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Prima del 2016-11-28

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Elvis Presley: Jailhouse Rock

Elvis Presley: Jailhouse Rock
[1957]
Scritta dal mitico duo Jerry Leiber (liricista) e Mike Stoller (compositore), autori di tantissime hits negli anni 50 e 60.
Registrata da Elvis Presley il 30 aprile 1957 ad Hollywood. Il singolo uscì il successivo 24 settembre... e fu il delirio, tanto che se ne fece pure un film.

Per il percorso “Dalle galere del mondo”... Serve aggiungere altro?

Ah, sì... “Jailhouse Rock” è il titolo e la sigla di una bella trasmissione radiofonica che ho scoperto stasera ascoltando Radio Flash di Torino (97.6 FM). I conduttori - Patrizio Gonnella e Susanna Marietti – sono dell'Associazione Antigone ed il sottotitolo della loro trasmissione è Suoni, suonatori e suonati dal mondo delle prigioni... Pensate che la puntata di stasera era dedicata integralmente a Steve Earle, chiusa con un suo splendido spoken blues intitolato “Tennessee Kid”, dall'ultimo album con The Dukes, “Terraplane” (il diavolo, l'uomo all'incrocio, l'anima, la musica, Robert Johnson, Terraplane Blues, 1936, ecc. ecc.)
The warden threw a party in the county jail.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/11/2016 - 22:16
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Be Deutsch

Be Deutsch
Canzone satirica del presentatore televisivo tedesco Jan Böhmermann (già noto per aver causato una breve crisi diplomatica tra Turchia e Germania dopo un certo poema non gradito al sultano Erdogan) in cui ci si fa beffe dell'ondata di nazionalismo che si respira di recente in Europa.
Remember, Remember
(continua)
inviata da leoskini 28/11/2016 - 19:17
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Captain Bover

anonimo
Captain Bover
[18° secolo]
Una ballata raccolta da John Stokoe nel suo “Songs and Ballads of Northern England”, 1899.
Si tratta certamente del frammento di una canzone più lunga, che Stokoe apprese da Thomas Doubleday, un uomo politico di Newcastle-on-Tyne, che a sua volta l’aveva sentita da una cantante di strada.
Testo trovato su English Folk Music
Interpretata da molti artisti: The High Level Ranters, Ray Fisher, Corrina Heward e Kathryn Tickell, Graham and Sam Pirt…

Il capitano Bover, di nome John, è un personaggio realmente esistito, un ufficiale della Royal Navy che operò nella contea di Tyne and Wear nella seconda metà del 700. Era molto temuto dai locali, in particolare dai barcaioli che lavoravano al trasporto del carbone e delle merci sul fiume Tyne, perché tra i compiti affidati a Bover e ai suoi soldati, una vera e propria press-gang, era quello di reclutare, anche con la forza, uomini... (continua)
Whaur hae ye been, my canny hinny?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/11/2016 - 09:05
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El pecado original

El pecado original
(1994)

Una canzone dedicata da Pablo Milanes al suo amico e produttore artistico Lázaro Gómez, gay dichiarato, morto nel 2002.

Negli anni '60 l'omosessualità a Cuba era considerata incompatibile con i principi della Rivoluzione e molti omosessuali furono mandati a lavorare nei campi di lavoro forzati detti "Unidades Militares de Ayuda a la Producción". I campi furono chiusi in seguito a varie proteste nel 1968. Negli anni '70 i pregiudizi contro gli omosessuali continuarono a fare parte della dottrina ufficiale e delle leggi del governo socialista. A partire dal 1979 l'omosessualità fu depenalizzata e nel corso degli anni 80 vennero abrogate diverse leggi discriminatorie in base all'orientamento sessuale.

Nel 1994 il famoso film cubano "Fresa y chocolate", ambientato negli anni '70 e che racconta l'amicizia tra Diego un giovane intellettuale omosessuale e David un ardente rivoluzionario... (continua)
Dos almas
(continua)
27/11/2016 - 22:08
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The Riverbank

The Riverbank
[2016]
Parole e musica di Paul Simon
Dal suo ultimo album intitolato “Stranger to Stranger”

The Riverbank was inspired by a visit to wounded veterans at Walter Reed Hospital and the funeral of a teacher Simon knew that was murdered in the 2012 Sandy Hook Elementary School massacre.” (Rolling Stone)

Una canzone sulle persone segnate dalla violenza, ispirata all'incontro che Paul Simon fece con alcuni mutilati, veterani di guerra, e alla morte di una sua conoscente, un'insegnante della scuola elementare Sandy Hook che fu tra le vittime di Adam Peter Lanza.

Il 14 dicembre 2012 a Newtown, Connecticut, un giovane di nome Adam Peter Lanza uccise 27 persone, tra cui 20 bambini, dopo essersi introdotto in una scuola elementare a Sandy Hook. L’assassino, 20 anni, aveva gravi problemi mentali fin dall’infanzia, ma nessuno gli aveva impedito l’acquisto di armi letalissime, come un fucile mitragliatore Bushmaster e una pistola Glock.
Frightened by the tone of a phone
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2016 - 17:33
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Sacrifice

Sacrifice
[1977]
Parole e musica di Gregory Isaacs (1951-2010), musicista reggae giamaicano, soprannominato “Cool Ruler”
La traccia che apre il disco “Mr. Isaacs”
Testo trovato su Jah Lyrics

“Fui offerto in sacrificio per costruire l'inferno dell'uomo nero ed il paradiso dell'uomo bianco, ma ora che so è tempo di andare, Signore, il cammino si presenta così doloroso e lento. Ho tratto la ricchezza da ogni angolo della terra, picchiato ed incatenato, solo per aiutarli a diventare re, duchi e conti. Ma ora che so... ciò che ho dato è ciò che mi riprenderò, ho dato amore e non voglio avere odio.”
La-da-da, mmmm-hmmmm
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2016 - 15:21
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Lotus Man

Lotus Man
[1968]
Parole e musica di David Ackles
Nel suo album d'esordio, intitolato semplicemente “David Ackles”
Testo trovato su David Ackles Chords, un blog interamente dedicato al grande e misconosciuto cantautore e pianista originario di Rock Island, Illinois.

“All'alba, ascoltando i tamburi lontani, ed il cannone lontano che spara, noi ce ne saremo andati molto prima che la battagli arrivi. Già solo il pensiero delle guerra è faticoso. E noi trascorreremo le ore, getteremo via i giorni. Circonderemo il nostro mondo di fiori mentre l'altro mondo va in rovina.”
In the sand, listening to the water's song,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2016 - 11:43
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Aberfan

Aberfan
[1973]
Parole e musica di David Ackles (1937-1999), cantautore e pianista statunitense
Nel disco intitolato “Five & Dime”

David Ackles è stato un grandissimo cantautore e musicista, purtroppo molto sottovalutato e sfortunato.
Tra il 1968 ed il 1973 fece quattro dischi (“Five & Dime” è l'ultimo) che non ebbero nessun successo di pubblico.
Nel 1981 ebbe un brutto incidente d'auto, travolto da un altro conducente ubriaco, e quasi perse un braccio. Non glielo amputarono, con una grande forza di volontà, esercizio e disciplina lui tornò a suonare, ma non fu più come prima.
Un cancro se l'è portato via nel 1999.

“Aberfan” racconta di un disastro accaduto in quella cittadina mineraria gallese nel 1966.
Per 50 anni i detriti di lavorazione provenienti da una vicina miniera di carbone erano stati depositati a monte del villaggio, a formare poco alla volta un'enorme collina. Nei... (continua)
It was rainy in the morning as the men left for the mine,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/11/2016 - 23:30
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Nessuna conseguenza

Nessuna conseguenza
(2016)
dall'album "Combattente"
Parole di Cheope, paroliere italiano figlio di Mogol
Musica di Federica Abbate

Il nuovo singolo di Fiorella Mannoia, accompagnato da un bellissimo video, esce oggi nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Le donne senza paura

Ci sono criminali che proclamano, così pieni di sé, « l’ho uccisa perché era mia ». Così, come se niente fosse. Come se si trattasse di una questione di buon senso, equa per la giustizia e per il diritto alla proprietà privata, che rende l’uomo padrone delle donne. Però nessuno, nessuno, nemmeno il più macho dei super-machi ha il coraggio di dire « l’ho ammazzata per paura ». Perché dopo tutto la paura della donna della violenza maschile è lo specchio della paura dell’uomo della donna senza paura.

Eduardo Galeano
A te che mi dicevi
(continua)
inviata da Lorenzo 25/11/2016 - 22:44

Dhudhummada aan jaraa

Il solitario lavoro di guardiano di notte è proprio quello che fa Geedi, quando riesce trovarlo. La solitudine dei migranti è correlativa alla separazione dalla famiglia, e al senso di risentimento di chi resta e si sente abbandonato da chi parte.[12] La seconda canzone composta da Geedi, che registrammo qualche tempo dopo, una dialogo fra l’emigrato e la moglie rimasta a casa, parla precisamente di questo.

Impronte digitali, frammenti significanti di essere umano. In un racconto di Cristiana Caldas Brito, scrittrice brasiliana che vive in Italia e scrive in italiano, si immagina che “cinquemila quattrocento ventidue polpastrelli, tutti imbrattati di inchiostro” si presentano un giorno alla Questura di Roma: “siamo entrati in questura in modo assolutamente pacifico e in ordinata fila, come si usa dalle nostre parti. Se proprio devo dire la verità, erano loro, i poliziotti, ad essere nervosi.... (continua)
Dhulkii hooyo iyo hilmihii aad dhashiyo waxaad dhaafsatay
(continua)
inviata da Dq82 25/11/2016 - 19:00

Vengo da lontano

Vengo da lontano
Artisti Vari - We are not going back (Nota, 2016)

ancora più interessante la terza delle voci a cui è dedicato questo intervento, quella di Jagjit Rai Mehta, bracciante di stalla indiano in un’azienda agricola di Piadena, in provincia di Cremona: la voce di un’esperienza quasi utopica di condivisione e integrazione senz’altro insolita ma anche per questo segno di una possibilità alternativa. Tanto per cominciare, Jagjit, figlio di un cantore sacro Punjabi, canta su una specie di monodia affine a quelle del padre, ma in italiano:

Jagjit ha composto questa canzone (che di volta in volta improvvisa aggiungendo altri versi) in occasione della Festa della Lega di Cultura di Piadena a Pontirolo di Drizzona. Si tratta di un evento annuale al quale partecipano centinaia di persone venute letteralmente da tutta Europa, per cantare, chiacchierare, mangiare insieme sull’aia e nel prato della casa... (continua)
Vengo da lontano
(continua)
inviata da Dq82 25/11/2016 - 18:51

Istaranyieri baan ahai

Istaranyieri baan ahai
Artisti Vari - We are not going back (Nota, 2016)

In un articolo del novembre 2009 sulla rivista Internazionale, la scrittrice italo-somala Cristina Ali Farah parlava di Geedi, un giovane migrante somalo, allievo della scuola di italiano per stranieri Asinitas, che aveva scritto una canzone intitolata “Istaranyieri baan ahai”, sono straniero. Da tempo, nel Circolo Gianni Bosio (un’organizzazione romana indipendente di ricerca sulle culture popolari, la musica popolare, la storia orale) ci stavamo chiedendo se la musica dei migranti che ascoltavamo nelle strade, nei tram, nelle metropolitane di Roma, non fosse davvero la nuova musica popolare della città multietnica e multiculturale. La notizia su Geedi, insieme ad altri incontri avvenuti in quei giorni, ci convinse che si poteva fare. L’incontro con lui qualche tempo dopo grazie a Cristina Ali Farah fu l’inizio di un progetto che va avanti... (continua)
Istaranyeeri baan ahayoo
(continua)
inviata da Dq82 25/11/2016 - 18:35
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Anak

Anak
1978
Anak

Freddie Aguilar compose questa canzone sul rapporto conflittuale tra padre e figlio, in seguito alla sua fuga da casa a 18 anni.
Questa canzone è una CCG nella misura in cui compare nell'album We are not going back nell'interpretazione di Camilo Cosmecio.
Anak è una semplice canzone sul rapporto conflittuale padre figlio... sull'album we are not coming back, ne viene data una reinterpretazione che tronca alcune strofe finali, diventando quindi il lamento di un emigrato per la lontananza del figlio, secondo il principio che la musica dei migranti diviene materia terza rispetto sia al paese di provenienza che a quello di arrivo.
Noong isilang ka sa mundong ito
(continua)
inviata da Dq82 25/11/2016 - 18:07
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Poor Murdered Woman

anonimo
Poor Murdered Woman
[183?]
Una canzone il cui autore si dice sia stato tal Mr. Fairs, un fabbricante di mattoni di Leatherhead, nel Surrey inglese. Ma l’attribuzione è incerta.
Interpretata da diversi artisti inglesi, tra i quali Martin Carthy con Dave Swarbrick nel loro disco “But Two Came By” del 1968, e Shirley Collins in “No Roses” del 1971, con The Albion Country Band.
Testo trovato su English Folk Music.

Non ho voluto proporre la versione di Martin Carthy, che pure è precedente, ma quella di una donna, Shirley Collins, per il motivo che il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Eppure credo che anche oggi saranno numerose le uccise, le ferite, le stuprate, che purtroppo It's a Man's Man's Man's World, un mondo in mano alla violenza dei maschi, potenti e/o impotenti, dove i più deboli (i maschi che rifiutano la violenza, e le donne non complici dei maschi aguzzini, e i bambini,... (continua)
It was Hankey the Squire as I've heard men say
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/11/2016 - 14:31
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The Weary Cutters

anonimo
The Weary Cutters
[18° secolo]
Testo che compare in diversi pubblicazioni ottocentesche, come “Northumbrian Minstrelsy. A Collection of the Ballads, Melodies and Small-Pipe Tunes of Northumbria”, a cura di J. Collingwood Bruce e John Stokoe, pubblicata dalla Society of Antiquaries of Newcastle-upon-Tyne nel 1882.
Testo trovato su 52 Folk Songs interpretate da Phil Edwards.
Nel suo album “52 Folk Songs: Red”

Ma certamente il brano è da datarsi anteriormente, per via dell’esplicito riferimento all’ammiraglio britannico Horatio Nelson (1758-1805), uno che per mare cominciò ad andarci che non aveva ancora dieci anni e che a cavallo tra 700 e 800 combattè tante battaglie navali contro i francesi, fino all’ultima di Trafalgar del 1805, dove trovò la morte per mano di un cecchino.
E’ proprio durante la seconda metà del 700 che il sistema dell’“impressment”, dell’arruolamento forzato, cui ricorsero in particolare... (continua)
Oh, the weary cutters and oh, the weary sea,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/11/2016 - 13:25
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Ja njewěm

Ja njewěm
[2009]
Uta Šwejdźic / Paul Nagel (Berlinska Dróha)
Album: Berlinska Dróha

Il più piccolo dei popoli slavi (se si escludono i Croati del Molise) è anche quello, probabilmente, che ha più nomi. Storicamente si chiamano “Vendi”, il nome con cui erano noti nel Medioevo; pare che tale denominazione debba essere ricondotta a quella di Veneti, onnipresente nell'antichità e di origine celtica (come il Gwened di Vannes in Bretagna, e come anche i Veneti di casa nostra). Insomma, un popolo celtico poi slavizzato stanziato in quella plaga dell'Europa orientale che è stata interamente slava nell'Alto Medioevo e che poi è stata germanizzata con le buone e con le cattive (più con le cattive). Accanto a altri popoli slavi dai nomi fantasmagorici (Slovinzi, Obodriti, Polabi...), formarono un tempo dei temibili popoli guerrieri che, verso il IX secolo, prima di essere schiacciati e ridotti pressoché in... (continua)
Sym ja serb sym ja němc
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/11/2016 - 23:25
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Rifiuto

Rifiuto
[1984-86]
“Topi Puzzolenti”, HC Punk band torinese, dai profondi anni 80.
Dal MiniLP intitolato “Vergognati”, pubblicato nel 1986.
La produzione era della Chaos (l'etichetta dei Wretched) e della Blu Bus (l'etichetta dei Kina)
Nel 2009 è stata riproposta una compilation con la loro opera omnia, consistente in una sola demo e in questo MLP, un pugno di canzoni brutte ma incazzate.
Testo trovato su Punk4Free
Ti hanno ammaestrato a dir sempre di sì
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/11/2016 - 23:08
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I fabbricanti d'armi

I fabbricanti d'armi
Parole e musica di Valter Vaioli.
Lyrics and music by Valter Vaioli.

Testo trovato sul sito ufficiale di Valter Vaioli, ma non risulta sia stato pubblicato, né l'anno in cui è stata scritta.
I fabbricanti d’armi
(continua)
inviata da dq82 24/11/2016 - 10:43
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Drenica

Drenica
Parole e musica di Valter Vaioli.
Lyrics and music by Valter Vaioli.

La versione dal vivo è cantata da Giacomo Gentiluomo, con Giulia Lorimer (voce dei Whisky Trail).
Al violino una ragazza americana "Hellison"

Febbraio 1998. Il TG della sera manda in onda un servizio che si è impresso indelebilmente nella mia memoria: un paesaggio di campagna coperta di neve; sulla strada segni di pneumatici di camion. Dalle case si leva del fumo. Qua e là si scorgono, ai lati della strada e vicino alle case, delle macchie scure sulla neve. Ecco lo zoom della telecamera che lentamente avvicina la scena. In mezzo al fumo compaiono delle fiamme: le case stanno bruciando. L’ immagine si avvicina ancora e diventa più definita: le macchie scure sono i corpi immobili di persone uccise, uomini, donne, bambini e vecchi, ed ovunque sangue. In mezzo al massacro ti accorgi di quel silenzio assoluto dove non si... (continua)
Fa freddo e nevica a Drenica
(continua)
inviata da dq82 24/11/2016 - 10:33
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Il violino di Vik

Il violino di Vik
2016
"Viva la lotta partigiana"
Soffia il grido della Nakba*
(continua)
inviata da Dq82 23/11/2016 - 17:04

Matty Rentz (Child #306)

anonimo
Matty Rentz (Child #306)
Child #306
[ca. XVII secolo]
From Percy's Folio / Dal manoscritto del Percy
Unreleased / Inedita

Ci scrive l'Anonimo Toscano del XXI Secolo: “Gentile Staff di 'Canzoni Contro la Guerra', ho assistito in questi giorni al consueto e periodico revival delle 'Child Ballads', e mi sono per l'ennesima volta chiesto come mai ancora (e qui mi rivolgo specificamente al sig. Riccardo Venturi, che sembra essere piuttosto addentro nella materia) non abbiate inserito Matty Rentz. Matty Rentz, scoperta in una pagina a lungo dimenticata del celebre Percy Folio (ma dal medesimo antiquario mai inserita nelle sue altrettanto celebri Reliques of Ancient English Poetry). Ugualmente mi stupisco del fatto che il sig. Venturi continui imperterrito ad affermare che le Child Ballads siano in numero di 305, quando oramai da tempo al canone Childiano Matty Rentz, riconosciuta come autentica già da Sir Arthur Quiller-Couch... (continua)
Hi ho, hi ho, holy day,
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 23/11/2016 - 16:16
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Turing

Turing
2015
Geni dominanti
2015
Geni dominanti

Per la storia di Alan Turing si veda The Apple
Fascino
(continua)
inviata da Dq82 23/11/2016 - 16:16
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Restiamo umani (piombo fuso)

Restiamo umani  (piombo fuso)
2015
Geni dominanti
Sono tornato ieri
(continua)
inviata da Dq82 23/11/2016 - 14:59
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La Sposa

La Sposa
2016
Ultreya

Il video è ispirato al multi premiato docu-film IO STO CON LA SPOSA (presentato alla mostra del cinema di Venezia e vincitore tra gli altri del David di Donatello) e ai fatti di cronaca riferiti alla protesta dei profughi fermati dala polizia francese alla frontiera di Ventimiglia. Dopo la realizzazione del brano, contenuto nell'album "Ultreya" IRMA Records, prima dell'uscita è stato inviato al regista Antonio Augugliaro, che con entusiasmo ha concesso in esclusiva le immagini per la realizzazione di un videoclip. Il progetto musicale nasce come autonoma opera di denuncia del tema di stringente attualità dell'immigrazione ottenendo in seguito anche il riconoscimento di stima degli stessi autori del film, dando vita a questa prestigiosa collaborazione artistica. Maggiori informazioni al sito http://www.iostoconlasposa.com
Quante belle case lungomare vorrei abitarci con te
(continua)
inviata da Dq82 23/11/2016 - 14:31
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Leonard Cohen: Lovers

Leonard Cohen: Lovers
[1955]
Versi di Leonard Cohen da “Let Us Compare Mythologies”, la sua prima raccolta poetica pubblicata nel 1956 in ambito universitario.

Nel disco collettivo “Six Montreal Poets” pubblicato dalla Folkways Records nel 1957.

Non sono un profondo conoscitore di Cohen e non mi lancio in un’esegesi di questa tremenda poesia. Anzi, se qualcuno mi aiutasse a capirla meglio…
Mi pare comunque che Cohen parli dell’amore ai tempi dell’Olocausto, potrei dire, un po’ come in Dance Me to the End of Love
During the first pogrom they
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/11/2016 - 08:41
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I Hate Myself

I Hate Myself
(2016)

Siamo quattro ragazze e dal primo giorno che abbiamo fondato il gruppo, cerchiamo di proporre sia musica del tutto alternativa, sia di abbattere ogni discriminazione di genere. Abbiamo scritto questo brano dopo il suicidio di Tiziana Cantone, provando ad immaginare come si sia sentita prima di compiere un atto estremo. La canzone è rivolta anche a tutti coloro che al giorno d'oggi soprattutto, sono vittime di bullismo e violenza insensata. L'obiettivo principale è raccontare attraverso la musica vicende a noi vicine.. in un modo o nell'altro siamo state anche noi vittime di discriminazioni, e dare sostegno e voce a tutti coloro che non riescono a combattere da soli.
I'm not human
(continua)
22/11/2016 - 18:43
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La Marì del söcher, staffetta partigiana

La Marì del söcher, staffetta partigiana
2015
rESISTENZA liberi di cantare

Poesia di Massimo Mahem Pintossi

La Marì del söcher staffetta partigiana, il cui testo è di “Mahem” Pintossi, poeta prima che cantautore, scomparso nel gennaio 2014. Un brano in versione live che vuole essere un omaggio alle staffette partigiane ed inevitabilmente a tutte le donne che hanno contribuito alla liberazione del nostro paese.
La storia è nata
(continua)
inviata da Dq82 22/11/2016 - 12:23
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Lady Maisry

anonimo
Lady Maisry
[Child #65A]
[18° secolo, o forse prima]
Trattasi della prima di molte versioni presenti sulla raccolta “The English and Scottish Popular Ballads” (1882-98) curata da Francis James Child.
Versioni di questa ballata erano però già comparse in raccolte precedenti, magari con titoli diversi, come nel caso di “Bonnie Susie Cleland”, presente in “Minstrelsy Ancient and Modern”, una raccolta pubblicata nel 1827 a cura di William Motherwell.
La prima trascrizione di una lezione orale sembra addirittura datata 1799.

La prima tentazione che ho avuto imbattendomi nelle decine di versioni di questa violenta e feroce ballata è stata probabilmente la stessa in cui cadde (con una certa ragione) Peter Bellamy nei primi anni 70, ossia quella di sparigliare tutto, mandare a cagare la tradizione classica (d'altra parte fu lui il fondatore dei Young Tradition!) e riscriverne il testo con propria musica.... (continua)
The young lords o the north country
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/11/2016 - 22:40
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Sámi soga lávlla

Sámi soga lávlla
Musica / Music / Musique / Musihkka / Musikk / Музика: Arne Sørli (1904-1969) [1960]
Testo / Lyrics / Paroles / Sánit / Ord / Стихи: Isak Saba [1906]

The Sami are an indigenous Finno-Ugric people inhabiting the arctic area of Norway, Sweden, Finland, and the Kola Peninsula of Russia. There are altogether nine Sami languages: Northern Sami (20 000 native speakers, divided into Torne, Finnmark and Sea Sami dialects), Lule Sami (2 000 native speakers), Southern Sami (600 native speakers), Skolt Sami, Inari Sami and Kildin Sami (some 300 native speakers each), Ume Sami and Pite Sami (some 20 native speakers both), and Ter Sami (2 native speakers in 2014). Three Sami languages have gone distinct, Kainuu Sami, spoken by Sami hunter-fishers living in areas south of the present Sami Land, by 1800, Kemi Sami around 1900 and Akkala Sami in 2003.

The original Northern Sami lyrics of the song were... (continua)
1. Il testo originale in Sami Settentrionale (Grafia attuale normalizzata)
(continua)
inviata da Juha Rämö 21/11/2016 - 13:28
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Onkel Sam och den snälle gossen

Onkel Sam och den snälle gossen
Poesia di Stig Dagerman (28 gennaio 1954)
Musica di Fred Åkerström
Album: Dagsedlar åt kapitalismen [1967]

A poem by Stig Dagerman (28 January, 1954)
Music by Fred Åkerström
Album: Dagsedlar åt kapitalismen [1967]

En dikt av Stig Dagerman (28 januari 1954)
Musik av Fred Åkerström
Album: Dagsedlar åt kapitalismen [1967]







Gossen Franco satt och grät vid grinden.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/11/2016 - 04:39
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Nantucket Sleighride (to Owen Coffin)

Nantucket Sleighride (to Owen Coffin)
[1971]
Scritta da Felix Pappalardi e Gail Collins
Nell'album intitolato “Nantucket Sleighride”

“Nantucket sleighride” è un'espressione usata in passato dai cacciatori di balene dell'isola di Nantucket, nei pressi di Cape Cod, Massachusetts, ad indicare ciò che avveniva quando la balena veniva arpionata, trascinando con sé l'imbarcazione a tutta velocità nel tentativo di divincolarsi. Se l'arpione e le funi reggevano al primo strappo e al trascinamento, allora i cacciatori potevano avere la meglio sull'animale quando, esausto per il dolore, la fatica ed il sanguinamento, riuscivano ad avvicinarlo e ad ucciderlo...

La caccia ai cetacei è cosa antichissima. Furono i baschi a farne un'attività redittizia, tanto che già nel 400 le balene erano sparite dal golfo di Biscaglia. I balenieri baschi si spinsero così sempre più al largo nel nord Atlantico, fino alle isole Fær Øer e poi fino in Groenlandia,... (continua)
Goodbye, little Robin-Marie
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/11/2016 - 23:01
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200 Ans d'Hypocrisie

200 Ans d'Hypocrisie
1989
II

Il loro primo singolo “200 Ans d'Hypocrisie”, del 1988, è una sorta di hardcore un po' inusuale per loro, una canzone di forte protesta: viene lanciato in risposta alle celebrazioni del Bicentenario della Repubblica di Francia e fa da apripista al loro album d'esordio, che vede la luce di lì a poco.
Quoi? cette horde d'anthropophage
(continua)
inviata da dq82 20/11/2016 - 17:53
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Zobi la mouche

Zobi la mouche
1988
Mlah

Le Negresses vertes, i negri verdi, devono il loro nome ad un quadro di Vladimir Tretschikoff "la ragazza cinese" che fu paragonata, orrore orrore, alla Gioconda. "Negro verde" divenne in Francia un insulto per gli stranieri.

E Le Negresses Nertes erano un gruppo di ragazzi delle banlieu a Nord-Est di Parigi, figli di immigrati, perlopiù algerini, senza arte nè parte, che, in pieno stile Committments decidono di mettere su un gruppo musicale. Zobi la Mouche è uno dei primi singoli e anche uno dei loro maggiori successi: Io sono la mosca che entra nelle bocche dei predicatori della Bibbia ed esco dalle loro narici, entro nelle loro scarpe ed esco dai buchini, miro ad una bella ragazza e faccio centro... come a dire "noi siamo brutti, sporchi e cattivi", ma voi non siete meno putridi. E con le ragazze riusciamo lo stesso. "Nelle grandi città non c'è alcuna pietà", era quasi 30... (continua)
On m'appelle Zobi,
(continua)
inviata da dq82 20/11/2016 - 17:11
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Ballada o Krzyżowcu

Ballada o Krzyżowcu
Parole e musica di Mirosław Hrynkiewicz
cantata anche da Paweł Orkisz
una ballata degli scout polacchi
da http://teksty.wywrota.pl/tekst-chwyty/...
Wolniej, wolniej, wstrzymaj konia
(continua)
inviata da krzyś 19/11/2016 - 23:59

Squadristi, ricordate il gran macello

anonimo
Squadristi, ricordate il gran macello
[dopo il 1921]

Questo testo l'ho reperito su Wikitesti, preceduto dalle seguenti laconiche informazioni: “Canzoni della Toscana 1921- Dante Priore - Santi Bigi “il Bruco”.
Vado quindi per deduzioni:
Le strofe si riferiscono alla devastazione di Foiano della Chiana, Arezzo, perpetrata dai fascisti nell'aprile del 1921;
Dante Priore, aretino, è colui che raccolse il canto, probabilmente negli anni 70. L'abbiamo già incontrato come informatore di canzoni quali Quand' a i' cucco salivamo, Tante storie si sente cantare, Gli Austriaci da Gorizia e Il general Cadorna;
Santi Bigi, detto Il Bruco, poeta contadino di Terranuova Bracciolini, Arezzo, è probabilmente l'autore delle strofe. L'unica traccia che trovo di lui in Rete è dal sito dell'“Associazione del Fagiolo Zolfino di Pratomagno” dove si racconta che Il Bruco nell'immediato secondo dopoguerra compose il testo di una zinganetta (una... (continua)
Squadristi, ricordate il gran macello
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2016 - 23:26
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Dicono

Dicono
2016
Cuore Elettroacustico

Racconta di quello che la gente dice e sente dire, dei luoghi comuni che ci martellano e che, radicandosi nelle menti più fragili, generano paure e diffidenze nello straniero, nel diverso.
Dicono se sei sensibile e ti preoccupi per ogni cosa bruci prima.
(continua)
inviata da Dq82 19/11/2016 - 18:29

Le jour où la paix viendra

Le jour où la paix viendra
Le Jour où la Paix viendra

Chanson française – Le Jour où la Paix viendra – Marco Valdo M.I. – 2016

Mon ami Lucien l’âne, écoute-moi, je t’en prie et avec beaucoup d’attention.

Mais enfin, Marco Valdo M.I. mon ami, tu sais bien que je ne fais que ça…

Alors, tu te souviens certainement, Lucien l’âne mon ami, que l’autre jour, j’avais été rechercher il y a presque un demi-siècle une chanson de Gilbert Bécaud, intitulée « Le Jour où la Pluie viendra ». J’y avais noté des accents prophétiques et écologiques qui évoquaient le réchauffement climatique et la désertification de zones entières dans presque tous les continents. En fait, dans tous les continents, car même les déserts glacés et les sommets arides se désertifient. Ce n’était pourtant pas là le premier moteur de cette chanson qui se voulait chanson d’amour, propre à frapper au cœur les midinettes, qui étaient la clientèle principale... (continua)
Le jour où la paix viendra,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/11/2016 - 13:32
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Dimmi dei Nazi

Dimmi dei Nazi
2012
Grande Nazione

I Litfiba hanno partecipato alla realizzazione della colonna sonora del film: "Pivano blues-sulla strada di Nanda" firmando il brano "Dimmi dei nazi".

Il brano è uno strumentale, ma il titolo racconta dell'incontro tra Ernest Hemingway e Fernanda Pivano.

Nel 1943, a Torino la Pivano venne arrestata per essersi recata al comando delle SS dove era trattenuto il fratello Franco, catturato poiché presso la sede dell'Einaudi di Torino era stato trovato il contratto, erroneamente intestato al fratello, per la traduzione del romanzo di Ernest Hemingway Addio alle armi. Questo romanzo non sarà pubblicato in Italia fino al 1949 perché ritenuto lesivo dell'onore delle Forze Armate dal regime fascista, sia per la descrizione della disfatta di Caporetto, sia per un certo antimilitarismo sottinteso nell'opera. Il fratello verrà immediatamente rilasciato ma la Pivano viene interrogata... (continua)
Strumentale
inviata da dq82 19/11/2016 - 11:04
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Il pazzo che ride

Il pazzo che ride
2000
Elettromacumba
Sento le voci
(continua)
inviata da dq82 19/11/2016 - 10:46
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L’œuf dur (La grasse matinée)‎

L’œuf dur (La grasse matinée)‎
LA PINGUE MATTINATA
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2016 - 10:33
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What Did You Learn In School Today?

What Did You Learn In School Today?
Da questa pagina è possibile scaricare l'mp3 di una rara versione ungherese della canzone, intitolata Mit tanultál az iskolában? (traduzione letterale) del duo Muszty & Dobay. Una traduzione ungherese è stata reperita solo oggi [19.11.2016]. [CCG/AWS Staff]
MIT TANULTÁL AZ ISKOLÁBAN?
(continua)
inviata da Dq82 19/11/2016 - 09:32
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Le Jour où la Pluie viendra

Le Jour où la Pluie viendra
Le Jour où la Pluie viendra
Chanson française – Gilbert Bécaud – 1957
Paroles :Pierre Delanoë.
Musique : Gilbert Bécaud



À la fin des années cinquante du siècle dernier, dit Marco Valdo M.I.

Oui, à la fin des années cinquante du siècle dernier ? Mais encore ? Qu’y avait-il de si particulier dont tu veux me parler ?, Marco Valdo M.I. mon ami.

Tout simplement, Lucien l’âne mon ami, tout simplement d’une chanson. D’une chanson française qui fit des ravages en France et dans les pays voisins de langue française et puis, ensuite, elle se répandit – une fois traduite -, dans le monde entier. Elle y emmena aussi son interprète.

Bien, bien, Marco Valdo M.I. mon ami, dit Lucien l’âne. Mais tout cela ne me dit pas de qui et de quoi il s’agit. Aurais-tu l’obligeance d’éclairer ma lanterne ?

Pour ce qui est de la chanson, répond Marco Valdo M.I., elle s’intitule « Le Jour où la pluie viendra »... (continua)
Le jour où la pluie viendra,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/11/2016 - 22:25
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The Shooting of His Dear (or Polly Vaughan)

The Shooting of His Dear (<Em>or</Em> Polly Vaughan)
[Fine 18° sec? O più antica?]
Una canzone popolare irlandese già ben conosciuta – ma disdegnata - da Robert Jamieson (1772 – 1844), antiquario scozzese che nel 1806 curò l'edizione della raccolta “Popular Ballads And Songs From Tradition, Manuscripts And Scarce Editions With Translations Of Similar Pieces From The Ancient Danish Language”.
Le versioni e gli interpreti del brano sono moltissimi, sicchè ho deciso di proporre qui il testo di una delle prime registrazioni, quella di A. L. Lloyd risalente al 1951, come trovata su English Folk Music
Dalla raccolta curata da Peter Kennedy ed Alan Lomax intitolata “The World Library of Folk and Primitive Music: England”, Columbia Masterworks, USA, 1955.


Il tema della donna magica che si trasforma in animale, una bianca cerva, come nella Complainte de la blanche biche, o, come in questo caso, un bianco cigno – e si noti però l'identico candore... (continua)
Come all you young fellows that carry a gun,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/11/2016 - 22:22
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Intossicato

Intossicato
(2016)
Eutòpia

“Intossicato”, introdotta dal suono dell’organo, usa un altro luogo di ingiustizia del nostro paese, la terra dei fuochi, per denunciare una situazione generale
Intossicato
(continua)
inviata da Dq82 18/11/2016 - 22:17

La canzone di Carlotta

La canzone di Carlotta
[1968]
Versi di Elsa Morante, dalla raccolta “Il mondo salvato dai ragazzini e altri poemi” (parte terza - “Canzoni popolari”), Einaudi.
La musica? Beh, si tratta di una canzone...
Testo trovato su Storie dimenticate

“La canzone che chiude l’intero libro è una trasfigurazione mitico-favolosa della esperienza storica del Nazismo, la cui politica di discriminazione e di deportazione si trasforma in una paradossale e insensata violenza che incontra sin dai suoi esordi la decisa resistenza di un gruppo di fanciulli, che la neutralizzano con il loro gioco delle stelle gialle, indossate al posto degli ebrei.”

(da “Oltre la menzogna. Saggi sulla poesia di Elsa Morante”, a cura di Gandolfo Cascio, in “quaderni di poesia 3” dell'Istituto Italiano di Cultura per i Paesi Bassi, 2015)
Ecco i miei dati anagrafici
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2016 - 22:46
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La canzone degli I. M. e dei F. P.

La canzone degli I. M. e dei F. P.
[1968]
Versi di Elsa Morante, dalla raccolta “Il mondo salvato dai ragazzini e altri poemi” (parte terza - “Canzoni popolari”), Einaudi.
Mi risulta che la poesia sia stata musicata addirittura dal maestro Nicola Piovani che al pianoforte ha accompagnato la recitazione di Carlo Cecchi nello spettacolo “Doppio Assoluto”, andato in scena al Teatro Vascello di Roma nel 2012.
In ogni caso – musicata o meno – si tratta pur sempre di una canzone...
Testo trovato su La Recherche.it

"Che significa F.P.? Si tratta di un'abbreviazione per Felici Pochi.
E chi sono i felici pochi? Spiegarlo non è facile, perché i Felici Pochi sono indescrivibili.
Benché pochi, ne esistono d'ogni razza sesso e nazione e poca età società condizione e religione. Di poveri e di ricchi (però, se nascono poveri, loro, in generale, tali rimangono, e se nascono ricchi, presto si fanno poveri) di giovani e di vecchi (però... (continua)
Ah, Dottori Dottori! alla vostra età!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2016 - 22:12
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The W.A.N.D. (The Will Always Negates Defeat)

The W.A.N.D. (The Will Always Negates Defeat)
Album: At War with the Mystics. (2006)
(You've got the power in there, waving your wand in the air)
(continua)
17/11/2016 - 21:40




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