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Lupi e agnelli

Lupi e agnelli
[1965]
Parole e musica di Fausto Amodei
Dal 7” intitolato “Canzoni didascaliche”
Ripresa con alcune minime variazioni testuali - vedi l’introduzione e una parentesi nell’ultima strofa del I movimento - dal Canzoniere delle Lame nel loro LP “Il prezzo del mondo” del 1975, interamente dedicato a canzoni scritte da Amodei.


[Signore & signori, siamo qui riuniti questa sera
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2016 - 22:41
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Vivere odio

Vivere odio
[1984]
Una delle primissime canzoni dei Kina di Giampiero Capra, Sergio Milani e Alberto Ventrella.
Nel loro primo demo tape, “Nessuno schema nella mia vita!”, e chiude il loro primo LP, “Irreale Realtà” pubblicato nel 1985.
Odio che mi cresce dentro
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2016 - 21:44
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Nessuno schema

Nessuno schema
[1984]
Una delle primissime canzoni dei Kina di Giampiero Capra, Sergio Milani e Alberto Ventrella.
Dà il titolo al loro primo demo tape, “Nessuno schema nella mia vita!”, ed apre il loro primo LP, “Irreale Realtà” pubblicato nel 1985.
Nessuno schema nella mia vita, nessuno schema
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2016 - 21:24
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La Vente aux enchères

La Vente aux enchères
La Vente aux enchères

Chanson française – La Vente aux enchères – Gilbert Bécaud – 1970
Paroles : Maurice Vidalin. Musique : Gilbert Bécaud – 1970



L’autre jour, en racontant l'histoire de Till le Gueux, on en était arrivé à « La Vente à l'encan », au cours de laquelle le poissonnier qui avait dénoncé Claes le charbonnier aux « autorités », achetait tous les meubles de l'homme qu'il avait vendu. Et dans notre dialogue, j'avais parlé indifféremment de vente à l'encan, vente à la chandelle, de vente aux enchères.

Je m'en souviens très bien et même de la vente à la chandelle, dit Lucien l'âne prouvant ainsi qu'il n'est pas endormi.

Et donc, et c'est là où je veux en venir, donc, dis-je, l'évocation de cette vente aux enchères a subitement ramené à ma mémoire une chanson française à résonance québecoise, dont le titre est précisément celui-là : « La Vente aux enchères ». Ce n'est pas à... (continua)
Approchez, Messieurs Dames, approchez, s’il vous plaît !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/1/2016 - 15:49
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Come Join the Army Son

Come Join the Army Son
[2010]
Parole di Alun Parry, songwriter ed attivista di Liverpool

Una canzone, eseguita senza accompagnamento musicale, che racconta una storia vera, quella di un ragazzo della working class di Manchester convinto ad arruolarsi nell’esercito a soli 17 anni e poi spedito in qualche teatro di guerra in Medio Oriente, da dove è tornato quasi subito su di una sedia a rotelle su cui resterà per tutta la vita.
Well I was just 16 when I left the school
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2016 - 13:59
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The Limerick Soviet

The Limerick Soviet
[2009]
Parole e musica di Alun Parry
Nell’album intitolato "We Can Make The World Stop”

The Limerick Soviet (Irish: Sóivéid Luimnigh) was a self-declared soviet that existed from 15 to 27 April 1919 in County Limerick, Ireland. At the beginning of the Irish War of Independence, a general strike was organised by the Limerick Trades and Labour Council, as a protest against the British Army's declaration of a "Special Military Area" under the Defence of the Realm Act, which covered most of Limerick city and a part of the county. The soviet ran the city for the period, printed its own money and organised the supply of food. (en.wikipedia)
1919 was the year the trouble all went down
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2016 - 13:57
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Café, café

Café, café
[primi anni 80]
Parole di Claude Michel
Musica di Marcelle Noblet
Credo si tratti della canzone d’esordio della carriera artistica della cantante ed accordeonista bretone Claude Michel
Tu ne vois des tropiques que des plages magiques
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2016 - 09:51
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Ainsi donc l’Afrique doit du fric !

Ainsi donc l’Afrique doit du fric !
[2004]
Parole e musica di Tiken Jah Fakoly, feat. Barthélémy Attiso
Nell’album intitolato “Coup de gueule”

“Françafrique”: espressione che definisce la politica neocolonialista francese nel continente africano. L’economista, storico e difensore dei diritti dell’uomo François-Xavier Verschave (1945-2005) definì la Françafrique come “La criminalità segreta nelle alte sfere della politica e dell'economia francese, dove è nascosta una sorta di Repubblica sotterranea alla vista… Una nebulosa d'attori economici, politici e militari, in Francia e in Africa, organizzata in reti e lobbies, e incentrata sull'accaparramento di due fonti di guadagno: le materie prime e l'Aiuto pubblico allo sviluppo. La logica di quest'appropriazione è di vietare l'iniziativa fuori dal circolo degli insiders. Il sistema autodegradante si ricicla nella criminalità. È naturalmente ostile alla democrazia.”

L’arguto... (continua)
Ainsi donc l'Afrique doit du fric
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2016 - 09:08

La Vente à l'encan

La Vente à l'encan
La Vente à l'encan

Chanson française – La Vente à l'encan – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 21

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXVI)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas ici.

Nous... (continua)
Claes mort, pour la vente de justice
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/1/2016 - 23:14

La Grève Générale

anonimo
La Grève Générale
[1918?]
Testo trovato nel repertorio della Chorale des Sans Nom di Nancy

Credo si tratti - ma potrei sbagliarmi - di una canzone nata durante il grande sciopero generale svizzero del 1918, quello nato come risposta al coprifuoco imposto sulla città di Zurigo dove le autorità temevano che si ripetessero i disordini dell’anno prima quando, nel novembre, un assembramento spontaneo per festeggiare la vittoria dei bolscevichi in Russia era stato disperso con violenza e al prezzo di alcuni morti. Un anno dopo, l’occupazione militare preventiva di Zurigo diede il via ad uno sciopero generale in tutto il paese che coinvolse oltre 250.000 lavoratori. Purtroppo la mobilitazione collassò dopo tre giorni e i soldati ripresero in mano l’ordine.
Oltre 3.500 furono gli arresti e centinaia le condanne di fronte ai tribunali militari.

Sono quasi certo che si tratti del 1918 perchè la prima strofa ed il... (continua)
Du fond des bagnes patronaux
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/1/2016 - 22:53
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Son ar serjeant major

anonimo
Son ar serjeant major
[XIX secolo; 1872?]
Brano tradizionale bretone
Son vrezhonek hengounel
Chanson bretonne traditionnelle
Interpretazione / jubennerezh / interprétation
Kern, Breizh vol. 1, 1998
Wig a Wag, in/e/dans "Wig a Wag 6", 2013
Kan ha diskan

Direttamente dalle scorribande notturne di Krzysiek Wrona, un altro brano tradizionale che ci dimostra che la Bretagna non è stata una terra soltanto di coscritti, ma anche di sergenti maggiori. Un altro vertiginoso kan ha diskan riproposto in epoca attuale innanzitutto dai Kern (nel 1998, nell album Breizh vol. 1) e poi dai Wig a Wag (nel 2013, nell'album Vol. 6). Il testo presente nella pur benemerita e utilissima pagina Barzaz Breiz – Komzoù Brezhoneg è sbagliato in alcuni punti e ho dovuto un po' riascoltarlo per ripristinare le dizioni corrette.

La Son ar serjeant major è un brano nel quale, caso abbastanza raro, è nominato l'anno preciso in cui... (continua)
Selaouit, eta selaouit, den kozh ha den yaouank,
(continua)
inviata da Richard Gwenndour/Ryszard Białawoda ha Kristof Bran 11/1/2016 - 22:22
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È partita la Celere

È partita la Celere
[1948]
Canzone di autrici anonime, mondine di Bentivoglio, provincia di Bologna.
Cantano Frida Forlani e Eugenia De Paolis, collaboratrici del Canzoniere delle Lame
Nello spettacolo “Canti Contro” del 1971

In quel caldissimo secondo dopoguerra le mondine di Bentivoglio erano impegnate in un lungo sciopero per il rinnovo del contratto nazionale dei braccianti: “Siamo le mondine, siamo di Bentivoglio. Viva il nostro convoglio, viva la libertà!”.

Bisogna anche ricordare che queste donne combattive non erano nuove ad atti del genere: nel 1944, con i fascisti ancora in sella e i nazisti ancora in casa, 70 di loro ebbero l’ardire di occupare il palazzo comunale per protestare contro il latte che le autorità distribuivano completamente scremato, e quindi privo di sostanza, e ad un prezzo giudicato esorbitante. In seguito, la mobilitazione delle donne crebbe e nel giugno, nel pieno della mondatura,... (continua)
È partita la Celere da Bologna
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/1/2016 - 21:48
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David Bowie: Space Oddity

David Bowie: Space Oddity
[1969]
Written by David Bowie
Scritta da David Bowie
First issued: July 11, 1969
Prima pubblicazione: 11 luglio 1969
Arranged by David Bowie and Paul Buckmaster
Arrangiata da David Bowie e Paul Buckmaster
First issued in album: Space Oddity, 1969
Prima pubblicazione in album: Space Oddity, 1969

E così David Bowie s'è perso nello spazio assieme al maggiore Tom. In piena ovvietà, ma un'ovvietà che ha accompagnato tutti noi, credo, per più di quarant'anni, ecco la Bizzarria Spaziale più famosa della storia. Fu pubblicata in 45 giri l'11 luglio 1969; si dice che David Bowie l'avesse scritta pensando alle condizioni di vita degli astronauti dell'Apollo 8. Dieci giorni dopo l'uomo sbarcava sulla Luna e questa canzone ne fu già la colonna sonora. Solo che sulla Luna non gliene importa più a nessuno di andarci, mentre la Bizzarria Spaziale deve aver varcato, crediamo, almeno le soglie del... (continua)
Ground Control to Major Tom
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 11/1/2016 - 14:13
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Un dimanche de janvier

Un dimanche de janvier
[2015]
Parole di Jeanne Cherhal (1978-), cantante, autrice, compositrice
Musica di Yodelice, nome d’arte di Maxim Nucci (nato Maxime Nouchy, 1979-), cantante e compositore
Nell’album intitolato “De l'amour” di Johnny Hallyday

Non so dire se il vecchio Hallyday sia un paraculo o meno...

Resta il fatto che in questo suo 50° album ci sono diverse CCG/AWS, se vogliamo. “Dans la peau de Mike Brown” è dedicata ad uno dei tanti afroamericani recentemente fucilati dalla polizia negli States (e nella canzone c’è persino un omaggio preciso a Strange Fruit di Billie Holiday); “Valise ou cercueil” parla dei profughi siriani; “Voyageur clandestin” parla da sè fin dal titolo; “Avant de frapper” è una riflessione sull’indottrinamento jihadista...

“Un dimanche de janvier” - e pensare che ho sempre creduto che domenica fosse femminile, come da noi! - è invece dedicata alle vittime degli attentati del... (continua)
Des millions de regards
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/1/2016 - 00:12
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L'Etat assassine

L'Etat assassine
Album L'Homicide volontaire (1995)

L'état assassine est une chanson qui traite des dérapages et des bavures de l'Etat représenté par la police. Assassin assimile la police et l'état à un gang de voyous qui agiraient en toute impunité.

La chanson est très fortement inspirée du film La Haine (Matthieu Kassovitz, 1995). Le troisième couplet notamment rappelle le dilemmen de Vinz dans la Haine : est-ce qu'équilibrer la balance en tuant un policier est vraiment utile ?
genius.com
[Refrain 1] (X2)
(continua)
10/1/2016 - 21:13
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Le soleil est noir

Le soleil est noir
[1978]
Testo e musica: Corbineau/Jossic/Chocun
Paroles et musique: Corbineau/Jossic/Chocun
Album: Urba

Del disastro ecologico dell'Amoco Cadiz, avvenuto il 16 marzo 1978 davanti al porticciolo bretone di Portsall si è parlato abbondantemente nell'introduzione a Kalonkadour. Ancora precedente a quella canzone, e anzi esattamente nello stesso anno del disastro, è quest'altrettanto famosa canzone dei Tri Yann, Le soleil est noir, tratta dall'album Urba. Una canzone dal tono cupissimo, scritta nell'immediatezza della marea nera che distrusse l'intero ecosistema bretone con conseguenze patite per anni e anni. Ne voglio ricordare anche qui qualche fatto e qualche cifra, che rischia di essere ancor più cupa di questo brano pur tetro e solenne.

L'Amoco Cadiz, superpetroliera di 250.000 tonnellate, transitava a meno di un miglio di distanza da Portsall, in un braccio di mare noto per la sua pericolosità.... (continua)
Bel oiseau blanc du bout du monde,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/1/2016 - 19:02
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Lettre au président

Lettre au président
Album: Le Fond et la Forme (1997)

Una lettera all'allora presidente della Repubblica Francese, Jacques Chirac.
"Danger, situation critique"
(continua)
10/1/2016 - 18:21
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11'30 contre les lois racistes

11'30 contre les lois racistes
(1997)

Brano collettivo di vari rapper francesi, tra cui Akhenaton, Menelil, Radicalkicker, Kabal, J-f Richet, Djoloff, Rootsneg, Aze, Sleo, Soldatsfadas, Spirit, Yazid, Arco, Mystik, Stomy Bugsy, Freeman (IAM), Passi, White, Rockin' Squat (Assassin), & Fabe.

Reazione del mondo del rap francese alle leggi Debré, che inasprivano le leggi Pasqua contro l'immigrazione. Note in parte tratte da genius
[Intro]
(continua)
10/1/2016 - 17:49
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We Would Use Our Antlers to Destroy the Houses of Parliament

We Would Use Our Antlers to Destroy the Houses of Parliament
2013
Creepy crawlies and other living things

Dovremmo usare i nostri palchi per far cadere il governo,
Dovremmo usare i nostri palchi per distruggere le Camere del Parlamento,
Dovremmo usare i nostri palchi per reclamare il potere per tutti noi.
Dovremmo usare i nostri palchi per saccheggiare la ricchezza,
Dovremmo usare i nostri palchi per ridistribuirla,
Dovremmo usare i nostri palchi per porre fine alla polarizzazione della ricchezza.
Dovremmo usare i nostri palchi per distruggere le compagnie petrolifere,
Dovremmo usare i nostri palchi per difenderci contro la deforestazione,
Dovremmo usare i nostri palchi per proteggere il nostro mondo dal collasso climatico.
Dovremmo usare i nostri palchi per distruggere il sessismo e il bigottismo,
Dovremmo usare i nostri palchi per far cadere ogni singola gerarchia
Dovremmo usare i nostri palchi per terminare il pregiudizio e la sottomissione ...
I like to drink from mossy fountains right after the rain,
(continua)
inviata da dq82 10/1/2016 - 16:08
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Frontières

Frontières
Album: "La Gale" (2012)
Du phosphore blanc pour mes peines
(continua)
10/1/2016 - 14:38
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Mamma son partigiano

anonimo
Mamma son partigiano
Canto partigiano riferito da Giuseppina Rettori (classe 1925) di Dicomano, provincia di Firenze, nel corso delle registrazioni effettuate in casa sua tra il 2003 ed il 2007 dal ricercatore Marco Magistrali del Centro di Ricerca e Documentazione dell’Associazione Culturale La Leggera di Rufina, Firenze

La brigata partigiana Lanciotto Ballerini, dal nome di un martire partigiano [1911-3 gennaio 1944], fu fondata poco prima della Battaglia di Cetica avvenuta sul Pratomagno il 28 giugno 1944 a cui parteciparono i partigiani di Dicomano.

Mio fratello [Valerio Rettori, ndr] era sotto gli ordini della Lanciotto, perché questi ragazzi eran sotto la Lanciotto
Mamma son partigiano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/1/2016 - 13:33
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Se tu sapessi mamma

anonimo
Se tu sapessi mamma
Canto partigiano riferito da Giuseppina Rettori (classe 1925) di Dicomano, provincia di Firenze, nel corso delle registrazioni effettuate in casa sua tra il 2003 ed il 2007 dal ricercatore Marco Magistrali del Centro di Ricerca e Documentazione dell’Associazione Culturale La Leggera di Rufina, Firenze

Giuseppina dopo il bombardamento del 27 Maggio del 1944 sfollò con tutta la famiglia nella località denominata Monte vicino a Santa Lucia dove vi rimase fino a ottobre. Nella casa in cui erano ospitati passavano spesso i partigiani tra cui alcuni erano di Dicomano e intimi di Giuseppina, ad esempio il fratello Valerio, il nipote Elio Vaggioli e l’amico Lazio Cosseri. Spesso cantavano, così tra i canti canti narrativi e da osteria che già conosceva Giuseppina ha appreso i due seguenti. “Cirillo” era il soprannome del partigiano Artemio Genivi [della Divisione "Potente" - Brigata "Lanciotto",... (continua)
Se tu sapessi mamma
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/1/2016 - 13:21
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Il lunedì di guardia

anonimo
Il lunedì di guardia
Canto di naia riferito da Giuseppina Rettori (classe 1925) di Dicomano, provincia di Firenze, nel corso delle registrazioni effettuate in casa sua tra il 2003 ed il 2007 dal ricercatore Marco Magistrali del Centro di Ricerca e Documentazione dell’Associazione Culturale La Leggera di Rufina, Firenze
Il lunedì di guardia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/1/2016 - 10:08
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Giovanettini che andate alla guerra

anonimo
Giovanettini che andate alla guerra
Testo trovato su Lieder.net
IHR JUNGEN LEUTE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/1/2016 - 11:33
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Mike Harding: Christmas 1914

Mike Harding: Christmas 1914
Ancora grazie a John Mullen perchè, scorrendo il suo blog ho scoperto una notizia davvero importante:

E’ stato finalmente confermato documentalmente che la “Tregua di Natale del 1914” non fu l’unico episodio. Anche l’anno successivo accadde una cosa analoga nelle trincee intorno a Laventie, Nord-Pas-de-Calais, dove si fronteggiavano tedeschi ed inglesi

Nick Bourne della BBC News racconta che la conferma è avvenuta dalla lettura del diario di un soldato inglese dei Royal Welsh Fusiliers, Robert Keating, poi purtroppo caduto in battaglia nell’estate del 1916.

Keating scriveva - così avvalorando altre testimonianze orali finora considerate inattendibili - che “la mattina di Natale, dopo colazione, urlammo i nostri auguri ai tedeschi...” e continua “dopo aver lasciato i tedeschi, uno dei loro ufficiali disse ad uno dei nostri che loro per i prossimi due giorni non avrebbero sparato, se noi... (continua)
Bernart Bartleby 7/1/2016 - 23:03
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Coltan

Coltan
caro Marco,
ringraziandoti intanto per le tue traduzioni faccio una riflessione a proposito del discorso "...chi parla nella canzone?" e non è sicuramente il coltan stesso ma bensì colui che viene sfruttato da milizie autorizzate (oltre che umiliato e offeso). Detto questo di cose ce ne sarebbero da dire tantissime, ma mi fermo in maniera prudente sulla canzone senza cercare di aprire un dibattito. Grazie al sostegno di Massimo Alberizzi per aver messo la canzone all'interno del suo quotidiano on line (garantisco che è stato l'unico). Altri giornalisti, testate, ecc non solo non ne hanno parlato ma addirittura risposto a me personalmente che la "questione coltan non fa notizia". E questo la dice lunga purtroppo. Ecco dove il mestiere e la professione giornalistica mi fa vomitare. Essere giornalisti dovrebbe essere una missione al servizio di tutti, guardando con gli occhi di chi legge, respirare... (continua)
Andrea Sigona 7/1/2016 - 13:21
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Antonio Soffiantini, detto Tunin‎

Antonio Soffiantini, detto Tunin‎
Chanson italienne – Antonio Soffiantini, detto Tunin – Anna Melato – 1973

Paroles de Nino Rota et Lina Wertmüller
Musique de Nino Rota
Tirée du film “Film d’amore e d’anarchia ovvero: stamattina alle 10, in via dei ‎Fiori, nella nota casa di tolleranza...” « Film d’amour et d’anarchie ou bien : ce matin à 10 heures, dans la rue des Fleurs, dans la célèbre maison de tolérance… », de Lina Wertmüller.‎
Anna Melato est accompagnée par l'orchestre dirigé par Carlo Savina.‎

‎En 1932, un paysan lombard, Antonio Soffiantini, dit Tunin (Giancarlo Giannini), après le meurtre de son compagnon anarchiste par des carabiniers, se rend à Rome pour assassiner Mussolini. Dans la capitale, il entre en contact avec Salomé (Mariangela Melato), une prostituée amie d’un anarchiste du groupe, qui le reçoit dans la maison close où elle travaille en le présentant pour un parent. Tunin tombe amoureux d’une autre... (continua)
ANTONIO SOFFIANTINI, DIT TUNIN‎
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/1/2016 - 13:12
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Al Pivarol C'al Vin Dal Ciel (The Brave Scottish Piper)

Al Pivarol C'al Vin Dal Ciel (The Brave Scottish Piper)
Dopo Villa ora Kirpatrick suona la cornamusa in Cielo
da Redacon

David, l’ex boy scout scozzese, rintracciato dal giornalista Matteo Incerti, suonando il celebre strumento nell’assalto al Comando nazifascista di Albinea evitò la rappresaglia sugli abitanti. Il suo paracadute divenne abito nuziale per Albertina Magliani Giampellegrini, contattata tramite un articolo di Redacon. Una vicenda musicata dai Modena City Rambles. Si è spento nella sua casa a Girvan

Il cielo ha un suonatore di cornamusa in più. David Kirkpatrick, il ‘mad piper’ scozzese di OperazioneTombola, l’attacco Alleato-partigiano al comando tedesco della Linea Gotica occidentale a Botteghe d’Albinea il 27 marzo 1945 è spirato serenamente all’età di 91 anni a Girvan, sua città natale. Le sue gesta sono legate ad uno dei più importanti episodi della Resistenza. Negli ultimi 5 anni si erano di nuovo incrociate con le vite... (continua)
dq82 7/1/2016 - 07:30
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U.S.A. e Jet

U.S.A. e Jet
USA E JET
(continua)
inviata da Saponara Leonardo 6/1/2016 - 21:49
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I Fought the Law (and I Won)‎

I Fought the Law (and I Won)‎
La canzone originale di Sonny Curtis. incisa nel 1959 dai Crickets

E' stata interpretata da numerosissimi gruppi (ma la versione passata alla storia è quella dei Clash) : Widespread Panic, Richard Clapton, Ducks Deluxe, She Trinity, Beatsteaks, Viper, Bryan Adams, John Cougar Mellencamp, Johnny Cash, Bruce Springsteen, Roy Orbison, Tom Petty, Social Distortion, Stiff Little Fingers, Waylon Jennings, Gary Allan, Green Day, Alvin and the Chipmunks, Ska-P, the Jolly Boys, Grateful Dead, Stray Cats, Mary's Danish, Claude François, Mano Negra, the Big Dirty Band, Lolita No. 18, the Brian Jonestown Massacre, Attaque 77, El Noi del Sucre, Die Toten Hosen, Status Quo, Nanci Griffith, La Vida Bohème, Anti-Flag, Chumbawamba, Tsuyoshi Kawakami and His Moodmakers, the Airborne Toxic Event, The Bad Shepherds, Johnny Marr, Colin Farrell, Kris Kristofferson, The Bangles.
Per quanto riguarda le band italiane i Gang la eseguono in tutti i concerti, anche con la Banda Bassotti, Niutàun, Guacamaya, Malavida, Hombre all'ombra, l'hanno rifatta anche i Finley.
I FOUGHT THE LAW
(continua)
inviata da dq82 6/1/2016 - 18:52
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Blood

Blood
"Algiers refers to the anti-colonial struggle in general. The Algerian revolution was one of the first modern anti-colonial struggles and served as an inspiration for revolutionaries from Cuba to Mozambique, Oakland to Palestine. The Panthers had an office in Algiers; Eldridge and Kathleen Cleaver were exiled there in the late 60s/early 70s. In this way, the name also refers to a dissipated notion of common cause, a truly global consciousness in opposition to the elite cosmopolitanism we see today. Of course, we learned about this through a variety of secondary sources: [Gillo] Pontecorvo's film, the Sartre and Camus debate on revolutionary violence and Fanon's Toward The African Revolution. Morricone's score to The Battle Of Algiers and Pasolini's use of African-American gospel music, most notably Odetta's version of 'Sometimes I Feel Like a Motherless Child' in Il vangelo secondo Matteo,... (continua)
Bernart Bartleby 6/1/2016 - 16:39
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Nel deserto armeno

Nel deserto armeno
Ho appena ascoltato un paio di canzoni dall'ultimo lavoro di Flavio Giurato, "La scomparsa di Majorana".
Non ci sono ancora i testi in Rete ed è abbastanza difficile trascriverli all'ascolto, però vi propongo come assaggio tre strofe dalla title track:

"Via Panisperna, la notte e il giorno
nella passeggiata mi guardo intorno
Roma dorme ancora, le sue piazze antiche
vedo Nagasaki che si lecca le ferite.

Via Panisperna, la notte e il giorno
nella passeggiata mi guardo intorno
Se quello che facciamo serve a uccidere la gente
ci sarà il deserto, non ci sarà più niente

Via Panisperna, la notte e il giorno
nella passeggiata mi guardo intorno
L'uso militare della mia ragione
è meglio il faccia a faccia, è meglio la Legione"

Anche "In caso di cura" è molto interessante:

"Bambino perchè tiri i sassi sui cappelli
dei preti a passeggio
dei preti a noleggio
dei preti a passeggio con... (continua)
B.B. 5/1/2016 - 17:39
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Sonne statt Reagan

Sonne statt Reagan
Chanson allemande – Sonne statt Reagan – Joseph Beuys – 1982

Paroles d’ Alain Thomé et Manfred Boecker
Musique de Klaus Heuser, musicien et producteur, une des figures saillantes du rock allemand, membre pendant presque 20 ans du groupe BAP, un des plus importants en Allemagne



Une chanson pop vraiment particulière, interprétée par un des plus grands artistes allemands du XXème, Joseph Beuys. Sur lui, sur son art fondu avec la vie et la nature, sur mouvement néo-dadaiste Fluxus dont il fit partie, sur ses installations et ses performances innovatrices et provocatrices, sur son anarchisme et son soutien inconditionnel aux luttes politiques radicales dans les années 60 et 70 ainsi qu’au mouvement écologiste, je renvoie au podcast du bel épisode dédié il y a quelques jours par Nicolas Ballario, conducteur du programme ContempoRAI sur Radio1.

Amusante chanson contre un des pires bellicistes... (continua)
SOLEIL SANS REAGAN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/1/2016 - 16:17
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Morning Thoughts

Morning Thoughts
Non è detto che sia ma potrebbe anche essere...ma come diceva Sant'Agostino d'Ippona (sic!!!), melius reprehendant nos grammatici quam non intelligant populi :-) E non c'è dubbio che il qui presente avrebbe fatto il pelo anche a Sant'Agostino, guadagnandosi immediatamente le fiamme dell'inferno. Tanto, poi, me le sono guadagnate lo stesso...
Riccardo Venturi 5/1/2016 - 13:51
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Malicorne: L'écolier assassin

Malicorne: L'écolier assassin
di / by Tapio Mattlar, recuperata tramite Internet Archive Wayback Machine
(säv. & san. trad., suom. Tapio Mattlar)
Album / Albumi: Levoton hauta, 2002
KOULULAISMURHAAJA
(continua)
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