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Prima del 2015-9-19

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République Liberté

République Liberté
(2015)

Suite à l'attentat contre Charlie-Hebdo du 7 janvier 2015 et la manifestation national du 11, nous avons réécrit les couplets de Vive la République, Vive la Liberté, un titre québécois d'origine nantaise, vraisemblablement composé durant la Révolution française, que nous avions enregistré en public en 1996.
Il était une barque, vion la,
(continua)
19/9/2015 - 11:13
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Un món, dues classes de persones

Un món, dues classes de persones
(2001)
Album: Respira
Hi ha una veu trencada que s’ofega al mig del mar
(continua)
19/9/2015 - 06:48
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Spalancate Milano

Spalancate Milano
Sulla stessa linea di Mamma, non sono più fascista i contromano danno voce ad un altro politico: Umberto Bossi.
Si noti il gioco di parole...
Laggiù, dove la nebbia annebbia la vista
(continua)
inviata da dq82 18/9/2015 - 16:42
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XI

XI
Testo e music di Buldog *anche in tedeschium
Dalll'allbuuum "Chrystus Miasta"
Qui trovaten http://www.tekstowo.pl/piosenka,buldog...
Myślałem, gdy świt różowiał:
(continua)
inviata da Krzysiek 17/9/2015 - 23:01
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Libertà

Libertà
"Una sera d'estate andando verso il molo
mi imbattei in due giovinette
una si chiamava Libertà e l'altra impresa
parlammo e loro mi raccontarono questa storia...."

Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature
come dire,senza lacrime;
una sorta di campo di concentramento indolore
per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà,
ma ne saranno piuttosto felici
La libertà sicura e persuasa
(continua)
inviata da LORENZO SPINELLI 16/9/2015 - 18:35
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Arandora Star

Arandora Star
2006
Me 'Ne Vaje

L'Arandora Star fu una nave da crociera britannica; carica di internati civili, fu affondata da un U-Boot tedesco il 2 luglio 1940 durante la seconda guerra mondiale.

Durante la seconda guerra mondiale, i Paesi di entrambi gli schieramenti applicarono l'internamento dei cittadini originari dei Paesi nemici per timore dello spionaggio. La nave britannica quindi fu adattata a trasportare internati dell'Asse in Canada. Gli internati erano cittadini italiani, tedeschi e austriaci di sesso maschile, molti immigrati nelle Isole britanniche da decine di anni, tanto che molti avevano parenti, anche figli, che militavano nell'esercito britannico. A costoro vennero negati i diritti civili e politici, compresi quelli riconosciuti ai militari secondo la Convenzione di Ginevra. A molti venivano confiscate le proprietà. Ai familiari non fu detto che i parenti arrestati sarebbero stati... (continua)
Arandora Star è una nave da crociera
(continua)
inviata da dq82 16/9/2015 - 12:18
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Marşa Rojava [Destana Kobanê]

Kendal Maniş
Marşa Rojava [Destana Kobanê]
Scritta e composta da Kendal Maniş
Written and composed by Kendal Maniş

La canzone è un inno della resistenza che le milizie del PYD (Partito di Unione Democratica), ovvero le Unità di Protezione Popolare (YPG) e le Unità di Protezione della Donna (YPJ) oppongono a ISIS.

La Marcia del Rojava (letteralmente “Ovest”), scritta e composta da Kendal Maniş, è ormai un classico della musica di lotta curda; viene eseguita anche in Italia, in occasione delle manifestazioni a favore del Kurdistan. Presentiamo il testo originale e la traduzione italiana. (da Curdo in Rete)
Keç û xortên şoreşvan
(continua)
inviata da Lucone 16/9/2015 - 10:28
Percorsi: Dal Kurdistan

Cassino 1944

Cassino 1944
2010
Terra di fuoco
Arriva la guerra i primi di gennaio
(continua)
inviata da dq82 16/9/2015 - 10:02
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This World Over

This World Over
[1984]
Scritta da Andy Partridge
Nell’album intitolato “The Big Express”

Cosa racconterete ai vostri figli? Che la ragione per cui abbiamo sterminato ogni essere vivente sulla faccia della terra è quella di poter ergerci sopra tutto e affermare che l’abbiamo fatto nel suo nome?
Ah well, that's this world over
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/9/2015 - 09:05
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Erin

Erin
2014
Minoranza rumorosa

Erin racconta la storia di un piccolo drappello di esplorazione dei Saraceni che, nel 711, dopo la conquista della Spagna, si spinsero in avanscoperta fino in Irlanda, ma colpiti dalla sua bellezza decisero che non potevano portare guerra ad un paese così bello...
Ti ho seguita notti fa,
(continua)
inviata da dq82 15/9/2015 - 16:12
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Ballo per l'onore (La ciociara)

Ballo per l'onore (La ciociara)
(testo e musica Benedetto Vecchio )

Il generale Juin, al termine della battaglia di Cassino, diede ai suoi “goumiers” (militari marocchini) carta bianca per due giorni, come premio della vittoria che implicava il diritto di vita e di morte sulle popolazioni civili, il furto dei loro beni e la violenza sulle donne (le cosiddette "marocchinate"). Così per due giorni e due notti razziarono, violentarono, uccisero. Stuprarono donne e bambine obbligando padri e mariti ad assistervi. Chi tentò di reagire venne ucciso.
Quann ‘la ciociara va alla mola,
(continua)
inviata da dq82 + Benedetto Vecchio 15/9/2015 - 15:56
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Patches

Patches
[1970]
Scritta da General Johnson (1941-2010, frontman del gruppo rhythm and blues “Chairmen of the Board”) e Ron Dunbar (1939-), produttore e songwriter.
Nel primo album dei Chairmen of the Board, intitolato “The Chairmen of the Board” (o “Give Me Just a Little More Time”)

Interpretata subito da Clarence Carter (1936-), bluesman e soulman cieco, che ne fece la sua hit più famosa.

“Patches” – letteralmente, pezze, rattoppi – è il soprannome di un bambino afroamericano, figlio di braccianti, cresciuto troppo in fretta in un’Alabama rurale dove il tempo sembra essersi fermato a prima della Guerra Civile… Ciò che si chiamava schiavitù ora si chiama segregazione, le catene di un tempo ora si chiamano sharecropping e schiavitù da debiti e morte precoce per la fatica, le privazioni e per un Dio inclemente, ma sempre ringraziato…

La canzone è strettamente legata alla splendida voce di Clarence... (continua)
I was born and raised down in Alabama
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/9/2015 - 15:32
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House of Valparaíso

House of Valparaíso
[2008]

Parole e musica di Joey Burns
Nell’album “Carried to Dust”

Canzone che fa il paio con Victor Jara's Hands.
La Chascona è il nome della casa che Pablo Neruda si fece costruire a partire dal 1953 nel Barrio Bellavista di Santiago de Chile, alle falde del Cerro San Cristóbal.

E’ lì che il poeta visse e vi morì solo qualche giorno dopo il golpe fascista dell’11 settembre 1973. La casa fu saccheggiata dagli uomini di Pinochet e la biblioteca di Neruda fu data alle fiamme.
Dialing in a forgotten voice
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/9/2015 - 11:13
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Mushroom Clouds

Mushroom Clouds
[1966]

Scritta da Arthur Lee, John Echols, Ken Forssi e Bryan MacLean
Nell’album d’esordio della celebre band di Los Angeles, intitolato semplicemente “Love”
Mushroom clouds are forming
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/9/2015 - 10:27
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Anti-Pope

Anti-Pope
[1979]
Nell’album “Machine Gun Etiquette”
I'm going back to church tonight
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/9/2015 - 09:49
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Across the Wire

Across the Wire
[2003]

Parole e musica di Joey Burns
Nell’album intitolato “Feast of Wire”
Alberto hits his brother on the back of the head
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/9/2015 - 09:00
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Scuola

Scuola
[1977]
Album: "Diesel"
Ci dicevano, insistevano, di studiare
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 14/9/2015 - 20:20
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Zen Circus: Canzone di Natale

Zen Circus: Canzone di Natale
[2009]
--> "Andate Tutti Affanculo"

Ho cercato su questo sito se ci fosse o meno un percorso sulla tossicodipendenza, non mi pare di averlo trovato. In ogni caso, ho pensato a questa canzone degli Zen Circus, che non so neanche se abbia o meno il diritto di stare qui. Però penso che, al di là delle note apparentemente scanzonate, si nasconda un problema assai noto: una guerra contro il vuoto che sentiamo tutti noi dentro, contro i problemi che ci affliggono, contro le disgrazie che ci accadono intorno, e chi queste mestizie le combatte arrendendosi in partenza, perdendo la propria guerra, cedendo a delle sostanze stupefacenti.
Eccoli qua, sono già arrivati i parenti affamati.
(continua)
inviata da Luca 'The River' 14/9/2015 - 16:59
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Gente di merda

Gente di merda
[2009]
Prima come singolo nella compilation “Il paese è reale”, progetto ideato dagli Afterhours, poi nell’album degli Zen Circus significativamente intitolato “Andate tutti affanculo”, sempre del 2009.

Propongo il brano nel percorso “Guerra alla Terra”, visto che ci sono già sulle CCG/AWS alcuni brani che invocano l’estinzione del genere umano – di cui sono personalmente un sostenitore – come unica (seppur da taluni ritenuta un po’ troppo radicale) soluzione a tutti i problemi che affliggono il pianeta. E sarebbe anche bene che la cosa avvenisse prima che qualche scienziato ci metta in condizione di andare a far danni altrove…
Un mucchio di persone non hanno mai ragione,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2015 - 16:26
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Postumia

Postumia
[2014]
Nell’album intitolato “Canzoni contro la natura”


In Un giorno dopo l’altro, Tenco cantava che la speranza è ormai un’abitudine. Il brano Postumia, da questo punto di vista, non lascia scampo.

«Lo scrissi ricordandomi di una notte a Salerno, in piazza, in cui incontrammo dei ragazzi che non potettero assistere a un nostro concerto perché erano usciti dal lavoro in un bar molto tardi. Stavano letteralmente consumando il sabato sera ed erano anche un po’ alticci. Una scena questa che vedo dovunque, anche a Livorno, dove vivo. I ragazzi hanno perso la speranza, sentono di non averne più «Il futuro me lo bevo per non pensarci», canto nel brano. Tutti vivono questa perdita come dramma, ma io che non credo nella speranza ho un’altra idea: se non ti dai da fare le cose rimarranno esattamente così. Nel brano si vive anche uno scontro generazionale tra chi, gli anziani, ha vissuto la vera... (continua)
Due e ventisei del mattino metà febbraio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2015 - 12:46

Déclaration universelle des droits de l'âne

Déclaration universelle des droits de l'âne
Una proposta della melodia ...
Non è proprio la versione migliore, ma ho scoperto stasera che sabato sera verso le 19.00 è molto difficile registrare quasiasi cosa sul YT, e cantare per la decima volta un pezzo grezzo stuffa assai :)
Diletanti specialmente
Vi voglio un sacco bene
Ciao
Pa
Krzyś

Krzysiek Wrona 12/9/2015 - 22:23
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Le Mantellate

Le Mantellate
gli autori non sono stati 3 milanesi. non so gli altri due, ma Giorgio Strehler era triestino
rebetiko 12/9/2015 - 20:32
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Contro

Contro
tantissimi "CONTRO",per un solo "a favore",LIBERTA'!Nomadi si nasce...
davide 12/9/2015 - 13:38
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Every Man Is A King

Every Man Is A King
Scusate, a me non risulta che questa canzone sia mai stata interpretata o incisa dagli Steeleye Span....
Flavio Poltronieri 12/9/2015 - 13:37
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Lamkin

anonimo
Lamkin
Questa versione è quella interpretata dagli "Steeleye Span" nel disco "Commoners Crown" nel 1975 con la voce di Maddy Prior.
Flavio Poltronieri 12/9/2015 - 13:09
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Such a Parcel of Rogues in a Nation

Such a Parcel of Rogues in a Nation
Robert Burns non ha mai rivendicato la paternità di questa canzone, troppo preoccupato a non esporsi pubblicamente nel suo ruolo di pubblico ufficiale (esattore delle tasse dal 1789). Tuttavia non poteva restare indifferente all’evento del secolo ossia al Trattato di Unione del 1707 che aboliva il parlamento di Scozia e Inghilterra per creare un unico Parlamento del Regno Unito. Unione osteggiata da una grande parte della popolazione scozzese che temeva di perdere la propria libertà.
tratto da Terre celtiche
Addio a tutta la nostra fama scozzese
(continua)
inviata da Cattia Salto 12/9/2015 - 00:05
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A Man's a Man for a' that

A Man's a Man for a' that
L’analisi del testo si presta a molteplici letture ideologiche, per cui alcuni vogliono vedere in Burns un rivoluzionario, un precursore del socialismo.
A mio avviso la lettura più coerente è quella che inquadra Burns come fratello massone e uomo del suo tempo; nella prima strofa Burns afferma che la ricchezza e la classe sociale non devono essere il metro con cui misurare il valore di un uomo, bensì il suo carattere. Il concetto si sviluppa nella seconda strofa: l’aspetto esteriore è solo apparenza e l’onestà vale più dei vestiti eleganti. E prosegue: il giovanotto elegante con il titolo di Lord (l’aristocratico) che si pavoneggia e riceve gli elogi è solo un idiota, mentre l’uomo “comune”, che impara a ragionare, non si lascia irretire (dalla ricchezza, dai privilegi, dalle consuetudini, dalle opinioni “comuni”. Infine nella quarta strofa si ribadisce che l’onestà (integrità) di un uomo... (continua)
TUTTO E' PER QUESTO E PER QUELLO
(continua)
inviata da Cattia Salto 11/9/2015 - 23:49
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The Slave's Lament

The Slave's Lament
In “The Slave’s Lament” Burns accomuna il dolore dell’emigrante costretto dalle necessità a lasciare i suoi affetti, a quello dell’uomo nero messo in schiavitù e allontanato dal suo amato Senegal

L’atteggiamento di Burns nei confronti dello schiavismo è più blando e tuttavia importante: all’epoca ai neri si vuole negare l’appartenenza al genere umano, ritenendole creature prive di sentimenti umani, perciò sottolineare le eguaglianze negli affetti, contribuiva a far sorgere la compassione per la loro sofferenza. Questa propensione verso un trattamento più umano degli schiavi, non implicava però la denuncia del sistema e molti all’epoca consideravano la schiavitù come una necessità.
LAMENTO DELLO SCHIAVO
(continua)
inviata da Cattia Salto 11/9/2015 - 22:27
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Freedom Come Aa Ye

La versione dei Fairport Convention, nel disco “House Full – Live at the LA Troubadour” del 1970.
Freedom Come Aa Ye
BATTLE OF THE SOMME
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/9/2015 - 11:47

Chanson des Exilés

Chanson des Exilés
Pour des raisons assez fondamentales, à mes yeux, j'ai l'habitude de ne pas indiquer l'origine, l'auteur, la provenance des illustrations des chansons, des canzones et plus généralement, des textes que je propose au vent des temps. En très bref, le principe en est que l'image est par essence une illustration, un commentaire, une sorte de matière incorporée en tant que telle (je veux dire en tant que matériau) au texte et elle ne peut être l'objet d'un droit de propriété à partir du moment qu'elle vogue dans l'éther. Elle est une chose évanescente, une sorte de paillon que parfois, je capte et j'apprivoise. Souvent, j'en change les couleurs, la taille, je la travaille un peu. Ce n'est plus la même image, elle n'est plus elle-même. Je dis tout cela en préambule à une démarche exceptionnelle et contraire concernant ces marcheurs de l'exil.

Je le dis abruptement ; qu'on ne s'y trompe pas,... (continua)
Marco Valdo M.I. 11/9/2015 - 10:36
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Lulù e Marlène

Lulù e Marlène
Io vedo un soldato (prima o seconda guerra mondiale) in trincea. Una battaglia è appena finita. Polvere, sangue, fumo di bombe e nebbia fredda si mescolano insieme, dando un aspetto irreale al paesaggio, ke il nostro soldato riesce a intravedere alzando di poco la testa x guardarsi intorno, ancora terrorizzato e confuso dal frastuono della battaglia. 
Improvvisamente si rende conto di essere ancora tutto intero, lui, fortunato in mezzo ai suoi compagni di trincea morti o gravemente mutilati. Allora incomincia a scrivere una lettera alla donna ke ama, poco importa se con la penna o solo col cuore. Lulù Marlène, si kiama. Xké se anke il titolo vuol far credere ke si tratti di 2 donne, in realtà nel testo ti accorgi ke è 1 sola ( "tu chiamerai...") 
Le racconta di come lo scenario sia talmente surreale, delle luci ke x lui sono vuote e senza colori, xké soffuse dalla nebbia e dal fumo. Di... (continua)
Giuseppe 10/9/2015 - 19:53
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(Farewell to You, Ye Fine) Spanish Ladies

anonimo
(Farewell to You, Ye Fine) Spanish Ladies
Questo sea shanty, dato l’argomento, era intonato dallo shantyman durante il viaggio di ritorno (homeward bound).
Il canto viene fatto risalire all’epoca di Napoleone quando Inghilterra e Spagna furono temporaneamente alleate contro la Francia rivoluzionaria (1793-1796): una canzone che dalla Royal Navy è passata ai mercantili e alle baleniere in rotta verso l’America. Come riportato nell'”Oxford Book of The Sea Song“, (Roy Palmer 1986) il testo di “Spanish Ladies” si trova trascritto sul giornale di bordo della Nellie nel 1796 ed è tra i più vecchi sea shanties conosciuti. Molti sostengono che la Marina Inglese non avrebbe mai permesso ai marinai di cantare durante il lavoro e così ad esempio nel film “Master and Commander” i marinai la cantano di sera durante il loro “tempo libero”.
tratto da terre celtiche
Arrivederci e Addio a voi, allegre Donne Spagnole arrivederci e addio a voi donne della Spagna
(continua)
inviata da Cattia Salto 10/9/2015 - 01:46

La crociata dei Siriani [Der Syrierkreuzzug]

La crociata dei Siriani [Der Syrierkreuzzug]
Chanson italienne – La crociata dei Siriani [Der Syrierkreuzzug] – Riccardo Venturi – 2015 (8/9)

Une parodie de la Croisade des Garçons de Bertolt Brecht adaptée à ces lumineux temps nouveaux, et même très nouveaux. Basée sur la traduction de Ruth Leiser et Franco Fortini et peut-être même sur la musique de Benjamin Britten ou d'autres où on parle de gens en marche, de murs, de soldats, de gares, de premiers ministres, de quotas de réfugiés et même de chiens.

Voici, mon ami Lucien l'âne, une version française de cette « Crociata dei Siriani » de Riccardo Venturi, soit «  LA CROISADE DES SYRIENS ». Cette chanson est tirée en forme de parodie de la Croisade des Enfants Children's Crusade, Op. 82 [Der Kinderkreuzzug] de Bertolt Brecht, qui avait subi le même sort : traduction italienne de Franco Fortini, version française de Marco Valdo M.I. En voyant le texte hier dans les Chansons contre... (continua)
LA CROISADE DES SYRIENS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/9/2015 - 21:26
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Brandon

Brandon
Bernart Bartleby 9/9/2015 - 15:42
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Girls Don't Cry

Girls Don't Cry
Bernart Bartleby 9/9/2015 - 15:32
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Children's Crusade, Op. 82 [Der Kinderkreuzzug]

Children's Crusade, Op. 82 [Der Kinderkreuzzug]
Da: Bertolt Brecht, Storie da Calendario. Einaudi, I Coralli 128, Torino 1972. Traduzioni di Ruth Leiser, Franco Fortini, Cesare Cases e Roberto Corazza.
LA CROCIATA DEI RAGAZZI
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/9/2015 - 01:05
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Quando sarai grande

Quando sarai grande
WHEN YOU GROW UP
(continua)
inviata da Alice Bellesi 8/9/2015 - 22:19
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Un aereo per l'Afghanistan

Un aereo per l'Afghanistan
A PLANE FOR AFGHANISTAN
(continua)
inviata da Alice Bellesi 8/9/2015 - 21:29
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Do prostego człowieka

Do prostego człowieka

A un uomo semplice


Il 7 novembre 1929, quando il capo del governo in Polonia era Józef Piłsudzki, il poeta ebreo polacco Julian Tuwim (1894-1953), già presente nel mio blog con alcune poesie, pubblicò sul quotidiano “Robotnik”, organo del Partito Socialista Polacco, una poesia pacifista sul pericolo derivante dalle forze nazionalfasciste. Il poeta denuncia in modo esplicito la menzogna della propaganda di guerra. Indica che è un linguaggio ipocrita, che si serve di argomenti elevati (“patria”, “ragioni storiche”, “onore”) per raggiungere scopi ignobili, che si appella ai sentimenti patriottici, apparentemente per difendere il paese, ma in realtà per proteggere gli interessi della classe al potere, a costo delle distruzioni che ogni guerra porta con sé. La critica di destra reagì violentemente, accusando il poeta di plaudire alla distruzione delle armi (“Scaglia il fucile sull’asfalto”)... (continua)
A UN UOMO SEMPLICE
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 8/9/2015 - 19:14
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Η αδελφή μας Αθηνά

Η αδελφή μας Αθηνά
Segnalo il II movimento della Settima Sinfonia: "L'esecuzione di Athinà". 1983.
Vasiloukos 8/9/2015 - 00:48
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Power

Power
Datemi la calda forza del sole,
(continua)
inviata da Roberto Sarra 7/9/2015 - 14:05
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La riva bianca, la riva nera

La riva bianca, la riva nera
БЕЛА ОБАЛА, ЦРНА ОБАЛА
(continua)
inviata da Tomislav 7/9/2015 - 12:22




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