Εκτός ελέγχου
Ektós elénhou
[2008/2009]
Στίχοι: Killah P (Παύλος Φύσσας)
μαζί με: Mistah Rude, Neon, Μέγα, Λόγο Απειλἠ,
Θανάσιμο, Στἰγμα Νεολαίο, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound
Versi: Killah P (Pavlos Fyssas)
con: Mistah Rude, Neon, Megas, Logos Apeilís,
Thanasimos, Stigma Neolaios, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound
Το “Εκτός ελέγχου”, ήταν το καμάρι του Killah P, όπως είχε αναφέρει σε συνέντευξή του. Οι στίχοι αυτού του κομματιού που αποτελεί συνεργασία του Killah P με άλλους καλλιτέχνες, υπάρχουν μερικώς στο διαδίκτυο, όχι όλοι και όχι πάντα με ακρίβεια. Κι εγώ δυσκολεύτηκα να τους βγάλω ακούγοντας το ηχητικό. Σε μερικά σημεία – εκεί όπου σημειώνεται αστερίσκος – δεν είμαι σίγουρη αν είναι όντως αυτή η λέξη, στο δε τελευταίο στίχο του κομματιού, το πρώτο μισό μέρος του μου είναι εντελώς δυσνόητο. Το κομμάτι αναφέρεται στη δολοφονία του Αλέξανδρου Γρηγορόπουλου και πρέπει... (continua)
[2008/2009]
Στίχοι: Killah P (Παύλος Φύσσας)
μαζί με: Mistah Rude, Neon, Μέγα, Λόγο Απειλἠ,
Θανάσιμο, Στἰγμα Νεολαίο, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound
Versi: Killah P (Pavlos Fyssas)
con: Mistah Rude, Neon, Megas, Logos Apeilís,
Thanasimos, Stigma Neolaios, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound
Το “Εκτός ελέγχου”, ήταν το καμάρι του Killah P, όπως είχε αναφέρει σε συνέντευξή του. Οι στίχοι αυτού του κομματιού που αποτελεί συνεργασία του Killah P με άλλους καλλιτέχνες, υπάρχουν μερικώς στο διαδίκτυο, όχι όλοι και όχι πάντα με ακρίβεια. Κι εγώ δυσκολεύτηκα να τους βγάλω ακούγοντας το ηχητικό. Σε μερικά σημεία – εκεί όπου σημειώνεται αστερίσκος – δεν είμαι σίγουρη αν είναι όντως αυτή η λέξη, στο δε τελευταίο στίχο του κομματιού, το πρώτο μισό μέρος του μου είναι εντελώς δυσνόητο. Το κομμάτι αναφέρεται στη δολοφονία του Αλέξανδρου Γρηγορόπουλου και πρέπει... (continua)
Killah P
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 8/10/2016 - 21:02
Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί
Sia grazie a L.L. che al prestito interbibliotecario ho adesso a disposizione la traduzione di Nicola Crocetti e Dimitri Makris. Diciamo che, per ora, siamo a un salomonico 2-2 in quanto a improprietà e abbagli (ma clamoroso quello mio, che avevo preso la croce uncinata spaccata da Glezos per "sopracciglia ricurve"!). Ovviamente le dizioni corrette sono state inserite nella mia traduzione, ma sarebbe disonesto non renderne conto. Un ringraziamento ancora a L.L. per la gentilezza, scusandomi per la mia ben nota lentezza nel rispondere a qualsiasi cosa che assomigli a una missiva elettronica.
Riccardo Venturi 8/10/2016 - 17:17
Les oiseaux de passage
Русская версия 1: Юлия Архитекторова
Versione russa 1 / Russian version 1 / Version russe 1 / Venäjänkielinen versio 1:
Julija Architektorova
Versione russa 1 / Russian version 1 / Version russe 1 / Venäjänkielinen versio 1:
Julija Architektorova
ПЕРЕЛЕТНЫЕ ПТИЦЫ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/10/2016 - 14:05
The Emigrant
2016
The Emigrant
(Words and music by Ben Glover/Gretchen Peters)
L’idea del disco, nelle parole dello stesso Glover, è quella della ricerca di un senso di appartenenza, esprimendo quei sentimenti universali che ogni migrante prova: irrequietezza, il tendere verso un'idea di casa, o qualcosa che le somigli, e la nostalgia. Nella track-list è difficile trovare un brano meno efficace degli altri; dirò che le versioni di “From Clare to Here” di Ralph Mc Tell e “The Band Played Waltzing Matilda”, nulla hanno da invidiare, anzi, sono addirittura migliori di quelle celebri di Nancy Griffith (la prima) e di Pogues o June Tabor, e che “Parting Glass” e “Moonshiner” (a.k.a. “The Wild Rover”) perdono totalmente la loro fastidiosa connotazione “drinking-song” per una resa raffinata e originale, così come “Green Fields of Antrim”, in un arrangiamento che sembrerebbe cucito per Tom Waits. Ma la preferenza... (continua)
The Emigrant
(Words and music by Ben Glover/Gretchen Peters)
L’idea del disco, nelle parole dello stesso Glover, è quella della ricerca di un senso di appartenenza, esprimendo quei sentimenti universali che ogni migrante prova: irrequietezza, il tendere verso un'idea di casa, o qualcosa che le somigli, e la nostalgia. Nella track-list è difficile trovare un brano meno efficace degli altri; dirò che le versioni di “From Clare to Here” di Ralph Mc Tell e “The Band Played Waltzing Matilda”, nulla hanno da invidiare, anzi, sono addirittura migliori di quelle celebri di Nancy Griffith (la prima) e di Pogues o June Tabor, e che “Parting Glass” e “Moonshiner” (a.k.a. “The Wild Rover”) perdono totalmente la loro fastidiosa connotazione “drinking-song” per una resa raffinata e originale, così come “Green Fields of Antrim”, in un arrangiamento che sembrerebbe cucito per Tom Waits. Ma la preferenza... (continua)
The lonliness of the emigrant
(continua)
(continua)
inviata da dq82 8/10/2016 - 11:10
L'impossibile
(2016)
Eutòpia
Singolo (pubblicato oggi) che anticipa il prossimo album Eutòpia.
"Nell'Eutòpia dei Litfiba tutto è possibile e l'impossibile non esiste. Basta avere il coraggio di portare avanti le proprie idee con la Musica, con coerenza e con amore per la vita e per il rock".
Piero e Ghigo
Eutòpia
Singolo (pubblicato oggi) che anticipa il prossimo album Eutòpia.
"Nell'Eutòpia dei Litfiba tutto è possibile e l'impossibile non esiste. Basta avere il coraggio di portare avanti le proprie idee con la Musica, con coerenza e con amore per la vita e per il rock".
Piero e Ghigo
Hey!
(continua)
(continua)
7/10/2016 - 23:42
Cad é sin do'n té sin?
anonimo
Ho il ricordo di una canzone composta su questa melodia da un cantautore tedesco, Tommi, il cui testo era più o meno (tradotto) "i capitalisti vogliono rovinare tutto ciò che di bello c'è al mondo". Ma non l'ho trovata in rete...
Claudia Cernigoi 7/10/2016 - 21:01
Spuk in der Kaserne
[1944]
Versi di Manfred Greiffenhagen (Berlino 1896 – KZ Dachau 1945), ebreo, scrittore ed autore di cabaret, composti durante la sua detenzione a Theresienstadt.
Musica di Clio Montrey, compositrice polacco-canadese, scritta per lo spettacolo viennese “EntArteOpera”, dedicato nel 2015 alle operette e agli spettacoli di cabaret realizzati dai prigionieri a Theresienstadt.
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.
Internato a Theresienstadt, Manfred Greiffenhagen scrisse molti dei testi delle piéces teatrali e musicali messe in scena nel campo-ghetto. Come molti artisti ebrei lì rinchiusi – tra i quali il noto attore Kurt Gerron – fu costretto dagli aguzzini a prestarsi nel documentario di propaganda “Der Führer schenkt den Juden eine Stadt”, confezionato dai nazisti per far... (continua)
Versi di Manfred Greiffenhagen (Berlino 1896 – KZ Dachau 1945), ebreo, scrittore ed autore di cabaret, composti durante la sua detenzione a Theresienstadt.
Musica di Clio Montrey, compositrice polacco-canadese, scritta per lo spettacolo viennese “EntArteOpera”, dedicato nel 2015 alle operette e agli spettacoli di cabaret realizzati dai prigionieri a Theresienstadt.
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.
Internato a Theresienstadt, Manfred Greiffenhagen scrisse molti dei testi delle piéces teatrali e musicali messe in scena nel campo-ghetto. Come molti artisti ebrei lì rinchiusi – tra i quali il noto attore Kurt Gerron – fu costretto dagli aguzzini a prestarsi nel documentario di propaganda “Der Führer schenkt den Juden eine Stadt”, confezionato dai nazisti per far... (continua)
In einer Stadt, von allem abgeschlossen,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2016 - 12:56
Percorsi:
Campi di sterminio
Supper's Ready
Innanzitutto complimenti per il lavoro fatto.
Ho 52 anni e ascolto i genesis dal 78. Naturalmente per prime le hit di "and then they were three" poi piano piano ho conosciuto tutta la produzione precedente e sono un grande ascoltatore.
Solo quest'anno ho conosciuto realmente questo pezzo immenso, grazie ad un ascolto in cuffia in relax. Prima di oggi l'avevo solo sentita senza ascoltarla, la ritenevo poco fruibile, troppo ostica. Ora non perdo occasione per riascoltarla e per questo oggi sono venuto su questa pagina per capire meglio, ancora grazie
Ho 52 anni e ascolto i genesis dal 78. Naturalmente per prime le hit di "and then they were three" poi piano piano ho conosciuto tutta la produzione precedente e sono un grande ascoltatore.
Solo quest'anno ho conosciuto realmente questo pezzo immenso, grazie ad un ascolto in cuffia in relax. Prima di oggi l'avevo solo sentita senza ascoltarla, la ritenevo poco fruibile, troppo ostica. Ora non perdo occasione per riascoltarla e per questo oggi sono venuto su questa pagina per capire meglio, ancora grazie
Afah 7/10/2016 - 08:41
Those Three Are On My Mind
Robb - I read about Harry Belafonte singing this song at a social justice event last weekend in Atlanta. The article incorrectly stated that it was a new song. I found another reference that misidentified Frances Taylor as Frances Parker. I'm interested in learning more about Frances Fink Taylor and would be very interested to get some information from you. Her story deserves to be told. - Ken kmliss@gmail.com
Ken 6/10/2016 - 13:13
Bella Ciao
anonimo
44. Bèla Ciao: La "Bella Ciao" in occitano di Patric
44. Bèla Ciao: Occitan Bella Ciao by Patric
Versione occitana di Patric da Patric en public (1979)
44. Bèla Ciao: Occitan Bella Ciao by Patric
Versione occitana di Patric da Patric en public (1979)
Un jorn a l'auba t'eras levada,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + CCG/AWS Staff 6/10/2016 - 12:24
Varsovia
1982
La dama pijoniera
La dama pijoniera
A Varsovia la tota neva
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 11:13
Percorsi:
Ghetti
La Fàbrica occitana
2006
La Fàbrica occitana
Le rivendicazioni di identità e indipendenza, i vari nazionalismi hanno spesso portato ad aberrazioni tanto violente e pericolose quanto quelle dell'occupante. Quando l'unico obiettivo è sostituire un'elite al potere con un'altra elite, solo di un'altra etnia... qui viene messo in discussione tutto il sistema esistente.
La Fàbrica occitana
Le rivendicazioni di identità e indipendenza, i vari nazionalismi hanno spesso portato ad aberrazioni tanto violente e pericolose quanto quelle dell'occupante. Quando l'unico obiettivo è sostituire un'elite al potere con un'altra elite, solo di un'altra etnia... qui viene messo in discussione tutto il sistema esistente.
Veierès coma es bèl
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 09:52
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
L'exil
1974
L'exil
L'exil
Je suis celui qui s’en ira
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 09:28
Percorsi:
Esili e esiliati
Douze Degrés de Misère
2009
Oc live
“I sottoscritti decidono di proseguire nelle loro giuste rivendicazioni fino alla fine, di mettersi in sciopero contro l’imposta, di chiedere le dimissioni di tutti gli eletti e invitano tutti i comuni del Midi e dell’Algeria a seguire il loro esempio al grido di Viva il vino naturale! Abbasso gli avvelenatori!” Così recitava il testo della petizione lanciata da Marcelin Albert nel 1905 nel corso della manifestazione che ha portato 15.000 persone a sfilare nelle strade di Béziers. Siamo nel Midi, nel sud della Francia, in breve i fatti che condussero alla rivolta dei vignaioli del 1907 e alle 800.000 persone nelle strade di Montpellier.
Attorno al 1850 arrivano in Francia le prime infestazioni da oidio, alla fine del secolo arriva la peronospora. Nel 1885 la filossera distrugge i vigneti e mette fine a 50 anni di età dell’oro di crescita economica e demografica a Corbières... (continua)
Oc live
“I sottoscritti decidono di proseguire nelle loro giuste rivendicazioni fino alla fine, di mettersi in sciopero contro l’imposta, di chiedere le dimissioni di tutti gli eletti e invitano tutti i comuni del Midi e dell’Algeria a seguire il loro esempio al grido di Viva il vino naturale! Abbasso gli avvelenatori!” Così recitava il testo della petizione lanciata da Marcelin Albert nel 1905 nel corso della manifestazione che ha portato 15.000 persone a sfilare nelle strade di Béziers. Siamo nel Midi, nel sud della Francia, in breve i fatti che condussero alla rivolta dei vignaioli del 1907 e alle 800.000 persone nelle strade di Montpellier.
Attorno al 1850 arrivano in Francia le prime infestazioni da oidio, alla fine del secolo arriva la peronospora. Nel 1885 la filossera distrugge i vigneti e mette fine a 50 anni di età dell’oro di crescita economica e demografica a Corbières... (continua)
1er degré de misère
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 08:49
A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio
Tant que vira (2013)
>
SANTE GERONIMO CASERIO
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 08:04
Véronique Chalot: En cossirer
ciao, need Ensemble Volubilis cd by Véronique CHALOT,can you help me? molto grazie!!!
Dimitris 5/10/2016 - 16:43
Refugees
una canzone sepolta nel tempo, registrata dalla radio quando è uscita su un vecchio Gelosino, senza conoscere le parole...solo pochi giorni fa l'ho risentita alla radio tradotta...che parole commoventi!il West sono Mike e Susie, sono gli amici che ti accompagnano nella vita, quelli che ti amano e che ami e non vorresti perdere mai
Giamba 5/10/2016 - 10:15
Flowers of Guatemala
I know he says that it's about Genocide, but there's nothing in the song itself to indicate that's anything other than an afterthought. The song is about mushrooms and people that look 'colorful', and seeing things that one hasn't seen before. Stipe can say the song is about genocide but with all due respect, based on the lyrics of the song, it is clearly about eating a mushroom.
Barty 4/10/2016 - 19:30
Le Père Noël et la petite fille, incl.Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa
Μετάφραση: Γιώργος Κεντρώτης
Dal blog Αλωνάκι της Ποίησης di Giorgos Kendrotis stesso. La traduzione è pienamente ritmica, e ovviamente cantabile.
ΤΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΗΣ ΜΑΡΙΝΕΛΛΑΣ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 4/10/2016 - 15:17
Merci El Khomri!
La prima metà della canzone l'ho dovuta trascrivere ad udito, ed avendo la media del sei scarso in Francese, sentitevi liberi di correggere i probabili errori. Si cerca di dare un occhio alla grammatica ma sapete com'è.
Mi dedico di recente a trascrivere queste canzonette parodiche che si trovano in angoli più o meno oscuri della rete. (Questa in particolare pare essere cantata sulla musica di "je l'aime à mourrir" di un certo Francis Cabrel.)
Personalmente trovo che, se certamente non paragonabili a quelle di gruppi musicali "veri", siano comunque meritevoli di attenzione.
Myriam El Khomri e' la ministra del governo Valls che ha firmato la Loi travail.
Mi dedico di recente a trascrivere queste canzonette parodiche che si trovano in angoli più o meno oscuri della rete. (Questa in particolare pare essere cantata sulla musica di "je l'aime à mourrir" di un certo Francis Cabrel.)
Personalmente trovo che, se certamente non paragonabili a quelle di gruppi musicali "veri", siano comunque meritevoli di attenzione.
Myriam El Khomri e' la ministra del governo Valls che ha firmato la Loi travail.
C'erano alcuni errori di ortografia che sono stati corretti, ma sostanzialmente la trascrizione è giusta e la inseriamo. Diremmo, dai, che almeno un 7 meno te lo sei meritato, non è mai semplice trascrivere all'ascolto. [CCG/AWS Staff]
Moi je n'étais rien et voilà qu'aujourd'hui
(continua)
(continua)
inviata da leoskini 4/10/2016 - 14:46
Questa di Marinella
Tradotta da me tanto tempo fa. Renato
Vortoj de la “Movimento Femminista Romano” (Roma Inista Movado)
laŭ la ario de “La kanzono de Manjo” de Fabrizio De André
Trad. Renato Corsetti (el “La Kancerkliniko” 1980-14, p.11)
Vortoj de la “Movimento Femminista Romano” (Roma Inista Movado)
laŭ la ario de “La kanzono de Manjo” de Fabrizio De André
Trad. Renato Corsetti (el “La Kancerkliniko” 1980-14, p.11)
MANJO
(continua)
(continua)
inviata da Renato Corsetti 4/10/2016 - 14:13
L'Internationale
TUVANO [1A] / TUVAN [1A]
Traduzione inglese dell'Internazionale Tuvana/English translation of Tuvan Internationale
Da lyricstranslate.com
Traduzione inglese dell'Internazionale Tuvana/English translation of Tuvan Internationale
Da lyricstranslate.com
TUVAN INTERNATIONALE
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/10/2016 - 09:42
An meinen Sohn Hans Werner
Nel 1947, in occasione di uno spettacolo di Werner Finck a Zurigo, fu Bertolt Brecht in persona a dedicare una poesia in elogie al folle, indomabile cabarettista che aveva sfidato Hitler, i suoi gerarchi, la guerra e la sorte e ne era uscito vivo… S’intitola “Eulenspiegel scampato alla guerra”, con riferimento a Till Eulenspiegel, l’irriverente burlone, personaggio del folklore tedesco risalente al 300.
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.
EULENSPIEGEL ÜBERLEBT DEN KRIEG (WERNER FINCK GEWIDMET)
Gleichend einer madigen Leich
Lag das dutzendjährige Reich
Als, fünfhundert Jahre alt
Eulenspiegel in Gestalt
Sich den Schweizern präsentierte
Und, für eine Mahlzeit, referierte
Wie, indem er Witze riß und bebte
Er die großen Zeiten überlebte.
Denn es war für Späßemacher
Die... (continua)
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.
EULENSPIEGEL ÜBERLEBT DEN KRIEG (WERNER FINCK GEWIDMET)
Gleichend einer madigen Leich
Lag das dutzendjährige Reich
Als, fünfhundert Jahre alt
Eulenspiegel in Gestalt
Sich den Schweizern präsentierte
Und, für eine Mahlzeit, referierte
Wie, indem er Witze riß und bebte
Er die großen Zeiten überlebte.
Denn es war für Späßemacher
Die... (continua)
Bernart Bartleby 3/10/2016 - 08:36
25 Μαίου
Deutsche Übersetzung von Jan Kuhlbrodt und Giorgos Kartakis
Traduzione tedesca di Jan Kuhlbrodt e Giorgos Kartakis
Μετάφραση: Jan Kuhlbrdot και Γιώργος Καρτάκης
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Traduzione tedesca di Jan Kuhlbrodt e Giorgos Kartakis
Μετάφραση: Jan Kuhlbrdot και Γιώργος Καρτάκης
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25. MAI
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/10/2016 - 02:43
Εμένα οι φίλοι μου
Deutsche Übersetzung von Jan Kuhlbrodt und Giorgos Kartakis
Traduzione tedesca di Jan Kuhlbrodt e Giorgos Kartakis
Μετάφραση: Jan Kuhlbrdot και Γιώργος Καρτάκης
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Traduzione tedesca di Jan Kuhlbrodt e Giorgos Kartakis
Μετάφραση: Jan Kuhlbrdot και Γιώργος Καρτάκης
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ALL MEINE FREUNDE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/10/2016 - 02:37
O Gorizia, tu sei maledetta
anonimo
Con Sandra Mantovani, scomparsa ieri sera a Milano (dove era nata nel 1928), il mondo della musica popolare perde un'altra figura di grande rilievo. Ricercatrice e interprete, voce indimenticabile del folk revival, maestra di molte generazioni, Sandra Mantovani - compagna di vita e di lavoro di Roberto Leydi - ha fatto parte del nucleo dei fondatori del Nuovo Canzoniere Italiano e tra il 1962 e il 1966 ha preso parte agli spettacoli clou di quella fervida stagione, collaborando all'incisione di numerosi Dischi del Sole. Successivamente, con il gruppo dell'Almanacco Popolare, la sua attività è proseguita con quella particolare cifra stilistica che ha reso la sua inconfondibile voce una delle colonne sonore della stagione della musica popolare.
Grazie Sandra.
Alla sua famiglia il nostro più sincero e affettuoso cordoglio.
Istituto Ernesto de Martino
Grazie Sandra.
Alla sua famiglia il nostro più sincero e affettuoso cordoglio.
Istituto Ernesto de Martino
CCG Staff 2/10/2016 - 22:21
Tammurriata nera
Florence, 2 octobre 2016
Nous sommes en 1945. M. Edoardo Nicolardi est un cadre administratif dans l'hôpital San Loreto a Mare de Naples, quand quelque chose de très étrange se passe à la Maternité: une jeune femme napolitaine a accouché d'un bébé à la peau noire. On cherche des explications: c'est peut-être quelque chose que la science ne saurait pas expliquer? Mais l'explication est très facile: l'année avant Naples avait été occupée par les américains, et parmi les américains il y avait bien des gens de couleur. A partir de ce moment-là, les bébés noirs se multipliquent. Edoardo Nicolardi, qui a déjà écrit des chansons napolitaines parmi lesquelles la célèbre “Voce 'e notte” (Une voix dans la nuit) en 1904, rentre chez soi et écrit immédiatement “Tammurriata nera”, la Tambourade Noire. Son beau-père, E. A. Mario, est un musicien très célèbre; il est l'auteur de la “Légende du Piave”,... (continua)
Nous sommes en 1945. M. Edoardo Nicolardi est un cadre administratif dans l'hôpital San Loreto a Mare de Naples, quand quelque chose de très étrange se passe à la Maternité: une jeune femme napolitaine a accouché d'un bébé à la peau noire. On cherche des explications: c'est peut-être quelque chose que la science ne saurait pas expliquer? Mais l'explication est très facile: l'année avant Naples avait été occupée par les américains, et parmi les américains il y avait bien des gens de couleur. A partir de ce moment-là, les bébés noirs se multipliquent. Edoardo Nicolardi, qui a déjà écrit des chansons napolitaines parmi lesquelles la célèbre “Voce 'e notte” (Une voix dans la nuit) en 1904, rentre chez soi et écrit immédiatement “Tammurriata nera”, la Tambourade Noire. Son beau-père, E. A. Mario, est un musicien très célèbre; il est l'auteur de la “Légende du Piave”,... (continua)
TAMBOURADE NOIRE
(continua)
(continua)
2/10/2016 - 16:18
The Negro Speaks of Rivers
MUSTA MIES PUHUU JOISTA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 2/10/2016 - 11:18
×
title track del secondo album della band veronese
«In Africa esiste un proverbio: "Quando gli elefanti combattono è sempre l'erba a rimanere schiacciata". Quando i potenti combattono per i loro interessi, spesso i più deboli sono come l'erba, stanno lì e se qualcuno li calpesta non possono farci nulla».
«Non mi sono mai trovato faccia a faccia con un elefante ma sono sicuro che mi farebbe paura. Sarà per la figura imponente, per lo sguardo indecifrabile o per quel senso di diffidenza che ti attaccano addosso fin da piccolo verso chi non conosci, specialmente se è più grande di te; sarà per questo ed altro ma sono sicuro che resterei immobile con le gambe di ghiaccio a immaginare tutti i modi in cui potrebbe farmi a pezzi. Se penso ad un elefante, istintivamente immagino una forza che non puoi fermare, di quelle che, se ti sbattono addosso, ti spazzano via, lontano, dove non ti vede... (continua)