This Jesus Must Die
Parole di Tim Rice
Musica di Andrew Lloyd Weber
dall'opera rock Jesus Christ Superstar (1970)
poi trasposta nel celebre film di Norman Jewison del 1973
Nel celebre musical Jesus Christ Superstar e ancor più nel film del 1973 i seguaci di J.C., come viene chiamato, sono presentati come una banda di hippies e i riferimenti alla guerra nel Vietnam sono palesi (ci sono anche i soldati romani con il mitra...). In questa famosissima canzone Caifa, il sommo sacerdote dalla voce di basso, decide il destino del sovversivo Gesù. Per la ragion di Stato questo Gesù deve morire!
Nonostante i tentativi di appropriazione da parte della Chiesa, Jesus Christ Superstar fu all'epoca un'opera ben poco convenzionale rispetto alla dottrina ufficiale, in maniera simile - anche se con un linguaggio molto più ironico e scanzonato - alla contemporanea Buona Novella del nostro De André. La divinità di Gesù... (continua)
Musica di Andrew Lloyd Weber
dall'opera rock Jesus Christ Superstar (1970)
poi trasposta nel celebre film di Norman Jewison del 1973
Nel celebre musical Jesus Christ Superstar e ancor più nel film del 1973 i seguaci di J.C., come viene chiamato, sono presentati come una banda di hippies e i riferimenti alla guerra nel Vietnam sono palesi (ci sono anche i soldati romani con il mitra...). In questa famosissima canzone Caifa, il sommo sacerdote dalla voce di basso, decide il destino del sovversivo Gesù. Per la ragion di Stato questo Gesù deve morire!
Nonostante i tentativi di appropriazione da parte della Chiesa, Jesus Christ Superstar fu all'epoca un'opera ben poco convenzionale rispetto alla dottrina ufficiale, in maniera simile - anche se con un linguaggio molto più ironico e scanzonato - alla contemporanea Buona Novella del nostro De André. La divinità di Gesù... (continua)
Priest 1:
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 15/3/2016 - 23:21
Refugees
Io sono nato con questa canzone...grazie papà e mamma che me l'avete fatta sentire da sempre....
Mattia 15/3/2016 - 21:32
Banks of the Nile
anonimo
buonasera ho visto sopra :
Nello stesso album di June Tabor sul quale cantava "Banks of the Nile" col banjo a sei corde...
potreste dirmi il titolo dell'album, perche' non riesco a trovarlo.
p.s. su "Ashes and Diamonds" mi sembra che non ci sia
grazie gianfranco
Nello stesso album di June Tabor sul quale cantava "Banks of the Nile" col banjo a sei corde...
potreste dirmi il titolo dell'album, perche' non riesco a trovarlo.
p.s. su "Ashes and Diamonds" mi sembra che non ci sia
grazie gianfranco
15/3/2016 - 18:58
Adiós Carnaval, adiós General
[1985]
Nell’album in studio d’esordio, “Canto + Vida”, con il titolo “Adiós General”
La data di pubblicazione di quell’album – in musicassetta autoprodotta - è quasi sicuramente il 1985, e non il 1980 come riportato sulla maggior parte dei siti (fonte: Perrerac.org)…
Come “Adiós General... Adiós Carnaval” il brano diede il titolo al concerto del 10 marzo 1990 all’Estadio Santa Laura di Santiago de Chile. Il disco è noto anche con il titolo del primo brano in scaletta, “Desde la oscura tiniebla”.
Il concerto del 1990 si tenne per celebrare il ritorno alla democrazia dopo 17 anni di dittatura. In seguito alla sconfitta di Pinochet nel plebiscito da lui stesso indetto nel 1988, la giunta militare nel 1990 decretò il proprio dissolvimento e vennero indette libere elezioni. Il primo governo democratico fu quello del democristiano Patricio Aylwin.
“Nuestro sincero agradecimiento a las mas... (continua)
Nell’album in studio d’esordio, “Canto + Vida”, con il titolo “Adiós General”
La data di pubblicazione di quell’album – in musicassetta autoprodotta - è quasi sicuramente il 1985, e non il 1980 come riportato sulla maggior parte dei siti (fonte: Perrerac.org)…
Come “Adiós General... Adiós Carnaval” il brano diede il titolo al concerto del 10 marzo 1990 all’Estadio Santa Laura di Santiago de Chile. Il disco è noto anche con il titolo del primo brano in scaletta, “Desde la oscura tiniebla”.
Il concerto del 1990 si tenne per celebrare il ritorno alla democrazia dopo 17 anni di dittatura. In seguito alla sconfitta di Pinochet nel plebiscito da lui stesso indetto nel 1988, la giunta militare nel 1990 decretò il proprio dissolvimento e vennero indette libere elezioni. Il primo governo democratico fu quello del democristiano Patricio Aylwin.
“Nuestro sincero agradecimiento a las mas... (continua)
Bernart Bartleby 15/3/2016 - 15:52
It's a M.a.N.S World!
[1988]
Nell’album intitolato “From Enslavement to Obliteration”
La più oltraggiosa e “grind” tra le canzoni – vedi Woman e I’m a Woman – che fanno riferimento alle famose ma sessiste “I’m a Man” di Bo Diddley e “It's a Man's Man's Man's World” di James Brown...
Nell’album intitolato “From Enslavement to Obliteration”
La più oltraggiosa e “grind” tra le canzoni – vedi Woman e I’m a Woman – che fanno riferimento alle famose ma sessiste “I’m a Man” di Bo Diddley e “It's a Man's Man's Man's World” di James Brown...
Female subservience
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2016 - 15:05
Mr. President
Qual è stato il costo della presidenza Bush per l'America e per il mondo? E a chi mandare il conto?
In otto anni, dal 2001 al 2009, ci siamo intrappolati in un tunnel dal quale ancora non siamo usciti, e restandoci a lungo, si rischia di morire asfissiati dai gas.
La miscela altamente tossica e nociva è fatta di quel macroscopico intreccio tra big business ed esecutivo, tra quell'attacco al sistema pensionistico e la diffidenza verso contro gli immigrati, tra i troppi scandali e i muri che si vogliono costruire, per arrivare a imporre un'egemonia neoconservatrice sulla Casa bianca e quindi nel mondo intero.
Per otto anni americani e non hanno assistito impotenti ai disastri di questa strategia, che oggi, anno 2016, si vuole riproporre e rischia di affermarsi, visti i candidati alla presidenza americana. Si chiamino Trump o Clinton, poco conta e cambia.
Nella versione neocon il primato... (continua)
In otto anni, dal 2001 al 2009, ci siamo intrappolati in un tunnel dal quale ancora non siamo usciti, e restandoci a lungo, si rischia di morire asfissiati dai gas.
La miscela altamente tossica e nociva è fatta di quel macroscopico intreccio tra big business ed esecutivo, tra quell'attacco al sistema pensionistico e la diffidenza verso contro gli immigrati, tra i troppi scandali e i muri che si vogliono costruire, per arrivare a imporre un'egemonia neoconservatrice sulla Casa bianca e quindi nel mondo intero.
Per otto anni americani e non hanno assistito impotenti ai disastri di questa strategia, che oggi, anno 2016, si vuole riproporre e rischia di affermarsi, visti i candidati alla presidenza americana. Si chiamino Trump o Clinton, poco conta e cambia.
Nella versione neocon il primato... (continua)
Dodici anni che li stai bombardando,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro Carènzan 15/3/2016 - 13:32
Percorsi:
George Walker Bush II
Where Have all the Flowers Gone
CINESE / CHINESE / CHINOIS [2]
Versione cinese “schematica” presente in decine di siti.
A “schematic” Chinese translation included in dozens of websites.
Traduction chinoise “schématique” présente dans de très nombreux sites.
In molti siti si trova questa traduzione “schematica” accompagnata quasi invariabilmente dall'articoletto di zh.wikipedia. Lo schema è elementare: “Dove sono finiti tutti i fiori? Li hanno presi le ragazze. Dove sono finite tutte le ragazze? Sono andate a sposare gli uomini.” E così via, fino alle tombe ricoperte di fiori. [RV]
Versione cinese “schematica” presente in decine di siti.
A “schematic” Chinese translation included in dozens of websites.
Traduction chinoise “schématique” présente dans de très nombreux sites.
In molti siti si trova questa traduzione “schematica” accompagnata quasi invariabilmente dall'articoletto di zh.wikipedia. Lo schema è elementare: “Dove sono finiti tutti i fiori? Li hanno presi le ragazze. Dove sono finite tutte le ragazze? Sono andate a sposare gli uomini.” E così via, fino alle tombe ricoperte di fiori. [RV]
花儿都到哪里去了?
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/3/2016 - 12:00
Ebi Hassenbach [Breslau 1945]
14/15 marzo 2016
La canzone è ispirata e dedicata a un ragazzo realmente esistito. Ebi Hassenbach è morto a soli tredici anni durante i combattimenti svoltisi nel corso dell'assedio di Wrocław (allora Breslau ovvero in quel preciso momento storico Festung Breslau - Roccaforte Breslau) nella primavera del 1945.
La canzone è ispirata e dedicata a un ragazzo realmente esistito. Ebi Hassenbach è morto a soli tredici anni durante i combattimenti svoltisi nel corso dell'assedio di Wrocław (allora Breslau ovvero in quel preciso momento storico Festung Breslau - Roccaforte Breslau) nella primavera del 1945.
EBI HASSENBACH [BRESLAU 1945]
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 15/3/2016 - 00:44
Woman
[1996]
Scritta da Neneh Mariann Karlsson, in arte Neneh Cherry, con Cameron McVey e Jonathan Peter Sharp
Nell’album intitolato “Man”
Se I’m a Woman di Koko Taylor è stata la risposta a “I’m a Man” di Bo Diddley, questa ben più militante “Woman” è da intendersi come una delle risposte - un’altra è Message From the Soul Sisters di Vicki Anderson - a “It's a Man's Man's Man's World” di James Brown...
Il “Godfather of Soul” che incontra il trip hop dei Massive Attack...
Scritta da Neneh Mariann Karlsson, in arte Neneh Cherry, con Cameron McVey e Jonathan Peter Sharp
Nell’album intitolato “Man”
Se I’m a Woman di Koko Taylor è stata la risposta a “I’m a Man” di Bo Diddley, questa ben più militante “Woman” è da intendersi come una delle risposte - un’altra è Message From the Soul Sisters di Vicki Anderson - a “It's a Man's Man's Man's World” di James Brown...
Il “Godfather of Soul” che incontra il trip hop dei Massive Attack...
You gotta be fortunate
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/3/2016 - 22:21
Lampedusa
(2011)
Composto nell'autunno del 2011, nel momento in cui le placide notti mediterranee di Lampedusa venivano illuminate a giorno dai roghi dei migranti clandestini (allora poco più di un migliaio), il brano già presagiva il successivo divampare dell'incendio di fronte all'incapacità dei governi europei di affrontare la situazione se non lavandosene le mani e tornando a trincerarsi dietro le frontiere nazionali."Lampedusa" è ormai diventato un nome-simbolo di quelle esistenze effimere che si spengono ai margini della società, mercificate nelle strade o accatastate nelle carceri. Esistenze "in transito", svuotate e senza valore, che trovano la propria legittimazione di "esseri umani" nel pregiudizio e nell'odio alimentati da partiti politici o governi che cercano di deviare l'attenzione dell'opinione pubblica dalle proprie responsabilità e incapacità, rispolverando l'antico e ben rodato sistema del "capro espiatorio".
dal commento al video ufficiale
Composto nell'autunno del 2011, nel momento in cui le placide notti mediterranee di Lampedusa venivano illuminate a giorno dai roghi dei migranti clandestini (allora poco più di un migliaio), il brano già presagiva il successivo divampare dell'incendio di fronte all'incapacità dei governi europei di affrontare la situazione se non lavandosene le mani e tornando a trincerarsi dietro le frontiere nazionali."Lampedusa" è ormai diventato un nome-simbolo di quelle esistenze effimere che si spengono ai margini della società, mercificate nelle strade o accatastate nelle carceri. Esistenze "in transito", svuotate e senza valore, che trovano la propria legittimazione di "esseri umani" nel pregiudizio e nell'odio alimentati da partiti politici o governi che cercano di deviare l'attenzione dell'opinione pubblica dalle proprie responsabilità e incapacità, rispolverando l'antico e ben rodato sistema del "capro espiatorio".
dal commento al video ufficiale
Luci troppo deboli
(continua)
(continua)
14/3/2016 - 15:27
Bilbo Is Dead
[1947]
Parole di Aleta (?)
Musica di Ernest Alvin Archia Jr. (1919-1977), sassofonista afroamericano, e di Leonard Chess (nato Lejzor Czyż, 1917-1969), ebreo polacco, fondatore della mitica casa discografica Chess Records di Chicago.
Interpretata da Andrew Tibbs (resident singer del Macomba Lounge, club di proprietà di Chess a Chicago) con la Dave Young’s Orchestra
L’etichetta che pubblicò il 45 giri era la The Aristocrat of Records, finanziata da Leonard Chess, il quale di lì a poco la assorbì nella neonata Chess Records.
Uno dei primi brani prodotti da questo geniale ebreo polacco innamorato della musica nera fu una cinica e satirica canzone in morte di Theodore Gilmore Bilbo (1877-1947), detto “The Man”, senatore democratico, a lungo governatore del Mississippi, convinto segregazionista, suprematista e membro di primo piano del Ku Klux Klan. Il suo trattato sui fondamenti politico-filosofici del razzismo, “Take Your Choice: Separation or Mongrelization” (1947), è citato ancora oggi dai populisti e razzisti americani.
Parole di Aleta (?)
Musica di Ernest Alvin Archia Jr. (1919-1977), sassofonista afroamericano, e di Leonard Chess (nato Lejzor Czyż, 1917-1969), ebreo polacco, fondatore della mitica casa discografica Chess Records di Chicago.
Interpretata da Andrew Tibbs (resident singer del Macomba Lounge, club di proprietà di Chess a Chicago) con la Dave Young’s Orchestra
L’etichetta che pubblicò il 45 giri era la The Aristocrat of Records, finanziata da Leonard Chess, il quale di lì a poco la assorbì nella neonata Chess Records.
Uno dei primi brani prodotti da questo geniale ebreo polacco innamorato della musica nera fu una cinica e satirica canzone in morte di Theodore Gilmore Bilbo (1877-1947), detto “The Man”, senatore democratico, a lungo governatore del Mississippi, convinto segregazionista, suprematista e membro di primo piano del Ku Klux Klan. Il suo trattato sui fondamenti politico-filosofici del razzismo, “Take Your Choice: Separation or Mongrelization” (1947), è citato ancora oggi dai populisti e razzisti americani.
Well I've been down to Dallas Texas, even went to San Antone
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/3/2016 - 11:16
Ginocchi rossi
2016
Fiore de niente
Fiore de niente
Da regazzini a scola dalle monache
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 13/3/2016 - 22:56
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
When The Ship Comes In
vero Gigi . Ma come dice lo staff è diventata un inno per i diritti civili e visto il suo testo allegorico iola interpreto in questa maniera se tu ne hai un altra sarebbe interessante sentirla
redbeppeulisse 13/3/2016 - 22:12
Fabrizio, i Bretoni, il fumo e la notte
Antiwar Songs Blog
A prima vista, sembrerebbero entrarci assai poco l’uno con gli altri, Fabrizio de André e i Bretoni; eppure, in questi ultimi tre mesi, sono andati di pari passo nelle “ristrutturazioni”. Ogni tanto, piglio una sezione del sito e la rifaccio di sana pianta, modificandola, ampliandola, integrandola, correggendola, sistemandola e quant’altro. Non c’è e non ci […]
Antiwar Songs Staff 2016-03-13 22:08:00
(R)Esistenza
12 marzo 2016
Visto che sono "un pochito raffreddato", ho deciso di tradurre questo bell'italo reghe di resistenza. Contro le "bad vibrations" & virus de' tutto 'sto monno.
Durante il procedimento di traduzione, ho captato una strana e assai curiosa coincidenza fra le parole chiave del testo e le parole che all'inizio del secolo scorso costituivano uno slogan futurista ("3M-Miasto, Masa, Maszyna" che sarebbero "3M - Città, Massa, Macchina") coniato da uno dei pochi futuristi polacchi convinti a quel epoca: Tadeusz Peiper
Soltanto e solamente per questo motivo ho segnalato le tre parole nel testo polacco con le maiuscole, sperando che gli "perfidi admin" non me le rimpiccioliscono, usando il loro famoso "magic button".
Salustri cari
Visto che sono "un pochito raffreddato", ho deciso di tradurre questo bell'italo reghe di resistenza. Contro le "bad vibrations" & virus de' tutto 'sto monno.
Durante il procedimento di traduzione, ho captato una strana e assai curiosa coincidenza fra le parole chiave del testo e le parole che all'inizio del secolo scorso costituivano uno slogan futurista ("3M-Miasto, Masa, Maszyna" che sarebbero "3M - Città, Massa, Macchina") coniato da uno dei pochi futuristi polacchi convinti a quel epoca: Tadeusz Peiper
Soltanto e solamente per questo motivo ho segnalato le tre parole nel testo polacco con le maiuscole, sperando che gli "perfidi admin" non me le rimpiccioliscono, usando il loro famoso "magic button".
Salustri cari
(T)RWANIE CZASU (CZ)AS OPORU
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek NoWar Bran Wrona 12/3/2016 - 20:11
Non è l'inferno
Alla vanga questa tatuata (si rivesta, una buona volta) e il suo populismo piagnucoloso.
Io non sto con Oriana 12/3/2016 - 16:29
Inno delle Nazioni
bellissimi inno alla unione e fratellanza delle nazioni...
giovanni orsogna 12/3/2016 - 12:39
Giorgio Gaber: Qualcuno era comunista
Dal Festival Gaber di Cittadella di Viareggio, luglio 2013 l'adattamento di Paolo Rossi di "Qualcuno era comunista", per l'occasione divenuto "Qualcuno era del Partito democratico"
Qualcuno era del Partito Democratico perchè un giorno era tornato dalle ferie e gli avevano improvvisamente cambiato nome al partito
(continua)
(continua)
inviata da dq82 12/3/2016 - 10:32
Farewell to Arms
(Keith Emerson / Greg Lake)
dall'album "Black Moon" del 1992
dall'album "Black Moon" del 1992
In this our life on earth
(continua)
(continua)
11/3/2016 - 23:21
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
Auguri di pronta guarigione a Francesco Guccini che durante la visita ad Auschwitz è scivolato fratturandosi la spalla.
Intanto su Repubblica si trova il manoscritto di Auschwitz, decisamente interessante, soprattutto se si riuscissero a leggere le varianti.
Intanto su Repubblica si trova il manoscritto di Auschwitz, decisamente interessante, soprattutto se si riuscissero a leggere le varianti.
CCG Staff 11/3/2016 - 21:15
Dalla parte delle bestie
Chanson italienne – Dalla parte delle bestie – Mimmo Cavallo – 2013
Moi aussi quand j’étais petit, je jouais aux Cow-boys- Indiens, lesquels, malgré les westerns de John Ford et John Wayne, me plaisaient seulement lorsqu’ils se tiraient dessus. Peut-être déjà quand j’étais petit, les perdants me plaisaient plus ; pour parler comme Finardi « Nous sommes tous Vil Coyote ». Et alors ce morceau pourrait donner le départ à une série de chansons pour un parcours « Du côté des perdants ».
Mon cher Lucien l’âne, cher ami, je ne sais si chez les ânes, on joue aux cows-boys (il y a plusieurs boys, mais aussi ils gardent plusieurs vaches ; généralement, un troupeau ; d’où, la nécessité de mettre au pluriel les vaches – en anglais cow ; et les gars, en anglais boy) et aux Indiens (il y a généralement, plusieurs Indiens), aux gendarmes et aux voleurs (voir ce qui est dit des vaches et des gars),... (continua)
Moi aussi quand j’étais petit, je jouais aux Cow-boys- Indiens, lesquels, malgré les westerns de John Ford et John Wayne, me plaisaient seulement lorsqu’ils se tiraient dessus. Peut-être déjà quand j’étais petit, les perdants me plaisaient plus ; pour parler comme Finardi « Nous sommes tous Vil Coyote ». Et alors ce morceau pourrait donner le départ à une série de chansons pour un parcours « Du côté des perdants ».
Mon cher Lucien l’âne, cher ami, je ne sais si chez les ânes, on joue aux cows-boys (il y a plusieurs boys, mais aussi ils gardent plusieurs vaches ; généralement, un troupeau ; d’où, la nécessité de mettre au pluriel les vaches – en anglais cow ; et les gars, en anglais boy) et aux Indiens (il y a généralement, plusieurs Indiens), aux gendarmes et aux voleurs (voir ce qui est dit des vaches et des gars),... (continua)
DU CÔTÉ DES BÊTES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/3/2016 - 20:53
Canto dei sanfedisti
anonimo
Segnalo la versione di Marco Beasley e dell'ensemble napoletano Accordone.
Il brano è introdotto dalla Carmagnole intesa come inno rivoluzionario francese, suonata da un carrilon. Su quello si sovrappone una percussione dal suono piuttosto rude e soprattutto che nulla ha in comune con quello di simili gingilli da ricchi, a voler significare proprio il "Che suoni, suoni pure la Carmagnole; noi suoniamo li cunsigli (vale a dire ci riuniamo per venire a conciarvi per le feste) e viva il re con la sua famiglia".
Tirando un po' il collo alla metafora, è l'equivalente musicale di un bumbumbum delle femenpussiràiot interrotto da un fade in di armi automatiche.
Il brano è introdotto dalla Carmagnole intesa come inno rivoluzionario francese, suonata da un carrilon. Su quello si sovrappone una percussione dal suono piuttosto rude e soprattutto che nulla ha in comune con quello di simili gingilli da ricchi, a voler significare proprio il "Che suoni, suoni pure la Carmagnole; noi suoniamo li cunsigli (vale a dire ci riuniamo per venire a conciarvi per le feste) e viva il re con la sua famiglia".
Tirando un po' il collo alla metafora, è l'equivalente musicale di un bumbumbum delle femenpussiràiot interrotto da un fade in di armi automatiche.
Io non sto con Oriana 11/3/2016 - 10:07
(R)Esistenza
Caro Carlo, il CD "PAROLamARE è fuori produzione dal 2012, e gli esemplari sono attualmente finiti. Cercherò appena posso di rieditarlo rimasterizzato e te ne invierò una copia. Tuttavia in formato digitale il CD è liberamente ascoltabile e scaricabile sul web gratuitamente in quanto CC(creative commons) - copyleft, alcuni diritti riservati, con una breve ricerca contente "tristano gargano parolamare" su qualunque motore di ricerca, dal mio sito personale o da jamendo.
non posto il link per evitare di farmi pubblicità).
non posto il link per evitare di farmi pubblicità).
I link sono stati inseriti nell'apposita sezione Scarica/ascolta
Tristano Gargano 10/3/2016 - 20:31
La Roche
2012
Rover
E tre brani, toccanti, dai quali doveva nascere un concept album sull’amore tra due persone separate dalla guerra: Aqualast, Wedding Bells e la tumultuosa La Roche. “Sembrano la storia della mia vita. Sono sempre stato abituato a dire addio a qualcuno, agli amici a scuola, perché la mia famiglia si trasferiva di continuo. Nell’amore è la stessa cosa. Come lo è con un paese, un luogo. Lasciarsi alle spalle le proprie chitarre, i propri libri. La distanza dei sentimenti è qualcosa di affascinante. Ho trovato un volume usato che raccoglie le lettere dei soldati della Grande Guerra: sembrano così vere, contemporanee; mi ha colpito quanto moderno fosse il modo in cui questi giovani uomini di 17, 18 anni scrivevano alle loro madri o sorelle, alle loro fidanzate o mogli; usavano un francese così comprensibile, così intimo… esattamente come lo è adesso, lo stesso linguaggio che useremmo oggi nel 2016, quando mandiamo una email".
Rover
E tre brani, toccanti, dai quali doveva nascere un concept album sull’amore tra due persone separate dalla guerra: Aqualast, Wedding Bells e la tumultuosa La Roche. “Sembrano la storia della mia vita. Sono sempre stato abituato a dire addio a qualcuno, agli amici a scuola, perché la mia famiglia si trasferiva di continuo. Nell’amore è la stessa cosa. Come lo è con un paese, un luogo. Lasciarsi alle spalle le proprie chitarre, i propri libri. La distanza dei sentimenti è qualcosa di affascinante. Ho trovato un volume usato che raccoglie le lettere dei soldati della Grande Guerra: sembrano così vere, contemporanee; mi ha colpito quanto moderno fosse il modo in cui questi giovani uomini di 17, 18 anni scrivevano alle loro madri o sorelle, alle loro fidanzate o mogli; usavano un francese così comprensibile, così intimo… esattamente come lo è adesso, lo stesso linguaggio che useremmo oggi nel 2016, quando mandiamo una email".
Sunlight in my eyes
(continua)
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 14:08
Aqualast
2012
Rover
E tre brani, toccanti, dai quali doveva nascere un concept album sull’amore tra due persone separate dalla guerra: Aqualast, Wedding Bells e la tumultuosa La Roche. “Sembrano la storia della mia vita. Sono sempre stato abituato a dire addio a qualcuno, agli amici a scuola, perché la mia famiglia si trasferiva di continuo. Nell’amore è la stessa cosa. Come lo è con un paese, un luogo. Lasciarsi alle spalle le proprie chitarre, i propri libri. La distanza dei sentimenti è qualcosa di affascinante. Ho trovato un volume usato che raccoglie le lettere dei soldati della Grande Guerra: sembrano così vere, contemporanee; mi ha colpito quanto moderno fosse il modo in cui questi giovani uomini di 17, 18 anni scrivevano alle loro madri o sorelle, alle loro fidanzate o mogli; usavano un francese così comprensibile, così intimo… esattamente come lo è adesso, lo stesso linguaggio che useremmo oggi nel 2016, quando mandiamo una email".
Rover
E tre brani, toccanti, dai quali doveva nascere un concept album sull’amore tra due persone separate dalla guerra: Aqualast, Wedding Bells e la tumultuosa La Roche. “Sembrano la storia della mia vita. Sono sempre stato abituato a dire addio a qualcuno, agli amici a scuola, perché la mia famiglia si trasferiva di continuo. Nell’amore è la stessa cosa. Come lo è con un paese, un luogo. Lasciarsi alle spalle le proprie chitarre, i propri libri. La distanza dei sentimenti è qualcosa di affascinante. Ho trovato un volume usato che raccoglie le lettere dei soldati della Grande Guerra: sembrano così vere, contemporanee; mi ha colpito quanto moderno fosse il modo in cui questi giovani uomini di 17, 18 anni scrivevano alle loro madri o sorelle, alle loro fidanzate o mogli; usavano un francese così comprensibile, così intimo… esattamente come lo è adesso, lo stesso linguaggio che useremmo oggi nel 2016, quando mandiamo una email".
Sign me, sign me under your heart
(continua)
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 14:06
Wedding Bells
2012
Rover
E tre brani, toccanti, dai quali doveva nascere un concept album sull’amore tra due persone separate dalla guerra: Aqualast, Wedding Bells e la tumultuosa La Roche. “Sembrano la storia della mia vita. Sono sempre stato abituato a dire addio a qualcuno, agli amici a scuola, perché la mia famiglia si trasferiva di continuo. Nell’amore è la stessa cosa. Come lo è con un paese, un luogo. Lasciarsi alle spalle le proprie chitarre, i propri libri. La distanza dei sentimenti è qualcosa di affascinante. Ho trovato un volume usato che raccoglie le lettere dei soldati della Grande Guerra: sembrano così vere, contemporanee; mi ha colpito quanto moderno fosse il modo in cui questi giovani uomini di 17, 18 anni scrivevano alle loro madri o sorelle, alle loro fidanzate o mogli; usavano un francese così comprensibile, così intimo… esattamente come lo è adesso, lo stesso linguaggio che useremmo oggi nel 2016, quando mandiamo una email".
Rover
E tre brani, toccanti, dai quali doveva nascere un concept album sull’amore tra due persone separate dalla guerra: Aqualast, Wedding Bells e la tumultuosa La Roche. “Sembrano la storia della mia vita. Sono sempre stato abituato a dire addio a qualcuno, agli amici a scuola, perché la mia famiglia si trasferiva di continuo. Nell’amore è la stessa cosa. Come lo è con un paese, un luogo. Lasciarsi alle spalle le proprie chitarre, i propri libri. La distanza dei sentimenti è qualcosa di affascinante. Ho trovato un volume usato che raccoglie le lettere dei soldati della Grande Guerra: sembrano così vere, contemporanee; mi ha colpito quanto moderno fosse il modo in cui questi giovani uomini di 17, 18 anni scrivevano alle loro madri o sorelle, alle loro fidanzate o mogli; usavano un francese così comprensibile, così intimo… esattamente come lo è adesso, lo stesso linguaggio che useremmo oggi nel 2016, quando mandiamo una email".
My knees are in pain
(continua)
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 14:04
Recuerdo cuando yo tenía 20 años
[1993]
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro quinto album, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo Volumen 5”
A 20 anni dal golpe di Pinochet, quando gli autori erano ventenni…
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro quinto album, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo Volumen 5”
A 20 anni dal golpe di Pinochet, quando gli autori erano ventenni…
Recuerdo cuando yo tenía veinte años
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2016 - 13:33
Sotto la croce Mmaria
Chissà se Fabrizio De André conosceva questa canzone...
DonQuijote82 (originariamente l'8/1/2013) 10/3/2016 - 13:17
L'unica superstite
Ricostruzione della strage
trailer de "La rugiada di San Giovanni" film sulla strage. Musiche di Beppe Carletti dei Nomadi
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dq82 10/3/2016 - 12:58
Por la vida
[1990]
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro quarto album, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo Volumen 4”
“E ad ogni minuto vengono distribuite le medaglie per aver sterminato ancora un’altra forma di vita…”
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro quarto album, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo Volumen 4”
“E ad ogni minuto vengono distribuite le medaglie per aver sterminato ancora un’altra forma di vita…”
Siempre he creído necesario
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2016 - 12:39
Freedom
"Freedom" con Richie Havens, Joe Cocker, Billy Preston, Edoardo Bennato, Fabio Concato, Angelo Branduardi, Nomadi, settembre del 1990 partecipano al Concerto della Libertà in Piazza San Venceslao a Praga.
dq82 10/3/2016 - 11:54
Con datos de la UNICEF
[1986]
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro secondo album, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo Volumen 2”
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro secondo album, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo Volumen 2”
Siete niños en el mundo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2016 - 11:24
Percorsi:
Violenza sull'infanzia
Lluvias del sur
[1983]
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro album d’esordio, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo”
Scene di ordinaria quotidianità nella regione di Valdivia, Cile del sud… piove, piove, non fa che piovere ed il fiume Calle-Calle trascina silenziosamente (callar = star zitto) cadaveri verso il mare…
Calle-Calle deriva da kallekalle, il nome con cui in lingua mapuche viene indicata la Libertia chilensis, una pianta dai fiori bianchi che cresce sulle sponde del fiume…
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro album d’esordio, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo”
Scene di ordinaria quotidianità nella regione di Valdivia, Cile del sud… piove, piove, non fa che piovere ed il fiume Calle-Calle trascina silenziosamente (callar = star zitto) cadaveri verso il mare…
Calle-Calle deriva da kallekalle, il nome con cui in lingua mapuche viene indicata la Libertia chilensis, una pianta dai fiori bianchi che cresce sulle sponde del fiume…
Llueve, llueve sobre Valdivia
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2016 - 11:05
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UN RICORDO DELL'AMICA FEBE CAVAZZUTTI ROSSI
(Gianni Sartori)
Nella notte del 2 febbraio 2016 se ne è andata Febe Cavazzutti Rossi. Pastora valdese, ha vissuto gran parte della sua vita a Padova. Una presenza costante nella chiesa metodista di questa città, come organista e predicatrice, e una testimonianza immensa di fede, serenità e forza d'animo.
Febe era nata nel 1931 a Vicenza (dove in seguito tornerà come insegnante di inglese) e aveva trascorso parte degli anni giovanili a Firenze. In questa città suo padre, il pastore metodista Gaspare Cavazzutti (già collaboratore di Henry James Piggot) si distinse per aver salvato molti cittadini di religione ebraica negli anni delle persecuzioni nazi-fasciste.
Di quel periodo buio Febe ricordava con particolare amarezza la tragica fine di due ragazze sue amiche, nipoti... (continua)