Traduzione italiana di Riccardo Venturi
5 gennaio 2016
I SOLDATI VAN VESTITI DI ROSSO (continua)
5/1/2016 - 21:41
Il testo in bretone unificato standard Ar pozioù e Brezhoneg-Peurunvan
Di Riccardo Venturi, 5 gennaio 2015 gant Richard Gwenndour, 5 a viz Genver 2015
Non avevo quasi neppure finito di rifare il testo in bretone standard, quando mi sono accorto che c'era chi aveva già provveduto: il gruppo Gwalarn di Véronique Autret, che ha interpretato la canzone in bretone normalizzato. Potevo evitarmi la fatica, ma mi fa piacere constatare che gli Gwalarn ("Nord-ovest") la cantano esattamente come l'ho scritta io... [RV]
Riportiamo la versione di Soazig nella grafia tradizionale del Vannetais, sebbene adesso sia rarissimamente usata (oppure viene unificata a quella standard). Come si può vedere, due strofe sono invertite di posto.
Ha ragione BB....magari non nelle Gnus ma di sicuro sul blog...
Riccardo Venturi 5/1/2016 - 13:30
Proprio non saprei dirti perche Juha Rämö se ne è andato, un giorno ha pubblicato un commento dicendo che aveva finito di mettere nel sito quel che voleva mettere...spero che non si sia offeso di qualche cosa, ma non so davvero cosa dirti...
Notevolmente ammirato dalle vostre perizie informatiche, perché io notoriamente non ci capisco una saga (come dicono in Islanda), mi sto guardano la pagina Wayback del sito dei Tarujen Saari, proprio lui! Peccato che è la seconda versione, perché gli mp3 stavano nella primissima (a un certo punto modificarono il sito e tolsero gli mp3). Però a suo tempo non mi ero accorto che ci sono ancora Malicorne fra i testi: "Koululaismurhaaja" è la versione finlandese de L'écolier assassin, pensate un po'...Richardus extasiatus!
There really is a reason why I finished contributing to antiwarsongs. It’s a long story, but if you want to know, please contact me at juha.i.ramo@gmail.com.
A parte il fatto che faccio un po' di fatica a corrispondere in inglese, non c'è ragione di contattarti privatamente: se le ragioni sono personali, sono tue, non mi interessa. Se invece riguardassero in qualche modo le CCG /AWS tanto vale renderle pubbliche.
Caro Riccardo, mi ricollego al messaggio del 5/1/2016 - 02:57 perchè poi gli interventi hanno preso una strada tutta loro. Gradirò senz'altro una copia duplicata di Sota Kirottu in un prossimo futuro e fin d'ora ti ringrazio, intanto visto il tema conduttore che mi hai testè svelato, mi viene in mente un trittico fenomenale di canzoni cavalline da proporre:
Ballad of the Absent Mare - Leonard Cohen
Rosenfole - Agnes Buen Garnas/Jan Garbarek
El alazán - Atahualpa Yupanqui
Davvero felice di constatare che gli mp3 dei Tarujen Saari esistono ancora...! In particolare, inviterei proprio a sentire la bellissima versione che hanno fatto di Pierre de Grenoble, Viimeinen suudelma. La ripristino anche nella relativa pagina.
Senz'altro, Flavio, ti doppio il CD e poi mi farai sapere come mandartelo. Quanto alle canzoni cavalline ci aggiungerei anche "Le petit cheval" di Brassens, dalla poesia di Paul Fort, così tanto per fare il poker:
Ho appena ascoltato un paio di canzoni dall'ultimo lavoro di Flavio Giurato, "La scomparsa di Majorana".
Non ci sono ancora i testi in Rete ed è abbastanza difficile trascriverli all'ascolto, però vi propongo come assaggio tre strofe dalla title track:
"Via Panisperna, la notte e il giorno
nella passeggiata mi guardo intorno
Roma dorme ancora, le sue piazze antiche
vedo Nagasaki che si lecca le ferite.
Via Panisperna, la notte e il giorno
nella passeggiata mi guardo intorno
Se quello che facciamo serve a uccidere la gente
ci sarà il deserto, non ci sarà più niente
Via Panisperna, la notte e il giorno
nella passeggiata mi guardo intorno
L'uso militare della mia ragione
è meglio il faccia a faccia, è meglio la Legione"
Anche "In caso di cura" è molto interessante:
"Bambino perchè tiri i sassi sui cappelli
dei preti a passeggio
dei preti a noleggio
dei preti a passeggio con... (continua)
Paroles d’ Alain Thomé et Manfred Boecker
Musique de Klaus Heuser, musicien et producteur, une des figures saillantes du rock allemand, membre pendant presque 20 ans du groupe BAP, un des plus importants en Allemagne
Une chanson pop vraiment particulière, interprétée par un des plus grands artistes allemands du XXème, Joseph Beuys. Sur lui, sur son art fondu avec la vie et la nature, sur mouvement néo-dadaiste Fluxus dont il fit partie, sur ses installations et ses performances innovatrices et provocatrices, sur son anarchisme et son soutien inconditionnel aux luttes politiques radicales dans les années 60 et 70 ainsi qu’au mouvement écologiste, je renvoie au podcast du bel épisode dédié il y a quelques jours par Nicolas Ballario, conducteur du programme ContempoRAI sur Radio1.
Amusante chanson contre un des pires bellicistes... (continua)
Non è detto che sia ma potrebbe anche essere...ma come diceva Sant'Agostino d'Ippona (sic!!!), melius reprehendant nos grammatici quam non intelligant populi :-) E non c'è dubbio che il qui presente avrebbe fatto il pelo anche a Sant'Agostino, guadagnandosi immediatamente le fiamme dell'inferno. Tanto, poi, me le sono guadagnate lo stesso...
di / by Tapio Mattlar, recuperata tramite Internet Archive Wayback Machine (säv. & san. trad., suom. Tapio Mattlar)
Album / Albumi: Levoton hauta, 2002
5 gennaio 2016