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Prima del 2016-10-7

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L'impossibile

L'impossibile
(2016)
Eutòpia

Singolo (pubblicato oggi) che anticipa il prossimo album Eutòpia.


"Nell'Eutòpia dei Litfiba tutto è possibile e l'impossibile non esiste. Basta avere il coraggio di portare avanti le proprie idee con la Musica, con coerenza e con amore per la vita e per il rock".

Piero e Ghigo
Hey!
(continua)
7/10/2016 - 23:42

Tu se' di quella razza

Tu se' di quella razza
[ottobre 2016]
Tu se' di quella razza che sta fin troppo bene,
(continua)
7/10/2016 - 23:31

Deutschland, Deutschland über dieses (Neue deutsche Nationalhymne)

anonimo
Deutschland, Deutschland über dieses (Neue deutsche Nationalhymne)
[1900]
Parodia di autore anonimo del "Das Lied der Deutschen" composto nel 1841 da August Heinrich Hoffmann von Fallersleben su di una precedente melodia di Joseph Haydn.
Testo pubblicato sul “Der wahre Jacob”, rivista satirica socialista fondata nel 1879 e pubblicata fino all'avvento del nazismo.
Testo trovato su Hymne Auf Deutschland - Deutschlandhymne Aus Dem Deutschlandlied

Sulle pagine del “Der wahre Jacob” ci si faceva beffe dei Kaiser e si criticava la politica imperiale, il militarismo ed il colonialismo tedesco che proprio in quegli anni stavano mettendo a ferro e fuoco i territori africani corrispondenti all'attuale Namibia, una vera e propria palestra per l'immane guerra mondiale che di lì a poco sarebbe scoppiata ed un laboratorio per le tecniche di sterminio che sarebbero state utilizzate anche più tardi. Fu proprio nella Deutsch-Südwestafrika, l'Africa Tedesca del Sud-Ovest,... (continua)
Deutschland, Deutschland über dieses
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2016 - 22:08

Was treiben wir Deutschen in Afrika?

anonimo
Was treiben wir Deutschen in Afrika?
[1898]
Versi di autore anonimo da cantarsi sulla melodia della canzoncina infantile di epoca romantica che fa “Es klappert die Mühle am rauschen Bach, klipp-klapp, klipp-klapp, klipp-klapp”
Testo contenuto in un “Demokratisches Liederbuch” pubblicato a Stoccarda nel 1898.
Testo trovato su Hymne Auf Deutschland - Deutschlandhymne Aus Dem Deutschlandlied

Deutsch-Südwestafrika, Africa Tedesca del Sud-Ovest, così fu chiamata una porzione del continente africano, oggi più o meno corrispondente alla Namibia, che tra il 1884 e la fine della Grande Guerra l'Impero Tedesco elesse a sua colonia. Quello che coloni e soldati tedeschi fecero laggiù non fu altro che un genocidio, persino di qualche anno precedente a quello armeno, comunemente ritenuto il primo genocidio del XX° secolo. La sopravvivenza delle popolazioni indigene dei Nama, degli Ovambo e soprattutto degli Herero fu messa seriamente... (continua)
Was treiben wir Deutschen in Afrika?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2016 - 21:04

Spuk in der Kaserne

Spuk in der Kaserne
[1944]
Versi di Manfred Greiffenhagen (Berlino 1896 – KZ Dachau 1945), ebreo, scrittore ed autore di cabaret, composti durante la sua detenzione a Theresienstadt.
Musica di Clio Montrey, compositrice polacco-canadese, scritta per lo spettacolo viennese “EntArteOpera”, dedicato nel 2015 alle operette e agli spettacoli di cabaret realizzati dai prigionieri a Theresienstadt.
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.

Internato a Theresienstadt, Manfred Greiffenhagen scrisse molti dei testi delle piéces teatrali e musicali messe in scena nel campo-ghetto. Come molti artisti ebrei lì rinchiusi – tra i quali il noto attore Kurt Gerron – fu costretto dagli aguzzini a prestarsi nel documentario di propaganda “Der Führer schenkt den Juden eine Stadt”, confezionato dai nazisti per far... (continua)
In einer Stadt, von allem abgeschlossen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2016 - 12:56

Lo pichòt sódat

Lo pichòt sódat
2013
Tron de disque

Paroles de Jean-Bernard PLANTEVIN / Musique de Jean-Bernard et Thibaut PLANTEVIN.

Verdun, Auschwitz, le Vietnam, l’Afghanistan, l’Afrique… les affres de la guerre sont toujours présentes dans nos mémoires et n’en finissent plus de recommencer ici ou ailleurs. Nos gouvernants qui plantent de petits drapeaux sur des cartes d’états-majors, pensent-ils au petit soldat qui quitte son pays, sa famille et sa bien-aimée ? Combien de tragédies ont déjà eu lieu et se vivent encore aujourd’hui pour s’achever par un simple nom gravé sur un monument de pierre froide ?
Lo pichòt sódat se’n vai a la guerra.
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 12:48

Varsovia

Varsovia
1982
La dama pijoniera
A Varsovia la tota neva
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 11:13
Percorsi: Ghetti
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La Fàbrica occitana

La Fàbrica occitana
2006
La Fàbrica occitana

Le rivendicazioni di identità e indipendenza, i vari nazionalismi hanno spesso portato ad aberrazioni tanto violente e pericolose quanto quelle dell'occupante. Quando l'unico obiettivo è sostituire un'elite al potere con un'altra elite, solo di un'altra etnia... qui viene messo in discussione tutto il sistema esistente.
Veierès coma es bèl
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 09:52
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L'exil

L'exil
1974
L'exil
Je suis celui qui s’en ira
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 09:28

Cançon per Chile

Cançon per Chile
1974
L'òme esper
De ta jòia, Chile,
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 09:21
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Douze Degrés de Misère

Douze Degrés de Misère
2009
Oc live

“I sottoscritti decidono di proseguire nelle loro giuste rivendicazioni fino alla fine, di mettersi in sciopero contro l’imposta, di chiedere le dimissioni di tutti gli eletti e invitano tutti i comuni del Midi e dell’Algeria a seguire il loro esempio al grido di Viva il vino naturale! Abbasso gli avvelenatori!” Così recitava il testo della petizione lanciata da Marcelin Albert nel 1905 nel corso della manifestazione che ha portato 15.000 persone a sfilare nelle strade di Béziers. Siamo nel Midi, nel sud della Francia, in breve i fatti che condussero alla rivolta dei vignaioli del 1907 e alle 800.000 persone nelle strade di Montpellier.

Attorno al 1850 arrivano in Francia le prime infestazioni da oidio, alla fine del secolo arriva la peronospora. Nel 1885 la filossera distrugge i vigneti e mette fine a 50 anni di età dell’oro di crescita economica e demografica a Corbières... (continua)
1er degré de misère
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 08:49
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'Ομορφη πόλη άσχημα καίγεσαι

'Ομορφη πόλη άσχημα καίγεσαι
Omorfi póli áshima kaígesai
[2008]
Στίχοι: Γιώργος Σαρρής
Μουσική: Γιώργος Σαρρής
Testo e musica di Giorgos Sarris
Lyrics and music by Giorgos Sarris

La canzone è datata 7 dicembre 2008; il giorno dopo l'assassinio a sangue freddo di Alexis Grigoropoulos da parte dell'agente speciale "antisommossa" Epaminondas Korkoneas. Sono passati quasi otto anni, e questa di Giorgos Sarris è con tutta probabilità la prima canzone in assoluto scritta sui fatti di Exarchia (ed una delle non molte che vi è dedicata direttamente). Giorgos Sarris è un membro storico della band "Zing Zang" ed è anche cantautore in proprio che mette liberamente a disposizione le proprie canzoni. Questa si trova, ad esempio, sul suo canale YouTube già a partire dal 18 dicembre 2008. [RV]
Ραγίζουνε οι δρόμοι απόψε από θυμό
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 4/10/2016 - 15:44
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Merci El Khomri!

Merci El Khomri!
La prima metà della canzone l'ho dovuta trascrivere ad udito, ed avendo la media del sei scarso in Francese, sentitevi liberi di correggere i probabili errori. Si cerca di dare un occhio alla grammatica ma sapete com'è.

Mi dedico di recente a trascrivere queste canzonette parodiche che si trovano in angoli più o meno oscuri della rete. (Questa in particolare pare essere cantata sulla musica di "je l'aime à mourrir" di un certo Francis Cabrel.)

Personalmente trovo che, se certamente non paragonabili a quelle di gruppi musicali "veri", siano comunque meritevoli di attenzione.

Myriam El Khomri e' la ministra del governo Valls che ha firmato la Loi travail.

C'erano alcuni errori di ortografia che sono stati corretti, ma sostanzialmente la trascrizione è giusta e la inseriamo. Diremmo, dai, che almeno un 7 meno te lo sei meritato, non è mai semplice trascrivere all'ascolto. [CCG/AWS Staff]
Moi je n'étais rien et voilà qu'aujourd'hui
(continua)
inviata da leoskini 4/10/2016 - 14:46
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Στρατιώτη γύρνα πίσω

Στρατιώτη γύρνα πίσω
Stratióti gyrna píso
[1977]
Στίχοι : Σώτια Τσώτου
Μουσική : Κώστας Χατζής

Testo: Sotia Tsotou
Musica: Kostas Hatzis




Una storica ballata di Kostas Hatzis, composta nel 1977 su versi della poetessa Sotia Tsotou con una melodia dalle reminiscenze decisamente “andine”. Sotia Tsotou, nata a Livadia il 14 maggio 1942 e morta a Atene il 10 dicembre 2011, è stata un'importante poetessa, quinta figlia di un combattente dell'ELAS durante la Resistenza, fucilato dai tedeschi davanti a casa nel settembre del 1943. Giornalista antifascista, il 21 aprile 1967 lavorava per il periodico Ελευθερία (“Libertà”), che fu chiuso il giorno sesso; Sotia Tsotou fu più volte arrestata e incarcerata. E' stata poetessa, autrice teatrale e di film televisivi; la sua prima figlia, Despina, è pure giornalista, mentre la seconda figlia, Assimenia, è pure poetessa e autrice di canzoni.

Ο πόλεμος αρχίζει
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/10/2016 - 10:39
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Our War

Our War
2016
Our War O.S.T.

Voce: Eugenio Finardi

La canzone scritta e cantata da Eugenio Finardi e Vittorio Cosma per il documentario Our War di Benedetta Argentieri, Bruno Chiaravallotti e Claudio Jampaglia che verrà presentato il 9 settembre alla Mostra del cinema di Venezia. Un ex marine (Joshua Bell), un attivista politico italiano (Karim Franceschi), una guardia del corpo svedese (Rafael Kardari): tre ventenni accomunati dalla scelta di arruolarsi come volontari nelle Unità di Protezione Popolare (YPG) in Rojava, la regione controllata dai curdi nel Nord della Siria, per combattere l’Isis. Le loro immagini, nel teatro di guerra più difficile e significativo degli ultimi decenni, si intrecciano con la vita quotidiana negli Stati Uniti, in Svezia e in Italia. E con una domanda che tocca tutti noi: per chi combattono?
Living life so easy
(continua)
inviata da dq82 1/10/2016 - 23:57
Percorsi: Dal Kurdistan
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La devisa republicana

La devisa republicana
2009
Fraternitat
Poesia di August Fourès (1848-1891), poeta e repubblicano federalista occitano musicata dal gruppo Du Bartàs
Al temps d'en primièr, quand la bèstia faleta
(continua)
inviata da dq82 1/10/2016 - 23:42
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Louis Barthas

Louis Barthas
2012
Es contra ta pèl

Louis Barthas fu un soldato francese che combattè durante la prima guerra mondiale, sul fronte Occidentale per 54 mesi. Scrisse un diario di guerra, di oltre 300 pagine, che sottolinea l'inutilità della guerra. Socialista, partecipò agli ammutinamenti del 1917.
Perque t’i envoièron, Lois,
(continua)
inviata da dq82 1/10/2016 - 23:32
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I Had a Dream

I Had a Dream
(2016)

E' un sogno, anzi un incubo questo di Loudon Wainwright III. Donald Trump eletto presidente...
I had a dream - I don’t know what it meant,
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff trying to influence US presidential campaign 1/10/2016 - 23:14
Percorsi: Donald Trump
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Old Man Trump

Old Man Trump
[1952]
Words by Woody Guthrie
Music by Ryan Harvey

Testo di Woody Guthrie
Musica di Ryan Harvey

feat. Tom Morello & Ani DiFranco

All'inizio degli anni '50 del secolo scorso, Woody Guthrie viveva a New York in un complesso di appartamenti di Brooklyn, il Beach Heaven Family Project ("Progetto familiare di Beach Haven"). Il contratto di locazione lo aveva firmato nel dicembre del 1950 ed è un documento assai interessante: da una parte la firma dell'autore di This Land Is Your Land, forse l'appello più chiaro all'uguaglianza e alla condivisione sociale per tutti in America, e dall'altra quella di mr Frederick Christ Trump, che in termini odierni si potrebbe definire un ricco, ricchissimo, straricco palazzinaro che si era fatto una fortuna immensa edificando nelle periferie newyorkesi.

Il contratto, scoperto dal giornalista Nick Lehr che ne ha parlato diffusamente nel suo blog The... (continua)
I suppose that Old Man Trump knows just how much racial hate
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff trying to influence US presidential campaign 1/10/2016 - 20:12
Percorsi: Donald Trump

كلمات زي ما صاب مبارح

كلمات زي ما صاب مبارح
Stormtrap (Asifeh) - What Happened Yesterday
زي ما صار مبارح - عاصفة - Zey ma sar mbare7
Palestine
Released on June 10, 2010
اللازمة x4:
(continua)
1/10/2016 - 18:43

The Mothers' International

anonimo
Sung to the tune of »Hark! The Herald Angels Sing«, The Mothers' International is known as the anthem of the Australian Cooperative Women's Guild.
Round the world a new song's ringing,
(continua)
inviata da Juha Rämö 1/10/2016 - 12:13
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Sèm totis bastards

Sèm totis bastards
[2013]

Album :Tant que vira

Paraulas : L. Cavalié
Musica : Du Bartàs
Que te ba disi, sens vantardisa,
(continua)
1/10/2016 - 11:43

An meinen Sohn Hans Werner

An meinen Sohn Hans Werner
[1943?]
Versi di Werner Finck (1902-1978), cabarettista, attore e scrittore.
Interpretata dal rapper Smudo e dall’attore Peter Lohmeyer in un disco intitolato “Laut gegen Nazis #2. Werner Finck: Gedichte und Kurzgeschichten”, realizzato nell’ambito della campagna “Laut gegen Nazis – Rechte Gewalt kann jeden treffen” ideata ad Amburgo nel 2004 dal manager musicale Jörn Menge.

Inizialmente Werner Finck non si interessava di politica, il suo era un talento comico puro. Di sé stesso diceva di essere un “inguaribile individualista”. Ma dalla fine degli anni 20 fu la “politica” ad entrare in rotta di collisione con Finck ed il suo “Die Katakombe”: “Ci sono alcuni oggi che dicono che io ero contro i nazisti. Ma io vorrei che fosse chiaro questo: sono calunnie. La questione era ben diversa: erano i nazisti ad essere contro di me!”

A partire dal 1932 gli spettacoli di Finck divennero più mimetici,... (continua)
Du brauchst dich deines Vaters nicht zu schämen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2016 - 13:39
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La terza guerra mondiale

La terza guerra mondiale
(2016)
title track dell'album "La terza guerra mondiale"

La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.


Appino: Comunque la terza guerra mondiale è anche una provocazione perché si percepisce così tanto la voglia di sangue, di calci in culo, di violenza, spesso virtuale, perché i luoghi dove rimane la violenza fisica in Italia sono la famiglia e lo stadio. Mentre nel virtuale c'è una voglia di sangue incredibile, di mandare via, non parlo solo di immigrazione, parlo in generale di processi di piazza: "ci vorrebbe la guerra, ci vorrebbe il duce". Noi ci siamo immaginati un disco che non parla... (continua)
Mi son svegliato con il sole
(continua)
29/9/2016 - 21:39

Sodan aikana

Sodan aikana
[1762]

From: Rauhanlauluja, Suomalaisia rauhanaiheisia ja sodanvastaisia lauluja vuosilta 1701 - 1981 (Peace Songs, Finnish peace and antiwar songs from 1701 to 1981), edited by Merja Hurri, Turku 1982, ISBN 951-9457-11-9

This spiritual broadside ballad was written in 1762, at the time of the Pomeranian War between Sweden and Prussia, by Tuomas Ragvaldinpoika (1724 - 1804), a peasant poet from Tyrvää in Southwest Finland.

La seguente ballata spirituale, proveniente da un foglio volante, fu scritta nel 1762, all'epoca della Guerra di Pomerania tra Svezia e Prussia, da Tuomas Ragvaldinpoika (1724 - 1804), un poeta contadino di Tyrvää nella Finlandia sudoccidentale. [JR]
O, Jesu, Rauhan Ruhtinas,
(continua)
inviata da Juha Rämö 29/9/2016 - 19:52
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Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί

Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί
Grámma stón Zolió-Kiourí
Ποίημα του Γιάννη Ρίτσου
Άη Στράτης, Νοέμβρης 1950
Μελοποίηση (για την ιταλικἠ μετάφραση): Fiorella Petronici (2015)

Poesia di Yannis Ritsos
Ai Stratis, Novembre 1950
Musicata (per la traduzione italiana) da Fiorella Petronici (2015)

Nel novembre del 1950, sessantasei anni fa, il poeta Yannis Ritsos, nato a Monemvasià nel 1909 e morto ad Atene nel 1990, era rinchiuso in un campo di concentramento su una delle tante, e aridissime, isole dell'Egeo; Ai-Stratis, Santo Strazio la si potrebbe chiamare. Era stato arrestato nel 1948, e quelle belle isole se le era fatte quasi tutte, compresa la famosa Makronissos (“Isola Lunga”, lo stesso significato di Dugi Otok). Yannis Ritsos, comunista da sempre, antifascista, censurato, sequestrato, con il suo Epitaffio persino pubblicamente bruciato nel 1936 ai piedi dell'Acropoli (durante la dittatura del fascista Metaxas, che... (continua)
Ἁη-Στράτης, Νοέμβρης 1950
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff + Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 29/9/2016 - 09:02
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Gervasio

Gervasio
2016

Storia vera di un disertore nostrano,fuggito a piedi dalle alpi fino nelle Marche durante la guerra del 15/18. Viaggiava a piedi spostandosi di notte e di giorno nascosto per paura di essere fucilato per diserzione. Grande gesto libertario ed anarcoide spontaneo di una persona senza nessuna fede politica o credo religioso è questo che ci è piaciuto molto e, per questo abbiamo realizzato questo pezzo dedicato a tutti i libertari e pacifisti di questa terra.
Primi del Novecento
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2016 - 18:55
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Ode an die Freude

Ode an die Freude
FINLANDESE / FINNISH

Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Kirsi Kunnas

https://en.wikipedia.org/wiki/Kirsi_Kunnas
OODI ILOLLE
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/9/2016 - 17:15
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Per valli e monti/La cavalcata del disertore

Per valli e monti/La cavalcata del disertore
2014
Stundai
Per valli e monti ho cavalcato
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2016 - 16:15
Percorsi: Disertori
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Tresenda '43

Tresenda '43
La cover di Charlie Cinelli
28/9/2016 - 14:41
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Sempre poveri

Sempre poveri
mi son permesso di riscrivere il testo della canzone in quanto io le canzoni di Matteo le canto da sempre e provengo da San Paolo di Civitate che dista circa 10 Km dal paese di Matteo, Apricena.


Semp pov'r nuj simm stète
Dint a 'sta lot amm semp abtèt
Questa lot jè 'nu brutt cavute
pe nu puv'rett la vita jè fenut

Chi sta bbon nun cred a l'ammalèt
Chi sta sazio nun cred a l'affamèt
[x2]

Scanc'llàtc dalla società
pe nu' puv'rett pietà nun ce ne sta
C' sta 'nu detto tanto antico:
"Magn'te la scorcia, sparagna la mullica"

La mullica te la magne staséra
a lùm de candela
e pò t' và a cucà'.
[x2]
SEMPRE POVERI
(continua)
inviata da Natale Tataj Minchillo 28/9/2016 - 12:09
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Gilberte de Courgenay

Gilberte de Courgenay
Vi allego una traduzione completa e fedele dell'originale.

Nota bene: Hans In Der Gand non è l'autore del brano bensì colui che l'ha resa popolare. Gli autori sono Robert Lustenberger e Oskar Portmann come si desume dalle ricerche di Franz Burgert pubblicate nel suo docu-libro «Das Lied von Courgenay» nel dicembre 2015.

Vedi anche http://www.srf.ch/sendungen/musikwelle-magazin/das-geheimnis-hinter-gilberte-de-courgenay-ist-gelueftet
Vicino a Prunterut nel Giura un locandiere ha una casa,
(continua)
inviata da Claudio Ambrosi 28/9/2016 - 01:01

Tausch-Rausch

Tausch-Rausch
[1946]
Una canzone scritta da Heinz Hartwig per il Reisekabarett, il cabaret itinerante de “Die Hinterbliebenen”, ossia “I Superstiti”, “I Sopravvissuti”.
Testo trovato sul sito Schwarz Rot Petticoat - Deutschland von der Nachkriegszeit bis zur Studentenrevolte
Nella raccolta di AA.VV. intitolata “Kabarett 1946-1969” (in 7 CD)



“Die Hinterbliebenen” è stato un gruppetto di aggressivi, feroci ed irridenti artisti tedeschi che tra il 1946 e il 1949 descrissero senza nessuna remora la Germania uscita in macerie dalla guerra. Con Hartwig, giornalista e scrittore satirico berlinese, “I Supersititi” contavano l'attore viennese Roman Sporer ed il regista Hans Albert Schewe, cui si aggiunse poi il noto Gerhart Herrmann Mostar al suo rientro dall'esilio in Jugoslavia:

“Siamo noi sopravvissuti,
dappertutto siam sbattuti.
Noi seguiam la liber'arte
che cerchiamo in ogni parte.
Noi cerchiamo... (continua)
Einst saß man noch als Kannibal
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/9/2016 - 23:01
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Stelle sul mare

Stelle sul mare
ESTRELLAS SOBRE EL MAR
(continua)
inviata da Santiago 27/9/2016 - 21:43
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Dans la jungle

Dans la jungle
Tra tutte le cattive notizie dal mondo non possiamo che dirci per una volta rallegrati dalle novità che arrivano dalla Colombia dove il presidente Juan Manuel Santos e Rodrigo Londoño, leader delle FARC hanno firmato un accordo di pace. Bisognerà anche riconoscere al governo cubano di avere ospitato per quattro anni i negoziati che hanno portato a questo importante risultato.
CCG Staff 27/9/2016 - 21:28
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Macondo Express

Macondo Express
El MACONDO EXPRESS
(continua)
inviata da Santiago 27/9/2016 - 20:41
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Celtica Patchanka

Celtica Patchanka
CELTICA PATCHANKA
(continua)
inviata da Santiago 27/9/2016 - 20:19

Song of the Famine

anonimo
LAULU NÄLÄNHÄDÄSTÄ
(continua)
inviata da Juha Rämö 27/9/2016 - 14:45
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Zingara (Il cattivista)

Zingara (Il cattivista)
(2016)
dall'album "La terza guerra mondiale"
Parole del popolo italiano dei social network
Musica degli Zen Circus
Sul finale citazione del monologo del colonnello Kurtz in Apocalypse Now

La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.

Intanto il popolo di facebook dà sfogo alle peggiori pulsioni razziste di cui questa canzone è un ottimo compendio, salvo poi condividere l'immancabile foto del cagnolino e del gattino (e guai a chi li tocca!).


Hai detto che dietro questo disco non c’è un’intenzione politica. Eppure “Zingara”, con cui raccontate “il cattivista” del web, è estremamente politica.

C’è... (continua)
Zingara che cazzo vuoi io so che cosa fai
(continua)
inviata da Lorenzo 27/9/2016 - 13:45
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Jesus Thinks You're a Jerk

Jesus Thinks You're a Jerk
[1988]
Lyrics and Music: Frank Vincent Zappa
Testo e musica: Frank Vincent Zappa
Album: Broadway the Hard Way
There's an ugly little wasel 'bout three-foot nine
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/9/2016 - 23:56

Berlin simultan

Berlin simultan
[1920]
Versi di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Poesia pubblicata sulla rivista “Dada Almanach” fondata e curata da Richard Huelsenbeck (1892-1974), esponente del Dadaismo in letteratura, autore nel 1918 del manifesto di quel movimento artistico.
Successivamente messa in musica del compositore Friedrich Hollaender (1896-1976)
Interpretata da Rosa Valetti e poi da Trude Hesterberg

Una poesia dadaista del tutto profetica che racconta – in un gergo berlinese che farà la gioia del Venturi nel tradurla – non solo la Germania del primo dopoguerra, quella dell'umiliazione di Versailles e della debolezza e vulnerabilità della Repubblica e della democrazia – ma anche quella, di lì a venire ma già ben vitale, delle croci uncinate, dell'antisemitismo, dei pogrom e della nuova guerra...

[...] Negli Ufa-Film viva l’Imperatore,
già sventola al duomo la reazione,
con... (continua)
Im Autodreß ein self-made gent!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2016 - 23:52
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Todo cambia

Todo cambia
Se non ricordo male (perché non ricordo se l'ho letto o sentito), Numhauser la scrisse anche in risposta alle "solite" polemiche di chi lo accusava di essere divenatto un bel borghesone in esilio, lontano dal suo popolo sofferente.
Il senso del "tutto cambia" era anche quello di esprimere il sentimento degli esuli che erano andati avanti, pur avendo il cuore nella patria da cui erano esiliati.
Marco Ulivi 26/9/2016 - 23:39
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Lied vom Warten

Lied vom Warten
Chanson allemande – Lied vom Warten – Erich Kästner – 1947

Une chanson qu’Erich Kästner présenta au Cabaret Schaubude à Munich en 1947, interprétée par Ursula Herking.

Lorsque l’Allemagne, en décombres, devint une énorme salle d’attente de gare, avec millions de femmes qui espéraient le retour de leurs hommes prisonniers… Le nombre de soldats allemands prisonniers des Alliés et des Soviétiques à la fin de la seconde guerre mondiale est controversé. Encore plus controversé est le nombre de ceux qui moururent en captivité, mais furent indiscutablement très nombreux ceux qui ne revinrent jamais.

Tu vois, Lucien l’âne mon ami, c’est une chanson extraordinaire et elle l’est forcément, vu les circonstances. L’homme qui l’écrit, la chose est essentielle à comprendre, n’est pas prisonnier, ne l’a pas été ni par les Soviétiques, ni par les Alliés. Et pour cause, puisque Erich Kästner avait été... (continua)
CHANSON DE L’ATTENTE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/9/2016 - 21:55
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We Have Won (Put Your Slave Flags in the Sky)

We Have Won (Put Your Slave Flags in the Sky)
Un simpatico détorunement del "Jingle" pubblicitario (o "Inno", se proprio vogliamo) dei mondiali di calcio 2014.
Put your slave flags in the sky
(continua)
inviata da leoskini 26/9/2016 - 19:47
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Praise the Lord and Send Me the Money

Praise the Lord and Send Me the Money
[2015]
Testo e musica / Lyrics and music: Bobby Bare
Album: Ain't Got Nothin' to Lose
Praise the Lord and send me the money
(continua)
26/9/2016 - 03:39
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God Save The Queen

God Save The Queen
"essere PUNK significa essere un fottuto figlio di puttana,un figlio maledetto di una patria giubilata dalla vergogna della monarchia,senza futuro e CON LA VOGLIA DI ROMPERE IL MUSO al proprio caritatevole prossimo"..cosi' parlo' JOHNNY ROTTEN.cosi' capite anche voi, che evidentemente "non ci siete"che cos'erano i sex pistols! "peace and love" fratelli..scambiatevi il segno di pace!
ian "lemmy"kilmister - 13/1/2016 - 06:29

Sante parole. Solo chi ha vissuto quei tempi può capire cos'era l'essenza del punk. Io ho pogato con i clash nel palasport di genova nel 1984 e a quei tempi non era tanto peace and love...
Distruggere per ricostruire... L'essenza del punk!
Aaaaa che bei tempi!!!!!!
Andrea 26/9/2016 - 01:05
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Marschlied 1945

Marschlied 1945
Chanson allemande – Marschlied 1945 – Erich Kästner – 1945
Histoires d’Allemagne 91

Texte d’Erich Kästner, composé à l’époque de son engagement dans les productions de cabaret littéraire de Die Schaubude de Munich (1945-48).
Musique d’Edmund Nick (1891-1974), compositeur et directeur musical allemand.

Allemagne, 1945. Une route de campagne. L’épave d’un char dans un champ. Une jeune femme vêtue avec des vêtements d’homme, une vieille veste et un sorte de pantalon usé, en chemin vers on ne sait où. Tout ce qui lui est resté : un sac à dos, une valise et la tête encore sur le cou, seulement la vie, sur le fond d’une Allemagne détruite…

Dialogue maïeutique

1945 fut une année terrifiante pour le monde entier, Lucien l’âne mon ami. La guerre la plus meurtrière de l’histoire n’en finissait pas de finir, une guerre qui se déroulait un peu partout dans le monde. Rends-toi compte qu’elle faisait... (continua)
MARCHE 1945
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/9/2016 - 21:10
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John Walker's Blues

John Walker's Blues
"Affrontiamo i fatti. Alcuni anni or sono (molti, ormai), il famoso teologo tedesco Hans Kung scrisse questa verità: "Le religioni non sono mai servite ad avvicinare gli esseri umani tra loro". Mai è stato detto nulla di più vero. Qui non si nega (sarebbe assurdo pensarlo) il diritto di abbracciare ciascuno la religione che più gli garba, dalle più conosciute alle meno frequentate, di seguirne precetti e dogmi (quando li abbia), né si discute il ricorso alla fede in quanto giustificazione suprema e, per definizione (come ben sappiamo), impermeabile al più elementare raziocinio. È anche possibile che la fede muova montagne: non si ha notizia che ciò sia qualche volta accaduto, ma questo non prova niente, dal momento che Dio non si è mai messo a sperimentare i suoi poteri in questo tipo di operazione geologica. Quel che invece sappiamo è che le religioni non solo non avvicinano gli esseri umani,... (continua)
R.V. e daniela -k.d.- 25/9/2016 - 20:25
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Neprijatelj

Neprijatelj
25 settembre 2016
IL NEMICO
(continua)
25/9/2016 - 18:56
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Vstala primorska [Vstajenje Primorske]

Vstala primorska [Vstajenje Primorske]
-Sandi Stark:
""Voi" chi, "noi" chi... signor Uomo Ragno?" Non sei Sloveno/Slavo? Non è un problema mio se ti offendi se qualcuno nomina il tuo gruppo etnico, anziché andarne fiero.

"Vuole cacciare gli ultimi resistenti come il sottoscritto" Mai detto ciò... comprati un buon paio di occhiali, non ho voglia di discutere con chi vede (o, peggio, fa finta di vedere) cose che non ho detto. Il tuo pregiudizio è che chiunque sia fascista o Italiano (intendiamoci, non mi considero "fascista" dal momento che tale movimento è passato alla storia e definirsi oggi così è da buffoni; possiamo dire che la mia visione del mondo è molto prossima a quella proposta dal Fascismo) condivida l'idea per la quale bisognerebbe eradicare con ogni mezzo ogni etnia storica non-italica residente sul suolo italiano. E già qua ti sbagli di grosso.

"la cui famiglia vive nel Litorale da diversi secoli prima che qualcuno... (continua)
L'Uomo Ragno 25/9/2016 - 17:47
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פּאַפּיראָסן

פּאַפּיראָסן
Di Broyt Farkoyferin [די ברױט־פֿאַרקױפֿערין]
La versione del ghetto di Varsavia di Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
The Warsaw ghetto version by Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]

Sh. Sheinkinder era un giornalista ebreo di Varsavia, che tenne un “diario del ghetto” fino alla sua morte, avvenuta tra il luglio e il settembre del 1942, quando cadde con tutta la sua famiglia nelle deportazioni di circa trecentomila ebrei a Treblinka. E' lui l'autore di questa versione di “Papirosn” adattata al ghetto di Varsavia (il suo diario, ritrovato assieme ad altri analoghi, fu pubblicato dallo Yad Vashem in Israele nel 1963). Che al venditore di sigarette dell'originale sia stata sostituita una ragazzina che vende pane, non è certo un caso: il pane, contrabbandato nel ghetto assieme a tutto il resto dei generi alimentari e di prima necessità, non poteva praticamente permetterselo nessuno. Secondo i dati forniti... (continua)
[1] די ברױט־פֿאַרקױפֿערין
(continua)
inviata da dq82 25/9/2016 - 16:07
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La ragazza dell'Est

La ragazza dell'Est
2013
L'amore tace

…Il mistero dei passi nella notte si intreccia con le note del nightpiano di Arturo Annecchino e di Kay che canta sottovoce per non spaventare le anime anonime che passano davanti ad una casa rosa, al buio. Alla luce del giorno la cronaca nera trasmette l’ultima preghiera di un piccolo imprenditore spinto al suicidio dallo Stato esattore-moroso, un grido di dolore. Voci di Kay McCarthy e Alfonso De Pietro, che accompagna con la chitarra. Morte ed ancora morte: notizie dell’uccisione di una ragazza dell’est giungono insieme alle note strazianti dell’armonica di Leno Landini da un mondo dove il corpo umano viene usato ed abusato. Dal fondo melmoso del mare le ossa di trecento profughi annegati raccontano, insieme alle chitarre di Fabio De Portu e al bodhrán di Piero Ricciardi, di un viaggio di speranza terminato violentemente col Naufragio del loro sgangherato barcone. È... (continua)
Era bella... veniva dall'Est
(continua)
inviata da dq82 25/9/2016 - 15:46
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Run Soldier Run

Run Soldier Run
Tämä laulu on Saksan 2. rauhanlaulukilpailun voittaja vuodelta 2015.
JUOKSE, SOTILAS, JUOKSE!
(continua)
inviata da Juha Rämö 25/9/2016 - 10:04




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