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Prima del 2015-9-14

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Scuola

Scuola
[1977]
Album: "Diesel"
Ci dicevano, insistevano, di studiare
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 14/9/2015 - 20:20
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Zen Circus: Canzone di Natale

Zen Circus: Canzone di Natale
[2009]
--> "Andate Tutti Affanculo"

Ho cercato su questo sito se ci fosse o meno un percorso sulla tossicodipendenza, non mi pare di averlo trovato. In ogni caso, ho pensato a questa canzone degli Zen Circus, che non so neanche se abbia o meno il diritto di stare qui. Però penso che, al di là delle note apparentemente scanzonate, si nasconda un problema assai noto: una guerra contro il vuoto che sentiamo tutti noi dentro, contro i problemi che ci affliggono, contro le disgrazie che ci accadono intorno, e chi queste mestizie le combatte arrendendosi in partenza, perdendo la propria guerra, cedendo a delle sostanze stupefacenti.
Eccoli qua, sono già arrivati i parenti affamati.
(continua)
inviata da Luca 'The River' 14/9/2015 - 16:59
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Gente di merda

Gente di merda
[2009]
Prima come singolo nella compilation “Il paese è reale”, progetto ideato dagli Afterhours, poi nell’album degli Zen Circus significativamente intitolato “Andate tutti affanculo”, sempre del 2009.

Propongo il brano nel percorso “Guerra alla Terra”, visto che ci sono già sulle CCG/AWS alcuni brani che invocano l’estinzione del genere umano – di cui sono personalmente un sostenitore – come unica (seppur da taluni ritenuta un po’ troppo radicale) soluzione a tutti i problemi che affliggono il pianeta. E sarebbe anche bene che la cosa avvenisse prima che qualche scienziato ci metta in condizione di andare a far danni altrove…
Un mucchio di persone non hanno mai ragione,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2015 - 16:26
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Postumia

Postumia
[2014]
Nell’album intitolato “Canzoni contro la natura”


In Un giorno dopo l’altro, Tenco cantava che la speranza è ormai un’abitudine. Il brano Postumia, da questo punto di vista, non lascia scampo.

«Lo scrissi ricordandomi di una notte a Salerno, in piazza, in cui incontrammo dei ragazzi che non potettero assistere a un nostro concerto perché erano usciti dal lavoro in un bar molto tardi. Stavano letteralmente consumando il sabato sera ed erano anche un po’ alticci. Una scena questa che vedo dovunque, anche a Livorno, dove vivo. I ragazzi hanno perso la speranza, sentono di non averne più «Il futuro me lo bevo per non pensarci», canto nel brano. Tutti vivono questa perdita come dramma, ma io che non credo nella speranza ho un’altra idea: se non ti dai da fare le cose rimarranno esattamente così. Nel brano si vive anche uno scontro generazionale tra chi, gli anziani, ha vissuto la vera... (continua)
Due e ventisei del mattino metà febbraio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2015 - 12:46
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Canzone contro la natura

Canzone contro la natura
[2014]
Nell’album intitolato “Canzoni contro la natura”


«[il titolo del disco] è ispirato alle parole che Ungaretti rilasciò in una famosa intervista con Pasolini. Nello spirito lo abbiamo scelto perché rappresentava al meglio quello che volevamo comunicare con questo disco. Si parla di contrapposizione tra uomo e natura. Siamo gli unici esseri in questo pianeta che hanno coscienza di sé (a quanto pare). E siamo anche gli unici che riescono a remare contro la natura e odiare la loro stessa specie (nessun altro animale lo fa). Siamo partiti da questo percorso filosofico per realizzare dieci brani che alla fine parlano anche tanto di Italia. Molto spesso siamo stati tacciati di essere catastrofisti. Ci sono alcune band che con le loro canzoni danno spiragli di luce. Noi pensiamo, con Mario Monicelli, che la speranza sia una trappola. Ecco perché non indichiamo soluzioni né siamo consolatori. ».

Intervista a XL Repubblica.
Se questa notte fosse tutto ciò che ti rimane
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2015 - 12:41
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Albero di tiglio

Albero di tiglio
[2014]
Nell’album intitolato “Canzoni contro la natura”

Ci sono delle canzoni in tema (la title track) e soprattutto l’Albero di tiglio, una ballata di cui andiamo molto fieri perché è molto diversa dalle cose che abbiamo fatto finora: è la rappresentazione dell’idea di un dio che si manifesta sotto forma di albero anziché di uomo. Come Zen Circus abbiamo volontariamente bistrattato l’idea di Dio. Io penso di pregare molto più di tanta gente che invece dice di farlo davvero. Lo penso perché credo che la musica sia una preghiera

Intervista a XL Repubblica.
Cani rabbiosi, qualche ratto qua e là
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2015 - 12:38
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The Riverbed

The Riverbed
(1999)
New Depression EP

Poi nell'album "Industrial silence" Deluxe edition 2010.
Testo trovato surockol
Moon,
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 14/9/2015 - 12:07
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L’anarchico e il generale

L’anarchico e il generale
[2014]
Nell’album intitolato “Canzoni contro la natura”
Nella musica un po' omaggio un po' citazione del Pescatore di De André
Avvolte in carta di giornale
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2015 - 11:49
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Le Rosier

Le Rosier
2015
Têtu

Le rosier è una bella canzone d’amore scritta dal compositore Mario Breault, la storia è quelle di un militare pronto alla diserzione piuttosto che rinunciare a rivedere il suo amore
On vous aurait vue étreindre la main d’un prétendant 
(continua)
inviata da Donquijote82 14/9/2015 - 11:39
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La processione della Madonna dei Porci (15 agosto)

La processione della Madonna dei Porci (15 agosto)
[1992]
In “Demo Nero”, poi nell’album d’esordio “Stanze” dell’anno seguente.
E’ una tradizione nell’hotel dove lavoro
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2015 - 10:46
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Il primo giorno di scuola

Il primo giorno di scuola
[2015]
Singolo
Testo e musica di Belisari, Civaschi, Fasani

We don't need no education!
Uè mamma oggi è il primo giorno di scuola
(continua)
inviata da adriana 13/9/2015 - 20:11
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I Hae Been At(In) Crookieden

anonimo
Il testo è un frammento di una ballata giacobita pubblicata in “Jacobite Relics”, 1810, così Hogg scrive”Is highly popular, and sung in many different ways. It appears, from the numberless copies I have got, that the song had been very short at first, and that parts had been added, now and then, by different hands, until some of the most common editions appear rather like a medley than a regular ballad. This set may be received as the most perfect, all the good verses being in it, and a kind of uniformity throughout. I have been told the song was originally composed by an itinerant ballad-singer, a man of great renown in that profession, ycleped ” mussel-mou’ed Charlie;”* and that while in his possession, it consisted only of four full stanzas, the two first, the first halves of the third and sixth, and the last verse, was made up of the last four lines of the sixth, and the following four:
2... (continua)
Where have you been all the day,
(continua)
inviata da Cattia Salto 11/9/2015 - 23:11
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The Braes o' Killiecrankie

anonimo
Killiecrankie è una parola che in gaelico significa “bosco tremulo” ovvero “il bosco degli alberi di pioppo” e sta a indicare un passo di montagna tra Blair Atholl e Pitlochry nel Perthshire: la valle percorsa e dal fiume Garry nel suo punto più stretto è attraversata dalla strada principale che unisce le Highlands e le Lowlands, quella che si dice una tipica “glen” scozzese.

LA BATTAGLIA: 27 luglio 1689 tra i giacobiti e le truppe inglesi guidate dal generale Huge Mackay

VERSIONE DI ROBERT BURNS (1789)
Chi canta è un soldato che chiede ad un altro soldato se abbia combattuto nella battaglia di Killiecrankil (Killiecrankie); la domanda è ironica perchè il primo soldatino è tutto elegante e spensierato, mentre colui che canta probabilmente è un veterano, che ha combattuto nelle truppe di MacKay, e ammonisce chi ascolta di aver incontrato Dundee (e le sue truppe indiavolate) a Killiecrankil.... (continua)
Where hae ye been sae braw, lad?
(continua)
inviata da Cattia Salto 11/9/2015 - 22:49
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September 11, 2001

September 11, 2001
[11 settembre 2001]
Parole di Jason Molina (1973-2013), musicista e cantautore dell’Ohio, fondatore di formazioni come Songs: Ohia e Magnolia Electric Co.
Musica di Jason Molina, Will Oldham ed Alasdair Roberts

La canzone è rimasta inedita fino a pochi mesi fa.
Nel frattempo il suo autore è morto, il 16 marzo 2013, a soli 39 anni, stroncato dalla sua dipendenza dall’alcol.

Nel settembre del 2001 i musicisti Jason Molina, Will Oldham ed Alasdair Roberts avevano deciso di trovarsi per iniziare una collaborazione artistica. Si erano incontrati nella fattoria di Paul, fratello di Will Oldham, in una zona rurale del Kentucky.
L’11 Settembre li colse lì, e questa fu la loro istintiva risposta a quanto accaduto, un evento terribile che da allora non ha mai smesso di proiettare la sua ombra nefasta sull’intera umanità...
That's all
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/9/2015 - 22:42
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Oppressive (the Best Gay Possible)

Oppressive (the Best Gay Possible)
[2014]
Un remix che i Pet Shop Boys hanno prodotto a partire dal “Last Noble Call”, un “free speech” scritto da Panti Bliss, nome d’arte dell’irlandese Rory O'Neill, artista, autore, performer, drag queen e attivista per i diritti dei gay.

Nel gennaio del 2014, durante una popolare trasmissione sul’emittente televisiva RTÉ, Panti Bliss dimostrò, facendo nomi e cognomi, come parecchi giornalisti irlandesi siano omofobi. La dichiarazione scatenò numerose azioni legali e la RTÉ decise di rimuovere i contenuti dell’intervista dal suo sito. Il conduttore fece pubblica ammenda in diretta. Il caso approdò pure al Parlamento europeo. In tutta risposta Panti Bliss rincarò la dose e il 1 febbraio offrì il discorso che segue presso l’Abbey Theatre, il teatro nazionale irlandese di Dublino.

I Pet Shop Boys furono impressionati dalla performance e Chris Lowe la traspose in due remix (Dance e Slow Mix) intercalando le parole di Panti Bliss con una sorta di refrain vocale che recita: “Dov’è l’amore? Ti sto aspettando qui da così tanto tempo…”
[Refrain
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/9/2015 - 11:03
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It's a Sin

It's a Sin
[1987]
Scritta da Neil Tennant e Chris Lowe
Nell’album intitolato “Actually”

Una riflessione di Neil Tennant sulla sua educazione in una scuola cattolica…
When I look back upon my life
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/9/2015 - 09:57
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Birthday Boy

Birthday Boy
[2002]
Scritta da Neil Tennant e Chris Lowe
Nell’album intitolato “Release”

Una canzone scritta sotto Natale associando al rinnovarsi della nascita e dell’inevitabile martirio di Cristo il destino di tante altre moderne vittime dei cosiddetti “crimini d’odio”…

Come Stephen Lawrence, massacrato su di un bus a Londra nel 1993 solo perché nero. I suoi assassini – due giovani bianchi, tali Gary Dobson and David Norris – furono condannati quasi 20 anni dopo, a causa dei depistaggi e delle coperture offerte dalla polizia…

Come Brandon/Teena, transgender americano, stuprato e ucciso in Nebraska quello stesso anno, proprio nei giorni tra Natale e Capodanno…

Come Matthew Shepard, ventunenne gay del Wyoming, che nel 1998 fu massacrato di botte e lasciato a morire in mezzo ad un campo da due giovani omofobi che gli avevano offerto un passaggio…
Birthday boy
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/9/2015 - 09:44
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We're All Criminals Now

We're All Criminals Now
[2009]
Scritta da Neil Tennant e Chris Lowe all’epoca dell’album “Yes”, uscita come singolo nella B-side di “Love etc.” e poi inclusa nella compilation “Format” pubblicata nel 2012.

“Yes, we're still banging on about the erosion of freedoms in the U.K. in the wake of the war on terror […] We are all under constant surveillance and are all treated as being potentially guilty, as if we are about to commit some kind of crime.” (Pet Shop Boys)

I PBS scrissero questo brano pensando alla terribile vicenda di Jean Charles de Menezes, un giovane di origine brasiliana che nel 2005 fu inseguito ed abbattuto dalla polizia nella metropolitana di Londra perché scambiato per un terrorista… L’omicidio avvenne un paio di settimane dopo il 7 luglio, giorno in cui 4 attentati terroristici sconvolsero la capitale inglese, con un bilancio di 55 morti e 700 feriti.

Sulla morte di Jean Charles de Menezes si vedano Days of Fire e Joao Menezes
Videoed on the subway
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/9/2015 - 08:56

Chanson des Exilés

Chanson des Exilés
Chanson des Exilés

Chanson française – Chanson des Exilés – Marco Valdo M.I. – 2015



Lucien l'âne mon ami, voici une chanson de l'exil : c'est la chanson des exilés. Pas d'un exil particulier, mais de tous les exils qui, dans le fond, se ressemblent. Simplement, il s'agit d'un exil à pied ; un exil qui se gagne à la plante du pied, car souvent même, c'est la dernière planche de salut.

Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, ce n'est pas à moi que tu dois exposer les bienfaits et les inconvénients de la marche… Ni les rigueurs de l'exil… Moi, qui, âne d'or pourtant, vit l'exil depuis tant de temps. Mais parle-moi de la chanson...

Elle est écrite aujourd'hui dans un moment où des cohortes d'exilés vont et viennent entre les pays, entre les continents. Il y a là une fuite éperdue qui rappelle les grandes migrations, dont nous sommes les descendants. Comme tu le sais, l'exil est une constante des... (continua)
Nous avons fui par des chemins perfides.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/9/2015 - 22:33
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Racconta una storia d'amore

Racconta una storia d'amore
[1976]

Album : Eppure soffia

Nonostante il titolo ingannevole, una grande canzone "contro".
Ho scritto una storia d’amore perché mi portasse fortuna
(continua)
inviata da Luca 'The River' 10/9/2015 - 18:25
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Not One of Us

Not One of Us
[1980]
Parole e musica di Peter Gabriel
Nell’album cosiddetto (III) – il terzo da solista - o “Melt”, per via della copertina concepita, come le due precedenti, dal collettivo di art design inglese chiamato Hipgnosis.

“E’ solo acqua nella lacrima di uno straniero… Un corpo estraneo, una mentalità estranea non possono mai essere benvenute nella terra del cieco… Tu forse puoi assomigliarci e persino parlare come noi ma lo sai che c’è!?! Non sei uno di noi!”
It's only water
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/9/2015 - 11:24
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No Peace No End

No Peace No End
[2015]
Parole e musica di Richard Thompson
Nell’album intitolato “Still”
Where were you when the walls were crumbling?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/9/2015 - 08:39
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Penitentiary Blues

Penitentiary Blues
Got there on Monday
(continua)
10/9/2015 - 04:10
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Brandon

Brandon
[2014]
Unico singolo estratto dall’album intitolato “Circulation”

Come Girls Don't Cry, una canzone dedicata a Teena Renae Brandon (1972-1993), giovane transgender del Nebraska il quale, in cerca di identità e felicità dopo un’infanzia segnata dagli abusi sessuali subiti in un ambito familiare dominato dall’ignoranza e dall’alcol, terminò il suo calvario nei giorni tra Natale e Capodanno del 1993, prima violentato e poi trucidato, insieme a due amici che avevano cercato di nasconderlo, da due balordi tranfobici.

La terribile storia di Brandon/Teena e l’omicidio suo e di Lisa Lambert e Phillip DeVine sono stati raccontati nel film “Boys Don't Cry”, diretto nel 1999 da Kimberly Peirce, con una grandissima Hilary Swank nel parte del protagonista.

Gli autori della violenza e delle brutali esecuzioni, tali Tom Nissen e John Lotter, sono stati condannati rispettivamente all’ergastolo e alla... (continua)
Brandon wants to cut her hair
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/9/2015 - 15:42
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I'm With Stupid

I'm With Stupid
[2006]
Scritta da Neil Tennant e Chris Lowe
Nell’album intitolato “Fundamental”, un brano estratto poi come singolo insieme a Girls Don't Cry, che campeggia sul lato B dello stesso 45 giri.

Non un’ordinaria e insana storia d’amore come tante, ma quella della relazione malefica tra due macellai serial killer assassini di massa del nostro tempo, l’ex premier inglese Tony Blair e l’ex presidente americano George W. Bush…
Oh-oh, I'm with Stupid
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/9/2015 - 15:13
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Girls Don't Cry

Girls Don't Cry
[2006]
Scritta da Neil Tennant e Chris Lowe
Nell’album intitolato “Fundamental”, un brano estratto poi come singolo, B-side di “I'm With Stupid”, un altro brano del duo synthpop inglese che, per diverso motivo, merita a pieno titolo l’inclusione nelle CCG/AWS (e infatti mi appresto a proporlo)

Canzone dedicata a Teena Renae Brandon (1972-1993), giovane transgender del Nebraska il quale, in cerca di identità e felicità dopo un’infanzia segnata dagli abusi sessuali subiti in un ambito familiare dominato dall’ignoranza e dall’alcol, terminò il suo calvario nei giorni tra Natale e Capodanno del 1993, prima violentato e poi trucidato, insieme a due amici che avevano cercato di nasconderlo, da due balordi tranfobici.

La terribile storia di Brandon/Teena e l’omicidio suo e di Lisa Lambert e Phillip DeVine sono stati raccontati nel film “Boys Don't Cry”, diretto nel 1999 da Kimberly Peirce, con... (continua)
Somewhere out in the heart of suburbia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/9/2015 - 14:58
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72 Virgins

72 Virgins
Seventy-Two, Seventy-Two
(continua)
9/9/2015 - 02:58

La crociata dei Siriani [Der Syrierkreuzzug]

La crociata dei Siriani [Der Syrierkreuzzug]
[8 settembre 2015]
Una sostituzione della Crociata dei Ragazzi di Bertolt Brecht
adattata a questi luminosi tempi nuovi, anzi nuovissimi
Basata sulla traduzione di Ruth Leiser e Franco Fortini
e magari anche sulla musica di Benjamin Britten o di altri
dove si parla di gente in marcia, muri, soldati, stazioni,
primi ministri, quote profughi e anche cani.
In Siria, tra il '12 e il '15
(continua)
8/9/2015 - 07:51
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The Partisan

The Partisan
l'incipit della canzone non è quello di "la complainte du partisan"?
leoskini 4/9/2015 - 21:05
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For the Rich Man

For the Rich Man
Di Steve Hill e Chris Hillman, dall'album Running, dei Desert Rose Band (1988)
Run in the night, hide in the shadows
(continua)
inviata da Piersante Sestini 4/9/2015 - 19:47
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Bandera del sol / Flag of the sun

Bandera del sol / Flag of the sun
[1992]

Album: Culture Swing

In tempi di estremo nazionalismo, l'unica bandiera che significa vita per tutti noi
Brínde a ti brínde a mi que estamos aquí
(continua)
inviata da Piersante Sestini 4/9/2015 - 18:37
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Sara e Francesca

Sara e Francesca
Milano. Sara e Francesca si amano, perciò si tengono per mano, vivendo con leggerezza e felicità la propria relazione. Sfidano, in questo modo, il pregiudizio e il "dibattito costante" del nostro paese, contrapponendo coraggio e amore.
La valigia pronta
(continua)
inviata da Sab.4 4/9/2015 - 18:18
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Αρκαδία IV - ᾩδαί

Αρκαδία IV - ᾩδαί
Scusate se mi inserisco, ma Odai non deve avere spirito dolce?
Un saluto.
Vasiloukos 4/9/2015 - 12:20
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Nuyol

Nuyol
(Federico García Lorca “Poesie”. Milano : RCS Quotidiani, 2004)
I versi tra parentesi quadre sono quelli non inclusi nella canzone.
NEW YORK
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 3/9/2015 - 14:12
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Corrandes d'exili

Corrandes d'exili
enyorança in italiano significa nostalgia, non ignoranza.
ramon mantovani 2/9/2015 - 19:06
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Do generałów

Do generałów
[2010]
Parole di Julian Tuwim https://it.wikipedia.org/wiki/Julian_Tuwim
Musica di Buldog
Dall'album "Chrystus miasta"
Da http://www.tekstowo.pl/piosenka,buldog...
Warczy, straszy, groźnie ściąga brwi,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 2/9/2015 - 18:58
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I padroni de le filande [Coragio ancor, putele]

anonimo
I padroni de le filande [Coragio ancor, putele]
Ciao, vi mando i link ai pdf della cpertina del cd in cui sono contenute le registrazioni dei brani raccolti dalle testimoni, negli anni '80, da Lucano Zanonato e dal Canzoniere Vicentino
http://static.soraimar.it/639/836.pdf
http://static.soraimar.it/639/837.pdf

Un caro saluto
Roberta
Roberta 2/9/2015 - 17:41
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Olur/Olmaz

Olur/Olmaz
"Ispirata da uno degli slogan creati alla fine degli anni '90 dal movimento femminista in Turchia, questa canzone è una maliziosa ribellione contro la dominazione maschile che permea la vita di ogni giorno; contro il sessismo e il "lavoro casalingo" che esso impone; contro il "nucleo familiare" come sede di oppressione, sessismo, moralismo violenza e sfruttamento. È una chiamata all'organizzazione ed alla lotta; una richiamo a scendere in strada ed in piazza contro chi vuole scrivere le nostre storie."

Inspired by one of the slogans coined at the end of the 90’s by the feminist movement in Turkey, this song is a mischievous rebellion against the male dominance that infuses everyday practices; against sexism and the “household work” it imposes; against the “nuclear family” as the site of oppression, sexism, moralism, violence and exploitation. It is a call to organizing and struggle; a call to the street and the square towards writing our own histories.

(http://tayfabandista.org/bandsista/)
Gelsin baba gelsin koca gelsin
(continua)
inviata da Andrea 2/9/2015 - 15:20

There Must Be Something Wrong

There Must Be Something Wrong
[1847]
Parole e musica di Isaac Baker Woodbury (1819-1858), compositore originario del Massachusetts.

L’interrogativo è antico assai…
La risposta è evidente e scontata: “la guerra che da 100.000 anni i ricchi fanno ai poveri”
La soluzione non è mai stata trovata, anche se in molti ci hanno provato anche a prezzo della vita…
When earth produces, free and fair, the golden waving corn;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2015 - 15:00

Right Over Wrong, Coming Right Along

Right Over Wrong, Coming Right Along
[1855]
Parole di Jesse Hutchinson
Musica degli Hutchinson Family Singers

Una canzone intrisa di ottimismo e di fiducia in Dio e negli uomini, la certezza che la schiavitù sarebbe finita, come anche lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e le guerre, e la pace e la solidarietà avrebbero trionfato sul suolo patrio… Una bella utopia che si sarebbe infranta pochi anni dopo sui campi di battaglia di Bull Run e di Gettysburg…
Behold the day of promise comes, full of inspiration:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2015 - 14:21
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Loro

Loro
2015
La la la

soffermatevi invece sui passaggi cupo-sarcastici di Loro (mescalina.it)

fino a toccare problematiche di carattere sociale, come nel caso della profonda riflessione sul razzismo di “Loro”. (blogfoolk.com)
Però dopo dopo poco sono arrivati loro
(continua)
inviata da dq82 2/9/2015 - 12:48
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Luglio, agosto, settembre (nero)

Luglio, agosto, settembre (nero)
Grazie per la traduzione
Max 2/9/2015 - 12:15
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Slavery Is a Hard Foe to Battle

Slavery Is a Hard Foe to Battle
[1855]
Scritta da Judson Hutchinson sulla melodia di “Jordan is a Hard Road to Travel” di Dan Emmet (1815-1904), songwriter e fondatore alla metà del secolo del più importante “blackface minstrel group”, i Virginia Minstrels.
Testo trovato su The Hardtacks. Folk music of the Civil War era
Interpretata da Peter Janovsky (ricercatore e docente newyorkese, nonchè chitarrista e folksinger) nel disco intitolato “Winners and Losers: Campaign Songs from the Critical Elections in American History, Vol. 1” pubblicato dalla Folkways Records nel 1978.

Davvero curioso che gli Hutchinsons, originari del nord e convinti abolizionisti, abbiano adottato per questa loro canzone una melodia composta dall’autore di “Dixie”, vero e proprio inno degli Stati schiavisti del sud, quel Dan Emmet che aveva fondato il primo ed il più famoso gruppo musicale di bianchi che, travisati da “niggers”, da “darkies”, da... (continua)
I looked to the South and I looked to the West,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2015 - 11:35
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Tamara Bunke

Tamara Bunke
(1971)
album: Patricio Manns

Dedicata a Tamara Bunke, detta Tania
El río al rodar
(continua)
inviata da dq82 2/9/2015 - 11:28
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Coltan

Coltan
Coltan
Pagina nata da un'idea di Andrea Sigona e di Salvatore Augusto Tonti, per sensibilizzare su questo tema drammatico ancora sconosciuto ai più.
adriana 2/9/2015 - 09:17
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John Brown's Body

anonimo
John Brown's Body
Il testo considerato originale della celeberrima canzone.
Datato 1861, sulla melodia de “Brothers, Will You Meet Me”
Da The Hardtacks. Folk music of the Civil War era
JOHN BROWN’S ORIGINAL MARCHING SONG
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2015 - 08:48
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
Da noi nelle chiese cantano qualche inno religioso sulle note della "The Ballad of Nick & Bart"... : D
Behhh... grrr
Tanto, tutto il mondo è un paese.
E la musica non ha frontiere :)
E viva Argentina!!!
Saludos
Krzysiek 1/9/2015 - 20:42
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On a soif !

On a soif !
On a soif !

Chanson française – On a soif ! – Grand Jojo – 1979



La voilà cette chanson dont je disais l'autre jour : «  Quant ... à ce petit refrain ironique et rageur, il trottait dans ma tête dès le départ, car c'est celui d'une chanson fort connue et appréciée dans nos régions. Il suffit que quelqu'un l'entame dans une soirée pour que tout le monde (ou presque) reprenne ce refrain : « Chef, un petit verre, on a soif ! » ; le titre de la chanson est d'ailleurs tout bêtement : « On a soif ! ». Je l’insérerai ici prochainement, car c'est aussi une chanson dite « du légionnaire ». Toute une histoire ! ».

Du point de vue du « légionnaire », c'est un peu comme pour le « Le Sergent Flagada », une fameuse mise en boîte.

Disons que la gloire de la Légion est assez malmenée. La critique sociétale du Grand Jojo prend toujours des biais étonnants, mais elle est assez efficace avec son air de... (continua)
Chef, un petit verre, on a soif !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/9/2015 - 20:20




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