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Prima del 2016-3-12

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Ulice

Ulice
Testo e musica di Ras Luta (ovvero Adam Tersa)
Jah!
Testo
Ha!
(continua)
inviata da krzyś 12/3/2016 - 21:59
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Call It What It Is

Call It What It Is
2016
Call It What It Is

«Call It What It Is (Murder)», pezzo composto dal 45enne di Claremont in ricordo di Michael Brown, il giovane afroamericano ucciso da un poliziotto, nel Missouri, il 9 agosto di un anno fa. «Il razzismo è pericoloso. E negli Stati Uniti è un grosso problema», commenta oggi Harper. «Ho scritto quella canzone perché andava scritta, perché certe cose bisogna dirle in modo chiaro e netto, senza tentennamenti».
Il testo non lascia dubbi sulla sua posizione: «Ti sparano alla schiena perché è un crimine essere nero», recitano i primi versi.

Canzoni dedicate a Trayvon Martin:
Trayvon Jasiri X
Justice! Godswill
We Are Trayvon Plies
Trayvon Martin Tribute Papoose
Super Life Chaka Khan
Hoodiez Willie D
I wonder why Rick Ross
The Ballad of Trayvon Martin Will Hoge
Justice (if You're 17) Wyclef Jean
No More Innocent People Dying Kamal Imani
Trayvon David Rovics
Sandra's... (continua)
They shot him in the back
(continua)
inviata da dq82 12/3/2016 - 19:18
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Farewell to Arms

Farewell to Arms
(Keith Emerson / Greg Lake)
dall'album "Black Moon" del 1992
In this our life on earth
(continua)
11/3/2016 - 23:21
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Era meglio morire da piccoli

anonimo
1985
O.S.T. I Pompieri

Canzoncina stupida ripresa dal film di Natale 1985 ad opera di Neri Parenti con Villaggio, Banfi, Tognazzi, Roncato, Boldi & De Sica, Moana Pozzi.
Probabilmente una canzoncina goliardica militare precedente al film Pompieri (e al suo sequel Pompieri 2)
La musica è ripresa da una "gloriosa" marcetta militare tradizionale irlandese dal titolo "Garry Owen"
Ripresa poi da Paolo Rossi per una sua canzoncina in mille sue variazioni (ed anche per un suo libro)
Nel 1995 con lo stesso titolo un film, ben più interessante con Battiston.
Era meglio morire da piccoli
(continua)
inviata da dq82 11/3/2016 - 17:23
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11 de Noviembre

11 de Noviembre
[1984]
Parole e musica di Cristina González Narea, cantautrice, poetessa e chitarrista cilena che vive in Spagna da molti anni.
Nell’album intitolato “Mensajero del Amor”, il suo primo disco, pubblicato nel 1986. Cristina González Narea ha ripreso a pubblicare dischi solo nel 2004 (altri 3 album al suo attivo) ma, stranamente, sul suo sito c’è solo una flebile traccia di quel suo primo lavoro...

Una canzone intensa e bellissima dedicata a Sebastián Acevedo Becerra (1931-1983), un operaio cileno che, in segno di protesta per il sequestro e la detenzione illegale dei suoi due figli da parte della polizia di Pinochet, si autoimmolò – “quemándose a lo bonzo”, come si dice significativamente in spagnolo - davanti alla cattedrale della città di Concepción, l’11 novembre del 1983.

I figli Galo Fernando e María Candelaria furono liberati per via della pressione dell’opinione pubblica, ma poi... (continua)
El día 11 de noviembre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2016 - 21:01
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La Roche

La Roche
2012
Rover

E tre brani, toccanti, dai quali doveva nascere un concept album sull’amore tra due persone separate dalla guerra: Aqualast, Wedding Bells e la tumultuosa La Roche. “Sembrano la storia della mia vita. Sono sempre stato abituato a dire addio a qualcuno, agli amici a scuola, perché la mia famiglia si trasferiva di continuo. Nell’amore è la stessa cosa. Come lo è con un paese, un luogo. Lasciarsi alle spalle le proprie chitarre, i propri libri. La distanza dei sentimenti è qualcosa di affascinante. Ho trovato un volume usato che raccoglie le lettere dei soldati della Grande Guerra: sembrano così vere, contemporanee; mi ha colpito quanto moderno fosse il modo in cui questi giovani uomini di 17, 18 anni scrivevano alle loro madri o sorelle, alle loro fidanzate o mogli; usavano un francese così comprensibile, così intimo… esattamente come lo è adesso, lo stesso linguaggio che useremmo oggi nel 2016, quando mandiamo una email".
Sunlight in my eyes
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 14:08
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Aqualast

Aqualast
2012
Rover

E tre brani, toccanti, dai quali doveva nascere un concept album sull’amore tra due persone separate dalla guerra: Aqualast, Wedding Bells e la tumultuosa La Roche. “Sembrano la storia della mia vita. Sono sempre stato abituato a dire addio a qualcuno, agli amici a scuola, perché la mia famiglia si trasferiva di continuo. Nell’amore è la stessa cosa. Come lo è con un paese, un luogo. Lasciarsi alle spalle le proprie chitarre, i propri libri. La distanza dei sentimenti è qualcosa di affascinante. Ho trovato un volume usato che raccoglie le lettere dei soldati della Grande Guerra: sembrano così vere, contemporanee; mi ha colpito quanto moderno fosse il modo in cui questi giovani uomini di 17, 18 anni scrivevano alle loro madri o sorelle, alle loro fidanzate o mogli; usavano un francese così comprensibile, così intimo… esattamente come lo è adesso, lo stesso linguaggio che useremmo oggi nel 2016, quando mandiamo una email".
Sign me, sign me under your heart
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 14:06
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Wedding Bells

Wedding Bells
2012
Rover

E tre brani, toccanti, dai quali doveva nascere un concept album sull’amore tra due persone separate dalla guerra: Aqualast, Wedding Bells e la tumultuosa La Roche. “Sembrano la storia della mia vita. Sono sempre stato abituato a dire addio a qualcuno, agli amici a scuola, perché la mia famiglia si trasferiva di continuo. Nell’amore è la stessa cosa. Come lo è con un paese, un luogo. Lasciarsi alle spalle le proprie chitarre, i propri libri. La distanza dei sentimenti è qualcosa di affascinante. Ho trovato un volume usato che raccoglie le lettere dei soldati della Grande Guerra: sembrano così vere, contemporanee; mi ha colpito quanto moderno fosse il modo in cui questi giovani uomini di 17, 18 anni scrivevano alle loro madri o sorelle, alle loro fidanzate o mogli; usavano un francese così comprensibile, così intimo… esattamente come lo è adesso, lo stesso linguaggio che useremmo oggi nel 2016, quando mandiamo una email".
My knees are in pain
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 14:04
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Recuerdo cuando yo tenía 20 años

Recuerdo cuando yo tenía 20 años
[1993]
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro quinto album, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo Volumen 5”

A 20 anni dal golpe di Pinochet, quando gli autori erano ventenni…
Recuerdo cuando yo tenía veinte años
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2016 - 13:33
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Tre madri

Tre madri
[1969]
Testo e musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Lyrics and music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Album: "La buona novella"

Ci sono tre uomini condannati a morte atroce. Che si trattasse di un semplice palo o di una croce vera e propria (il greco σταῦρος autorizza entrambi i significati), non ha molta importanza, non attribuendogliene nessuna dal punto di vista “dottrinale”, come si suol dire. Stanno là, attaccati, legati, inchiodati. I primi due sono delinquentelli, bassa manovalanza, un paio di ladruncoli probabilmente per fame; perché di veramente “sacro”, come ben si sa dalla Storia, non c'è stato altro che la Proprietà. Il terzo, invece, è un caso un po' particolare anche se non raro. Un povero cristo che, si dice, andava in giro a dire di essere “figlio di Dio”. O forse non ci andava neppure tanto, in giro; un tipo un po' strano, figlio di un falegname... (continua)
Madre di Tito:
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/3/2016 - 12:49
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Por la vida

Por la vida
[1990]
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro quarto album, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo Volumen 4”

“E ad ogni minuto vengono distribuite le medaglie per aver sterminato ancora un’altra forma di vita…”
Siempre he creído necesario
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2016 - 12:39
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Con datos de la UNICEF

Con datos de la UNICEF
[1986]
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro secondo album, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo Volumen 2”
Siete niños en el mundo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2016 - 11:24
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Lluvias del sur

Lluvias del sur
[1983]
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro album d’esordio, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo”

Scene di ordinaria quotidianità nella regione di Valdivia, Cile del sud… piove, piove, non fa che piovere ed il fiume Calle-Calle trascina silenziosamente (callar = star zitto) cadaveri verso il mare…

Calle-Calle deriva da kallekalle, il nome con cui in lingua mapuche viene indicata la Libertia chilensis, una pianta dai fiori bianchi che cresce sulle sponde del fiume…
Llueve, llueve sobre Valdivia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2016 - 11:05
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Precario

Precario
2011
Precario
Che sara' chi lo sa
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 10:33
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Scontri

Scontri
2013
Per Uscire Premi Icsilon
Ogni giorno il cuore in piazza te non ci metti mai la faccia
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 10:28
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Quieren y puedo

Quieren y puedo
[1983]
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro album d’esordio, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo”

“Vogliono che ogni canzone sia una marcia militare… Vogliono aizzarmi contro i cani, imprigionarmi, torturarmi, uccidermi… Posso cantare e scrivere quello che loro vogliono, negare me stesso, vendere i miei amici, i miei fratelli… Ma il mio vecchio cuore funziona col combustibile dell’amore, la mia nuova canzone non porta la vecchia insegna dell’orrore…”
Quieren hacer de cada cantor un wurlitzer
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2016 - 10:26
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Io sapere poco leggere

Io sapere poco leggere
2015
Oh!

È stata ispirata da Cosimo Cavallo (anche se lui non lo sa). Cosimo è una di quelle persone che questa società ci ha insegnato ad etichettare come ′pazzi, barboni, disadattati′. Noi che abbiamo la fortuna di conoscerlo e contemplarlo ogni giorno, seppur in maniera indiretta e distante, sappiamo che è tutt'altro. Cosimo è un artista, un uomo di grande cultura e di enorme sensibilità, che vive la sua follia con estremo coraggio, guardandola negli occhi, senza mai abbassare lo sguardo come invece facciamo tutti noi.
Essere o non essere
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 10:20
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El viaje

El viaje
[1983]
Scritta da Nelson Schwenke Porflitt (1957-2012) e Marcelo Nilo Guerra (1960-)
Nel loro album d’esordio, intitolato semplicemente “Schwenke & Nilo”
Señores denme permiso
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2016 - 10:08
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En un largo tour

En un largo tour
[1980]
Scritta da Amaro e Charles Labra, fratelli fondatori del gruppo cileno
Nell’album d’esordio intitolato “Canto + Vita”

Non sfuggiva ai Sol y Lluvia l’importanza che per il regime aveva la televisione (“tiene tele o no tiene tele / hay que comprar / para saber / como se miente”, cantano in Lonquén) strumento di controllo di massa assai più efficace di decine di migliaia di carabineros…

Pudahuel (anticamente Las Barrancas), La Legua e La Bandera sono poblaciones dell’area metropolitana di Santiago de Chile… A proposito de La Bandera leggo qui la seguente descrizione della sua situazione attuale:

“De los lugares mas horribles de Santiago... cero areas verdes con cuea el parque estas poblaciones donde abundan los flaites y los narcos y la gente de esfuerzo tiene que vivir encerrada en sus casa... el narcotráfico es el cáncer en las poblaciones de la capital, saludos a la gente honesta,... (continua)
A esta hora justamente a esta hora
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2016 - 09:43
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In Any Tongue

In Any Tongue
2015
Rattle that lock

Parole di Polly Samson (la moglie di Gilmour)
Musica di David Gilmour

Al brano ha inoltre partecipato il figlio di David e Polly, Gabriel, che ha eseguito le parti di pianoforte.



Italiano
English



David Gilmour ha spiegato al Sun il significato della canzone, il cui testo contro la guerra è firmato dalla moglie, la scrittrice Polly Samson.

"Parla della futilità di tutto, di gente che sta tranquilla qui in Gran Bretagna o negli Stati Uniti a pilotare droni in altre parti del mondo. Stanno seduti comodi in una piccola sala di controllo, giocando con un joystick poi vanno a casa a mangiarsi un pollo al curry."

"Non riesco a immaginare cosa passi loro per la testa quando tornano a casa, se davvero sono convinti della correttezza di quello che stanno facendo o se provano un qualche rimorso", ha aggiunto Gilmour. "Il testo di Polly è molto bello. Il dolore, la... (continua)
Home and done it's just begun
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 09:29
Percorsi: Droni di merda
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Y en a qui...

Y en a qui...
Chanson entendue souvent sur les sono lors des manifestations

Il a participé le 9 mars à la manifestation à Dijon contre la loi travail en reprenant cette chanson .
Le matin, quand je me réveille,
(continua)
inviata da Pascal BORTOT 10/3/2016 - 08:34
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Lonquén

Lonquén
[1980]
Scritta da Amaro e Charles Labra, fratelli fondatori del gruppo cileno
Nell’album d’esordio intitolato “Canto + Vita”

Il 30 novembre 1978 in località Hornos de Lonquén, nel comune di Talagante, a sud di Santiago de Chile, in uno dei forni di una miniera di calce abbandonata vennero casualmente ritrovati alcuni resti umani. Erano quelli di 15 campesinos di Isla de Maipo, un paese non molto distante, che 5 anni prima erano stati arrestati dai carabineros e dei quali non si era più avuta alcuna notizia, desaparecidos.

Erano tutti contadini poveri, tutti maschi, tra i 17 e i 51 anni... I loro nomi:
Sergio Maureira Lillo e i suoi quattro figli, Rodolfo Antonio, Sergio Miguel, Segundo Armando e José Manuel; Oscar Hernández Flores e i suoi fratelli Carlos y Nelson; Enrique Astudillo Álvarez e i suoi due figli Omar y Ramón; e quattro giovani i cui nomi erano Miguel Brant, Iván Ordóñez,... (continua)
Sabíamos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/3/2016 - 23:41
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La Coerenza

La Coerenza
da "Quando ci sarai" (1996)

Non saprei se questa sia un CCG, ma il fatto di preferirsi disarmati e sconfitti, che vincenti e armati ne potrebbe fare una CCG, ma soprattutto per porre in embrione un eventuale nuovo percorso "dalla parte dei perdenti"
Ho giocato la mia vita con i dadi all’osteria,
(continua)
inviata da dq82 9/3/2016 - 14:47
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Dalla parte delle bestie

Dalla parte delle bestie
3013
Dalla parte delle bestie

Anch'io da piccolo giocavo agli Indiani, i cow-boy, nonostante sia stato cresciuto a western di John Ford e John Wayne, mi piacevano solo quando si sparavano tra di loro. Forse già da piccolo mi piacevano più i perdenti, per dirla con Finardi "Siamo tutti Will coyote". E allora questo brano potrebbe dare inizio ad una serie di brani per il percorso "Dalla parte dei perdenti".
O da piccolo tifavo sempre per gli indiani
(continua)
inviata da dq82 9/3/2016 - 14:24
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ن وت و (Noto)

ن وت و (Noto)
2013
Sicilia Araba

Lyrics: Jabbār ibn Muhammad ibn Hamdīs (Siracusa o Noto, 1056 circa – Maiorca, ramadan 1133)
Music: Bob Salmieri

Per l'introduzione al disco si veda il primo brano السلام عليك (Assalamu Alaikum)
لى متى سيدوممنفاي؟
(continua)
inviata da dq82 9/3/2016 - 13:28
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He Said He Had a Friend

He Said He Had a Friend
[1972]
Scritta da Joanne Eckert (?) ed Andrew John Smik, Jr., in arte Doc Williams (1914-2011), countrysinger e band leader originario di Cleveland, Ohio.
In questo brano era accompagnato dalla moglie Jessie Wanda Crupe, in arte Chickie Williams (1919-2007), e dalla sua band, The Border Riders.

Una spoken song piuttosto lacrimevole eppure notevole, visto che molta parte della scena country è sempre stata patriottarda e guerrafondaia… Qui un ragazzo spedito a combattere (in Vietnam) scrive ai genitori chiedendo la loro disponibilità ad accogliere a casa un suo compagno che deve rientrare perché gravemente ferito in battaglia e non ha un posto dove andare. I genitori non sono affatto contenti della cosa e alla fine gli rispondono di no. Poi giunge loro una lettera dai comandi dell’esercito in cui si annuncia la morte del figlio, suicida. Quando il feretro rientra a casa i genitori scoprono... (continua)
Dear Mom and Dad, the War is done, my task is finally through
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/3/2016 - 13:28
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Non solo numeri

2013
Io ti amo
Ci sono uomini nascosti con i fucili in mano
(continua)
inviata da dq82 9/3/2016 - 09:07
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No More War

No More War
(1966)
dall'album "No More War"
Pubblicata su Broadside # 75 (Ottobre 1966)

The title track, "No More War" was centred around a speech given by Pope Paul VI to the United Nations General Assembly on 4 October 1965, captured on several LPs, including "Mission to America, October 4, 1965" (Columbia Records # xx2).

The Pope diplomatically did not mention any specific conflict, but sent out a general message of peace: "the blood of millions of men...useless massacres and fearful ruins have sealed the pact united you with a vow which must change the future of the world: Never again war, war never again! Peace". This criticism was in contrast to some American Church leaders who backed President Johnson in Vietnam - most notable Cardinal Francis Spellman (as dealt with in the "Dean Rusk Song" by Bill Frederick on the 1967 album "Hey, Hey...LBJ!" and in the unrecorded Tom Paxton song "The Cardinal" published in Broadside # 80, May 1967).
No more war, war never again
(continua)
8/3/2016 - 23:40
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Ambush

Ambush
[1972]
Parole e musica di Harry Nilsson
Nell’album intitolato “Son of Schmilsson”, ancora più eccentrico del precedente “Nilsson Schmilsson” (1971)
Un disco che vide alla batteria Ringo Starr (celato sotto lo pseudonimo di Richie Snare) e alla chitarra Peter Frampton. La tromba e l’arrangiamento di tutti gli splendidi fiati sono di Jim Price, musicista di chiara fama, associato a Rolling Stones e Joe Cocker.

Now this is a track I really treasure! It conjures up such an atmosphere of the hopelessness of war - in the same way movies like 'Saving Private Ryan' and 'Full Metal Jacket' do. I can feel myself as part of the troop of soldiers keeping their spirits up by singing only to fall into a booby-trap and get mown down by Jim Price's inevitable brassy machine gun!
From its opening notes the guitar sets the bluesy scene - more instruments join in but never clamour space in another very... (continua)
The lamp that lights the way
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/3/2016 - 23:16
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A Simple Desultory Philippic

A Simple Desultory Philippic
(or How I Was Robert McNamara'd into Submission)
(1965/1966)

Pubblicata originariamente nell'album di debutto solista di Paul Simon "The Paul Simon Songbook" pubblicato solo nel Regno Unito
La versione che presentiamo per prima, perché più in tema con il nostro sito, è quella incisa (con parole aggiornate) nell'album di Simon & Garfunkel "Parsley, Sage, Rosemary and Thyme"(1966).

La canzone nasce come mezza parodia mezzo omaggio allo stile del primo Bob Dylan, citato per nome ("c'era un tizio così all'antica che se gli dici Dylan pensa che stai parlando di Dylan Thomas...") e con i titoli delle sue canzoni tra cui It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding).

Nella prima strofa Simon cita la filosofa pro-capitalista Ayn Rand, il segretario alla difesa Robert McNamara, l'ambasciatore statunitense in Vietnam del Sud Maxwell Taylor e altri personaggi che sostenevano l'escalation in Vietnam ridicolizzandoli opportunamente.

fonte: Songs of the Vietnam Conflict di James E. Perone
I been Norman Mailered, Maxwell Taylored.
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 8/3/2016 - 22:51
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Love Bomb

Love Bomb
[1975]
Scritta da Barry Blue e Lynsey De Paul (scomparsa nel 2014 a 66 anni)
Title track dell’album del 1975

All on the Dance Floor!
Make Love, Not War!
Let’s Dance, Disco Dance!


(Mmm, bella la scopertina!...)
From now on, we're gonna drop a love bomb
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/3/2016 - 22:33
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American Tune

American Tune
(1973)
Album: "There Goes Rhymin' Simon"
poi in "The Concert in Central Park" di Simon & Garfunkel (1981)

Parole di Paul Simon
Musica ripresa dalla Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach.
Bach a sua volta aveva ripreso la melodia dal compositore barocco Hans Leo Hassler che l'aveva scritta per la canzone Mein G’müt ist mir verwirret (1601)


Bruce Springsteen ha spesso affermato di aver passato gran parte della sua carriera di musicista a "misurare la distanza tra il sogno americano e la realtà americana". Anche questa bellissima canzone di Paul Simon, scritta nel 1973 all'indomani della rielezione di Nixon, cerca di fare i conti con questa distanza, forse incolmabile.

Quando Simon scriveva questa canzone gli Stati Uniti erano ancora impantanati nella guerra del Vietnam. E la il sogno americano di libertà e democrazia tradito viene simboleggiato dalla Statua della Libertà che prende il largo...

Many's the time I've been mistaken
(continua)
8/3/2016 - 22:16
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Русская дорога

Русская дорога
[2011]
Testo e musica di Игорь Растеряев (Igor Rasteryaev)
Dall'album eponimo "Русская дорога"
Il testo dal sito ufficiale http://www.igorrasteryaev.ru/texts/1
По плачущей земле, не чуя сапогов,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 8/3/2016 - 17:51
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Μονόλογος της Λυσιστράτης

Μονόλογος της Λυσιστράτης
Monólogos tis Lysistrátis
[1986]
Στίχοι: Λίνα Νικολακοπούλου
(Από Αριστοφάνη Λυσιστράτη)
Μουσική: Σταμάτης Κραουνάκης
Σκηνοθεσία: Ανδρέας Βουτσινάς
Ερμηνεία: Λάκης Λαζόπουλος & Θίασος
Testo: Lina Nikolakopoulou
(Dalla Lisistrata di Aristofane)
Musica: Stamatis Kraounakis
Scenografia: Andreas Voutsinas
Interpreti: Lakis Lazopoulos & Thiasos




1986: Viene messa in scena una “Lisistrata” moderna per la scenografia e la regia teatrale di Andreas Voutsinas. Una delle decine di “Lisistrate” di questi tempi contemporanei, che testimoniano dell'attualità di questa giovincella di duemilacinquecento anni. La poetessa Lina Nikolakopoulou reinterpreta la commedia aristofanea in greco d'oggi, riproposta (ma non è certo la prima volta) in chiave musical: con le musiche di Stamatis Kraounakis, i punti cardine della commedia vengono trasformati in canzoni affidate a Lakis Lazopoulos... (continua)
Έχω στολίδια
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμημα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 8/3/2016 - 15:21
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The Ballad of Mary Magdalene

The Ballad of Mary Magdalene
[1994]
Parole e musica di Richard Shindell
Nel suo album intitolato “Blue Divide”, pubblicato nel 1995
Testo trovato per caso sull’insostituibile Mudcat Café
I come from Palestine
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/3/2016 - 15:09
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Ël capital

Ël capital
Parole di Ettore Minoretti (1910-1999), paroliere torinese
Musica di Giorgio Lupica, compositore, che credo sia stato pure il preside e il direttore del celebre coro dell’istituto scolastico torinese Maffei (quello de “El merendero - Miguel son mi!” su Carosello)
Il testo di base – in corso di revisione, già a prima vista piuttosto scorretto - l’ho trovato sul sito Canzoni del Piemonte e della Liguria curato da Enrico Casali, dove sono disponibili anche gli accordi e lo spartito della canzone. Ho provato ad aggiustarlo ricorrendo alla mia purtroppo scarsa conoscenza del dialetto e a qualche dizionario on line. Sono benvenute le correzioni da parte di lettori più esperti.

Luisella Guidetti divenne celebre negli anni 60 come “cantante della mala torinese” e grazie al disco “… e poi domani ancora” (1969) scritto da Piero Novelli e Mario Piovano sul modello delle canzoni della malavita milanese... (continua)
A diso che bato, che bato perché
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/3/2016 - 11:01
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Quando qualcuno va fuori schema

Quando qualcuno va fuori schema
[1972]
Parole e musica di Gipo Farassino
Sigla di “Sapere”, programma televisivo divulgativo e scientifico, antesignano dei vari “Quark”, mandato in onda dalla RAI tra il 1967 ed il 1976.
Poi in “Gipo”, recital registrato dal vivo al Teatro Erba di Torino nel 1975.

Testo trovato sul sito Canzoni del Piemonte e della Liguria curato da Enrico Casali, dove sono reperibili anche accordi e spartito.
Mondo moderno, mondo avanzato
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/3/2016 - 20:48
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La mudaja

La mudaja
[1967]
Parole e musica di Gipo Farassino e Giovanni Moretto, suo amico, musicista e compositore.
Nell’album intitolato “Auguri”

Testo trovato sul sito Canzoni del Piemonte e della Liguria curato da Enrico Casali, dove sono disponibili anche gli accordi e lo spartito della canzone.
L’hai comincià a vint ani
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/3/2016 - 16:02
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Buon Dio

Buon Dio
[1972]
Parole e musica di Fausto Amodei e Gipo Farassino, interpretata da quest’ultimo nel recital “Uomini, bestie e ragionieri” del 1972

Testo trovato sul sito Canzoni del Piemonte e della Liguria curato da Enrico Casali, dove sono disponibili anche gli accordi e lo spartito della canzone.
Buon Dio di passaggio sulla terra, vegliando per la pace del suo mondo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/3/2016 - 15:49
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L’eco

L’eco
[1969]
Parole di Gipo Farassino
Musica di Gipo Farassino e Mario Piovano (1927-2013), importante fisarmonicista, compositore e cantante piemontese (scomparso pochi giorni dopo Gipo).
La canzone che chiude l’album “Due soldi di coraggio”
Poi estratta come singolo, lato B de “La canzone dei perché”, con arrangiamento di Giancarlo Chiaramello.

Un testo piuttosto criptico ma che credo possa costituire ripresa e conclusione della precedente Ballata per un eroe
Un'eco di lontano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/3/2016 - 15:29
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Sparagli Joe

Sparagli Joe
dall'album "Stazzi Uniti" del 1980

... l'istinto di sparare tipico dei soldati e di chi si difende dalle paure con la guerra che si ritorce inevitabilmente contro chi spara...
Dimmi Joe son qui vicino a te
(continua)
inviata da Virginio 7/3/2016 - 12:47

Anne Askew, Intituled, I Am a Woman Poor and Blind

anonimo
<Em>Anne Askew, Intituled,</Em> I Am a Woman Poor and Blind
[1635?]
Testo trovato su The Norton Anthology of English Literature

Ho preferito attribuire questa ballata ad autore anonimo, siccome appare in broadsides seicentesche, a quasi un secolo di distanza dall’esecuzione sul rogo di Anne Askew (1521-1546). Ma i versi sono riportati come se fosse stata l’autrice di Like as the Armed Knight a comporli di suo pugno. Non viene infatti da tutti esclusa la sua maternità diretta e che il mondo protestante li abbia poi tramandati per molti decenni successivi. In ogni caso, questo dimostra la grande impressione che fece la persecuzione ed il martirio di questa venticinquenne nobildonna inglese che nel 1546 venne torturata e poi arsa viva per aver difeso strenumente la libertà di fede e di coscienza, cadendo vittima delle lotte di potere che si consumavano nelle ultime fasi del lungo regno di Enrico VIII, che prima fu Defensor Fidei contro il diffondersi... (continua)
I am a woman poor and blind
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/3/2016 - 10:11
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Reflescìasà

Reflescìasà
La canzone, una storia di emigrazione e di marginalizzazione, una delle tante, una fra le troppe, è stata scritta e viene recitata da Erri De Luca, ed è presente in Controverso, album uscito nel 2000 e ottava scorribanda della Gang dei Severini brothers, Sandro e Marino.

Controverso contiene tredici brani che non seguono né sono in linea, ma che da direzioni apparentemente opposte ritrovano un un cammino e una emergenziale via d’uscita nel cerchio. Perché è circolare l'immagine che traduce questo titolo, mette in fuga il senso della parola e la libera. Essere contro per andare verso. Nel mito, oltre la storia dalla quale siamo stati espulsi, confinati, esiliati.
Si riparte dagli ultimi e insieme a loro, con gli ultimi, dagli uomini ai margini, qui, dove odio e amore, limite soglia sono un tutt'uno.

Continua l'indefessa battaglia del sogno, dell'immaginario, perché da sempre le azioni... (continua)
Si chiama Kema'l
(continua)
inviata da Alessandro Carènzan 7/3/2016 - 03:13
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U lamentu d'Antuninu l'ulmisgianu

U lamentu d'Antuninu l'ulmisgianu
[Fine XIX secolo]
Zicavu tradizionale corso
Parole di Antuninu Rossi dell'Olmeto
Interpretazioni conosciute:
a) U Fiatu Muntese (interpretazione a quattro voci)
b) Canta U Populu Corsu, in Eri Oghje Dumane [1975]
c) Francesca Breschi (occasionalmente accompagnata da Mario Brunello e Paolo Fresu), a partire dal 2006
(Registrazione in: Vivo!, Vent'anni di musica all'Istituto De Martino, triplo album, 2015, vol. 3)




Interpretazione di Francesca Breschi, Mario Brunello e Paolo Fresu, Rifugio Rosetta (Dolomiti), alba del 13 luglio 2006.


Il Lamentu d’Antuninu l’ulmisgianu fu composto nelle carceri di Santa Chiara (Santa Chjara) a Bastia da Antuninu Rossi, alla fine del XIX secolo in forma di Zicavu tradizionale (di cui riprese probabilmente il motivo musicale). Antuninu Rossi era in carcere per omicidio, per avere vendicato l’onore della sorella; da Bastia fu poi mandato al bagno penale... (continua)
O cunsorti adurata,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/3/2016 - 18:36
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Reverendo King Jr.

Reverendo King Jr.
2013
#Black

Campionamento del celebre discorso di MLK
I have a dream that one day even the state of Mississippi, a desert state, sweltering with the heat of injustice and oppression, will be transformed into an oasis of freedom and justice.
(continua)
inviata da dq82 6/3/2016 - 17:44
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Libiamo

Libiamo
Libiamo, libiamo coi militi italici
(continua)
inviata da adriana 6/3/2016 - 13:46
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Born in Chicago

Born in Chicago
Bruce Hornsby & The Noisemakers
Featuring: Sasha Go Hard & Eryn Allen Kane
dalla colonna sonora del film Chi-Raq di Spike Lee

Il soggetto della Lisistrata di Aristofane è un tema modernissimo, che è stato ripreso e adattato a moltissime realtà contemporanee. L'ultimo esempio è il film Chi-Raq di Spike Lee in cui la vicenda dello sciopero del sesso contro la guerra è la violenza è ambientato nelle periferie meridionali di Chicago, il cui soprannome unisce Chicago all'Iraq a sottolineare la violenza e il crimine che fanno da padroni. La satira prende di mira le gang di Chicago che saranno costrette a deporre le armi dallo sciopero del sesso delle donne.

[Verse 1: Eryn Allen Kane]
(continua)
5/3/2016 - 23:29
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Pray 4 My City

Pray 4 My City
(2015)
dalla colonna sonora del film Chi-Raq di Spike Lee

Il soggetto della Lisistrata di Aristofane è un tema modernissimo, che è stato ripreso e adattato a moltissime realtà contemporanee. L'ultimo esempio è il film Chi-Raq di Spike Lee in cui la vicenda dello sciopero del sesso contro la guerra è la violenza è ambientato nelle periferie meridionali di Chicago, il cui soprannome unisce Chicago all'Iraq a sottolineare la violenza e il crimine che fanno da padroni. La satira prende di mira le gang di Chicago che saranno costrette a deporre le armi dallo sciopero del sesso delle donne.

This is an emergency, this is an emergency
(continua)
5/3/2016 - 19:57
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La guerra del sale

La guerra del sale
(2016)
Acrobati

testo e feat. Caparezza
Per un'analisi del testo Radio libera Tutti

Alcuni dei sette featuring presenti sul disco vanno poi ben al di là del semplice “io canto la strofa e tu il ritornello”, ma l’apporto dell’artista ospite è fondamentale anche per la scrittura. È ad esempio il caso di La Guerra Del Sale, scritta a quattro mani con Caparezza: «Avevo scritto un giro strumentale che sapevo avrebbe catturato la sua attenzione, ed erano anni che avevo l’idea di collaborare con lui, per cui mi sono deciso ad alzare il telefono. Gli ho inviato il materiale che avevo, e lui mi ha risposto già con una prima bozza di strofa. Da lì è scattata una specie di sfida: abbiamo cominciato a mandarci versi e rime, tutto imperniato su giochi di parole, con la principale intenzione di stuzzicare e far ridere l’altro».

Il testo è più un divertissement, un gioco di parole, ma i riferimenti per farla stare tra le CCG ci sono, dalla situazione italiana, al riferimento alle streghe di Salem.
Sale chi è eletto
(continua)
inviata da dq82 5/3/2016 - 19:02
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Il posto dei santi

Il posto dei santi
2015
La rivoluzione sta arrivando

Il significato de Il posto dei santi, è stato spiegato da Sangiorgi in una recente intervista a Che tempo che fa. Il posto dei santi è infatti una dedica commovente da parte di Giuliano Sangiorgi al padre, scomparso di recente:
Nel momento in cui uno scrive una canzone, e la pubblica, quella canzone riempie di significato personale chi l’ascolta. Io personalmente mi sono chiesto se fosse giusto giusto condividere questo piccolo grande cambiamento nella mia vita? Anche questa è una rivoluzione, la rivoluzione è un cambiamento collettivo o privato. Io ho pensato che quell’approccio alla morte al lato più nero della vita fosse un limite, facesse finire il sogno dell’arte. A un certo punto mi sono reso conto che quel nero è diventata una sfumatura di colore, chi sa quante persone perdono cari e poi questa cosa si trasforma anche in una nuova consapevolezza.... (continua)
Ho leccato anche il sale dagli occhi
(continua)
inviata da dq82 5/3/2016 - 18:12
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Put the Guns Down

Put the Guns Down
(2015)
feat. Tink
dalla colonna sonora del film Chi-Raq di Spike Lee

Il soggetto della Lisistrata di Aristofane è un tema modernissimo, che è stato ripreso e adattato a moltissime realtà contemporanee. L'ultimo esempio è il film Chi-Raq di Spike Lee in cui la vicenda dello sciopero del sesso contro la guerra è la violenza è ambientato nelle periferie meridionali di Chicago, il cui soprannome unisce Chicago all'Iraq a sottolineare la violenza e il crimine che fanno da padroni. La satira prende di mira le gang di Chicago che saranno costrette a deporre le armi dallo sciopero del sesso delle donne.

Somewhere in the world a boy or girl is being buried by their mother
(continua)
inviata da Lorenzo & adriana 5/3/2016 - 13:30
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Jorges Dos Santos

Jorges Dos Santos
2015
Now Is The Time

Testo e spiegazione inviati direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)

After the collapse of my music career, I spent many years working as a TV news producer/ cameraman. I covered the war in Angola many times and the idea for the song Jorge do Santos came from these trips to the Angolan battlefront. During one of these trips I met a soldier who had killed his nephew in a firefight. So the song is a fictional account based on true incidents.
I’ve lived most of my life on this unforgiving land
(continua)
inviata da dq82 + Roger Lucey 5/3/2016 - 11:23
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Le case di Mosul

Le case di Mosul
2015
Cuore aperto

(testo F.Lorenzi, musica F.Lorenzi, M.Baggio)

Tra i 10 brani candidati al Premio Amnesty International Italia 2016

Mossul (in arabo: موصل‎, al-Mawṣil) o Mosul, è una città dell'Iraq, capoluogo del governatorato di Ninawa. Mossul è il nome che diedero gli arabi all'antica Ninive, la capitale assira citata anche nella Bibbia. Il sito di Ninive si trova sulla sponda orientale del fiume Tigri, mentre Mossul è sorta sulla sponda occidentale. La città ha circa 1 500 000 abitanti (calcolati nel 2015).

Nel giugno del 2014 la città cade in mano ai miliziani dello Stato Islamico, che hanno provveduto nelle settimane successive ad epurare la città da tutti i cristiani (scesi dai 50.000 del 2003 ai 3.000 del 2014), costretti ad abbandonarla dopo aver perso e visto sequestrati tutti i propri beni. Tra le azioni di guerra dei miliziani jihadisti v'è stata la distruzione della moschea... (continua)
Se parlo
(continua)
inviata da dq82 5/3/2016 - 11:05
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Palazzinari

Palazzinari
[2013]
Testo di Alessandro Pieravanti
Musica de Il Muro del Canto
Nell’album intitolato “Ancora ridi”
Nella Roma de oggi c’è una strana malattia, pe' via de li palazzi che crescono in periferia.
(continua)
inviata da dq82 5/3/2016 - 10:52
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Mar dei migranti

Mar dei migranti
2015
Singolo

2016
Restiamo Umani

MAR DEI MIGRANTI. Un brano, esplicativo sin dal titolo, che affronta una tematica oggi più che mai tristemente attuale e vicina: il dramma vissuto da migliaia di persone costrette da guerre e miseria ad abbandonare i luoghi natii, sfidando il mare, per raggiungere le coste europee. Il testo racconta in prima persona, lo sciagurato viaggio di un rifugiato, a bordo di un gommone stracolmo di persone, alla ricerca di una vita auspicabilmente migliore. Da sempre sensibili ai temi sociali, i Sine Frontera decidono di dedicare questo loro primo singolo, anticipazione del nuovo disco “Restiamo umani”, a questa tragedia collettiva, riassunta in quel viaggio, che pur nella sua apparente brevità chilometrica, sembra non finire mai, quanto mai pericoloso, e che comporta il doloroso allontanamento dagli affetti e dai luoghi amati, alla ricerca di un mondo nuovo. Alessandro... (continua)
Lasciai la mia casa un giorno di fine settembre (Kumbaya to my mother)
(continua)
inviata da dq82 4/3/2016 - 15:32
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Stay in the Light

Stay in the Light
2015
Now Is The Time

Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)
I was born on the east coast
(continua)
inviata da dq82 + Roger Lucey 4/3/2016 - 15:14

Like as the Armed Knight

Like as the Armed Knight
[1546]
Versi composti e cantati da Anne Askew (1521-1546) rinchiusa nella prigione di Newgate, Londra
Il testo della ballata è riportato in “The lattre examinacyon of Anne Askewe, latelye martyred in Smythfelde, by the wycked Synagoge of Antichrist, with the Elucydacyon of Johan Bale”, di John Bale (1495-1563), vescovo della chiesa anglicana d’Irlanda.
Mi sono permesso di intitolarla – come si usa – dal primo verso. In Rete viene normalmente riportata come “The Ballad which Anne Askew made and sang when she was in Newgate”.

Anne Askew, giovane nobildonna inglese, a 15 anni fu costretta ad andare in sposa al posto di una sorella scomparsa prematuramente. Ann abbracciò presto il credo protestante. Il marito, che era un fervente cattolico, la ripudiò e cacciò di casa dopo pochi anni. Trasferitasi a Londra, Anne si avvicinò alle cosiddette “Gran Dame”, la cerchia protestante della regina... (continua)
Like as the armed knight
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2016 - 14:41
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Ἀριστοφάνους Λυσιστράτη / Aristofane: Lisistrata / Aristophanes: Lysistrata

Ἀριστοφάνους Λυσιστράτη / Aristofane: Lisistrata / Aristophanes: Lysistrata
[411 a. C]
[411 bC]
Atene, Feste Lenee
Athens, Lenaia Dramatic Festival
Messa in scena: Callistrato (forse uno pseudonimo di Aristofane stesso)
Scenemaking: Callistratus (maybe a pseudonym of Aristophanes himself)
Edizione / Editor: F.W. Hall - W.M. Geldart, Clarendon Press, Oxford, 1907



COLEI CHE SCIOGLIE GLI ESERCITI

E’ l’anno 411 avanti Cristo quando, alle feste Lenee di Atene, viene presentata una commedia attribuita a tale “Callistrato”. Le feste Lenee si tenevano ogni anno per celebrare il dio Dioniso Leneo; il nome derivava dalle Λῆναι, vale a dire le Menadi, le adoratrici del dio Dioniso; era consuetudine che, durante tali feste, si presentassero delle tragedie e si svolgessero agoni poetici. Era abbastanza raro che venissero presentate delle commedie, come avvenne appunto in quell’anno 411 con la Lisistrata di quel “Callistrato” che abbiamo già nominato. Ora, si dà il caso... (continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/3/2016 - 12:09
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Memorial Day

Memorial Day
2015
Now Is The Time

Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)

Tu hai visto la guerra da molto vicino, essendo diventato un reporter di guerra in diverse parti del mondo. Anche io ho fatto parte di un gruppo che scrive fieramente, a tratti rabbiosamente contro la guerra ma ascoltando la tua “Memorial Day” si avverte secondo me più tristezza che rabbia, non credi?
“Memorial Day” cerca di guardare alla situazione personale di un soldato che ha combattuto una guerra, pagato un gran prezzo (in questo caso ha perso le gambe) per poi essere dimenticato e messo da parte proprio dal paese per cui ha combattuto. Succede in tutte le guerre, spero di aver focalizzato come i politici usino spesso le persone per i propri scopi.
Memorial Day’s on Monday but today I need a drink
(continua)
inviata da dq82 + Roger Lucey 4/3/2016 - 11:15
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Crossroads

Crossroads
1979
Parole e musica di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Nell’album intitolato “The Road is Much Longer”, pubblicato nel 1979

Nel 2000 Roger Lucey ha pubblicato una raccolta dal titolo "21 Years Down The Road", con la stessa copertina di “The Road is Much Longer”

Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)

Crossroads is a high-density township in Cape Town, South Africa.

An added motivation for the initial settlers in what was then unsettled Cape Flats Dune Strandveld was the opportunity for families to build individual, more respectable homes than the hostels of Gugulethu allowed for. Since the Apartheid authorities considered the settlement temporary, orders to evict and dismantle it were issued in 1975.

These orders were not enforced due to the efforts of a Men's Committee and a Women's Committee that had been formed to oppose the... (continua)
When you hear the dogs bark
(continua)
inviata da dq82 + Roger Lucey 4/3/2016 - 10:56
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No Easy Walk to Freedom

No Easy Walk to Freedom
I have attached 3 versions of No Easy Walk. I first wrote the song in 1979 and that is the original version. I rewrote the first verse several times over the years but have included the version when Mandela came out of prison and the version that I have started to sing again recently after many years of not singing the song. That is the one called "New".

Parole e musica di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Non si riesce a trovare il disco originale in cui fu pubblicata. Della canzone esistono diverse versioni, che differiscono nelle strofe. La prima, in ordine di pubblicazione dovrebbe essere questa incisa dai Tighthead Fourie and the Loose Forwards



Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)
Il testo riprende un discorso di Nelson Mandela

Nelson R. Mandela
"No Easy Walk to Freedom"

Presidential Address (21 September 1953)

Since 1912... (continua)
No easy walk to freedom
(continua)
inviata da dq82 + Roger Lucey 4/3/2016 - 10:15
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You Only Need Say Nothing

You Only Need Say Nothing
written late in 1977
1979
Parole e musica di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Nell’album intitolato “The Road is Much Longer”, pubblicato nel 1979

Nel 2000 Roger Lucey ha pubblicato una raccolta dal titolo "21 Years Down The Road", con la stessa copertina di “The Road is Much Longer”

Capita che in rete non si riescano a trovare dei testi, dei testi che ci interessano particolarmente, e allora una delle vie è provare a chiedere direttamente agli autori. Così ho fatto, spedito una mail direttamente a Roger Lucey che mi ha inviato questo testo e quelli che seguono.

Roger Lucey è un cantautore bianco sudafricano, a causa dei contenuti dei suoi testi anti-Apartheid fu censurato e la sua carriera pressoché stroncata.



This biography is an extract from a newspaper article on Peter Jones written by by Khuthala Nandipha for 'City Press', September 2007.

"Biko’s comrade-in-arms... (continua)
There's a beggar sitting legless
(continua)
inviata da dq82 + Roger Lucey 4/3/2016 - 09:33
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Brown Girl

Brown Girl
[1965]
Parole e musica di John D. Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “The Open Mind Of John D. Loudermilk” del 1969

“A true story that happened back in the '40s in my hometown of Durham, NC. Both parties involved eventually went mad due to the social pressure of both sides. I haven't seen the man in years, but occasionally one will spot the figure of Bessie May Brown, shopping bag on her arm, stooping over to pick up a chewing gum wrapper or an old cigarette pack…”
(JDL)

A quanto capisco, si tratta della storia di una coppia mista nel North Carolina degli anni 40, quando segregazione e razzismo erano ancora legge.
Il punto di vista è quello di un ragazzo bianco che aspetta la sua fidanzata nera fuori dalla grande fabbrica dove lei lavora. L’uomo... (continua)
Back home, we got this great big old factory sittin' right in the middle of town
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2016 - 08:53

Malachi

Malachi
“[…] Here is the statement I want to make: if I am required to pay for your barbaric war, I choose not to live in your world. I refuse to finance the mass murder of innocent civilians, who did nothing to threaten our country. I will not participate in your charade - my conscience will not allow me to be a part of your crusade. There might be some who say "it's a coward's way out" - that opinion is so idiotic that it requires no response. From my point of view, I am opening a new door. […]”

(dal testamento politico di Malachi Ritscher)
Bernart Bartleby 1/3/2016 - 15:20
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The Hangin Tree

The Hangin Tree
Es wird von einem Mann gesungen, der vom Kapitol erhängt wurde, weil er angeblich drei Menschen getötet hat. Das Lied singt er für seine Liebste, die er vor dem Regime warnt und auffordert zu fliehen, selbst wenn dies nur möglich ist, indem sie sich das Leben nimmt und neben ihm auf dem Henkersbaum erhängt. Das Lied ist während der erstenRebellion entstanden und wurde ein Symbol für den Aufstand, weswegen das Kapitol das Singen des Liedes verboten hat.

Viele Jahre später lernten Katniss und ihre Schwester Prim das Lied von ihrem Vater und sangen es häufig aufgrund seiner einfachen und eingängigen Melodie. Als Prim anfing, Halsketten aus Seil zu basteln, war ihre Mutter wütend auf den Vater und verbot ihnen, das Lied zu singen. Erst als ihr Vater starb, erinnerte sich Katniss wieder an das Lied. Mit zunehmendem Alter erkannte sie, was die Worte bedeuteten und fand das Lied ein wenig gruselig.

Während... (continua)
LIED VOM HENKERBAUM
(continua)
inviata da Donquijote82 1/3/2016 - 09:30




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