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Die Ballade vom Wasserrad

Die Ballade vom Wasserrad
[1932-34]
Versi di Bertolt Brecht (1898-1956), con Margarete Steffin, Emil Burri ed Elisabeth Hauptmann.
Musica di Hanns Eisler

Un brano tratto da “Die Rundköpfe und die Spitzköpfe” (“Teste tonde e teste a punta”), una commedia che, a detta degli autori, è piuttosto “un racconto dell’orrore”, un adattamento di “Measure for Measure” di Shakespeare che diventa una feroce satira delle teorie razziali naziste.

In un paese immaginario, in piena crisi economica, la rivolta della gente ormai alla fame rischia di travolgere il Potere. I ricchi possidenti trovano una soluzione tanto semplice quanto geniale per restare in sella: distrarre il malcontento popolare dalle sue vere cause trasformando lo scontro di classe in scontro razziale. Così affidano temporaneamente le redini del paese ad un sordido personaggio incaricato di fomentare l’etnia maggioritaria e più povera delle “Teste rotonde” contro... (continua)
Von den Großen dieser Erde
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2016 - 21:16

Reformiertes deutsches Kirchenlied

Reformiertes deutsches Kirchenlied
[1933]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Originariamente pubblicati sull’“Arbeiter-Zeitung” nel novembre del 1933, si trovano nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979.
Il testo è riportato su Projekt Gutenberg-DE
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.

Una poesia che contiene un funesto presagio, l’evocazione di Dachau, il primo campo di sterminio nazista, inaugurato già nel marzo del 1933, dove lo stesso Jura Soyfer fu internato alcuni anni... (continua)
Wir stehen in Dachau beim Prügeln, habt acht,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2016 - 16:27
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Das Hungerlied

Das Hungerlied
[1844]
Versi di Georg Weerth (1822-1856), scrittore e poeta tedesco, socialista, amico di Karl Marx e Friedrich Engels.
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.

Una poesia composta da Georg Weerth durante un suo lungo soggiorno in Inghilterra, dove conobbe Engels e dove con lui studiò gli effetti della Rivoluzione Industriale sull’evoluzione dei rapporti tra padroni e classe operaia. Inutile dire che tali effetti, combinati con quelli derivanti dal giogo delle monarchie reazionarie eredi della Restaurazione, si concretizzarono poco tempo dopo nella Primavera dei Popoli, quando successe “un bel Quarantotto”…
Verehrter Herr und König,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2016 - 08:48
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Requiem

Requiem
[1975]
Paroles et musique: Léo Ferré
Testo e musica: Léo Ferré
1ère enregistrement: Ferré muet...dirige [1975]
2ème enregistrement: Je te donne [1976]
Orchestre symphonique de Milan
Orchestra sinfonica di Milano
Éditions Musicales La Mémoire et la Mer, 1976.



Come ogni anarchico che si rispetti, Léo Ferré ha molto ripreso dalla tradizione liturgica; dato che qui, "pour tout ça le silence", di un vero e proprio Requiem si tratta, e non solo nel titolo. Si potrebbe però dire: un Requiem, on un Anti-requiem? Cristo o Anticristo? Ferré, o Anti-Ferré? Lo stesso formato del brano autorizza tutti questi dubbi, del resto più che consueti quando si ha a che fare col Monegasco chiantigiano. Accompagnamento orchestrale originale (dell'Orchestra Sinfonica della città di Milano) e corale, carattere di litania (non certamente l'unico caso in Léo Ferré, ultimo grande litanista nel solco della tradizione... (continua)
Pour ce rythme inférieur dont t'informe la Mort
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 11/10/2016 - 02:38

Wahlen im Dritten Reich

Wahlen im Dritten Reich
[1936]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979.
Il testo è riportato su Projekt Gutenberg
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.

Il 5 marzo del 1933 si tennero le elezioni federali nella Repubblica di Weimar... Hitler prese quasi il 44% dei voti, e con quelli dei nazionalisti e dei cattolici del (onnipresente, in ogni luogo ed epoca) “Zentrum”, riuscì a farsi approvare il decreto dei pieni poteri e si pappò... (continua)
Das ist die Zeit der großen Wahl.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/10/2016 - 22:06
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Le Mambo du Légionnaire

Le Mambo du Légionnaire
Le Mambo du Légionnaire

Chanson française – Le Mambo du Légionnaire – Jean Yanne – 1958


Dialogue maïeutique

Lucien l’âne mon ami, je viens de retrouver quelques chansons de Jean Yanne et je me rends compte qu’elles ne sont pas dans les Chansons contre la Guerre, alors que de toute évidence, elles devraient s’y trouver. Au double tertre de chanson folklorique et comme il se doit – au moins pour celle-ci – résolument contre la guerre, même si comme disait un commentateur éclairé, même à la lumière du jour, cela ne se voit pas. Laissons passer la nuit et on comprendra.

Pourtant, habituellement, dans la critique, Jean Yanne n’y va pas par quatre chemins, dit Lucien l’âne aux yeux éberlués comme s’il voyait un âne monter droit dans le ciel en emportant un barbu.

En effet, Jean Yanne, ordinairement n’y va pas par quatre chemins. Là, tu as raison, Lucien l’âne mon ami, mais ici, non. Il... (continua)
Sur un piano systématiquement faux,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/10/2016 - 18:58
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The Dolphins

The Dolphins
[1966]
Parole e musica di Fred Neil

La canzone che apre l’album intitolato semplicemente “Fred Neil”, poi riedito nel 1969 con il titolo della canzone più nota di quel lavoro, “Everybody's Talkin'”, nel frattempo diventata una hit nell’interpretazione offerta da Harry Nilsson per la colonna sonora del film di John Schlesinger “Midnight Cowboy” (“Un uomo da marciapiede”).
Tim Buckley riprese “The Dolphins” nel suo album del 1973 intitolato “Sefronia”.
This old world may never change the way it's been
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/10/2016 - 14:28
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Si potrebbe

Si potrebbe
2013
Portavérta

“Si Potrebbe”, è una sorta di personalissimo manifesto in cui quel “io aspetterò fino a quando avrò visto anche solo un potrebbe che può diventare un può”, racchiude un po’ tutta la filosofia del disco.
Si potrebbe cantare l'amore
(continua)
inviata da Dq82 10/10/2016 - 10:55
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Le due storie

Le due storie
(2012)
dal mixtape "Spiraglio di periferia"

Due storie tragiche. Quella di Gabriele Sandri, 28 anni, ammazzato all'Autogrill di di Badia al Pino l'11 novembre 2007 da un agente della polizia stradale che spara "per fermare una rissa" tra tifosi della Lazio e della Juventus.

E quella di Stefano Cucchi, che come ha sentenziato recentemente un tribunale italiano, è morto di epilessia nelle mani delle forze dell'ordine.
E' na matin e novembr e comm a semp for chiov,
(continua)
9/10/2016 - 23:10
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Der Tantenmörder

Der Tantenmörder
[1901-04]
Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.
Interpretata da Helmuth Lohner (1933-2015), attore e registra teatrale austriaco, in “Helmut Lohner Singt Wedekind-Lieder - Ich Hab' Meine Geschlachtet”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato nel 1975.

Una delle canzoni più note di Wedekind, quando si esibiva al Kabarett di Monaco chiamato “Die elf Scharfrichter”, “Gli Undici Boia”.

“Compariva in scena con indosso una tunica rosso sangue e una mannaia in mano inneggiando alla libertà: era il più celebre degli Undici Boia, questo il nome del primo, leggendario Kabarett di Monaco. Deposta la scure, afferrava la chitarra e intonava con voce tagliente, scandendo bene le parole,... (continua)
Ich hab’ meine Tante geschlachtet,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2016 - 17:21
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Der Anarchist

Der Anarchist
[1905]
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.

Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.

Canzone di morte di un anarchico condannato al patibolo...
Reicht mir in der Todesstunde
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2016 - 16:45
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Der Zoologe von Berlin

Der Zoologe von Berlin
[1899?]
Parole (e musica?) di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco. Nella raccolta intitolata “Die vier Jahreszeiten”, pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905.

Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.

La ballata Im Heiligen Land che Wedekind pubblicò nel 1898 sulla sua rivista satirica Simplicissimus gli era valsa la condanna per lesa maestà, e la maestà era niente popò di meno che quella del Kaiser Guglielmo II. Sicchè Wedekind, insieme al suo amico Heine, illustratore della rivista, si fecero qualche mese di carcere. “Lo zoologo di Berlino” è una riflessione su quella vicenda di censura ed intimidazione cui, ovviamente, Wedekind non si piegò...
Hört ihr Kinder, wie es jüngst ergangen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2016 - 16:32
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Im Heiligen Land

Im Heiligen Land
[1898]
Parole e musica di Frank Wedekind (1864-1918), scrittore, drammaturgo e chansonnier, uno dei principali precursori del Kabarett tedesco.
Interpretata da Ernst Busch, innanzitutto in “Spottlieder”, disco interamente dedicato alle chansons di Wedekind, pubblicato in Germania Democratica nel 1964.
Testo trovato su Projekt Gutenberg-DE

Dalle colonne della rivista satirica Simplicissimus, da lui stesso fondata a Monaco di baviera nel 1896, Frank Wedekind si prendeva gioco della politica conservatrice, militarista e colonialista della Germania del Kaiser Guglielmo II.
In “Im Heiligen Land” (“In Terrasanta”) Wedekind canzonava il Kaiser allora impegnato in viaggi ed accordi volti ad accrescere l'influenza politico-militare tedesca in Sud Africa (era l'epoca delle guerre boere nel Transvaal e del massacro dei nativi nei territori dell'attuale Namibia), in Cina (nel 1897 la Germania occupò... (continua)
Der König David steigt aus seinem Grabe,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2016 - 15:36

Det gäller

Testo / Lyrics / Paroles / Text: Jose Fredensstjärna (Josefina Fagerholm)
Fonte / Source / Källa: Fredsfacklan
Det gäller att verka för fred och frid
(continua)
inviata da Juha Rämö 9/10/2016 - 13:04
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La guerra degli elefanti

La guerra degli elefanti
(2012)
title track del secondo album della band veronese

«In Africa esiste un proverbio: "Quando gli elefanti combattono è sempre l'erba a rimanere schiacciata". Quando i potenti combattono per i loro interessi, spesso i più deboli sono come l'erba, stanno lì e se qualcuno li calpesta non possono farci nulla».

«Non mi sono mai trovato faccia a faccia con un elefante ma sono sicuro che mi farebbe paura. Sarà per la figura imponente, per lo sguardo indecifrabile o per quel senso di diffidenza che ti attaccano addosso fin da piccolo verso chi non conosci, specialmente se è più grande di te; sarà per questo ed altro ma sono sicuro che resterei immobile con le gambe di ghiaccio a immaginare tutti i modi in cui potrebbe farmi a pezzi. Se penso ad un elefante, istintivamente immagino una forza che non puoi fermare, di quelle che, se ti sbattono addosso, ti spazzano via, lontano, dove non ti vede... (continua)
La finestra è rimasta chiusa
(continua)
8/10/2016 - 23:08
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Εκτός ελέγχου

Εκτός ελέγχου
Ektós elénhou
[2008/2009]
Στίχοι: Killah P (Παύλος Φύσσας)
μαζί με: Mistah Rude, Neon, Μέγα, Λόγο Απειλἠ,
Θανάσιμο, Στἰγμα Νεολαίο, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound

Versi: Killah P (Pavlos Fyssas)
con: Mistah Rude, Neon, Megas, Logos Apeilís,
Thanasimos, Stigma Neolaios, Tozy, Tiny Jackal,
TNT, Noizy, Echosound

Το “Εκτός ελέγχου”, ήταν το καμάρι του Killah P, όπως είχε αναφέρει σε συνέντευξή του. Οι στίχοι αυτού του κομματιού που αποτελεί συνεργασία του Killah P με άλλους καλλιτέχνες, υπάρχουν μερικώς στο διαδίκτυο, όχι όλοι και όχι πάντα με ακρίβεια. Κι εγώ δυσκολεύτηκα να τους βγάλω ακούγοντας το ηχητικό. Σε μερικά σημεία – εκεί όπου σημειώνεται αστερίσκος – δεν είμαι σίγουρη αν είναι όντως αυτή η λέξη, στο δε τελευταίο στίχο του κομματιού, το πρώτο μισό μέρος του μου είναι εντελώς δυσνόητο. Το κομμάτι αναφέρεται στη δολοφονία του Αλέξανδρου Γρηγορόπουλου και πρέπει... (continua)
Killah P
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 8/10/2016 - 21:02
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The Emigrant

The Emigrant
2016
The Emigrant

(Words and music by Ben Glover/Gretchen Peters)

L’idea del disco, nelle parole dello stesso Glover, è quella della ricerca di un senso di appartenenza, esprimendo quei sentimenti universali che ogni migrante prova: irrequietezza, il tendere verso un'idea di casa, o qualcosa che le somigli, e la nostalgia. Nella track-list è difficile trovare un brano meno efficace degli altri; dirò che le versioni di “From Clare to Here” di Ralph Mc Tell e “The Band Played Waltzing Matilda”, nulla hanno da invidiare, anzi, sono addirittura migliori di quelle celebri di Nancy Griffith (la prima) e di Pogues o June Tabor, e che “Parting Glass” e “Moonshiner” (a.k.a. “The Wild Rover”) perdono totalmente la loro fastidiosa connotazione “drinking-song” per una resa raffinata e originale, così come “Green Fields of Antrim”, in un arrangiamento che sembrerebbe cucito per Tom Waits. Ma la preferenza... (continua)
The lonliness of the emigrant
(continua)
inviata da dq82 8/10/2016 - 11:10
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L'impossibile

L'impossibile
(2016)
Eutòpia

Singolo (pubblicato oggi) che anticipa il prossimo album Eutòpia.


"Nell'Eutòpia dei Litfiba tutto è possibile e l'impossibile non esiste. Basta avere il coraggio di portare avanti le proprie idee con la Musica, con coerenza e con amore per la vita e per il rock".

Piero e Ghigo
Hey!
(continua)
7/10/2016 - 23:42

Tu se' di quella razza

Tu se' di quella razza
[ottobre 2016]
Tu se' di quella razza che sta fin troppo bene,
(continua)
7/10/2016 - 23:31

Deutschland, Deutschland über dieses (Neue deutsche Nationalhymne)

anonimo
Deutschland, Deutschland über dieses (Neue deutsche Nationalhymne)
[1900]
Parodia di autore anonimo del "Das Lied der Deutschen" composto nel 1841 da August Heinrich Hoffmann von Fallersleben su di una precedente melodia di Joseph Haydn.
Testo pubblicato sul “Der wahre Jacob”, rivista satirica socialista fondata nel 1879 e pubblicata fino all'avvento del nazismo.
Testo trovato su Hymne Auf Deutschland - Deutschlandhymne Aus Dem Deutschlandlied

Sulle pagine del “Der wahre Jacob” ci si faceva beffe dei Kaiser e si criticava la politica imperiale, il militarismo ed il colonialismo tedesco che proprio in quegli anni stavano mettendo a ferro e fuoco i territori africani corrispondenti all'attuale Namibia, una vera e propria palestra per l'immane guerra mondiale che di lì a poco sarebbe scoppiata ed un laboratorio per le tecniche di sterminio che sarebbero state utilizzate anche più tardi. Fu proprio nella Deutsch-Südwestafrika, l'Africa Tedesca del Sud-Ovest,... (continua)
Deutschland, Deutschland über dieses
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2016 - 22:08

Was treiben wir Deutschen in Afrika?

anonimo
Was treiben wir Deutschen in Afrika?
[1898]
Versi di autore anonimo da cantarsi sulla melodia della canzoncina infantile di epoca romantica che fa “Es klappert die Mühle am rauschen Bach, klipp-klapp, klipp-klapp, klipp-klapp”
Testo contenuto in un “Demokratisches Liederbuch” pubblicato a Stoccarda nel 1898.
Testo trovato su Hymne Auf Deutschland - Deutschlandhymne Aus Dem Deutschlandlied

Deutsch-Südwestafrika, Africa Tedesca del Sud-Ovest, così fu chiamata una porzione del continente africano, oggi più o meno corrispondente alla Namibia, che tra il 1884 e la fine della Grande Guerra l'Impero Tedesco elesse a sua colonia. Quello che coloni e soldati tedeschi fecero laggiù non fu altro che un genocidio, persino di qualche anno precedente a quello armeno, comunemente ritenuto il primo genocidio del XX° secolo. La sopravvivenza delle popolazioni indigene dei Nama, degli Ovambo e soprattutto degli Herero fu messa seriamente... (continua)
Was treiben wir Deutschen in Afrika?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2016 - 21:04

Spuk in der Kaserne

Spuk in der Kaserne
[1944]
Versi di Manfred Greiffenhagen (Berlino 1896 – KZ Dachau 1945), ebreo, scrittore ed autore di cabaret, composti durante la sua detenzione a Theresienstadt.
Musica di Clio Montrey, compositrice polacco-canadese, scritta per lo spettacolo viennese “EntArteOpera”, dedicato nel 2015 alle operette e agli spettacoli di cabaret realizzati dai prigionieri a Theresienstadt.
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.

Internato a Theresienstadt, Manfred Greiffenhagen scrisse molti dei testi delle piéces teatrali e musicali messe in scena nel campo-ghetto. Come molti artisti ebrei lì rinchiusi – tra i quali il noto attore Kurt Gerron – fu costretto dagli aguzzini a prestarsi nel documentario di propaganda “Der Führer schenkt den Juden eine Stadt”, confezionato dai nazisti per far... (continua)
In einer Stadt, von allem abgeschlossen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2016 - 12:56
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Le déserteur

Le déserteur
OCCITANO / OCCITAN / OCCITAN [2] - Patric

Versione occitana di Patric da Ocsession 2003
LO DISERTOR
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 12:09
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Véronique Chalot: En cossirer

Véronique Chalot: En cossirer
ciao, need Ensemble Volubilis cd by Véronique CHALOT,can you help me? molto grazie!!!
Dimitris 5/10/2016 - 16:43
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Merci patron

Merci patron
MERCI MACRON
(continua)
inviata da leoskini 5/10/2016 - 15:17
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Refugees

Refugees
una canzone sepolta nel tempo, registrata dalla radio quando è uscita su un vecchio Gelosino, senza conoscere le parole...solo pochi giorni fa l'ho risentita alla radio tradotta...che parole commoventi!il West sono Mike e Susie, sono gli amici che ti accompagnano nella vita, quelli che ti amano e che ami e non vorresti perdere mai
Giamba 5/10/2016 - 10:15
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Flowers of Guatemala

Flowers of Guatemala
I know he says that it's about Genocide, but there's nothing in the song itself to indicate that's anything other than an afterthought. The song is about mushrooms and people that look 'colorful', and seeing things that one hasn't seen before. Stipe can say the song is about genocide but with all due respect, based on the lyrics of the song, it is clearly about eating a mushroom.
Barty 4/10/2016 - 19:30
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Le Père Noël et la petite fille, incl.Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa

Le Père Noël et la petite fille, <i>incl.</i>Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa
Μετάφραση: Γιώργος Κεντρώτης

Dal blog Αλωνάκι της Ποίησης di Giorgos Kendrotis stesso. La traduzione è pienamente ritmica, e ovviamente cantabile.
ΤΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΗΣ ΜΑΡΙΝΕΛΛΑΣ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 4/10/2016 - 15:17
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Questa di Marinella

Questa di Marinella
Tradotta da me tanto tempo fa. Renato

Vortoj de la “Movimento Femminista Romano” (Roma Inista Movado)
laŭ la ario de “La kanzono de Manjo” de Fabrizio De André
Trad. Renato Corsetti (el “La Kancerkliniko” 1980-14, p.11)
MANJO
(continua)
inviata da Renato Corsetti 4/10/2016 - 14:13
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L'Internationale

L'Internationale
TUVANO [1A] / TUVAN [1A]

Traduzione inglese dell'Internazionale Tuvana/English translation of Tuvan Internationale
Da lyricstranslate.com

TUVAN INTERNATIONALE
(continua)
inviata da Dq82 4/10/2016 - 09:42
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Le temps des cerises

Le temps des cerises


Presentazione e interpretazione di Alessio Lega
Salvo Lo Galbo 3/10/2016 - 18:40

Official Notice

Official Notice
VIRALLINEN ILMOITUS
(continua)
inviata da Juha Rämö 3/10/2016 - 10:42

An meinen Sohn Hans Werner

An meinen Sohn Hans Werner
Nel 1947, in occasione di uno spettacolo di Werner Finck a Zurigo, fu Bertolt Brecht in persona a dedicare una poesia in elogie al folle, indomabile cabarettista che aveva sfidato Hitler, i suoi gerarchi, la guerra e la sorte e ne era uscito vivo… S’intitola “Eulenspiegel scampato alla guerra”, con riferimento a Till Eulenspiegel, l’irriverente burlone, personaggio del folklore tedesco risalente al 300.
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.

EULENSPIEGEL ÜBERLEBT DEN KRIEG (WERNER FINCK GEWIDMET)

Gleichend einer madigen Leich
Lag das dutzendjährige Reich
Als, fünfhundert Jahre alt
Eulenspiegel in Gestalt
Sich den Schweizern präsentierte
Und, für eine Mahlzeit, referierte
Wie, indem er Witze riß und bebte
Er die großen Zeiten überlebte.
Denn es war für Späßemacher
Die... (continua)
Bernart Bartleby 3/10/2016 - 08:36
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25 Μαίου

25 Μαίου
Deutsche Übersetzung von Jan Kuhlbrodt und Giorgos Kartakis
Traduzione tedesca di Jan Kuhlbrodt e Giorgos Kartakis
Μετάφραση: Jan Kuhlbrdot και Γιώργος Καρτάκης
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25. MAI
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/10/2016 - 02:43
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Εμένα οι φίλοι μου

Εμένα οι φίλοι μου
Deutsche Übersetzung von Jan Kuhlbrodt und Giorgos Kartakis
Traduzione tedesca di Jan Kuhlbrodt e Giorgos Kartakis
Μετάφραση: Jan Kuhlbrdot και Γιώργος Καρτάκης
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ALL MEINE FREUNDE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/10/2016 - 02:37
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
Florence, 2 octobre 2016

Nous sommes en 1945. M. Edoardo Nicolardi est un cadre administratif dans l'hôpital San Loreto a Mare de Naples, quand quelque chose de très étrange se passe à la Maternité: une jeune femme napolitaine a accouché d'un bébé à la peau noire. On cherche des explications: c'est peut-être quelque chose que la science ne saurait pas expliquer? Mais l'explication est très facile: l'année avant Naples avait été occupée par les américains, et parmi les américains il y avait bien des gens de couleur. A partir de ce moment-là, les bébés noirs se multipliquent. Edoardo Nicolardi, qui a déjà écrit des chansons napolitaines parmi lesquelles la célèbre “Voce 'e notte” (Une voix dans la nuit) en 1904, rentre chez soi et écrit immédiatement “Tammurriata nera”, la Tambourade Noire. Son beau-père, E. A. Mario, est un musicien très célèbre; il est l'auteur de la “Légende du Piave”,... (continua)
TAMBOURADE NOIRE
(continua)
2/10/2016 - 16:18
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The Negro Speaks of Rivers

The Negro Speaks of Rivers
MUSTA MIES PUHUU JOISTA
(continua)
inviata da Juha Rämö 2/10/2016 - 11:18
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Louis Barthas

Louis Barthas
Pourquoi t’y envoyèrent-ils, Louis,
(continua)
inviata da dq82 1/10/2016 - 23:33
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Stelutis Alpinis

Stelutis Alpinis
molto bello , grazie

Laura Angelino 1/10/2016 - 22:21
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The Negro Speaks of Rivers

The Negro Speaks of Rivers
THE ARAB SPEAKS OF RIVERS
La traduzione araba di Omar Offendum
العربي (بدلاً من الأسود هنا) يتحدث عن أنهار
(continua)
1/10/2016 - 18:27
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Sèm totis bastards

Sèm totis bastards
NOUS SOMMES TOUS DES BÂTARDS
(continua)
1/10/2016 - 12:01
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Gee, Ma, I Want To Go Home

anonimo
Oh, the food at the girls' camp
(continua)
inviata da Gwen C. Katz 1/10/2016 - 04:33
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L'infanzia di Maria

L'infanzia di Maria
Tanto per essere stringato, non ho l'intenzione di contriubuire più se non completate "La Buona Novella" di Fabrizio.
Dicit
Prendetela come un capriccio o come cazzo Vi pare
Ciauludovsky
Kri Kro 1/10/2016 - 01:30
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Latrine

Latrine
Chanson allemande – Latrine – Günter Eich – 1946

La description détaillée, obsédante, révoltante des latrines d'un camp de prisonniers allié plein de soldats allemands – l’auteur y a passé beaucoup de temps avant de retrouver la liberté – se réfère une citation de la poésie Andenken de grand Friedrich Hölderlin… S'agripper au beau pour ne pas tomber dans le macabre ? C’est possible, toutefois dans le troisième quatrain, Günter Eich fit rimer « Hölderlin » avec « Urin », déclenchant un scandale parmi ses contemporains… Qui sait si un des poètes plus aimés des nazis (Hölderlin) – abusé, malgré lui – n'était-il par contre rendu à la réalité pénible et difficile de l'Allemagne dans son « Année Zéro » ?
« Latrine » – avec « Inventur » – est une des œuvres les plus connues et représentatives de la « Trümmerliteratur », la littérature des décombres, en Allemagne de l'immédiate après-guerre.


Dialogue... (continua)
LATRINES
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/9/2016 - 22:21
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Zingara (Il cattivista)

Zingara (Il cattivista)
e' uscito oggi il video di questa canzone, dategli un'occhiata perché e' molto eloquente, a partire dalla didascalia "la prima canzone scritta direttamente dagli italiani". Ecco il commento del gruppo

"Zingara (Il Cattivista) è una canzone atipica. Si tratta sì del terzo singolo e video estratto da "La Terza Guerra Mondiale", ma è anche -a tutti gli effetti- un esperimento sociale. Il testo è stato scritto per buona parte direttamente dagli Italiani; abbiamo messo in rima dei commenti pubblicati sotto ad alcuni video caricati su Youtube mettendo "Zingari" come chiave di ricerca. Quelli "meno pesanti" sono diventati buona parte del testo della canzone, mentre quelli che non abbiamo avuto il cuore di cantare fanno parte del video che la accompagna. È troppo? Vi disgusta? La trovate di una cattiveria gratuita? Meta-qualunquismo? Forse, ma rimane per noi una fotografia (di guerra) del paese... (continua)
CCG Staff 30/9/2016 - 14:31
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Riturnella

anonimo
Riturnella
Aggiungerei anche che per quanto capisco io la canzone non e' affatto strutturata in strofe e ritornello, infatti e' la stessa melodia ripetuta per tutte le strofe. Un ritornello con una melodia o una struttura diversa non c'è proprio.

Probabilmente Giovanni ha ragione a dire che riturnella non significhi rondine quindi propenderei per la soluzione che suggerisce Riccardo, cioè che il cantore si rivolga alla canzone stessa. Naturalmente potrei sbagliarmi perché non sono un esperto.
Lorenzo 30/9/2016 - 13:40
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L'Internationale

L'Internationale
TAMIL / TAMIL




"This is an adaption of The Internationale in Tamil from facebook. The source and transcription of the text were provided by Jonas Buchholz, M.A. and doctoral student at the University of Hamburg." [Juha Rämö]

The tamil version is written By: Newton Marianayagam .
சர்வதேச தொழிலாளர் கீதம் . மூலம் 1871 இல் பிரான்ஸ் மொழியில் Eugene Pottier இல் எழுதப்பட்ட்து.
Pierre Degeyter i 1888 இல் போடப்பட் இசை
இங்கு பாடப்படும் தமிழ் தழுவல் : நியூட்டன் மரியநாயகம்
சிங்களம் : விமுக்தி கீத்
சர்வதேச கீதம் [1]
(continua)
inviata da Juha Rämö 30/9/2016 - 13:23




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