El pueblo unido jamás será vencido
Traduzione in Esperanto di Renato Corsetti, trovata su questo sito.
Esperantiĝis Renato Corsetti
Interpretata da Gianfranco Molle nell'album Horo da opozicio [1979]
Kantisto: Gianfranco Molle
Albumo: Horo da opozicio
Jaro: 1979
Kantisto: Gianfranco Molle
Albumo: Horo da opozicio
Jaro: 1979
El pueblo unido jamás será vencido!
(continua)
(continua)
inviata da ZugNachPankow + DQ82 + RV 21/1/2016 - 23:52
Allora il mondo finirà
Chanson italienne – Allora il mondo finirà – Francesco Guccini – 1967
Petite introduction de Lucien Lane.
“Every one of us is, in the cosmic perspective, precious. If a human disagrees with you, let them live. In a hundred billion galaxies, you will not find another.”
~ Carl Sagan, Cosmos
« Chacun de nous est, dans la perspective cosmique, précieux. Si un humain est en désaccord avec vous, laissez-le vivre. Dans cent milliards de galaxies, vous n’en trouverez pas un autre ».
Quoique si vous rencontrez Hitler ou Mussolini… N’hésitez pas, tuez-le. Car, dans cent milliards de galaxies, vous n’en trouverez pas un autre.
Du moins, il faut l’espérer, dit Lucien l’âne.
Ce n’est pas un nouveau morceau, seulement une reprise du disque Folk beat n°1 de Guccini, et il fait référence à une apocalypse nucléaire, déjà présente dans autres morceaux de cet album :
L’atomica cinese (L’atomique... (continua)
Petite introduction de Lucien Lane.
“Every one of us is, in the cosmic perspective, precious. If a human disagrees with you, let them live. In a hundred billion galaxies, you will not find another.”
~ Carl Sagan, Cosmos
« Chacun de nous est, dans la perspective cosmique, précieux. Si un humain est en désaccord avec vous, laissez-le vivre. Dans cent milliards de galaxies, vous n’en trouverez pas un autre ».
Quoique si vous rencontrez Hitler ou Mussolini… N’hésitez pas, tuez-le. Car, dans cent milliards de galaxies, vous n’en trouverez pas un autre.
Du moins, il faut l’espérer, dit Lucien l’âne.
Ce n’est pas un nouveau morceau, seulement une reprise du disque Folk beat n°1 de Guccini, et il fait référence à une apocalypse nucléaire, déjà présente dans autres morceaux de cet album :
L’atomica cinese (L’atomique... (continua)
ALORS LE MONDE FINIRA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/1/2016 - 17:25
Amici come prima: Berlusconi e Gheddafi
Verso una nuova guerra dell’Italia in #Libia? Ricordiamo cosa abbiamo fatto in quel paese.
articolo da Giap
articolo da Giap
CCG Staff 21/1/2016 - 15:52
Better Is Peace
Musica di Karl Jenkins (1944-), compositore gallese
Nella sua “The Armed Man. A Mass for Peace”, una messa che Jenkins compose nel 1999 su commissione dell’Armeria Reale inglese, che ha la sua sede storica nella Torre di Londra ma che negli anni 90 spostò il grosso delle collezioni in un nuovo spazio espositivo a Leeds.
L’autore dedicò la sua Messa alle vittime della guerra in Kosovo.
La Messa per la pace di Karl Jenkins si conclude con una collezione composta da una citazione da “Le Morte d'Arthur”, attribuita allo scrittore inglese Sir Thomas Malory (1405-1471), la riproposizione dell’incipit con "L'homme armé" (si veda Save Me From Bloody Men), alcuni versi del poeta Alfred Tennyson (1809-1892) e un versetto dall’Apocalisse di Giovanni, o Libro della Rivelazione.
Nella sua “The Armed Man. A Mass for Peace”, una messa che Jenkins compose nel 1999 su commissione dell’Armeria Reale inglese, che ha la sua sede storica nella Torre di Londra ma che negli anni 90 spostò il grosso delle collezioni in un nuovo spazio espositivo a Leeds.
L’autore dedicò la sua Messa alle vittime della guerra in Kosovo.
La Messa per la pace di Karl Jenkins si conclude con una collezione composta da una citazione da “Le Morte d'Arthur”, attribuita allo scrittore inglese Sir Thomas Malory (1405-1471), la riproposizione dell’incipit con "L'homme armé" (si veda Save Me From Bloody Men), alcuni versi del poeta Alfred Tennyson (1809-1892) e un versetto dall’Apocalisse di Giovanni, o Libro della Rivelazione.
Lancelot - Better is peace than always war
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/1/2016 - 15:41
Percorsi:
Musica classica contro la guerra
Osposidda
Caro Rino, cosa intendi quando scrivi "la foga di uccidere, di cancellare, di colpire ed eliminare l'errore "? Le elementari regole di umanità, ancor prima che di giustizia, erano state infrante da coloro i quali hanno privato della libertà un cittadino onesto e generoso. Le forze dell'ordine avranno fatto i loro sbagli ma non dimentichiamoci che se non ci fosse stato il sequestro non ci sarebbe stato nemmeno questo tragico epilogo.
Massimo 21/1/2016 - 11:53
Le donne di Carrara
OGGI O PIANTO...PERO MI A FATTO TANTA ALLEGRIA INCONTRARE QUESTA CANZONE, UN STRETTO ABBRACCIO DAL'ARGENTINA.
GIUSEPPE PEDONESE, NATO A CARRARA NEL 1946 E PORTATO IN ARGENTINA NEL 1949
GIUSEPPE PEDONESE, NATO A CARRARA NEL 1946 E PORTATO IN ARGENTINA NEL 1949
GIUSEPPE PEDONESE 21/1/2016 - 00:37
Mondo politico
(2015)
Da "9", il nono album della rock band toscana.
Da "9", il nono album della rock band toscana.
Io l’ho visto scritto vent'anni fa
(continua)
(continua)
20/1/2016 - 23:58
Enzo Jannacci: El purtava i scarp de tennis
solo chi ha provato ad essere emarginato dalla societa ma per sempre onesto ,dignitoso,
e rispettoso verso gli altri ,questa canzone .questa poesia che negli anni ancora è attuale , questo barbone con una grande dignità dice fermati che voglio scendere ,non è che lei è meglio di mè (sicuramente come dicevano una volta in dialetto cremasco:(non ti porta neanche le scarpe )sei superiore , quello è solo un cafone ignorante che offende la dignità di un barbone ,che nella realtà sicuramente ,non è l'abito che fa il monaco .
voglio solo dire che jannacci è sempre stato dalla parte dei più deboli ,mario,vincenzina all fabbrica me lo dicevi prima .ecc,ecc sei stato un cantautore che negli anni 60 70 80 un grande ,grazie jannacci,!!!mi hai comosso . ciao.
e rispettoso verso gli altri ,questa canzone .questa poesia che negli anni ancora è attuale , questo barbone con una grande dignità dice fermati che voglio scendere ,non è che lei è meglio di mè (sicuramente come dicevano una volta in dialetto cremasco:(non ti porta neanche le scarpe )sei superiore , quello è solo un cafone ignorante che offende la dignità di un barbone ,che nella realtà sicuramente ,non è l'abito che fa il monaco .
voglio solo dire che jannacci è sempre stato dalla parte dei più deboli ,mario,vincenzina all fabbrica me lo dicevi prima .ecc,ecc sei stato un cantautore che negli anni 60 70 80 un grande ,grazie jannacci,!!!mi hai comosso . ciao.
dossena tino 20/1/2016 - 21:26
Telle est la Question
Telle est la Question
Chanson française – Telle est la Question – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 22
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXVIII)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas... (continua)
Chanson française – Telle est la Question – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 22
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXVIII)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas... (continua)
Le matin à dix heures
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/1/2016 - 21:13
High Germany
anonimo
Sottoscrivo quello che diceva Cattia Salto qualche mese fa: "High Germany" e "The Wars O' Germany" andrebbero ricongiunte
Faccio anche presente che su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music “The Wars of Germany”, “Higher Germanie” (o “High Germany”) e The Two Lovers (o “True Lovers”) sono canzoni che vengono assimilate.
La lezione più famosa sarebbe "Higher Germanie", di cui le versioni rese da Shirley Collins e da Martin Carthy.
Inoltre il testo della versione in inglese standard di “The Wars of Germany” sopra presentata coincide quasi integralmente con quello di “High Germany” nella versione proposta da Bram Taylor nel suo album “Pick of the Grinner” del 1997.
Propongo di seguito il testo di “Higher Germanie” nella versione di Shirley Collins, dalla raccolta di artisti vari intitolata “A Jug of Punch. Broadside Ballads Old and New”, 1959:
Faccio anche presente che su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music “The Wars of Germany”, “Higher Germanie” (o “High Germany”) e The Two Lovers (o “True Lovers”) sono canzoni che vengono assimilate.
La lezione più famosa sarebbe "Higher Germanie", di cui le versioni rese da Shirley Collins e da Martin Carthy.
Inoltre il testo della versione in inglese standard di “The Wars of Germany” sopra presentata coincide quasi integralmente con quello di “High Germany” nella versione proposta da Bram Taylor nel suo album “Pick of the Grinner” del 1997.
Propongo di seguito il testo di “Higher Germanie” nella versione di Shirley Collins, dalla raccolta di artisti vari intitolata “A Jug of Punch. Broadside Ballads Old and New”, 1959:
HIGHER GERMANIE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/1/2016 - 16:43
Περιμένοντας τοὺς βαρβάρους
Scusi, non riesco ad accedere a commentary, ma vorrei informarla che la foto "di Margherita Dalmati" è in realtà una foto di Cristina Campo/Vittoria Guerrini. Le due poetesse erano molto amiche ma certo non identiche. Quel che dice di Margherita, che era bellissima e finissima, comunque va bene per tutt'e due. Mi perdoni l'intrusione
Margheita Pieracci Harwell 20/1/2016 - 15:27
The Helmet Now
[XVII° secolo]
Versi di Ralph Knevet, sacerdote e poete seicentesco inglese, originario di Norfolk, prima cappellano di una famiglia aristocratica e poi pastore del villaggio di Lyng.
Musica del compositore inglese Gerald Finzi (1901 - 1956), per la cantata “Farewell To Arms, Op. 9” composta nel 1944 (?) e basata su questo sonetto seicentesco ed un altro del 500 – ai nostri fini meno significativo, a mio parere – di George Peele (c.1558–1597), poeta, traduttore e drammaturgo che fu amico e collaboratore di Shakespeare.
Testo trovato su Lieder.net
La cosa curiosa è che i due sonetti condividono un verso, evidentemente un modo di dire antico, “Ora nell’elmo fanno il nido le api”, come fossero le nostre espressioni “Appendere il fucile al chiodo” o “Gettare la pistola alle ortiche”…
Quello dell’elmo trasformato in alveare è un emblema dell’araldica inglese del 500, che trovo qui accompagnato... (continua)
Versi di Ralph Knevet, sacerdote e poete seicentesco inglese, originario di Norfolk, prima cappellano di una famiglia aristocratica e poi pastore del villaggio di Lyng.
Musica del compositore inglese Gerald Finzi (1901 - 1956), per la cantata “Farewell To Arms, Op. 9” composta nel 1944 (?) e basata su questo sonetto seicentesco ed un altro del 500 – ai nostri fini meno significativo, a mio parere – di George Peele (c.1558–1597), poeta, traduttore e drammaturgo che fu amico e collaboratore di Shakespeare.
Testo trovato su Lieder.net
La cosa curiosa è che i due sonetti condividono un verso, evidentemente un modo di dire antico, “Ora nell’elmo fanno il nido le api”, come fossero le nostre espressioni “Appendere il fucile al chiodo” o “Gettare la pistola alle ortiche”…
Quello dell’elmo trasformato in alveare è un emblema dell’araldica inglese del 500, che trovo qui accompagnato... (continua)
The helmet now an hive for bees becomes,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/1/2016 - 11:08
E io ero Sandokan
E' morto Ettore Scola, addio al maestro del cinema italiano
Il grande regista aveva 84 anni. Con i suoi capolavori, da "C'eravamo tanti amati" a "Una giornata particolare" a "La terrazza", ha raccontato l'Italia
Si intitola Ridendo e scherzando il film con cui Ettore Scola ha detto addio al cinema e al suo pubblico. Un documentario con cui le sue figlie, Paola e Silvia, lo hanno restituito nella sua complessità di regista, artista e padre. E ridendo e scherzando il regista, morto oggi all'età di 84 anni nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Roma, ha attraversato più di cinquant'anni di cinema e storia italiana. Con lui se ne va l'ultimo grande maestro della commedia italiana. Con il suo cinema ha raccontato l'Italia che si riscattava dal fascismo e cercava di dimenticare la guerra, con un linguaggio profondo ma lieve ha saputo tratteggiare tutti i tipi di italiani, dagli intellettuali... (continua)
Il grande regista aveva 84 anni. Con i suoi capolavori, da "C'eravamo tanti amati" a "Una giornata particolare" a "La terrazza", ha raccontato l'Italia
Si intitola Ridendo e scherzando il film con cui Ettore Scola ha detto addio al cinema e al suo pubblico. Un documentario con cui le sue figlie, Paola e Silvia, lo hanno restituito nella sua complessità di regista, artista e padre. E ridendo e scherzando il regista, morto oggi all'età di 84 anni nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Roma, ha attraversato più di cinquant'anni di cinema e storia italiana. Con lui se ne va l'ultimo grande maestro della commedia italiana. Con il suo cinema ha raccontato l'Italia che si riscattava dal fascismo e cercava di dimenticare la guerra, con un linguaggio profondo ma lieve ha saputo tratteggiare tutti i tipi di italiani, dagli intellettuali... (continua)
dq82 20/1/2016 - 09:29
I Wish You Peace
È morto Glenn Frey, la chitarra degli Eagles
Il cofondatore della band autrice negli anni 70 di grandi hit internazionali, come Hotel California, aveva 67 anni. Nel 2007 la reunion con un nuovo album e concerti
ADDIO a Glenn Frey. Il cofondatore degli Eagles è morto a New York a 67 anni. La causa della morte del chitarrista e cantante è legata a complicazioni per artrite reumatoide, polmonite e colite ulcerosa. Lo scorso dicembre era stato operato all'intestino e aveva dovuto annullare gli impegni ufficiale con il gruppo.
A dare l'annuncio della sua morte è stato il sito ufficiale della band. "È con grande dispiacere che informiamo della scomparsa del nostro compagno e fondatore degli Eagles Glenn Frey, avvenuta a New York lunedì 18 gennaio 2016. Glenn ha combattuto nelle ultime settimane una battaglia coraggiosa", si legge nel comunicato, firmato dalla famiglia del musicista e dai componenti... (continua)
Il cofondatore della band autrice negli anni 70 di grandi hit internazionali, come Hotel California, aveva 67 anni. Nel 2007 la reunion con un nuovo album e concerti
ADDIO a Glenn Frey. Il cofondatore degli Eagles è morto a New York a 67 anni. La causa della morte del chitarrista e cantante è legata a complicazioni per artrite reumatoide, polmonite e colite ulcerosa. Lo scorso dicembre era stato operato all'intestino e aveva dovuto annullare gli impegni ufficiale con il gruppo.
A dare l'annuncio della sua morte è stato il sito ufficiale della band. "È con grande dispiacere che informiamo della scomparsa del nostro compagno e fondatore degli Eagles Glenn Frey, avvenuta a New York lunedì 18 gennaio 2016. Glenn ha combattuto nelle ultime settimane una battaglia coraggiosa", si legge nel comunicato, firmato dalla famiglia del musicista e dai componenti... (continua)
dq82 20/1/2016 - 09:13
La Locomotiva
BRETONE (BREZHONEG) / BRETON: Gwerz ar Marc'h-Du - Richard Gwenndour
Traduzione (forse cantabile) in bretone di Riccardo Venturi (Richard Gwenndour)
18 gennaio 2016
Due parole del traduttore. Durante una noiosissima riunione politica, mi veniva di canticchiarmi, boh, “La locomotiva” in bretone. Così me ne sono andato con una scusa, sono tornato a casa e ho rinunciato almeno finora alla cena. Ché tanto son pane burro e acciughe. Il punto di partenza dovrebbe essere stato quello che, in bretone, la locomotiva di fattura antica, quella a vapore insomma, si chiama “marc'h-du”: alla lettera vuol dire “cavallo nero”, e direi che agli anarchici sarebbe piaciuto parecchio (e spero un po' anche a voi, e magari pure a qualche bretone che non conosce Fañch Guccini). Ne è venuta fuori questa cosa, boh, magari pure cantabile con qualche sforzo. Nella traduzione mi sono addannato in modi che non sto... (continua)
Traduzione (forse cantabile) in bretone di Riccardo Venturi (Richard Gwenndour)
18 gennaio 2016
Due parole del traduttore. Durante una noiosissima riunione politica, mi veniva di canticchiarmi, boh, “La locomotiva” in bretone. Così me ne sono andato con una scusa, sono tornato a casa e ho rinunciato almeno finora alla cena. Ché tanto son pane burro e acciughe. Il punto di partenza dovrebbe essere stato quello che, in bretone, la locomotiva di fattura antica, quella a vapore insomma, si chiama “marc'h-du”: alla lettera vuol dire “cavallo nero”, e direi che agli anarchici sarebbe piaciuto parecchio (e spero un po' anche a voi, e magari pure a qualche bretone che non conosce Fañch Guccini). Ne è venuta fuori questa cosa, boh, magari pure cantabile con qualche sforzo. Nella traduzione mi sono addannato in modi che non sto... (continua)
GWERZ AR MARC'H-DU
(continua)
(continua)
19/1/2016 - 00:06
La tregua di Natale
Chanson italienne – La tregua di Natale – Wu Ming Contingent – 2015
La tregua di Natale (La trêve de Noël) est le premier morceau (se dit encore individuel ?) de l’album Schegge de shrapnel (Éclats d'obus).
Le texte est tiré de l’interview d’un rescapé cameranese (du village de Camerano, près d’Ancona) de la Grande Guerre, recueillie il y a maintenant trente ans par Alberto Recanatini et publiée dans le volume Di che brigata sei? La mia ha i colori di Camerano… (Camerano, 1994).
À ce qu’il paraît, il ne s’agissait pas d’un individu « contraire à la guerre », ni d’un antimilitariste convaincu. Ceci, selon nous, augmente le sens de sa stupeur face à une trêve spontanée, décidée grâce à des regards d’entente, des mots bredouillés au hasard et des lancements de cadeaux dans les tranchées opposées. Le témoignage a une valeur particulière, car il n’y a pas beaucoup de documents qui parlent... (continua)
La tregua di Natale (La trêve de Noël) est le premier morceau (se dit encore individuel ?) de l’album Schegge de shrapnel (Éclats d'obus).
Le texte est tiré de l’interview d’un rescapé cameranese (du village de Camerano, près d’Ancona) de la Grande Guerre, recueillie il y a maintenant trente ans par Alberto Recanatini et publiée dans le volume Di che brigata sei? La mia ha i colori di Camerano… (Camerano, 1994).
À ce qu’il paraît, il ne s’agissait pas d’un individu « contraire à la guerre », ni d’un antimilitariste convaincu. Ceci, selon nous, augmente le sens de sa stupeur face à une trêve spontanée, décidée grâce à des regards d’entente, des mots bredouillés au hasard et des lancements de cadeaux dans les tranchées opposées. Le témoignage a une valeur particulière, car il n’y a pas beaucoup de documents qui parlent... (continua)
LA TRÊVE DE NOËL
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/1/2016 - 22:06
Links 2 3 4
I Rammstein sono una banda industrial metal tedesca, e uno dei pochi gruppi tedeschi la cui fama abbia superato i confini della Germania.
Durante la loro carriera musicale sono spesso stati additati come neofascisti, per l'uso di una mimica e di simboli che ricordano quelli dell'estrema destra.
Tuttavia è un'accusa assolutamente insensata, i testi delle canzoni dei Rammstein sono generalmente apolitici, e quando si spingono a inserire contenuti sociali, il messaggio è di solito ambientalista e progressista.
Queste accuse devono però aver dato non poco fastidio ai membri del gruppo, e lo si può notare in questa canzone, "Links 2 3 4".
Riprende una marcia militare, ma anche una citazione del fondatore della linke e, nel ritornello, ricorda la "Einheitsfrontlied" di Brecht.
Durante la loro carriera musicale sono spesso stati additati come neofascisti, per l'uso di una mimica e di simboli che ricordano quelli dell'estrema destra.
Tuttavia è un'accusa assolutamente insensata, i testi delle canzoni dei Rammstein sono generalmente apolitici, e quando si spingono a inserire contenuti sociali, il messaggio è di solito ambientalista e progressista.
Queste accuse devono però aver dato non poco fastidio ai membri del gruppo, e lo si può notare in questa canzone, "Links 2 3 4".
Riprende una marcia militare, ma anche una citazione del fondatore della linke e, nel ritornello, ricorda la "Einheitsfrontlied" di Brecht.
Kann man Herzen brechen
(continua)
(continua)
inviata da leoskini 18/1/2016 - 20:11
We'd Like to Thank You, Herbert Hoover
[1977]
Parole di Martin Charnin
Musica di Charles Strouse
Canzone dal musical di Broadway “Annie”, con libretto di Thomas Meehan e regia di Mike Nichols, ispirato alla striscia “Little Orphan Annie” creata nel 1924 dal cartoonist Harold Lincoln Gray (1894–1968).
A dire il vero la “dickensiana” striscia di Harold Gray era in origine una celebrazione del conservatorismo americano e dei suoi capisaldi: il milionario “chesièfattotuttodasè”, le classi inferiori costituite da “brutti, sporchi & cattivi”, l’odio verso i sindacati, i comunisti e persino il New Deal di Roosevelt. L’autore giunse addirittura a far scomparire il personaggio di Oliver “Daddy” Warbucks, il miliardario benefattore padre adottivo della piccola orfana Annie, quando Roosevelt e i democratici salirono al potere nei primi anni 30, per poi farlo rinascere nel 1945, quando “FDR” morì…
Il musical riprende i caratteri... (continua)
Parole di Martin Charnin
Musica di Charles Strouse
Canzone dal musical di Broadway “Annie”, con libretto di Thomas Meehan e regia di Mike Nichols, ispirato alla striscia “Little Orphan Annie” creata nel 1924 dal cartoonist Harold Lincoln Gray (1894–1968).
A dire il vero la “dickensiana” striscia di Harold Gray era in origine una celebrazione del conservatorismo americano e dei suoi capisaldi: il milionario “chesièfattotuttodasè”, le classi inferiori costituite da “brutti, sporchi & cattivi”, l’odio verso i sindacati, i comunisti e persino il New Deal di Roosevelt. L’autore giunse addirittura a far scomparire il personaggio di Oliver “Daddy” Warbucks, il miliardario benefattore padre adottivo della piccola orfana Annie, quando Roosevelt e i democratici salirono al potere nei primi anni 30, per poi farlo rinascere nel 1945, quando “FDR” morì…
Il musical riprende i caratteri... (continua)
[All]
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/1/2016 - 14:17
In un antico palazzo
Sol: in un antico palazzo Do: Nel cuore Re: della tua Sol: città Sol/Do/Sol Sol: Si lotta col tempo, Do: Si muore Re: nessuno lo sa Re/Resus4/Re Do: se passi vicino a 'ste Sol: mura Do: ti prego staccane Sol: un pezzo Do: se pensi di avere Sol: paura Do: ricorda Sol: che adesso Do: proprio in questo Sol: momento Do: un fratello è Sol: privato Re: della Sol: libertà Sol/Do/Sol
Sol: Mi chiamo Do: Roberto, Re: presunto Sol: BR Sol/Do/Sol Sol: mi hanno Do: scoperto mentre rischiavo la Re: pelle Re/Resus4/Re Re: non erano i Do: soldi Re: che mi facevano Sol: gola, Sol/Do/Sol non era per Do: rabbia Re: che impugnavo una Sol: pistola, Sol/Do/Sol quindici anni in Do: collegio Re: poi il quartiere a Sol: Milano Sol/DO/SOl la banda di Do: autonomi ed un ultimo Re: piano Re/ReSus4/Re ma poi ho Do: tagliato Re: i miei lunghi Sol: capelli Sol/Do/Sol non servivano a Do: niente , erano troppo Re: belli, non servivano a Do: niente, Re: erano troppo Sol: belli Sol/Do/Sol
Sol: Mi chiamo Do: Roberto, Re: presunto Sol: BR Sol/Do/Sol Sol: mi hanno Do: scoperto mentre rischiavo la Re: pelle Re/Resus4/Re Re: non erano i Do: soldi Re: che mi facevano Sol: gola, Sol/Do/Sol non era per Do: rabbia Re: che impugnavo una Sol: pistola, Sol/Do/Sol quindici anni in Do: collegio Re: poi il quartiere a Sol: Milano Sol/DO/SOl la banda di Do: autonomi ed un ultimo Re: piano Re/ReSus4/Re ma poi ho Do: tagliato Re: i miei lunghi Sol: capelli Sol/Do/Sol non servivano a Do: niente , erano troppo Re: belli, non servivano a Do: niente, Re: erano troppo Sol: belli Sol/Do/Sol
Annino 17/1/2016 - 20:58
U-235
2016
Atomic
Il loro nuovo album Atomic è nato originariamente come colonna sonora per Storyville: Atomic – Living in Dread and Promise, un documentario diretto da Mark Cousins per il settantesimo anniversario dei bombardamenti ad Hiroshima e Nagasaki. I quattro hanno poi ripreso i pezzi in mano e li hanno fatti diventare il seguito di Rave Tapes. Il primo singolo, U-235, è portato avanti da un’affascinante giro di tastiera e poche, semplici note di chitarra.
Atomic
Il loro nuovo album Atomic è nato originariamente come colonna sonora per Storyville: Atomic – Living in Dread and Promise, un documentario diretto da Mark Cousins per il settantesimo anniversario dei bombardamenti ad Hiroshima e Nagasaki. I quattro hanno poi ripreso i pezzi in mano e li hanno fatti diventare il seguito di Rave Tapes. Il primo singolo, U-235, è portato avanti da un’affascinante giro di tastiera e poche, semplici note di chitarra.
U-235 spesso indicato con il simbolo 235U, è l'isotopo dell'uranio con numero di massa pari a 235. Poiché il numero di massa è la somma del numero di protoni e del numero di neutroni nel nucleo, l'235U, avendo numero atomico 92, ha 143 neutroni.
L'235U è l'unico isotopo esistente in natura in quantità apprezzabili che possa essere sottoposto a fissione nucleare innescata da neutroni termici; nell'uranio naturale, invece, la percentuale di questo isotopo è, in peso, circa 0,72%, mentre la maggior parte del materiale è composta dall'isotopo 238U.
L'235U è l'unico isotopo esistente in natura in quantità apprezzabili che possa essere sottoposto a fissione nucleare innescata da neutroni termici; nell'uranio naturale, invece, la percentuale di questo isotopo è, in peso, circa 0,72%, mentre la maggior parte del materiale è composta dall'isotopo 238U.
Ghosts in the photograph
(continua)
(continua)
inviata da dq82 17/1/2016 - 20:13
Percorsi:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
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