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Prima del 2016-10-19

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Dario Fo (1926-2016)
Lorenzo Masetti 13/10/2016 - 09:32
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Vedrai com'è bello

Vedrai com'è bello
Canzoniere Popolare Veneto, LP Addio Venezia, addio, Dischi del Sole, DS 173/75, 1968

Il protagonista è un operaio alla catena di montaggio che si era illuso sulla qualificazione professionale data dalla scuola di stato e dai corsi aziendali.
La prima parte, quella più innocua, interpretata da Bruno Lauzi, faceva da sigla ad una trasmissione televisiva pomeridiana. Nell'esecuzione dell'autore è stata incisa nel cd dei Dischi del Sole..., lo stesso Bertelli, con il fratello Tiziano, l'interpreta nel LP “Addio Venezia addio”, tratto dallo spettacolo “Tera e aqua” del Canzoniere Popolare Veneto.
M'hanno detto a quindici anni
(continua)
inviata da Dq82 12/10/2016 - 12:59
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Die Ballade vom Wasserrad

Die Ballade vom Wasserrad
[1932-34]
Versi di Bertolt Brecht (1898-1956), con Margarete Steffin, Emil Burri ed Elisabeth Hauptmann.
Musica di Hanns Eisler

Un brano tratto da “Die Rundköpfe und die Spitzköpfe” (“Teste tonde e teste a punta”), una commedia che, a detta degli autori, è piuttosto “un racconto dell’orrore”, un adattamento di “Measure for Measure” di Shakespeare che diventa una feroce satira delle teorie razziali naziste.

In un paese immaginario, in piena crisi economica, la rivolta della gente ormai alla fame rischia di travolgere il Potere. I ricchi possidenti trovano una soluzione tanto semplice quanto geniale per restare in sella: distrarre il malcontento popolare dalle sue vere cause trasformando lo scontro di classe in scontro razziale. Così affidano temporaneamente le redini del paese ad un sordido personaggio incaricato di fomentare l’etnia maggioritaria e più povera delle “Teste rotonde” contro... (continua)
Von den Großen dieser Erde
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2016 - 21:16

Reformiertes deutsches Kirchenlied

Reformiertes deutsches Kirchenlied
[1933]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Originariamente pubblicati sull’“Arbeiter-Zeitung” nel novembre del 1933, si trovano nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979.
Il testo è riportato su Projekt Gutenberg-DE
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.

Una poesia che contiene un funesto presagio, l’evocazione di Dachau, il primo campo di sterminio nazista, inaugurato già nel marzo del 1933, dove lo stesso Jura Soyfer fu internato alcuni anni... (continua)
Wir stehen in Dachau beim Prügeln, habt acht,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2016 - 16:27
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Das Hungerlied

Das Hungerlied
[1844]
Versi di Georg Weerth (1822-1856), scrittore e poeta tedesco, socialista, amico di Karl Marx e Friedrich Engels.
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.

Una poesia composta da Georg Weerth durante un suo lungo soggiorno in Inghilterra, dove conobbe Engels e dove con lui studiò gli effetti della Rivoluzione Industriale sull’evoluzione dei rapporti tra padroni e classe operaia. Inutile dire che tali effetti, combinati con quelli derivanti dal giogo delle monarchie reazionarie eredi della Restaurazione, si concretizzarono poco tempo dopo nella Primavera dei Popoli, quando successe “un bel Quarantotto”…
Verehrter Herr und König,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2016 - 08:48
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Requiem

Requiem
[1975]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré
1ère enregistrement: Ferré muet...dirige [1975]
2ème enregistrement: Je te donne [1976]
Orchestre symphonique de Milan
Orchestra sinfonica di Milano
Éditions Musicales La Mémoire et la Mer, 1976.



Come ogni anarchico che si rispetti, Léo Ferré ha molto ripreso dalla tradizione liturgica; dato che qui, "pour tout ça le silence", di un vero e proprio Requiem si tratta, e non solo nel titolo. Si potrebbe però dire: un Requiem, on un Anti-requiem? Cristo o Anticristo? Ferré, o Anti-Ferré? Lo stesso formato del brano autorizza tutti questi dubbi, del resto più che consueti quando si ha a che fare col Monegasco chiantigiano. Accompagnamento orchestrale originale (dell'Orchestra Sinfonica della città di Milano) e corale, carattere di litania (non certamente l'unico caso in Léo Ferré, ultimo grande litanista nel solco della tradizione... (continua)
Pour ce rythme inférieur dont t'informe la Mort
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 11/10/2016 - 02:38

Wahlen im Dritten Reich

Wahlen im Dritten Reich
[1936]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979.
Il testo è riportato su Projekt Gutenberg
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.

Il 5 marzo del 1933 si tennero le elezioni federali nella Repubblica di Weimar... Hitler prese quasi il 44% dei voti, e con quelli dei nazionalisti e dei cattolici del (onnipresente, in ogni luogo ed epoca) “Zentrum”, riuscì a farsi approvare il decreto dei pieni poteri e si pappò... (continua)
Das ist die Zeit der großen Wahl.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/10/2016 - 22:06
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Le Mambo du Légionnaire

Le Mambo du Légionnaire
Le Mambo du Légionnaire

Chanson française – Le Mambo du Légionnaire – Jean Yanne – 1958


Dialogue maïeutique

Lucien l’âne mon ami, je viens de retrouver quelques chansons de Jean Yanne et je me rends compte qu’elles ne sont pas dans les Chansons contre la Guerre, alors que de toute évidence, elles devraient s’y trouver. Au double tertre de chanson folklorique et comme il se doit – au moins pour celle-ci – résolument contre la guerre, même si comme disait un commentateur éclairé, même à la lumière du jour, cela ne se voit pas. Laissons passer la nuit et on comprendra.

Pourtant, habituellement, dans la critique, Jean Yanne n’y va pas par quatre chemins, dit Lucien l’âne aux yeux éberlués comme s’il voyait un âne monter droit dans le ciel en emportant un barbu.

En effet, Jean Yanne, ordinairement n’y va pas par quatre chemins. Là, tu as raison, Lucien l’âne mon ami, mais ici, non. Il... (continua)
Sur un piano systématiquement faux,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/10/2016 - 18:58
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The Dolphins

The Dolphins
[1966]
Parole e musica di Fred Neil

La canzone che apre l’album intitolato semplicemente “Fred Neil”, poi riedito nel 1969 con il titolo della canzone più nota di quel lavoro, “Everybody's Talkin'”, nel frattempo diventata una hit nell’interpretazione offerta da Harry Nilsson per la colonna sonora del film di John Schlesinger “Midnight Cowboy” (“Un uomo da marciapiede”).
Tim Buckley riprese “The Dolphins” nel suo album del 1973 intitolato “Sefronia”.
This old world may never change the way it's been
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/10/2016 - 14:28
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Si potrebbe

Si potrebbe
2013
Portavérta

“Si Potrebbe”, è una sorta di personalissimo manifesto in cui quel “io aspetterò fino a quando avrò visto anche solo un potrebbe che può diventare un può”, racchiude un po’ tutta la filosofia del disco.
Si potrebbe cantare l'amore
(continua)
inviata da Dq82 10/10/2016 - 10:55
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Le due storie

Le due storie
(2012)
dal mixtape "Spiraglio di periferia"

Due storie tragiche. Quella di Gabriele Sandri, 28 anni, ammazzato all'Autogrill di di Badia al Pino l'11 novembre 2007 da un agente della polizia stradale che spara "per fermare una rissa" tra tifosi della Lazio e della Juventus.

E quella di Stefano Cucchi, che come ha sentenziato recentemente un tribunale italiano, è morto di epilessia nelle mani delle forze dell'ordine.
E' na matin e novembr e comm a semp for chiov,
(continua)
9/10/2016 - 23:10
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Der Tantenmörder

Der Tantenmörder
[1901-04]
Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Helmuth Lohner (1933-2015), attore e registra teatrale austriaco, in “Helmut Lohner Singt Wedekind-Lieder - Ich Hab' Meine Geschlachtet”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato nel 1975.

Una delle canzoni più note di Wedekind, quando si esibiva al Kabarett di Monaco chiamato “Die elf Scharfrichter”, “Gli Undici Boia”.

“Compariva in scena con indosso una tunica rosso sangue e una mannaia in mano inneggiando alla libertà: era il più celebre degli Undici Boia, questo il nome del primo, leggendario Kabarett di Monaco. Deposta la scure, afferrava la chitarra e intonava con voce tagliente, scandendo bene le parole,... (continua)
Ich hab’ meine Tante geschlachtet,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2016 - 17:21
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Der Anarchist

Der Anarchist
[1905]
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.

Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.

Canzone di morte di un anarchico condannato al patibolo...
Reicht mir in der Todesstunde
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2016 - 16:45
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Der Zoologe von Berlin

Der Zoologe von Berlin
[1899?]
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.

Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.

La ballata Im Heiligen Land che Wedekind pubblicò nel 1898 sulla sua rivista satirica Simplicissimus gli era valsa la condanna per lesa maestà, e la maestà era niente popò di meno che quella del Kaiser Guglielmo II. Sicchè Wedekind, insieme al suo amico Heine, illustratore della rivista, si fecero qualche mese di carcere. “Lo zoologo di Berlino” è una riflessione su quella vicenda di censura ed intimidazione cui, ovviamente, Wedekind non si piegò...
Hört ihr Kinder, wie es jüngst ergangen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2016 - 16:32
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Im Heiligen Land

Im Heiligen Land
[1898]
Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
Testo trovato su Projekt Gutenberg-DE

Dalle colonne della rivista satirica Simplicissimus, da lui stesso fondata a Monaco di baviera nel 1896, Frank Wedekind si prendeva gioco della politica conservatrice, militarista e colonialista della Germania del Kaiser Guglielmo II.
In “Im Heiligen Land” (“In Terrasanta”) Wedekind canzonava il Kaiser allora impegnato in viaggi ed accordi volti ad accrescere l'influenza politico-militare tedesca in Sud Africa (era l'epoca delle guerre boere nel Transvaal e del massacro dei nativi nei territori dell'attuale Namibia), in Cina (nel 1897 la Germania occupò... (continua)
Der König David steigt aus seinem Grabe,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2016 - 15:36

Det gäller

Testo / Lyrics / Paroles / Text: Jose Fredensstjärna (Josefina Fagerholm)
Fonte / Source / Källa: Fredsfacklan
Det gäller att verka för fred och frid
(continua)
inviata da Juha Rämö 9/10/2016 - 13:04
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La guerra degli elefanti

La guerra degli elefanti
(2012)
title track del secondo album della band veronese

«In Africa esiste un proverbio: "Quando gli elefanti combattono è sempre l'erba a rimanere schiacciata". Quando i potenti combattono per i loro interessi, spesso i più deboli sono come l'erba, stanno lì e se qualcuno li calpesta non possono farci nulla».

«Non mi sono mai trovato faccia a faccia con un elefante ma sono sicuro che mi farebbe paura. Sarà per la figura imponente, per lo sguardo indecifrabile o per quel senso di diffidenza che ti attaccano addosso fin da piccolo verso chi non conosci, specialmente se è più grande di te; sarà per questo ed altro ma sono sicuro che resterei immobile con le gambe di ghiaccio a immaginare tutti i modi in cui potrebbe farmi a pezzi. Se penso ad un elefante, istintivamente immagino una forza che non puoi fermare, di quelle che, se ti sbattono addosso, ti spazzano via, lontano, dove non ti vede... (continua)
La finestra è rimasta chiusa
(continua)
8/10/2016 - 23:08
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Εκτός ελέγχου

Εκτός ελέγχου
Ektós elénhou
[2008/2009]
Στίχοι: Killah P (Παύλος Φύσσας)
μαζί με: Mistah Rude, Neon, Μέγα, Λόγο Απειλἠ,
Θανάσιμο, Στἰγμα Νεολαίο, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound

Versi: Killah P (Pavlos Fyssas)
con: Mistah Rude, Neon, Megas, Logos Apeilís,
Thanasimos, Stigma Neolaios, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound

Το “Εκτός ελέγχου”, ήταν το καμάρι του Killah P, όπως είχε αναφέρει σε συνέντευξή του. Οι στίχοι αυτού του κομματιού που αποτελεί συνεργασία του Killah P με άλλους καλλιτέχνες, υπάρχουν μερικώς στο διαδίκτυο, όχι όλοι και όχι πάντα με ακρίβεια. Κι εγώ δυσκολεύτηκα να τους βγάλω ακούγοντας το ηχητικό. Σε μερικά σημεία – εκεί όπου σημειώνεται αστερίσκος – δεν είμαι σίγουρη αν είναι όντως αυτή η λέξη, στο δε τελευταίο στίχο του κομματιού, το πρώτο μισό μέρος του μου είναι εντελώς δυσνόητο. Το κομμάτι αναφέρεται στη δολοφονία του Αλέξανδρου Γρηγορόπουλου και πρέπει... (continua)
Killah P
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 8/10/2016 - 21:02
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The Emigrant

The Emigrant
2016
The Emigrant

(Words and music by Ben Glover/Gretchen Peters)

L’idea del disco, nelle parole dello stesso Glover, è quella della ricerca di un senso di appartenenza, esprimendo quei sentimenti universali che ogni migrante prova: irrequietezza, il tendere verso un'idea di casa, o qualcosa che le somigli, e la nostalgia. Nella track-list è difficile trovare un brano meno efficace degli altri; dirò che le versioni di “From Clare to Here” di Ralph Mc Tell e “The Band Played Waltzing Matilda”, nulla hanno da invidiare, anzi, sono addirittura migliori di quelle celebri di Nancy Griffith (la prima) e di Pogues o June Tabor, e che “Parting Glass” e “Moonshiner” (a.k.a. “The Wild Rover”) perdono totalmente la loro fastidiosa connotazione “drinking-song” per una resa raffinata e originale, così come “Green Fields of Antrim”, in un arrangiamento che sembrerebbe cucito per Tom Waits. Ma la preferenza... (continua)
The lonliness of the emigrant
(continua)
inviata da dq82 8/10/2016 - 11:10
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L'impossibile

L'impossibile
(2016)
Eutòpia

Singolo (pubblicato oggi) che anticipa il prossimo album Eutòpia.


"Nell'Eutòpia dei Litfiba tutto è possibile e l'impossibile non esiste. Basta avere il coraggio di portare avanti le proprie idee con la Musica, con coerenza e con amore per la vita e per il rock".

Piero e Ghigo
Hey!
(continua)
7/10/2016 - 23:42

Tu se' di quella razza

Tu se' di quella razza
[ottobre 2016]
Tu se' di quella razza che sta fin troppo bene,
(continua)
7/10/2016 - 23:31

Deutschland, Deutschland über dieses (Neue deutsche Nationalhymne)

anonimo
Deutschland, Deutschland über dieses (Neue deutsche Nationalhymne)
[1900]
Parodia di autore anonimo del "Das Lied der Deutschen" composto nel 1841 da August Heinrich Hoffmann von Fallersleben su di una precedente melodia di Joseph Haydn.
Testo pubblicato sul “Der wahre Jacob”, rivista satirica socialista fondata nel 1879 e pubblicata fino all'avvento del nazismo.
Testo trovato su Hymne Auf Deutschland - Deutschlandhymne Aus Dem Deutschlandlied

Sulle pagine del “Der wahre Jacob” ci si faceva beffe dei Kaiser e si criticava la politica imperiale, il militarismo ed il colonialismo tedesco che proprio in quegli anni stavano mettendo a ferro e fuoco i territori africani corrispondenti all'attuale Namibia, una vera e propria palestra per l'immane guerra mondiale che di lì a poco sarebbe scoppiata ed un laboratorio per le tecniche di sterminio che sarebbero state utilizzate anche più tardi. Fu proprio nella Deutsch-Südwestafrika, l'Africa Tedesca del Sud-Ovest,... (continua)
Deutschland, Deutschland über dieses
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2016 - 22:08

Was treiben wir Deutschen in Afrika?

anonimo
Was treiben wir Deutschen in Afrika?
[1898]
Versi di autore anonimo da cantarsi sulla melodia della canzoncina infantile di epoca romantica che fa “Es klappert die Mühle am rauschen Bach, klipp-klapp, klipp-klapp, klipp-klapp”
Testo contenuto in un “Demokratisches Liederbuch” pubblicato a Stoccarda nel 1898.
Testo trovato su Hymne Auf Deutschland - Deutschlandhymne Aus Dem Deutschlandlied

Deutsch-Südwestafrika, Africa Tedesca del Sud-Ovest, così fu chiamata una porzione del continente africano, oggi più o meno corrispondente alla Namibia, che tra il 1884 e la fine della Grande Guerra l'Impero Tedesco elesse a sua colonia. Quello che coloni e soldati tedeschi fecero laggiù non fu altro che un genocidio, persino di qualche anno precedente a quello armeno, comunemente ritenuto il primo genocidio del XX° secolo. La sopravvivenza delle popolazioni indigene dei Nama, degli Ovambo e soprattutto degli Herero fu messa seriamente... (continua)
Was treiben wir Deutschen in Afrika?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2016 - 21:04

Spuk in der Kaserne

Spuk in der Kaserne
[1944]
Versi di Manfred Greiffenhagen (Berlino 1896 – KZ Dachau 1945), ebreo, scrittore ed autore di cabaret, composti durante la sua detenzione a Theresienstadt.
Musica di Clio Montrey, compositrice polacco-canadese, scritta per lo spettacolo viennese “EntArteOpera”, dedicato nel 2015 alle operette e agli spettacoli di cabaret realizzati dai prigionieri a Theresienstadt.
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.

Internato a Theresienstadt, Manfred Greiffenhagen scrisse molti dei testi delle piéces teatrali e musicali messe in scena nel campo-ghetto. Come molti artisti ebrei lì rinchiusi – tra i quali il noto attore Kurt Gerron – fu costretto dagli aguzzini a prestarsi nel documentario di propaganda “Der Führer schenkt den Juden eine Stadt”, confezionato dai nazisti per far... (continua)
In einer Stadt, von allem abgeschlossen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2016 - 12:56

Lo pichòt sódat

Lo pichòt sódat
2013
Tron de disque

Paroles de Jean-Bernard PLANTEVIN / Musique de Jean-Bernard et Thibaut PLANTEVIN.

Verdun, Auschwitz, le Vietnam, l’Afghanistan, l’Afrique… les affres de la guerre sont toujours présentes dans nos mémoires et n’en finissent plus de recommencer ici ou ailleurs. Nos gouvernants qui plantent de petits drapeaux sur des cartes d’états-majors, pensent-ils au petit soldat qui quitte son pays, sa famille et sa bien-aimée ? Combien de tragédies ont déjà eu lieu et se vivent encore aujourd’hui pour s’achever par un simple nom gravé sur un monument de pierre froide ?
Lo pichòt sódat se’n vai a la guerra.
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 12:48

Varsovia

Varsovia
1982
La dama pijoniera
A Varsovia la tota neva
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 11:13
Percorsi: Ghetti
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La Fàbrica occitana

La Fàbrica occitana
2006
La Fàbrica occitana

Le rivendicazioni di identità e indipendenza, i vari nazionalismi hanno spesso portato ad aberrazioni tanto violente e pericolose quanto quelle dell'occupante. Quando l'unico obiettivo è sostituire un'elite al potere con un'altra elite, solo di un'altra etnia... qui viene messo in discussione tutto il sistema esistente.
Veierès coma es bèl
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 09:52
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L'exil

L'exil
1974
L'exil
Je suis celui qui s’en ira
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 09:28

Cançon per Chile

Cançon per Chile
1974
L'òme esper
De ta jòia, Chile,
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 09:21
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Douze Degrés de Misère

Douze Degrés de Misère
2009
Oc live

“I sottoscritti decidono di proseguire nelle loro giuste rivendicazioni fino alla fine, di mettersi in sciopero contro l’imposta, di chiedere le dimissioni di tutti gli eletti e invitano tutti i comuni del Midi e dell’Algeria a seguire il loro esempio al grido di Viva il vino naturale! Abbasso gli avvelenatori!” Così recitava il testo della petizione lanciata da Marcelin Albert nel 1905 nel corso della manifestazione che ha portato 15.000 persone a sfilare nelle strade di Béziers. Siamo nel Midi, nel sud della Francia, in breve i fatti che condussero alla rivolta dei vignaioli del 1907 e alle 800.000 persone nelle strade di Montpellier.

Attorno al 1850 arrivano in Francia le prime infestazioni da oidio, alla fine del secolo arriva la peronospora. Nel 1885 la filossera distrugge i vigneti e mette fine a 50 anni di età dell’oro di crescita economica e demografica a Corbières... (continua)
1er degré de misère
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 08:49
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'Ομορφη πόλη άσχημα καίγεσαι

'Ομορφη πόλη άσχημα καίγεσαι
Omorfi póli áshima kaígesai
[2008]
Στίχοι: Γιώργος Σαρρής
Μουσική: Γιώργος Σαρρής
Testo e musica di Giorgos Sarris
Lyrics and music by Giorgos Sarris

La canzone è datata 7 dicembre 2008; il giorno dopo l'assassinio a sangue freddo di Alexis Grigoropoulos da parte dell'agente speciale "antisommossa" Epaminondas Korkoneas. Sono passati quasi otto anni, e questa di Giorgos Sarris è con tutta probabilità la prima canzone in assoluto scritta sui fatti di Exarchia (ed una delle non molte che vi è dedicata direttamente). Giorgos Sarris è un membro storico della band "Zing Zang" ed è anche cantautore in proprio che mette liberamente a disposizione le proprie canzoni. Questa si trova, ad esempio, sul suo canale YouTube già a partire dal 18 dicembre 2008. [RV]
Ραγίζουνε οι δρόμοι απόψε από θυμό
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 4/10/2016 - 15:44
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Merci El Khomri!

Merci El Khomri!
La prima metà della canzone l'ho dovuta trascrivere ad udito, ed avendo la media del sei scarso in Francese, sentitevi liberi di correggere i probabili errori. Si cerca di dare un occhio alla grammatica ma sapete com'è.

Mi dedico di recente a trascrivere queste canzonette parodiche che si trovano in angoli più o meno oscuri della rete. (Questa in particolare pare essere cantata sulla musica di "je l'aime à mourrir" di un certo Francis Cabrel.)

Personalmente trovo che, se certamente non paragonabili a quelle di gruppi musicali "veri", siano comunque meritevoli di attenzione.

Myriam El Khomri e' la ministra del governo Valls che ha firmato la Loi travail.

C'erano alcuni errori di ortografia che sono stati corretti, ma sostanzialmente la trascrizione è giusta e la inseriamo. Diremmo, dai, che almeno un 7 meno te lo sei meritato, non è mai semplice trascrivere all'ascolto. [CCG/AWS Staff]
Moi je n'étais rien et voilà qu'aujourd'hui
(continua)
inviata da leoskini 4/10/2016 - 14:46
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Στρατιώτη γύρνα πίσω

Στρατιώτη γύρνα πίσω
Stratióti gyrna píso
[1977]
Στίχοι : Σώτια Τσώτου
Μουσική : Κώστας Χατζής

Testo: Sotia Tsotou
Musica: Kostas Hatzis




Una storica ballata di Kostas Hatzis, composta nel 1977 su versi della poetessa Sotia Tsotou con una melodia dalle reminiscenze decisamente “andine”. Sotia Tsotou, nata a Livadia il 14 maggio 1942 e morta a Atene il 10 dicembre 2011, è stata un'importante poetessa, quinta figlia di un combattente dell'ELAS durante la Resistenza, fucilato dai tedeschi davanti a casa nel settembre del 1943. Giornalista antifascista, il 21 aprile 1967 lavorava per il periodico Ελευθερία (“Libertà”), che fu chiuso il giorno sesso; Sotia Tsotou fu più volte arrestata e incarcerata. E' stata poetessa, autrice teatrale e di film televisivi; la sua prima figlia, Despina, è pure giornalista, mentre la seconda figlia, Assimenia, è pure poetessa e autrice di canzoni.

Ο πόλεμος αρχίζει
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/10/2016 - 10:39
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Our War

Our War
2016
Our War O.S.T.

Voce: Eugenio Finardi

La canzone scritta e cantata da Eugenio Finardi e Vittorio Cosma per il documentario Our War di Benedetta Argentieri, Bruno Chiaravallotti e Claudio Jampaglia che verrà presentato il 9 settembre alla Mostra del cinema di Venezia. Un ex marine (Joshua Bell), un attivista politico italiano (Karim Franceschi), una guardia del corpo svedese (Rafael Kardari): tre ventenni accomunati dalla scelta di arruolarsi come volontari nelle Unità di Protezione Popolare (YPG) in Rojava, la regione controllata dai curdi nel Nord della Siria, per combattere l’Isis. Le loro immagini, nel teatro di guerra più difficile e significativo degli ultimi decenni, si intrecciano con la vita quotidiana negli Stati Uniti, in Svezia e in Italia. E con una domanda che tocca tutti noi: per chi combattono?
Living life so easy
(continua)
inviata da dq82 1/10/2016 - 23:57
Percorsi: Dal Kurdistan
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La devisa republicana

La devisa republicana
2009
Fraternitat
Poesia di August Fourès (1848-1891), poeta e repubblicano federalista occitano musicata dal gruppo Du Bartàs
Al temps d'en primièr, quand la bèstia faleta
(continua)
inviata da dq82 1/10/2016 - 23:42
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Louis Barthas

Louis Barthas
2012
Es contra ta pèl

Louis Barthas fu un soldato francese che combattè durante la prima guerra mondiale, sul fronte Occidentale per 54 mesi. Scrisse un diario di guerra, di oltre 300 pagine, che sottolinea l'inutilità della guerra. Socialista, partecipò agli ammutinamenti del 1917.
Perque t’i envoièron, Lois,
(continua)
inviata da dq82 1/10/2016 - 23:32
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I Had a Dream

I Had a Dream
(2016)

E' un sogno, anzi un incubo questo di Loudon Wainwright III. Donald Trump eletto presidente...
I had a dream - I don’t know what it meant,
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff trying to influence US presidential campaign 1/10/2016 - 23:14
Percorsi: Donald Trump
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Old Man Trump

Old Man Trump
[1952]
Words by Woody Guthrie
Music by Ryan Harvey

Testo di Woody Guthrie
Musica di Ryan Harvey

feat. Tom Morello & Ani DiFranco

All'inizio degli anni '50 del secolo scorso, Woody Guthrie viveva a New York in un complesso di appartamenti di Brooklyn, il Beach Heaven Family Project ("Progetto familiare di Beach Haven"). Il contratto di locazione lo aveva firmato nel dicembre del 1950 ed è un documento assai interessante: da una parte la firma dell'autore di This Land Is Your Land, forse l'appello più chiaro all'uguaglianza e alla condivisione sociale per tutti in America, e dall'altra quella di mr Frederick Christ Trump, che in termini odierni si potrebbe definire un ricco, ricchissimo, straricco palazzinaro che si era fatto una fortuna immensa edificando nelle periferie newyorkesi.

Il contratto, scoperto dal giornalista Nick Lehr che ne ha parlato diffusamente nel suo blog The... (continua)
I suppose that Old Man Trump knows just how much racial hate
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff trying to influence US presidential campaign 1/10/2016 - 20:12
Percorsi: Donald Trump

كلمات زي ما صاب مبارح

كلمات زي ما صاب مبارح
Stormtrap (Asifeh) - What Happened Yesterday
زي ما صار مبارح - عاصفة - Zey ma sar mbare7
Palestine
Released on June 10, 2010
اللازمة x4:
(continua)
1/10/2016 - 18:43

The Mothers' International

anonimo
Sung to the tune of »Hark! The Herald Angels Sing«, The Mothers' International is known as the anthem of the Australian Cooperative Women's Guild.
Round the world a new song's ringing,
(continua)
inviata da Juha Rämö 1/10/2016 - 12:13
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Sèm totis bastards

Sèm totis bastards
[2013]

Album :Tant que vira

Paraulas : L. Cavalié
Musica : Du Bartàs
Que te ba disi, sens vantardisa,
(continua)
1/10/2016 - 11:43

An meinen Sohn Hans Werner

An meinen Sohn Hans Werner
[1943?]
Versi di Werner Finck (1902-1978), cabarettista, attore e scrittore.
Interpretata dal rapper Smudo e dall’attore Peter Lohmeyer in un disco intitolato “Laut gegen Nazis #2. Werner Finck: Gedichte und Kurzgeschichten”, realizzato nell’ambito della campagna “Laut gegen Nazis – Rechte Gewalt kann jeden treffen” ideata ad Amburgo nel 2004 dal manager musicale Jörn Menge.

Inizialmente Werner Finck non si interessava di politica, il suo era un talento comico puro. Di sé stesso diceva di essere un “inguaribile individualista”. Ma dalla fine degli anni 20 fu la “politica” ad entrare in rotta di collisione con Finck ed il suo “Die Katakombe”: “Ci sono alcuni oggi che dicono che io ero contro i nazisti. Ma io vorrei che fosse chiaro questo: sono calunnie. La questione era ben diversa: erano i nazisti ad essere contro di me!”

A partire dal 1932 gli spettacoli di Finck divennero più mimetici,... (continua)
Du brauchst dich deines Vaters nicht zu schämen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2016 - 13:39
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L'Internationale

L'Internationale
TAMIL / TAMIL




"This is an adaption of The Internationale in Tamil from facebook. The source and transcription of the text were provided by Jonas Buchholz, M.A. and doctoral student at the University of Hamburg." [Juha Rämö]

The tamil version is written By: Newton Marianayagam .
சர்வதேச தொழிலாளர் கீதம் . மூலம் 1871 இல் பிரான்ஸ் மொழியில் Eugene Pottier இல் எழுதப்பட்ட்து.
Pierre Degeyter i 1888 இல் போடப்பட் இசை
இங்கு பாடப்படும் தமிழ் தழுவல் : நியூட்டன் மரியநாயகம்
சிங்களம் : விமுக்தி கீத்
சர்வதேச கீதம் [1]
(continua)
inviata da Juha Rämö 30/9/2016 - 13:23
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If I Can Dream

If I Can Dream
stupenda
renato 30/9/2016 - 06:08
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Tina

Tina
TINA
(continua)
inviata da Santiago 30/9/2016 - 04:04
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La terza guerra mondiale

La terza guerra mondiale
(2016)
title track dell'album "La terza guerra mondiale"

La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.


Appino: Comunque la terza guerra mondiale è anche una provocazione perché si percepisce così tanto la voglia di sangue, di calci in culo, di violenza, spesso virtuale, perché i luoghi dove rimane la violenza fisica in Italia sono la famiglia e lo stadio. Mentre nel virtuale c'è una voglia di sangue incredibile, di mandare via, non parlo solo di immigrazione, parlo in generale di processi di piazza: "ci vorrebbe la guerra, ci vorrebbe il duce". Noi ci siamo immaginati un disco che non parla... (continua)
Mi son svegliato con il sole
(continua)
29/9/2016 - 21:39

Tausch-Rausch

Tausch-Rausch
Chanson allemande – Tausch-Rausch – Die Hinterbliebenen – 1946


Une chanson de Heinz Hartwig pour le Reisekabarett, le cabaret itinérant “Die Hinterbliebenen” – « Les Survivants ».
« Die Hinterbliebenen » a été un groupe d’artistes allemands agressifs, féroces et des irrévérencieux qui entre 1946 et 1949 décrivirent sans aucune retenue, l’Allemagne sortie en ruines de la guerre. En plus d’Heinz Hartwig, journaliste et écrivain satirique berlinois, « Die Hinterbliebenen » comptaient parmi eux l’acteur viennois Roman Sporer et le réalisateur Hans Albert Schewe, auquel s’ajouta ensuite Gerhart Herrmann Mostar à sa rentrée de son exil en Yougoslavie :

« C’est nous les survivants,
De partout nous sommes .
Nous poursuivons l’art libre
Que nous cherchons de tous côtés.
Nous cherchons à apprendre
Le grand art de penser ! »

Die Hinterbliebenen (« Les Survivants ») s’arrêtaient partout où il y... (continua)
TROC-BROC
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/9/2016 - 20:19
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Sempre poveri

Sempre poveri
Hey Tataj, che sorpresa...ma ci conosciamo...tu sei quel bell'uomo con baffi e pizzetto che andò in giro anni fa a cantare le canzoni di Matteo con il collettivo Jurnatèr...ci siamo incontrati a inizio 2009 ad Avesa(Verona), io ero in contatto con Federico Caroli che nel gruppo suonava la chitarra. Matteo purtroppo non è culturalmente considerato come meriterebbe in questa nazione di ingrati: forse nessuno ha saputo cantare la condizione degli ultimi come lui qui in Italia, in cambio quasi nessuno lo conosce...perfino i Russi hanno dedicato una statua a Vladimir Vysotskij.....
Flavio Poltronieri 29/9/2016 - 14:24
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Volta la carta

Volta la carta
GIRA LA CARTA
(continua)
inviata da Santiago 29/9/2016 - 05:13
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[Ain't Gonna Let Nobody] Turn Me Around

[Ain't Gonna Let Nobody] Turn Me Around
Questa versione della Baez è bellissima ma non credo, al contrario di quanto scritto nell'introduzione, che sia stata eseguita a Woodstock. Secondo i siti che riportano la tracklist completa del festival di Woodstock (ad esempio questo ed anche Wikipedia) la canzone non è stata eseguita a Woodstock e men che meno fa parte dell'LP ufficiale (che comunque era una selezione delle varie performance). Bisognerebbe ora capire da dove proviene questa versione live.
Leonardo 28/9/2016 - 22:56
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Canción de Grimau

Canción de Grimau
Grimau non fu garrotato ma fucilato
Dq82 28/9/2016 - 19:06
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Gervasio

Gervasio
2016

Storia vera di un disertore nostrano,fuggito a piedi dalle alpi fino nelle Marche durante la guerra del 15/18. Viaggiava a piedi spostandosi di notte e di giorno nascosto per paura di essere fucilato per diserzione. Grande gesto libertario ed anarcoide spontaneo di una persona senza nessuna fede politica o credo religioso è questo che ci è piaciuto molto e, per questo abbiamo realizzato questo pezzo dedicato a tutti i libertari e pacifisti di questa terra.
Primi del Novecento
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2016 - 18:55
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Ode an die Freude

Ode an die Freude
FINLANDESE / FINNISH

Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Kirsi Kunnas

https://en.wikipedia.org/wiki/Kirsi_Kunnas
OODI ILOLLE
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/9/2016 - 17:15
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Per valli e monti/La cavalcata del disertore

Per valli e monti/La cavalcata del disertore
2014
Stundai
Per valli e monti ho cavalcato
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2016 - 16:15
Percorsi: Disertori




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