Tra il 1945 e il 1952 più di 70.000 bambini del Sud più svantaggiato furono ospitati temporaneamente da famiglie del Centro-Nord. Quei bambini presero in quegli anni il primo treno della loro vita, per lasciarsi alle spalle la povertà e le macerie del dopoguerra e vivere un’esperienza che non avrebbero mai più dimenticato. Pasta Nera riporta alla luce uno dei migliori esempi di solidarietà e spirito unitario nella storia del nostro Paese.
questa e la più' bella favola d'amore di un fedele amico dell' uomo .la storia del cane fido raccontata dal cantastorie lorenzo de antiquis.e stata una delle più' beli ricordi della mia infanzia.
Si scusi la mia curiosità ma in base a quali considerazioni viene affermato all'inizio di questa pagina che Matteo Salvatore è stato più apprezzato in Francia che in Italia?
Flavio Poltronieri 25/9/2015 - 20:17
Cioa Flavio,
mah, che dire... mi ero fatta 'sta idea da alcune cose lette qua e là, forse a proposito del documentario su Matteo Salvatore girato dalla francese Anne Alix nel 1992 e restato inedito in Italia fino al 2014. Proprio a proposito di quel film pare che la Giovanna Marini raccontasse “arrivò una giovane francese giornalista di Antenne Deux che restò colpita da Matteo Salvatore, dal suo cantare la propria vita, e ne fece un ritratto che io vidi una sera in Francia: un magnifico film che guardavo piangendo e chiedendomi perché mai un grande come Matteo Salvatore nel nostro Paese non potesse essere capito”.
Sempre nel 1992 Matteo Salvatore, che era scivolato nel dimenticatoio dopo la sua nota vicenda giudiziaria, veniva riscoperto proprio in Francia con una riedizione de "Il lamento dei mendicanti" ("Chants de Mendiants En Italie", Harmonia Mundi)...
Caro Bernart, era (e purtroppo è)certo condivisibile il pensiero di Giovanna M che uno come Matteo nel nostro paese non sia apprezzato da molti e la sua opera non sia considerata patrimonio nazionale, ma di certo in Francia la situazione non è diversa, l'arte bretone (solo per restare in ambiti di mia competenza)è folklore regionale nè più nè meno che quella pugliese. Conosco bene il documentario di Anne Alix "Nella Carne del Cantastorie", l'ho avuto direttamente ad Apricena alla metà degli anni novanta,è stato girato nel 1992: è molto emozionante vedere Matteo che passeggia e decantando la purezza del suo paesaggio dice: "io mi sento più ricco di Rocco Fallò (sottotitoli in francese), qualcuno mi dirà: Matteo ma tu chi sei? io? nessuno! vado cercando il silenzio e lo spazio..."
Sembra Atahualpa! E'l'Atahualpa della Puglia!)
Io sono stato critico nei confronti del titolo dell'edizione francese... (continua)
Di diciott’anni m’ebbe la Chera
che ritornavo lasciati i dolci
compagni pieno la testa ancora
di détti belle imagini
notte
era che incontro la guardia nera
21 settembre 2011 e oggi, dieci anni dopo il suo assassinio
L.L. 25/9/2015 - 09:50
La feccia del mondo
Ti multa l'altra volta
E tu ringrazi l'Iddio
Anche se sei ateista
Che sei sopravvisuto
Che sei ancora in pista
Ma ti chiedi sconfortato
E quasi già credente
Ma vale ancora legge???
Dente
Per dente
Dente
Per
Dente
Vincente
Per niente
(c) Checchino Antonini e Alessio Spataro, 2009 - minimum fax, 2009. Tutti i diritti riservati.
"Zona del silenzio" (minimum fax) esce nel giugno del 2009, pochi giorni prima della sentenza di primo grado che condannerà i quattro poliziotti imputati a tre anni e sei mesi. "Una storia di ordinaria violenza italiana", recita il sommario, raccontata in un graphic novel del giornalista di Liberazione Checchino Antonini e del disegnatore Alessio Spataro. Protagonista è un giornalista che si appassiona al caso Aldrovandi e accompagna la famiglia nei travagliati mesi dell'insabbiamento della verità e dell'omertà su quanto accaduto in via dell'Ippodromo. Il titolo riprende il cartello presente vicino al luogo dell'uccisione di Federico, e ricorda drammaticamente il silenzio che ha dominato per lungo tempo prima che perizie e testimonianze smontassero la tesi della Questura di Ferrara che attribuiva... (continua)
Una versione della canzone è contenuta anche in questo recente tributo italiano. La mia recensione si può leggere qui:
Antonio Francesco Quarta - Amores de Tierra ... - Estatica
Una versione della canzone è contenuta anche in questo recente tributo italiano. La mia recensione si può leggere qui:
Antonio Francesco Quarta - Amores de Tierra ... - Estatica
Una versione della canzone è contenuta anche in questo recente tributo italiano. La mia recensione si può leggere qui:
Antonio Francesco Quarta - Amores de Tierra ... - Estatica
Sei incredibile Rick. Ti darei il triplo honoris causa nelle Scienze della Mediazione Multi-Culti e Traduttologia se i titoli significassero qualcosa. Le Tue traduzioni sono come i gialli e le apposite note come le recensioni ad un livello elevatissimo. Me la devi cantare, la voglio sentire. Credo che scegliendo questo canto, Ti sei avvicinato al nocciolo della questione grazie ad un anonimo l'autore.
The rest is silence.
Commosso fin all'insopportabile
Krzysztof W.
(e non credere che lo ammetto per qualche specie dell'amor proprio legato ai miei dati personali, cerco di mantenere l'obiettività!)
Con calore dalla Bolanda autunnale
Krzysiek Wrona 23/9/2015 - 21:20
Finalmente sono riuscito ad inserire anche le note; purtroppo, in questo particolare periodo non posso più occuparmi del sito nella misura che vorrei. Per rispondere a Krzysiek Wrona: si tratta della mia particolare natura, direi. Fondamentalmente, io vivo parecchi secoli fa. Ho, dentro di me, più "contemporaneità" con il medioevo che con il presente, e lo confesso candidamente. Magari, chissà, con la famosa macchina del tempo riuscirei anche a sentire la musica di questa canzone e a cantartela, perché, a differenza di parecchie altre ballate tradizionali angloscozzesi, non se ne conosce minimamente la melodia, né è mai stata tramandata sia pure in una "debased form". A parte tre o quattro ballate, del resto, le melodie delle Child Ballads ci sono generalmente note nelle loro forme settecentesche. Ci sarebbe da fare, probabilmente, dei grossi conti con un ritmo molto diverso da quello cui... (continua)