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Saigon Bar-Girl

Saigon Bar-Girl
(1967)
Parole e musica di Gail Dorsey & Emily Gould
Pubblicata su Broadside #87

Una ragazza vietnamita costretta a servire al bar i soldati USA e forse anche a prostituirsi.
I'm a Saigon Bar-Girl
(continua)
19/10/2016 - 23:37
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You Want It Darker

You Want It Darker
[2016]
Parole di Leonard Cohen
Musica di Patrick Ray Leonard
La canzone che dà il titolo al suo nuovo album

Non so, quando ho letto il testo di questa canzone, prima ancora della sua traduzione in italiano da LeonardCohen.it, mi è venuta subito in mente una citazione di Heinrich Heine che il nostro Riccardo Venturi fece nel “distruggere” una pia donna di nome Maria Rosaria, intervenuta a commento di Canzone fra le guerre di Antonella Ruggiero. La citazione era la seguente:

"Maledetto il buon Dio! Noi lo pregammo
nelle misere fami, nei freddi inverni;
lo pregammo, e sperammo, ed aspettammo:
ed egli, il buon Dio, ci saziò di scherni."

Quel santo nome, tanto magnificato e glorificato, è invece sempre stato vilipeso e crocefisso nel suo corpo mortale. E è Dio che ha voluto il buio, l'Uomo che spesso ha eseguito la sua volontà spegnendo la fiamma. E quando la fiamma è rimasta accesa,... (continua)
If you are the dealer
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/10/2016 - 23:03

Senti madre il lamento di un figlio

anonimo
Senti madre il lamento di un figlio
[1911]
Un breve canto riferito nel 1960 dall’informatore Piero Dosio, torinese, classe 1893, e contenuto in “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.

Il canto si riferisce ad una delle tante misere avventure dell’Italia colonialista, quella del 1911, quando il governo Giolitti diede il via all’aggressione della Libia. Quell’ennesima “passeggiata militare” si concluse più di 30 anni dopo e nel totale fracasso. Si pensi che solo in quell’anno di guerra, tra il 1911 ed il 1912, le truppe d’invasione (che giunsero a controllare una porzione esigua di territorio, perennemente imboscate dalla guerriglia) persero oltre 4.000 uomini, mentre 5.000 restarono feriti e/o mutilati.

Il modulo testuale e melodico di questo brano è lo stesso di Addio padre e madre addio, un canto... (continua)
Senti madre il lamento di un figlio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/10/2016 - 13:11
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Me ritourn

Me ritourn
[Torino, 25 dicembre 1846]
Parole e musica di Angelo Brofferio
Nella raccolta “Nuove canzoni piemontesi”, pubblicata per la prima volta nel 1855 e poi in molte edizioni successive.
Interpretata da Gipo Farassino nell’album “Guarda che bianca lun-a. Gipo Canta Brofferio” pubblicato nel 1974.

Angelo Brofferio (1802-1866), originario di Asti, è stato poeta ed esponente politico della sinistra nel Parlamento subalpino. Fu anticonformista, antimonarchico e anticlericale e, fra i vari anti-, si oppose pure al coinvolgimento nelle guerra di Crimea.
Nel 1831 Brofferio fu arrestato e incarcerato per via della sua adesione alla carboneria e alla società segreta massonica dei Franchi Muratori. Quindici anni dopo venne nuovamente imprigionato per “sospetta cospirazione”. Erano gli anni in cui cominciava a sbocciare la Primavera dei Popoli, esplosa poi con fragore nel 1848.
Bondì, care muraje,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/10/2016 - 08:40
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Pippo non lo sa

Pippo non lo sa
[1939]
Parole di Mario Panzeri (1911-1991), milanese, grande paroliere e compositore, e Nino Rastelli (1913-1962), anche lui paroliere.
Musica di Gorni Kramer (1913-1995), indimenticato direttore d'orchestra, compositore, fisarmonicista, contrabbassista, produttore discografico, arrangiatore ed autore televisivo. Non era straniero, ma lombardo, di Rivarolo Mantovano: Gorni era il cognome e Francesco Kramer il nome, in omaggio ad un campione americano di ciclismo dell'epoca.
Interpretata dal Trio Lescano con Silvana Fioresi

Ancora una “canzone della fronda”, anche questa popolarissima.
Se Maramao, perché sei morto? pareva dileggiare il gerarca Costanzo Ciano appena schiattato, e Crapa pelada pareva prendersi gioco niente popò di meno che del DVCE, con “Pippo non lo sa” la canzonatura prendeva di mira l’impettito gerarcone Achille Starace, che aveva l’abitudine di fare grande uso di divise gallonate ed orpellate con cui si pavoneggiava.
Ma Pippo, Pippo non lo sa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/10/2016 - 09:18

Preti e borghesi guarda a voi

anonimo
Preti e borghesi guarda a voi
[anni 20?]
Canzone di autore anonimo riferita nel 1959 a Emilio Jona e Sergio Liberovici dal torinese Felice Carando, classe 1902, antifascista, militante del circolo socialista Oltre Po e Ardito del Popolo contro i fascisti nei primi anni 20.
Cantata in parte sull’aria di “Funiculì funiculà”.
In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Jona, Liberovici, Castelli e Lovatto, Donzelli 2008.

Non proprio una Canzone contro la Guerra, ma contro il capitalismo e i suoi sgherri.
Preti e borghesi guarda a voi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/10/2016 - 08:16
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קוּאנדו איל ריי נמרוד

anonimo
קוּאנדו איל ריי נמרוד
Kuando el rey Nimrod
[XI / XII secolo ?]
[XI / XII siglo?]
[11th / 12th Century?]
Canzone popolare sefardita
Canción popular sefardí
A Sephardite folksong

Prima o poi doveva succedere; ed è successo. In realtà, già una ventina d'anni fa, quando mi ero presentato una ventosa e tarda sera di dicembre alla sinagoga di Livorno per farmi dare le prime lezioni di ebraico, ero stato accolto con estrema gentilezza dal rabbino Kahn (che parlava, a dire il vero, in napoletano stretto nonostante fosse un Cohen, di biblica stirpe sacerdotale, e quindi diretto discendente di Aronne come Leonard) che mi aveva fatto persino accendere la qanukkiyah per poi affidarmi alle cure (linguistiche) di una giovane sposina incinta, che poi è la stessa con cui feci la traduzione in ebraico di Auschwitz; alcune sere fa, invece, mi sono cimentato -su invito di una famiglia ebraica- nientepopodimeno che in un'autentica... (continua)
קוּאנדו איל ריי נמרוד אל קאמפו סאליה
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/10/2016 - 01:40
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Crapa pelada

Crapa pelada
[1936]
Non credo che il testo originale in lombardo – probabilmente una filastrocca popolare divenuta qui un divertissement consistente nella ripetizione ossessiva di un ritornello a suon di swing a perdifiato – sia di Tata Giacobetti, come quello successivo del 1945 interpretato dal Quartetto Cetra.
Di certo la musica della prima e della seconda versione è del grande Gorni Kramer (1913-1995), indimenticato direttore d'orchestra, compositore, fisarmonicista, contrabbassista, produttore discografico, arrangiatore ed autore televisivo. Non era straniero, ma lombardo, di Rivarolo Mantovano: Gorni era il cognome e Francesco Kramer il nome, in omaggio ad un campione americano di ciclismo dell'epoca.

Questo assoluto capolavoro di swing-jazz venne originariamente interpretato da Gorni Kramer alla fisarmonica insieme all'Orchestra Circolo Ambasciata Milano composta da Aldo Rossi (sax alto e clarinetto),... (continua)
Crapa pelada la fà i turtei
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/10/2016 - 22:53

Tramonto a Paperopoli

Tramonto a Paperopoli
[2016]
Testo dell'Anonimo Toscano del XXI secolo
Musica dei bambini del Quartiere Agonia

Scrive il misterioso Anonimo Toscano del XXI secolo: “Tramonto a Paperopoli promana, in linea di massima, da un lontano ricordo dell'infanzia e da un incubo ad occhi aperti terribilmente realista. Il lontano ricordo dell'infanzia è quello di una delle più celebri storie di Paperino, se non addirittura la più celebre in assoluto: Zio Paperone e il ventino fatale, del 1952 (fu pubblicata, in Italia, nel n° 37 di “Topolino”). Sarei ancora capace, a distanza di quarantacinque e rotti anni da quando per la prima volta la lessi, di recitare a memoria intere vignette, che ho tuttora negli occhi. Da quella storia prende l'avvio l'incubo ad occhi aperti, che ne è come una continuazione realista e visionaria al tempo stesso. Se nella storia originale l'avidità di zio Paperone viene punita con lo sprofondo di... (continua)
Indugia un po' sull'orizzonte, e l'orizzonte è rosa,
(continua)
17/10/2016 - 21:44
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The Waterboys: Fisherman's Blues

The Waterboys: Fisherman's Blues
1988
The Waterboys
Fisherman's blues

The Fisherman's blues è il quarto disco e il più famoso dei Waterboys. Il testo è di Mike Scott, la musica sempre di Scott con il contributo di un "certo" Steve Wickham, il più grande fiddle rock player (suona il violino in Sunday Bloody Sunday degli U2 per intenderci). Il testo è ispirato alla poesia The Night Mail di W.H. Auden.
Il brano si riferisce alla fuga da una qualche prigione, più precisamente una relazione che si è trasformata in una prigione.
Il brano fu registrato in un giorno nei Windmill Lane Studio di Dublino (gli stessi degli U2) insieme a una dozzina di altre canzoni (nel 2006 fu rieditato l'album con l'intera sessione di registrazione di quest'album).

Fisherman's blues è il brano più riprodotto dei Waterboys dal Giappone agli Stati Uniti d'America, passando per l'Italia (Modena City Ramblers) e la Spagna.
songfacts
I wish I was a fisherman
(continua)
inviata da Dq82 17/10/2016 - 18:11
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Tombstone Blues

Tombstone Blues
(1965)
Album: Highway 61 Revisited
Parole e musica del futuro premio Nobel per la letteratura, Mr. Robert Allen Zimmerman conosciuto come Bob Dylan

Bob Dylan – voce, chitarra, armonica, pianoforte
Mike Bloomfield – chitarra
Al Kooper – organo, pianoforte
Paul Griffin – pianoforte, organo, piano elettrico
Charlie McCoy – chitarra
Harvey Goldstein – basso
Bobby Gregg – batteria
Frank Owens – pianoforte
Russ Savakus – basso

Gli anni '60 sono stati un decennio rivoluzionario. Negli Stati Uniti la società e in particolare i giovani furono protagonisti di una radicale ribellione contro le vecchie morali che limitavano la loro libertà. Lo scontro generazionale si giocava non soltanto sul piano dei costumi. Le nuove generazioni chiedevano un cambiamento radicale in molteplici aspetti della società, dalle battaglie per i diritti civili al superamento di una arcaica morale sessuale, ma... (continua)
The sweet pretty things are in bed now of course
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 16/10/2016 - 21:51
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Cosa conta

Cosa conta
2016
I Dinosauri

Album in uscita il 28 ottobre.
Delilah Delilah
(continua)
inviata da dq82 16/10/2016 - 17:53
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Io come te

Io come te
2015
Lascia il segno

Io come te è cantata da Massimo Vecchi, contro le violenze e l’avidità
E se a guidare la mia mano non fosse più l'amore
(continua)
inviata da dq82 16/10/2016 - 17:31
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Tutti quanti a credere

Tutti quanti a credere
2015
Lascia il segno

Tutti quanti a credere: Massimo Vecchi invita a diffidare da coloro che vogliono avere ragione e di “non essere ostaggio di una vita senza dignità”. E di non credere a tutto quello che ti viene raccontato
Quel giorno aveva la sua voce un po’ insicura
(continua)
inviata da dq82 16/10/2016 - 17:29
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Soldatini della NATO

Soldatini della NATO
2016
Sberleffo cantato per i coglioni che mandano i soldati contro la Russia, emuli di Napoleone il Grande ed Hitler l'imbianchino. Bebé Renzi in testa. Parole di Pardo Fornaciari su testo musicale di Mendes e Lucchini
In Lettonia Chiuso al su' gabinetto
(continua)
inviata da dq82 16/10/2016 - 17:09
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Popolo che da sempre

Popolo che da sempre
[1971]

Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo".
Popolo che da sempre stai sulla breccia
(continua)
inviata da adriana 15/10/2016 - 09:00
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Le Sâr Rabindranath Duval

Le Sâr Rabindranath Duval
Le Sâr Rabindranath Duval

Pierre Dac et Francis Blanche – Le Sâr Rabindranath Duval – 1957 (version 1960)



Lucien l’âne mon ami, en ce jour de gloire où il m’est arrivé de retrouver le texte de ce sketch mémorable entre tous de Pierre Dac et Francis Blanche et de constater qu’on y trouve une des devises les plus antimilitaristes qui soit, je me suis empressé de la présenter dans les Chansons contre la Guerre. Car, vois-tu, le rire est une des manifestations les plus nettes de la joie des hommes et par conséquent, un grand moment de pacifique détente.

Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, moi, a priori, je suis toujours enthousiaste à l’idée d’entendre ou de voir ou même de lire les élucubrations de Pierre Dac et Francis Blanche. Ce sont des moments fastueux dans l’existence d’un âne.
Et le Sâr Rabindranath n’échappe pas à la règle. Pour ce qui est de l’insérer dans les chansons contre la Guerre,... (continua)
Mesdames, mesdemoiselles, messieurs,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/10/2016 - 21:42

La mubilia ch’a dan a le Növe

anonimo
La mubilia ch’a dan a le Növe
[Primi del 900]
Canzone di autore anonimo che racconta delle condizioni dei detenuti nelle Carceri Nuove di Torino.

Riferita negli anni 60 a Jona e Liberovici dall'informatore Carlo Sacchetti, romagnolo ma sempre vissuto a Torino, di professione calzolaio, militante comunista (come il padre), arrestato dai fascisti nel 1934 e detenuto nel carcere di Castelfranco Emilia fino al 1937.
Carlo Sacchetti è lo stesso informatore della canzone E le fabbriche e le terre (parapapunzi punzi pù).
Testo trovato nel volume di Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)


Chi fossero il signor Rubiola e il signor Scaiola oggi non è più dato sapere, ma forse si trattava di personaggi locali all'epoca noti.
La mubilia ch’a dan a le Növe
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/10/2016 - 21:04

E le fabbriche e le terre (parapapunzi punzi pù)

anonimo
E le fabbriche e le terre (parapapunzi punzi pù)
[Anni 30]
Stornelli comunisti diffusi tra i militanti reclusi nelle carceri fasciste negli anni 30, in particolare a Castelfranco Emilia.
Testo trovato nel volume di Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)
E le fabbriche e le terre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/10/2016 - 18:52

Partigian 'd le muntagne

anonimo
[1943-45]
Canzone partigiana in dialetto piemontese, di autore anonimo.
Trovata in “Canta ovrié! Canta partigian!” - Canzoni di lotta in lingua piemontese, una piccola pubblicazione della casa editrice Draffin, dedicata a Tavo Burat, al secolo Gustavo Buratti Zanchi (1932-2009), bergamasco d'origine e biellese d'adozione, scrittore e giornalista, studioso delle minoranze linguistiche e delle autonomie locali.
Là tra i munt e le valade
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/10/2016 - 17:26

Boy

Boy
[1963]
Scritta da George “Tip” Tipton e Joseph “Tinker” Lewis
Nell’album intitolato “Moanin’ n’ Groanin’”, con Charlie Scott.

Ad alcune canzoni di questo album collaborò Fred Neil, ma non è chiaro se questa in particolare. Infatti ho trovato il testo del brano in Fred Neil Lyrics. Compiled by Robin Dunn & Chrissie van Varik

George Tipton, Joseph Lewis e il loro sodale Charlie Scott nei primi anni 60 collaborarono con il grande Harry Belafonte. E’ per questo che la canzone si trova da lui interpretata nell’album “Ballads, Blues And Boasters” del 1964.

Una canzone che parla di schiavitù, di fuga e di liberazione. E della celebre “Underground Railroad” – che abbiamo già conosciuto ampiamente su queste pagine – com’era chiamata l’organizzazione clandestina che aiutava gli schiavi neri fuggiaschi a raggiungere gli Stati del Nord degli USA e la libertà: “Ho sentito di questa Ferrovia Sotterranea... (continua)
Hmmm-mmm-mmm
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/10/2016 - 13:51
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Ladri parché?

Ladri parché?
2015
Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran



Romeo Isepetto


Chi era Romeo Isepetto? Un "Robin Hood" del Dopoguerra o un semplice pescatore di frodo morto durante una delle sue azioni predatorie? Forse nessuno dei due o forse entrambi. Di certo è stata una figura centrale nella vita del Pci della Resistenza e dell'immediato Dopoguerra. Ma, al contempo, anche un personaggio controverso, che lo stesso Partito Comunista Italiano ha cercato di relegare nell'oblio. Ma ora il suo nome torna prepotente sulla scena mirese, a seguito della costituzione di un comitato, i cui portavoce sono Gianni Malerba e Luigi Dalla Costa, che insieme a Gualtiero Bertelli e Moira Mion, hanno intrapreso un percorso per portare il nome di Romeo Isepetto ad essere ancora ricordato e valorizzato.

Romeo Isepetto è nato a Burano, isola della laguna di Venezia. Famiglia di pescatori. Socialisti del primo Novecento.... (continua)
'Ndemo Romeo, che fra poco col ciaro se fa avanti il controeo e se i ne trova 'sta roba in barca se trovemo dentro fi' al colo. Vaghe ti a spiegar che xe pa 'a zente!
(continua)
inviata da dq82 14/10/2016 - 11:21
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La spiaggia di Giare

La spiaggia di Giare
2015
Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran



Romeo Isepetto


Chi era Romeo Isepetto? Un "Robin Hood" del Dopoguerra o un semplice pescatore di frodo morto durante una delle sue azioni predatorie? Forse nessuno dei due o forse entrambi. Di certo è stata una figura centrale nella vita del Pci della Resistenza e dell'immediato Dopoguerra. Ma, al contempo, anche un personaggio controverso, che lo stesso Partito Comunista Italiano ha cercato di relegare nell'oblio. Ma ora il suo nome torna prepotente sulla scena mirese, a seguito della costituzione di un comitato, i cui portavoce sono Gianni Malerba e Luigi Dalla Costa, che insieme a Gualtiero Bertelli e Moira Mion, hanno intrapreso un percorso per portare il nome di Romeo Isepetto ad essere ancora ricordato e valorizzato.

Romeo Isepetto è nato a Burano, isola della laguna di Venezia. Famiglia di pescatori. Socialisti del primo Novecento.... (continua)
La laguna è grande ma non è un mare
(continua)
inviata da dq82 14/10/2016 - 11:07
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E se i tedeschi

anonimo
E se i tedeschi
Sull'aria di "Là sul Cervino"
Testo riportato in "Canti della Resistenza italiana", a cura di Savona A. Virgilio e Straniero Michele L., Milano, Rizzoli, 1985.

Incisa da Gualtiero Bertelli, Rudy Assuntino, Guido Boninsegna, Paolo Ciarchi in Canti Della Resistenza Italiana 6 - I Dischi Del Sole – DS 44 (1965)

(fonte delle informazioni: Il Deposito)
Sull'aria di "Vinassa vinassa" canzone della prima Guerra mondiale

(B.B.)
E se i tedeschi ne ciapa di giorno,
(continua)
inviata da dq82 14/10/2016 - 10:39
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La ballata di Romeo Isepetto

La ballata di Romeo Isepetto
2015
Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran



Romeo Isepetto


Chi era Romeo Isepetto? Un "Robin Hood" del Dopoguerra o un semplice pescatore di frodo morto durante una delle sue azioni predatorie? Forse nessuno dei due o forse entrambi. Di certo è stata una figura centrale nella vita del Pci della Resistenza e dell'immediato Dopoguerra. Ma, al contempo, anche un personaggio controverso, che lo stesso Partito Comunista Italiano ha cercato di relegare nell'oblio. Ma ora il suo nome torna prepotente sulla scena mirese, a seguito della costituzione di un comitato, i cui portavoce sono Gianni Malerba e Luigi Dalla Costa, che insieme a Gualtiero Bertelli e Moira Mion, hanno intrapreso un percorso per portare il nome di Romeo Isepetto ad essere ancora ricordato e valorizzato.

Romeo Isepetto è nato a Burano, isola della laguna di Venezia. Famiglia di pescatori. Socialisti del primo Novecento.... (continua)
Signore e signori di questa bella contrada
(continua)
inviata da dq82 14/10/2016 - 10:27
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Vusto meter

Vusto meter
2015
Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran



Romeo Isepetto


Chi era Romeo Isepetto? Un "Robin Hood" del Dopoguerra o un semplice pescatore di frodo morto durante una delle sue azioni predatorie? Forse nessuno dei due o forse entrambi. Di certo è stata una figura centrale nella vita del Pci della Resistenza e dell'immediato Dopoguerra. Ma, al contempo, anche un personaggio controverso, che lo stesso Partito Comunista Italiano ha cercato di relegare nell'oblio. Ma ora il suo nome torna prepotente sulla scena mirese, a seguito della costituzione di un comitato, i cui portavoce sono Gianni Malerba e Luigi Dalla Costa, che insieme a Gualtiero Bertelli e Moira Mion, hanno intrapreso un percorso per portare il nome di Romeo Isepetto ad essere ancora ricordato e valorizzato.

Romeo Isepetto è nato a Burano, isola della laguna di Venezia. Famiglia di pescatori. Socialisti del primo Novecento.... (continua)
Vusto meter i fiori co i nasse in april
(continua)
inviata da dq82 14/10/2016 - 09:58

Canto degli stracci

Canto degli stracci
[1904]
Versi di tal Romolo Prati, oggi sconosciuto poeta e scrittore della Valsesia, Vercelli, nord Piemonte.
Pubblicati il 1° Maggio 1904, Festa dei Lavoratori, sul giornale socialista valsesiano “La Campana”.

Testo trovato nel volume di Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)
A voi loschi Barabbi e ciarlatani
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/10/2016 - 21:46

Insorgete!

Insorgete!
[1943-45]
Testo di Giovanni Serbandini, nome di battaglia “Bini”, partigiano e deputato comunista.
Sull'aria del “Komintern-Lied” composta nel 1929 da Hanns Eisler su testo di Franz Jahnke.
Testo trovato nel volume Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)

Il brano originario era un inno comunista scritto in occasione del decennale della III Internazionale fondata a Mosca nel 1919. Ne esisteva anche una versione italiana, cantata clandestinamente sotto il fascismo. Poi durante la Resistenza il partigiano Giovanni Serbandini, nome di battaglia “Bini” - responsabile dell'uffico stampa e propaganda della VI zona operativa ligure, fondatore con Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisagno”, della Divisione Garibaldi "Cichero" operante nel genovese - ne scrisse un testo completamente nuovo.
Lasciate le fabbriche, le scuole, le case,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/10/2016 - 21:14
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Dade County Jail

Dade County Jail
[1964]
Scritta da Vince Martin & Fred Neil
Nell’album “Tear Down the Walls”, con la collaborazione di Felix Pappalardi (1939-1983, cantante, bassista, compositore, produttore dei Cream e fondatore dei Mountain) e John Sebastian (1944-, fondatore de The Lovin' Spoonful)
Ho trovato il testo su Fred Neil Lyrics. Compiled by Robin Dunn & Chrissie van Varik

Una canzone di protesta che racconta di come nei primi anni 60 ai detenuti nel carcere minorile di Miami (Miami-Dade County Jail) non fosse nemmeno garantito un letto dove dormire, costretti a dormire in terra. L’amministrazione spendeva bei soldi per il tribunale, per la chiesa e per altri servizi alla comunità e non trovava i soldi per garantire una branda ai giovani detenuti…
You know, Dade County Jail is nine stories tall
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/10/2016 - 15:31
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Big Red

Big Red
[1963]
Scritta da George “Tip” Tipton e Joseph “Tinker” Lewis
Nell’album intitolato “Moanin’ n’ Groanin’”, con Charlie Scott.
Ad alcune canzoni di questo album collaborò Fred Neil, ma non è chiaro se questa in particolare (anche se i temi ecologisti, come sappiamo, sono sempre stati molto cari al grande e misconosciuto cantautore nato in Ohio e vissuto in Florida)
Ho trovato il testo di questo curioso brano su Fred Neil Lyrics. Compiled by Robin Dunn & Chrissie van Varik

Gli appellativi “Redwood” e “Big Tree” designano in America la Sequoia sempervirens, la Sequoia, l’albero più alto del mondo (fino ad oltre 110 metri) e anche uno dei più longevi (1.200-1.800 anni). Il cugino Sequoiadendron giganteum, la Sequoia Gigante, è molto più raro, limitato ad una ristretta zona della Sierra Nevada, California, ed è possibilmente ancora più longevo (fino a 3.500 anni), anche se più tozzo,... (continua)
Timber
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/10/2016 - 14:39
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Sette anni fa

Sette anni fa
1967
Pino Masi e Riccardo Bozzi

Ferando Tambroni nell'aprile 1960 formò un governo con la fiducia dell'MSI. Nel giugno 1960 l'MSI convocò il congresso a Genova, città medaglia d'oro alla Resistenza. Il 30 giugno la contro manifestazione sfocia in scontri con le forze dell'ordine che oltre ai lacrimogeni usano anche armi da fuoco.
Sette anni fa, luglio infuocato:
(continua)
inviata da Dq82 12/10/2016 - 13:23

Rime dell'Alto Lazio

Rime dell'Alto Lazio
[1970]
Ottave raccolte da Giovanna Marini, da lei interpretate nello spettacolo L'aria concessa è poca.
Mai incise su disco
Non dico mica di piantare il grano,
(continua)
inviata da Dq82 12/10/2016 - 13:13
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Vedrai com'è bello

Vedrai com'è bello
Canzoniere Popolare Veneto, LP Addio Venezia, addio, Dischi del Sole, DS 173/75, 1968

Il protagonista è un operaio alla catena di montaggio che si era illuso sulla qualificazione professionale data dalla scuola di stato e dai corsi aziendali.
La prima parte, quella più innocua, interpretata da Bruno Lauzi, faceva da sigla ad una trasmissione televisiva pomeridiana. Nell'esecuzione dell'autore è stata incisa nel cd dei Dischi del Sole..., lo stesso Bertelli, con il fratello Tiziano, l'interpreta nel LP “Addio Venezia addio”, tratto dallo spettacolo “Tera e aqua” del Canzoniere Popolare Veneto.
M'hanno detto a quindici anni
(continua)
inviata da Dq82 12/10/2016 - 12:59
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Die Ballade vom Wasserrad

Die Ballade vom Wasserrad
[1932-34]
Versi di Bertolt Brecht (1898-1956), con Margarete Steffin, Emil Burri ed Elisabeth Hauptmann.
Musica di Hanns Eisler

Un brano tratto da “Die Rundköpfe und die Spitzköpfe” (“Teste tonde e teste a punta”), una commedia che, a detta degli autori, è piuttosto “un racconto dell’orrore”, un adattamento di “Measure for Measure” di Shakespeare che diventa una feroce satira delle teorie razziali naziste.

In un paese immaginario, in piena crisi economica, la rivolta della gente ormai alla fame rischia di travolgere il Potere. I ricchi possidenti trovano una soluzione tanto semplice quanto geniale per restare in sella: distrarre il malcontento popolare dalle sue vere cause trasformando lo scontro di classe in scontro razziale. Così affidano temporaneamente le redini del paese ad un sordido personaggio incaricato di fomentare l’etnia maggioritaria e più povera delle “Teste rotonde” contro... (continua)
Von den Großen dieser Erde
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2016 - 21:16

Reformiertes deutsches Kirchenlied

Reformiertes deutsches Kirchenlied
[1933]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Originariamente pubblicati sull’“Arbeiter-Zeitung” nel novembre del 1933, si trovano nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979.
Il testo è riportato su Projekt Gutenberg-DE
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.

Una poesia che contiene un funesto presagio, l’evocazione di Dachau, il primo campo di sterminio nazista, inaugurato già nel marzo del 1933, dove lo stesso Jura Soyfer fu internato alcuni anni... (continua)
Wir stehen in Dachau beim Prügeln, habt acht,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2016 - 16:27
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Das Hungerlied

Das Hungerlied
[1844]
Versi di Georg Weerth (1822-1856), scrittore e poeta tedesco, socialista, amico di Karl Marx e Friedrich Engels.
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.

Una poesia composta da Georg Weerth durante un suo lungo soggiorno in Inghilterra, dove conobbe Engels e dove con lui studiò gli effetti della Rivoluzione Industriale sull’evoluzione dei rapporti tra padroni e classe operaia. Inutile dire che tali effetti, combinati con quelli derivanti dal giogo delle monarchie reazionarie eredi della Restaurazione, si concretizzarono poco tempo dopo nella Primavera dei Popoli, quando successe “un bel Quarantotto”…
Verehrter Herr und König,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2016 - 08:48
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Requiem

Requiem
[1975]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré
1ère enregistrement: Ferré muet...dirige [1975]
2ème enregistrement: Je te donne [1976]
Orchestre symphonique de Milan
Orchestra sinfonica di Milano
Éditions Musicales La Mémoire et la Mer, 1976.



Come ogni anarchico che si rispetti, Léo Ferré ha molto ripreso dalla tradizione liturgica; dato che qui, "pour tout ça le silence", di un vero e proprio Requiem si tratta, e non solo nel titolo. Si potrebbe però dire: un Requiem, on un Anti-requiem? Cristo o Anticristo? Ferré, o Anti-Ferré? Lo stesso formato del brano autorizza tutti questi dubbi, del resto più che consueti quando si ha a che fare col Monegasco chiantigiano. Accompagnamento orchestrale originale (dell'Orchestra Sinfonica della città di Milano) e corale, carattere di litania (non certamente l'unico caso in Léo Ferré, ultimo grande litanista nel solco della tradizione... (continua)
Pour ce rythme inférieur dont t'informe la Mort
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 11/10/2016 - 02:38

Wahlen im Dritten Reich

Wahlen im Dritten Reich
[1936]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979.
Il testo è riportato su Projekt Gutenberg
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.

Il 5 marzo del 1933 si tennero le elezioni federali nella Repubblica di Weimar... Hitler prese quasi il 44% dei voti, e con quelli dei nazionalisti e dei cattolici del (onnipresente, in ogni luogo ed epoca) “Zentrum”, riuscì a farsi approvare il decreto dei pieni poteri e si pappò... (continua)
Das ist die Zeit der großen Wahl.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/10/2016 - 22:06
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Le Mambo du Légionnaire

Le Mambo du Légionnaire
Le Mambo du Légionnaire

Chanson française – Le Mambo du Légionnaire – Jean Yanne – 1958


Dialogue maïeutique

Lucien l’âne mon ami, je viens de retrouver quelques chansons de Jean Yanne et je me rends compte qu’elles ne sont pas dans les Chansons contre la Guerre, alors que de toute évidence, elles devraient s’y trouver. Au double tertre de chanson folklorique et comme il se doit – au moins pour celle-ci – résolument contre la guerre, même si comme disait un commentateur éclairé, même à la lumière du jour, cela ne se voit pas. Laissons passer la nuit et on comprendra.

Pourtant, habituellement, dans la critique, Jean Yanne n’y va pas par quatre chemins, dit Lucien l’âne aux yeux éberlués comme s’il voyait un âne monter droit dans le ciel en emportant un barbu.

En effet, Jean Yanne, ordinairement n’y va pas par quatre chemins. Là, tu as raison, Lucien l’âne mon ami, mais ici, non. Il... (continua)
Sur un piano systématiquement faux,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/10/2016 - 18:58
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The Dolphins

The Dolphins
[1966]
Parole e musica di Fred Neil

La canzone che apre l’album intitolato semplicemente “Fred Neil”, poi riedito nel 1969 con il titolo della canzone più nota di quel lavoro, “Everybody's Talkin'”, nel frattempo diventata una hit nell’interpretazione offerta da Harry Nilsson per la colonna sonora del film di John Schlesinger “Midnight Cowboy” (“Un uomo da marciapiede”).
Tim Buckley riprese “The Dolphins” nel suo album del 1973 intitolato “Sefronia”.
This old world may never change the way it's been
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/10/2016 - 14:28
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Si potrebbe

Si potrebbe
2013
Portavérta

“Si Potrebbe”, è una sorta di personalissimo manifesto in cui quel “io aspetterò fino a quando avrò visto anche solo un potrebbe che può diventare un può”, racchiude un po’ tutta la filosofia del disco.
Si potrebbe cantare l'amore
(continua)
inviata da Dq82 10/10/2016 - 10:55
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Le due storie

Le due storie
(2012)
dal mixtape "Spiraglio di periferia"

Due storie tragiche. Quella di Gabriele Sandri, 28 anni, ammazzato all'Autogrill di di Badia al Pino l'11 novembre 2007 da un agente della polizia stradale che spara "per fermare una rissa" tra tifosi della Lazio e della Juventus.

E quella di Stefano Cucchi, che come ha sentenziato recentemente un tribunale italiano, è morto di epilessia nelle mani delle forze dell'ordine.
E' na matin e novembr e comm a semp for chiov,
(continua)
9/10/2016 - 23:10

Deutschland, Deutschland über dieses (Neue deutsche Nationalhymne)

anonimo
Deutschland, Deutschland über dieses (Neue deutsche Nationalhymne)
Non sono molte in Rete le notizie su questa parodia dell'inno che fu anche nazista... Potete, o perfidi, controllare che il sottoscritto, non conoscendo il tedesco, non abbia preso un bel granchio?
Grazie
Saluzzi
Bernart Bartleby 7/10/2016 - 22:10
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Cad é sin do'n té sin?

anonimo
Cad é sin do'n té sin?
Ho il ricordo di una canzone composta su questa melodia da un cantautore tedesco, Tommi, il cui testo era più o meno (tradotto) "i capitalisti vogliono rovinare tutto ciò che di bello c'è al mondo". Ma non l'ho trovata in rete...
Claudia Cernigoi 7/10/2016 - 21:01

Maykäfer, flieg!

anonimo
Maykäfer, flieg!
LENNÄ, LEPPÄKERTTU
(continua)
inviata da Juha Rämö 7/10/2016 - 10:34
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Supper's Ready

Supper's Ready
Innanzitutto complimenti per il lavoro fatto.
Ho 52 anni e ascolto i genesis dal 78. Naturalmente per prime le hit di "and then they were three" poi piano piano ho conosciuto tutta la produzione precedente e sono un grande ascoltatore.
Solo quest'anno ho conosciuto realmente questo pezzo immenso, grazie ad un ascolto in cuffia in relax. Prima di oggi l'avevo solo sentita senza ascoltarla, la ritenevo poco fruibile, troppo ostica. Ora non perdo occasione per riascoltarla e per questo oggi sono venuto su questa pagina per capire meglio, ancora grazie
Afah 7/10/2016 - 08:41
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Cecilia

anonimo
Cecilia
O Cecilia, bella Cecilia
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 17:12
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I Had a Dream

I Had a Dream
NÄIN UNTA
(continua)
inviata da Juha Rämö 6/10/2016 - 14:33
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Those Three Are On My Mind

Those Three Are On My Mind
Robb - I read about Harry Belafonte singing this song at a social justice event last weekend in Atlanta. The article incorrectly stated that it was a new song. I found another reference that misidentified Frances Taylor as Frances Parker. I'm interested in learning more about Frances Fink Taylor and would be very interested to get some information from you. Her story deserves to be told. - Ken kmliss@gmail.com
Ken 6/10/2016 - 13:13

Lo pichòt sódat

Lo pichòt sódat
Le petit soldat s’en va à la guerre.
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 12:54
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
44. Bèla Ciao: La "Bella Ciao" in occitano di Patric
44. Bèla Ciao: Occitan Bella Ciao by Patric


Versione occitana di Patric da Patric en public (1979)

Un jorn a l'auba t'eras levada,
(continua)
inviata da Dq82 + CCG/AWS Staff 6/10/2016 - 12:24
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Le déserteur

Le déserteur
OCCITANO / OCCITAN / OCCITAN [2] - Patric

Versione occitana di Patric da Ocsession 2003
LO DISERTOR
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 12:09
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Véronique Chalot: En cossirer

Véronique Chalot: En cossirer
ciao, need Ensemble Volubilis cd by Véronique CHALOT,can you help me? molto grazie!!!
Dimitris 5/10/2016 - 16:43
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Merci patron

Merci patron
MERCI MACRON
(continua)
inviata da leoskini 5/10/2016 - 15:17
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Refugees

Refugees
una canzone sepolta nel tempo, registrata dalla radio quando è uscita su un vecchio Gelosino, senza conoscere le parole...solo pochi giorni fa l'ho risentita alla radio tradotta...che parole commoventi!il West sono Mike e Susie, sono gli amici che ti accompagnano nella vita, quelli che ti amano e che ami e non vorresti perdere mai
Giamba 5/10/2016 - 10:15
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Flowers of Guatemala

Flowers of Guatemala
I know he says that it's about Genocide, but there's nothing in the song itself to indicate that's anything other than an afterthought. The song is about mushrooms and people that look 'colorful', and seeing things that one hasn't seen before. Stipe can say the song is about genocide but with all due respect, based on the lyrics of the song, it is clearly about eating a mushroom.
Barty 4/10/2016 - 19:30
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Le Père Noël et la petite fille, incl.Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa

Le Père Noël et la petite fille, <i>incl.</i>Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa
Μετάφραση: Γιώργος Κεντρώτης

Dal blog Αλωνάκι της Ποίησης di Giorgos Kendrotis stesso. La traduzione è pienamente ritmica, e ovviamente cantabile.
ΤΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΗΣ ΜΑΡΙΝΕΛΛΑΣ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 4/10/2016 - 15:17
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Questa di Marinella

Questa di Marinella
Tradotta da me tanto tempo fa. Renato

Vortoj de la “Movimento Femminista Romano” (Roma Inista Movado)
laŭ la ario de “La kanzono de Manjo” de Fabrizio De André
Trad. Renato Corsetti (el “La Kancerkliniko” 1980-14, p.11)
MANJO
(continua)
inviata da Renato Corsetti 4/10/2016 - 14:13
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L'Internationale

L'Internationale
TUVANO [1A] / TUVAN [1A]

Traduzione inglese dell'Internazionale Tuvana/English translation of Tuvan Internationale
Da lyricstranslate.com

TUVAN INTERNATIONALE
(continua)
inviata da Dq82 4/10/2016 - 09:42
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Le temps des cerises

Le temps des cerises


Presentazione e interpretazione di Alessio Lega
Salvo Lo Galbo 3/10/2016 - 18:40




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