L'allineamento va benissimo, però stavolta mi sono arreso col devanagari. Impossibile basarsi sulla trascrizione, che col miscuglio di minuscole e maiuscole sembra quasi klingon...
“Jaane wale sipahi se poochho” is a song of whose history Sumangala’s experience is now a part. When American folk singer Pete Seeger came to India, he accompanied Sumangala on the guitar at a gathering where she sang this song. “He could feel its emotion though he didn’t understand the language.” Also, after the 1984 anti-Sikh riots, during a peace march at DU in a tense atmosphere, Safdar Hashmi asked Sumangala to sing this song. “This song taught me how music can have tremendously cathartic effects,” Sumangala told her IIC audience. “It completely transformed the atmosphere.”
Songs of Freedom. Sumangala Damodaran on reviving songs of IPTA. (*)
(*) L’Indian People’s Theatre Association è stata un’organizzazione culturale indiana legata al Partito comunista, attiva in tutta l’India negli anni 40, successivamente limitata ad alcune aree in Bengala e Chhattisgarh
L’introduzione inglese al brano è ripresa da Contemplator, o da uno dei tanti siti che lo citano.
Invito a leggere anche l’articolata introduzione di Cattia Salto sul suo sito Terre Celtiche, dove c’è anche la sua traduzione italiana del brano, che riporto:
LA RAGAZZA CHE HO LASCIATO DIETRO DI ME (continua)
Strofe di anonimi autori antifascisti cantate sulla stessa aria degli “Stornelli d’esilio” di Pietro Gori, di cui è citato il ritornello:
Hanno ammazzato Giovanni Berta
dei fasci fiorentini [o capo degli assassini]
è stato vendicato
Spartaco Lavagnini.
La nostra patria è il mondo intero
la nostra legge è la libertà
e noi viviamo d'un sol pensiero
liberarla l'umanità.
Hanno ammazzato Giovanni Berta
figlio di pescecani
viva quel comunista
che gli pestò le mani!
La nostra patria è il mondo intero
la nostra legge è la libertà
e noi viviamo d'un sol pensiero
liberarla l'umanità.
1921, Annus Horribilis: a Livorno i socialisti si spaccavano e nasceva il Partito Comunista d’Italia; in Germania Adolf Hitler diventava presidente del NSDAP, il Partito Naz(ional-social)ista (dei Lavoratori Tedeschi); a Roma Mussolini fondava il Partito Nazionale Fascista, evoluzione dei Fasci di Combattimento... (continua)
Sono cascato su questa pagina (o forse ci sono salito, dipende dove si trova la pagina rispetto al livello del mare) facendo una ricerca in rete del Gattone.
Ho letto le parole stupende di Venturi, e credo che da lassù (o da laggiù, chi può dirlo?) Eddy sia orgoglioso di conoscere la stima che Riccardo dimostra con le sue parole.
Confermo assolutamente la generosità di Eddy e combinazione quella Golf bianca targata Torino la prestò anche a me per ritornare a Genova una notte che la mia non ne voleva sapere di ripartire.
Comunque Riccardo, sappi che anche tu godevi di grandissima stima e non era raro che uscisse un discorso che ti riguardava quelle volte che ci ritrovavamo davanti ad una bottiglia di whisky a "ciattellare" sulle persone conosciute tramite usenet.
Chiudo con un piccolissimo appunto: Eddy oltre alle lingue che hai citato, parlava fluentemente il francese ed amava canticchiare, quando si giungeva all'ultimo stadio alcoolico, pezzi di Brel o Brassens.
Un salutone.
Beppe.
Beppe Bello 12/2/2016 - 11:32
Carissimo Beppe, prima di tutto un immenso piacere nel ritrovarti. Io ho una specie di religione del ritrovarsi così, anche a distanza di chissà quant'anni, senza "Facebook" e altre diavolerie che non mi sono mai attenute.
Il Gåttone, credimi, ce l'ho sempre nella testa e nel cuore, e quel che scrissi circa un anno fa mi venne veramente dal profondo. Non so se esista un "lassù", come sai non sono uno molto propenso al soprannaturale; anche perché, a mio parere, esiste una cosa ben più autentica, che si chiama: Memoria.
Mi fa piacere venire a sapere che ero ricordato davanti a una bottiglia di whisky; potrebbe essere un ottimo modo per essere ricordati. Essere distillati, gradirei essere trasformato in Talisker se possibile da bere come facevo al vecchio "Loch Ness" di Livorno, assieme alla birra Kwak nel bicchiere a clessidra.
Alla salute del Gåttone, tua, mia, nostra, e anche di quel... (continua)
Due parole del traduttore. Si tratta di una versione letterale del testo proposto dai Malicorne, ma la versione data da Julien Tiersot non ne differisce che lievissimamente. Tale traduzione può quindi servire agevolmente per entrambi i testi.
"Cover di "La Conduite", canzone popolare francese, interpretata egregiamente da i Malicorne - Traducanzone in italiano di Andrea Buriani. E' una delle più note canzoni contro la guerra francesi." (Andrea Buriani)
Nota. Nella sua "traducanzone", qui Andrea Buriani ha preso però qualche abbaglio. A parte "il faut se battre aux champs", per il quale si rimanda all'introduzione (è il verso che probabilmente ingenera l'equivoco della "partenza del soldato"), c'è anche la "strada ferrata": in francese, "marcher [le] grand train" significa "andare, marciare a grande andatura, a andatura molto veloce" (così come "marcher bon train" significa "andare, marciare di buon passo"). Sarebbe stato del resto un po' difficile che un soldato del '6 o '700 fosse andato in treno. Però, va detto, Andrea Buriani ha trasformato la canzone in una vera canzone contro la guerra, anche se non è questa la sua origine; e come tale la accogliamo volentieri qua. [RV]
Le correnti gravitazionali non si sia bene cosa siano, ma le onde gravitazionali sembra che le abbiano trovate! Ma riuscirà Battiato a superarle??
Lorenzo 11/2/2016 - 18:49
Questo non si può sapere, però in compenso oggi viene da pensare che, se le onde gravitazionali sono state prodotte dalla collisione di due buchi neri 1 miliardo di anni fa, devono sicuramente essere arrivate con Trenitalia...
Invito a leggere “Quando bandiera rossa si cantava... Ragazzi di Villa Argine condannati per offese al Duce”, di Franco Piccinini, articolo pubblicato su sulla rivista La Piva dal Carner, ottobre 2015, negli atti di un seminario musicale tenutosi ad Orta San Giulio nel 2015.
Racconta di quando una sera del 1936 un gruppo di ragazze e ragazzi di Cadelbosco, località La Rocca, Reggio Emilia, furono sorpresi a cantare “Quando Bandiera Rossa si cantava” da un fascistello locale e da questi denunciati in blocco. Furono tutti condannati “per offese a S.E. il Capo del Governo e grida sediziose” e condannati chi a sei, chi a tre mesi con la condizionale e a svariate centinaia di Lire di multa e ammenda…
Probabilmente perché google aveva indicizzato la pagina con solo il testo (accessibile dal menu Visualizza -> mostra solo il testo della canzone), che penso sia la funzione meno utilizzata di questo sito ... :)
Grazie grazie a lei sig. Bernart! Mi fa piacere, perché quando mi metto a scrivere qualcosa in italiano, ho sempre un po' la paura che sia parecchio annacquato...! Quanto all'essere nonnina, ohimè, l'età è quella ma forse sono destinata a fare come quel vecchio personaggio dei fumetti che in francese si chiama Tartine Mariol e in italiano, credo Nonna Abelarda! Anzi...potrebbe essere mio nome "alternativo" qua dentro, suonerebbe bene!?! Ora lo provo!
In De Andrè's words, "Jamína is not a dream, but rather the hope for respite. A respite in the face of possible gale force conditions at sea, or even a shipwreck. I mean that Jamina is the hypothesis of a positive adventure that, in a corner of the fantasy of a sailor, always finds space and respite. Jamina is the companion in an erotic voyage that every sailor hopes for, or better, expects to encounter in every place, after the dangerous broadsides subjected to by an enemy sea or an imprudent commander." - Dennis Criteser
La canzone ebbe una cover molto presto: fu infatti incisa nel 1964 anche da Silverio Pisu (figlio dell'attore Mario Pisu e nipote dell'altro attore Raffaele Pisu) (1937-2004) nell'album Ballate di ieri, ballate di oggi, che includeva altre canzoni di De André.
"La ballata del Michè," released in 1961, was the first song De Andrè claimed as his own (the first two De Andrè songs released by Karim he wrote off as "abortions" and "sins of youth"). He often said that the success of the song was enough to prevent him from giving up on his songwriting career and instead becoming a criminal lawyer. The song was inspired by an actual news event, and includes a number of elements common to De Andrè songs: a tolerance, understanding and respect of the common man and his circumstances, along with a critique of both the law and the church for certain of their hard-line and merciless principles." - Dennis Criteser
The song performed by James Donal Faulkner