La Locomotive unitaire
Le Rêve de Weimar sur papier
Après Dachau Express, qui raconte l’histoire d’un déserteur de l’armée mussolinienne et du Rêve de Guillaume, premier tome des Histoires d’Allemagne, voici un autre livre de Marco Valdo M.I. : il s’intitule Le Rêve de Weimar et couvre les années 1920 à 1932, les années où une République a tenté de survivre aux poussées nationalistes. Elle connut ses heures paisibles et surtout, d’énormes vicissitudes qui la conduisirent à sa perte.
Ce qu’il faut absolument dire ici, ce qui mérite d’être dit et souligné ici, c’est que sans les Chansons contre la Guerre (C.C.G.), cette édition papier n’aurait sans doute jamais existé puisque toutes les chansons et tous les textes (ou presque) qui y figurent viennent en droite ligne des C.C.G. Ils y ont été conçus et ils y ont grandi ; l’auteur y a aussi appris à les faire.
Au final, il y a 30 chansons pour 13 années. Il y en... (continua)
Marco Valdo M.I. 8/11/2016 - 19:02
El rojo gota a gota irá creciendo
[1975]
Scritta da Eduardo Carrasco ed Horacio Salinas
Nell’album “El pueblo unido jamás será vencido”
Testo trovato su Cancioneros.com
Scritta da Eduardo Carrasco ed Horacio Salinas
Nell’album “El pueblo unido jamás será vencido”
Testo trovato su Cancioneros.com
Aunque destruyan todos los caminos
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/11/2016 - 08:39
Soldato vestito d'ulivo (Grecia '70)
[1972]
Scritta da Mario De Luigi Jr (classe 1944, giornalista, negli anni 70 fondatore con Sergio Lodi della casa di produzione discografica Divergo, direttore fino al 2014 della rivista "Musica e Dischi" fondata nel 1945 dal padre Aldo Mario) e da un altro autore sconosciuto che si firmava come Sinandro. Sono gli stessi autori di Gridalo nel buio
Nel disco di Carla Mignone, in arte Milly (1905-1980) intitolato “D'amore e di libertà”, pubblicato nel 1972.
Scritta da Mario De Luigi Jr (classe 1944, giornalista, negli anni 70 fondatore con Sergio Lodi della casa di produzione discografica Divergo, direttore fino al 2014 della rivista "Musica e Dischi" fondata nel 1945 dal padre Aldo Mario) e da un altro autore sconosciuto che si firmava come Sinandro. Sono gli stessi autori di Gridalo nel buio
Nel disco di Carla Mignone, in arte Milly (1905-1980) intitolato “D'amore e di libertà”, pubblicato nel 1972.
Soldato vestito d'ulivo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/11/2016 - 21:10
Percorsi:
La Grecia dei Colonnelli, 1967-1974
Nel '22 sognavo già l'amore
[1961]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Dalla colonna sonora del film collettivo ad episodi “Cronache del '22”.
Scoperto per caso questo piccolo geniale gioiello antifascista...
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Dalla colonna sonora del film collettivo ad episodi “Cronache del '22”.
Scoperto per caso questo piccolo geniale gioiello antifascista...
Nel '22 sognavo già l'amore
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/11/2016 - 20:41
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
John Hardy (Was a Desperate Little Man)
anonimo
[fine 800]
Una delle più note ballate popolari americane, la cui prima incisione risale al 1924 ad opera di tali Samantha Bumgarner (banjo) ed Eva Davis (voce)
Da allora gli artisti che l'hanno interpretata non si contano: Carter Family, Lead Belly, , Pete Seeger, Joan Baez e tantissimi altri noti e meno noti.
Dato il titolo simile, il contesto geografico ed il tema comuni, quello del lavoro dei negri nella Virginia della seconda metà dell'800, viene spesso confusa e mescolata con un altro standard della musica popolare americana, John Henry
Il testo che propongo è quello reperito sul blog Kidnapping, Murder and Mayhem ed attribuito alla Carter Family che lo incise nel 1928.
La vicenda del minatore negro John Hardy è ben raccontata al link appena citato e anche sul bel sito Executedtoday, dedicato alla pena di morte e ai mille modi e motivi con cui nei secoli alcuni uomini hanno preteso... (continua)
Una delle più note ballate popolari americane, la cui prima incisione risale al 1924 ad opera di tali Samantha Bumgarner (banjo) ed Eva Davis (voce)
Da allora gli artisti che l'hanno interpretata non si contano: Carter Family, Lead Belly, , Pete Seeger, Joan Baez e tantissimi altri noti e meno noti.
Dato il titolo simile, il contesto geografico ed il tema comuni, quello del lavoro dei negri nella Virginia della seconda metà dell'800, viene spesso confusa e mescolata con un altro standard della musica popolare americana, John Henry
Il testo che propongo è quello reperito sul blog Kidnapping, Murder and Mayhem ed attribuito alla Carter Family che lo incise nel 1928.
La vicenda del minatore negro John Hardy è ben raccontata al link appena citato e anche sul bel sito Executedtoday, dedicato alla pena di morte e ai mille modi e motivi con cui nei secoli alcuni uomini hanno preteso... (continua)
John Hardy, he was a desperate little man,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/11/2016 - 22:31
Last Train To Nuremberg
Una strofa aggiuntiva apparsa su Broadside #104
Go tell all the young people; go tell all the
(continua)
(continua)
6/11/2016 - 17:16
You Want It Darker
In You Want It Darker, Leonard Cohen sings “Hineni, hineni; I’m ready, my lord," which was Abraham's response when God called on him to sacrifice his son Isaac. It is also the name of a prayer of preparation and humility, addressed to God, sung by the cantor on behalf of the congregation on Rosh Hashanah. At the Oct 13, 2016 L.A., press event, Leonard talked about using "hineni" in the lyrics of his new album's title song to reference a "willingness to serve" that is - in the right circumstances - universal to humanity.
That–Hineni, that declaration of readiness no matter what the outcome, that’s a part of everyone’s soul. We all are motivated by deep impulses and deep appetites to serve, even though we may not be able to locate that which we are willing to serve. So, this is just a part of my nature, and I think everybody else’s nature, to offer oneself at the moment, at the critical... (continua)
That–Hineni, that declaration of readiness no matter what the outcome, that’s a part of everyone’s soul. We all are motivated by deep impulses and deep appetites to serve, even though we may not be able to locate that which we are willing to serve. So, this is just a part of my nature, and I think everybody else’s nature, to offer oneself at the moment, at the critical... (continua)
5/11/2016 - 11:10
Sognando
Svensk översättning av Riccardo Venturi
5. november 2016 01:35
5. november 2016 01:35
I MINA DRÖMMAR
(continua)
(continua)
5/11/2016 - 01:38
La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]
Versione in esperanto (al minuto 32:08).
leoskini 4/11/2016 - 14:15
Which Side Are You On?
Broadside #57, Aprile 1965
Note: This new set of words to the Kentucky miner's song of the 1930's, was brought to Broadside by Len Chandler in the fall of 1964 when he returned from a summer of activity in the Freedom Hovement in Mississippi. It was sung extensively there and recently by the Selma, Alabama, marchers
Tune: Which Side Are You On by Mrs. Florence
Note: This new set of words to the Kentucky miner's song of the 1930's, was brought to Broadside by Len Chandler in the fall of 1964 when he returned from a summer of activity in the Freedom Hovement in Mississippi. It was sung extensively there and recently by the Selma, Alabama, marchers
Tune: Which Side Are You On by Mrs. Florence
Come all you bourgeoise black men
(continua)
(continua)
inviata da dq82 4/11/2016 - 11:14
Please Settle in Viet Nam
Hopkins recorded the song "Please Settle in Viet Nam" in Berkeley, California, under the direction of Chris Strachwitz (the founder of the Californian label Arhoolie Records), on 20 May 1969, for the session which produced the album Lightnin' (Poppy Records # PYS-60,002). But the song did not appear on the album. Strachwitz released "Please Settle in Viet Nam" on this single (Joliet # 205) and then later on the album Lightning Hopkins in Berkeley (Arhoolie # 1063). (1) Hopkins wanted to see "an ending to the war" and called on the government to settle the Vietnam issue. It also included a little twist. Hopkins said that his girlfriend actually had a man fighting in the war, and that he hoped "he'll stay forever" in the army, because he did not "want to leave that girl". This idea is similar to the "jody" theme - a mythical man in blues and jazz tunes who seduced the wives and girlfriends... (continua)
My mama prayed, she said please let that kingdom come
(continua)
(continua)
inviata da dq82 4/11/2016 - 10:57
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Talking Vietnam Blues
1965
Broadside #56, March 1965
Broadside #56, March 1965
I guess you all heard about the Vietcong
(continua)
(continua)
inviata da dq82 4/11/2016 - 10:41
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Il giorno di San Patrizio
Gianni Sartori
24 MAGGIO 2016 8:27
Un altro aspetto da considerare, ben più grave dei tentativi di appropriazione indebita da parte fascista di personaggi di sinistra (come Bobby. Sands o Barry Horne) è la possibile infiltrazione nei movimenti di liberazione o di emancipazione sociale. Se in Italia è relativamente nota la figura dell’infiltrato Mario Merlino nel movimento anarchico, non va dimenticato che elementi legati all’Aginter Presse si infiltrarono (con false credenziali “maoiste” e antimperialiste) nel movimenti di liberazione delle colonie portoghesi per eliminarne i dirigenti (v. Mondlane e Cabral, forse anche la dissidente sudafricana R. First). Da segnalare poi il ruolo dei neofascisti (NAR, ma non solo) a fianco dei falangisti maroniti contro i palestinesi. Non esattamente il massimo della coerenza da parte di soggetti che in Italia si inventavano sigle “terceriste” come OLP... (continua)
24 MAGGIO 2016 8:27
Un altro aspetto da considerare, ben più grave dei tentativi di appropriazione indebita da parte fascista di personaggi di sinistra (come Bobby. Sands o Barry Horne) è la possibile infiltrazione nei movimenti di liberazione o di emancipazione sociale. Se in Italia è relativamente nota la figura dell’infiltrato Mario Merlino nel movimento anarchico, non va dimenticato che elementi legati all’Aginter Presse si infiltrarono (con false credenziali “maoiste” e antimperialiste) nel movimenti di liberazione delle colonie portoghesi per eliminarne i dirigenti (v. Mondlane e Cabral, forse anche la dissidente sudafricana R. First). Da segnalare poi il ruolo dei neofascisti (NAR, ma non solo) a fianco dei falangisti maroniti contro i palestinesi. Non esattamente il massimo della coerenza da parte di soggetti che in Italia si inventavano sigle “terceriste” come OLP... (continua)
Gianni Sartori 4/11/2016 - 09:10
Двадцатый век
Двадцатый век прошел, скромны его итоги:
(continua)
(continua)
inviata da A.Grishin 4/11/2016 - 08:18
Ночь летнего солнцестояния
Двадцать первого числа,
(continua)
(continua)
inviata da A.Grishin 4/11/2016 - 08:05
Песня про низкорослого человека, который остановил ночью девушку возле метро «Электрозаводская»
Девушка, эй, постой!
(continua)
(continua)
inviata da A.Grishin 4/11/2016 - 07:59
Цветы на могиле
Средняя Рогатка - исторический район на юге Санкт-Петербурга (между ст. метро "Московская" и "Звездная". В 1941-1944 гг. там проходила вторая линия обороны Ленинграда. За годы блокады район сильно пострадал, там не осталось ни одного здаия довоенной постройки. В 1960-70-гг. там был построен большой жилой район.
Srednaya Rogatka - Historical area in the south of St.-Petersburg (between metro stations "Moscovskaya" and "Zvezdnaya"). In 1941-1944 there lied the second defensive front of Leningrad.
Years of war strongly changed a district, there left no one of prewar constructions. In 1960-70th there was built a big residential community.
Srednaya Rogatka - Historical area in the south of St.-Petersburg (between metro stations "Moscovskaya" and "Zvezdnaya"). In 1941-1944 there lied the second defensive front of Leningrad.
Years of war strongly changed a district, there left no one of prewar constructions. In 1960-70th there was built a big residential community.
На фронт трамвай уходил...
(continua)
(continua)
inviata da A.Grishin 4/11/2016 - 07:45
Над киностудией свирепствует зима
Над киностудией свирепствует зима.
(continua)
(continua)
inviata da A.Grishin 4/11/2016 - 07:31
Der Zoologe von Berlin
Chanson allemande – Der Zoologe von Berlin – Frank Wedekind – 1899 – Ernst Busch – 1964
Paroles de Frank Wedekind (1864-1918), écrivain, dramaturge et chansonnier, un des principaux précurseurs du Kabarett allemand. Du recueil intitulé « Die vier Jahreszeiten », publié à Munich en 1905.
Interprétée par Ernst Busch, dans « Spottlieder », disque entièrement dédié aux chansons de Wedekind, publié en Allemagne Démocratique en 1964.
La ballade Im Heiligen Land que Wedekind publia en 1898 dans la revue satirique Simplicissimus lui valut la condamnation pour lèse-majesté, et la majesté n’était rien moins que le Kaiser Guillaume II. Si bien que Wedekind, en même temps que son ami Heine, illustrateur de la revue, firent sept mois de prison. « Le zoologue de Berlin » est une réflexion sur cette mesure de censure et d'intimidation à laquelle, évidemment, Wedekind ne se plia pas…
Dialogue maïeutique
Cette... (continua)
Paroles de Frank Wedekind (1864-1918), écrivain, dramaturge et chansonnier, un des principaux précurseurs du Kabarett allemand. Du recueil intitulé « Die vier Jahreszeiten », publié à Munich en 1905.
Interprétée par Ernst Busch, dans « Spottlieder », disque entièrement dédié aux chansons de Wedekind, publié en Allemagne Démocratique en 1964.
La ballade Im Heiligen Land que Wedekind publia en 1898 dans la revue satirique Simplicissimus lui valut la condamnation pour lèse-majesté, et la majesté n’était rien moins que le Kaiser Guillaume II. Si bien que Wedekind, en même temps que son ami Heine, illustrateur de la revue, firent sept mois de prison. « Le zoologue de Berlin » est une réflexion sur cette mesure de censure et d'intimidation à laquelle, évidemment, Wedekind ne se plia pas…
Dialogue maïeutique
Cette... (continua)
LE ZOOLOGUE DE BERLIN
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/11/2016 - 22:45
Letter From the Draft Board
A letter has come to me, darling
(continua)
(continua)
3/11/2016 - 20:59
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
The House I Live in (a Parody)
The House I Live In was a short film made in 1945 at the end of World War II to promote racial tolerance starring Frank Sinatra. It received an Honorary Academy Award and a special Golden Globe award in 1946.
What is America to me?
(continua)
(continua)
inviata da dq82 3/11/2016 - 17:33
×
Parole di Pier Paolo Pasolini
Musica di Piero Umiliani
Nel disco “Laura Betti con l'Orchestra di Piero Umiliani”
Celebre anche nell'interpretazione di Gabriella Ferri
Una sbronza allontana per un attimo una puttana di Roma dalla sua squallida vita, un'improvvisa allegria disperata che le dà il coraggio di allontanare in malo modo i clienti e di riassaporare una bellezza e una purezza ormai perdute...