميع الناس

HANNO UCCISO TUTTI (A VITTORIO ARRIGONI)
(continua)
inviata da adriana 16/4/2016 - 08:58
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
LETTONE / LATVIAN / LATVIEN

Traduzione in lingua lettone da questa pagina Life Schools
A translation into the Latvian language reproduced from this Life Schools page
Traduction en latvien tirée de cette page Life Schools
KUR IR ZIEDI, DOD MAN ATBILDI
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/4/2016 - 03:54
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Where Have all the Flowers Gone

INDONESIANO / INDONESIAN / INDONÉSIEN

Traduzione indonesiana da questa pagina Life Schools.
A translation into the Indonesian language reproduced from this Life Schools page
Traduction en indonésien tirée de cette page
MANA BUNGA, MEMBERIKAN JAWABAN
(continua)
inviata da Gaspard de la Nuit 15/4/2016 - 03:42
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Where Have all the Flowers Gone

GEORGIANO (SAKARTVELO) / GEORGIAN (SAKARTVELO) / GÉORGIEN (SAKARTVELO)

Traduzione in lingua georgiana da questa pagine Life Schools
A translation into the Georgian language reproduced from this Life Schools page
Traduction en langue géorgienne tirée de cette page Life Schools
სად არიან ყვავილები, მომეცი პასუხი
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/4/2016 - 03:26
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Where Have all the Flowers Gone

COREANO / KOREAN / KORÉEN

Traduzione coreana da questa pagina
A Korean translation from this page
Traduction koréenne tirée de cette page
꽃은 다 어디로 사라졌나요
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/4/2016 - 03:16
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Krieg dem Kriege

Krieg dem Kriege
Chanson allemande – Krieg dem Kriege – Texte de Theobald Tiger, alias Kurt Tucholsky – 13-06-1919



Le plus fameux poème contre la guerre de Kurt Tucholsky, qui volontairement (et pas par hasard, les deux se connaissaient et militèrent ensemble dans les rangs de l’anarchisme allemand), porte le même titre que la collection photographique de Ernst Friedrich contre les horreurs de la guerre.

« Guerre à la Guerre ! » est un titre des plus nets, des plus explicites qui soit, un cri que Theobald Tiger, alias Kurt Tucholsky lance en 1919. On l’a entendu depuis à de multiples occasions et il servira encore à l’édification des enfants et des jeunes de tous les pays.

Et ce serait une bonne chose, dit Lucien l’âne sentencieusement. Ç calmerait peut-être les ardeurs de certains ou mieux encore, les conduirait à penser le monde en des termes moins bellicistes.

Oui, un cri si généreux parle au cœur... (continua)
GUERRE À LA GUERRE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/4/2016 - 22:14
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
UCRAINO / UKRAINIAN / UKRAÏNE
Oles Ilčenko / Marija Burmaka
Олес Ильченко / Марія Бурмака





La versione ucraina di Oles Ilčenko interpretata da Marija Burmaka. Nel video è evidentemente interpretata da una ragazza durante una qualche festa o esibizione scolastica: è l'unico video presente in rete della canzone nella sua versione ucraina.

Oles Ilchenko's Ukrainian version, recorded by Maria Burmaka. The video clearly shows a girl singing the song on a party or some school show: it is the only video of the Ukrainian version to be found in the Web. [CCG/AWS Staff]
ДЕ ВСІ КВІТИ, РОЗКАЖИ
(continua)
inviata da Gaspard de la Nuit 14/4/2016 - 05:04
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Where Have all the Flowers Gone

SLOVENO / SLOVENE / SLOVÈNE
Tomaž Domicelj




La versione slovena di Tomaž Domicelj (2011)
A version into the Slovene language by Tomaž Domicelj (2011)
Version slovène de Tomaž Domicelj (2011)

Tomaž Domicelj è un cantautore, chitarrista e slavista sloveno nato l'11 marzo 1948 a Lubiana. Ha studiato dapprima violino e armonica a bocca, passando poi alla chitarra; assieme a Jernej Jung e Janez Bončin-Benč ha fondato il gruppo degli Helioni. E' laureato in lingua e letteratura inglese; tra le altre cose ha tradotto in sloveno l'autobiografia di Woody Guthrie, Bound for Glory. La sua traduzione di Where Have all the Flowers gone è del 2011.

Tomaž Domicelj, born in Ljubljana on March 11, 1948, is a Slovenian folksinger, guitarist ans Slavist. He first studied violin and harmonica, turning later to guitar; he founded together with Jernej Jung and Janez Bončin-Benč the band Helioni. Tomaž is... (continua)
KAM SO ŠLE VSE ROŽICE?
(continua)
inviata da Gaspard de la Nuit 14/4/2016 - 04:24
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Totentanz 1916

Totentanz 1916
Chanson allemande – Totentanz 1916 – Hugo Ball



Comme certainement tu le sais, Lucien l’âne mon ami, les danses macabres, qui sont les danses des morts, traversent l’histoire d’aussi longtemps qu’on s’en souvienne. Et peut-être même en as-tu déjà vues ?

J’en ai vu énormément en peinture et en gravure ; il y a même peut-être des sculptures, mais je n’en ai pas rencontrées. Si j’ai bien compris leur usage, elles servaient souvent à conjurer les destins effroyables et infernaux ou à les représenter pour impressionner les vivants.Mais n'avais-tu pas déjà établi une version française d'une Totentanz ?

C’est bien cela. Il s'agissait de la Danse Macabre en Flandre Flandrischer Totentanz, postérieure d'un an à celle-ci. J’ajouterais cependant que les danses macabres ont quelquefois pris la forme de chanson. Et c’est le cas de celle qui nous échoit d’aujourd’hui. La particularité, c’est qu’il... (continua)
DANSE MACABRE 1916
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/4/2016 - 23:13
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Campagna

Campagna
adamodonati@gmail.com grazie per la canzone...suono la chitarra e vorrei chiedervi se potete scrivere anche gli accordi....vi ringrazio con affetto.
13/4/2016 - 18:56
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Wounded Knee

Wounded Knee
WOUNDED KNEE (GINOCCHIO FERITO)
(continua)
inviata da Lela Mee 13/4/2016 - 18:49
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You'll Be a Man

You'll Be a Man
SARAI UN UOMO
(continua)
inviata da Lela Mee 13/4/2016 - 17:55
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Il testamento di Tito

Il testamento di Tito
Sentita solo oggi la versione dei Modena City Ramblers.
Mi dispiace ma non ci siamo.
Sette minuti di compitino ad uso del signor Belotti, con sezione ritmica eroica e perepepè fuori posto.
Faber si sarà rivoltato nella tomba.
Io non sto con Oriana 13/4/2016 - 17:00
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Тaмо дaлеко / Tamo daleko

Тaмо дaлеко / Tamo daleko
Ecco la canzone di Goran Bregović, cantata da Grigoris Dalaras, sulla melodia di Tamo Daleko (le parole invece sono di Haris Katsimihas). Il titolo è Ένα τραγούδι για την Ελένη F.
Invio il rimando al sito stixoi.info, su cui ho trovato testo e traduzione inglese.

EΝΑ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΓΙΑ ΤΗΝ ΕΛΕΝΗ F.
(continua)
inviata da Giulia Taccagni 13/4/2016 - 16:50
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Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]

Max Ar Fur
Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]
Gweltaz Ar Fur interpreta la canzone al Cornouaille Festival Quimper (2010)
Gweltaz Ar Fur performing the Song at Cornouaille Festival Quimper (2010)


Richard Gwenndour 13/4/2016 - 16:41
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Mi' padre [Mio padre è morto a 18 anni partigiano]

Mi' padre [Mio padre è morto a 18 anni partigiano]
sapete se esiste una versione in inglese o in tedesco di questo testo?
grazie
louisa e 13/4/2016 - 16:06
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
SPAGNOLO / SPANISH / ESPAGNOL [1]
Rolando Alarcón




La versione in castigliano di Rolando Alarcón, il grande cantautore cileno “vittima preliminare” del regime fascista, risale al 1969 e fu pubblicata nell'album El mundo folklórico de Rolando Alarcón.

The Spanish version by Rolando Alarcón, the great Chilean folksinger who was a “preliminary victim” of the fascist regime, is dated 1969 and was released in the album El mundo folklórico de Rolando Alarcón. [RV]
¿DÓNDE ESTÁN LAS FLORES?
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/4/2016 - 14:51
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RUSSO / RUSSIAN / RUSSE [2]
Žanna Bičevskaja
Жанна Бичевская




La traduzione di Žanna Bičevskaja risale al 1976 ed è probabilmente la prima che sia stata fatta della canzone in lingua russa. Žanna Bičevskaja la preparò per il film-concerto Найди свою песню (“Trova la tua canzone”) del 1976. Žanna Bičevskaja, nata a Mosca il 17 giugno 1944, è una importante cantante russa; da molti è considerata una “discendente” artistica di Bulat Okudžava. Il testo è accompagnato da una trascrizione.

The translation by Žanna Bičevskaja is dated 1976 and is probably the very first translation ever made into the Russian language. Žanna Bičevskaja composed it for the 1976 concert movie Найди свою песню (“Find your Song”). Žanna Bičevskaja, born in Moscow on June 17, 1944, is a prominent Russian singer; she is considered to have been deeply influenced by Bulat Okudžava. The lyrics are followed by a transcription. [RV]
ТЫ СКАЖИ МНЕ, ГДЕ ЦВЕТЫ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/4/2016 - 12:33
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Finestre di dolore

Finestre di dolore
Tre strofe, tre ambienti diversi: nella prima, gli apostoli (il lui con la mano alla bottiglia che fa discorsi da pazzo è il Cristo), nella seconda Anna Frank, e nella terza infine dei soldati della prima guerra mondiale.
Vito Vita 13/4/2016 - 03:39
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Spiro Agnew

Spiro Agnew
Ho questa canzone, ascoltandola il verso non è ''Pietro Germi, i calabresi, Mauro Ferri e Cianciminoìì, ma ''Pietro Germi, Calabresi, Mauro Ferri e Ciancimino'', citando ovviamente il commissario.
Vito Vita 13/4/2016 - 03:34
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Citazione da George L. Jackson

Citazione da George L. Jackson
Bob Dylan scrisse una canzone per George Jackson, pubblicata anche su 45 giri (in due versioni, in un lato elettrica e nell'altro acustica, solo voce e chitarra).
Vito Vita 13/4/2016 - 03:12
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Delenda Carthago

Delenda Carthago
La segunda parte, é Haendel e non la elegia di Properzio
(Alberto Barlocci)

Carissimo Alberto, ti segnaliamo che l'attribuzione a Haendel della seconda metà della parte in latino era già stata fatta presente. Saluti! [CCG/AWS Staff]
13/4/2016 - 00:14
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Images

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IMMAGINI
(continua)
inviata da Lela Mee 12/4/2016 - 22:40
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La guerra de las galaxias

La guerra de las galaxias
12 aprile 2016 17:07
LA GUERRA DELLE GALASSIE
(continua)
12/4/2016 - 17:06
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La gran guerra

La gran guerra
12 aprile 2016 16:58
LA GRANDE GUERRA
(continua)
12/4/2016 - 16:58
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Mio fratello che guardi il mondo

Mio fratello che guardi il mondo
Brano minimale ma profondo. La versione live con pianoforte, voce e una chitarra con venature jazz è superba. Come sempre Fossati si rivela un gigante raffinato e colto, precursore su temi sempre attualissimi.
Paolo RosazzaP 11/4/2016 - 23:44
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Nuclear

Nuclear
Concordo.
Andrea 10/4/2016 - 23:45
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
PORTOGHESE / PORTUGUESE / PORTUGAIS [2]
Anabela Alves Lopes Afonso Romão Pinto

La versione portoghese di Anabela Alves Lopes Afonso Romão Pinto, tratta da Eu, o Anjo Azul - Vida e canções de Marlene Dietrich de Lázaro Droznes
Portuguese translation by Anabela Alves Lopes Afonso Romão Pinto, reproduced from Eu, o Anjo Azul - Vida e canções de Marlene Dietrich de Lázaro Droznes
La version portugaise d'Anabela Alves Lopes Afonso Romão Pinto, tirée de Eu, o Anjo Azul - Vida e canções de Marlene Dietrich de Lázaro Droznes
PARA ONDE FORAM TODAS AS FLORES?
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 9/4/2016 - 23:31
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L'indiano

L'indiano
Chanson italienne – L'indiano – Del Sangre – 2016
L'INDIEN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/4/2016 - 21:16
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Money

Money
David Gilmour a luglio farà molti concerti in Italia, a Verona, a Roma e anche all'Anfiteatro Romano di Pompei, a 45 anni dal celeberrimo "Pink Floyd: Live at Pompeii".

Biglietti a prezzi "popolari", dai 345 Euro per l'esclusivo scenario pompeiano ai 138/69 delle altre lochescion più sgalfe...

E 'sti cazzi!
B.B. 9/4/2016 - 17:13
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Fiore amore disertore

Fiore amore disertore
La versione dei Luf con Massimo Priviero

2014
Terra & Pace. 1915-2015: cent’anni di gratitudine

dq82 9/4/2016 - 16:54
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Society

Society
Massimo Priviero
[2013]
Album : Ali di libertà

“Qualche anno fa rimasi incantato dalla bellezza di un film che penso anche molti di voi avranno visto. Non sto a raccontarvi una trama che molti di voi conosceranno né a citare la splendida colonna sonora che mise in piedi Eddy Vedder. Il film, naturalmente, è Into The Wild. Mi capitò di rivederlo più volte, confesso spesso con commozione che seguiva le vicende del protagonista e, va da sé, anche per alcuni tratti dove mi capitava di ritrovare una parte dei miei 20/25 anni. Tante volte mi chiedevo in che modo potessi fotografare quel che il film mi ispirava e l’immagine che veniva fuori più forte era proprio nel modo in cui il protagonista del film dirigeva le sue scelte. Intendo dire che l’infinita innocenza dei suoi occhi diventava traduzione del suo modo di stare al mondo. Ed occhi innocenti sono quel che dentro lo scorrere del tempo io... (continua)
Chiudi gli occhi bambino, chiudi gli occhi e vedrai
(continua)
inviata da dq82 9/4/2016 - 13:11
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La tomba di Bakunin

La tomba di Bakunin
devo confessare che ero scettico al attacco, ma man mano mi ha convinto, conquistato 'sta canzone.
Sa di verità.
Bel pezzo
Salut
Krzysiek 9/4/2016 - 01:06
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Panama

Panama
I Panama Papers dimostrano il bisogno di crittografia libera
Per avere giornalismo libero.
di Paolo Attivissimo

Da Zeus News

Mezzo mondo è in subbuglio per la rivelazione degli intrallazzi miliardari di politici, capi di stato, imprenditori e celebrità che hanno usato società offshore panamensi per nascondere al fisco i loro lauti guadagni (come ha fatto il padre del primo ministro britannico David Cameron) e per finanziare guerre eludendo la foglia di fico delle varie forme di embargo. I Panama Papers sono probabilmente il più grande archivio di segreti impresentabili della storia del giornalismo. E abbiamo quest'archivio grazie alla crittografia.

Molti colleghi si stanno un po' perdendo nel far notare la presenza, fra gli elenchi dei coinvolti, di quel tale calciatore o di quel talaltro attore o politico o manager, o di questa o quell'altra banca svizzera, ed è passato in secondo... (continua)
daniela -k.d.- 8/4/2016 - 14:36
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Hippie From Olema

Hippie From Olema
That should be, "we don't SLIGHT a man because he's black."
Michael 7/4/2016 - 19:12
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Canción de Grimau

Canción de Grimau
Nel testo spagnolo ci sono degli errori: al terzo rigo è corretto plomo e non polvo; al nono viven e non dicen.
Nella traduzione italiana il termine besanas va tradotto con zolle, non con sterpaglia (Dizionario della Real Academia Española; il termine è poco usato).
Francesco (Ciccio) Giuffrida 7/4/2016 - 18:54




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