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'Ομορφη πόλη άσχημα καίγεσαι
!['Ομορφη πόλη άσχημα καίγεσαι](img/upl/edo.jpg)
Ραγίζουνε οι δρόμοι απόψε από θυμό
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 4/10/2016 - 15:44
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Merci El Khomri!
![Merci El Khomri!](img/upl/Merci_El_Khomri.jpg)
La prima metà della canzone l'ho dovuta trascrivere ad udito, ed avendo la media del sei scarso in Francese, sentitevi liberi di correggere i probabili errori. Si cerca di dare un occhio alla grammatica ma sapete com'è.
Mi dedico di recente a trascrivere queste canzonette parodiche che si trovano in angoli più o meno oscuri della rete. (Questa in particolare pare essere cantata sulla musica di "je l'aime à mourrir" di un certo Francis Cabrel.)
Personalmente trovo che, se certamente non paragonabili a quelle di gruppi musicali "veri", siano comunque meritevoli di attenzione.
Myriam El Khomri e' la ministra del governo Valls che ha firmato la Loi travail.
Mi dedico di recente a trascrivere queste canzonette parodiche che si trovano in angoli più o meno oscuri della rete. (Questa in particolare pare essere cantata sulla musica di "je l'aime à mourrir" di un certo Francis Cabrel.)
Personalmente trovo che, se certamente non paragonabili a quelle di gruppi musicali "veri", siano comunque meritevoli di attenzione.
Myriam El Khomri e' la ministra del governo Valls che ha firmato la Loi travail.
C'erano alcuni errori di ortografia che sono stati corretti, ma sostanzialmente la trascrizione è giusta e la inseriamo. Diremmo, dai, che almeno un 7 meno te lo sei meritato, non è mai semplice trascrivere all'ascolto. [CCG/AWS Staff]
Moi je n'étais rien et voilà qu'aujourd'hui
(continua)
(continua)
inviata da leoskini 4/10/2016 - 14:46
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Στρατιώτη γύρνα πίσω
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Stratióti gyrna píso
[1977]
Στίχοι : Σώτια Τσώτου
Μουσική : Κώστας Χατζής
Testo: Sotia Tsotou
Musica: Kostas Hatzis
Una storica ballata di Kostas Hatzis, composta nel 1977 su versi della poetessa Sotia Tsotou con una melodia dalle reminiscenze decisamente “andine”. Sotia Tsotou, nata a Livadia il 14 maggio 1942 e morta a Atene il 10 dicembre 2011, è stata un'importante poetessa, quinta figlia di un combattente dell'ELAS durante la Resistenza, fucilato dai tedeschi davanti a casa nel settembre del 1943. Giornalista antifascista, il 21 aprile 1967 lavorava per il periodico Ελευθερία (“Libertà”), che fu chiuso il giorno sesso; Sotia Tsotou fu più volte arrestata e incarcerata. E' stata poetessa, autrice teatrale e di film televisivi; la sua prima figlia, Despina, è pure giornalista, mentre la seconda figlia, Assimenia, è pure poetessa e autrice di canzoni.
[1977]
Στίχοι : Σώτια Τσώτου
Μουσική : Κώστας Χατζής
Testo: Sotia Tsotou
Musica: Kostas Hatzis
Una storica ballata di Kostas Hatzis, composta nel 1977 su versi della poetessa Sotia Tsotou con una melodia dalle reminiscenze decisamente “andine”. Sotia Tsotou, nata a Livadia il 14 maggio 1942 e morta a Atene il 10 dicembre 2011, è stata un'importante poetessa, quinta figlia di un combattente dell'ELAS durante la Resistenza, fucilato dai tedeschi davanti a casa nel settembre del 1943. Giornalista antifascista, il 21 aprile 1967 lavorava per il periodico Ελευθερία (“Libertà”), che fu chiuso il giorno sesso; Sotia Tsotou fu più volte arrestata e incarcerata. E' stata poetessa, autrice teatrale e di film televisivi; la sua prima figlia, Despina, è pure giornalista, mentre la seconda figlia, Assimenia, è pure poetessa e autrice di canzoni.
Ο πόλεμος αρχίζει
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/10/2016 - 10:39
Percorsi:
Il Papavero: un fiore contro la guerra?
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Our War
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2016
Our War O.S.T.
Voce: Eugenio Finardi
La canzone scritta e cantata da Eugenio Finardi e Vittorio Cosma per il documentario “Our War” di Benedetta Argentieri, Bruno Chiaravallotti e Claudio Jampaglia che verrà presentato il 9 settembre alla Mostra del cinema di Venezia. Un ex marine (Joshua Bell), un attivista politico italiano (Karim Franceschi), una guardia del corpo svedese (Rafael Kardari): tre ventenni accomunati dalla scelta di arruolarsi come volontari nelle Unità di Protezione Popolare (YPG) in Rojava, la regione controllata dai curdi nel Nord della Siria, per combattere l’Isis. Le loro immagini, nel teatro di guerra più difficile e significativo degli ultimi decenni, si intrecciano con la vita quotidiana negli Stati Uniti, in Svezia e in Italia. E con una domanda che tocca tutti noi: per chi combattono?
Our War O.S.T.
Voce: Eugenio Finardi
La canzone scritta e cantata da Eugenio Finardi e Vittorio Cosma per il documentario “Our War” di Benedetta Argentieri, Bruno Chiaravallotti e Claudio Jampaglia che verrà presentato il 9 settembre alla Mostra del cinema di Venezia. Un ex marine (Joshua Bell), un attivista politico italiano (Karim Franceschi), una guardia del corpo svedese (Rafael Kardari): tre ventenni accomunati dalla scelta di arruolarsi come volontari nelle Unità di Protezione Popolare (YPG) in Rojava, la regione controllata dai curdi nel Nord della Siria, per combattere l’Isis. Le loro immagini, nel teatro di guerra più difficile e significativo degli ultimi decenni, si intrecciano con la vita quotidiana negli Stati Uniti, in Svezia e in Italia. E con una domanda che tocca tutti noi: per chi combattono?
Living life so easy
(continua)
(continua)
inviata da dq82 1/10/2016 - 23:57
Percorsi:
Dal Kurdistan
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La devisa republicana
![La devisa republicana](img/upl/dubartas_fraternitat.jpg)
2009
Fraternitat
Poesia di August Fourès (1848-1891), poeta e repubblicano federalista occitano musicata dal gruppo Du Bartàs
Fraternitat
Poesia di August Fourès (1848-1891), poeta e repubblicano federalista occitano musicata dal gruppo Du Bartàs
Al temps d'en primièr, quand la bèstia faleta
(continua)
(continua)
inviata da dq82 1/10/2016 - 23:42
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Louis Barthas
![Louis Barthas](img/upl/Louis_Barthas.gif)
2012
Es contra ta pèl
Louis Barthas fu un soldato francese che combattè durante la prima guerra mondiale, sul fronte Occidentale per 54 mesi. Scrisse un diario di guerra, di oltre 300 pagine, che sottolinea l'inutilità della guerra. Socialista, partecipò agli ammutinamenti del 1917.
Es contra ta pèl
Louis Barthas fu un soldato francese che combattè durante la prima guerra mondiale, sul fronte Occidentale per 54 mesi. Scrisse un diario di guerra, di oltre 300 pagine, che sottolinea l'inutilità della guerra. Socialista, partecipò agli ammutinamenti del 1917.
Perque t’i envoièron, Lois,
(continua)
(continua)
inviata da dq82 1/10/2016 - 23:32
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
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I Had a Dream
![I Had a Dream](img/upl/noghtmare_trump.jpg)
(2016)
E' un sogno, anzi un incubo questo di Loudon Wainwright III. Donald Trump eletto presidente...
E' un sogno, anzi un incubo questo di Loudon Wainwright III. Donald Trump eletto presidente...
I had a dream - I don’t know what it meant,
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff trying to influence US presidential campaign 1/10/2016 - 23:14
Percorsi:
Donald Trump
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Old Man Trump
![Old Man Trump](img/upl/fredtrump.png)
[1952]
Words by Woody Guthrie
Music by Ryan Harvey
Testo di Woody Guthrie
Musica di Ryan Harvey
feat. Tom Morello & Ani DiFranco
All'inizio degli anni '50 del secolo scorso, Woody Guthrie viveva a New York in un complesso di appartamenti di Brooklyn, il Beach Heaven Family Project ("Progetto familiare di Beach Haven"). Il contratto di locazione lo aveva firmato nel dicembre del 1950 ed è un documento assai interessante: da una parte la firma dell'autore di This Land Is Your Land, forse l'appello più chiaro all'uguaglianza e alla condivisione sociale per tutti in America, e dall'altra quella di mr Frederick Christ Trump, che in termini odierni si potrebbe definire un ricco, ricchissimo, straricco palazzinaro che si era fatto una fortuna immensa edificando nelle periferie newyorkesi.
Il contratto, scoperto dal giornalista Nick Lehr che ne ha parlato diffusamente nel suo blog The... (continua)
Words by Woody Guthrie
Music by Ryan Harvey
Testo di Woody Guthrie
Musica di Ryan Harvey
feat. Tom Morello & Ani DiFranco
All'inizio degli anni '50 del secolo scorso, Woody Guthrie viveva a New York in un complesso di appartamenti di Brooklyn, il Beach Heaven Family Project ("Progetto familiare di Beach Haven"). Il contratto di locazione lo aveva firmato nel dicembre del 1950 ed è un documento assai interessante: da una parte la firma dell'autore di This Land Is Your Land, forse l'appello più chiaro all'uguaglianza e alla condivisione sociale per tutti in America, e dall'altra quella di mr Frederick Christ Trump, che in termini odierni si potrebbe definire un ricco, ricchissimo, straricco palazzinaro che si era fatto una fortuna immensa edificando nelle periferie newyorkesi.
Il contratto, scoperto dal giornalista Nick Lehr che ne ha parlato diffusamente nel suo blog The... (continua)
I suppose that Old Man Trump knows just how much racial hate
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff trying to influence US presidential campaign 1/10/2016 - 20:12
Percorsi:
Donald Trump
كلمات زي ما صاب مبارح
![كلمات زي ما صاب مبارح](img/upl/418015_388682244480200_1598030458_n.jpg)
Stormtrap (Asifeh) - What Happened Yesterday
زي ما صار مبارح - عاصفة - Zey ma sar mbare7
Palestine
Released on June 10, 2010
زي ما صار مبارح - عاصفة - Zey ma sar mbare7
Palestine
Released on June 10, 2010
اللازمة x4:
(continua)
(continua)
1/10/2016 - 18:43
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
The Mothers' International
anonimo
Sung to the tune of »Hark! The Herald Angels Sing«, The Mothers' International is known as the anthem of the Australian Cooperative Women's Guild.
Round the world a new song's ringing,
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 1/10/2016 - 12:13
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Sèm totis bastards
![Sèm totis bastards](img/upl/dubartas.jpg)
[2013]
Album :Tant que vira
Paraulas : L. Cavalié
Musica : Du Bartàs
Album :Tant que vira
Paraulas : L. Cavalié
Musica : Du Bartàs
Que te ba disi, sens vantardisa,
(continua)
(continua)
1/10/2016 - 11:43
An meinen Sohn Hans Werner
![An meinen Sohn Hans Werner](img/upl/0a0c727d0a1a830a5292e8e9c70a960ev1_max_635x357_b3535db83dc50e27c1bb1392364c95a2.jpg)
[1943?]
Versi di Werner Finck (1902-1978), cabarettista, attore e scrittore.
Interpretata dal rapper Smudo e dall’attore Peter Lohmeyer in un disco intitolato “Laut gegen Nazis #2. Werner Finck: Gedichte und Kurzgeschichten”, realizzato nell’ambito della campagna “Laut gegen Nazis – Rechte Gewalt kann jeden treffen” ideata ad Amburgo nel 2004 dal manager musicale Jörn Menge.
Inizialmente Werner Finck non si interessava di politica, il suo era un talento comico puro. Di sé stesso diceva di essere un “inguaribile individualista”. Ma dalla fine degli anni 20 fu la “politica” ad entrare in rotta di collisione con Finck ed il suo “Die Katakombe”: “Ci sono alcuni oggi che dicono che io ero contro i nazisti. Ma io vorrei che fosse chiaro questo: sono calunnie. La questione era ben diversa: erano i nazisti ad essere contro di me!”
A partire dal 1932 gli spettacoli di Finck divennero più mimetici,... (continua)
Versi di Werner Finck (1902-1978), cabarettista, attore e scrittore.
Interpretata dal rapper Smudo e dall’attore Peter Lohmeyer in un disco intitolato “Laut gegen Nazis #2. Werner Finck: Gedichte und Kurzgeschichten”, realizzato nell’ambito della campagna “Laut gegen Nazis – Rechte Gewalt kann jeden treffen” ideata ad Amburgo nel 2004 dal manager musicale Jörn Menge.
Inizialmente Werner Finck non si interessava di politica, il suo era un talento comico puro. Di sé stesso diceva di essere un “inguaribile individualista”. Ma dalla fine degli anni 20 fu la “politica” ad entrare in rotta di collisione con Finck ed il suo “Die Katakombe”: “Ci sono alcuni oggi che dicono che io ero contro i nazisti. Ma io vorrei che fosse chiaro questo: sono calunnie. La questione era ben diversa: erano i nazisti ad essere contro di me!”
A partire dal 1932 gli spettacoli di Finck divennero più mimetici,... (continua)
Du brauchst dich deines Vaters nicht zu schämen,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2016 - 13:39
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La terza guerra mondiale
![La terza guerra mondiale](img/upl/ZEN-CIRCUS-COVER-CD_-la-terza-guerra-mondiale.jpg)
(2016)
title track dell'album "La terza guerra mondiale"
La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.
Appino: Comunque la terza guerra mondiale è anche una provocazione perché si percepisce così tanto la voglia di sangue, di calci in culo, di violenza, spesso virtuale, perché i luoghi dove rimane la violenza fisica in Italia sono la famiglia e lo stadio. Mentre nel virtuale c'è una voglia di sangue incredibile, di mandare via, non parlo solo di immigrazione, parlo in generale di processi di piazza: "ci vorrebbe la guerra, ci vorrebbe il duce". Noi ci siamo immaginati un disco che non parla... (continua)
title track dell'album "La terza guerra mondiale"
La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.
Appino: Comunque la terza guerra mondiale è anche una provocazione perché si percepisce così tanto la voglia di sangue, di calci in culo, di violenza, spesso virtuale, perché i luoghi dove rimane la violenza fisica in Italia sono la famiglia e lo stadio. Mentre nel virtuale c'è una voglia di sangue incredibile, di mandare via, non parlo solo di immigrazione, parlo in generale di processi di piazza: "ci vorrebbe la guerra, ci vorrebbe il duce". Noi ci siamo immaginati un disco che non parla... (continua)
Mi son svegliato con il sole
(continua)
(continua)
29/9/2016 - 21:39
Percorsi:
Gatti & gattacci
Sodan aikana
![Sodan aikana](img/upl/Rauhanlauluja.jpg)
[1762]
From: Rauhanlauluja, Suomalaisia rauhanaiheisia ja sodanvastaisia lauluja vuosilta 1701 - 1981 (Peace Songs, Finnish peace and antiwar songs from 1701 to 1981), edited by Merja Hurri, Turku 1982, ISBN 951-9457-11-9
This spiritual broadside ballad was written in 1762, at the time of the Pomeranian War between Sweden and Prussia, by Tuomas Ragvaldinpoika (1724 - 1804), a peasant poet from Tyrvää in Southwest Finland.
La seguente ballata spirituale, proveniente da un foglio volante, fu scritta nel 1762, all'epoca della Guerra di Pomerania tra Svezia e Prussia, da Tuomas Ragvaldinpoika (1724 - 1804), un poeta contadino di Tyrvää nella Finlandia sudoccidentale. [JR]
From: Rauhanlauluja, Suomalaisia rauhanaiheisia ja sodanvastaisia lauluja vuosilta 1701 - 1981 (Peace Songs, Finnish peace and antiwar songs from 1701 to 1981), edited by Merja Hurri, Turku 1982, ISBN 951-9457-11-9
This spiritual broadside ballad was written in 1762, at the time of the Pomeranian War between Sweden and Prussia, by Tuomas Ragvaldinpoika (1724 - 1804), a peasant poet from Tyrvää in Southwest Finland.
La seguente ballata spirituale, proveniente da un foglio volante, fu scritta nel 1762, all'epoca della Guerra di Pomerania tra Svezia e Prussia, da Tuomas Ragvaldinpoika (1724 - 1804), un poeta contadino di Tyrvää nella Finlandia sudoccidentale. [JR]
O, Jesu, Rauhan Ruhtinas,
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 29/9/2016 - 19:52
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Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί
![Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί](img/upl/joliotcurie.jpg)
Grámma stón Zolió-Kiourí
Ποίημα του Γιάννη Ρίτσου
Άη Στράτης, Νοέμβρης 1950
Μελοποίηση (για την ιταλικἠ μετάφραση): Fiorella Petronici (2015)
Poesia di Yannis Ritsos
Ai Stratis, Novembre 1950
Musicata (per la traduzione italiana) da Fiorella Petronici (2015)
Nel novembre del 1950, sessantasei anni fa, il poeta Yannis Ritsos, nato a Monemvasià nel 1909 e morto ad Atene nel 1990, era rinchiuso in un campo di concentramento su una delle tante, e aridissime, isole dell'Egeo; Ai-Stratis, Santo Strazio la si potrebbe chiamare. Era stato arrestato nel 1948, e quelle belle isole se le era fatte quasi tutte, compresa la famosa Makronissos (“Isola Lunga”, lo stesso significato di Dugi Otok). Yannis Ritsos, comunista da sempre, antifascista, censurato, sequestrato, con il suo Epitaffio persino pubblicamente bruciato nel 1936 ai piedi dell'Acropoli (durante la dittatura del fascista Metaxas, che... (continua)
Ποίημα του Γιάννη Ρίτσου
Άη Στράτης, Νοέμβρης 1950
Μελοποίηση (για την ιταλικἠ μετάφραση): Fiorella Petronici (2015)
Poesia di Yannis Ritsos
Ai Stratis, Novembre 1950
Musicata (per la traduzione italiana) da Fiorella Petronici (2015)
Nel novembre del 1950, sessantasei anni fa, il poeta Yannis Ritsos, nato a Monemvasià nel 1909 e morto ad Atene nel 1990, era rinchiuso in un campo di concentramento su una delle tante, e aridissime, isole dell'Egeo; Ai-Stratis, Santo Strazio la si potrebbe chiamare. Era stato arrestato nel 1948, e quelle belle isole se le era fatte quasi tutte, compresa la famosa Makronissos (“Isola Lunga”, lo stesso significato di Dugi Otok). Yannis Ritsos, comunista da sempre, antifascista, censurato, sequestrato, con il suo Epitaffio persino pubblicamente bruciato nel 1936 ai piedi dell'Acropoli (durante la dittatura del fascista Metaxas, che... (continua)
Ἁη-Στράτης, Νοέμβρης 1950
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff + Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 29/9/2016 - 09:02
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Gervasio
![Gervasio](img/thumb/a14193_130x140.jpeg)
2016
Storia vera di un disertore nostrano,fuggito a piedi dalle alpi fino nelle Marche durante la guerra del 15/18. Viaggiava a piedi spostandosi di notte e di giorno nascosto per paura di essere fucilato per diserzione. Grande gesto libertario ed anarcoide spontaneo di una persona senza nessuna fede politica o credo religioso è questo che ci è piaciuto molto e, per questo abbiamo realizzato questo pezzo dedicato a tutti i libertari e pacifisti di questa terra.
Storia vera di un disertore nostrano,fuggito a piedi dalle alpi fino nelle Marche durante la guerra del 15/18. Viaggiava a piedi spostandosi di notte e di giorno nascosto per paura di essere fucilato per diserzione. Grande gesto libertario ed anarcoide spontaneo di una persona senza nessuna fede politica o credo religioso è questo che ci è piaciuto molto e, per questo abbiamo realizzato questo pezzo dedicato a tutti i libertari e pacifisti di questa terra.
Primi del Novecento
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2016 - 18:55
Percorsi:
Disertori, La Grande Guerra (1914-1918)
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Per valli e monti/La cavalcata del disertore
![Per valli e monti/La cavalcata del disertore](img/upl/10326_77_FY_8218_Liguriani_Stundai_cop.jpg)
2014
Stundai
Stundai
Per valli e monti ho cavalcato
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2016 - 16:15
Percorsi:
Disertori
Tausch-Rausch
![Tausch-Rausch](img/upl/884496429c3dab6db60f10712947f99e.jpg)
[1946]
Una canzone scritta da Heinz Hartwig per il Reisekabarett, il cabaret itinerante de “Die Hinterbliebenen”, ossia “I Superstiti”, “I Sopravvissuti”.
Testo trovato sul sito Schwarz Rot Petticoat - Deutschland von der Nachkriegszeit bis zur Studentenrevolte
Nella raccolta di AA.VV. intitolata “Kabarett 1946-1969” (in 7 CD)
“Die Hinterbliebenen” è stato un gruppetto di aggressivi, feroci ed irridenti artisti tedeschi che tra il 1946 e il 1949 descrissero senza nessuna remora la Germania uscita in macerie dalla guerra. Con Hartwig, giornalista e scrittore satirico berlinese, “I Supersititi” contavano l'attore viennese Roman Sporer ed il regista Hans Albert Schewe, cui si aggiunse poi il noto Gerhart Herrmann Mostar al suo rientro dall'esilio in Jugoslavia:
“Siamo noi sopravvissuti,
dappertutto siam sbattuti.
Noi seguiam la liber'arte
che cerchiamo in ogni parte.
Noi cerchiamo... (continua)
Una canzone scritta da Heinz Hartwig per il Reisekabarett, il cabaret itinerante de “Die Hinterbliebenen”, ossia “I Superstiti”, “I Sopravvissuti”.
Testo trovato sul sito Schwarz Rot Petticoat - Deutschland von der Nachkriegszeit bis zur Studentenrevolte
Nella raccolta di AA.VV. intitolata “Kabarett 1946-1969” (in 7 CD)
“Die Hinterbliebenen” è stato un gruppetto di aggressivi, feroci ed irridenti artisti tedeschi che tra il 1946 e il 1949 descrissero senza nessuna remora la Germania uscita in macerie dalla guerra. Con Hartwig, giornalista e scrittore satirico berlinese, “I Supersititi” contavano l'attore viennese Roman Sporer ed il regista Hans Albert Schewe, cui si aggiunse poi il noto Gerhart Herrmann Mostar al suo rientro dall'esilio in Jugoslavia:
“Siamo noi sopravvissuti,
dappertutto siam sbattuti.
Noi seguiam la liber'arte
che cerchiamo in ogni parte.
Noi cerchiamo... (continua)
Einst saß man noch als Kannibal
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/9/2016 - 23:01
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Zingara (Il cattivista)
![Zingara (Il cattivista)](img/upl/ZEN-CIRCUS-COVER-CD_-la-terza-guerra-mondiale.jpg)
(2016)
dall'album "La terza guerra mondiale"
Parole del popolo italiano dei social network
Musica degli Zen Circus
Sul finale citazione del monologo del colonnello Kurtz in Apocalypse Now
La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.
Intanto il popolo di facebook dà sfogo alle peggiori pulsioni razziste di cui questa canzone è un ottimo compendio, salvo poi condividere l'immancabile foto del cagnolino e del gattino (e guai a chi li tocca!).
Hai detto che dietro questo disco non c’è un’intenzione politica. Eppure “Zingara”, con cui raccontate “il cattivista” del web, è estremamente politica.
C’è... (continua)
dall'album "La terza guerra mondiale"
Parole del popolo italiano dei social network
Musica degli Zen Circus
Sul finale citazione del monologo del colonnello Kurtz in Apocalypse Now
La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.
Intanto il popolo di facebook dà sfogo alle peggiori pulsioni razziste di cui questa canzone è un ottimo compendio, salvo poi condividere l'immancabile foto del cagnolino e del gattino (e guai a chi li tocca!).
Hai detto che dietro questo disco non c’è un’intenzione politica. Eppure “Zingara”, con cui raccontate “il cattivista” del web, è estremamente politica.
C’è... (continua)
Zingara che cazzo vuoi io so che cosa fai
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 27/9/2016 - 13:45
Percorsi:
I Rom, il razzismo, il Porrajmos
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Jesus Thinks You're a Jerk
![Jesus Thinks You're a Jerk](img/upl/jesuppa.jpg)
[1988]
Lyrics and Music: Frank Vincent Zappa
Testo e musica: Frank Vincent Zappa
Album: Broadway the Hard Way
Lyrics and Music: Frank Vincent Zappa
Testo e musica: Frank Vincent Zappa
Album: Broadway the Hard Way
There's an ugly little wasel 'bout three-foot nine
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/9/2016 - 23:56
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Berlin simultan
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[1920]
Versi di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Poesia pubblicata sulla rivista “Dada Almanach” fondata e curata da Richard Huelsenbeck (1892-1974), esponente del Dadaismo in letteratura, autore nel 1918 del manifesto di quel movimento artistico.
Successivamente messa in musica del compositore Friedrich Hollaender (1896-1976)
Interpretata da Rosa Valetti e poi da Trude Hesterberg
Una poesia dadaista del tutto profetica che racconta – in un gergo berlinese che farà la gioia del Venturi nel tradurla – non solo la Germania del primo dopoguerra, quella dell'umiliazione di Versailles e della debolezza e vulnerabilità della Repubblica e della democrazia – ma anche quella, di lì a venire ma già ben vitale, delle croci uncinate, dell'antisemitismo, dei pogrom e della nuova guerra...
[...] Negli Ufa-Film viva l’Imperatore,
già sventola al duomo la reazione,
con... (continua)
Versi di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Poesia pubblicata sulla rivista “Dada Almanach” fondata e curata da Richard Huelsenbeck (1892-1974), esponente del Dadaismo in letteratura, autore nel 1918 del manifesto di quel movimento artistico.
Successivamente messa in musica del compositore Friedrich Hollaender (1896-1976)
Interpretata da Rosa Valetti e poi da Trude Hesterberg
Una poesia dadaista del tutto profetica che racconta – in un gergo berlinese che farà la gioia del Venturi nel tradurla – non solo la Germania del primo dopoguerra, quella dell'umiliazione di Versailles e della debolezza e vulnerabilità della Repubblica e della democrazia – ma anche quella, di lì a venire ma già ben vitale, delle croci uncinate, dell'antisemitismo, dei pogrom e della nuova guerra...
[...] Negli Ufa-Film viva l’Imperatore,
già sventola al duomo la reazione,
con... (continua)
Im Autodreß ein self-made gent!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2016 - 23:52
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We Have Won (Put Your Slave Flags in the Sky)
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Un simpatico détorunement del "Jingle" pubblicitario (o "Inno", se proprio vogliamo) dei mondiali di calcio 2014.
Put your slave flags in the sky
(continua)
(continua)
inviata da leoskini 26/9/2016 - 19:47
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Comme on est venu
![Comme on est venu](img/upl/vayklein.jpg)
[2009]
Album: Comme on est venu
Tra le tante (troppe) espressioni che, nelle varie lingue contengono il nome di Dio, lo spagnolo "Vaya con Dios" è quella, si può dire, maggiormente e laïcamente espressiva: d'accordo, in italiano pure esiste "Vai con Dio", ma non si usa poi molto. "Vaya con Dios" significa: lèvati dai coglioni, föra da i bàll, eccetera. Tra le canzoni del gruppo belga di Dani Klein, mi viene da dire che questa è quella che più si attaglia al suo nome: un gigantesco "levàtevi dai coglioni", appunto. Canzone del 2009 che sarebbe quantomai attuale in questi ultimi e vomitevoli tempi; perché dai coglioni non solo non si lèvano affatto, ma anzi. Poi ci vengono a parlare di "invasione": la vera invasione è la loro, e la loro produzione incessante di "morale" si vede anche fin troppo bene quale profondissima "moralità" abbia arrecato ad una disgraziata e inebetita umanità. Poiché... (continua)
Album: Comme on est venu
Tra le tante (troppe) espressioni che, nelle varie lingue contengono il nome di Dio, lo spagnolo "Vaya con Dios" è quella, si può dire, maggiormente e laïcamente espressiva: d'accordo, in italiano pure esiste "Vai con Dio", ma non si usa poi molto. "Vaya con Dios" significa: lèvati dai coglioni, föra da i bàll, eccetera. Tra le canzoni del gruppo belga di Dani Klein, mi viene da dire che questa è quella che più si attaglia al suo nome: un gigantesco "levàtevi dai coglioni", appunto. Canzone del 2009 che sarebbe quantomai attuale in questi ultimi e vomitevoli tempi; perché dai coglioni non solo non si lèvano affatto, ma anzi. Poi ci vengono a parlare di "invasione": la vera invasione è la loro, e la loro produzione incessante di "morale" si vede anche fin troppo bene quale profondissima "moralità" abbia arrecato ad una disgraziata e inebetita umanità. Poiché... (continua)
Gardez vos homélies
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/9/2016 - 19:20
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
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Latrine
![Latrine](img/upl/HellLR008ApocalypseWorld.jpg)
[1946]
Versi di Günter Eich (1907-1972), poeta e drammaturgo tedesco, nella raccolta “Abgelegene Gehöfte” pubblicata nel 1948.
Musica di Christoph Schmid, in “Sieben Klangspiele und Intermezzo nach Gedichten von Günter Eich” per mezzosoprano e pianoforte (sola mano sinistra).
La descrizione dettagliata, ossessiva, rivoltante della latrina di un campo di prigionia alleato pieno di soldati tedeschi – lo stesso autore vi trascorse parecchio tempo prima di riconquistare la libertà – si accompagna ad una citazione dalla poesia Andenken del grande Friedrich Hölderlin… Aggrapparsi al bello per non sprofondare nell’orrido? Può darsi, tuttavia nella terza quartina Günter Eich fece rimare “Hölderlin” con “Urin”, creando non poco scandalo fra i suoi contemporanei… Chissà che uno dei poeti più amati dai nazisti – abusato, suo malgrado – non fosse qui invece restituito alla realtà penosa e difficile... (continua)
Versi di Günter Eich (1907-1972), poeta e drammaturgo tedesco, nella raccolta “Abgelegene Gehöfte” pubblicata nel 1948.
Musica di Christoph Schmid, in “Sieben Klangspiele und Intermezzo nach Gedichten von Günter Eich” per mezzosoprano e pianoforte (sola mano sinistra).
La descrizione dettagliata, ossessiva, rivoltante della latrina di un campo di prigionia alleato pieno di soldati tedeschi – lo stesso autore vi trascorse parecchio tempo prima di riconquistare la libertà – si accompagna ad una citazione dalla poesia Andenken del grande Friedrich Hölderlin… Aggrapparsi al bello per non sprofondare nell’orrido? Può darsi, tuttavia nella terza quartina Günter Eich fece rimare “Hölderlin” con “Urin”, creando non poco scandalo fra i suoi contemporanei… Chissà che uno dei poeti più amati dai nazisti – abusato, suo malgrado – non fosse qui invece restituito alla realtà penosa e difficile... (continua)
Über stinkendem Graben,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleeby 26/9/2016 - 13:44
Percorsi:
Nostra sorella la merda
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Inventur
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[1945-46]
Versi di Günter Eich (1907-1972), poeta e drammaturgo tedesco, nella raccolta “Abgelegene Gehöfte” pubblicata nel 1948.
Su YouTube si trovano diverse letture del brano accompagnate da musica. Mi risulta poi che i versi di Eich siano stati utilizzati per una performance del gruppo altoatesino di teatrodanza Muspilli su musiche della compositrice Manuela Kerer.
Günter Eich scrisse questa poesia mentre si trovava in un campo di prigionia americano.
“Inventur” è una delle più note e rappresentative composizioni della cosiddetta “Trümmerliteratur”, la letteratura delle macerie, nella Germania dell’immediato secondo dopoguerra.
Versi di Günter Eich (1907-1972), poeta e drammaturgo tedesco, nella raccolta “Abgelegene Gehöfte” pubblicata nel 1948.
Su YouTube si trovano diverse letture del brano accompagnate da musica. Mi risulta poi che i versi di Eich siano stati utilizzati per una performance del gruppo altoatesino di teatrodanza Muspilli su musiche della compositrice Manuela Kerer.
Günter Eich scrisse questa poesia mentre si trovava in un campo di prigionia americano.
“Inventur” è una delle più note e rappresentative composizioni della cosiddetta “Trümmerliteratur”, la letteratura delle macerie, nella Germania dell’immediato secondo dopoguerra.
Dies ist meine Mütze,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2016 - 10:39
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God Was Never on Your Side
![God Was Never on Your Side](img/upl/godwas.jpg)
[2006]
Lyrics: Lemmy Kilmister
Album: Kiss of Death
Sappiamo da decenni, da un certo e notissimo cantautore americano, che Dio è sempre dalla nostra parte. Nel 2006, Ian "Lemmy" Kilmister si è opportunamente premurato di farci sapere, a noialtri così presi e toccati dall'idea di un dio, di un "ente supremo", di anime, paradisi, inferni & salvezze, che quello lì, Dio appunto, dalla nostra parte non c'è proprio mai stato. Lo si vede, ad esempio, in questi ultimi tempi; e non parlo nemmeno dei milioni e milioni che sono stati ammazzati in nome di uno degli innumerevoli dèi del pantheon che ci siamo fabbricati con plurimillenaria solerzia.
Succedono quotidianamente i peggiori accadimenti, e subito compaiono, sui santissimi "social networks", i "Pray for". Si schiantano due treni su un binario unico? Pray for Puglia (casomai "for Apulia", ma non sottilizziamo). Un deficiente invasato... (continua)
Lyrics: Lemmy Kilmister
Album: Kiss of Death
Sappiamo da decenni, da un certo e notissimo cantautore americano, che Dio è sempre dalla nostra parte. Nel 2006, Ian "Lemmy" Kilmister si è opportunamente premurato di farci sapere, a noialtri così presi e toccati dall'idea di un dio, di un "ente supremo", di anime, paradisi, inferni & salvezze, che quello lì, Dio appunto, dalla nostra parte non c'è proprio mai stato. Lo si vede, ad esempio, in questi ultimi tempi; e non parlo nemmeno dei milioni e milioni che sono stati ammazzati in nome di uno degli innumerevoli dèi del pantheon che ci siamo fabbricati con plurimillenaria solerzia.
Succedono quotidianamente i peggiori accadimenti, e subito compaiono, sui santissimi "social networks", i "Pray for". Si schiantano due treni su un binario unico? Pray for Puglia (casomai "for Apulia", ma non sottilizziamo). Un deficiente invasato... (continua)
If the stars fall down on me
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/9/2016 - 05:32
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
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Praise the Lord and Send Me the Money
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[2015]
Testo e musica / Lyrics and music: Bobby Bare
Album: Ain't Got Nothin' to Lose
Testo e musica / Lyrics and music: Bobby Bare
Album: Ain't Got Nothin' to Lose
Praise the Lord and send me the money
(continua)
(continua)
26/9/2016 - 03:39
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
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Le Pendu
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dall'album "L'Ankou" (2016)
Parole di Mélanie Coulet (Melissmell)
Musica di Mélanie Coulet e Bayrem Ben Amor
Cet album a été écrit avant les attentats sauf Le pendu. Le pendu, on était en plein Charlie, entre le 7 et le 11 janvier. C'est à ce moment-là que je décide d'écrire ma dernière chanson pour cet album.
Cette chanson est un travail sur l'histoire de la poésie. J'ai pris Le bal des pendus d'Arthur Rimbaud et La ballade des pendus de François Villon et j'ai essayé de faire ma cuisine, de trouver une autre formulation au Pendu. Comme je l'avais fait avec Aux Armes, ceux qui connaissent ces poèmes reconnaîtront les quelques vers que j'ai pris pour en faire un acrostiche sympathique.
Melissmell, le chant de l'âme
*
L'album è stato scritto prima degli attentati tranne Le pendu. Le pendu (L'impiccato), quando l'ho scritta eravamo subito dopo gli attentati a Charlie, tra il 7 e l'11... (continua)
Parole di Mélanie Coulet (Melissmell)
Musica di Mélanie Coulet e Bayrem Ben Amor
Cet album a été écrit avant les attentats sauf Le pendu. Le pendu, on était en plein Charlie, entre le 7 et le 11 janvier. C'est à ce moment-là que je décide d'écrire ma dernière chanson pour cet album.
Cette chanson est un travail sur l'histoire de la poésie. J'ai pris Le bal des pendus d'Arthur Rimbaud et La ballade des pendus de François Villon et j'ai essayé de faire ma cuisine, de trouver une autre formulation au Pendu. Comme je l'avais fait avec Aux Armes, ceux qui connaissent ces poèmes reconnaîtront les quelques vers que j'ai pris pour en faire un acrostiche sympathique.
Melissmell, le chant de l'âme
*
L'album è stato scritto prima degli attentati tranne Le pendu. Le pendu (L'impiccato), quando l'ho scritta eravamo subito dopo gli attentati a Charlie, tra il 7 e l'11... (continua)
D Dieu en aura assez de vous merci.
(continua)
(continua)
25/9/2016 - 22:43
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La ragazza dell'Est
![La ragazza dell'Est](img/upl/Copertina_def.jpg)
2013
L'amore tace
…Il mistero dei passi nella notte si intreccia con le note del nightpiano di Arturo Annecchino e di Kay che canta sottovoce per non spaventare le anime anonime che passano davanti ad una casa rosa, al buio. Alla luce del giorno la cronaca nera trasmette l’ultima preghiera di un piccolo imprenditore spinto al suicidio dallo Stato esattore-moroso, un grido di dolore. Voci di Kay McCarthy e Alfonso De Pietro, che accompagna con la chitarra. Morte ed ancora morte: notizie dell’uccisione di una ragazza dell’est giungono insieme alle note strazianti dell’armonica di Leno Landini da un mondo dove il corpo umano viene usato ed abusato. Dal fondo melmoso del mare le ossa di trecento profughi annegati raccontano, insieme alle chitarre di Fabio De Portu e al bodhrán di Piero Ricciardi, di un viaggio di speranza terminato violentemente col Naufragio del loro sgangherato barcone. È... (continua)
L'amore tace
…Il mistero dei passi nella notte si intreccia con le note del nightpiano di Arturo Annecchino e di Kay che canta sottovoce per non spaventare le anime anonime che passano davanti ad una casa rosa, al buio. Alla luce del giorno la cronaca nera trasmette l’ultima preghiera di un piccolo imprenditore spinto al suicidio dallo Stato esattore-moroso, un grido di dolore. Voci di Kay McCarthy e Alfonso De Pietro, che accompagna con la chitarra. Morte ed ancora morte: notizie dell’uccisione di una ragazza dell’est giungono insieme alle note strazianti dell’armonica di Leno Landini da un mondo dove il corpo umano viene usato ed abusato. Dal fondo melmoso del mare le ossa di trecento profughi annegati raccontano, insieme alle chitarre di Fabio De Portu e al bodhrán di Piero Ricciardi, di un viaggio di speranza terminato violentemente col Naufragio del loro sgangherato barcone. È... (continua)
Era bella... veniva dall'Est
(continua)
(continua)
inviata da dq82 25/9/2016 - 15:46
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Run Soldier Run
![Run Soldier Run](img/upl/591077_1_articledetailportrait_img_02454440.jpg)
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text: Hannah-Felisa Mall
This song is the winner of the 2015 German Peace Song Contest.
This song is the winner of the 2015 German Peace Song Contest.
My room feels colder, 'cause my father is a soldier
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 25/9/2016 - 10:01
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Famine Song
![Famine Song](img/upl/vida.jpg)
[2010]
Testo e canto di Vida
Arrangiamento di Matthew Culloton
Testo trovato qui e qua qua
Credo che la canzone si riferisce alla famosa fame ottocentesca da cui fu colpita L'Irlanda.
Testo e canto di Vida
Arrangiamento di Matthew Culloton
Testo trovato qui e qua qua
Credo che la canzone si riferisce alla famosa fame ottocentesca da cui fu colpita L'Irlanda.
Ease my spirit, ease my soul,
(continua)
(continua)
inviata da Kri Kro 25/9/2016 - 09:31
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Paradise (What About Us?)
![Paradise (What About Us?)](img/upl/1417647_579736302080477_927767694_o.jpg)
feat. Tarja Turunen
There's no sense
(continua)
(continua)
24/9/2016 - 20:34
Percorsi:
Contro il Nucleare
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Naufragio
![Naufragio](img/upl/Copertina_def.jpg)
2013
L'amore tace
…Il mistero dei passi nella notte si intreccia con le note del nightpiano di Arturo Annecchino e di Kay che canta sottovoce per non spaventare le anime anonime che passano davanti ad una casa rosa, al buio. Alla luce del giorno la cronaca nera trasmette l’ultima preghiera di un piccolo imprenditore spinto al suicidio dallo Stato esattore-moroso, un grido di dolore. Voci di Kay McCarthy e Alfonso De Pietro, che accompagna con la chitarra. Morte ed ancora morte: notizie dell’uccisione di una La ragazza dell'Est giungono insieme alle note strazianti dell’armonica di Leno Landini da un mondo dove il corpo umano viene usato ed abusato. Dal fondo melmoso del mare le ossa di trecento profughi annegati raccontano, insieme alle chitarre di Fabio De Portu e al bodhrán di Piero Ricciardi, di un viaggio di speranza terminato violentemente col naufragio del loro sgangherato barcone.... (continua)
L'amore tace
…Il mistero dei passi nella notte si intreccia con le note del nightpiano di Arturo Annecchino e di Kay che canta sottovoce per non spaventare le anime anonime che passano davanti ad una casa rosa, al buio. Alla luce del giorno la cronaca nera trasmette l’ultima preghiera di un piccolo imprenditore spinto al suicidio dallo Stato esattore-moroso, un grido di dolore. Voci di Kay McCarthy e Alfonso De Pietro, che accompagna con la chitarra. Morte ed ancora morte: notizie dell’uccisione di una La ragazza dell'Est giungono insieme alle note strazianti dell’armonica di Leno Landini da un mondo dove il corpo umano viene usato ed abusato. Dal fondo melmoso del mare le ossa di trecento profughi annegati raccontano, insieme alle chitarre di Fabio De Portu e al bodhrán di Piero Ricciardi, di un viaggio di speranza terminato violentemente col naufragio del loro sgangherato barcone.... (continua)
La notte è muta, e il mondo intero
(continua)
(continua)
inviata da dq82 24/9/2016 - 15:40
The Wreck on the Wabash
Charles Decker
![The Wreck on the Wabash](img/upl/Wabash1.jpg)
1902
Quello che presentiamo è presumibilmente solo un frammento di una canzone di uno sconosciuto songwriter americano (non si trovano notizie su di lui, se non quelle legate a questo frammento). Non si può dire nemmeno che sia una canzone di denuncia, bensì una canzone di cronaca, ma viene qui inserita a ricordare che non solo noi italiani siamo emigrati un po' ovunque, ma che certo non ci è stata riservata un'accoglienza esemplare, e che anche gli emigrati italiani sono morti dimenticati e senza nome, in questo caso ci sono voluri 115 anni per avere una degna sepoltura.
Usa, quei migranti italiani arsi vivi 115 anni fa. Ora l'America spezza l'oblio
Il memoriale. Un monumento in Michigan per le vittime di uno dei più grandi disastri ferroviari degli Usa. I loro corpi furono gettati in una fossa comune
ALBERTO FLORES D'ARCAIS
24 settembre 2016
NEW YORK. Quel 27 novembre 1901 era... (continua)
Quello che presentiamo è presumibilmente solo un frammento di una canzone di uno sconosciuto songwriter americano (non si trovano notizie su di lui, se non quelle legate a questo frammento). Non si può dire nemmeno che sia una canzone di denuncia, bensì una canzone di cronaca, ma viene qui inserita a ricordare che non solo noi italiani siamo emigrati un po' ovunque, ma che certo non ci è stata riservata un'accoglienza esemplare, e che anche gli emigrati italiani sono morti dimenticati e senza nome, in questo caso ci sono voluri 115 anni per avere una degna sepoltura.
Usa, quei migranti italiani arsi vivi 115 anni fa. Ora l'America spezza l'oblio
Il memoriale. Un monumento in Michigan per le vittime di uno dei più grandi disastri ferroviari degli Usa. I loro corpi furono gettati in una fossa comune
ALBERTO FLORES D'ARCAIS
24 settembre 2016
NEW YORK. Quel 27 novembre 1901 era... (continua)
We could hear the cry of children 'neath the scattered coaches there,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/9/2016 - 10:42
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Enticing Surrender
![Enticing Surrender](img/upl/DSC0431821-e1402427911166.jpg)
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text: Miriam Green
This song came in 2nd in the 2015 German Peace Song Contest.
This song came in 2nd in the 2015 German Peace Song Contest.
My path should lead through Alice's Wonderland,
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 24/9/2016 - 09:59
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Canto nomade per un prigioniero politico
![Canto nomade per un prigioniero politico](img/thumb/c135_130x140.jpeg?1328527142)
"Quando uccisero Allende milioni di giovani in tutto il mondo ci restarono male, in tutto il mondo, e non perché votavano a sinistra ma perché si sentì che non contavamo niente come individui.
(...)
Allora scrissi una melodia..."
(...)
Allora scrissi una melodia..."
Marco 23/9/2016 - 14:55
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Balada de Elpidio Valdés
![Balada de Elpidio Valdés](img/upl/Elpidio_valdes_pelicula.jpg)
1970
Colonna sonora del cartone animato di Elpidio Valdès
Elpidio Valdés è un personaggio dei cartoni animati e dei fumetti creato da Juan Padrón.
Elpidio è un colonnello Mambí che si batte per la liberazione della sua patria, Cuba, dal colonialismo spagnolo, al comando di un battaglione di cavalleria, e rappresenta i contadini cubani che nel XIX secolo si unirono agli schiavi e ad alcuni proprietari terrieri per formare l'Esercito di Liberazione
Colonna sonora del cartone animato di Elpidio Valdès
Elpidio Valdés è un personaggio dei cartoni animati e dei fumetti creato da Juan Padrón.
Elpidio è un colonnello Mambí che si batte per la liberazione della sua patria, Cuba, dal colonialismo spagnolo, al comando di un battaglione di cavalleria, e rappresenta i contadini cubani che nel XIX secolo si unirono agli schiavi e ad alcuni proprietari terrieri per formare l'Esercito di Liberazione
Para Elpidio Valdés, patriota sin igual,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/9/2016 - 11:24
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Figli come noi
![Figli come noi](img/thumb/c49549_130x140.jpeg?1458057054)
Grazie, è tutto chiaro adesso. Spesso i musicisti modificano leggermente il testo delle canzoni tra la prima incisione, i live e le incisioni successive.
Guido 23/9/2016 - 09:22
Die Jugend hat das Wort
![Die Jugend hat das Wort](img/upl/Jeunesse2Ballemande2B1945.png)
Chanson allemande – Die Jugend hat das Wort – Erich Kästner – 1946
Chanson d'Erich Kästner, interprétée par Petra Unkel (1925-vivante ?), chanteuse et actrice allemande d'origine hongroise), qui dans l'immédiat après-guerre, la présentait régulièrement au cabaret Schaubude (Petit Théâtre) de Munich en Bavière.
Une véhémente attaque de Kästner à la génération des pères, responsable de la venue au pouvoir de Hitler…
Dialogue maïeutique
M’est avis, Lucien l’âne mon ami, que tu vas apprécier cette chanson, toi qui restes sempiternellement jeune homme, même si avec le temps, tu es devenu un vieil âne.
C’est tout l’art d’être un âne d’or, Marco Valdo M.I. mon ami, dit Lucien en souriant. D’ailleurs, comme tu le remarques, j’ai depuis longtemps fait le choix d’être un âne millénaire et de rester un jeune homme de vingt ans. Pour cela, il m’a suffi d’éviter soigneusement de manger les roses... (continua)
Chanson d'Erich Kästner, interprétée par Petra Unkel (1925-vivante ?), chanteuse et actrice allemande d'origine hongroise), qui dans l'immédiat après-guerre, la présentait régulièrement au cabaret Schaubude (Petit Théâtre) de Munich en Bavière.
Une véhémente attaque de Kästner à la génération des pères, responsable de la venue au pouvoir de Hitler…
Dialogue maïeutique
M’est avis, Lucien l’âne mon ami, que tu vas apprécier cette chanson, toi qui restes sempiternellement jeune homme, même si avec le temps, tu es devenu un vieil âne.
C’est tout l’art d’être un âne d’or, Marco Valdo M.I. mon ami, dit Lucien en souriant. D’ailleurs, comme tu le remarques, j’ai depuis longtemps fait le choix d’être un âne millénaire et de rester un jeune homme de vingt ans. Pour cela, il m’a suffi d’éviter soigneusement de manger les roses... (continua)
LA JEUNESSE A LA PAROLE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/9/2016 - 18:42
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Ottavo chilometro
![Ottavo chilometro](img/thumb/c47740_130x140.jpeg?1426019814)
Esiste una versione ancora poco conosciuta di "Ottavo chilometro". Una versione forse ancora più intensa e realizzata per un progetto particolare.
Alle 04:00 di mattina del 20 maggio 2012, e più di una settimana dopo, alle 09:00 del 29, una serie di scosse sismiche con epicentro nella provincia di Modena hanno modificato per sempre la fisionomia dell’Emilia, procurando danni, vittime, feriti e macerie in numero incalcolabile. Quattro anni più tardi, molti obiettivi della ricostruzione ancora debbono essere raggiunti: diversi centri storici, per dire, sono a tutt’oggi quasi completamente nascosti dietro impalcature e ponteggi, e l’emergenza abitativa, per centinaia di famiglie, è lungi dall’essersi riassorbita. Se la distruzione di edifici, fabbricati, monumenti, chiese e strade rappresenta l’effetto più visibile del terremoto di allora, non meno critica, per il territorio e i suoi residenti,... (continua)
Alle 04:00 di mattina del 20 maggio 2012, e più di una settimana dopo, alle 09:00 del 29, una serie di scosse sismiche con epicentro nella provincia di Modena hanno modificato per sempre la fisionomia dell’Emilia, procurando danni, vittime, feriti e macerie in numero incalcolabile. Quattro anni più tardi, molti obiettivi della ricostruzione ancora debbono essere raggiunti: diversi centri storici, per dire, sono a tutt’oggi quasi completamente nascosti dietro impalcature e ponteggi, e l’emergenza abitativa, per centinaia di famiglie, è lungi dall’essersi riassorbita. Se la distruzione di edifici, fabbricati, monumenti, chiese e strade rappresenta l’effetto più visibile del terremoto di allora, non meno critica, per il territorio e i suoi residenti,... (continua)
dq82 22/9/2016 - 15:29
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Fabrizio De André: Amico fragile
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( Μετάφραση - Velvet )
ΕΥΑΙΣΘΗΤΕ ΦΙΛΕ
(continua)
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inviata da VELVET 21/9/2016 - 15:03
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Leonard Cohen: Bird On The Wire
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ייִדישע איבערזעצונג פֿון ריקאַרדאָ װענטורי
Yiddish Translation by Riccardo Venturi
September 21, 2016
Yiddish Translation by Riccardo Venturi
September 21, 2016
פֿויגל אָן אַ דראָט
(continua)
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21/9/2016 - 14:27
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Bomba intelligente
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La Targa Tenco per la miglior canzone (va agli autori dei brani e non agli interpreti) è stata attribuita a «Bomba intelligente» di Francesco di Giacomo e Paolo Sentinelli, interpretata in disco dalla voce del compianto Francesco Di Giacomo assieme a Elio e le Storie Tese. Sarà ritirata dalla moglie di Di Giacomo, Antonella, insieme con il pianista Paolo Sentinelli.
La stampa
Dq82 21/9/2016 - 12:32
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Vater komm erzähl vom krieg
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ISÄ, KERRO MINULLE SODASTA
(continua)
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inviata da Juha Rämö 21/9/2016 - 09:45
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Leonard Cohen: Bird On The Wire
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21 settembre 2016: Auguriamo un felice ottantaduesimo compleanno a Leonard Cohen di cui aspettiamo di ascoltare il nuovissimo album You Want it Darker (ascolta il singolo).
Quest'opera di Rudi Hurzlmeier ci pare perfetta per l'occasione
Quest'opera di Rudi Hurzlmeier ci pare perfetta per l'occasione
Flavio Poltronieri & CCG Staff 21/9/2016 - 09:08
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This Hard Land
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Qualcuno sa a quale Germantown fa riferimento Bruce. Negli Usa ce ne sono almeno 4. Maryland, Tennessee, Wisconsin.
Dario 20/9/2016 - 16:01
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13 Löcher (Leben Ist Illegal)
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13 REIKÄÄ (ELÄMÄ ON LAITONTA)
(continua)
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inviata da Juha Rämö 20/9/2016 - 09:02
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Sergeant Waurich
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Anche Hanns Eisler si è cimentato con questa poesia. Si veda l'interpretazione di Ernst Busch nell'album dedicato ad Erich Kästner pubblicato in RDT nel 1976.
B.B. 19/9/2016 - 21:18
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La strada del davai
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Sono il maestro del Coro A.N.A. di Melzo (Mi), mi complimento per il Cd Terra e Pace che un mio corista mi ha dato in ascolto.
Essendo il mio Coro associato a U.N.I.R.R., chiedo, se possibile, come posso avere la melodia completa de "la strada del davai"? Non collaboriamo anche con gruppo strumentale (violini-flauto-viola-fisarmonica-chitarra-tromba-organo) che ci può supportare.
Grazie e complimenti sinceri!
Emilio Scarpanti - www.coromelzo.it - 3339474234
Essendo il mio Coro associato a U.N.I.R.R., chiedo, se possibile, come posso avere la melodia completa de "la strada del davai"? Non collaboriamo anche con gruppo strumentale (violini-flauto-viola-fisarmonica-chitarra-tromba-organo) che ci può supportare.
Grazie e complimenti sinceri!
Emilio Scarpanti - www.coromelzo.it - 3339474234
EMILIO SCARPANTI 19/9/2016 - 11:32
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Telegrafen-Chanson
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Chanson allemande – Telegrafen-Chanson – Jura Soyfer – 1936
Après Das Lied von der Erde (Le Chant de la Terre), voilà une autre chanson (celle-ci occupe toute la seconde scène) du drame « Der Weltuntergang, oder, Die Welt steht auf kein’Fall mehr lang », exorde littéraire de Jura Soyfer (1912-1939), de famille juive, originaire de Charkiv (Empire russe, aujourd’hui en Ukraine), journaliste et écrivain, Viennois d’adoption.
Soyfer s’inspirait du théâtre comique viennois du dix-neuvième siècle de Johann Nestroy et de Ferdinand Raimund.
(Texte Projekt Gutenberg)
« Le spectacle, une sorte de cabaret agressif et plein d’énergie, est une piquante satire du genre humain, montré ici attendant la fin du monde. En fait, une assemblée des planètes guidées par le Soleil décide de libérer la planète Terre de la fastidieuse présence de ses habitants, les hommes, qui détonne furieusement dans l’harmonie... (continua)
Après Das Lied von der Erde (Le Chant de la Terre), voilà une autre chanson (celle-ci occupe toute la seconde scène) du drame « Der Weltuntergang, oder, Die Welt steht auf kein’Fall mehr lang », exorde littéraire de Jura Soyfer (1912-1939), de famille juive, originaire de Charkiv (Empire russe, aujourd’hui en Ukraine), journaliste et écrivain, Viennois d’adoption.
Soyfer s’inspirait du théâtre comique viennois du dix-neuvième siècle de Johann Nestroy et de Ferdinand Raimund.
(Texte Projekt Gutenberg)
« Le spectacle, une sorte de cabaret agressif et plein d’énergie, est une piquante satire du genre humain, montré ici attendant la fin du monde. En fait, une assemblée des planètes guidées par le Soleil décide de libérer la planète Terre de la fastidieuse présence de ses habitants, les hommes, qui détonne furieusement dans l’harmonie... (continua)
CHANSON TÉLÉGRAPHIQUE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/9/2016 - 23:29
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Der Prinz von Lügenland
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Chanson allemande – Der Prinz von Lügenland – Erika Mann – 1934
Poème d’Erika et Klaus Mann
Musique de Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Dans le spectacle de cabaret intitulé « Die Pfeffermühle », « le Moulin à poivre », imaginé par Erika et Klaus Mann, avec la collaboration de Walter Mehring et de Wolfgang Koeppen, et interprété par la même Erika, son amie Therese Giehse et d’autres acteurs et de danseurs (Lotte Goslar, Sybille Schloß, Cilli Wang et Igor Pahlen.)
Le grand final [du Moulin à poivre, lors du spectacle du 1er janvier 1934 à Zurich, ndr] est présenté par Erika et ses célèbres, coupantes chansons avec des textes qui attaquent en rafales la folie nazie. Elle est en scène avec casque d’argent, pantalon noir et des bottes de cavalière. Ce soir, elle est le Lügenprinz, « le Prince de Menterie » :
« Je suis le Prince de Menterie,
Je mens à faire rougir... (continua)
Poème d’Erika et Klaus Mann
Musique de Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Dans le spectacle de cabaret intitulé « Die Pfeffermühle », « le Moulin à poivre », imaginé par Erika et Klaus Mann, avec la collaboration de Walter Mehring et de Wolfgang Koeppen, et interprété par la même Erika, son amie Therese Giehse et d’autres acteurs et de danseurs (Lotte Goslar, Sybille Schloß, Cilli Wang et Igor Pahlen.)
Le grand final [du Moulin à poivre, lors du spectacle du 1er janvier 1934 à Zurich, ndr] est présenté par Erika et ses célèbres, coupantes chansons avec des textes qui attaquent en rafales la folie nazie. Elle est en scène avec casque d’argent, pantalon noir et des bottes de cavalière. Ce soir, elle est le Lügenprinz, « le Prince de Menterie » :
« Je suis le Prince de Menterie,
Je mens à faire rougir... (continua)
LE PRINCE DE MENTERIE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/9/2016 - 22:22
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[2008]
Στίχοι: Γιώργος Σαρρής
Μουσική: Γιώργος Σαρρής
Testo e musica di Giorgos Sarris
Lyrics and music by Giorgos Sarris
La canzone è datata 7 dicembre 2008; il giorno dopo l'assassinio a sangue freddo di Alexis Grigoropoulos da parte dell'agente speciale "antisommossa" Epaminondas Korkoneas. Sono passati quasi otto anni, e questa di Giorgos Sarris è con tutta probabilità la prima canzone in assoluto scritta sui fatti di Exarchia (ed una delle non molte che vi è dedicata direttamente). Giorgos Sarris è un membro storico della band "Zing Zang" ed è anche cantautore in proprio che mette liberamente a disposizione le proprie canzoni. Questa si trova, ad esempio, sul suo canale YouTube già a partire dal 18 dicembre 2008. [RV]