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Jan Soldaat, of De ballade van Jan Soldaat

Jan Soldaat, <i>of</i> De ballade van Jan Soldaat
[1961]
Testo e musica di Jaap Fischer
Lyrics and music by Jaan Fischer
Singolo / Single:
"Zeg me waar de bloemen zijn / De ballade van Jan Soldaat" (HMV 45-SGI-107) [1963]

Il protagonista di questa caustica ballata di Jaap Fischer (scritta nel 1961 ma pubblicata solo nel 1963 come “lato B” del singolo che conteneva anche Zeg me waar de bloemen zijn, la versione neerlandese di Where Have all the Flowers Gone), è il “supersoldato” che, in un paese oramai vuoto di militari e di armi (una cosa in cui gli olandesi hanno creduto anni addietro...), è rimasto praticamente l'unico armato fino ai denti: addirittura tiene un cannone sul balcone dietro casa, con cui si esercita sparando al gatto del vicino. Pur godendo del disprezzo generalizzato ed essendo costretto a minacciare il fornaio che non vuole fargli il pane, l'intrepido soldato tira avanti finché una sera il Re in persona non gli telefona... (continua)
Jan was een vrolijke soldaat
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 1/4/2016 - 17:20
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¿Qué nos pasó, paloma?

¿Qué nos pasó, paloma?
[1973]
Parole e musica di Víctor Heredia
Nell’album intitolato “Razones”
Testo trovato su Cancioneros.com

Canzone certamente dedicata a quanto stava accadendo in Cile…
Solo pochi anni dopo Víctor Heredia perse la sorella ed il cognato, desparecidos dai militari argentini… Si veda al proposito Carta a Maria Cristina.
¿Qué nos pasó, paloma?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/4/2016 - 14:31
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¿Para quién canto yo entonces?

¿Para quién canto yo entonces?
[1974]
Parole e musica di Charly García
Nell’album intitolato “Pequeñas anécdotas sobre las instituciones”

Era la fine del 1974 e già il vento maligno della repressione più feroce soffiava sull’Argentina intera… Juan Domingo Perón era morto a luglio, ne aveva preso il posto la moglie Isabel nella cui ombra operava López Rega, ministro del “bienestar social” e fondatore dell’Alianza Anticomunista Argentina. Militari, poliziotti e paramilitari integranti della Triple A ebbero il preciso compito di accelerare la campagna di terrore iniziata l’anno precedente con il massacro di Ezeiza, quando cecchini dell’ultradestra spararono sulla folla accorsa per acclamare il ritorno in patria di Perón dopo 18 anni d’esilio (13 morti e 350 feriti)…

Charly García fu costretto a preparare due versioni dell’album, la seconda con testi più edulcorati, semmai la censura avesse cassato gli originali… Non si... (continua)
¿Para quien canto yo entonces
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/4/2016 - 10:51
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Fabricante de mentiras

Fabricante de mentiras
[1975]
Parole e musica di Charly García
Un dei brani registrati durante i due concerti di commiato dei Sui Generis, tenutisi il 5 e 6 settembre al palazzetto dello sport Luna Park di Buenos Aires. In quell’occasione Charly García e Nito Mestre ne presentarono anche una versione medley con Las botas locas
Nel 1977 il tema fu ripreso dalla band di Nito Mestre nel disco “Nito Mestre y los Desconocidos de Siempre vol. I”




La collegiale innocente ed ingenua, ma anche stupida e complice, vittima del “fabbricante di menzogne” non è altri che l’Argentina… Una canzone che era un avvertimento profetico alla nazione…
El era un fabricante de mentiras
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/4/2016 - 09:36
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Aprendizaje

Aprendizaje
[1973]
Parole e musica di Charly García
Nell’album “Confesiones de invierno”, con Nito Mestre




Un testo dolente e pieno di consapevolezza di cosa significhi vivere in una società continuamente oppressa da regimi totalitari, qui quelli di Onganía e degli altri generali (prima Levingston e poi Lanusse), che Charly García e Nito Mestre avevano conosciuto fin dall’adolescenza… Ma i nostri non potevano nemmeno immaginare che erano ancora rose e fiori e cosa sarebbe successo di lì a pochi anni… Forse, sapendolo, non avrebbero chiuso questa canzone con una nota di speranza nel futuro: “Sarà nostro figlio a portare nuove risposte…”. O forse sì, comunque.
Aprendí a ser formal y cortés
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/4/2016 - 09:05
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Let's Hear It for the Politicians

Let's Hear It for the Politicians
Let’s hear it (for the politicians)
Tony Smith 2015
When relations with our neighbours are really tense
(continua)
inviata da Tony Smith 31/3/2016 - 23:16
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Ballata triste

Ballata triste
(2015)
Dal disco "L’amore devi seguirlo" (2016)

“Ballata triste” racconta una storia di ordinaria violenza domestica.

“Mi sono sorpresa anch’io a trattare un tema come il femminicidio. Non ci sarei mai riuscita se mi fossi messa lì a scriverne a tavolino. Questo disco racconta la nostra vita in mezzo a una vita che non è vita, dice dell’ingiustizia infinita che dilaga. È un grido di protesta”.
Intervista a Nada
Era una giornata
(continua)
31/3/2016 - 22:33
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Gianmaria Testa: Una lucciola d'agosto

Gianmaria Testa: Una lucciola d'agosto
[2003]
Album: Altre latitudini
Testo e musica di Gianmaria Testa
Lyrics and music by Gianmaria Testa
Una lucciola d'agosto
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 30/3/2016 - 20:07
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Parte de la religión

Parte de la religión
[1987]
Parole e musica di Charly García
Canzone che dà il titolo all’album.
Testo trovato su CMTV.com.ar

Il 1987 è ancora un anno buio per l’Argentina, quello delle sollevazioni dei “carapintadas”, consistenti settori di estrema destra dell’esercito, in gran parte composti dagli stessi militari attori e complici di migliaia di omicidi e sparizioni negli anni della dittatura; con le loro ripetute sommosse, cui i governi risposero con tranquillizzanti leggi di amnistia ed indulto, i “carapintadas” contribuirono ad impedire per 20 anni il giudizio ai responsabili degli ordini di morte che essi avevano zelantemente e piacevolmente eseguiti…

E il 1987 è anche l’anno in cui il papa Giovanni Paolo II viaggiò in Cile, Uruguay e Argentina in occasione della Giornata mondiale della gioventù… Fu in quella circostanza che il pontefice se la fece clamorosamente col dittatore cileno Pinochet… E non... (continua)
El no camina en barrios suburbanos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/3/2016 - 16:47
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Parece que fue ayer

Parece que fue ayer
[2013]
Scritta da Los Caligaris e Víctor Pintos, giornalista musicale e studioso del rock argentino
Nell’EP intitolato “Canciones para armar”

A 30 anni dal ritorno alla “democrazia” in Argentina…
Parece que fue ayer cuando naciste
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/3/2016 - 15:23
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Cerca de la revolución

Cerca de la revolución
[1983]
Parole e musica di Charly García
Nell’album intitolato “Piano bar”, pubblicato nel 1984.

Charly García scrisse questo brano quando, dopo il colpo mortale infertole dalla vergognosa avventura militare delle Falklands/Mavinas, la dittatura sanguinaria di Videla e soci cadde.
Il ritorno alla “democrazia” fu incarnato dal presidente Raúl Alfonsín, un (social)democratico sincero che negli anni del terrore era stato tra i fondatori dell’Asamblea Permanente por los Derechos Humanos (APDH) e che si era opposto con fermezza all’ultima deriva guerrafondaia del regime.

Alfonsín all’inizio cercò di portare a giudizio sia le organizzazioni guerrigliere di sinistra che i vertici militari delle Juntas ma il suo governo era molto debole e nel 1986 fu costretto a scendere al compromesso: la Ley 23.492 de Punto Final stabiliva che non sarebbero più stati imputabili coloro che non fossero stati... (continua)
¿Porque no vienes hasta mí?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/3/2016 - 11:52
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Semillas de enfermedad

Semillas de enfermedad
[2015]

con Pablito Inmundo, Rodiyon MC y Heze Ábalos
Soy Monsanto y me planto en todas las zonas que necesiten alimentos perecederos…
(continua)
inviata da adriana 30/3/2016 - 08:55
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Due possibilità

Due possibilità
[2016]
Parole e musica: La Colpa
Lyrics and music: La Colpa



Ricordare Vittorio Arrigoni in ogni concerto è per noi onore e piacere immenso oltreché una sorta di personalissima "missione".

Per questo disco volevamo una canzone che parlasse di lui, ma non avendo la capacità dei cantautori di raccontare storie per filo e per segno, tanto meno vicende umane così dense, abbiamo cercato di andare al nocciolo, isolare quella scintilla che ci ha incendiato atrii e ventricoli, individuare quello che Vittorio è riuscito a trasmetterci in maniera così devastante.

La consapevolezza di una scelta.
Una scelta alla quale non ci si può sottrarre, perché in qualche modo, anche chi scappa sceglie, sceglie di voltare le spalle e continuare a galleggiare.

Le possibilità sono soltanto due, non c'è altro.
Ne è uscita una canzone semplice, diretta, senza fronzoli, melodica come il ricordo di Vik, scura... (continua)
Hai due possibilità
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 30/3/2016 - 03:01
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Vociferando

Vociferando
[1967]
Parole e musica di José Alberto Iglesias (1945-1972), in arte Tanguito, o Ramsés VII, i suoi due pseudonimi più usati.
Nel CD “Yo soy Ramsés”, raccolta di canzoni incise nell’ottobre del 1967 presso gli Estudios TNT a Buenos Aires e pubblicata nel 2009 dalla Kelito Records / La Vida Lenta Discos.
Testo trovato su CMTV.com.ar

Tanguito morì (o lo ammazzarono, poco si sa delle circostanze della sua morte…) giovanissimo, nel 1972. Ma, leggendo il testo di questa e di altre sue canzoni, credo che difficilmente sarebbe sopravvissuto ai macellai che solo qualche anno più tardi si impadronirono dell’Argentina, con la benedizione dei vertici della Chiesa cattolica…



Tanguito è stato uno dei precursori del rock argentino, uno degli artisti cresciuti ad “asado” ed Elvis Presley che già nei primi anni 60 si esibivano a La Cueva, il mitico locale dei bassifondi portuali di Buenos Aires. A... (continua)
En la era del Siglo XX
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/3/2016 - 13:55
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Porteuse d'eau

Porteuse d'eau
[1961]
Parole e musica di Anne Sylvestre
Nel suo album d’esordio, “Anne Sylvestre chante…”
La terre colle à mes sabots
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/3/2016 - 09:13
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Éléonore

Éléonore
[1962]
Parole e musica di Anne Sylvestre
Nel suo secondo album, intitolato “N° 2” oppure “La femme du vent”, dal titolo della canzone che lo apre. Prefazione al disco di Georges Brassens
Je vous ai vus courir les filles
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/3/2016 - 21:47
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Mandura

Mandura
[1975]
Parole di Beppe Chierici
Musica di Daisy Lumini
Nell’album di Daisy Lumini e Beppe Chierici intitolato “Il paese dei bambini con la testa”, pubblicato da I Dischi Dello Zodiaco
In una nazione di nome Mandura
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/3/2016 - 21:15
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Franco Nebbia: Passione latina (Vademecum tango)

Franco Nebbia: Passione latina (Vademecum tango)
[1961]
Scritta dal grandissimo maestro, l’immarcescibile Enrico Vaime (1936-) che ad ottantanni suonati ancora scrive e conduce “Black Out” su Radio2, sagaci lazzi & acuti sberleffi ininterrottamente in onda dal 1978.
Musica di Franco Nebbia (1927-1984), musicista, conduttore radiofonico, attore, autore, giornalista e critico cinematografico italiano, colui che ha inventato e codificato il teatro cabaret italiano.
Il brano è interpretato da una formazione condotta dallo stesso Nebbia, Franco Nebbia e il Suo Complesso. Si trova sul lato B di “Borsa cha cha cha”, altro pezzo scritto da Vaime e già citato sulle CCG nell’introduzione a La borsa valori di Lucio Dalla e Roberto Roversi.

Ero incerto se contribuire questo brano tra gli extra o proprio tra le CCG, perchè il latino preso qui in giro da Vaime per voce di Nebbia era allora una delle lingue dei potenti. Un po’ come il linguaggio... (continua)
Mutatis mutandis
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/3/2016 - 16:28
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Paolo Poli e Laura Betti: La ballata dell'uomo ricco

Paolo Poli e Laura Betti: La ballata dell'uomo ricco
[1960]
Parole di Eros Macchi (1920-2007), regista
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore
Incisa da Paolo Poli e Laura Betti in un 45 giri del 1961 (sul lato B, una “Ballata del pover'uomo” non altrettanto significativa, a mio avviso)

Ma soprattutto la canzone, nell’interpretazione di Cristina Jorio, nome d'arte di Cristina Tavolazzi (1928- , cantante nota negli anni 50), fece da sigla dello sceneggiato TV in quattro puntate (andate in onda tra la fine del 1960 e l’inizio del 1961) intitolato “Tutto da rifare, pover'uomo”, per la regia di Eros Macchi, tratto dal romanzo di Hans Fallada “Kleiner Mann, was nun?” (1932), tradotto in Italia con il titolo “E adesso, pover'uomo?”. Nel cast molti grandi attori italiani di allora, tra i quali gli stessi Paolo Poli e Laura Betti.

Ricordo che Rudolf Ditzen, in arte Hans Fallada (1893-1947) è stato l’autore di alcuni dei più... (continua)
[fischiettato]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/3/2016 - 14:22
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Moment of Peace

Moment of Peace
featuring Melanie Fontana & Immortal Technique
Album: Ascension (2014)

Quando dico Mohammed non penso al Profeta ma a un bambino di Gaza lasciato senza alternative. Quando parlo di Jesus non parlo del Salvatore ma di un immigrato messicano. Non sono i talebani ma i banchieri che hanno ammazzato questo paese.

Per le note rimandiamo al completissimo genius
[Verse 1: Constant Flow]
(continua)
27/3/2016 - 16:24
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On Remembrance Day

On Remembrance Day
(2014)

The video with Vincent Burke's On Remembrance Day is a timeline for Britain's 100 years of endless war. Since 1914 and the 'war to end all wars', there has not been one year when Britain was not at war somewhere, always with the support of the Church of England.

Stop The War Coalition
On Remembrance Day
(continua)
27/3/2016 - 16:13
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Good Morning Britain

Good Morning Britain
(1990)
Album: Stray
feat. Mick Jones (The Clash)

Scritta dalla band scozzese e con la partecipazione di Mick Jones dei Clash, un ritratto di personaggi nella Gran Bretagna degli anni '90 con riferimenti ai Troubles in Irlanda del Nord e al razzismo e all'omofobia della polizia.
Jock's got a vote in parochial
(continua)
27/3/2016 - 16:07
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War Crime

War Crime
(2014)
Crime EP

Captain Ska's War Crime is an instant classic with a brilliant video reminding us that the war criminals, especially Tony Blair, are still free to roam the world promoting ever more war.
Stop The War Coalition
There's been a war crime, war crime
(continua)
27/3/2016 - 15:56
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The Attack

The Attack
(1986)

dalla colonna sonora del film "When the Wind Blows"
Vedi anche Towers of Faith.
Rock a bye baby
(continua)
27/3/2016 - 15:48
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A Life of No Regrets

A Life of No Regrets
(2015)
Words Heathcote Williams
Music Martin Wilkinson
Video Claire Palmer
Testo da Stop The War Coalition






Legendary French singer, Edith Piaf, born 100 years ago, aided the French resistance to Nazi occupation in World War Two. She sheltered Jewish friends. Photographs of her performances for French prisoners in Germany were used to make fake passports, enabling many prisoners to escape.
Born on a pavement in Paris on the rue de Belleville,
(continua)
27/3/2016 - 15:37
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Roulez tambours

Roulez tambours
(1962)
Parole di Edith Piaf
Musica di Francis Lai
Album: Olympia 1962
Allez, roulez, roulez tambours
(continua)
26/3/2016 - 19:12
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Ball and Chain

Ball and Chain
(2015)
Album: Love Is All Or Love Is Not At All

Testo da Stop The War Coalition
Don’t we all rise to the same sun?
(continua)
26/3/2016 - 00:19
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That's Why (We Don't Comply With Your War Cry)

That's Why (We Don't Comply With Your War Cry)
Words and music Steve Ashley 2014
Album This Little Game (2015)

That's Why by Steve Ashley is a reflection on Remembrance Day, red poppies and the innocent victims of war.
There are no poppies for the children
(continua)
26/3/2016 - 00:13
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Empire

Empire
I'm looking at your soul, your soul, your soul, your soul
(continua)
26/3/2016 - 00:03
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Train on the Move

Train on the Move
Album: "Durga Rising" (1997)
Train on the move
(continua)
25/3/2016 - 23:58
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Chiedo scusa

Chiedo scusa
[2016]
Chiedo scusa per le nostre invidie,
(continua)
inviata da Paola 25/3/2016 - 21:01
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I Won't Support Your Wars

I Won't Support Your Wars
(2016)
I’m not proud at all
(continua)
25/3/2016 - 19:33
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Sophie Scholl

Sophie Scholl
2005
Ain't Nobody Left But Us
I've been thinking 'bout a girl
(continua)
inviata da dq82 25/3/2016 - 19:20
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The White Rose

The White Rose
2011
The white rose
Munich in the year of 1943,
(continua)
inviata da dq82 25/3/2016 - 19:14
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Flora Sandes

Flora Sandes
2014
England green and England grey

Flora Sandes (22 January 1876 – 24 November 1956) was a British woman who served as an officer of the Royal Serbian Army in the World War I. She was the only British woman officially to serve as a soldier in the WWI. Initially a St. John Ambulance volunteer, she travelled to the Kingdom of Serbia, where, in the confusion of war, she was formally enrolled in the Serbian army. She was subsequently promoted to the rank of Sergeant major, and, after the war, to Captain. She was decorated with seven medals.
She was born to God’s disciple she was born to hold a rifle
(continua)
inviata da dq82 25/3/2016 - 19:02
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Remembrance Day

Remembrance Day
(1969)

La canzone ricorda gli eventi veramente accaduti l'11 novembre 1969 quando la solita cricca di reali, clero e politici si riunirono al Cenotafio di Londra per la consueta commemorazione dei caduti della Prima Guerra Mondiale. Nella canzone Leon immagina che le voci dei defunti si alzino durante i due minuti di silenzio, per contestare la vanità e l'ipocrisia della commemorazione.

Leon scrisse la canzone dopo una contestazione alla cerimonia di quell'anno quando dei dimostranti urlarono la loro contrarietà al supporto della Gran Bretagna alla Nigeria nel conflitto contro il Biafra. I manifestanti furono arrestati, la fotografia apparsa sul Time di una dimostrante ridotta al silenzio da un poliziotto è utilizzata nella copertina dell'LP originale, The Word Is Hugga Mugga...

The song recalls an actually day, November 11 1969, in which the usual entourage of royalty, clergy and politicians... (continua)
It was Remembrance Day at the Cenotaph,
(continua)
25/3/2016 - 18:54
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For Sophie (This Beautiful Day)

For Sophie (This Beautiful Day)
Reg Meuross was commissioned to write a song on an extraordinary subject; on 18th February 1943, Sophie Scholl, her brother Hans and their friend Christoph were arrested having been found distributing anti-war leaflets at the University of Munich. They were tried and four days later on February 22nd convicted of High Treason and executed by guillotine on the same day. Sophie was 21 years old when she died for her role leading dissent and active resistance to the rule of Nazi Germany. Their tools of revolution were words, paper and a printing press. After the students’ death the sixth leaflet of the movement was smuggled out of Germany and used by the Allied Forces, who showered millions of copies of Sophie’s work over Germany just a few months after her execution.

Sophie’s story is a true lesson in dissent and serves to remind us that we have a responsibility to ensure that we never sleepwalk... (continua)
You walk the university your suitcase in your hand
(continua)
inviata da dq82 25/3/2016 - 18:51
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Adelita

anonimo
Sulla pagina spagnola di Wikipedia si afferma che “Adelita” sarebbe un personaggio ben identificato, tal Adela Velarde Pérez (1900-1971), originaria di Ciudad Juárez, che fu giovanissima infermiera negli anni della Rivoluzione. Morì negli USA, in povertà e totalmente dimenticata...

Altre fonti parlano di una ragazza del Durango che s’incorporò molto giovane fra le truppe del presidente legittimo Francisco Madero, eliminato nel 1913 dal generale golpista Victoriano Huerta...

Quanto agli autori del corrido, si parla di un soldato, tal Antonio del Río Armenta, che ferito fu curato da Adela Velarde Pérez e le dedicò la canzone... Si parla pure di un tal Guadalupe Barajas Romero, originario del Michoacán, i parenti del quale conserverebbero il manoscritto autografo del corrido...

Tra le mille incisioni di “Adelita”, mi piace ricordare quella strumentale presente nella colonna sonora composta... (continua)
Bernart Bartleby 24/3/2016 - 16:21
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La mia casa

La mia casa
Proposta per chi può: potrebbe essere carino tradurre questa canzone multilingue: ogni città nella sua lingua/dialetto. La parte di Marrakech in mancanza dell'arabo potrebbe essere tradotta ugualmente in francese, certo dovremmo trovare qualcuno che traduca. Il pezzo in turco, ma anche in siciliano e sardo, (e in sudanese!!!)
dq82 24/3/2016 - 11:26
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Prijatelj ga kaže više ne poznaje

Prijatelj ga kaže više ne poznaje
dalla raccolta poetica di Rade Šerbedžija L’amico dice di non conoscerlo più, Galaad Edizioni
L'AMICO DICE DI NON CONOSCERLO PIÙ
(continua)
23/3/2016 - 23:17
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Itziarren semea

Itziarren semea
(Presente in un video YouTube)
EL HIJO DE ITZIAR
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/3/2016 - 15:01
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Vaixell de Grècia

La versione basca (euskara) di Xabier Lete Bergaretxe, eseguita da Pantxoa eta Peio nell'album Eguzkiaren musu del 1990.
Vaixell de Grècia
GREZIAKO ITSASONTZIA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/3/2016 - 13:04

Giovinezza

anonimo
Giovinezza
Grazie mille per il chiarimento,comunque mi dispiace solo che non esista una versione cantata registrata e il nome biga alata si riferisce al mito della biga alata di Platone.Ora però c'è un problema non riesco a togliermi dalla testa questa canzone e ogni tanto mi ritrovo a cantarla ad alta voce, non ti dico la gente come mi guarda
Biga alata 23/3/2016 - 00:03
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Vuelvo al Sur

Versione catalana di Joan Isaac che la interpreta con Joan Manuel Serrat nel suo disco Joies italianes i altres meravelles
Vuelvo al Sur
TORNO AL SUD
(continua)
22/3/2016 - 23:44
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Veteran's Day Poppy

Veteran's Day Poppy
IL PAPAVERO DEL GIORNO DEI VETERANI
(continua)
inviata da Simone Perna 22/3/2016 - 21:43
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Indifferenti mai

Indifferenti mai
La Poesia di Rodari
L’anno nuovo
(continua)
inviata da dq82 22/3/2016 - 18:13
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Desterrando a los oscurantistas

Desterrando a los oscurantistas
22 marzo 2016
ESILIARE GLI OSCURANTISTI
(continua)
22/3/2016 - 17:09
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Naja de merda

Naja de merda
Uno dei tanti musicisti che sono passati di qui e hanno contribuito al nostro sito... oggi ci ha lasciati


Addio Perciballi il "teppista" rock. "Con lui Roma scoprì il punk"
Intorno al cantante dei Bloody Riot le voci estreme della musica ribelle
di MARCO MATHIEU

Un colpo al cuore. Un pugno allo stomaco. Il punk, insomma. E la morte di Roberto Perciballi, anni 52, cantante dei Bloody Riot e molte altre cose ancora. 
Domenica scorsa, nell’anno in cui da Londra al resto del mondo si celebra il quarantennale di Anarchy in the Uk dei Sex Pistols. Per un infarto, come fosse un segno: a 50 anni si fermò così pure il cuore di Joe Strummer (era il 2002) che con i Clash cantava White Riot nel 1977, mentre quattro anni dopo Roberto diventava “il punk a Roma” con i suoi Bloody Riot. Provocatori fin dalla sigla del nome che in quegli anni faceva paura. Nei testi e sul palco: contro tutto e tutti,... (continua)
dq82 22/3/2016 - 17:04
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Cambalache

Cambalache
Leggo quanto segue sul sito Bossa Nova Clube, nell’articolo Carlos Gardel. El mito del tango:

”... Carlos Gardel nunca cantó la canción Cambalache, por estar cronológicamente terminada, sólo unos meses después de su trágico accidente (24 junio 1935)....”

Il paio di video presenti su YouTube in cui si associano Gardel e Cambalache non riportano in realtà versioni di Gardel.

Nella ricca pagina su es.wikipedia dedicata a “Cambalache” non c’è alcun cenno a Gardel.

Credo che il brano vada assegnato al suo autore, Enrique Santos Discépolo, che lo scrisse per il film “El Alma Del Bandoneón” del 1935, nella quale era interpretato da Ernesto Famá con l’orchestra di Francisco Lomuto.

“Cambalache” racconta in particolare della cosiddetta “Década Infame”, il periodo dittatoriale iniziato nel 1930 con il golpe contro il presidente legittimo Hipólito Yrigoyen e (non) finito nel 1943. Ho scritto non... (continua)
Bernart Bartleby 22/3/2016 - 11:47




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